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Il presidente americano Barack Obama toglie le restrizioni ai viaggi e alle rimesse per gli immigrati cubani in America. Fidel Castro chiede la fine dell’embargo. E’ l’inizio di una nuova era?

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12 Commenti

  1. Michele il 15 April 2009 alle 10:27 pm

    Io sono stato all’Havana trenta volte…o forse 32… ma, da turista è sempre molto difficile capire realmente a fondo la situzione. Molti cubani devono svolgere un lavoro nero perchè non guadagnano molto al mese (dai 30 ai 70 euro) Il costo della vita indubbiamente è diverso per esempio, con un euro (Un Cuc convertibile)puoi girare in autobus tutta la giornata. Cuba ha inserito la doppia moneta (il Cuc convertibile ed il Pesos cubano) per motivi prettamente economici. Gli aspetti negativi di Cuba, come in tutti gli stati ci sono… questo è sicuro… Gli stranieri non possono parlare con la gente per molto tempo, se hai una ragazza devi recarti in municipio per farle avere una specie di permesso (questo per distinguerle dalle prostitute che affollano i locali ove gli Italiani della peggior specie si recano) I mezzi di stampa sono limitati…C’è solo lo storico “Granma” e un altro giornale che si chiama Gioventù… Comunque va considerato un piccolo particolare: L’embargo. Questa piovra infausta che in questi 40 anni ha strozzato l’economia dell’isola è infatti responsabile all’80% della disastrosa situazione economica. Nonostante tutto, la gente cubana (dell’Havana) è meravigliosa nella sua semplicità, gioia di vivere…Ho parlato comunque con diverse persone ed ognuno, dallo spazzino al professore… avevano una base culturale non indifferente…nulla a che fare per esempio con i Domenicani che sguazzano nella povertà ed hanno pistole in quantità… incredibile…come nel “padrone” stato americano.
    All’Havana tutto è cultura…Ove ti muovi, c’è un museo… un monumento che ti riporta in dietro negli anni da José Mari, l’eroe (domenicano) della guerra d’indipendenza contro gli spagnoli, al più recente Che Guevara…
    L’apertura di Obama??? L’idea è buona… ma speriamo che non arrivi qualcuno dalla Florida a depositare qualche bomba…a Cuba… come successo negli anni 90′.
    Hasta la victoria siempre!

  2. Wlaverita il 15 April 2009 alle 4:11 pm

    L’apertura a Cuba da parte di Obama assume secondo me diversi significati. Quello politico, più importante, è la rottura della presidenza americana con il mondo gretto e conservatore di Bushana memoria. Quello di politica estera che avvicinerà Cuba agli stati del centro e Sud America. Quello economico che aprirà agli Stati Uniti un mercato ancora vergine da “colonizzare”.

  3. Slasch16 il 15 April 2009 alle 4:00 pm

    La Rai e’ di tutti e la censura e’ un regime. Vergognatevi, siete al servizio del regime, la censura di Vauro e’ un sopruso, una limitazione della liberta’ e dell’informazione.

  4. Nico il 15 April 2009 alle 1:28 pm

    Spero che Cuba non diverra’ la seconda Las Vegas per gli Americani e tutti quelli che come i sciacalli aspettano che si aprono le porte per fare ” i porci comodi suoi “.
    Spero solo nell’inteligenza dei Cubani a non farsi accecare dal cosi’ detto benessere!
    E a tutti quelli che criticano la politica Cubana dico solo
    guardate prima a casa vostra!”” MA CON GL’OCCHI APERTI!””

  5. Aldo il 15 April 2009 alle 9:24 am

    Probabilmente i cubani vorrebbero una vita più ricca, ma l’integrazione nel mercato mondiale gli è stato impedito da una ostilità ideologica che ha fatto muro contro di loro. Le bidonville dei paesi “ricchi” rappresentano al meglio la tragicità della diseguaglianza sociale. Cara Ambra, il benessere simboleggiato dal cellulare in tasca non nasconde i milioni di disoccupati che devono “arrangiarsi” per campare, come ha detto plastic-men (il cavaliere). Se a questo aggiungiamo che molti benestanti occidentali vanno a Cuba per turismo sessuale, con particolare interesse verso le bambine e i bambini, il quadro diventa tragico. Sai quanti sono i minori italiani che non vanno a scuola? Sai qual’è il livello di scolarizzazione a Cuba? 100%, cioè tutti i minori frequentano la scuola. Ecco come vengono utilizzati i soldi a Cuba, caro Karlino50!
    Ps: probabilmente anche a Cuba c’è del marcio ma noi non siamo messi meglio. Andreotti è/è stato colluso con la mafia, grazie alla prescrizione non ha avuto una pesante condanna. Ed è tuttora considerato il rappresentante del Chiesa in Parlamento!

  6. anna il 15 April 2009 alle 7:37 am

    ora ci vado e poi ve lo dico. hasta la vista

  7. Karlino50 il 14 April 2009 alle 5:49 pm

    Sicuramente, dopo che Barak avrà tolto l’embargo, il “compagno” (di merende) dichiarerà di aver vinto gli Stati Uniti. Dopodichè troverà il verso, lui e i parenti, di portare i soldi da qualche parte, al sicuro. Es. Arafat dove aveva portato i soldi “guadagnati”

  8. Ambra il 14 April 2009 alle 4:05 pm

    Per quanto facciano gli indifferenti e si nascondano dietro un’ideologia-utopia, invidiano i Paesi capitalisti,ne invidiano il benessere,la libertà, il grasso che cola, la possibilità di scelta piuttosto che il razionamento e la povertà che fingono di preferire; berciano contro ma per mal celata invidia,ribadisco.
    L’unica evoluzione che (pre)vedo è l’affiliazione agli USA.

    PS: In che lingua è scritto il commento di “Puglia News”?
    Ma soprattutto:a che serve il ripassino? Boh…

  9. Aldo il 14 April 2009 alle 3:24 pm

    Cuba conquistò la propria libertà abbattendo la dittatura militare di Fulgenzio Batista il quale andò al potere con il “colpo di stato dei sergenti”. Il nuovo governo rivoluzionario sostenuto dal popolo era maldigerito dall’America che aveva a cuore i propri interessi legati a quelli dei ricchi proprietari terrieri, dei latifondisti cubani. Seppure simile per metodi e motivazioni alla rivoluzione d’ottobre di Lenin, sia Fidel Castro che Ernesto Che Guevara rifiutavano l’etichetta di marxisti. Il popolo cubano liberato subì col passare degli anni una forte ostilità da parte dei paesi “democratici” compreso un brutale embargo soprattutto da parte degli Usa che però forniva uomini e mezzi nei colpi di stato fascisti del sudamerica. Il più recente complotto criminale americano venne organizzato l’11 settembre (!) 1973 per abbattere il governo democraticamente eletto in Cile del socialista Salvador Allende. Venne bombardata la sede del Parlamento e tanta gente venne massacrata e fatta sparire con i famigerati voli sull’oceano di cui parlò tempo fa Berlusconi, dicendo che venivano portati in gita. E’ opportuno citare un altro grande genocidio del secolo scorso e cioè il massacro di intere popolazioni indiane*** perpetrato dagli Stati Uniti. Ora gli indiani d’America sono relegati in riserve dopo che gli è stata tolta la terra. Tutto questo lungo preambolo per ricordare la storia recente di questo paese che a chiacchiere dice di essere il più democratico del mondo. Gli occhi puntati su Obama sono occhi di speranza, che vedono nelle scelte di questo grande uomo una forma di autocritica per le politiche imperialiste del suo paese. Chiede a tutti una scelta rivoluzionaria ormai necessaria: la convivenza pacifica, il rispetto verso l’altro, di abbandonare i panni dei rambo. Ma è una scelta, quella del dialogo, che inquieta i signori della guerra che si cibano di morte e distruzione (Bush docet), che inquieta le multinazionali e perfino chi vuole ancor oggi relegare i “negri” nei ghetti (avete sentito il principe (!) Filippo marito della Regina Elisabetta II?). E penso che sia stata lanciata una sfida forte, di portata storica, che ha bisogno soprattutto del sostegno dei popoli affinchè il futuro veda gli arsenali vuoti e i granai pieni secondo una scelta di normale umanità ma che è diventata una scelta rivoluzionaria. Una scelta che ha la potenzialità di cambiare il mondo intero, non solo cuba.

    ***Ps: anche la Chiesa, altra depositaria di verità e moralità, si è data da fare. Date un’occhiata qui:
    http://laici.forumcommunity.net/?t=23235651

  10. Francesco il 14 April 2009 alle 11:04 am

    Sta per arrivare una nuova stella sulla bandiera Americana e finira’ il turismo sessuale.
    Saluti
    Francesco

  11. "Puglia NEWS" (1968)°Direttore: RINO DI LERNIA*BARI il 14 April 2009 alle 11:02 am

    CUBA E’ CAMBIERA’ UN’ISOLA?
    —————————
    Il presidente americano Barack Obama le restrizione per gli immigrati cubani in America. Fidel Castro chiede dell’embargo mentre di una nuova era?
    Come la storia fu Cristoforo Colombo, sbarcò a Cuba nel 1492 e Diego Velàzquez la conquistò nel 1511. L’isola dipese dalla capitaneria di Portorico fino al 1777, anno in cui fu costituita in capitaneria particolare. La Spagna si riservò il commercio della produzione dell’isola il tabacco.
    I cubani ottennero nel 1816 la soppressione di tale monopolio e nel 1818 la completa libertà di commercio.
    La storia di Cuba nel XIX° sec. si riassume per ottenere l’indipendenza. Nel 1868 scoppiò un?insurrezione che il ginerale Martinez Campos impiegò 10 anni a reprimere il compromesso intervenuto nel 1878 aboli definitivamente la schiavitù. Il crollo del mercato dello zucchero, nel 1895, provocò una nuova fiammata rivoluzionaria e gli Stati Uniti presero le parti degli insorti.
    Con il trattato di Parigi (1898), la Spagna rinunciò ai suoi diritti su Cuba, che divenne una repubblica. Gli Stati Uniti governarono l’isola fino al 1902 e vi conservarono un diritto di controllo fino al 1934. Nel 1959 il dittatore Batista fu rovesciato da un’insurrezione capeggiata da Fidel Castro. Quest’ultimo ha instaurato un regime di tipo soccialista, sostenuto dall’Urss (in Italia Pci): è stata realizzata una importante riforma agraria e le imprese americane sono state nazionalizzate.
    Il problema posto dal regime cubano ha condotto gli Stati Uniti a tentare di isolare sul piano economico e politico il paese.
    Mentre Cuba sarà una nuova isola e relativo abitante od originario “Cubavana”.

    Direttore: RINO DI LERNIA

  12. BETTA il 14 April 2009 alle 10:11 am

    Come cambierà Cuba?
    Non si sà.
    Certamente qualcosa cambierà quando morirà Fidel.
    Saluti


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