Yes, We Nobel
9 / 10 / 2009 | 33 Commenti
Nobel per la pace 2009 a Barack Obama per il forte impegno per il disarmo nucleare e il multilateralismo sullo scenario politico internazionale. Il giusto riconoscimento al primo presidente nero degli USA che ha chiuso l’era Bush, archiviato lo ‘scudo’ sull’Europa dell’est, siglato con Mosca una nuova era di deterrenza nucleare? O un premio ‘politicamente affrettato’ per chi non riesce a prendere una decisione sui rinforzi in Afghanistan, non convince Teheran a rinunciare all’atomica e incontra evidenti difficoltà in Medio Oriente?
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In un mondo dove ls parola “pace ” significa guerra , dove “verita” significa bugie quotidiane , dove ” democrazia ” significa governo di lobby groups e chiesa , il sig Banana si merita il Nobel per la pace . Ricapitolando gli STati Uniti hanno distrutto almeno 500 mila bambini in Iraq al tempo delle sanzioni , 1 milione e mezzo di persone dal principio della seconda guerra del Golfo . In Afganistan le vittime sono circa due milioni . Tutti questi crimini durante le presidenze Bush padre , figlio e Clinton . Il sig Banana e’ un pallone gonfiato che dice una cosa e fa’ un’altra . Qui si fa un gran fracasso su liberta’ di stampa che non esiste perche’ nessun giornale pubblica i fatti dei crimini USA e UE che sono ben visibili . Sembra che ci sia una malattia che affligge i giornali e persone che hanno subito 60 anni di lavaggio di cervello durante l’occupazione americana di questo paese .Come conseguenza queste persone non vedono i crimini e il bullismo americano vedono solamente le malefatte di minori personaggi coinvolti nelle guerre dei Balcani .
CHE SCHIFO, E’ UN RICONOSCIMENTO POLITICO PREVENTIVO ….
sono contenta che il premio sia andato al Presidente Obama;
faccio comunque una riflessione: strano che il nostro presidente del consiglio non abbia dichiarato che il premio sulla pace dovevea essere dato a lui.
Forse non mi sono spiegato bene. Non ho niente contro Obama, sono una persona che ha sempre fortemente criticato e disprezzato George W. Bush e la sua dissennata politica estera, economica e nei riguardi dell’ aborto e delle libertà civili in genere. Mi concederete però che un Nobel assegnato sulle promesse lasci un pò perplessi. Normalmente quel premio viene dato a chi ha raggiunto grandi risultati nei vari campi della propria attività, ma, appunto, prima vengono i risultati, poi il premio. Altrimenti, potrebbe essere assegnato a chi fa le promesse più eclatanti e roboanti. Sia ben chiaro che non voglio dire che Obama sia un imbonitore del genere di Berlusconi, ma un Nobel dato dopo nove mesi di presidenza che ha portato soltanto una nuova atmosfera e nuove speranze, mi sembra proprio azzardato.
Credo che Obama sia sytato premiato e nello stesso tempo incastrato
Ora la sua politica delle poromesse dovra’ essere una realta,dovra’ correre per evitare di inciampare nel giudizio degli Americani e del mondo .Sara’ ostretto a ritirare le truppe dell’Afganistan. Che senso altrimenti il premio conferitogli? In Afganistan non si combatte per la Democrazia del paese, ma contro Osama. E’ una guerra tra Lui e gli Americani. Volente o nolente Obama e’ il loro capo
sono contenta per il nobel ad obama, sta facendo buone cose anche se ancora molto c’è da fare a partire dalla fine della guerra in afganistan. Come ha detto Micheal Moore negli USA: complimenti presidente, ora se lo guadagni!
sono contenta non potevano scegliere persona migliore e motivazione migliore. avanti tutta
E’ stato un giusto riconoscimento. Ai “critici” ricordo che non è roba da poco aver invertito la rotta rispetto all’era del guerrafondaio Bush. Inoltre, sin dai mesi precedenti alla sua elezione, da semplice componente del Congresso, ha fatto una lotta strenua ai paradisi fiscali.
La crisi economica mondiale ha la sua genesi nelle lobbies finanziare statunitensi. Dai famosi “derivati” che si sono moltiplicati a catena in tutto il mondo occidentale. Non si può pensare di risolvere la crisi senza tagliare le gambe agli squali della finanza ed Obama lo sta facendo contrastando le resistenze interne ed esterne agli USA.
Per non parlare delle resistenze all’interno delle lobbies sanitarie statunitensi, anche se questo è un argomento di politica interna, ma non si può saltare a piè pari questa che è, a mio modesto giudizio,una vera rivoluzione copernicana.
Un famoso detto recita (più o meno) che se gli Stati Uniti fanno uno starnuto in Europa si prende il raffreddore. Obama ha iniziato a creare i vaccini e gli antidodi, saprà l’Italia importarne qualcuno? Ho i miei dubbi se non cambia questo governo….
Mi piace questo passaggio, inno al relativismo più imbelle e foriero di dittatura teocratica “ogni stato, anche quello più lontano dal punto di vista ideologico, è un potenziale interlocutore in un dialogo; almeno … fino a prova contraria.”
Rassegniamoci ad essere uccisi per ideologia o, sempre in suo nome, privi di libertà.
Il premio ad Obama è stato dato per IMPEDIRGLI qualsiasi azione PRATICA contro l’atomica degli Aiatollah.
Diciamo che i politically correct la SACRA BOMBA H la vogliono veder realizzata.
Trattasi di suicidio ideologico dell’Occidente”
Bebe
A mio parere gli inizi di Obama sono stati promettenti, sia in politica interna USA che in politica esterna.
Come politica estera qualcosa di buono credo che l’abbia fatto, smontando la teoria stupida (o peggio) degli “Stati canaglia”, da rendere inoffensivi mediante “guerre preventive” scatenate mediante “prove inventate”.
Ogni stato, anche quello più lontano dal punto di vista ideologico, è un potenziale interlocutore in un dialogo; almeno … fino a prova contraria. Questa nuova politica estera USA ha avuto qualche apprezzabile riscontro positivo (da confermare nel tempo) da alcuni scacchieri critici: da Israele-Palestina, da Iran, un po’ meno da Corea del nord. Ma dopo 8 anni di amministrazione J.W.Bush (che era succeduto dopo l’intervallo Clinton a Bush padre), dopo 2 guerre e 2 disastrosi dopoguerra, è comprensibile che gli USA incontrino qualche diffidenza da parte degli interlocutori.
Concordo con le perplessità di chi ritiene che era un po’ presto per conferirgli il Nobel per la Pace, perché quelli di Obama sono stati solo degli inizi promettenti in attesa di più sostanziose conferme.
Però, cerchiamo di metterci nei panni della commissione che glielo ha assegnato: c’era sul mercato un candidato migliore? Non che io sappia. E se invece la commissione avesse voluto incastrarlo a fare qualche passo più concreto e decisivo? Potrebbe esser stata una furbata! Vedremo in futuro.
MA ANCHE NO!
A tutti gli straconvinti sostenitori che sia stato opportuno e giusto dare il Nobel per la pace a Barak Obama mi permetto di suggerire un minimo di prudenza. Dare un Nobel alle buone intenzioni è “pericoloso” per chi lo assegna e per chi lo riceve. Per i primi, se il destinatario di tanto onore non riuscisse a mantenere le promesse, la figuraccia planetaria sarebbe assicurata. Per il secondo, che sarà “costretto” ad adeguare le sue azioni a tanto importante e autorevole riconoscimento. Se non lo dovesse fare, sarebbe per lui inevitabile dire: “Grazie, ma vi siete sbagliati” e restituire il premio. Questa assegnazione crea un precedente spinoso per il Premio Nobel. In futuro sarà forse assegnato ad uno scienziato che si proporrà di impegnarsi con tutte le sue forze per trovare la cura per tutti i tipi si cancro ? Quest’ anno non è fortunatissimo per il Nobel. Per la letteratura è stata premiata una semisconosciuta scrittrice di origine romena emigrata in Germania e la cosa ha suscitato non poche polemiche, perché c’era sicuramente qualcuno/a che aveva più titoli per essere premiato/a. Se nessuno aveva fatto qualcosa per la pace mondiale degno di essere così autorevolmente riconosciuto, la scelta più logica e comprensibile sarebbe stata quella di non assegnare il Nobel per la pace per il 2009.
Nel leggere alcuni commenti, e non pochi, ritrovo lo stesso astio e sberleffo che si leggono su il GIORNALE e LIBERO. Se è vero che la sorpresa è grande non mi sembra che grande sia lo sforzo di non vedere solo un Obama nero, guerrafondaio, eletto da poco, ma vedere anche con quali intenzioni si è candidato e per le quali è stato eletto a capo della più potente nazione mondiale. Certo che
poiché ho tifato per Gino STRADA non è il massimo un Obama è comunque meglio di un Berlusconi. Se come scrive il GIORNALE è un Nobel al nulla quello per Obama cosa sarebbe stato se assegnato a Berlusconi . . . . la brutta copia di quello a Dario Fo e al suo mistero buffo? Ma forse il vero fastidio sta nel vedere che ancora una volta le bugie del premier, in materia di politica estera, non hanno fatto presa o meglio ha fatto presa il mancato versamento dei fondi contro la fame promessi e mai dati. Ma forse in Norvegia ai sono più comunisti che in Italia.
A leggere i vostri commenti mi viene il vosta stomaco.
Ma potete essere così ottusi. Io sono certo che se non ci fosse stato un Obama ci sarebbe di nuovo la guerra fredda. L’IRAN sarebbe fuori controllo o vi siente dimenticati lo storico discorso al Cairo. Vergognatevi!!!! La Russia starebbe rimitalizzando il suo arsenale appoggiano l’IRAN. La Corea sarebbe fuori controllo. L’ONU sarebbe stata svuotata del suo ruolo. Obama a ripreso il dialogo diplomatico con autorevolezza ridando agli USA il suo ruolo centrale che inevitabilmente gli spetta.
Non lo condivido affatto. Obama non ha ancora avuto il tempo materiale per fare nulla d’importante. E’ ufficiale: il Nobel non conta più niente.
P.S.
Non sono “polemiche di sinistra”, dato che Obama è ben visto anche a sinistra
Il conduttore di una nota trasmissione pomeridiana della RAI commentando la notizia dell’assegnazione del premio Nobel per la pace ad Obama tendeva, in modo surrettizio e con l’aiuto di barbe di esperti, a minimizzare il valore simbolico di tale scelta con il sostegno di tesi molto diffuse: peccato che lo stesso conduttore affermasse, senza essere ripreso dai suoi interlocutori, che il premio veniva assegnato ad Oslo, capitale della Norvegia. A volte si parla, si parla…..
Trovo che il premio Nobel sia veramente ridicolo,è uno strumento di propaganda politica al servizio delle solite potenze occidentali.Non varrebbe neanche la pena commentare visto il metodo di valutazione applicato per l’assegnazione del premio. Poi darlo ad un presidente americano che ha voluto aumentare la forza militare in afghanistan(ricattando altre nazioni ad impegnarsi con più mezzi),dove vengono utilizzate dagli americani e dagli inglesi le terribili munizioni thermobariche lo trovo di pessimo gusto e l’idiozia di questo premio.
Obama, come si fa a dare il Nobel per la pace ad un individuo che nessuno e’ nemmeno sicuro che sia veramente americano, un paio di mesi in un posto sconosciuto, manda un mucchio di giovani a morire per ragioni oscure, etc. in Iran, Afghanistan Voi li lo conoscete come una faccia su un teleschermo o su un giornale, io purtroppo ci vivo con questo sciagurato che trova centinaia di miliardi per una guerra sciagurata ma non alcuni milioni per scuole scassate, gente che deve prendere una decisione se comperare pillole o cibarsi con mangiare per i gatti e giu di li. Sara’ un’era molto, molto nera (scusatemi… fino a che questo disgraziato non se ne va dalla Casa Nera !!!!
mi è sembrato anche a me un pò prematuro, pur capendo le buone intenzioni di chi gli ha assegnato il premio il rischio è che gli faccia più male che bene, insomma adesso mi sembra incastrato, come si muove lo fulminano in un modo o in un altro, guardate che critiche pesanti che sono arrivate non solo dai repubblicani come si poteva immaginare, ma anche dal times di londra. Mah, speriamo bene.
Perché hanno scelto Obama per il nobel per la pace?
Dovendo scegliere un politico, lui è quello che, oggi, potrebbe apparire, stando alla propaganda, quello un po’ meno per la guerra, anche se, in realtà, parla dolce ma…
La domanda dovrebbe essere: “perché hanno scelto un politico e non un uomo che, davvero, si prodiga per la pace?
Forse, perché gli uomini che si battono davvero per la pace oggi sono out, sono un segno di contraddizione, e l’assegnazione del premio ad uno di questi avrebbe comportato un lungo strascico di polemiche, perché prendono posizioni nette. Lo vediamo come gli uomini per la pace, spesso, vengono indicati come pericolosi sovversivi, disfattisti etc..
Perché oggi non si capisce neppure più cos’è la pace. Fanno la guerra e ti dicono che è quella la pace. La pace è guerra o, nella variante: la guerra è pace!
E allora la scelta più comoda, e non solo, è Obama.
Dovremmo chiederci il vero significato di “pace”. Dovremmo chiederci il vero significato di molte parole, specie di quelle più importanti, di cui è stato pervertito il significato con un meticoloso lavoro in underground.
Per rubarci il futuro, ci hanno rubato il passato, le parole ed il loro significato.
Francamente Demenziale.
Adesso danno il Nobel alle intenzioni
non capisco proprio le motivazioni del nobel per la pace a obama- per le cose che forse fara’ in futuro? ma che motivazione e’- i premi, qualunque premio, si deve dare per quello che uno ha fatto non per quello che forse, forse, fara’- penso che sulla figura di obama ci sia uno spreco di ipocrisia, culminato in questo premio- per gli altri premi assegnati non posso parlare, ma per i nobel…francamente uno schifo pochissimi meritati- dovrebbe essere un rinoscimento dato a gente che veramente ha fatto qualcosa per la pace, per l’umanita’- scorrete i nomi…..adesso anche obama- scusate la volgarita’: il nobel per la pace sempre piu’ in vacca!
Inutile dire che sono sorpreso…un Presidente USA “Premio Nobel per la pace” sembra un’ enorme contraddizione, un’ assurdità…il Presidente della Nazione più guerrafondaia di tutte…mah! Voglio sperare che sia un Nobel alle intenzioni…
Parallelamente mi sembra un pessimo segno…significa che nessuno al mondo ha fatto di più…
Scandaloso, assolutamente scandaloso. Il Premio Nobel dato ad un ipocrita guerrafondaio falso, opportunista, arrogante e arrivista. Non ha fatto assolutamente nulla per meritarselo, anzi. Ha aumentato il contingente in Afghanistan, ha salvato i bancarottieri di Chrysler e General Motors, ha assolto i responsabili delle torture in Irak, ha riempito di denari pubblici i banchieri corrotti, non ha chiuso, come promesso, Guantanamo. Di questo passo, il prossimo sarà dato a Berlusconi….
Certo che siete dei corvi! Secondo me è stato uno dei premi più meritati in assoluto!! Se non avessi avuto un Barak alla presidenza americana ora chissa dove sarebbe l mondo!!
Il Presidente americano ha davvero fatto in 9 mesi cose eccezzionali per la pace nel mondo !!! e basta con queste pretestuose polemiche di sinistra! Io stò con Obama e il premio Nobel se lo merita tutto!!!!
Con questo Nobel per la pace al sig. Obama ,quello ho sempre sospettato e’ confermato . I premi Nobel sono una frode .
Qual’e’ stata la piu’ grande iniziativa di pace di questo fallito presidente ? Ha aumentato il numero di militari USA in Afghnistan per combattere una guerra ingiusta . Gli aeroplani semza pilota uccidono intere famiglie da 2 Km d’altezza colpa della sbagliata “intelligence ” . Il sig Obama ancora cerca un “casus belli” per fare guerra contro l’Iran un paese che non ha aggredito nessuno da centinaia di anni . Il sig Obama in tipico atteggiamento zionista non parla delle centinaia di bombe atomiche dello stato di Apartheid (Israele ) . Questo signore dovrebbe ottenere il premio per l’ipocrisia e i doppi standard .
60 anni di lavaggio del cervello in Europa hanno portato frutto . Guerrafondai ricevono il Nobel per la pace e membri della “coalizione dei codardi ” sono proposti per guidare l’Europa .
Bisogna riconoscere che i suoi propositi di intensificare le relazioni diplomatiche, e di impostare un cammino che giunga all’eliminazione delle armi nucleari è un buon lavorare per la pace del mondo. Chiaramente, non ha la bacchetta magica, non può far cessere istantaneamente tutti i conflitti, bisogna che anche gli altri grandi del pianeta s’impegnino! Era ora che un grande s’accorgesse quanto è pazzesco detenere gli arsenali nucleari!!!
Perché no?
Berlusconi commenta: ”Giusto riconoscimento”.
Ma nessuno degli IgNobel pensa al ns Cav?
Giusto assegnare il premio nobel ad Obama,dopo solo 8 mesi dal suo insediamento alla casa bianca??che cosa ha fatto di concreto per meritarselo?
http://www.loccidentale.it/articolo/dalla+guerra+preventiva+di+bush+al+nobel+preventivo+di+obama.0079382
Il Nobel ,ora,a mister OBAMA è una formidabile APERTURA DI CREDITO al giovane presidente abbronzato – alla faccia del nostro nano premier che ambiva senza alcun credito e merito al riconoscimento. Bene ha fatto, considerando l unanimità, l accademia svedese a credere in Obama. È un chiaro invito , difficile da non accogliere , a DIALOGARE con quella parte della terra che, a torto o ragione, rivendica un ruolo nelle scelte che comunque la riguardano non solo per la globalità dell economia ma sopratutto per la parità al diritto di esistere. La pace si può fare e mister Obama non smentira’ se stesso. Dobbiamo inoltre gioire . . . . ve lo immaginate un nanopremier anche nobel ? !
Il popolo afgano celebra l’assegnazione del Nobel al Presidente Usa. L’aviazione americana bombarda per errore la festa pro-Obama: centoventi morti
http://it.peacereporter.net/articolo/18262/Obama%20vince%20il%20Nobel%20per%20la%20Pace
Questo non vuol dire che siamo “antiamericani”, semplicemente stiamo ai fatti. E i fatti questo dicono. Obama non è presidente di una associazione Scout, ma degli Stati Uniti d’America.
Obama ha vinto il Nobel “per i suoi sforzi straordinari nel rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli”, dicono gli insigni elargitori del prestigioso e ricco premio. Forse, lo hanno asseganto ad Obama per aver ribattezzato la “War against terror” in “operazioni di emergenza di oltremare”. Per il resto, non si è visto molto lavoro sulla Pace, da parte di Mister Obama.
Beh, io avrei aspettato almeno un altro paio d’anni. Adesso Barak Obama è bello che incastrato. Con il pesante fardello di un premio Nobel assegnato sulla fiducia, non potrà certo ordinare di attaccare l’ Iran per bloccare il suo programma nucleare. E qualora dovesse prendere la decisione di usare l’opzione militare contro il “regime” iraniano, cosa farà ? Restituirà il premio ? Pur apprezzando la dichiarata buona volontà di Obama e, soprattutto, la discontinuità con la sciagurata politica unilterale di Gerge W. Bush, penso che sarebbe stato molto più saggio attendere che dal nuovo corso della diplomazia USA scaturisse qualche risultato concreto. Sapete come si dice: “Di buone intenzioni sono lastricate le vie dell’ inferno”.
MEGLIO UN’ITALIA SENZA BERLUSCONI E SENZA CENSURA