Non si può leggere con indifferenza alcuni commenti che stravolgono il ruolo storico del sindacato in Italia.
Ci siamo dimenticati il periodo delle brigate rosse e il muro di difesa a guardia delle Istituzioni che il Sindacato unitario ha svolto? Ci possono essere stati errori e sottovalutazioni in questi anni, ma il qualunquismo proprio non lo sopporto.
E’ il frutto dell’attacco al sindacato da parte del governo e alcuni commentatori sono cascati nel tranello teso da Brunetta, Sacconi & Co.
Penso che in Italia se non ci fosse il sindacato si sarebbe già aperta una spaccatura tra lavoratori, pensionati, precari e disoccupati, vogliamo ciò?
E’ il governo la VERA controparte, insieme a Confindustria, non il sindacato!
Gian Guido Carpena il
18 May 2009 alle
10:27 am
Poveri sindacati confederali difesi sia dalla destra che dalla sinistra. Hanno svenduto i diritti e salari dei lavoratori ed ora sono pure contestati. Che lavoro ingrato il loro! Essi hanno firmato milioni di ore di CIG, migliaia e migliaia di licenziamenti. Mi ricordo, inizio anni novanta, quando hanno firmato l’abolizione della scala mobile che ora ci costa, alla nostra busta paga, migliaia di euro all’anno. Mi ricordo che hanno firmato gli accordi del luglio ’93. Si sono adoperati per intercettare i soldi delle pensioni integrative che, per chi li ha sottoscritte, sono un fregatura senza precedenti. Essi difendono solo le loro poltrone: degli operai non glie ne frega nulla. Sono dei venduti. Mandiamoli a lavorare.
Poi, ovvio, i mezzi di informazione asserviti fanno passare per violenti i cobas e quei lavoratori che hanno contestato i confederali.
Lavoratori: per il vostro bene restituite le tessere di CGIL, CISL e UIL ed autoorganizzatevi.
Francesco il
18 May 2009 alle
9:53 am
Penso che sia una vergogna ottenere sovvenzioni statali ufficialmente destinate al sostegno dei lavoratori e ad evitare licenziamenti di massa e casse integrazioni e poi usare quei soldi per andare a fare shopping in America e in Germania.
Ma tutto questo diventa addirittura grottesco quando addirittura si profilano nuovi licenziamenti e chiusure per effetto dello shopping.
Prima o poi qualcuno si inc… sul serio … Come dargli torto?
Davide il
18 May 2009 alle
8:21 am
Sarebbe ora che qualcuno andasse a casa e subentrassero dei personaggi non di firma facile e visto che siamo il fanalino di coda nelle buste paga rispetto a tutti gli altri paesi…si facessero (i Sindacati) un’esame di coscienza..ben vengano queste cose a chi non merita altro!!!Fatti fatti e ancora fatti…
bruna il
18 May 2009 alle
8:00 am
il mio primo pensiero è stata la marcia dei 40mila sempre a Torino
immagino l’obbiettivo sia lo stesso: dividere i lavoratori
è FRUTTO DI ESASPERAZIONE ORGANIZZATA ED IDEOLOGICA SENZA FUTURO.
pERò BIDOGNA DARE DELLE RISPOSTE ECONOMICHE E DI LAVORO PRESTO E SICURE.
FREDO OLIVERO
Non siamo x la violenza
Quando si tira troppo la corda ” tutto può accere”
E certo non si può dare la colpa, in questo scenario, a chi vive di solo busta paga e PAGA LE TASSE, con aggiunte di quelle comunalie regionali.
alfredo denzio il
17 May 2009 alle
6:53 pm
Gli operai hanno fatto bene anzi benissimo e’ ora di mandare a casa questa classe di pseudo sindacalisti che firmano contratti nella villa di berlusconi e raccontano una infinita’ di balle agli operai
Questa classe di sindacalisti rappresenta solo il partito politico che li paga, ed e’li solo per prepararsi il posto come senatore/deputato/oppure parlamentare europeo
come i signori Pezzotta,D’antoni,Benvenuto ecc.
alfredo denzio
mario scano il
17 May 2009 alle
3:21 pm
Quello che è successo è un piccolo esempio, un monito a chi fuori e anche dentro al sindacato lavora per la divisione dei lavoratori, per il drastico restringimento di spazi di libertà e diritti conquistati in decenni di lotta dai lavoratori. Non mi associo al coro dei “brutti sporchi e cattivi” rivolto ai Cobas, in più occasioni rimasti SOLI a difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori dipendenti.
Non dividete i lavoratori, o saranno guai.
Rosalba il
17 May 2009 alle
11:07 am
Teppisti organizzati come se ne vedono in molti distruggere le nostre città. Teppisti organizzati che distruggono il lavoro di molti, i valori consolidati che costituiscono l’architrave della nostra società.
Fanno comodo a gran parte dei mass media in cui la libertà di stampa è una chimera allo scopo di offuscare con titoli cubitali la realtà di una libera manifestazione con 15 mila lavoratori.
Solo per confondere le responsabilità tra chi difende il lavoratori, sia pur con molti limiti, come il sindacato e chi sta decidendo le sorti di quei lavoratori approfittando della crisi economica e di un mercato/finanza senza regole.
Sacconi e Brunetta solo le punte dell’iceberg dell’attacco all’unità sindacale da parte di questo governo.
Rimangono tutte le domande che la manifestazione sindacale ha posto: chi avrà il controllo dell’operazione Fiat-Chrysler? Gli stabilimenti andranno all’estero? Il Governo sta “solamente” a guardare?
Nell’immaginario collettivo il sindacato viene percepito come una forza che tutela solamente i diritti, o addirittura i privilegi. Il Paese invece ha l’esigenza di recuperare quello spirito libero e vivificatore necessario in questo momento di crisi mondiale.
Oggi è necessaria una nuova politica basata su solida etica pubblica, rispettosa dei diritti, ma volta al senso di responsabilità e del dovere.
Paolo il
17 May 2009 alle
10:12 am
Non è, per caso, che invece dei sindacati, in combutta con il potere ci siano proprio i Cobas, che fanno il gioco del regime?
Se no, come mai gli operai votano più il regime che l’opposizione?
Pensano che il regime gli regali posto di lavoro e il SUV?
… pur rimanendo dell’idea che i sindacati non fanno più i sindacati in quanto gli operai sono ormai dei piccolo-borghesi…
Antony il
17 May 2009 alle
10:11 am
Come al solito si fanno passare 15000 lavoratori per:Erano solo pochi teppisti.Il Governo,di cui penso faccia parte anche il Sindacato,(esiste solo x calmare gli animi e per fare carriera politica,vedi tutti i gli ex Sindacalisti che hanno avuto e che hanno cariche pubbliche politiche)conosce un solo Dio:il Dio DENARO.
Ed è per questo Dio che ci troviamo in questa Società,tra guerre,precariato e con segnali inquietanti di disagio Sociale.
Gabriele il
17 May 2009 alle
9:06 am
Dopo decenni che le conquiste sindacali dei tempi passati vengono erose e dopo che all’abbassamento delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, all’abbassamento del potere d’acquisto degli stipendi ed all’aumento della disoccupazione era il meno che potesse capitare a qualcuno visto solo quale rappresentante di un sindacalismo quasi in combutta coi poteri forti.
(Che venga visto non implica che tale lo sia).
Pietro il
17 May 2009 alle
8:22 am
Il sindacato dovrebbe “rappresentare i lavoratori”. Ciò significa che NON PUO’ in nessun caso, sottoscrivere accordi senza il consenso di chi rapprsenta.
Da questo semplice assunto, ne deriva che molti degli accordi tra sindacato e Governo siglati al di fuori del consenso dei lavoratori rapprsentati, sono giuridicamente nulli. Dicendo “giuridicamente” intendo nello spirito del diritto costituzionale italiano.
L’insoddisfazione dei lavoratori che ritengono di non essere degnamente rappresentati, può essere molto pericolosa.
alessandro il
17 May 2009 alle
7:55 am
i sindacati… bah! i sindacati de che? quelli che prelevano dalla busta paga o dall’assegno delle pensione, quelli che si spartiscono i soldi delle consulenze fiscali, quelli che vorrebbero gestire i fondi pensione…?
valentina il
17 May 2009 alle
7:09 am
Forse si è esagerato nel modo, ma ormai i lavoratori sono stanchi, delusi e disgustati. I sindacati non fanno più nulla per loro. Fanno queste manifestazioni solo per farsi vedere, per far finta di battersi per i lavoratori, ma tutto questo lo fanno solo perchè per facciata non possono sottrarsi al richiamo disperato di chi sta per perdere il lavoro. Perchè è questo che accadrè se Fiat si fonderà con l’Opel. Per i nostri lavoratori non ci sarà posto, chiuderanno fabbriche e ci saranno ancora disoccupati. Non saranno certo i sindacalisti a perderlo.
luca10 il
16 May 2009 alle
9:52 pm
Gli operai sono ormai degli invisibili. Nelle fabbriche c’è tensione ma nessuno ne parla. Poi accade che la rabbia si esprima in modo scomposto e nervoso. E’ inevitabile in un paese dove tutto va bene. Ovviamente solo per pochi o per finta
Siamo stufi di avere dei sindacalist da talk show.
LEV il
16 May 2009 alle
4:49 pm
Quello che stanno tentando di portare a termine la nostra classe politica,sia di governo,che di finta opposizione,con l’assenso di alcuni sindacati,ormai solo traditori della classe operaia,è la trasformazione del sindacato stesso in corporazione e la sottomissione totale dei lavoratori!E’ necessario fermare ora le politiche antioperaie del governo,della classe dirigente,del sistema mediatico e di alcuni personaggi che si autodefiniscono “sindacalisti”,senza esserne neanche l’ombra,ormai!Con l’accordo separato del 15 Aprile 2009 hanno svuotato il contratto nazionale di lavoro,attaccato il diritto di sciopero,sancito dall articolo 40 della nostra carta costituzionale!Negli ultimi giorni si è tornata ad attaccare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori,come si evince dal “LIBRO BIANCO” del ministro Sacconi!Chi ha firmato l’accordo separato del 15 Aprile (CISL-UIL-UGL)ha tracciato un solco incolmabile e le conseguenze saranno presto evidenti.
In una realtà che vede già donne e uomini perdere il lavoro e la casa,in una realtà che già vede persone vivere dentro le loro auto,in una realtà che vede centinaia di aziende con la cassa integrazione in scadenza,in una realtà che vedrà la chiusura di centinaia di aziende,quali possono essere le risposte del sindacato e dei lavoratori?La crisi è ormai “DEPRESSIONE ECONOMICA” con un PIL ormai a -5,9%!Sarà molto dura superare tutto questo.Il mondo (non fatevi ingannare dal governo,dall’opposizione,dalla TV e dai giornali) non sarà più lo stesso tra 3 anni!L’intero modello economico (il capitalismo) è morto!
La CGIL ha il compito di organizzare la resistenza della classe proletaria!La CGIL ha il dovere di organizzare la lotta della classe operaia!Bisogna tornare ad informare gli operai.Bisogna formare la coscienza dei lavoratori!Occorrono nuove forme di lotta!Gli scioperi sono insufficienti,come ha dimostrato la manifestazione del 4 Aprile,che,per quanto imponente,non è stata coperta dai media e quindi è risultata invisibile,non importante,e non ha portato alcun risultato!Guardiamo a come lottano i nostri compagni d’oltralpe,oppure i compagni greci!Vogliamo davvero ignorare il fatto che stiamo attraversando non una semplice recessione,ma una crisi sistemica e finale del capitalismo? Quanti altri segnali dobbiamo aspettare finchè questo sindacato prenda coscienza dello stato delle cose?Il petrolio è già tornato a salire fino a $60 al barile!Tutti i segnali finanziari indicano una nuova crisi determinata dalle banche e dalle assicurazioni per il mese di Luglio!L’economia reale è ormai collassata,come è reso evidente dal continuo calo dei consumi e dal calo record della produzione industriale!Non ci sono segnali positivi,come un gran numero di governi e di media si ostinano a dire!La stessa Fiat ha registrato un calo di vendite del 48% rispetto allo scorso anno!I nostri cari giornalisti hanno lodato e coperto d’oro Marchionne e la FIAT per queste fusioni multinazionali,ma non una sola parola sui motivi che guidano tali operazioni!E’ in atto la dismissione della Fiat!Null’altro.L’industria dell’automobile è morta (come dimostreranno i futuri aumenti dei carburanti),si sta solo cercando di far passare Fiat in mani nuove,capaci di svuotare la sua capacità produttiva e di cancellarla dalla storia,lasciando sulle spalle dei lavoratori il peso di questo fallimento.Non una sola parola da parte dei giornalisti,del governo,dell’opposizione,di altri sindacati sui rischi che corrono decine di migliaia di operai Fiat di veder chiusi gli stabilimenti dove lavorano e di perdere del tutto il loro reddito!
Qual’è la nostra risposta?Quali lotte organizzeremo?Come faremo a rendere visibili e giuste agli occhi degli Italiani le nostre rivendicazioni?
Non si può leggere con indifferenza alcuni commenti che stravolgono il ruolo storico del sindacato in Italia.
Ci siamo dimenticati il periodo delle brigate rosse e il muro di difesa a guardia delle Istituzioni che il Sindacato unitario ha svolto? Ci possono essere stati errori e sottovalutazioni in questi anni, ma il qualunquismo proprio non lo sopporto.
E’ il frutto dell’attacco al sindacato da parte del governo e alcuni commentatori sono cascati nel tranello teso da Brunetta, Sacconi & Co.
Penso che in Italia se non ci fosse il sindacato si sarebbe già aperta una spaccatura tra lavoratori, pensionati, precari e disoccupati, vogliamo ciò?
E’ il governo la VERA controparte, insieme a Confindustria, non il sindacato!
Poveri sindacati confederali difesi sia dalla destra che dalla sinistra. Hanno svenduto i diritti e salari dei lavoratori ed ora sono pure contestati. Che lavoro ingrato il loro! Essi hanno firmato milioni di ore di CIG, migliaia e migliaia di licenziamenti. Mi ricordo, inizio anni novanta, quando hanno firmato l’abolizione della scala mobile che ora ci costa, alla nostra busta paga, migliaia di euro all’anno. Mi ricordo che hanno firmato gli accordi del luglio ’93. Si sono adoperati per intercettare i soldi delle pensioni integrative che, per chi li ha sottoscritte, sono un fregatura senza precedenti. Essi difendono solo le loro poltrone: degli operai non glie ne frega nulla. Sono dei venduti. Mandiamoli a lavorare.
Poi, ovvio, i mezzi di informazione asserviti fanno passare per violenti i cobas e quei lavoratori che hanno contestato i confederali.
Lavoratori: per il vostro bene restituite le tessere di CGIL, CISL e UIL ed autoorganizzatevi.
Penso che sia una vergogna ottenere sovvenzioni statali ufficialmente destinate al sostegno dei lavoratori e ad evitare licenziamenti di massa e casse integrazioni e poi usare quei soldi per andare a fare shopping in America e in Germania.
Ma tutto questo diventa addirittura grottesco quando addirittura si profilano nuovi licenziamenti e chiusure per effetto dello shopping.
Prima o poi qualcuno si inc… sul serio … Come dargli torto?
Sarebbe ora che qualcuno andasse a casa e subentrassero dei personaggi non di firma facile e visto che siamo il fanalino di coda nelle buste paga rispetto a tutti gli altri paesi…si facessero (i Sindacati) un’esame di coscienza..ben vengano queste cose a chi non merita altro!!!Fatti fatti e ancora fatti…
il mio primo pensiero è stata la marcia dei 40mila sempre a Torino
immagino l’obbiettivo sia lo stesso: dividere i lavoratori
è FRUTTO DI ESASPERAZIONE ORGANIZZATA ED IDEOLOGICA SENZA FUTURO.
pERò BIDOGNA DARE DELLE RISPOSTE ECONOMICHE E DI LAVORO PRESTO E SICURE.
FREDO OLIVERO
Non siamo x la violenza
Quando si tira troppo la corda ” tutto può accere”
E certo non si può dare la colpa, in questo scenario, a chi vive di solo busta paga e PAGA LE TASSE, con aggiunte di quelle comunalie regionali.
Gli operai hanno fatto bene anzi benissimo e’ ora di mandare a casa questa classe di pseudo sindacalisti che firmano contratti nella villa di berlusconi e raccontano una infinita’ di balle agli operai
Questa classe di sindacalisti rappresenta solo il partito politico che li paga, ed e’li solo per prepararsi il posto come senatore/deputato/oppure parlamentare europeo
come i signori Pezzotta,D’antoni,Benvenuto ecc.
alfredo denzio
Quello che è successo è un piccolo esempio, un monito a chi fuori e anche dentro al sindacato lavora per la divisione dei lavoratori, per il drastico restringimento di spazi di libertà e diritti conquistati in decenni di lotta dai lavoratori. Non mi associo al coro dei “brutti sporchi e cattivi” rivolto ai Cobas, in più occasioni rimasti SOLI a difendere i diritti e gli interessi dei lavoratori dipendenti.
Non dividete i lavoratori, o saranno guai.
Teppisti organizzati come se ne vedono in molti distruggere le nostre città. Teppisti organizzati che distruggono il lavoro di molti, i valori consolidati che costituiscono l’architrave della nostra società.
Fanno comodo a gran parte dei mass media in cui la libertà di stampa è una chimera allo scopo di offuscare con titoli cubitali la realtà di una libera manifestazione con 15 mila lavoratori.
Solo per confondere le responsabilità tra chi difende il lavoratori, sia pur con molti limiti, come il sindacato e chi sta decidendo le sorti di quei lavoratori approfittando della crisi economica e di un mercato/finanza senza regole.
Sacconi e Brunetta solo le punte dell’iceberg dell’attacco all’unità sindacale da parte di questo governo.
Rimangono tutte le domande che la manifestazione sindacale ha posto: chi avrà il controllo dell’operazione Fiat-Chrysler? Gli stabilimenti andranno all’estero? Il Governo sta “solamente” a guardare?
Nell’immaginario collettivo il sindacato viene percepito come una forza che tutela solamente i diritti, o addirittura i privilegi. Il Paese invece ha l’esigenza di recuperare quello spirito libero e vivificatore necessario in questo momento di crisi mondiale.
Oggi è necessaria una nuova politica basata su solida etica pubblica, rispettosa dei diritti, ma volta al senso di responsabilità e del dovere.
Non è, per caso, che invece dei sindacati, in combutta con il potere ci siano proprio i Cobas, che fanno il gioco del regime?
Se no, come mai gli operai votano più il regime che l’opposizione?
Pensano che il regime gli regali posto di lavoro e il SUV?
… pur rimanendo dell’idea che i sindacati non fanno più i sindacati in quanto gli operai sono ormai dei piccolo-borghesi…
Come al solito si fanno passare 15000 lavoratori per:Erano solo pochi teppisti.Il Governo,di cui penso faccia parte anche il Sindacato,(esiste solo x calmare gli animi e per fare carriera politica,vedi tutti i gli ex Sindacalisti che hanno avuto e che hanno cariche pubbliche politiche)conosce un solo Dio:il Dio DENARO.
Ed è per questo Dio che ci troviamo in questa Società,tra guerre,precariato e con segnali inquietanti di disagio Sociale.
Dopo decenni che le conquiste sindacali dei tempi passati vengono erose e dopo che all’abbassamento delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, all’abbassamento del potere d’acquisto degli stipendi ed all’aumento della disoccupazione era il meno che potesse capitare a qualcuno visto solo quale rappresentante di un sindacalismo quasi in combutta coi poteri forti.
(Che venga visto non implica che tale lo sia).
Il sindacato dovrebbe “rappresentare i lavoratori”. Ciò significa che NON PUO’ in nessun caso, sottoscrivere accordi senza il consenso di chi rapprsenta.
Da questo semplice assunto, ne deriva che molti degli accordi tra sindacato e Governo siglati al di fuori del consenso dei lavoratori rapprsentati, sono giuridicamente nulli. Dicendo “giuridicamente” intendo nello spirito del diritto costituzionale italiano.
L’insoddisfazione dei lavoratori che ritengono di non essere degnamente rappresentati, può essere molto pericolosa.
i sindacati… bah! i sindacati de che? quelli che prelevano dalla busta paga o dall’assegno delle pensione, quelli che si spartiscono i soldi delle consulenze fiscali, quelli che vorrebbero gestire i fondi pensione…?
Forse si è esagerato nel modo, ma ormai i lavoratori sono stanchi, delusi e disgustati. I sindacati non fanno più nulla per loro. Fanno queste manifestazioni solo per farsi vedere, per far finta di battersi per i lavoratori, ma tutto questo lo fanno solo perchè per facciata non possono sottrarsi al richiamo disperato di chi sta per perdere il lavoro. Perchè è questo che accadrè se Fiat si fonderà con l’Opel. Per i nostri lavoratori non ci sarà posto, chiuderanno fabbriche e ci saranno ancora disoccupati. Non saranno certo i sindacalisti a perderlo.
Gli operai sono ormai degli invisibili. Nelle fabbriche c’è tensione ma nessuno ne parla. Poi accade che la rabbia si esprima in modo scomposto e nervoso. E’ inevitabile in un paese dove tutto va bene. Ovviamente solo per pochi o per finta
Siamo stufi di avere dei sindacalist da talk show.
Quello che stanno tentando di portare a termine la nostra classe politica,sia di governo,che di finta opposizione,con l’assenso di alcuni sindacati,ormai solo traditori della classe operaia,è la trasformazione del sindacato stesso in corporazione e la sottomissione totale dei lavoratori!E’ necessario fermare ora le politiche antioperaie del governo,della classe dirigente,del sistema mediatico e di alcuni personaggi che si autodefiniscono “sindacalisti”,senza esserne neanche l’ombra,ormai!Con l’accordo separato del 15 Aprile 2009 hanno svuotato il contratto nazionale di lavoro,attaccato il diritto di sciopero,sancito dall articolo 40 della nostra carta costituzionale!Negli ultimi giorni si è tornata ad attaccare l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori,come si evince dal “LIBRO BIANCO” del ministro Sacconi!Chi ha firmato l’accordo separato del 15 Aprile (CISL-UIL-UGL)ha tracciato un solco incolmabile e le conseguenze saranno presto evidenti.
In una realtà che vede già donne e uomini perdere il lavoro e la casa,in una realtà che già vede persone vivere dentro le loro auto,in una realtà che vede centinaia di aziende con la cassa integrazione in scadenza,in una realtà che vedrà la chiusura di centinaia di aziende,quali possono essere le risposte del sindacato e dei lavoratori?La crisi è ormai “DEPRESSIONE ECONOMICA” con un PIL ormai a -5,9%!Sarà molto dura superare tutto questo.Il mondo (non fatevi ingannare dal governo,dall’opposizione,dalla TV e dai giornali) non sarà più lo stesso tra 3 anni!L’intero modello economico (il capitalismo) è morto!
La CGIL ha il compito di organizzare la resistenza della classe proletaria!La CGIL ha il dovere di organizzare la lotta della classe operaia!Bisogna tornare ad informare gli operai.Bisogna formare la coscienza dei lavoratori!Occorrono nuove forme di lotta!Gli scioperi sono insufficienti,come ha dimostrato la manifestazione del 4 Aprile,che,per quanto imponente,non è stata coperta dai media e quindi è risultata invisibile,non importante,e non ha portato alcun risultato!Guardiamo a come lottano i nostri compagni d’oltralpe,oppure i compagni greci!Vogliamo davvero ignorare il fatto che stiamo attraversando non una semplice recessione,ma una crisi sistemica e finale del capitalismo? Quanti altri segnali dobbiamo aspettare finchè questo sindacato prenda coscienza dello stato delle cose?Il petrolio è già tornato a salire fino a $60 al barile!Tutti i segnali finanziari indicano una nuova crisi determinata dalle banche e dalle assicurazioni per il mese di Luglio!L’economia reale è ormai collassata,come è reso evidente dal continuo calo dei consumi e dal calo record della produzione industriale!Non ci sono segnali positivi,come un gran numero di governi e di media si ostinano a dire!La stessa Fiat ha registrato un calo di vendite del 48% rispetto allo scorso anno!I nostri cari giornalisti hanno lodato e coperto d’oro Marchionne e la FIAT per queste fusioni multinazionali,ma non una sola parola sui motivi che guidano tali operazioni!E’ in atto la dismissione della Fiat!Null’altro.L’industria dell’automobile è morta (come dimostreranno i futuri aumenti dei carburanti),si sta solo cercando di far passare Fiat in mani nuove,capaci di svuotare la sua capacità produttiva e di cancellarla dalla storia,lasciando sulle spalle dei lavoratori il peso di questo fallimento.Non una sola parola da parte dei giornalisti,del governo,dell’opposizione,di altri sindacati sui rischi che corrono decine di migliaia di operai Fiat di veder chiusi gli stabilimenti dove lavorano e di perdere del tutto il loro reddito!
Qual’è la nostra risposta?Quali lotte organizzeremo?Come faremo a rendere visibili e giuste agli occhi degli Italiani le nostre rivendicazioni?