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E’ scontro tra il governo e il leader della Cgil Guglielmo Epifani sulla riforma del diritto di sciopero. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera Gianfranco Fini: il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali “non può compromettere oltremisura il godimento di altri diritti della persona”.  Gli altri sindacati sono sostanzialmente d’accordo, ma non Epifani che ricorda: lo sciopero è un diritto fondamentale. 

E voi che cosa ne pensate?

Guarda il video del ministro Sacconi che spiega come verrà regolamentato lo “sciopero virtuale”

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28 Commenti

  1. barese2340 il 4 March 2009 alle 11:22 pm

    X LUCA10. PERFETTAMENTE DACCORDO CON TE.HAI CENTRATO IN PIENO IL PROBLEMA,ORA PERO’ PENSO CHE QUALCUNO DEBBA INTERVENIRE ENERGICAMENTE CONTRO TUTTI QUESTI SOPRUSI DITTATORIALI……..
    QUANDO CI DECIDIAMO?………..

  2. barese2340 il 4 March 2009 alle 11:05 pm

    MA QUALI SINDACATI SONO A FAVORE, BONANNI? MA CI RENDIAMO CONTO CHE STA DIVENTANDO L’ONNIPOTENTE?COSA NE SA LUI DEI PROBLEMI DEI TRASPORTI. SONO UN ISCRITTO CISL, ED A QUANTO MI RISULTA LA FIT E’ IN COMPLETO DISACCORDO CON BONANNI.QUESTA E’ LA GENTE CHE CI STA PORTANDO ALLA ROVINA…………UNA CONSIDERAZIONE SU EPIFANI,DOVE STAVA QUANDO AL POTERE C’ERA LA SINISTRA?IO NON ME LO RICORDO TANTO FURENTE, ANZI……..MORALE:NON FIDARSI MAI DI NESSUNO.QUESTA E’ TUTTA GENTE CHE PENSA SOLO AI PROPRI INTERESSI…………….

  3. Gianfranco il 3 March 2009 alle 5:46 am

    Il diritto allo sciopero non può diventare “VIRTUALE” non è una evoluzione ma chiaramente una CANCELLAZIONE. Deve essere regolamantato, non è bello quando è SELVAGGIO.

  4. mauro zzzzzzzzz il 27 February 2009 alle 11:26 pm

    A certi Ministri si dovrebbe fare la prova del palloncino prima delle conferenze stampa!!!!
    Come si fanno a dire certe cose… che non hanno nemmeno una logica.
    Se devo seguire il suo ragionamento da lunedì, e per un tempo indeterminato, mi presenterò al lavoro con una fascia nera al braccio: per lutto e in ricordo della Costituzione della Repubblica (ancora per poco) Italiana. Cito gli articoli:
    Art. 39.
    L’organizzazione sindacale è libera.

    Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.

    È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.

    I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.

    Art. 40.

    Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano

    E’ vero che nei servizi pubblici essenziali c’è chi ha un potere contrattuale molto forte (controllori di volo??). Ma cosa facciamo? Militarizziamo la nazione? E si perchè il soldato non può scioperare. Non è certamente l’imbarbarimento la soluzione, il calpestare continuamente le conquiste dei lavoratori neo decenni passati. Forse la partecipazione e la coscienza di appartenere ad una Nazione che guarda più in la del proprio naso.
    Sempre dalla Costituzione:
    Art. 36.

    Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
    …….(omissis)…
    Soprattutto quando i contratti continuano a non essere rinnovati.
    Cordialmente e umilmente
    Un delegato sindacale.

  5. gerardo il 27 February 2009 alle 5:06 pm

    tutto questo è una farsa!!! i nostri politici non stanno facendo niente per il loro popolo,siamo in balia delle onde,abbiamo perso la capacità di difendere i nostri diritti guadagnati grazie ai nostri nonni.

  6. giulio il 27 February 2009 alle 4:22 pm

    Dopo l’approvazione di questo provvedimento, sicuramente il governo vorrà procedere oltre. Per migliorare l’efficienza e la produttività dei lavoratori italiani potrebbe essere emanato un decreto che proibisce, per il momento solo ai dipendenti pubblici (per una 1° fase sperimentale), l’espletamento dei bisogni fisiologici durante il turno di lavoro. Si potrà fare ‘p. & p.’ solo durante la pausa o prima e dopo il turno di lavoro. Per chi avesse dei problemi di resistenza si potrebbe fornire al personale pannoloni di adeguata taglia il cui costo potrebbe essere coperto dal ricavato dei scioperi virtuali, senza oneri aggiuntivi per la collettività.
    Grazie governanti: senza di voi… ce la faremmo davvero sotto!!!

    | : O=^ gboss

  7. ludovico picarelli il 27 February 2009 alle 2:30 pm

    sono del parere che lo sciopero deve essere regolamentato ed icittadini non devono essere ostaggi delle controversie tra lavoratori del trasporto pubblico ed aziende che spesso non hanno interesse a risolvere le vertenze perchè con la sciopero risparmiano sul costo del lavoro e beneficiano degli introiti comunque derivanti dagli abbonamenti. IL COSTO RICADE SEMPRE SUI CONSUMATORI sia dal puntto di vista economico che per il disagio procurato sopratutto alle fasce più deboli. Si devono garantire i diritti di tutti non solo quelli delle categorie contrattualmente forti come quelle del traspoto pubblico.

  8. Alessandro Colombi il 27 February 2009 alle 2:10 pm

    E’ vero, anche i diritti dei cittadii vanno tutetali ma le apposite norme esistono già. Tutte le aziende che operano nei servizi pubblici hanno precise regole e procedure per esercitare il diritto di sciopero comprese precettazioni o “comendate” al lavoro.
    Sfruttare la risonanza degli scioperi “selvaggi” di Alitalia per giustificare questo preovvedimento è scorretto e inutile; in quanto scioperi spontanei non ricadono sotto alcuna regolamentazione e già ora sono disciplinarmente sanzionabili.
    Ha ragione Epifani, si scivola verso un autoritarismo “soft”.

  9. "Puglia NEWS" (1968)° Direttore-Dr. RINO DI LERNIA/BARI il 27 February 2009 alle 1:14 pm

    Nel 1959 (Vuoti nei paesi di Puglia), mentre nel 2009…restare indietro la Puglia…è zero?
    Nel 1959 continua la grande migrazione verso l’industria settentrionale di mani d’opera. Abbiamo situazione di adulti e giovani analfabeti per una formazione rapida. Nel 1974 invito alla lotta all’evasione fiscale, lavoro, giustizia, tasse, evasori e case dei lavoratori. Nel 2009 Sud rischia di restare indietro. La stabilità politica, la forza delle istituzioni sono le costruire. E’ la ripresa della crescita. Ma il Sud rischia di restare indietro. Della spesa sul prodotto al Sud.
    Le banche italiane hanno crisi dei mercati finanziarie. Il debito può arrecare sollievo alle stesse banche. All’attenzione a Taranto (2008)la diossina è sembra vapore?
    Nel 1976 a Seveso (Milano) ed anche Manfredonia (Foggia) del Sud. Sarà anche a Modugno (Bari)? Il 10 luglio da una fabbrica svizzera di prodotti chimici “ICMESA” di Seveso (Milano) uno scoppio, una nube bianca che sembra vapore. A contatto con l’aria si cristallizzato sul terreno. All’alba del 28 settembre 1976, Manfredonia (Foggia) diventa la Seveso del Sud. Anche a Taranto (diossina?) ed anche a Modugno (Bari)? Perche?

    Direttore Responsabile: RINO DI LERNIA

  10. Salem il 27 February 2009 alle 12:47 pm

    La negazione del diritto di sciopero è il primo passo verso la negazione della democrazia…

    E’ sconfortante, volevo citare la costituzione a riguardo di questo tema, l’articolo 40 per la precisione e me lo sono andato a guardare.
    Leggendo gli altri, quelli che lo precedono e quelli che lo seguono, sono rimasto sconvolto. La nostra repubblica non è quella scritta su quella carta e una casta se ne sta appropriando a colpi di ddl e dichiarazioni contro il capo dello stato.

    Lo sciopero è fatto a posta per recare dei disagi. Altrimenti che sciopero è? Il nostro primo ministro che cosa vuole, che si manifesti nel sahara e uno per volta?

  11. carmenrita il 27 February 2009 alle 12:34 pm

    rincresce dirlo ma “abbiamo quello che meritiamo e tutti i mostri che ci rappresentano egregiamente”

  12. Alessandro il 27 February 2009 alle 10:55 am

    Se la CGIL mi mette a disposizione un taxi che mi porti al lavoro nel prossimo sciopero dei trasporti, posso anche essere daccordo.

  13. Anes il 27 February 2009 alle 8:28 am

    Quello che sta succedendo ora in Italia si chiama” il ritorno del fascismo 2″per di più ora c’è una forte maggioranza di italioti che lo ha votato e allora cari italioti silenzio o olio di ricino non siamo capaci di pensare con la nostra testa per decidere dobbiamo sempre seguire qualcuno,bene sta volta avete seguito il peggiore che Dio vi aiuti.

  14. paolo il 27 February 2009 alle 8:00 am

    Naturalmente sono pienamente in accordo con Epifani. E invito tutti, visto che non ci restano molti strumenti per far sentire la nostra voce, al boicottaggio di chi ha un conflitto d’interessi impensabile in ogni altro paese del mondo civile

  15. Aldo il 27 February 2009 alle 1:06 am

    Non mi sarei mai aspettato di dover commentare una notizia del genere. In soldoni: lo sciopero previsto dallo statuto dei lavoratori, legge dello stato, viene usato come elemento di contrapposizione nei rapporti tra lavoratori e padronato. Se si sciopera non si percepisce salario perchè non si lavora. Cisl e Uil (gli stessi che contribuirono ad abolire la scala mobile)condividono la posizione del governo del padronato secondo cui si può scioperare continuando a lavorare (!) e per giunta senza essere pagati (!!!). Intanto il PD più litigioso che mai con sè stesso (e meno male che il problema erano i partiti piccoli) sembra un blob spiaccicato, una nave fantasma incapace di decidere nulla di nulla e che non sa dove andare, la CGIL che non può fare a meno “dellunitàsindacale”(più unito di così…). E Vendola che ha scoperto il flirt col blob informe…minchia raga’, chi gliele va a dire ste cose a Giuseppe Di Vittorio?

  16. natale il 26 February 2009 alle 8:40 pm

    dopo la famosa cena a tre, cisl,uil e berlusconi, l’unico sindacato che difende i lavoratori ed i pensionati è la CGIL

  17. fausto il 26 February 2009 alle 7:08 pm

    DA QUESTO GOVERNO ALTRO NON POSSIAMO ASPETTARCI PURTROPPO.SARANNO CONTENTI I 2 SINDACATI CHE TRATTANO CON IL GOVERNO.ATTENTI CARI ITALIANI CHE ANCORA CREDONO NELLA LIBERTA.

  18. Massimiliano il 26 February 2009 alle 7:06 pm

    Il diritto allo sciopero e’ sacrosanto, ma non puo’ e non deve, ledere i diritti degli altri cittadini.
    I lavoratori che intendono avvalersene devono scioperare CONTRO i loro datori di lavoro al fine di ottenere GIUSTIZIA e EGUAGLIANZA nel proprio lavoro, ma non possono creare disagi e danni a terze persone ESTRANEE ai fatti, sarebbe barbaro e oltremodo EGOISTICO.

  19. Fabrizio S. il 26 February 2009 alle 6:55 pm

    Siamo all’assurdità dello sciopero virtuale. A quando lo stipendio virtuale? (schiavitù)

    Per molti giovani precari flessibili e “liberi di scegliere un lavoro migliore” probabilmente è già così!

    Complice chi fino ad ora ha portato ad una sempre più rigida normativa sullo sciopero.

    Ora lo strumento dello sciopero è perduto per sempre. Si tratta di trovare una alternativa altrettanto efficace delle barricate e dei blocchi di ormai vecchia memoria.

  20. Enzo il 26 February 2009 alle 6:29 pm

    Come sempre a rimetterci sono i lavoratori! Ma x le aziende che scientificamente si negano quando c’è da parlare con le OO.SS. di rinnovi contrattuali ed altro? Che rimandano all’infinito il rispetto di accordi già sottoscritti x non corrispondere quanto convenuto? Che “pressano” la Commissione di Garanzia/Ministro affinchè intervengano pretestuosamente costringendo di fatto le OO.SS. dichiaranti a differire e riprogrammare lo sciopero in altre date (normalmente 30gg. dopo)? Per questi signori, quali sanzioni sarebbero previste? Xché io, lavoratore del settore trasporto pubblico, dovrei anticipare la mia intenzione di aderire allo sciopero e magari andare comunque a lavorare? Quale “pressione” potrò mai esercitare sul mio datore di lavoro affinchè vengano ascoltate le mie rivendicazioni? NO, COSI’ NON VA’! In Italia c’è già una Legge di regolamentazione. Ci sono già i “Servizi Minimi” a tutela dei viaggiatori/clienti. La Commissione di Garanzia dovrebbe solo controllare che lo sciopero sia dichiarato nel rispetto della Legge. Dopodichè lo sciopero E’ LEGALMENTE E COSTITUZIONALMENTE LEGITTIMO!!

  21. De Pascale Nicoletto il 26 February 2009 alle 6:11 pm

    Questo dimostra che siamo nella “dittatura dela menzogna”. Fini quando assunse l’ attuale carica dichiarò che pur essendo di parte, avrebbe rappresenato nel ruolo tutti gli italiani. Ecco una delletante bugie! In una trasmissione come “Ballarò” della RAI gli viene concesso di parlare senza contraddittorio per 5 minuti. Dov’è la pari condicio? In questa attuale società italian nella quale la ricchezza si sta concentranto in una oligarchia sempre più ristretta, non è possibile rinunciare al diritto di sciopero. Altro che sciopero virtuale, noi siamo sempre più in una democrazia virtuale. Molti diritti costituzionali sono già continuamente lesi e ci si avvia ad realizzare con questa democrazia virtuale una riforma della costituzione in senso praticamente dittatoriale. Altra menzogna di Fini: è vero che il decreto legge è uno strumento ammesso dalle norme di funzionamento della nostra Costituzione ma il suo abuso significa togliere significato alla rappresentanza parlamenatre che è fatta di maggioranza e opposizione, specialmente quando sistemi elettorali distorni ci tolgono il diritto costituzionale di essere adeguatamente e consapevolmente (suffragio universale diretto) rappresentati.
    No all’ abolizione del diritto di scipero!
    Nicoletto De Pascale

  22. Isabella il 26 February 2009 alle 4:10 pm

    Il Diritto di Sciopero NON si tocca. La Costituzione NON si tocca. I Diritti del lavoratori NON si toccano. La Libertà di Informazione NON si tocca…. La 194 NON si tocca! “Sciopero virtuale”? Buffoni!

  23. Natalino Mastropietro il 26 February 2009 alle 4:02 pm

    E’ una nuova legge anti-costituzionale.Il diritto di sciopero è garantito dalla nostra carta costitutiva!E’ un nuovo sopruso nei confronti della classe operaia!

  24. ada il 26 February 2009 alle 4:02 pm

    Così col scusa della crisi si tolgono tutte le battaglie fatte dai lavoratori per migliorare il loro tenore di vita e dei loro diritti.Ada

  25. Pietro il 26 February 2009 alle 3:41 pm

    Gli unici diritti che non si possono mettere in discussione nelle società liberali (autoritarie o democratoche, è del tutto indifferente) sono: il diritto al profitto (da cui deriva lo sfruttamento di massa), il diritto alla proprietà (da cui derivano subordinazione, gerarchie e asservimento), il diritto all’uso della forza (da cui dervano lo stupro delle cose, delle persone e del territorio, nonché le divise nere delle polizie mondiali).
    È inutile quindi stare a discutere del diritto di sciopero: non è più contemplato. Questo ci sta dicendo il ministro Sacconi, portavoce del satrapo di Arcore, dei corrotti corruttori della Confindustria.
    Lottare per difendere questo diritto (miracolosamente) costituzionale significherà sempre di più esporsi alla repressione poliziesca dei media asserviti al loro vero padrone.

  26. Luca10 il 26 February 2009 alle 3:24 pm

    Ci risiamo. Mentre la crisi economica è una cosa seria e nel mondo tutti i governi intervengono su questo, da noi il gioco è parlare d’altro. Ogni settimana, o magari ogni due, da noi i ministri fanno a gara a inventarsi qualcosa. Adesso è la volta del diritto di sciopero, ma è già successo con le prostitute, i fannulloni, gli immigrati, le ronde. E’ palesemente un trucco per distrarre l’attenzione. Il problema è che funziona. Si sfiora allegramente il ridicolo con cose come lo “sciopero virtuale”. Che voglia dire in concreto non lo sa nessuno. Ce li vedete gli autisti che rinunciano allo stipendio e si mettono lo stesso felici alla guida del Bus? Quelli che sono veramente incomprensibili sono certi sindacalisti. Con le fabbriche che chiudono come fanno a essere sempre d’accordo con confindustria e governo? Perchè anche loro non vogliono che si parli di cose serie?

  27. BETTA il 26 February 2009 alle 3:11 pm

    COME SI PUO’ FAR VALERE LE PROPRIE RAGIONI SENZA IL DIRITTO DI SCIOPERO?
    ANDANDO DA B. VESPA A “PORTA A PORTA”?
    SALUTI
    BETTA

  28. emiliano il 26 February 2009 alle 3:01 pm

    questo è l’ennesimo atto che viola i principi fondamentali della nostra costituzione. Questa è una dittatura strisciante dove si negano i diritti e si picchiano gli operai senza lavoro.


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