Libertà di burqa
7 / 10 / 2009 | 27 Commenti
Dopo le gabbie salariali, il dialetto a scuola e le bandiere regionali in Costituzione, la Lega apre un nuovo fronte di battaglia e deposita alla Camera una proposta di legge anti-burqa. Il testo, sottoscritto da tutto il gruppo parlamentare e di soli due articoli, chiede di modificare la legge del 1975 su “ordine pubblico e l’identificabilita’ della persona” che vieta l’uso di caschi o indumenti che rendano difficile il riconoscimento aggiungendo la dizione “inclusi gli indumenti indossati in ragione della propria affiliazione religiosa”. Ovvero: il burqa.
Provocazione? Legge incostituzionale? Mancato rispetto di confessioni religiose? O “legge eguale per tutti” che tutela anche l’emancipazione della donna mussulmana?
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NATALE 2011
Sogno un Natale, dove mettendosi per un minuto ad ammirare l’universo con la sua infinita grandezza, ci trasmetta quell’energia positiva di immaginare e pensare,
Che la nostra società, i veri valori della vita li sappia ritrovare, apprezzare e amare.
Sogno un Natale, dove fermandosi un secondo ad osservare il sole con i suoi raggi colorati, riesca ad illuminare le nostre idee e ci trasmetta tanto umano calore,
Porti del bene , dolcezza e gioia in ogni cuore.
Sogno un Natale, dove mettendosi con attenzione ad ammirare la nostra bella terra, le sue meraviglie, risorse e i suoi frutti,
Ci faccia sperare che in futuro, possano essere distribuite equamente, non ci sia più nessuna persona al mondo che muoia di fame, per il rispetto della dignità di tutti.
Sogno un Natale,dove mettendosi per un momento ad osservare la trasparenza del cielo stellato con il suo bel colore azzurro e la sua limpidità,
Con lo splendore dell’arcobaleno, ci aiuti a sognare un mondo di persone, piene di onestà, semplicità, umiltà, di gentilezza e sincerità.
Sogno un Natale, dove fermandosi ad ascoltare il rumore dell’acqua con le sue cascate, le sue onde ci dia la forza di risvegliare le coscienze, battere l’indifferenza e prenderci la responsabilità per costruire un mondo migliore,
L’acqua sia sorgente di vita, di unità, di grande solidarietà, di condivisione civile, in cui tutti i bambini del mondo possano giocare, mai più nessuno resti nello sfruttamento, nell’abbandono, nella sofferenza e nel dolore.
Sogno un Natale dove fermandosi un minuto, a sentire i fischi dell’aria, con la sua forza riesca a spazzare via tutti gli egoismi, le barriere di ogni tipo, con la sua carica di freschezza porti nelle menti , sobrietà e lucidità,
Porti aria di risveglio, al rispetto dell’altro, alla volontà di risolvere i problemi dei cittadini più deboli, anziani, ammalati, diversamente abili, siano trovate risposte ai loro bisogni con intelligenza e generosità.
Sogno un Natale dove la persona, in ogni luogo del mondo sia sempre messa al centro della società,
Con la sua libertà, con i suoi bisogni, con i suoi valori, con i suoi diritti umani, di giustizia sociale e sia salvaguardata sempre la sua dignità.
Sogno un Natale dove ogni cittadino trovi la volontà, la responsabilità di cercare sempre quello che ci unisce, per poter avere tutti una vita più giusta , serena e normale,
Dove non si smetta mai di sognare, di coltivare nuove buone idee, il bene, l’affetto, la creatività, la bontà, l’amore per le persone, l’amore per l’ambiente, l’amore per la pace, se tutti insieme ci metteremo a sognare tutte queste belle cose positive, l’obiettivo dell’amicizia nel mondo l’avremo raggiunto, tutti i giorni dell’anno, sarà per tutti Natale.
Francesco Lena
Via Provinciale,37
24060 Cenate Sopra (BG) tel. 035956434
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POESIA DI NATALE 2010
Babbo Natale, regalaci il tempo per riflettere e pensare,
Che tutti gli egoismi si possono superare.
Babbo Natale, regalaci il tempo per andare ad osservare i bambini di ogni colore, fuori dalle scuole come giocano contenti e felici,
Per loro non ci sono differenze sono uniti e tutti amici.
Osservandoli con attenzione ci daranno l’esempio come fare,
A convivere bene con l’altro e come saperlo integrare.
Babbo Natale, regalaci il tempo per donare una carezza, un sorriso agli anziani bisognosi e non aotosufficienti,
Li faremo sentire il nostro calore e saranno contenti.
Babbo Natale, regalaci il tempo per ascoltare le voci di chi ha sete, fame e che hanno bisogno di essere aiutate,
Bisogna fare tutto il possibile, perchè vengano salvate.
Babbo Natale, regalaci il tempo per fare arrivare le nostre proposte ai potenti della terra,
Far aprire le loro menti, di svuotare gli arsenali, riempire i granai, per combattere la fame e bandire la guerra.
Babbo Natale, regalaci il tempo per stare vicini e ascoltare, gli ammalati, i bambini, diversamente abili e i cittadini più bisognosi,
Dare un aiuto a fare trovare loro, servizi socio assistenziali in base ai propri bisogni e essere, tutti un’pò più generosi.
Babbo Natale, regalaci il tempo per fare diventare il Natale per tutti i cittadini del mondo, un giorno di luce, di amore, di speranza, di pace e che ci faccia anche, un’pò sognare,
Una società migliore, più giusta , più solidale possa presto arrivare.
Babbo natale, se questo tempo che ci avrai regalato lo sapremo utilizzare bene per tutte queste cose, sarà una cosa bella , positiva, ogni giorno dell’anno, sarà Natale per tutti i cittadi del mondo,
tutti insieme con gioia faremo festa e ci uniremo in un bel girotondo.
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Cari grillini cosa fate per combattere la mafia?
cosa fate per combattere l’evasione fiscale?
cosa fate per combattere il lavora nero?
cosa fate per combattere l’abusivismo nell’edilizia?
Cosa fate per battere la corruzione?
cosa fate per i disoccupati?
Cosa fate per i diversamente abili?
cosa fate per gli anziani non autosufficienti?
cosa fate per far diminuire le disugualianze tra cittadini italiani?
cosa fate per migliorare, la scuola?
cosa fate su tanti problemi per far stare meglio tutti i cittadini italiani?
Io è una vita che mi impegno concretamente dal basso, dalla base, con semplicità ed onetà.
non basta fare festa, urlare, predicare,
bisogna impegnarsi in prima persona tutti i giorni, nelle istituzioni, nelle associazioni di volontariato, nei movimenti, nei sindacati, nelle parrocchie, nelle comunità, lavorare per il bene comune, per costruire una società più giusta, dove tutti si possa vivere un’pò meglio.
Per una società onesta, sincera, trasparente, piena di diritti doveri e di valori veri.
Francesco Lena
Via Provinciale,37
24060 Cenate Sopra Bergamo
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La manovra economica.
Avrei voluto la manovra economica emanata dal governo, fosse stata con tagli più mirati sugli sprechi, che favorisse la ripresa dello sviluppo con creazione di nuovi posti di lavoro, più equa nei sacrifici e più attenta ai bisogni della famiglia.
I tagli nella pubblica amministrazione e negli enti pubblici, dovrebbero essere fatti su tante consulenze clientelari, appalti e subappalti, con più controlli sulla sicurezza e sui costi, questi signori che prendono gli appalti non garantiscono la sicurezza e fanno lievitare i costi delle opere, dei servizi pubblici e privati a dismisura. Quando invece dovrebbe essere messa al primo posto, la sicurezza, la dignità della persona, il grande valore della vita.
Ci sarebbe bisogno, dei tagli alle spese militari e degli armamenti costosi e inutili.
Avrei voluto una manovra che non andasse a colpire i più deboli, con i tagli alle regioni comuni, mettono a rischio, servizi socio assistenziali sul territorio, fondamentali per una società, civile, solidale, libera e democratica. Poi altri tagli che vengono fatti, su scuola, cultura, ricerca, spettacolo e arte, andando ad influire negativamente sulla formazione e preparazione dei nostri figli.
Avrei voluto una manovra che favorisse, con piccoli investimenti a partire da subito, opere socialmente utili, in tutte le regioni, province, comuni, quartieri, per dare un contributo a far ripartire l’occupazione, la creazione di nuovi posti di lavoro, per giovani e meno giovani. Poi bisognerebbe fare tutto il possibile, per migliorare le condizioni di paura, di incertezza, anche di disperazioni, di chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, di chi non vede prospettive per il proprio futuro, per la propria famiglia e che deve rinunciare a progetti di speranza.
Nei sacrifici , lor signori che stanno al governo, con questa manovra hanno colpito maggiormente lavoratori e pensionati, blocco dei contratti e tagli, questi sacrifici non sono uguali per tutte le categorie in proporzione al reddito, al guadagno. La crisi non è uguale per tutti, vengono risparmiate tante categorie privilegiate, dai proprietari di grandi patrimoni, le rendite finanziarie, dirigenti pubblici e privati, direttori di alcuni giornali, alcuni presentatori e conduttori di programmi televisivi, pubblici e privati, giocatori e allenatori di calcio, piloti di auto. Motociclisti, e tante altre categorie, che prendono fior di milioni di euro l’anno e non vengono toccati, governanti vi sembra giusto? Io dico che i sacrifici dovrebbero essere più equi e più giusti.
Sull’evasione fiscale, si faccia veramente sul serio una volta per tutte, per pagare meno e pagare tutti, sia fatto onore con tasse meno onerose, alle persone oneste che con il senso del dovere hanno pagato e pagano. Sia fatta anche una lotta seria al lavoro nero, alla corruzione, alla mafia, per far crescere un’economia nel nostro bel paese più sana. Poi ci vorrebbe più impegno da parte del governo, e di tutte le istituzioni, dalle scuole, ai movimenti alle associazioni di volontariato, alle parrocchie, per far crescere nelle coscienze, il senso dello stato, del dovere, del rispetto degli leggi, del rispetto delle regole, c’è bisogno di una coscienza civile sociale alta, piena di valori veri, di onestà, di trasparenza, di uguaglianza, di diritti, di solidarietà, come punto di riferimento solido da tenere, la nostra meravigliosa costituzione italiana, con l’obiettivo e con l’impegno da parte di tutti, raggiungere una società, migliore, più giusta, dove il benessere e i sacrifici siano uguali per tutti i cittadini e siano nell’interesse del bene comune.
Francesco Lena Via Provinciale,37
24060 Cenate Sopra Bergamo Teo. 035/956434
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Poesia di Natale 2009
C’è bisogno di un Natale,
Dove la gente sia più disposta ad ascoltare.
C’è bisogno di ascoltare di più gli ammalati e donare loro un sorriso,
L’ascolto sarà un gesto di grande umanità, si illuminerà subito il loro viso.
C’è bisogno di stare vicini e ascoltare di più gli anziani,
L’ascolto sarà come la luce delle stelle, porterà sicurezza, serenità e speranza per il loro domani.
C’è bisogno di ascoltare di più i diversamente abili,
L’ascolto sarà per loro come un raggio di sole, che li farà sentire meno fragili.
C’è bisogno di ascoltare di più i bambini e donare loro tanto amore,
L’ascolto darà felicità e gli si aprirà la mente e il cuore.
C’è bisogno di ascoltare di più tutte le persone bisognose e che hanno meno,
L’ascolto sarà per loro positivo, come l’arcobaleno che annuncia il sereno.
Se tutti insieme per qualche minuto smettessimo di parlare, sarebbe un clamore,
Ma se quei minuti li adoperassimo per ascoltare, scopriremmo come fare per costruire un mondo migliore.
Se l’ascolto nelle nostre menti e nei nostri cuori, trionferà,
Sarà per tutti un bel Natale, di giustizia sociale e di solidarietà.
Io credo che sia molto semplice rispondendo ad un domanda:
se una donna và in un paese islamico si può mettere in bichini ed andare a giro indisturbata? E se io prendo una croce posso accompagnarla senza paura?
Io credo che tutti noi dovremmo semplicemente rispettare il prossimo a casa sua e non pretendere di modificare la vita altrui, ognuno con le sue leggi ma soprattutto con le sue usanze!!! Tipo quella che ieri si levava il crocifisso… oggi ci vogliono mettere la mezzaluna al suo posto… Domani?
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Secondo me in Italia non c’è bisogno di nuove gabbie, se mai c’è bisogno di toglierne, perché c’è ne sono già troppe. In Italia c’è bisogno di liberarsi di tante gabbie che esistono nella nostra società, dal sud al centro e al nord, sia strutturali che mentali, altro che gabbie salariali.
C’è bisogno di liberarsi delle cause che provocano infortuni sui posti di lavoro, provocando tanti feriti e moltissimi morti, per riscoprire con l’impegno e responsabilità, la libertà e il diritto alla vita, alla prevenzione e di poter andare a lavorare per guadagnare il pane per mangiare e per vivere.
C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle mafie, della malavita organizzata, siano messe in atto strategie per batterle, per riscoprire il grande valore civile e sociale, della legalità, del rispetto delle leggi, della trasparenza. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie dell’evasione fiscale, mettere in atto piani idonei per superarla, per riscoprire la cultura del rispetto delle regole e la bellezza del valore dell’onestà. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, di monopolio dell’informazione in Italia, va messo in atto un programma, per far si che l’informazione sia in mano a più soggetti e il conflitto di interessi sia superato, per riscoprire l’importanza, culturale, civile e sociale, del pluralismo, dell’obiettività, della libertà di un’informazione a 360 gradi. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, di tante pensioni da fame, per dare a quei pensionati, la libertà e il diritto ad avere una pensione dignitosa, per riuscire ad arrivare a fine mese. C’è bisogno di liberarsi dalle gabbie della disoccupazione, che in questo periodo è molta alta, siano messi in atto programmi e con più impegno per una piena occupazione, per far trovare alle persone, il diritto e la dignità di avere un posto di lavoro. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, dell’egoismo, va portata avanti una cultura, che sappia aggregare, socializzare, per riscoprire il meraviglioso valore della vera solidarietà , dello stare bene insieme, della collaborazione. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie della fame, della sete, dalle dittature, delle guerre, delle disuguaglianze nel mondo, qui ci vuole l’impegno di tutti i governi dei paesi sviluppati, di tutte le forse politiche e sociali, per superarle e riscoprire il grande valore della vita, dell’aiuto dell’altro, dei diritti universali, dell’uguaglianza dei cittadini del mondo, dei veri valori del bene comune e della pace. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, dell’abuso di droghe e di bevande alcoliche, con l’impegno di tutte le forze politiche sociali e di tutte le istituzioni, con una cultura di prevenzione, il governo e le forze dell’ordine, elaborare un piano, per combattere trafficanti e spacciatori di droghe, per riscoprire il meraviglioso valore della vita, di una vita naturale, della prevenzione di tanti incidenti stradali, che purtroppo in Italia è molto elevato il numero di morti e feriti. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle divisioni, delle fantomatiche separazioni o devoluzioni, bisogna portare avanti con grande impegno democratico, l’attuazione a pieno della costituzione italiana, per riscoprire l’altissimo valore dell’UNITA’ d’ITALIA, la libertà dei diritti doveri uguali per tutti i cittadini italiani. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie di slogan negativi, delle falsità, delle volgarità, delle parolacce offensive, che troppe persone usano sia in pubblico che in privato, bisogna impegnarsi costantemente, per elevare la cultura del rispetto, per riscoprire il valore della gentilezza, del dialogo pacato, del rispetto degli altri. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie e barriere architettoniche, per i diversamente abili, anziani e per i più deboli, bisogna investire di più sia economicamente che culturalmente, per abbattere barriere strutturali e mentali, per far trovare la libertà e il diritto di strutture e servizi adeguate ai loro bisogni. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, della sottocultura, della disgregazione. Del qualunquismo, del menefreghismo, dell’indifferenza, vanno combattuti con una cultura di alta civiltà sociale, per riscoprire i valori belli, dell’impegno, della responsabilità, del protagonismo, l’INNO NAZIONALE d’ITALIA, è uno di più belli del mondo, che ha unito, che unisce e che unirà gli italiani, con amor di patria di questo dobbiamo essere orgogliosi. I dialetti esistono in ogni angolo d’Italia, e ogni cittadino è libero di parlarli e praticarli, quando e dove vuole, senza l’obbligo di gabbie imposte da lor signori che stanno al governo, a scuola o in altre sedi, la scuola se mai deve contribuire ad elevare la cultura di tutti i cittadini. Non c’è bisogno di gabbie salariali, al sud d’Italia sono già inferiori del 15% al 20%, aggiungo i salari in Italia sono i più bassi d’Europa, se mai c’è bisogno per i lavoratori italiani, del sud, del centro, del nord, della libertà e il diritto a salari superiori agli attuali per tutti. C’è bisogno di liberarsi delle gabbie, delle tragedie umane che stanno avvenendo sugli immigrati, al di là delle leggi internazionali, nazionali, vanno salvati e basta, la vita è il valore più alto, quello che sta avvenendo è una grande offesa all’umanità.
Ora un invito a tutti a fare ognuno la propria parte, per contribuire a costruire una società, più giusta, una società che abbia al centro la persona con i suoi bisogni, che risponda ai principi di uguaglianza, di democrazia, di libertà, piena di valori veri, nell’interesse del bene comune, tutti i cittadini del mondo possano viverci un po’ meglio.
Francesco Lena Via Provinciale, 37
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Giorgio Spiga il 7 October 2009 alle 6:45 pm
Per la legge italiana è vietato tenere il volto coperto in luogo pubblico. Più di così!
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se per favore sig. Spiga mi cita le norme da lei richiamate…
visto che la L.172/95 (a cui oenso si riferisca) cosi’ come anche coordinata con la circolare del Min. Interno del 2004 (se non ricordo male) dicono cose un pochino diverse dal suo assunto.
Per la legge italiana è vietato tenere il volto coperto in luogo pubblico. Più di così!
Scusate vorrei chiedere a tutti coloro che sono contro i “volti celati” se è mai stato fatto un censimento di quante siano le donne, in Italia, ad osservare tale usanza. Io non ne ho la più pallida idea ma, dal fervore che i leghisti impegnano nella loro proposta dovrebbero essere tantissime (migliaia?)! Vivo a Roma e non ne ho incontrata mai nessuna di queste donne con il viso coperto. Sono stata in paesi islamici e ne ho viste veramente poche e quelle poche non avevano l’approvazione di molti dei loro concittadini.
Si sono tutte insediate laddove la lega “detta legge contro” per puro gusto masochistico?
Io sono dell’opinione che se c’è libertà nell’esibire gli slip perché impedire di ad altre di fare il contrario? Siamo sicuri che esibire gli slip sia una libera scelta, oppure è il risultato della cosiddetta “imposizione” della moda?
Chi, invece, al contrario si cela dietro un velo è effettivamente costretta a farlo?
Mah!
Trovo sempre provocatorie e iperboliche le proposte della Lega, ma questa volta penso che abbiano ragione, per almeno 3 motivi:
1) siamo sicuri che le donne musulamane siano “felici” di indossarlo o è solo un’imposizione fortemente maschilista?
2) Se dovessimo rispettare le loro tradizioni dovremmo stare zitti anche sull’INFIBULAZIONE delle donne. 3) Per lo stesso ragionamento dovremmo consentire (come Stato Italiano) anche la poligamia perchè la loro tradizione e la loro religione glielo consente….
per Anna50: perdonami ma hai scritto una serie clamorosa di errori giuridici.
Se fossi in un aula di Giurisprudenza ti avrebbero cacciato a calci … e a Legge non è che sia proprio pieno di comunisti bolscevichi 😉
Esiste una Costituzione – anche se dà fastidio a molti – e fra le tante cose assurde che ci sono scritte, c’è di libertà di religione.
Ora a meno di non considerare una religione anche il tifo da stadio, direi che gli esempi che fai non sono pertinenti.
Vietare il burqa è è un ingiustificato attacco frontale ad una comunità -quella islamica- che, nel rispetto delle leggi, deve poter essere riconosciuta e tutelata dal nostro Stato.
Che i leghisti tornino a scuola. Di civiltà prima di tutto.
La verità è che hanno imposto un modello culturale nichilista ed ateo, e, chi non si omologa, deve avere a che fare con un’intolleranza crescente. Un’intolleranza messa in atto, paradossalmente, in nome della tolleranza e dei diritti, della pace e della sicurezza (tanto basta chiamare pace la guerra e chiamare “terrorista” chiunque non ci sta ad omologarsi al nulla) e pompata con tutti i potenti mezzi della propaganda.
Stavolta è la volta del burqa! Una di queste volte sarà la volta del crocefisso, che, d’un colpo, ci apparirà come un’arma impropria?
Tra un po’, forse, non si potrà più essere serenamente neppure maschio o femmina, in nome dell’omologazione al sesso unico.
Chi non si omologa volontariamente, verrà omologato in modo coatto o eliminato come elemento sovversivo, sempre in nome della tolleranza, naturalmente. E’ il trionfo del relativismo etico, che tanto relativo non è, visto che ad essere imposta è sempre l’etica relativa del più forte; visto che a trionfare è un pensiero unico travestito di tolleranza ma che tanto tollerante non è.
Frabrizio sei un grande! Se ci fosse più gente come te la Lega non sarebbe al governo. Infatti quello che mi preoccupa a me non è tanto il fatto che i leghisti esistano ma che stiano al governo di questo Paese.
Nel momento in cui il terrorismo è sempre in agguato, sono d’accordo con la proibizione del burqa. Non sono d’accordo con il modo con cui si propongono determinate cose. Quando vengono in Italia ci deve essere un’autorità che dica cortesemene loro che il burqa non lo devono portare. Queste sono le regole del nostro paese. Punto. Non è corretto proporre galera d’amblèe. Non siamo in uno stato di guerra. Vorrei vivere in uno stato autorevole e non autoritario!
Ma i geniacci in seno alla lega non hanno capito che se tolgono dalla legge del 76 che vienta a chiunque di andare in giro in luoghi pubblici con il volto coperto perchè nn ne permette l’identificazione la limitazione a questo divieto ” senza giusto motivo ” chiunque ad Halloween ed a Carnevale si mascheri rendendo impossibile il riconoscimento rischia due anni di carcere…… immaginate voi il Carnevale di Venezia senza maschere……. saranno contenti i veneziani….. e il signor Cota tutto sorridente sta mattina in TV diceva no non ci sono problemi per le suore e le nostre signore anziane che portano il fazzoletto perchè l’importante è lasciare scoperto il viso ma possibile che non ci sia arrivato che cosi non si possono fare più manifestazioni mascherate???? l’intelligenzia latita cosi tanto in casa della lega?
PERCHE’ LE GIORNALISTE NON VANNO AD INTERVISTARE I TALEBANI IN MINIGONNA?
Tanto tempo perso… potrebbero invece dedicarsi a combattere nella padania la mafia.
“…indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola, non solo le leggi dello stato in materia di sicurezza, ma soprattutto un concetto base della democrazia e dello stato di diritto, quello della piena assunzione della responsabilita’ individuale. Per questo a nessuno e’ concesso di celare la propria identita’, anche se in nome di usanze tribali.”
E i cappucci delle felpe calati fino sugli occhi? e i caschi integrali indossati duirante le manifestazioni? questi non celano l’identità?
Io sono per il volto scoperto.
E’ una regola che dovrebbe valere per tutti.
Non sono leghista, ma se la lega propone una soluzione che mi pare giusta, io la sostengo (la soluzione).
Come al solito per mantenere alto l’interesse dei propri elettori – persone notoriamente sobrie, pacate e amanti della riflessione – la Lega Nord lancia squallide iniziative che non hanno alcun interesse per il nostro Paese, e attaccano i più deboli: gli immigrati. Propongono di vietare il porto del burqa e di farlo in tempi strettissimi, come avviene nei casi di emergenza. Ma quando mai nelle nostre strade è stato visto un burqa? Ma quando mai??!! Ricordo che il burqa è un capo d’abbigliamento che era in uso in Afghanistan agli inizi del ‘900, in seguito rispolverato e imposto dal regime talebano. Esso è inesistente nella maggior parte dei Paesi musulmani. Dove sono queste orde di donne coperte di burqa che potrebbero con la loro identità celata costituire un pericolo per l’ordine pubblico del nostro Paese? Di cosa diavolo parla? La prossima mossa geniale ve la suggerisco io amici della Lega: fate una legge che vieti di portare un osso infilato nel naso, non si sa mai, dovessimo essere invasi dai cannibali.
Nonostante consideri la Lega il moderno FASCISMO DEL NORD, non mi nascondo che moltissime volte affrontano argomenti che la maggior parte dei cittadini sentiamo e vorremmo fossero affrontati. Questo è uno di quelli. Non si deve permettere che persone (non si capisce se uomini o donne) vadano in strada coperti senza possibilità di essere riconosciuti. E’ una cosa logica e ragionevole impedirlo tanto più che è distante miliardi di miglia dalle nostre usanze e abitudini (ma anche dalle LORO, tanto per essere chiari). Il PD., ha fatto gia sentire la propria voce dissentendo (come al solito) con la proposta. Vorrei conoscere la proposta del PD., chiara, comprensibile, ragionevole e logica. Ma l’avranno? Conoscendoli sono convinto ch Vi saranno almeno 6 o 7 versioni e opinioni
con questa proposta si risolve la crisi signora Lega? neanchio non sono d’accordo co la burqua perche mi piace guardare le done!dovè federalismo ?? non sapete altro che imigrazione!! altro non avete mai risolto in questo paese. contro gli immigrati avete preso i voti ed la immigrazione non è mai diminuita.
Condividendo pienamente che il Burqa è contrario ai diritti umani, alle nostre legge è anche contrario allo stesso Corano!!!
Non vi è una sola parola nel Corano che parli o imponga il Burqa alle donne. Si tratta di una regola dei fondamentalisiti islamici che lo impongono alle loro donne.
Pertanto dove c’è il Burqa ci sono dei fondamentalisiti mussulmani e dove ci sono dei fondamentalisti mussulmani il passo è breve per dire terroristi mussulmani!!!!
E’ ora che ognuno viva la storia del momento e nel luogo in cui si trova, renza rifugiarsi e/o nascondersi in usanze tribali. La legge è uguale per tutti, oh no? vogliono il burqa? bene, che se ne restino a casa loro. Donne provate a pretendere di indossare la minigonna od il topless nei loro paesi e poi vedrete cosa vi succederà; quando ciò sarà possibile allora ci sara vera globalizzazione ed integrazione e noi accetteremo il burqa ed anche il corano. Purtroppo i cattolici per ragione di parrocchia ed altri per ragioni di bottega stanno massacrando le nostre radici e la nostra cultura. Qui non siamo nel medioevo e son loro che DEVONO adattarsi e non noi a subire queste assurde e vetuste fesserie. Il nostro dialetto è una lingua ed il nostro Leon la nostra identità, la nostra storia ed il sangue della nostra terra e del nostro lavoro. I “sinistri” hanno un concetto rovesciato di libertà, per caso serve qualche esempio? Cina, Russia e Cuba possono bastare? AVANTI A TUTTA LEGA.
come commento personale riporto le parole dette da Emma Bonino Vicepresidente del Senato:
“E’ da tempo immemorabile che sostengo che indossare il burqa o il niqab integrale in pubblico viola, non solo le leggi dello stato in materia di sicurezza, ma soprattutto un concetto base della democrazia e dello stato di diritto, quello della piena assunzione della responsabilita’ individuale. Per questo a nessuno e’ concesso di celare la propria identita’, anche se in nome di usanze tribali. Di questo si tratta e non di Islam, come da anni ci spiega l’Imam Tantawi ed altre alte cariche della sunna islamica, compreso in questi stessi giorni”. Lo afferma Emma Bonino, vice presidente del Senato, in riferimento al dibattito che si e’ sviluppato in queste ore attorno alla proposta di legge presentata oggi dalla Lega sul divieto dell’uso del burqa in Italia.
“Cosa c’entri poi il fatto di garantire la liberta’ religiosa, come affermato da qualche collega del PD – conclude – e’ un mistero”. (AGI)
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Credo che quando si va in un altro Paese bisogna rispettare quelle leggi e non portare le proprie in casa degli altri. Del resto noi occidentali dobbiamo coprirci se andiamo anche in vacanza nei loro Paesi e non possiamo usare i jeans. Mentre le donne devono coprirsi caviglie e capelli prima di scendere dall’aereo. E’ solo una questione di Cultura. Se il rispetto è reciproco le guerre non esistono.