No ai crocefissi nelle aule
3 / 11 / 2009 | 167 Commenti
La Corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha stabilito che la presenza dei crocefissi nelle aule scolastiche costituisce “una violazione dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni” e una violazione alla “libertà di religione degli alunni”. Che cosa ne pensate?
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Un simbolo nel quale non credo e al quale non associo alcun significato non può arrecarmi alcun disturbo.
Appendete ciò che volete.
La “Libertà di religione” significa che il musulmano o l’ebreo possono appendere il loro simbolo alla parete non che il cristiano debba togliere il suo.
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LA CROCE
A parte il fatto che cristo non è mai esistito, la
croce nella quale lo raffigurano all’epoca dei romani non esisteva, quel tipo di croce è uscita 5 secoli dopo e gli scrittori correttori dei vangeli di quell’epoca, hanno approfittato aggiungendo: il ceppo per poggiare i piedi, i chiodi per impietosire, ingannare e buggerare i boccaloni, adeguandosi alla croce più moderna.Invece all’epoca dei romani i piedi poggiavano a terra e non potevano essere inchiodati, come pure le mani non venivano inchiodate, perché le braccia venivano legate alla traversina orizzontale.
E tutti sappiamo, che, il palmo della mano non può reggere il peso del corpo, quindi, questo dimostra quanto fossero sprovveduti in materia gli scrittori di quell’epoca e quelli d’oggi continuino a sostenere questo errore, ma loro se ne fregano perché sanno che i boccaloni con la poca intelligenza che si ritrovano loro credono e non si pongono nessun problema.
Come la mettiamo signori ipocriti scrittori e falsificatori della religione? Alla pecorina? IO QUESTE COSE LE HO APPRESE DA INTERNET NELLA STORIA DELLE
CROCIFISSIONI, COSA DITE ? HA LO SAPEVATE GIA’ !!! smettetela d’mbrogliare la gente e vergognatevi, se il vostro,dio esistesse davvero e scendesse sulla terra per
fare giustizia, voi sereste i primi ad essere giustiziati.
MA VOI LO SAPETE CHE NON SARETE MAI
GIUSTIZIATI PERCHE’SIETE SICURI, CHE,
AL DISOPRA DI NOI NON C’E’ NESSUNO.
ANCHE LA VIA CRUCIS E’ FALSA!
VIA LA CROCE DALLE AULE DELLE SCUOLE
UFFICI E TRIBUNALI E CHE I PRETI SE LA METTANO
IN QUEL POSTO
Un cervello libero sano intelligente e con carattere, non si lascia spappolare con delle frignacce e falsità perché ragiona col suo cervello e non con quello degli altri, se uno grida che un asino vola, chi non ragiona guarda in su, chi ragiona dice un asino non ha le ali non puo volare quinddi non guarda.
sul crocefisso direi: siamo a casa nostra non a casa loro!!!
si lascia così e basta.
Soleva dire la mia vecchia nonna: “Chi dentro ti metti, fuori ti caccia”. Gli immigrati dettino legge a casa loro, anche perchè, quando siamo nel loro paese ci permettono ben poche cose. Il crocifisso è tradizione dei valori Cristiani universali di tolleranza, amore, dono di se, condivisione, perdono che non vogliamo disconoscere. Chi non è d’accordo – in piena libertà – se ne può ritornare nello stesso posto da cui è partio e con la stessa carretta del mare con la quale è approdato nel nostro paese.
Al mio omonimo giovanni che ha preso con pacatezza la mia considerazione sui crocefissi di carne, grazie. Il dibattito sul web su questo argomento è a volte grezzo e aggressivo da favorevoli e contrari. L’argomento dopo qualche giorno sembra già fuori moda, ma CL ha distriubuito proprio in questi giorni un comunicato che identifica (per me in modo blasfemo) il crocefisso di legno con Gesù persona. Quindi …
Sulla Chiesa sono solo parzialmente d’accordo con lui, ma il discoso è lungo e quindi mi piacerebbe continuare il confronto sulle riflessione che faccio in http://www.promemoria.sm/fede_consapevole_e_coscienza_libera.html#15
grazie
giovanni
Il governo farà ricorso, perché la presenza del crocefisso nelle scuole (e in tutti gli altri locali pubblici) è la cosa più importante del mondo.
Se poi i locali fanno schifo, nei bagni manca pure la carta igenica e il sapone, se ti metti seduto su una sedia vai per terra e il paese ha mille altri problemi è un aspetto secondario, il crocefisso risolverà tutto.
No ai crocefissi in nessun posto pubblico. E’ puro lavaggio di cervello fin da quando nasci e apri gli occhi. No a qualsiasi riferimento religioso di qualsiasi tipo in posti pubblici. Chi crede puo’ andare nei posti di credo o a casa loro. Nessuno che possa pensarla diversamente deve essere messo in condizioni di dover accettare.
da un articolo del prof. Introvigne, che mi è sembrata un’analisi interessante:
La sentenza Lautsi c. Italie del 3 novembre 2009 della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo segna il passaggio della cristianofobia dalla fase indiretta a una diretta. Non ci si limita più a colpire il cristianesimo attraverso l’invenzione di “nuovi diritti” che, proclamando il loro normale insegnamento morale, le Chiese e comunità cristiane non potranno non violare, ma si attacca la fede cristiana al suo cuore, la croce. I giudici di Strasburgo – dando ragione a una cittadina italiana di origine finlandese – hanno affermato che l’esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche italiane viola i diritti dei due figli, di undici e tredici anni, della signora Lautsi, li «perturba emozionalmente» e nega la natura stessa della scuola pubblica che dovrebbe «inculcare agli allievi un pensiero critico».
Ove tornasse in Finlandia, la signora Lautsi dovrebbe chiedere al suo Paese natale di cambiare la bandiera nazionale, dove come è noto figura una croce, con quale perturbazione emozionale dei suoi figlioli è facile immaginare. Basta questa considerazione paradossale per capire come, per qualunque persona di buon senso, la croce a scuola o sulla bandiera non è uno strumento di proselitismo religioso ma il simbolo di una storia plurisecolare che, piaccia o no, non avrebbe alcun senso senza il cristianesimo. In Italia la signora Lautsi intascherà cinquemila euro dai contribuenti – un piccolo omaggio della Corte di Strasburgo – e avrà diritto di far togliere i crocefissi dalle aule dove studiano i figli. Certo, ci sarà l’appello, e giustamente il nostro governo rifiuterà di applicare questa sentenza ridicola e folle. Ma le “toghe rosse” italiane si sentiranno incoraggiate dai colleghi europei. Che non sono tutti “stranieri” dal momento che uno dei firmatari della sentenza è il giudice italiano a Strasburgo, il dottor Vladimiro Zagrebelsky, campione – insieme al fratello minore Gustavo – del laicismo giuridico nostrano.
A giovanni giardi
Condivido molto il pensiero e la fede che esprimi nel tuo intervento dell’ 8/11.
Mi sembra che il nucleo centrale stia proprio nel fatto che si è predicata e diffusa una religiosità ideologica che prescinde dal Vangelo. Il problema è proprio questo: quanti di coloro che in questi giorni si indignano contro la sentenza della Corte europea conoscono almeno “pressappoco” il Vangelo?
Se non conosciamo il Vangelo, cosa ne sappiamo del Crocifisso? E che genere di cristianesimo è il nostro?
Scrivi poi che “questo è un momento nero per la Chiesa”, ma chiediamoci: cos’è la Chiesa?
La Chiesa è innanzi tutto la Comunità dei discepoli di Cristo. Ma tutti noi (non solo i singoli fedeli, anche la gerarchia) siamo Chiesa nella misura in cui seguiamo Cristo.
Nei Vangeli, qualche volta, Pietro cerca di andare per i fatti suoi, ma Cristo non è d’accordo. Hai presente quando gli dice: “Stai dietro me, satana …”? Di solito queste parole sono mal tradotte in “lungi da me, satana …”.
Ecco, questo secondo me succede anche oggi!
Ho notato che al giorno d’oggi si sta confondendo la parola “laicismo” con “ateismo”. Sono due termini ben differenti. Dietro a questa storia, ho notato che c’è solo un puro ateismo che non ha niente a che vedere con la “libertà religiosa” di una persona.
Se non fosse stata per sta finlandese, scommetto che nessun italiano avrebbe detto qualcosa. C’è solo tanta ipocrisia e ignoranza.
Nelle scuole si ha pure la possibilità di non partecipare all’ora di religione: questo per caso non è il famoso diritto che i genitori devono avere nei confronti dei loro figli nella scelta di una dottrina, che la signora Soira ha tanto reclamato?
Suvvia, la Corte Europea per cose serie come la libertà di stampa ha detto che per l’Italia non può “farci nulla” e per una questione come questa, invece, è stata prontissima a puntare il dito.
Che poi voglio dire…manco fosse di dimensioni giganti come quelle che si trovano in una chiesa…
Riporto un intervento dle filosofo Massimo Cacciari,una persona “al di sopra di ogni sospetto” di bigottismo:
Nel cuore della Croce.
> “Se in un segno si riconosce la nostra civiltà, non vi
è> dubbio sia questo, Il Crocifisso. Scandalo per
> tutti, credenti e non credenti. Scandalo anche per chi lo
> rifiuta. Ogni testimonianza di fede e ogni atto del sapere
> vi sono appesi, in una lotta, in una “gara” che nessuna
> razionalizzazione scientifica riuscirà mai a risolvere.
E
> tanto meno lo potranno quelle dogmatiche teologiche che
> sono scuole ineguagliabili di ateismo. Perchè in questo
> Segno si indica la nostra destinazione ultima: sulla Croce
> l’uomo si innalza al divino. Dunque, Segno di vittoria. Ma
> qui, ad un tempo, il divino trionfa inabissandosi al fondo
> della miseria umana. Il simbolo della umano-divinità si
> manifesta, si incarna nel Segno della massima scissione.
> Dobbiamo credere e pensare in esso la follia dell’unità
> degli opposti. La carne del Crocefisso è la storia:
> giudicata sì, ma ancora pienamente manifesta in tutta la
> sua energia di violenza, sangue, vendetta. Un passato che
> mai muore. Soltanto appesi alla Croce ci è dato
> innalzarci. La Resurrezione, lungi dall’esserne negazione
> o superamento, ne costituisce la verità. Solo se
> crocefissi, ci sarà data la vita eterna. Questa è la
> follia che da due millenni ci tormenta – e ci fa
> interroganti. Questa domanda è la fonte della forza del
> nostro ricercare – e insieme è la nostra angoscia. Saper
> sopportare tale contraddizione sarebbe la nostra virtù.
> Saperla portare in alto, saperla collocare là, nel cuore
> della Croce”
(Massimo Cacciari, La Repubblica del 17
> novembre 2007).
>
>
>
Sarà meglio occuparci dei crocifissi di carne
Una corte di giustizia addirittura sovrannazionale, non i “soliti estremisti” di sinistra, i radicali o i mussulmani, hanno chiesto all’Italia di non tenere i crocefissi nei luoghi frequentati obbligatoriamente dai non credenti, particolarmente nelle scuole. Mi sembra una sentenza obbligata in termini di diritto.
Non sento la mia fede in pericolo per questo, assolutamente, però vedo molta gente in difficoltà e sofferenza, molti anche in buona fede. Questi li capisco, con una Chiesa che sta coltivando una religione come cultura e non come fede, che predica più ideologia che Vangelo, può succedere. E così in pochi si rendono conto che il Signore sta, si immedesima, lo diceva il Vangelo letto in questi giorni, nei poveri e negli immigrati maltrattati ecc. e non nei crocefissi di legno. Allora sarà meglio occuparci di quei crocifissi di carne, figli più amati da Dio, che i difensori dei crocifissi di legno stanno affogando nel mare e vorrebbero far mitragliare dalla marina militare.
Sta passando una religione senza fede (basta leggere alcuni grezzi commenti sul web o le posizioni di Pera, Ferrara, ecc., ma anche di qualche alto gerarca della Chiesa). Io e tanti, siamo per una fede senza religione (vedere http://www.promemoria.sm/fede_ferma_e_coscienza_libera.html#13 …) perché la religione ha solo provocato guai e tragedie, mentre la fede ha fatto solo del bene.
Resistete credenti adulti e consapevoli, resistiamo, teniamo duro, passerà anche questo momento nero per la Chiesa e le speranze suscitate ai miei tempi dal Concilio potranno anche rifiorire.
Le scuole non sono luoghi pubblici qualunque. Sono i luoghi in cui BAMBINI, necessariamente ancora non dotati di SENSO CRTICO e di AUTONOME CAPACIA’ DI SCELTA vengono istruiti, non INDOTTRINATI, a spese dello Stato, nelle discipline della scienza e messi a parte della CULTURA della Nazione. Il Cristianesimo deve essere conosciuto nella sua storia, ma non ha titolo alcuno per diventare, attarverso il crocifisso appeso alla parete, insegna della scuola, simbolo di cultura o fede prevalente e obbligatoria. Tale appare, infatti, agli occhi acritici di un bambino, vero e assoluto, indiscutibile, come il calendario, l’alternarsi delle stagioni, l’alfabeto, la carta geografica e tutto ciò che si appende in classe perché non venga dimenticato. E, in uno Stato laico, questo non è giusto.
Sono stucchevoli i discorsi di molti “sedicenti” cristiani sul crocifisso nelle scuole. La distinzione tra le cose degli uomini e quelle di Dio è tutta nelle parole di Cristo ” Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” (Mc 12,17). Non bisogna confondere le norme frutto di accordi tra Stati con le radici o i simboli religiosi (tra l’altro il simbolo dei cristiani delle origini era i pesce in quanto acronimo nella lingua greca di Gesu Cristo Figlio di Dio Salvatore).Uno Stato laico ha il dovere di tutelare le sensibilità di tutti i suoi cittadini, anche quelli appartenenti a minoranze, e sarebbe un bel segno per i Cristiani farsi difensori dei loro diritti pensando, a parti invertite, alle situazioni che essi debbono a volte subire laddove si trocvano ad essere minoranza. .
..Ma si, diamo a loro le moschee, permettiamo agli altri di fare sul nostro territorio come vogliono..per es. di piantare il basilico nelle vache da bagno..di frequentare le lore moschee pagate con soldi pubblici, di pregare nei loro idiomi, di uccidere la nostra gente se qualcuno si innamora diuna loro figliola..ma si..la vita e’ bella..in fondo per questo..in quanto varia….
per quanto ci riguarda invece facciamoci togliere anche l’aria che respiriamo..i cristi dalle chiese.?..ma su dai in che Paese viviamo..non abbiamo nessun diritto.. se si continua cosi..alal fine si faranno tutti una bella risata
l’italia è un paese dove la maggior parte degli abitanti sono credenti cristiani, bisogna quindi rispettare il valore di questa religione. il crocifisso per i credenti è un oggetto di valore, al contrario dei non credenti o di chi è di un altra religione. questo non vuol dire che il simbolo della nosrta credenza deve essere rilevato. NON sono assolutamente daccordo con le lamentele degli stranieri, perchè se arrivano nel nostro paese vengono ospitati(ed è giusto che sia così) ma non possono decidere di cambiare le nostre usanze bensì devono essere loro ad integrarsi nel nostro paese.
malgrado il Crocifisso nelle aule ancora non sia stato tolto si può comunque notare come le Chiese, luoghi più consoni per il raccoglimento e l’adorazione, si stiano svuotando e le vocazioni stiano diminuendo. Le mense della Caritas, invece, sono stra-frequentate e consiglierei tutti di andare a farvi un pò di volontariato, come sarebbe opportuno visitare e portare aiuto nei “centri CONCENTRAZIONARI di SMISTAMENTO” perchè è solo lì che si capisce chi crede veramente in Cristo e nella Croce che ha sopportato, come dice anche Gesù, e chi invece è un fanatico, IDEOLOGIZZATO…..insomma chi ha veramente fede la professa, la pratica e dà il buon esempio gli altri sono dei pericolosi guerrafondai da controllare a vista. rocLIBERACITTADINANZA
A proposito di crocefisso e di crocifissi quotidiani
Questa crisi sta lasciando molti cadaveri sul terreno! E molti di più ne lascerà nel prosieguo!
Quando decideranno la sua fine, quando la dissoluzione economica, morale, civile, spirituale avrà raggiunto l’apice, rimarrà, comunque, una grande quantità di umani in esubero e ci sarà il problema di come disfarsene!
Sarà necessario disfarsene perché potenzialmente dannosi alla cittadella degli eletti (banchieri, cani, ladri e assassini).
Basteranno la repressione preventiva delle forze di polizia e l’eutanasia allargata a tutte le fasce di inutili ed infelici?:)
Le piazze sono luoghi pubblici? Allora eliminiamo le chiese con le loro croci, tanto dannose ai nostri occhi, dalle piazze! Oppure mettiamoci tutt’intorno dei muri che le occultino alla vista!:)
La scuola è pubblica, lo stato è laico e i tempi sono cambiati. Il rispetto dei valori cattolici non si esprime mettendo il crocefisso nei luoghi pubblici. Aggiungerei, per chi si è tanto indignato per questa risoluzione della Corte Europea, che i veri valori cattolici ultimamente mi sembrano una merce rara, il crocefisso rischia di diventare un simbolo primo di significato, e chi veramente crede non ha bisogno di questo tipo di formalismi.
Quante storie per un pezzo di legno….
Ruggiero Balice scrive;
“se ritiene esercitare il proprio ruolo di cristiano o di islamico nei luoghi preposti alla religione o attraverso il proprio stile di vita quotidiano.”
Equiparare I due comportamenti e ridurli semplicemente ad una pratica individuale del SINGOLO credente è pura follia e dimostra una crassa ignoranza del ruolo della religione islamica in seno ad una società con una percentuale RILEVANTE dei suoi fedeli.
Il Corano è in rete, egregi signori e sarebbe opportuno LEGGERO prima di scrivere.
UNA VOLTA il motto era CONOSCERE PER DELIBERARE ma oggi sembra che tutti siano nati già “imparati”.
Soffermatevi sulla Sura del BOTTINO, prego, lì c’è tracciato iul nostro destino.
Ma cosa volete che m’interessi se il crocifisso è simbolo di cose “buone e giuste”!? Lo sono anche Buddha, Allah e le varie figure divine induiste(e tanto altro)! Eppure un bambino non se li ritrova di fronte a 6 anni entrando in classe!
Bisognerebbe che qualcuno cercasse nel vocabolario “costrizione”, “laicità”, “pubblico”…
Egregio enemyofNWO,
ridurre il Cristo al solo Torquemada o Pizzarro lo trovo ridicolo.
visto che lei è un così fine conoscitore delle nefandezze cristiane perchè non si fa una bella cultura su cosa significa il Corano e la Mezzaluna e poi viene qui ad illumunarci?
Le voglio ricordare che i SAVONAROLA MUSULMANI ammazzano OGGI e la DEMOCRAZIA sotto di loro MANCO ESISTE.
Veda bene di preoccuparsi quando comparirà un VERSETTO CORANICO sul muro di una scuola italiana.
Bebe
la scuola è pubblica? lo stato è laico? e allora biasogna togliere il crocifisso. fine della discussione
Quando uno e’ cretino, Effettivamente, pensa che siano cretini tutti gli altri e, come diceva il mio vecchio professore, Effettivamente, l’ignoranza non e’ mai disgiunta dalla presunzione.
Effettivamente, il crocefisso pone troppe domande, anche se se ne sta lì, apparentemente muto, silenzioso. E le domande che pone sono troppo impegnative.
Per forza che da noia! Non da noia ai laici e alle altre grandi religioni! Da noia ai satanisti, per ovvi motivi! Da noia a chi vuole costruire un mondo esclusivamente a misura di denaro, e quel segno può richiamare ad un senso della vita diversa di quello che ci impone la propaganda! Da noia a chi pensa ormai solo per sentito dire! Da noia ai cretini, perché, per loro, meno cose ci stanno da capire e meglio è. Da noia a chi sta costruendo un mondo di soli omologati senz’anima dove 2+2 fa 5 ma, in compenso, aumenteranno la razione di cioccolata a 25 gr. settimanali.
Osservo che una fetta rilevante dele persone che qui hanno contribuito al dibattito sia di fede abbastanza radicata.
Io, da ateo, non gioisco certo della scelta della Corete Europea perchè mi è indifferente la presenza o meno di un simbolo che comunque, nel significato che ciascuno gli attibuisce, certo non rappresenta un idea “NEGATIVA”….per carità, la croce come simbolo della sofferenza se mai…quindi bene ma c’è un problema che va discusso ancora più a monte, relativamente ai citati patti lateranensi ovvero : “da cittadini non crediamo che come altre cose, la presenza di una “tutela” nei confronti di una religione da parte dllo Stato, per altro legata ad una questione di ooportunismo politico di Mussolini e non certo da una esigenza indispesabile per il POPOLO ITALIANO (atei e non, premesso che a quei tempi i laici in Italia erano molti di più di quanto non paia oggi).
Quindi una COSTITUZIONE EUROPEA, non puà nell maniera più assoluta assorbire un contenuto del genere presente esclusivamente nella Costituzione italiana…..ecco perchè sarà necessaria la revisione costituzionale che da tempo sarebbe dovuta esser fatta……così come anche : “crediamo che l’Europa finanzierebbe mai una impresa di insegnamento nella SCUOLA PUBBLICA EUROPEA di una religione come invece l’Italia continua a fare ???”…..Come si fa a pagare contemporaneamente professori che insegnano DARWIN, NEWTON, COSMOLOGIA, FISICA DELLE PARTICELLE…..e altri che invece insegnano che “senza alcuna prova tutto sarebbe andato diversamente perchè qualcuno lo ha scritto 2000 anni fa….” L’universo si fa un baffo di 2000 o 4000 anni di storia, è qui da molto più tempo.
Pertanto aggiungo, anche i politici la smetano di fare buonismo per non allarmare “il cattolco che è in ogni elettore”….Anche ogni buon cattolico, in quanto prima CITTADINO dovrebbe riconoscerel’importanza della laicità dello Stato, come garanzia della democrazia, e poi, se ritiene esercitare il proprio uolo di cristiano o di islamico nei luoghi preposti alla religione o attraverso il proprio stile di vita quotidiano.
I comportamenti umani mostrano come a fronte di tanti cattolici, ci siano così pochi umili, onesti, aperti verso il prossimo….
possibile che ai cattolici sembri assolutamente naturale imporre i propri simboli religiosi anche a chi cattolico non è? il paragone col burqa poi, non c’entra proprio niente: quella è una scelta individuale che, in quanto tale, va rispettata (paragonabile a quella di un cattolico che decide di appendere al collo, o in casa sua, il crocifisso). Molto diverso è, mi pare, quando l’esposizione di un simbolo è decisa dallo stato, che non dovrebbe rappresentare né favorire una confessione religiosa sulle altre. Per fortuna non tutti i cristiani sono cattolici: mi pare che, ad esempio, i valdesi (gente seria) non siano affatto attaccati a questa esposizione di simboli religiosi a tutti i costi. Quando il papa parla delle radici cristiane d’Europa dovrebbe ricordare anche l’antico vizietto cattolico di imporsi con la forza a chi cattolico non è
se dà tanto fastidio vuol dire che se ne sente il peso e l’importanza.
allora ben venga,soprattutto se induce a pensare e a comportarsi un po’ meglio.
l’ho sempre detto che il pesce puzza dalla testa e qui la testa puzzolente è quella dei genitori che non hanno altro a cui pensare:farebbero meglio a educare i propri figli al rispetto e alla tolleranza.con certi atteggiamenti li aizzano solo alla violenza e alla sopraffazione
Il crocefisso come “patrimonio culturale”.
Posso comprendere e apprezzare questa definizione da parte di una persona che si professa “non credente”, come Ottavio Pedretti.
Ma se i credenti hanno declassato il crocefisso al ruolo di “patrimonio culturale”, vuol dire che per loro il crocefisso è ormai ridotto ad essere poco più di pezzo di legno, magari pregiato ed artisticamente valido. Ma Gesù di Nazaret è ben altro!
“Patrimonio culturale” è una espressione ambigua, come pure quella delle nostre “radici cristiane”. Ma le radici dei cristiani non dovrebbero essere nel Vangelo? Parliamo di Vangelo letto (conosciuto) e messo in pratica!
Oppure “tradizioni” e “radici” sono solo il pretesto per dare sfogo a una rissosità incompatibile con l’essere cristiani (Cristiani = discepoli di Cristo)?
“attraverso i secoli fino ad Oggi il Crocifisso che ci ha sempre dimostrato l’esempio che si può morire per amore dei fratelli, i nostri Battezzati che Oggi hanno scelto l’esempio di fratellanza e amore da donare e servire nel mondo, dedicandosi con amore, aiutando le sofferenze dei fratelli meno fortunati, ”
Alla faccia della fratellanza umana !
Attraverso i secoli il crocefisso ci ha dato le crociate ,le guerre di aggressione benedette dai capi religiosi di entranbe le parti , la corruzione dei politici di oggi , la ricchezza supermiliardaria del vaticano , le continue interfenze negli affari di stato italiano , il ” magistero della chiesa ci ha regalato ” gli scandali Englaro e Welby , e le perle di stupidita’ da parted della CEI che sono trasmesse ogni giorno al pubblico dalla stampa . Infine il cricefisso ci ha regalato questa farsa che si chiama ” i nostri valori giudeo cristiani “. Gli stessi valori fasulli che permettono le guerre di aggressione per petrolio nel Medio Oriente la difesa di uno stato di Apartheid e la sproporzione tra i ricchi e i poveri cosi’ enorme che circa due miliardi di persone nel mondo non hanno abbastanza da mangiare e bere … potrei continuare …
Credo che la cosa migliore sia quella di far decidere al gruppo classe se aggiungere al simbolo della cristianità altri simboli religiosi dei credenti presenti nel gruppo classe. Ritengo, altresì, importante lo studio della storia delle religioni più che della religione cristana. All’insegnamento della religione cristiana ci pensa molto bene la Chiesa quando fa catechismo per la prima comunione, per la cresima e per la preparazione al matrimoio. Ma ciò che è determinante per la crescita civile, etica e morale del Popolo è la conoscenza del patto sociale inteso come legante che tiene insieme le componenti sociali di uno Stato. Perciò, prima di tutto, sarebbe opportuno affiggere alla parete di ogni aula un quadretto recante i Principi fondamentali della nostra Costituzione. Quelli sì devono diventare fondanti per una comunità in cui gli elementi che la compongono interagiscono nel rispetto reciproco al di la di ogni credo religioso e politico. Forse così si formrà una sana società multietnica capace di vivere in pace. Voglio essere più provocatorio: perché non aggiungere alle pareti delle aule la foto del capo dello stato con sotto i simboli religiosi delle religioni monoteiste e, ancora più giù, un quadretto con i 12 articoli dei principi fondamentali della Costituzione Italiana e a fianco Dieci Comandamenti?
Non sono credente e tantomenno cattolico, ma penso che il crocefisso nelle scuole e negli edifici pubblici faccia parte del patrimonio culturale italiano, e come tale debba restare. Se ai nuovi arrivati il crocefisso da’ fastidio, che se ne tornino al loro paese.
Scusate, ma voi quando preparate la casa per un nuovo inquilino non date una bella ripulita e una imbiancata alle pareti?
E’ quello che stanno facendo a Bruxelles, via il vecchio ciarpame europeo occidentale e una bella imbiancata per i nuovi inquilini musulmani.
Bebe
A Strasburgo non sanno come passare il tempo perciò si preoccupano di annullare le nostre tradizioni e le nostre radici. In giro ci sono troppi benpensanti, poco realisti e finti buonisti che non mettono mai i piedi per terra elargiscono sentenze senza scendere dai loro scranni e provare a toccare con mano la realtà. Noi dovremmo rinunciare alle nostre radici, perdere i nostri valori per quale motivo? Per rispetto delle idee altrui? E i nostri diritti le nostre idee i nostri principi non meritano rispetto? Chi vive in Italia accetta il nostro modo di vivere se non gli sta bene torna da dove è venuto nessuno lo obbliga a stare qui. Ci sono tanti atei in Italia anche se a scuola vedevano il crocifisso e recitavano le preghiere.
Mi sembra di assistere ad un combattimento fra “talebani religiosi” e “talebani laici”, accomunati dallo stesso procedere per slogan preconfezionati, dalla stessa irriducibile intolleranza e incapacità di dialogo.
Ogni tanto … capita di leggere qualcuno capace di elaborazioni logiche e personali.
E’ veramente vergognoso che un’europa le cui origini sono di tradizioni Cristiane, ed attraverso i secoli fino ad Oggi il Crocifisso che ci ha sempre dimostrato l’esempio che si può morire per amore dei fratelli, i nostri Battezzati che Oggi hanno scelto l’esempio di fratellanza e amore da donare e servire nel mondo, dedicandosi con amore, aiutando le sofferenze dei fratelli meno fortunati, e quei Signori Giudici persano che colui che è morto sulla croce dia fastidio ai Benpensanti che nel momento in cui i valori della famiglia si stanno sgretolando. Signori giudici il mondo deve essere aperto a tutte le altre religioni.I seguaci di Cristo hanno Massimo rispetto per gli altri, li aiutano anche economicamente, ma il popolo di Cristo Esige rispetto per il Suo Dio, i nostri figli sono battezzati in Cristo e vogliamo che il Crocifisso non deve essere rimosso.
Quanto alle altre religioni noi le rispettiamo. Noi andiamo in altri paesi per portare aiuto e amore, per dare aiuto a chi ne ha bisogno.Ogni giorno i rinati in Cristo sono continuamente trucidati. Forse tutto questo ai Signori della Corte non interessa, VERGOGNA SIGNORI GIUDICI!!!
STATO LAICO!fori il crocifisso o qualsiasi altro simbolo di qualsiasi religione. Sarei disposto a permettere ancora l’ora di rteligione nella scuola, solo se serve a raccontare la storia delle religioni in senso lato, permettendo la conoscenza dei rudimenti del cristianesimo, islamismo, induismo ecc. ma come dice Chavez, togliamo l’ora di religione e mettiamo l’ora di Socialismo!
A l’età di 19 anni ho cominciato à girare il mondo e non ho
mai criticato il paese dove èro, perché ognuno al suo paese fà
come vuole e se agli ospiti non piace ritornano dà dove sono
venuti.Il nostro crcifisso italiano è li da 2000 anni e per mé deve restare là.
Italiani popolo sovrano è abbastanza grande per adorare chi vuole e che l’unione europea si occupi piùttosto delle cose tècniche come l’economia il commèrcio l’immigrazione clandestina ma no di un povero Cristo ché non à mai fatto male a nessuno.Già ci è stato un certo Raikkonen ché à fatto sparire la Ferrari dalle classifiche mondiali, quest’altra non verrà mica à fare sparire il nostro crocifisso?
Carissimi Finlandesi se l’Italia non vi piace, ritornate al vostro bel paese à pescare il salmone il baccalà et bonne chance………………..NOI SIAMO COSI E NON SARETE VOI A
RIFARCI.
piccolo corrige alla lettera di cui sopra.
Volevo dire che un rabbino ha scritto un ponderoso libro sulla morte di Gesu l’ebreo…
Co gongolo sul definire Gesu ebreo, perche tale era per nascita e costumi, rispettoso degli usi del proprio popolo, quindi, a ben pensare noi siamo una neo setta ebraica che si rifà alle parole del rabbi Gesu, figlio di Joseph falegname.
P.G.
che sarà mai per questa sponsorizzazione del marchi
cosa dire? E’ da un po’ che la chiesa mette il naso
troppo nelle cose pubbliche, addirittura influenzando le decisioni del parlamento in materia
di leggi a contenuto sociale, quale la legge sui dico, bocciato grazie alle lobbies cattoliche, e il caso più recente sulla legge contro l’omofobia.
Siamo un paese laico o un paese sottoposto ai diktat della chiesa cattolica?
In turchia, di tanto in tanto si muovono in 1 milione e anche piu in difesa della laicità dello stato, in Italia nulla di nulla, eccettuato quelle poche solite voci.
Eppoi, il cristianesimo applicato ha provocato troppi morti, con le crociate di cui l’ultima(se vogliamo) nella crociata antibolscevica del 1941-1944.
Addirittura, come ho letto, la chiesa benedisse l’aggressione del 1935 all’etiopia.
Oggi, il Papa dice che non sifanno guerre in nime di dio, ma quante guerre ha benedetto la chiesa, per secoli, in nome di dio contro questo e quell’altro.
Che dire, quindi? Difficile dare una risposta serena e ponderata
P.G.
P.S. : il rabbino ha scritto un ponderoso libro sulla crocifissione libro sulla morte di Gesu d’ebreo, mettendo in dubbio la vulgata secondo cui
gesu sarebbe stato giustiziato il venerdi a ridosso
del sabbath, giorno di riposo assoluto per gli ebrei praticanti.
Da chi fu veramente ucciso Gesu e per quale reale motivo? E perchè la parola di gesu è stato codificato dai cosidetti padri della chiesa?
Era un messaggio cosi semplice ma la chiesa(istituzione) l’ha codificato a proprio comodo.
Basta, basta, basta religioni ! ! ! Tutte.
La Corte Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) è stata istituita dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, per assicurarne il rispetto. La Corte può emettere pareri consultivi, a richiesta del Comitato di Ministri, su questioni giuridiche riguardanti la interpretazione della Convenzione e i suoi Protocolli Addizionali.
Tanto rumore per nulla….i crocefissi rimarranno al loro posto non preoccupatevi.
La Corte Europea gli Stati la seguono solo quando gli fa comodo questo è il loro rispetto della democrazia e delle sue istituzioni.
Ma abbiamo letto il contenuto della sentenza della corte ?
Proviamo a leggerlo…rispettarlo e poi anche discuterlo
Cocefisso? No Grazie!
Crocefissi nelle istituzioni pubbliche? Personalmente riterrei giusto che non ci fossero, ma considero negativo imporne la rimozione e lascerei alle autorità scolastiche e pubbliche assumere la decisione.
Sapere che la Lega Nord organizza gazebi per raccogliere firme a favore dei crocefissi quando i propri comportamenti e le proprie teorizzazioni appaiono chiaramente come anticristiani mi fa inorridire.
Il Governanti berlusconiani ricorrono contro la sentenza? Gesto da “sepolcri imbiancati”.
Non so se i cosiddetti laici sono diventati tonti o ci fanno! io sono agnostico, non religioso ma la posta in gioco non e’ la laicita’ o la religiosita’.
Il fatto che la corte europea con tutta l’ enorme mole di veri e gravi problemi che ci sono da risolvere con 27 stati diversi e 27 leggi diverse si vada a interessare proprio del crocifisso ha chiaramente un significato che va oltre la questione religiosa.
La corte europea agisce per nome e conto di poteri forti interessati a cancellare ogni identita’ ed ogni riferimento non omologato alla loro visione.
I poteri eurocratici vogliono eliminare ogni autorita’ e ogni particolarita’ per imporre solo la loro, per questo sono in guerra aperta contro la religione cattolica perche’ e’ un contropotere e perche’ ha la sua forza nel seguito popolare.
Non hanno problemi con altre forme di religione perche’ per ora infinitamente meno radicate e capaci di incidere o di opporsi.
Io difendo il crocifisso perche’ intendo mandare alla corte dei massoni e dei banchieri un segnale chiaro che non li riconosco come autorita’ in quanto non eletti dal popolo e in quanto espressione di poteri occulti ed elitari.
Difendere il crocifisso e’ importante per questo.
Se questo fosse l’ Egitto, difenderi i minareti e la mezzaluna contro la corte europea, non perche’ divento mussulmano, ma sempre per lo stesso identico motivo.
Giulio Larosa
Comitato Duesicilie Abruzzo
L’uomo cerca la religione, non il contrario. No ai crocefissi, liberi di decidere in cosa credere senza influenzare la libertà altrui. L’Italia è sottomessa ai voleri di pochi, cominciamo a liberarci e ad uscire dalla gabbia.
Continuare a credere in ció che é solamente un mito? Perché non risvegliare le coscienze? Cristo é un mito che affonda le sue radici nei culti piú antichi (egizi, persiani etc) e non é mai esistito come persona: ció che conta sono i messaggi morali e etici che la religione ha costruito intorno al mito e che possono anche essere condivisibili ed accettabili….Ma cominciamo a liberarci di duemila anni di frottole che hanno costruito, non senza violenza, un impero che fatalmente comincia a sgretolarsi! Un Creatore, un universo di menti pensanti ed autonome e nessuna religione!
Il simbolo della cultura italiana è la bandiera, non il crocifisso.
L’ Italia non è di proprietà della Cristianità. Che mettano il tricolore nelle aule, non simboli religiosi.
Governo che presenta ricorso contro una decisione della corte dei diritti dell’ uomo? Niente di anomalo, sono sempre stati contrari alla libera espressione della persona. Che vergogna.
La corte dei diritti dell’uomo di Strasburgo perchè non impone di abolire nel mondo la pena di morte ,invece di dare rilievo a questioni ridicole
La corte dei diritti dell’uomo ha problemi molto più seri di cui occuparsi e non sono queste le questioni di cui discutere , anche perche in Italia siamo liberissimi di porre negli uffici pubblici un simbolo che richiama ai grandi valori ideali di una vera civiltà
Quella di proibire l’esposizione del Crocifisso e’ un ingiusta e indebita imposizione ,espressione solo di gretta e meschina stupidità
Coloro ai quali piace il crocefisso, che se ne andassero in chiesa a guardarselo. Inoltre possono anche goderselo dentro casa loro. Le scuole o posti pubblici non dovrebbero mai imporre nulla di parte sul resto di coloro che la pensano diversamente. Tutto cio’ che non e’ condiviso da tutti, se imposto d’obbligo diventa un soppruso. Anche se coloro che la pensano diversamente siano in minoranza. Invece, a quei pagliacci dei politici che si schierano a spada tratta in favore, suggerirei che sarebbe meglio se si occupassero degli italiani che stanno morendo di fame.
Il crocefisso nelle scuole italiane è una tradizione ed una nostra cultura pertanto deve restare. Recandoci noi italiani in altri paesi siamo tenuti a rispettale costumi e tradizioni, altrettanto sia duvuto chi accetta di venire in Italia. Sia chiaro che la fede verso una qualunqe religione è una faccenda dfferente e và assolutamente garantita e rispettata.
simboli e religioni devono restare fuori dalle scuole e dagli edifici pubblici.la libertà di pensiero e di scelta religiosa sono fondamentali in uno stato laico.
Crocefisso sì e no
Marcello Vigli
La recente sentenza della Corte di Strasburgo dei Diritti dell’uomo, ineccepibile nella prospettiva europea in cui è chiamata a sentenziare, in Italia ha suscitato dibattiti e polemiche, consensi e dissensi. Spesso ha generato manifestazioni d’intolleranza frutto della confusione delle lingue che impedisce ogni dialogo. Non si sa di che si parla se lo stesso oggetto è: simbolo religioso, immagine dell’uomo sofferente, metafora dell’umanità redenta, suppellettile d’ufficio, espressione culturale, rappresentazione dell’identità nazionale. La sua presenza produrrebbe effetti disparati: viola la libertà religiosa, contravviene alla laicità dello Stato, condiziona la cultura scolastica, impedisce ai giovani scelte autonome, ne influenza, nel bene nel male, il processo formativo.
In verità su una cosa si deve convenire: è un simbolo religioso. Il pasticcio nasce dalla sua presenza in spazi pubblici. Nessuno si scandalizza che sia in cima ai campanili e nelle absidi delle chiese. Il problema nasce nel suo uso in luoghi pubblici e quindi è ovvio che la confusione affonda le sue radici nella dialettica politica. E’ nato quando Costantino lo assunse sui suoi labari e lo fece incidere sullo scudo dei suoi soldati coinvolgendo la fede cristiana in quella confusione fra sacro e profano caratteristico dell’autorità imperiale romana. Iniziò allora quell’alleanza fra trono e altare che con alterne vicende ha accompagnato i rapporti fra stati e chiesa nei paesi a maggioranza cattolica. Fu simbolo delle crociate, accompagnò i conquistatori nell’emisfero meridionale del nuovo mondo, servì ad esorcizzare le streghe. Anche dopo il ridimensionamento della religione imposto dall’Illuminismo ha supportato nelle mani dei missionari i colonizzatori europei, fossero o non cattolici, e, introdotto nelle scuole, ha legittimato il regime fascista prima ancora dei Patti lateranensi che l’hanno imposto nei tribunali, negli ospedali e sulle divise degli ufficiali cappellani. La Dc ne ha ereditato questo uso politico, rivendicato oggi dal Partito della libertà e dalla Lega. Su questo uso politico del crocefisso devono pronunciarsi difensori e oppositori della sua presenza nelle aule scolastiche e negli altri luoghi pubblici. Devono pronunciarsi Betori, Bagnasco e gli integralisti cattolici anche se progressisti. Ne hanno fatto e ne fanno uso politico in certi momenti e in certe situazioni anche quegli oppressi che hanno brandito il crocefisso contro i loro oppressori. Nei loro confronti quelli che considerano il crocefisso simbolo dell’alleanza fra trono e altare, della collaborazione fra Stato e Chiesa sono pronti a lanciare l’accusa di strumentalizzazione, fingendo d’ignorare che per credenti e non credenti il senso della croce sta proprio nell’essere simbolo di speranza di riscatto per quegli oppressi che nel nome del Crocefisso hanno trovato il coraggio e la forza per ribellarsi.
Roma 5 novembre 2009
si al crocefisso nelle aule per non rinnegare la nostra storia e la nostra civiltà,magari insieme ad altri simboli delle altre religioni presenti in classe, ma dovrebbe essere obbligatoria con decisione internazionale la libertà di culto in tutti i paesi de mondo.
il fatto che l’Italia sia prevalentemente cattolica non vuol dire che le minoranze come atei, agnostici, buddisti, mussulmani, testimoni di Geova etc. debbano subire in una struttura laica un simbolo che non li identifica e che non appartiene al proprio modo di pensare e di essere.Penso che la libertà dell’individuo in questo modo venga tutelata.Tanto per precisare il crocifisso non è un simbolo della tradizione italiana, ma bensì solo ad appannaggio della religione cattolica e visto che lo Stato è laico e non è lo Stato Vaticano, trovo che come italiani il nostro simbolo sia la bandiera, mentre il crocifisso sia quello della Chiesa.
Ci tengo a precisare che sono cristiana e quindi tengo in altissima considerazione la figura di Gesù, ma penso che la mia libertà non debba ledere quella degli altri, quindi a casa mia sono libera di fare quello che voglio, ma nelle strutture pubbliche no!. lo stesso Gesù disse disse di amare il prossimo come noi stessi e quindi è doveroso rispettare chi ha idee diverse dalle nostre.
La Costituzione della Repubblica Italiana
Principi fondamentali
Art. 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art.7
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Se la costituzione non serve, cancellatela o cambiatela, atrimenti che ci sta a fare?
si al ricorso contro questa sentenza della Corte Europea di Strasburgo…
A fronte di tante levate di scudi, mi piace ricordare le parole di Don Tonino Bello:
Collocazione provvisoria
Nel Duomo vecchio di Molfetta c’è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco, in attesa di sistemarlo definitivamente, l’ha addossato alla parete della sagrestia e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: collocazione provvisoria. La scritta, che in un primo momento avevo scambiato come intitolazione dell’opera, mi è parsa provvidenzialmente ispirata, al punto che ho pregato il parroco di non rimuovere per nessuna ragione il crocifisso di lì, da quella parete nuda, da quella posizione precaria, con quel cartoncino ingiallito.
Collocazione provvisoria.
Penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non so quella di Cristo. Coraggio, allora, tu che soffri inchiodato su una carrozzella. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi al calice amaro dell’abbandono. Non imprecare, sorella, che ti vedi distruggere giorno dopo giorno da un male che non perdona. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Coraggio.
La tua croce, anche se durasse tutta la vita, è sempre “collocazione provvisoria”.
Il Calvario, dove essa è piantata, non è zona residenziale.
E il terreno di questa collina, dove si consuma la tua sofferenza, non si venderà mai come suolo edificatorio.
Anche il Vangelo ci invita a considerare la provvisorietà della croce.
C’è una frase immensa, che riassume la tragedia del creato al momento della morte di Cristo. “Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio, si fece buio su tutta la terra”. Forse è la frase più scura di tutta la Bibbia. Per me è una delle più luminose. Proprio per quelle riduzioni di orario che stringono, come due paletti invalicabili, il tempo in cui è concesso al buio di infierire sulla terra. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Ecco le sponde che delimitano il fiume delle lacrime umane. Ecco le saracinesche che comprimono in spazi circoscritti tutti i rantoli della terra. Ecco le barriere entro cui si consumano tutte le agonie dei figli dell’uomo. Da mezzogiorno alle tre del pomeriggio. Solo allora è consentita la sosta sul Golgota. Al di fuori di quell’orario, c’è divieto assoluto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarà la rimozione forzata di tutte le croci. Una permanenza più lunga sarà considerata abusiva anche da Dio.
Coraggio, fratello che soffri. Mancano pochi istanti alle tre del tuo pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce, la terra riacquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga.
(da “Alla finestra la speranza”, Don Tonino Bello)
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Bello
Questo “Ente”, non votato da nessuno, si arroga di legiferare e promulgare leggi a carico di un intero continente dove troverà magari, in alcuni strati di popolazione, accondiscendenza, ma rimane il fatto che si impone senza che una una votazione popolare l’abbia delegato a ciò.
Gli italiani usano periodicamente votare sperando, sempre, di poter cambiare le cose: invariabilmente, passati alcuni mesi, si pentono del voto espresso, da ciò il motto: -“ogni popolo ha la classe politica che si merita”-.
Contro quali persone fisiche ci si potrà querelare quando i componenti, “ignoti”, di un “Ente” da nessuno votato legifereranno e, a turno, scontenteranno ora questa ora quella categoria di cittadini?
Vuoi vedere che la nuova democrazia europea presuppone L’abolizione delle votazioni e in definitiva avevano ragione le buone anime di Hitler e Mussolini?
Uno di questi giorni ci diranno anche quanti pezzi di carta da cesso si potranno usare per seduta e imporranno gravi multe nel caso di eccessi…
Purtroppo e’ un enorme problema in tutto il mondo , causato da gente che non ha meglio da fare, abito all’estero e per circa 40 (quaranta) anni a San Diego c’e’ stata una battaglia per ua croce che fu messa su una collina in ricordo dei morti della prima guerra mondiale; la battaglia continua, atei contro credenti…
forse le scuole dei paesi musulmani sono prive di simboli religiosi? E cos’ altri paesi con altre religioni.
e comunque perchè ogni paese ha la foto del proprio presidente nei luoghi pubblici, mica tutte le famiglie l’hanno votato e sono d’accordo.
e così via, ormai non sapppiamo più a cosa appigliarci mentre ne avremmo di problemi seri e non solo noi italiani, ma anche gli altri, che si guardino i loro pali negli occhi e non badino ai nostri stuzzicadenti.
Dopo il crocifisso, si potrebbero togliere le Chiese!
Con la loro presenza ingombrante e le loro croci svettanti possono turbare gli atei ed i credenti di altre confessioni; le moschee; le sinagoghe.
Al loro posto mettiamoci dei mega centri commerciali e banche, che ci piacciono tanto e non turbano nessuno. Anzi, sono i veri templi moderni del dio denaro, il nostro vero dio.
Poi, si potrebbe procedere con l’eliminazione di tutte le opere d’arte che trattano di materia religiosa! Anche queste turbano! Che ne dite?
Eliminiamo queste brutture dalle nostre città!:-) A noi piacciono i quartieri dormitorio intervallati dai centri commerciali.
E basta donne con il velo! Togliamo il velo alle donne mussulmane! Solo escort e donne senza mutande in bella vista, possibilmente drogate, com’è nello stile europeo post-moderno!
Peccato che le moschee presenti in quasi tutte le nostre città non si possano rimuovere altrettanto facilmente!!Battute a parte, tra il fracasso del caso marrazzo ed il panico dell’influenza a, la questione “crocefisso o non crocefisso” nelle aule scolastiche mi sembra l’ennesimo caso di fumo negli occhi debitamente creato per non dar spazio a vicende assai più gravi ed urgenti.
Un fanatico cattolico riportava in TV un dato secondo il quale l’80% dei giovani nelle scuole “scelgono” l’insegnamento della religione cristiana…..stupefacente…..davvero, perchè se mai si sceglie di “non farlo” ……quindi tanto per incominciare riporterò tre elementi importanti che spero altri amici vogliano condividere o controbattere se ritengono… :
1)Nelle scuole va modificato il sistema di chiedere di “non avvalersi” (anche questo termine non è proprio condivisibile in ottica laica”
2)Per chi scegliesse di avvalersi a questo punto ci vorrebbero docenti PAGATI (visto che sono nominati sfuggendo ad ogni criterio oggettivo ) dal VATICANO e non dallo STATO ITALIANO
3) Il dibattito interculturale sarebbe stimolato dallo studio “delle” religioni visto che in molte realtà la presenza di individui di fedi diverse è molto forte.(mentre i cattolici e soprattutto i preti danno per scontato che tutti siamo credenti e praticanti convinti)
4) In merito al CROCIFISSO…..veramente non potevano decidere cosa più saggia limitando i privilegi da cui da troppo tempo in Italia gode “Santa Romana Chiesa”
5) Io insegno e sono laico e francamente, anceh se la presenza di un simbolo religioso, qualunque esso sia, non mi provoca un “male” devo dire che trovarne “uno o più” IN OGNI luogo solo perchè sembra automatico farlo mi rattrista e mi opprime perchè pare che togliendo quei simboli improvvisamente il mondo non sappia più cosa fare….e non è affatto così….
Viva l’Europa, quella laica….
A me come a Bersani, non da particolare fastidio ma ad altri lo può dare. La sua mancanza non offende nessuno mentre la sua presenza è sicuramente di parte. Quali altri paesi d’Europa hanno il simbolo religioso negli edifici pubblici ? Forse l’Italia è l’unica ? Guardiamo cosa succede anche al di la delle Alpi, può farci riflettere. Comunque libera Chiesa ma in libero Stato.
Pur essendo ateo non vedo perché si dovrebbero togliere i crocifissi dalle scuole. Il crocifisso mi sembra essere il simbolo universale di tutta l’umanità che in ogni luogo e tempo è stata umiliata, offesa, abbrutita, plagiata, irrisa, magari anche da quelli che portavano il medesimo crocifisso sul petto. Atei, credenti e agnostici, tutti si sono sempre inchinati di fronte a questo segno. Per un ateo pessimista la croce può essere il segno della sconfitta e del fallimento di chi ha amato troppo gli uomini ed ha avuto troppa fiducia in essi. Per un credente può essere il collo di bottiglia attraverso il quale tutti dobbiamo passare per conquistare la vita eterna. Se sul muro ci fosse stato il Cristo Risorto, allora sì mi sarei sentito offeso, mi sarei sentito escluso dal trionfo della resurrezione così vivo nei veri credenti. Ma di fronte al crocifisso io come tutti, penso, non posso far altro che inchinarmi, commuovermi e riflettere.
Togliere i crocifissi.. perchè no?! oppure, visto che siamo in europa, mettiamo in aula tutti i simboli religiosi presenti in europa.
Credo che in ogni caso la religiosità debba stare fuori dalla scuola. Come l’ora di religione. Meglio educazione civica.
Stavolta è il crocifisso e poi tutto ciò che è identità, che è cultura particolare, verso il pensiero unico.
Stando ai sondaggi, piace molto il Trattato di Lisbona! Piace molto l’Europa delle banche, senz’anima!
Alla maggioranza di voi piace la nuova Europa impegnata nel reset culturale, e siete pronti a farvi riempire della nuova dottrina preparata per voi: un’unica dottrina per tutti, e guai a chi si discosta. Appoggiate e cantate persino vittoria ogni volta che i padroni del mondo, i padroni non solo dei soldi ma, soprattutto, della propaganda, vi scagliano contro le identità culturali per spazzarle via definitivamente. Vi piace un’Europa senza Dio e senza morale, ma pretendete moralità dagli altri, quando vi fa comodo. Nella nuova Europa l’etica la decideranno i padroni, che la potranno far variare a loro piacimento e col vostro consenso, visto come siete permeabili alla propaganda.
Senza nessun Dio, essi stessi si faranno dio, e voi siete già pronti per adorarli!
C’è da rabbrividre nel leggere certi interventi da cui si evince con estrema chiarezza quello “scetticismo” (ateismo,superficialità,indifferenza) di cui parlano le scritture (2^ Timoteo 3,1-5).
Come precisato già nel mio precedente post, il cristianesimo genuino, cioè quello nato con gli apostoli duemila anni fa (Atti 2,4), non ha nulla a che vedere con simboli religiosi di alcun genere (croci, stimmate, rosari, statue ecc.), ragion per cui l’incredulità che traspare nel forum è la conferma dell’apostasìa finale predètta dalla bibbia: gli uomini degli ultimi tempi si volgeranno alle favole, disprezzando il Cristo della storia e ignorandone il progetto di salvezza e di eternità promesso a chi si converte!
Sono più che convinto che questa generazione è quella che vedrà la venuta di Cristo, poichè il mondo laico (.) sta cercando di imporre modelli e caratteri scevri da ogni freno inibitorio dove il “male” viene scambiato per “bene” e viceversa: gaypride, droga libera, viagra, trans, corruzioni varie e altre aberrazioni calpestano la dignità umana alla quale Dio ci ha elevati, poichè non siamo come le bestie che non hanno una coscienza e lo spirito!
Pertanto, poichè manca una voce autoritaria e veemente che ammonisca l’uditorio sui rischi di queste insane decisioni, dico al lettore che l’Iddio oggi tanto disprezzato, ossia il Cristo rigettato dal mondo moderno, non starà inerte ancora a lungo come qualcuno pensa o crede, poichè sulla Parola del Signore proclamo senza vergogna che “ciascuno raccoglierà quel che ha seminato”!
E non ci saranno appelli per nessuno!
Le radici cristiane dell’europa non sono messe in pericolo dalla rimozione del crocefissi dalle aule scolastiche. Credo che le nostre scelte religiose o laiche non siano state in alcun modo influenzate dalla presenza di quel simbolo sopra le nostre teste quando eravamo a scuola. Il luogo giusto per i simboli religiosi sono i luoghi di culto o le edicole che la devozione popolare ha disseminato nelle nostre citta’ e nelle campagne, ma non la scuola laica statale.
Penso che vivendo in Italia, e seguendo la Costituzione che descrive la Repubblica Italiana come paese laico, deve corrispondere il fatto di rimuovere ogni simbolo religioso dalle istituzioni pubbliche (Tribunali, scuole, etc.).
la nostra scuola è pubblica, finanziata dal nostro stato laico, aperta ai cittadini di ogni formazione culturale o religiosa, compresi liberi pensatori e atei. Perchè dovrebbe esservi il simbolo di una particolare credenza religiosa? Non si tratta di un vero e proprio sopruso? Prendiamo esempio, in questo caso, dai più grandi paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, ecc.) dove i simboli religiosi sono banditi da tutti gli edifici pubblici
cara olga,
non puoi pensare che l’assenza del crocifisso sia un’imposizione verso i cristiani (l’imposizione ad essere laici? le due cose non si escludono, probabilmente anche tu sei laica), altrimenti ciò vorrebbe dire che in ogni classe italiana, mancando i simboli di qualsiasi altra religione, sia in atto un’imposizione nei confronti di queste!
Sono contento per tutti i tuoi amici figli di 68ini che alla maggiore età hanno dato un taglio al loro passato peccaminoso di senza dio, io personalmente sono nato ateo, non sono battezzato, e, per quanto mi riguarda, posso dirti che non sono i simboli ad influenzare, ma la società, con pensieri, gli atteggiamenti, i modelli accettati e proposti, sì.
Ti spiego quale “sturbo” avevo io alle elementari rispetto al crocifisso? I bambini affermano il proprio carattere confrontandosi con gli altri, parlando anche dell’esistenza di dio, il crocifisso lì appeso, e quindi accettato anche dai maestri, è un segno… un monito. Io non ho mai pensato di essere nell’errore, ovviamente ritenevo che gli altri lo fossero, ma quello che non mi sono mai riuscito a spiegare è come mai anche la maestra che all’ora prima ci spiegava la scienza e la nascita del sole e della terra, l’evoluzione e i dinosauri, ci facesse alzare in piedi e fare preghierine e segni della croce quando veniva quel signore vestito di nero a spiegarci di adamo ed eva, di arche di noè, di 7 giorni e resurrezioni, di PECCATI ORIGINALI e di inferno e paradiso, ovviamente proponendoli come fatti REALI! Per questo è diverso un crocifisso in aula da una madonnina all’angolo della strada. Quella sì è tradizione, il crocifisso in aula è SOLO un simbolo religioso.
Per questo non ha valore la vostra pretesa che il simbolo rappresenti valori positivi, non è quello che rappresenta in una classe di bambini, è il DOGMA ad essere rappresentato, e ciò, che tu lo accetti o meno, E’ MALE!
Voi cristiani avete il terrore che senza quel simbolo non riuscirete più a conservare il senso dei valori positivi universali come l’amore per il prossimo, il sacrificio, ecc… ma non si era detto che i simboli non influenzano? io sono ateo, eppure non ho mai creduto che il mio pensiero di semplice ESSERE UMANO non potesse sostenere un valore di eticità in base al quale giudicare ciò che ci circonda, ovviamente senza dogmi e preconcetti, con il ragionamento e con il cuore…
Su una cosa sono d’accordo con te, se al posto dell’ora di religione cattolica si facesse educazione civica saremmo tutti più contenti e forse le cose andrebbero anche un po’ meglio, perché per cambiare il nostro futuro è dai bambini che dobbiamo comiciare a sistemare le cose.
Saluti
Togliere il crocefisso è un atto di elementare buon senso e di rispetto per le culture diverse da quella cattolica. Questo fatto può provocare scalpore soltanto in un Paese medievale come il nostro, le cui coscienze sono devastate prima dalla soffocante presenza del vaticano e poi dalla idiotizzante presenza delle tv commerciali. Se si voglioni simboli che rappresentino l’identità della nazione, si appendano alle pareti la fotografia del Presidente della Repubblica e della prima pagina della Costituzione.
Penso che l’ultima cosa voluta da Gesù Cristo sia che si litighi sulla sua croce.
Penso che chi è cristiano lo sappia testimoniare soprattutto nelle scelte della vita di ogni giorno.
Penso che sia scandaloso che alcune persone, che con il loro comportamento calpestano i principi cristiani, si ergano a difesa del crocifisso nelle scuole.
E penso anche che il vedere l’immagine del crocifisso non imponga la scelta predeterminata della religione cattolica: sono un insegnante di scuola primaria; nelle mie classi ci sono diversi bambini stranieri che, come in tante scuole, imparano a crescere con i loro compagni nel rispetto delle scelte di ciascuno. La presenza del crocifisso appeso in aula non ci ha mai impedito di lavorare per favorire al meglio l’interculturalità.
LE PERSONE CHE NON GRADISCONO LA PRESENZA DEL CROCIFISSO POSSONO ESSERE EMARGINATE, PERCHE’ “DIVERSE”. CIO’ SI PUO’ OTTENERE OGNI QUALVOLTA QUESTI “SIGNORI” SI PRESENTANO NEI LOCALI, SI PROVVEDE A PORRE UN DRAPPO SUL CROCIFISSO, PER POI TOGLIERLO APPENA QUESTO “ELEMENTO” VA VIA.
Sono convinto, che nessuna persona può sentirsi limitato nel suo insegnamento di genitore, se in una classe scolastica, si trova un Crocifisso. Credente o non credente o di altra Religione, i simboli vanno tutelati e rispettati, credo che ci vorrebbe un pò di tolleranza e di rispetto e non cercare di portarla in polemica. Noi,dobbiamo rispettare tutto il genere umano, bianco o nero, Musulmano, o Cristiano ecc.Dobbiamo far nostro l’ecumenismo. Nel mondo ci sono molte religioni, allora qual’è il problema? Ognuno preghi il suo Dio, non cercara il pelo nell’uovo.
Io voglio il Crocifisso, perchè penso, che non reca nessun disturbo e nessun contorcimento morale. Ogni tanto, qualcuno benpensante dice: non dobbiamo fare il Presepe, perchè disturbiamo i bambini musulmani,anche questa cosa mi sembra campata in aria.
a nessuno è stato vietato di indossare e/o di avere in casa propria il Crocifisso! e poi ci sono le Chiese ed i luoghi di culto dove ci si riunisce in adorazione insieme ad altri. In questo paese si affrontano, ormai, sempre le questione in modo FONDAMENTALISTA, eppure non siamo in Iran, ma certo che l’era del “bushismo” ci ha condizionato in modo drammatico e stiamo ARRETRANDO culturalmente ancor prima di essere cresciuti e maturati. Si’, perchè in fondo sono solo pochi decenni che ABBIAMO IMPARATO a “tenere la PENNA in MANO” e quindi siamo ancora molto IGNORANTI e SUGGESTIONABILI, proprio dei bambinoni-oni-oni. Togliere il Crocifisso dalle aule è gesto di civiltà e maturità, che valorizza il Cristianesimo e la sua RIVOLUZIONE di tolleranza e di solidarietà. In un paese, però, che, quotidianamente, CROCIFIGGE i MIGRANTI, gli ESULI, i POVERI, i CARCERATI, UOMINI in CARNE, OSSA e SANGUE, INCHIODANDOLI al loro destino di ULTIMI della TERRA e LASCIANDOLI MORIRE alla DERIVA, contravvenendo e dimenticando in modo così evidente il messaggio CRISTIANO, suona, semplicemente, molto STRUMENTALE, IPOCRITA e PREPOTENTE la CROCIATA contro la DEMOCRATICA sentenza europea. Siamo CAPRICCIOSI, VIZIATI ed IMMATURI ed anche molto PERICOLOSI perchè il CROCIFISSO lo si “DEVE PROFESSARE” e non solo ESIBIRE e le scuole non sono luoghi di culto, perchè lì bisogna insegnare, imparare e coltivare lo SPIRITO CRITICO e la CONOSCENZA anche delle ALTRE RELIGIONI e dei tanti ALTRI MODI di PENSARE…forse è questo che spaventa e fa regredire ancor di più le nostre piccole menti. rocLIBERACITTADINANZA
basta con le croci, e’ ora di godersi la vita!!! si sa, una persona sveglia e responsabile deve ogni giorno rinunciare a cio’ che aveva preventivato nella sua testa per adattarsi a quello che la realta’ del momento presente gli sottopone.Alcuni definiscono questa rettifica dell’agenda come prendersi la propria croce, ma perche’ mai? Il momento presente indica la cosa giusta da fare, quindi si abbia fiducia e ci si adatti con gioia! Il momento presente , cioe’ la vita vera, dio , o chiamatelo come vi pare, vive e vibra per noi in ogni momento, qualcuno lo vive come una croce, qualcun altro come opportunita’, a voi la scelta
La maggior parte delle persone che sono giunte in europa sono state accolte come tutti vediamo nel bene e nel male, ma hanno spesso trovato condizioni migliori di quelle che hanno lasciato a casa, come la libertà di culto; ancora nei paesi extraeuropei si legge sulle poche notizie di stampa riportate che i cristiani sono sovente perseguitati e non si possono edificare chese cristiane, pena condanne severe. Io credo che se queste persone che giungono rimangono in europa è anche perchè noi siamo quello che siamo con la nostra identità,che non è milgiore né peggiore di altre, ma la nostra con i nostri pregi e difetti, quindi non vedo perchè debbo cambiare i miei modi di vivere quotidiani nei loro vari aspetti ,perchè chi ho ospitato ed aiutato ora mi dice che non va più bene; un popolo è figlio della propria storia e delle proprie tradizioni; si può migliorare ma non credo sia giusto rinnegare. In questo mio discorso non credo che ci sia un’ompronta religiosa, non credo sia necessaria.
In Italia i cosiddetti “credenti” sono quanto di più ipocrita possa esistere. Al di fuori una facciata di fervente religiosità, per salvare le apparenze, mentre nel privato si scatena la vera natura. Complimenti anche alla nostra cattolicissima (leggi divorziatissima) classe politica che si è scagliata con veemenza contro la sentenza.
Battuta in voga nei tempi passati:
Cos’è la castità?
Una virtù che papi e cardinali si tramandano di padre in figlio.
Sono d’accordo con la sentenza della Corte Suprema di Strasburgo… In una nazione multietnica devono essere rispettate tutti i suoi aspetti culturali, senza pregiudizi o prevaricazioni, altrimenti se il crocefisso (simbolo di morte e non di speranza)rimane appeso, si appenda pure una stella di David, un Buddha, un Maometto…Chi è credente, fortunatamente non lo sono, è intollerante… Gesù parlava e dialogava con tutti possibile che nessuno sappia cogliere il suo pensiero? è stato crocefisso perchè non esistesse più la differenza di cultura, razza o sesso… così è morto l’uomo e i suoi insegnamenti. Ma con un papa nazista e altrettanti fedeli bigotti non si può trovare un punto di incontro.
Mi chiedo: perché la Corte Europea avrebbe preso posizione contro l’esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche? Sembrerebbe un’inspiegabile ingerenza. Forse in nome dei principi di laicità?
Forse, ma è più probabile che la Corte abbia inteso richiamare alla coerenza nella laicità un paese che sta combattendo i segni delle altre religioni. Forse ha inteso dirci: “Proibite il velo islamico? Allora proibite anche il crocefisso”.
In nome del principio antico (biblico): Occhio per occhio, dente per dente.
Un monito per noi cristiani … che cristiani non siamo.
in un paese a moralità zero si apre un dibattito sul crocefisso nelle aule? ormai siamo al delirio! e la chiesa non smette di stupirci, ma veramente la fede ed il sentimento cristino sono collegabili ad un crocefisso appeso in un aula scolastica? Peccato che non si senta mai la voce della chiesa in difesa della moralità, dei deboli, del sentimento di soliderietà verso chi soffre, peccato non ci ricordi mai che chi corrompe,evade le tase, sfrutta, mente, si arricchisce in modo disonesto commette un peccato, va contro gli insegnamenti cristiani….. solo un fragoroso silenzio! L’Italia è uno Stato laico ed è quindi logico che nelle scuole e negli uffici pubblici non venga esposto alcun simbolo religioso.
Riflettendo viene fuori che è la signora finlandese a volere imporre alla maggioranza degli alunni un ”non credo” e a condizionare i suoi figli sin da piccoli ad essere laici per forza come lei .
Molti figli di sessantottini cresciuti senza un credo , alla loro maggiore età hanno deciso spontaneamente e liberamente di farsi battezzare e diventare cristiani .
Questo dimostra che non sono i simboli a influenzare e neanche gli insegnamenti a impedire un giorno di decidere liberamente cosa fare .
Con il concetto del crocefisso che potrebbe sturbare i figli degli atei allora dobbiamo fare togliere tutti i simboli religiosi che si trovano ad ogni angolo di tutta Italia ?
Se si cede a questo concetto finirà che non avremo piu’ niente , ma il deserto intorno a noi
Invece di prendersela con il crocefisso se lasciarlo o toglierlo dalle scuole statali , sarebbe bene che le corti europee e lo Stato Italiano si battono per inserire intense lezioni di senso civico a tutti gli alunni , cristiani e non , sarebbe molto piu’ utile poiche’ la nostra società sta proprio perdendo il senso civico e il rapporto con il prossimo .
Da qualche anno il clima in Italia è sempre rovente.
Non è un caso, perché sono in molti che hanno interesse a voler mantenere il paese in perenne stato di guerra. Non è difficile identificare questi “guerrafondai”: basta tenere occhi e orecchie aperti e, soprattutto, essere attenti non lasciarci “incantare” da loro.
Questa guerra si combatte su vari fronti: ovviamente c’è il fronte politico; ma c’è anche quello religioso (ma la religione è solo un pretesto!) articolato in una battaglia fra cattolici e islam e un’altra battaglia fra cattolici e laici.
Questa battaglia fra cattolici e laici si combatte normalmente nell’area dell’etica, della bioetica, del testamento biologico ecc., ma adesso sembra essersi spostato sul terreno (virtuale) del crocifisso.
Parlo da credente cristiano e cattolico. Le nostre VERE RADICI CRISTIANE non sono nell’affermazione retorica, ma nel Vangelo; e il Vangelo ci comanda l’amore per il prossimo e la tolleranza, anche e soprattutto nei confronti dei nemici e degli intolleranti.
E dico ai miei fratelli nella fede: prima di lasciarci “armare” da chi vuole le guerre religiose (chiunque esso sia!) chiediamoci se queste guerre sono compatibili con il Vangelo e chiediamoci quale sarebbe il parere (che deve essere determinante!) del Cristo.
Secondo voi il Crocifisso sarebbe d’accordo sul fatto di essere usato come arma in questa guerra?
Chiediamoci anche: che genere di “testimonianza cristiana” stiamo dando al mondo? Testimonianza di Vangelo o di intolleranza?
FINO A QUANDO CI LASCIAMO MANOVRARE COME BURATTINI?
Ormai viviamo in una società multi religiosa, multi etnica e multi culturale.
Prima o poi diverrà un’acquisizione della maggioranza della gente.
Resta solo da chiedersi quanto ci mettermo ad accorgercene..!
Trovo questa decisione molto fuori luogo. Se nelle scuole si continua ad avere il crocefisso come vuole la stragrande maggioranza degli italiani che è cattolica, non si ledono i diritti di nessuno e non si manca di rispetto a chi appartiene ad un’altra religione. E’ una cosa ingiusta e che mi indigna profondamente. Buona la presa di posizione del nostro governo e spero che non si debba mai assistere ad una cosa del genere.
Ogni simbolo è importante solo per chi lo ama o per chi lo odia. Per altri, i veri laici, tale simbolo, tutt’al più, è come se non esistesse e non può perciò influire in alcun modo sulla loro opinione e formazione. Ci sia abitua a non vederlo e basta. Da parte mia, mi sentirei libero e cattolico anche se vivessi in un paese islamico, ma non mi sognerei mai di chiedere al popolo che mi ospita di rinunciare ai simboli della loro fede e della loro cultura storica e sociale.
Un accenno al commento sulla posizione della chiesa Valdese.
Valdo, che, storicamente, era veramente un sant’uomo, voleva rimanere nella Chiesa romana e lavorarvi e, anche se scomunicato e perseguitato per i soliti timori delle gerachie ecclesistiche e temporali, passo gli ultimi suoi anni tentando di tutto per ricomporre l’unità con i cattolici. Chissà cosa avrebbe detto oggi Valdo dei commenti della chiesa Valdese su tale sentenza? O chissà cosa avrebbe detto del riconoscimento del Sinodo Valdese della legittimità dell’eutanasia.
Angela
Il crocifisso ,da bambina, mi intimoriva e causava confusi sensi di colpa. Ormai lo trovo veramente superfluo nelle aule scolastiche.Potrebbe essere affisso in un aula precisa dove si insegna la religione cattolica a chi lo desidera. Ma in tutte le aule, dove spesso manca quasi tutto (dalle sedie alle lavagne)!!!!Non mi sembra proprio il caso di risentirsi per questa giusta disposizione della Corte Europea.
ciao
questa sentenza nn la capisco. Io sono cresiuta con il crocifisso presente nella mia aula, forse quando andavo a scuola io non c’erano molti stranieri;però per quel che so l’ora di religione nelle scuole non è obbligatoria e penso che ci sia o meno il crocifisso in classe non è fonte di non integrazione tra gli stranieri
In questo modo, bisognerà abolire le festività natalizie, pasquali,ed eventuali altre, che sono riconosciute in tutto il mondo occidentale e non: vedesi la Cina che inizia a festeggiare alcune festività proprie della nostra tradizione. Si toglieranno i crocifissi che sono disseminati su per parecchie vette montane, o a togliere immagini sacre di grandissimo valore artistico poste in innumerevoli posti pubblici. Potrà dare fastidio pure il presepe (vedere la maestria del presepe napoletano) e probabilmente anche l’albero di Natale, e la colomba pasquale. Ma non sarebbe più facile abolire la signora di origini finlandese che ha creato questo finto putiferio, e rispettare di più la volontà della maggioranza?
Una sentenza a tutela della laicita’ e della liberta’ di tutti. A poche ore dalla sentenza della Corte per i diritti umani di Strasburgo, la past. Maria Bonafede, moderatore della Tavola valdese, esprime un giudizio positivo. “E’ una sentenza importante che finalmente inquadra la questione dell’esposizione dei simboli religiosi in una cornice europea di laicità e di tutela dei diritti di tutti: di chi crede, di chi crede diversamente dalla maggioranza e di chi non crede. Ancora una volta emerge la fragilità, logica prima e giuridica dopo, della tesi secondo cui il crocefisso imposto nelle aule italiane non è un simbolo religioso ma sarebbe l’espressione della cultura nazionale. La verità è che il crocefisso nei luoghi pubblici, come il privilegio dell’Insegnamento religioso cattolico, rimandano all’Italia di un tempo antico e dello stato confessionale. La sfida oggi – conclude Maria Bonafede – è imvece quella del pluralismo delle culture e della convivenza tra chi crede e chi non crede nel quadro del valore costituzionale della laicità”. Così hanno commentati i cristiani valdesi che hanno sopportato -in nome di Cristo- la feroce repressione della chiesa cattolica romano-apostolica…
Sono cattolico ma non trovo la decisione della corte così scandalosa. Credo nel rispetto di tutti e di tutte le religioni. L’Italia sta diventando multietnica e non credo che la tradizione sia una giustificazione sufficiente a far mantenere i crocefissi nelle aule scolastiche. Forse chi ha fatto polemica contro questa decisione, sia nella Cei che tra i politici farebbe meglio a farsi un grosso esame di coscienza su quale rispetto ha del Crocefisso nelle scelte politiche relative all’accoglienza degli stranieri e all’etica di certi comportamenti in economia! Mi scandalizzo molto di più per queste cose che di dover togliere, per rispetto degli altri, il crocefisso dalle aule. Forse siamo diventati talmente ipocriti da pensare che nel lasciare o meno i crocefissi nelle scuole stia il rispetto della religione.
W l’Europa!
Basta con i simboli religiosi in classe: è ora che l’Italia cominci a pensarsi con un’identità plurale, e non unitaria.
Non ho nulla contro la religione, ma lo Stato deve essere per tutti. E la Chiesa non è sempre stata un modello per quanto riguarda i diritti umani.
E’ ora che la nostra scuola sia semplicemente la nostra scuola.
Vorrei che chi si riempie la bocca con le radici cristiane dell’Europa desse un’occhiatina alla storia,e ricordasse come Carlo Magno,che fu il primo monarca a riunire sotto il suo scettro l’Europa,fece uccidere in un giorno tutti i capivillaggio sassoni seguaci di Ario,minacciando di morte altrettanti cittadini se non si fossero prontamente convertiti al cattolicesimo.E non dimentichiamo le persecuzioni contro i valdesi,i luterani ,l’inquisizione,le crociate…….
Sono nata e cresciuta in Italia, i miei genitori soni italiani e non mi riconosco come cristiana, pur riconoscedogli alcuni buoni principi. Non mi riconosco sicuramente nella chiesa, un anti-cultura che ha messo al rogo in tempi lontani persone come Giordano Bruno, coperto i crimini commessi in tempi recenti (il fascismo per intenderci) e messo alla gogna persone come Luca Coscioni, Piergiorgio Welby, Eluana Englaro solo per citare quelli più conosciuti. In ultimo la religione cattolica non è monoteista, quella mussulmana e quella ebraica lo sono, tanto più che quest’ultima non ha abolito il secondo comandamento come ha fatto la chiesa.
Sono cattolico, ma non credo che il simbolo del crocefisso possa rompere a nessuno stato perché mi pare che costui dicesse, nella sua figura mitica proposta dai vangeli canonici – poniamo che sia solo così – le seguenti cose o simili – vado a memoria -:
1) “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici”. Uno stato non si fonda sulla solidarietà forse?
2) “Vi fu detto occhio per occhio ma io vi dico amate i vostri nemici”. Amare, nel senso concreto di fare qualcosa, non sprona ad avere un giusto sentimento di riconciliazione e di perdono? Non è questa una strada per mettere da parte l’odio e non aggiungere violenza su violenza. Non sono principi buoni questi per un Stato, specialmente in riferimento alla amministrazione della giustizia?
3) “Beati i puri di cuore”. Cioè felici quelli che sono onesti, trasparenti, sinceri, che non strumentalizzano le persone o il loro corpo per secondi fini. Non è forse una virtù valida per una democrazia dove le persone sono un “fine” e non un mezzo per altri scopi?
4) “Beati gli operatori di pace”. Non è forse uno degli impegni che una democrazia dovrebbe avere quello di promuovere la pace?
5) “Date dunque a Cesare quello che è di Cesare”. Cioè contribuire alla vita politica dello stato civile in cui si appartiene. Non è forse un diritto-dovere dei cittadini comportarsi così, come il pagamento delle tasse e praticare un lavoro onesto seriamente? San Paolo, apostolo di Gesù, scriveva, mi pare, “Chi non lavora neppure mangi”.
Il simbolo della croce per un cristiano cattolico rappresenta il sacrificio di Dio (vero Dio e vero uomo) che personalmente soffre una lunga passione, paga per le colpe compiute dalle sue creature – egoismo verso il prossimo ad esempio o verso Dio – per riequilibrare i piatti della giustizia, cioè paga i debiti di altri. Si può credere questo un mito…d’accordo… ma non è forse vero che spesso ogni uomo o donna, con motivazioni meno teologiche, è chiamato a risolvere pagando di persona – tempo, soldi, impegno, divertimenti, volontariato, fatica, sofferenza – per risolvere un male o una mancanza dovuta alle colpe di un altro – stato compreso – per i più svariati motivi? Le associazioni di volontariato e le onlus – quelle serie – non fanno proprio questo? Quel simbolo “mitico” non riporta forse al fatto che l’amore vero è proprio quello che sa soffrire per raggiungere un fine e che non si ferma neanche di fronte alla morte?
Questa mia lettura del crocefisso è forse nemica dei principi della democrazia e del potere civile? Non credo. Piuttosto che togliere si decida di aggiungere altri simboli che in modo diverso spronino alla solidarietà e chi se ne frega se sono religiosi, di un partito, o qualcos’altro. L’importante è che arrivi il messaggio che l’uomo è fatto per amare e cerchiamo di vivere da fratelli nonostante le differenze. Ciao.
le radici dell’Europa (e del “mondo occidentale”) si chiamano Socrate, Platone, si chiamano polis, repubblica, democrazia, affondano in profondità nella storia della civiltà romana, con le sue conquiste igegneristiche e non solo, con i suoi pro e contro, le guerre di conquista e la tolleranza verso le culture e i popoli conquistati, e la miscellanea di riti dei e miti.
Così come il cristianesimo è solo un altro esempio di romanizzazione di una religione orientale, che, se non inglobata (e rimodellata per benino per diventare ciò che doveva per essere “comoda”), rischiava di essere troppo pericolosa.
Io sono ateo, e ho sempre vissuto con profondo FASTIDIO quel simbolo (che poi è un simbolo di morte, non lo dimentichiamo) nelle mie classi, come a ricordarmi che io ero il diverso.
Credo sia giusto rimuoverlo non tanto e non solo per la tolleranza verso altre religioni (che non stimo particolarmente… nessuna delle tante), ma più che altro per rispetto verso di me, che sono profondamente occidentale.
Inoltre fingiamo di non ricordare mai che c’è una palese contraddizione nell’esporre un simbolo di magia (miracoli, immacolate concezioni ecc…ecc…) in un luogo di studio e di crescita.
Già so che questo post verrà tacciato di blasfemia se non di violenza o prepotenza, ma tant’è, siamo (siete) così usi a certe imposizioni che ci sfugge (non a me, chiaro…) la misura delle cose e la reale prepotenza che certi poteri esercitano sulle menti di questo paese.
Nelle scuole, uffici ed ospedali sono d’accordo a non mettere il crocifisso, sono luoghi laici e di tutti anche dei non credenti o non cattolici.
Una croce sul muro. LA croce sul muro, anzi.
Ci sono abituata. Vederla nelle aule o negli uffici pubblici non mi fa effetto alcuno. Non negativo, intendo. La religione si scontra con la laicità dello Stato? E’ vero: la Repubblica è di tutti e per tutti.
Però, tutto sommato, Gesù Cristo mi sembra un gran buon esempio di essere umano (basti pensare a Cesare, Dio e le tasse); costringere Cristo al simbolo-strumento della sua morte, questo sì, è invece molto riduttivo.
Nella lunga storia del cristianesimo i simboli sono stati tanti: il pesce (celebre acronimo del più sintetico atto di fede), il cristogramma, la colomba… Certo: la croce predomina nell’elenco, in ogni forma ed evoluzione estetica.
Lancio una proposta: sostituiamo al Gesù crocifisso il pesce. Ci sarà chi vi leggerà un invito all’alimentazione sana, chi penserà alle vacanze estive, chi alla tutela della fauna. Per i cristiani, l’Ichthùs rimarrà il simbolo che ben conoscono.
Grazie
Artemisia
Per nkm
Intanto, il simbolo della croce rossa altro non è che la bandiera svizzera a colori invertiti, in onore di Jean Henri Dunant (chi era poi te lo vai a leggere) e, quindi, non c’entra nulla con i simboli religiosi.
Io voglio imporre cosa?
Sono altri che vogliono togliere! Non te ne sei accorto?:)
L’art. 7 della Costituzione italiana non autorizza l’obbligatorietà del crocifisso nella scuola pubblica. Lo stato non è vincolato sotto questo profilo. Si tratta solo di una tradizione plotica e non culturale nata dopo l’11 febbraio del 1929. Che i cattolici apostoli romani non stiano a nmenar il can per l’aia!
Ciao Consuelo!:)
Non me la prendo con le persone sbagliate! Non me la prendo con la laicità! Anch’io sono per la laicità, che vuol dire voce e spazio per tutte le culture e religioni, come fai anche tu. Il laicismo è ben altra cosa! E’ chiusura nei confronti delle religioni e delle culture che ne sono impregnate. Vuol dire omologazione verso il pensiero unico che non ammette diversità! Vuol dire razzismo della peggior specie, di quello che non si ferma al colore della pelle, ma va oltre, nel profondo, fino al cuore, alla coscienza e all’anima degli uomini!
nella liberta’praticante a tutte le religioni nel mondo ce’sempre un posto per cristo in croce per la coltura italiana sin dai tempi di roma imperiale di constantino
Andiamo per ordine. Sotto il profilo giuridico forse la decisione è giusta, ma non credo sia giusto imporre ad uno stato determinate scelte.La Francia l’ha fatto ma per sua scelta Quindi, pur non essendo di destra, spero che questo governo alzi la voce. Il problema però è molto più complesso. Inannzitutto l’integrazione passa non attraverso la rinuncia ma attraverso l’integrazione, appunto, quindi negare il fatto che l’Italia sia un paese a maggioranza cattolica, significa esaltare le minoranze e aumentare le conflittualità. In secondo luogo, dopo questa sentenza, a questo punto, si dovrà affrontare il problema delle festività religiose, di cui godono tutti (anche gli atei o i credenti di altre fedi), quindi abolire tutte le feste religiose (compreso il Natale)o festeggiare anche le festività di altri culti religiosi. Un’ultima cosa. Io sono un CRISTIANO ATEO, nel senso che non sono credente, ma rispetto la figura di Cristo e ne condivido lo spirito di amore per il prossimo e di tolleranza. Non mi pare che altre religioni abbiano gli stessi principi. In definitiva la figura di Cristo può essere vista anche in senso molto laico e non solo in senso religioso e francamente spero che questa legge vada a farsi benedire, altrimenti possiamo sempre fare un referendum e chi non vuole il crocifisso nelle scuole se ne vada in un altro paese.
Una bella vittoria, quella di Strasburgo, ed altre ancor più grandi e significative ne seguiranno.
Una bella soddisfazione quella di cacciare via Gesù Cristo!
Quando inizieremo a cacciare via i suoi? A cacciarli via dal mondo, dalla vita? A togliergli la parola?
Anche se gli chiuderemo le Chiese e proibiremo il segno della Croce nei luoghi pubblici, questi lo continueranno a fare nei loro covi e nella loro mente! Non possiamo continuare a permettergli di turbare le nostre coscienze.
A quando la pscopolizia che li smascheri e li stermini definitivamente?
Pensate che sto esagerando? E’ sempre in questo modo che inizia.
Il paradosso è che i laicisti si professano contro tutti i razzismi, essendo essi stessi i razzisti della peggior specie.
Una bella trovata quella di confondere i concetti di laicità e di laicismo!
Vorrei citare lo scrittore Luciano De Crescenzo che ebbe modo di dichiarare: “HO PAURA DI TUTTI COLORO CHE HANNO E SEGUONO UNA FEDE, RELIGIOSA O POLITICA CHE SIA, PERCHE PER VIA DI FEDE SI ACCETTA TUTTO.” Parole di un ‘estrema saggezza. Quanti milioni di morti hanno provocato le guerre di religione combattute in nome di “fedi” contrapposte nel corso dei millenni ? Quanti milioni di esseri umani sono stati uccisi in America dai “conquistadores” spagnoli che imponevano la fede cristiana agli indios con la spada ? Quanti milioni di morti hanno provocato i regimi dittatoriali (nazismo, comunismo, fascismo)in nome di una “fede” politica che portava fino alla denuncia dei familiari più stretti ? Fatevi queste domande, voi fedeli, e riflettete sull’ assurdità, nel senso letterale della parola, di tante credenze fondate su “sacre” scritture, scritte da chissà chi, chissà quando e chissà con quali scopi.
caro sancho te la prendi con le persone sbagliate.I veri laici, come lo sono io, se ne fregano altamente delle questioni religiose visto che non ci credono,per noi sono inutili. Però anche se non ci si crede,il crocifisso,come tutte le cose che fanno parte della storia e delle usanze Italiane,va protetto.
Tutti quelli che sono a favore del crocifisso non sono tutti e solo cristiani ma tutte persone di buon senso ,che tengono alle proprie radici. Gli altri? no comment.
Questa sentenza dela Corte Europea è il chiaro sintomo di quello spirito “anticristiano” diffuso nel mondo dietro cui si cela l’artiglio del nemico, che non è un politico nè un concetto filosofico bensì un angelo ribelle (Efesini 2,2 e 6,12 e 2^ Corinzi 4,4)!
Premesso che portare addosso un pendente a mò di croce o una medaglietta “miracolosa”, tenere in casa o appeso in aula un crocifisso di legno o di metallo non vuol dire affatto che si è cristiani (.), non vedo alcuna “violazione” di sentimenti o di coscienza dietro un simbolo religioso che simbolo non è: infatti, la “Croce” ricorda il sacrificio di Gesù Cristo compiuto per tutto il genere umano (Giovanni 3,16), a prescindere che poi la gente aderisca a una dottrina o a una sua religione personale. Mi son documentato sullo studio delle Religioni, e fuori da Cristo non ho trovato un altro “dio” che abbia dato la propria vita per salvare il genere umano (Atti 4,12); nè Budda, nè Confucio, nè Allah, nè Maometto e nè Ganesh (il dio Elefante degli induisti) hanno “sacrificato” sè stessi per redimere quantomeno i loro adepti!
Purtroppo ancora oggi si fa un gran confusione fra ecumenismo e cristianesimo, perchè il primo è un (vano) tentativo di “spiritualizzare” i popoli mediante crèdenze religiose differenti le une dalle altre, mentre il secondo è la “rivelazione” di Dio attraverso Gesù che è scevra da riti cultuali e formule o nenie ripetitive; in altre parole, Cristo vuole avere un rapporto personale con ogni creatura, perchè lo scopo per cui Dio ci ha creati è quello di voler condividere la vita terrena e quella futura per tutta l’eternità insieme a Lui!
Tuttavia, lo scetticismo presente in seno al cattolicesimo a partire dal papa medesimo (costui non crede al ritorno visibile e fisico del Signore – cfr. Zaccaria 14,4), ed il clima di ateismo presente in molte nazioni fanno il gioco astuto di satana, il quale tenta di far distogliere lo sguardo dalla “croce” (non dal crocifisso) al solo scopo di condurre in perdizione più persone possibile; pertanto, è bene sapere che nè l’immobile simulacro venerato nelle parrocchie, nè la Sindone custodita a Torino, nè le presunte “reliquie” di pezzi della croce del Golgòta o frammenti di corone di spine (.) possono SALVARE un peccatore!
Da credente (di fede evangelica) resto, però, maggiormente deluso per il silenzio della Santa Sede che dovrebbe esporsi per difendere i valori cristiani, croce compresa, in quanto – per logica conseguenza – da domani tutti dovremmo denunciare la presenza di moschee sul nostro territorio e i tanti “tappeti” multicolori su cui i musulmani amano inginocchiarsi durante il Ramadan (.)
Dopo tale sentenza, mi aspetto che si rimuovano i simulacri dalle chiese, si vietino le processioni di santissimi crocefissi e si abbattano le statue che sovrastano il colonnato di San Pietro…..
OFFESO E UMILIATO.
Anche io mi sento offeso e umiliato, ma non dalla sentenza della corte europea: sono offeso dai commenti xenofobi che leggo. Sottintendono una guerra religiosa fra italiani cristiani cattolici e stranieri islamici, o di altre religioni.
Io sono italiano e non sono cattolico, ma ateo, e cosi’ i miei genitori e i miei figli. Per molti commentatori, noi non esistiamo e loro pretendono di rappresentarci con i loro stupidi commenti xenofobi. Esattamente il contrario di cio’ che dovrebbe essere la societa’ e soprattutto la scuola, in cui si dovrebbe studiare in un ambiente laico e non prevaricante, che inviti a capire e non a combattere chi e’ diverso.
Cento anni fa la scuola italiana e’ riuscita nella difficile impresa di alfabetizzare gli italiani. Negli ultimi decenni la scuola ha saputo far progredire il senso civico degli italiani, ma diversi commenti dimostrano che ci sono ancora molti incivili, che tifano per la loro religione esattamente come altri tifano per la loro squadra di pallone.
Mi vergogno di essere loro concittadino.
Geri
Gesu’, San Francesco, Gandhi, Martin Luter King, Madre Teresa di Calcutta.., tutti hanno insegnato l’amore, e tanti altri come loro…, e’ l’amore che non vogliono insegnare perche’ i potenti vogliono le guerre.
per consuelo
la croce non è necessariamente un simbolo religioso verrebbero sminuite altrimenti istituzioni come la croce rossa che fanno del bene aldilà del credo religioso
per sancho
tu cerchi di imporre un simbolo della tua religione (bada bene che è anche la mia) e i razzisti sono loro? il fatto che la chiesa cattolica abbia da migliaia di anni dominato in europa(con metodi per il quale Papa Giovanni Paolo secondo ha chiesto scusa)non vuol dire che sia giusto e che debba continuare ad essere così. la religione si coltiva in chiesa(in senso lato ovviamente) e deve essere una scelta personale e nient’altro.
Sono sicuro che qualche prete di strada, qualcuno di quelli che, come dicono loro, Cristo lo “testimonia” tutti i giorni mischiandosi con i reietti della Terra (che cristiani spesso non sono) troverà parole più laiche (quelle che Fini definirebbe proprie “del laicismo più deteriore”) di quelle che non sanno trovare i leader di maggioranza e opposizione di questo sempre più triste paese. Mi sento di dire a Bersani che il “buonsenso” sta proprio nel non imporre in luoghi pubblici i simboli religiosi a minoranze che non sono cristiane o credenti. Questo non significa negare il valore di alcuna tradizione (chi lo ha stabilito che quella del crocifisso è solo “un’antica tradizione” che “non può essere offensiva per nessuno”? Quando la smetteremo di fare un uso così capzioso del concetto di “tradizione”?), ma semplice rispetto dell’aconfessionalità che DEVE incarnare lo Stato laico.
Non è con l’ostentazione dei simboli che si dimostra di essere cristiani…è con la vita di tutti i giorni, con la scelta e le rinuncie necassarie.
Sono le nostre CROCI quelle che devono essere visibili, sempre, perchè siano di esempio in un’Italietta corrotta e ridicola.
Bersani dovrebbe cominciare a dire chiaramente cosa ha intenzione di fare per il futuro di questo Paese, dovrebbe avere coraggio e smatterla ,una volta per tutte, di tenere due piedi in una scarpa.
Abbiamo bisogno di un PD nuovo e aperto a tutti, ma cominciamo a parlare di cose serie, per favore!
Ogni giorno ne esce una nuova con lo scopo di distoglierci dai veri problemi.
BASTA!
Mettiamola così:meglio.visto che Gesù a molti non dice nulla,il povero crocifisso ha da tempo smesso di stare crocifisso.Così troveranno qualche altro cavillo per fare casino,e questo vale anche per gli studenti e l’ ora di religione.dove tutti fanno casino.è inutile illudersi,è tutta una booiata.
MI SORPRENDE SEMPRE MOLTO CHE UN POVERO”CRISTO” MESSO IN CROCE 2000 ANI FA, RIESCA ANCORA A SCANDALIZZARE E A FAR PAURA. E FIN QUANDO SCANDALIZZERA’ E FARA’ PAURA VORRA’ DIRE CHE E’ SEMPRE LUI IL VINCITORE. (GRAZIE A DIO!)
Sono d acordo. Ognuno è libero di tenere quanti crocifissi vuole a CASA SUA… nei luoghi pubblici questo invece dovrebbe essere vietato per rispetto ai laici, atei, agnostici, ossservanti di altre religioni.. ma anche di quegli stessi cristiani che credono alla Resurrezione di Gesù e quindi considerano il crocifisso un simbolo errato… oltre che inutile.
Gesù non ha mai imposto dei simboli, Egli ha predicato di LIBERTA
personalemente non sono ne ateo ne mi interessa definirmi laico. Sono profondamente legato a Dio ed a tutti i Maestri, come Gesù, passati su questa terra. Gesù non ha mai chiesto di essere ricordato con simboli di dolore e morte come la croce che simbolizza molte cose: forse, anche, l’Amore che Dio prova per l’Umanità TUTTA Incondizionatamente, nonostante siamo stati noi ad ucciderlo, come tutti gli altri Maestri. La croce è simbolo per me di dolore, divisione, morte, imposizione: questo non è Amore. Nè il comportamento e le parole di chi si definisce cattolico servono a distendere il clima, perché com’è loro abitudine continuano a seminare divisione, odio, imposizione: “noi siamo i giusti!”…. Si, ok. Considero il vostro nominare Gesù in questo contesto, cari cattolici, una vera bestemmia.
@ msalva01: credo che l’illuminismo abbia solo sostituito un disastro con un’altro, dato che la scienza di oggi, carica di dogmi infondati, è di fatto un sistema di controllo della popolazione come lo è stato, e purtroppo in parte è ancora, la religione (a differenza di una spiritualità libera).
L’Italia è cristiana e come suo simbolo ha il crocifisso.
E’ facile essere atei e non credere in nulla perchè così non dobbiamo dedicarci a chi crediamo. in poche parole possiamo lavarci le mani a mo’di Ponzo Pilato.
Se non avessimo permesso a tutti gli stranieri di stabilirsi in Italia ora non si dovrebbe discutere su questo. Forse dovrebbero capire che sono in terra straniera e decidendo di venire a vivere qui devono accettare regole e usi del paese ospitante.
Andiamo noi in un paese musulmano e imponiamoci come loro fanno con noi!!! non credo che saremo qui, fisicamnete a scrivere!!!
L’ITALIA SIAMO NOI CON TUTTO CIO’ CHE CI PORTIAMO DIETRO! RISPETTIAMOLO!!
lo stato è laico. poi sei liberissimo di portare quello che credi al collo, e tanto di rispetto. L’imposizione di un simbolo religioso a priori ci renderebbe uguali a chi impone qualsiasi altra religione. noi siamo civilmente più evoluti. Chi si vuole sentire vicino a dio non ha bisogno del crocifisso.
PS: Sbaglia chi pensa che questa legge è fatta per ledere i cristiani a favore di mussulmani “invasori” come alcuni li definiscono. LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI quindi anche chi ha altri simboli la rispetterà.
Io sono Europeo prima di essere Italiano e ne sono contento…
cara LUCIANA TUMIN…siamo solo in due nella convinzione che bisogna tirare fuori gli attributi (quando e necessario)io ho vissuto ben 12 anninei paesi musulmani ,e ti posso garantire che vige la regola (chi non e` con me,e contro di me)E ALLORA DI COSA STIAMO PARLANDO? il cristo e nostro e ce lo teniamo.a questo punto ,TUTTI INOSTRI LAICI (ne sono sprovvisti)di attributi.
Per i laicisti è una bella conquista!
Il loro razzismo viene appagato!Cacciare via Gesù è una grande soddisfazione per questi. E dopo di lui potranno sbarazzarsi, a maggior ragione, dei suoi. L’insofferenza verso colui che è l’unico veramente buono e giusto la dice lunga sull’uomo di questo tempo e su quest’epoca.
Poveri illusi! Credono di potersi sbarazzare così di Dio!:)
è veramente incredibile che tutti parlino di rispetto verso le religioni e NESSUNO dica una parola su chi non ne ha nessuna! eppure pare, da una recente ricerca, che in Italia gli atei siano 1 su 10 ed in molti paesi d’Europa certamente sono di più.
I non credenti non hanno dogmi, non hanno sacerdoti,non hanno gerarchie, non hanno riti, non hanno simboli ne manifestazioni esteriori da imporre a nessuno, forse per questo sono ignorati?
per tutti quelli che si riempono la bocca di laicità a tutti i costi dimenticando la storia nostra e dei nostri vecchi….rispondete a questo e non dirò piu nulla a favore del crocifisso: ci sono tanti stati laici (penso alla svizzera e alla danimarca,ma ce ne sono altri) che hanno la croce o altri simboli religiosi sulla bandiera nazionale.Pensate che debbano cambiare la bandiera?
Pensiero di un laico ateo.
ma chi sono questi europei che vogliono imporci tutto?
pretendono di insegnarci a fare il formaggio, a fare il vino, ci dicono quanto latte dobbiamo produrre e quanto no e adesso addirittura ci impongono di rinunciare alla nostra religione (ma non all’islam, si badi bene).
quando prenderemo finalmente coscienza dell’inutilita’ e dell’assurdita’ di questa europa?
cosa ci ha dato quest’europa? l’euro che ha raddoppiato i prezzi, una crisi finanziaria che ha arricchito le banche, una disoccupazione record che arricchisce gli industriali.
cancellimo quest’idea di europa. non esiste.
non ho nulla in comune con costoro.
viva l’Italia e basta.
Ci vuole l’esempio, non l’ostentazione di simboli. Ma ecco come hanno reagito i vertici del Pd.
“La libertà religiosa è uno dei fondamenti della cittadinanza. Il nostro problema non è togliere il crocifisso dalle scuole; non sarebbe rispettoso della nostra storia e della nostra cultura”.
Così Rosy Bindi commentando la sentenza della Corte europea sul crocifisso, ribadisce quel che ha detto nel libro intervista ‘Quel che è di Cesare’ e prosegue: “Lo ricordò anche Natalia Ginzburg, che in un articolo sull’Unità del 1988 scrisse ‘il crocifisso rappresenta tutti’ perché prima di Cristo nessuno aveva detto che gli uomini sono tutti uguali e fratelli e la croce è anche il nome che tutti usano per indicare la sofferenza e il dolore umani. Bisogna piuttosto dare spazio anche alle altre sensibilità religiose e non temere mai chi prega”. Lo stesso Bersani, in un video pubblicato sul suo sito, ribadisce che “una tradizione così antica non può essere offensiva per nessuno”.
Da un lato è difficile non sostenere l’operato di Bersani, che sta costruendo un’alternativa al malgoverno. Bersani non sta preparando il terreno alla lotta di classe. E’ un liberale di sinistra che parla agevolmente anche con l’imprenditoria e il mondo cattolico.
Il prezzo però è eccessivo, anche per mantenere rapporti decorosi col governo nel nome di D’Alema, che come possibile ministro degli esteri dell’Ue dovrà organizzar fior di crociate americane. Saranno indispensabili i voti di sinistra – i voti utili – per abbattere il cattivo governo di un presidente del consiglio che deve continuamente chiarire i propri affari davanti ai giudici e che è già stato condannato alcune volte, oltre a prescrizioni che suscitano amari dubbi e leggi ad personam che tali dubbi rendono ancora più aspri, quando l’innocente, invece, come ricorda Rosy Bindi, non ha certo timore di essere processato.
Rosy Bindi si riferisce alla parte migliore del pensiero cristiano, che è però monopolizzato dalla Chiesa. Ieri il Vaticano ha espresso stupore per la decisione del Tribunale dei diritti dell’uomo, con sede a Strasburgo, dopo tutto quello che la chiesa stessa ha fatto per far sorgere lo stato e la stessa Europa. Ma questa è trattativa, un do ut des, uno scambio di favori fra azioni di genere diverso, un baratto incongruo. Dal Vaticano ci si può aspettare molto di più. Viene in mente che San Francesco non bazzicava tropo le curie, benché le rispettasse. Molti cattolici si sono battuti per la democrazia italiana e per la stessa unità d’Italia, fino al sacrificio della vita: chi lo nega? Ma chi vuol cancellare i cattolici? Che senso avrebbe un’operazione di tipo nazista (asservimento al regime) o stalinista (eliminazione)? Semplicemente la Corte di Strasburgo chiede di sostituire l’ostentazione di simboli con dei comportamenti sensibili, rispettosi, gentili verso chi crede in altre religioni. Non significa rinunciare a essere cristiani. Perché mai???? Significa cristianamente comprendere, stare ad ascoltare, dare spazio, lasciar vivere, confrontarsi, non fare proselitismo e opera di conversione, in una società di persone libere. Il buon esempio fa sì che il cristianesimo non vada perduto: dunque con tutti gli aspiranti beati e santi in circolazione non c’è pericolo. Tutti si dicono cristiani, specialmente i politici sempre affamatissimi di consensi. Ci vorrebbe un test, come c’è il test sul consumo di cocaina. Ma difficilmente il Padreterno, così impegnato dove la vita è in pericolo seriamente, si dedicherà a certe sciocchezze (almeno lo spero!!!). E’ ovvio che il cristianesimo fa parte della storia italiana ed europea. Ma tutto il cristianesimo e tutti i Vangeli. Anche le beatitudini del Discorso della montagna, tanto scomode. E poi bisogna pagare le tasse. Tutto il dovuto. Anche di più, perché no? Visto che la Chiesa si fa paladina dello Stato che a propria volta l’aiuta, se la Chiesa paga più tasse del dovuto fa tanto bene al povero Stato che di soldi ha gran bisogno. Lo Stato e ancor di più i cittadini. Qualcuno pagherà il conto della crisi economica. Immaginiamo chi.
VISTO CHE IL CROCIFISSO NON DA FASTIDIO …………
PROVIAMO ANDARE DA LORO A DETTARE I NS. VOLERI ?
GOVERNO PROVIAMO A VEDERE SE L’ITALIA E’ ANCORA NOSTRA ?
QUINDI LA DIFENDIAMO COME VA DIFESA TIRIAMO FUORI GLI ATTRIBUTI E COME DOBBIAMO FARE NOI ALL’ESTERO BENSI STARE ALLE LORO REGOLE . DA NOI SI STA ALLE NOSTRE
la delibera della corte europea è corretta nella sostanza ma “risibile” nella forma:
– in uno stato laico non devono esserci simboli religiosi nelle strutture pubbliche (scuole, ospedali, uffici, …)
– il crocefisso non inibisce i genitori e (purtroppo) non “contribuisce” neppure a comportamente più educati in moltissime aule
sono passati oltre due secoli dai fondamentali cambiamenti dell’illuminismo, rispetto ai disastri precedenti (fino alla contro-riforma) in termini sviluppo socio-economico-culturale delle società “occidentali”.
le società con forte caratterizzazione religiosa sono anche quelle meno sviluppate in tutti i sensi.
ci sarà pure un motivo … occorre pensare prima di (s)parlare, sopratutto di aspetti etici e religiosi, che afferiscono alla sfera personale, non a quella della società o delle nazioni!
sono perfettamente d’accordo con la sentenza anche perchè penso che tutti i simboli di origine religiosa se esposti devono esserlo nei luoghi deputati (chiese oratori scuole religiose).
NNon vedo perchè io che sono atea e laica devo convivere con un simbolo che non mi rappresenta.
Lasciamolo, questo simbolo, a tutti i presenzialisti televisivi che lo espongono con generosità e devo ccredere con amore per la religione, infatti si presentano con dei monili raffigur anti il crocefisso grande una mano appeso al collo e tempestato di diamanti.
Alla faccia del bonton
venexiana arrabbiata
PROVIAMO ANCHE NOI ITALIANI ANDARE DA LORO A DISTRUGGERE LE
MOSCHEE ,DIMOSTRIAMO CHE QUALCOSA DELL’ITALIA E’ANCORA NOSTRO
TIRIAMO FUORI GLI ATTRIBUTI E DIFENDIAMO LA NS. PATRIA
finalmente qualcuno si accorge che esistono anche i non credenti e che hanno gli stessi diritti degli altri.
via tutti i simboli religiosi dalle scuole.
Il semplice fatto che ci sono tante persone che difendono i simboli del costante e onnipresente lavaggio del cervello della popolazione dimostra che il lavaggio del cervello sublimale funziona .
I simboli di una religione sono incompatibili con uno stato che si dichiara laico . Ora siamo testimoni di un invito alla protesta dal cardinale (punto ?) Kasper che invita ” ad alzare la voce ” . La tolleranza dei nani religiosi si ferma quando i loro interessi e controllo sono attaccati . Un altro caso lampante e intollerabile di interferenza negli affari di stato .Il PD ” difende il crocefisso e attacca il governo ” . Abbiamo un’altro leccapiedi dei nani del Vaticano in controllo del PD . Alla faccia del cambiamento !
Viviamo in un nodo temporale dove gli stessi eventi si ripetono all’infinito ….
Il fatto che 5 milioni di stranieri vivono in Italia non fa questo un paese multietnico . Se si fosse veramente multi etnici , i giornali italiani non parlerebbero della persona che inizio’ questo caso sul crocefisso ” come di origine finlandese ” . Che’ c’entra questo ? Quella persona e’ una cittadina che vive qui e ha il diritto di far valere i suoi diritti .
La tolleranza della chiesa e dei cattolici e’ come un diodo … funziona solamente in una sola direzione ..la loro …..
E’ giusto togliere il crocofisso dalle scuole perche’ non ci rappresenta più o almeno non rappresenta più questo stato laico e questa Europa senza identità.
Sostituiamolo con l’unico nostro dio che adoriamo e per il quale lavoriamo , lottiamo con accanito fervore:
dio EURO e santa scienza
siate voi i protettori di questo popolo!!!
Gesù perdonaci se continuiamo ad offenderTi.
Radici cristiane? Non è così. Anche se lo fosse, sarebbe ormai ora passata di tagliare. Il cristianesimo, al di là delle “belle” parole, affonda le sue radici nella violenza,nel maltrattamento alle donne ed ai bambini, nell’imposizione col sangue della propria cultura su quella degli altri, nell’inquisizione, nel tenere la gente sottomessa e nell’ignoranza. Affonda le sue radici in uno dei più clamorosi e dannosi falsi ideologici della storia: per andare in paradiso devi soffrire, più soffri più stai male, più ti elevi. La croce è un simbolo di tutto ciò, tutte cose che Gesù sicuramente non ha inteso seminare. Se vi siete persi qualche pezzo, basta consultare una fonte autorevole ma neutrale, come il capitolo sulla storia dei papi dell’enciclopedia britannica. Purtroppo togliere i crocefissi dai luoghi pubblici (non solo dalle scuole) non risolve il problema che nell’inconscio collettivo, ahinoi, c’è la convinzione che per andare in paradiso occorre soffrire, ma è già un inizio.
L’Italia ha origini Cristiane. Credo sia giusto che a scuola si studi la Storia delle Religioni sopratutto se queste parlano di PACE e Uguaianza tra Uomini (e donne). Penso che la Chiesa debba interrogarsi su quelli che furono i suoi accordi storici prima ancora di istigare alla rivolta sociale:(Governo Craxi: *il nuovo concordato con la Santa Sede, detto Accordi di Villa Madama perché firmato nel 1984 a Villa Madama con il cardinale Agostino Casaroli Segretario di Stato vaticano; il cattolicesimo abbandonava la nozione di “religione di Stato” e veniva abolita la “congrua”. Veniva istituito il contribuito volontario dell’8 per mille per i finanziamenti alla Chiesa cattolica e alle altre religioni e l’insegnamento facoltativo della religione cattolica nelle scuole[4].)… infondo chi si lamenta ha esercitato un suo diritto che in uno Stato appunto di Diritto come il nostro è giusto tenere in considerazione. Io personalmente sono per il Crocifisso per fede, anche perché non credo che sia così traumatico tale da recare danni morali. Sono per tutti gli altri simboli che incoragino le nuove generazioni a un approccio alla vita più pacifico e all’idea del sacrificio come successo, anche se questo deve passare attraverso la Croce, perché infondo la Croce ci ricorda che si può sconfigere la morte con la vita eterna, con la resurrezione dei nostri corpi. Non si parla nè di reincarnazione nè di ricompense terrene in paradiso, ma si conferma un nuovo stile vita ch’è appunto la vita eterna.
Ecco perché sono per il crocifisso nelle scuole come spunto storico e simbolo di pace, sono per lo studio delle religioni così da presentare l’altro non come diverso e quindi come minaccioso ma come accettazione di un modo di pensare e di vedere la vita con uno stile diverso.
Sono anche per uno slogan positivo e propositivo da associare anche a fianco del crocifisso del tipo “LE RELIGIONI CHE PARLANO DI PACE SALVANO IL MONDO”.
E poi se il crocifisso influenza così tanto la vita dell’uomo in Italia dovremmo essere tutti santi, e invece mi pare di vedere molti falsi profeti.
Suvvia, finiamola con la storia delle radici cristiane. L’ uomo è presente sulla Terra da circa 50 milioni di anni, e solo negli ultimi duemila sono sorte tre religioni monoteiste che stanno questionando tra loro giusto da duemila anni. Smettiamola, dunque, di discutere su un simbolo piuttosto che un altro. Impariamo a stare insieme a tutte le religioni e a coloro che desiderano praticarle, senza imporre la valenza maggiore dell’una piuttosto che dell’altra. Ma soprattutto sappiamo accettare le sentenze senza cercare di delegittimarle ! Carla
Fosse per la chiesa, la donna sarebbe considerata ancora espressione del demonio, i gatti sarebbero stati sterminati, per non parlare degli eretici come Giordano Bruno che pure era credente ed è finito sul rogo. Quello che abbiamo lo dobbiamo alla scienza che ha sconfitto l’ignoranza e la superstizione, oltre ad allungarci la vita. A me non interessa quello che fanno gli altri paesi, io vivo qui, voglio uno stato che sia di tutti.
Perchè toglierlo? Dà almeno l’illusione(o la speranza)che resti ancora qualcosa di buono, in giro. Un abrazo
Europa vergogna! Chi nega il suo passato e la sua cultura non merita rispetto!il crocefisso è un simbolo dell’europa non è una questione religiosa ma culturale prima di tutto e come ho scritto di rispetto per il proprio passato … l’europa non può negare di avere origini cristiane, tutta la sua storia è stata segnata dalla religione … non si chiede a nessuno di aderire o meno ad un culto … sarebbe come non studiare più le guerre, e non chiederci più come e perchè oggi vivamo così e cosa è stato il nostro passato … ricordatevi che il cristianesimo a segnato profondamente, più o meno giustamente a volte, la politica, l’arte e la scienza di tutte le nazioni europee
‘E giusto che il Vaticano protesti, è un suo diritto…peccato, però che ci dimentichiamo che l’Italia, anche se fonda le sue origini nel cristianesimo, è uno stato laico, indipendente e sovrano.Ci dimentichiamo, però, di come il Vaticano condizioni e interferisca. Ci dimentichiamo di come condizioni la nostra classe politica e dei previlegi che riceve.Vogliamo ricordare sol per un attimo il caso Englaro? Si stava facendo una legge in 48 ore, quando non si ha il tempo di tutelare chi non riesce ad arrivare a fine mese. Il crocifisso è un simbolo per i credenti. ‘E giusto rispettarlo,ma nei posti di culto, negli oratori, nelle opportune sedi dei credenti e così come è giusto rispettare anche chi credente non lo è! Siamo, una volta tanto meno ipocriti e ricordiamoci che da studenti ci fosse o non ci fosse proprio non ce ne importava niente. Siamo meno ipocriti e mettiamo il Tricolore nelle aule, ricordandoci che se oggi esprimiamo le nostre idee e le nostre opinioni lo dobbiamo alla nostra bandiera e a chì è morto per Lei e per noi!
e` siamo alle solite! :avete o no gli atributi al loro posto?..a questo tema il nostro governo.. sta dimostrado di averli.FINALMENTE.io sono da sempre stato un europeista convinto.pero`se la massima autorita`che ci dovrebbe difendere,in base alla nostra cultura cattolica romana radicata in italia essprime un verdetto adir poco infantile ,da (rimuovere il crocefisso dalle scuole.)qualcuno a` verificato se questa commissione e composta da luterani o protestanti?da sempre ostili alla santa romana chiesa? se` cosi` che razza di europa stiamo costruendo? tutto questo non fa che accrescere il penziero musulmano a loro favore ,sentendosi cosi` autorizzati a valersi delle loro idee. e a chiedere cospigui risarcimenti .concludendo che male fa ,se il nostro cristo che tutti noi nei momenti di difficolta` lo preghiamo .nella piu` stretta intimita e speranza?
Laicità e laicismo sono due concetti ben diversi!
Mentre la laicità dello Stato è un obiettivo perseguito anche dai cattolici tra i primi, il laicismo è puro razzismo, che genera insofferenza, discriminazioni e odio nei confronti di tutte le religioni. Lo sanno bene anche coloro che fomentano la confusione di questi due concetti. E lo fanno con estrema malizia, contando sull’ignoranza e l’imbecillità dell’uomo di questo tempo.
INAUDITO – UNA DECISIONE DA NON ACCETTARE E DA NON FARLA APPLICARE
Fuori la chiesa e i cristiani dalle scuole! LO STATO E’ LAICO!
Sarebbe ora di toglierlo questo crocifisso sia dalle aule scolastiche che dagli uffici pubblici. Religione e Stato devono essere indipendenti e separati, per il bene di entrambi: lo Stato non deve essere soggetto alla religione, né la religione deve essere soggetta allo Stato. Quindi per quale ragione in una istituzione dello Stato deve apparire – e dominare, data la posizione accuratamente scelta – il simbolo di UNA delle religioni esistenti nel nostro Paese, sia pure quella più diffusa?
Qui si continua a dimenticare che ci sono italiani di religione ebraica, e da una quarantina di anni a questa parte anche di religioni orientali come buddismo, induismo e islam. Poi esistono tanti italiani che si professano atei o agnostici. Per quale ragione tutti costoro devono subire l’imposizione di un simbolo religioso nel quale non si riconoscono? Nel resto d’Europa questo non avviene, solo noi dobbiamo continuare a fare i retrogradi in perenne ossequio al Vaticano. Ma quando cresceremo? E questo governo ha la faccia tosta di ergersi a difensore di chissà cosa, quando dei suoi esponenti tutto si può dire tranne che seguano la morale cattolica. E sarebbe ora che coloro che blaterano di identità cristiana dell’Europa leggessero qualche libro serio: parlare di identità di un continente è una cosa priva di senso, data l’estensione territoriale e il numero di popoli che in esso vivono, ognuno con le proprie vicissitudini storiche. L’Europa è greca, è latina, è cristiana, è ebraica, è musulmana, è gotica, è rinascimentale, è barocca, è illuminista, è fascista, è comunista. L’Europa ha inventato la democrazia e il nazismo; l’Europa è stata per secoli lacerata da guerre di religione; l’Europa è Norvegia e Italia, è Portogallo e Bulgaria, è un continente frammentato e non un blocco unitario come lo dipingono gli ignoranti. Mille popoli, mille culture, mille religioni che possono convivere solo se nessuno pretende imporre nulla agli altri. Che poi alcuni politici si scaglino contro la corte di Strasburgo a nome del popolo italiano è solo un altro segno del loro distacco dalla realtà: cari megalomani non mi rappresentate né mi rappresenterete mai, quindi vedete di parlare a nome vostro e (forse) dei vostri elettori. Il popolo italiano non avete ancora capito che cos’è.
Europa, amante di Zeus dal quale ebbe tre figli, divenne prima regina di Creta. Altro che identità cristiana!
Stavo guardando in TV i servizi di varie emittenti sulla decisione della Corte di Strasburgo e passavano immagini di aule scolastiche dove, ovviamente, era appeso un crocefisso alla parete. Mi è venuto spontaneo chiedermi: “Ma cosa ci fa un crocefisso in un’ aula scolastica ?” In una scuola privata parificata gestita da preti o monache è normale che ci sia un simbolo religioso nelle aule. Ma perché ci deve essere un crocefisso nelle aule delle scuole pubbliche statali o comunali ? Sento dichiarazioni assurde, nel senso letterale della parola, cioè dichiarazioni palesemente non vere. Qualcuno afferma che il crocefisso non è un simbolo religioso. Ma che ci hanno presi per scemi ? E allora, di grazia, è un simbolo di cosa ? Chi vuole un crocefisso da omaggiare o da pregare se lo tenga in casa o vada in chiesa.
Se pensiamo a quanti morti, quante guerre, quanta violenza in nome della religione… è meglio lasciare i simboli nei luoghi di culto per chi ci crede. E questo deve valere per tutti e per tutte le religioni. A Cesare quel che è di Cesare, no? (e Bersani comincia col piede sbagliato: un altro baciapile del vaticano).
X Loituma. Quoto le tue frasi. Bene Strasburgo. Ed aggiungo che è il momento di togliere anche il Crocifisso dalle aule dei tribunali. L’Italia è uno Stato laico e non una dependance del Vaticano. Purtroppo la spiritualità si è persa con Papa Ratzinger che si è inimicato anche i mussulmani con le sue inopportune ed offensive frasi nel 2006 su Jihad e guerra santa: “Mostrami pure ciò che Maometto ha portato di nuovo – aveva detto un imperatore bizantino, citato da Ratzinger – e vi troverai soltanto delle cose cattive e disumane…”
Da allora le polemiche non si sono placate e balzano agli occhi le “incongruenze” con le aperture ai Lefebvriani e ai Pastori anglicani sposati che potranno diventare preti
In uno stato laico di fatto e non solo di nome nei luoghi pubblici di pertinenza dello Stato NON devono comparire simboli religiosi di nessun credo o confessione. I privati ovviamente possono invece fare ciò che vogliono. Questa norma sarebbe giusta comunque,indipendentemente dalla presenza attuale in Italia di minoranze culturali e religiose diverse dalla nostra. Non si tratta qui di rispettare sensibilità religiose diverse da quella cattolica ma di affermare un principio di neutralità e imparzialità che uno stato laico deve avere nei confronti di qualsiasi credo religioso o politico dei propri cittadini. Affiggere un crocifisso in uno spazio pubblico come le scuole, gli uffici di un ministero ecc. significa invece fare una scelta di parte, affermare l’esistenza di un primato riconosciuto dallo stato. In barba al concetto di pari diritti e dignità di tutti i cittadini. L’argomentazione che spesso viene sollevata contro questa imparzialità consiste nel denunciare la mancanza di reciprocità che in molti paesi, soprattutto musulmani, viene praticata nei confronti ad esempio della fede cristiana. Mi pare un’argomentazione sciocca. In quei paesi non può esistere reciprocità visto che stato e religione (così come avveniva in Europa fino a non molto tempo fa)fanno tutt’uno, si tratta cioè, perlomeno sulla carta, di stati confessionali. Seppur alcune differenze religiose possono venir tollerate non possono essere trattate in modo neutrale visto che la loro stessa presenza va a contraddire la monoliticità dello stato e del potere conseguente. Difatti questi paesi non hanno la pretesa di essere nè laici nè democratici perlomeno non nel senso occidentale. L’occidente, nella sua esperienza storica, ha imboccato invece la via della tolleranza o meglio dell’indifferenza nei confronti della religione. Giusto o sbagliato che sia è per coerente conseguenza che non può esservi in uno stato laico una rappresaglia di tipo religioso verso una minoranza culturale solo perchè questa proviene da un paese dove il credo cristiano è perseguitato o al limite ridimensionato nelle proprie necessità confessionali. Altrimenti si torna indietro ad una mentalità medievale, quella stessa che ci si compiace così spesso di imputare ai musulmani per come trattano le loro donne ecc. ecc. Aggiungo inoltre che a mio avviso le radici d’Europa non sono solo cristiane ma soprattutto greco romane e difatti il vecchio paganesimo, seppur in forme degenerate, compare di continuo nella nostra vita, nei nostri atteggiamenti e anche nella stessa fede cattolica (il culto dei santi e delle reliquie). Il cristianesimo è stato fatto digerire a forza all’occidente creando anche una serie di conflitti epocali dolorosissimi (basti pensare alla lotta tra papato e imperatore), ha avuto il merito di andare a riempire un vuoto spirituale che i vecchi dei e le vecchie idee non bastavano più a colmare. Ma non si è mai acclimatato del tutto alle nostra ancestrale mentalità. Laddove c’è riuscito ha trionfato solo in cambio di grandi compromessi con lo spirito e il carattere occidentale. Diventando alla fine un leggero velo, una parodia palestinese dei vecchi culti europei…
P.S.
Un paradosso consiste nel fatto che a dirsi difensori del crocifisso e del cristianesimo sono coloro che più di altri lo hanno già ripudiato! Coloro che con le loro azioni, il loro razzismo, il loro disprezzo verso i poveri, il loro prostrarsi al cospetto di nani fino ad adorarli come dei al posto di Dio, più di altri offendono la persona stessa di Gesù Cristo!
LETTERA A DIOGNETO: V. 1. I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. 2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. 3. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. 4. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. 5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera.
Il Crocifisso e’ come la bandiera per uno Stato per chi non e’ Credente.E’un simbolo religioso,ma anche laico.Quindi non dovrebbe dare fastidio a nessuno. Rappresenta,come simbolo, varie religioni cristiane,ma anche tutta la civilta’europea. Anche se non piace a tutti,la civilta’ europea ha le sue fondamenta nel Cristianesimo. Le ideologie son passate, ma il Cristianesimo e’ ancora vitale, grazie a Dio. Per alcuni probabilmente essere moderni significa negare questa evidenza e non potendolo confutare con ragionamenti seri si dilettano a farlo con leggi ridicole come il divieto di esporre il crocifisso nelle scuole. Angelo
L’Italia e molti cosi’ altri paesi in Europa sono oggi societa’ multiculturali e come tale si deve andare incontro ai gusti di tutti . Per uno stato che si dichiara laico non e’ piu’ accettabile di avere crocifissi in edifici pubblici .
Non e’ questione di tradizione o di storia del paese . Siccome viviamo in una societa’ multiculturale si devono rispettare i sentimenti religiosi o non religiosi di altre persone. La religione deve essere una cosa personale . Lo stato laico non ha niente a che fare con la propaganda sublimale per una religione o l’altra . Io sono un ultrasessantenne che quando frequentavo le scuole superiori mi feci scrivere una lettera da mia mamma per esentarmi dalle barzellette religiose . Non ho nessun rimpianto per aver eliminato quell’albatross dalla mia vita .
Speriamo che il laicismo sappia far tesoro di questa grande conquista e che non la faccia diventare soltanto la prima grande conquista di qualche altra relgione.
Le radici europee sono pagane tanto per cominciare. Che poi il Cristianesimo abbia distrutto qualsiasi cosa potess essere una minaccia al potere della Chiesa cancellandone il ricordo, mistificandone i contenuti e introducendo l’ orrore della corporeità è un’altra cosa.
Ma voi che professate queste fantomatiche “radici Cristiane” pensate che il culto di Cristo sia sbucato dal nulla? Non esisteva la spiritualità già da MIGLIAIA di anni prima? Pensate che il culto di Cristo non debba nulla al paganesimo?
Bene Strasburgo, chissà che questa sia la prima pietra per costruire una VERA libertà di religione e non quell’ oscenità ipocrita e bigotta che c’è in Italia.
In quest’epoca, tutelare i genitori consiste nello sfrattare Gesù Cristo dalle aule scolastiche!:)
E la tragedia sta nel fatto che molti ci credono ed anche si battono come se fosse una conquista!
C’è una gara tra destra e sinistra a chi riesce meglio a cancellare Gesù dal cuore, dalla mente, dalla memoria degli uomini (la destra con la sua “etica” anticristiana a misura di corrotti, di nani, ballerine e di guerre preventive, e la “sinistra”, che si batte ormai solo per il diritto alla morte, che ha buttato via tutte le vecchie bandiere e che, per darsi un’alone d’identità, ha incentrato tutta la sua azione strategica sull’anticlericalismo) , ed in Europa, in quest’Europa del trattato di Lisbona, trova la piena convergenza e sintesi!
A chi da noia Gesù Cristo? Non certo ai mussulmani!
I tempi sono maturi! Adesso non si attacca più solo la Chiesa, ma si fa guerra all’agnello, direttamente alla persona stessa di Gesù Cristo!
Le radici dell’Europa sono cristiane e quindi questo va riconosciuto come fanno gli Sati Uniti d’America e come fanno tutti i paesi islamci , pertanto l’Europa non puo’ disconoscere le proprie radici .
Nessuno si sta rendendo conto che gli europei stanno perdendo molti dei loro valori in nome dei cosi detti ”permissismo – ”buonismo” ” ecc…?
Pagherei volentieri i biglietti aerei a queste persone per far loro visitare i paesi con religioni diverse del cristianesimo , e al loro rientro in europa vorrei sentire come la pensano .
saluti
una lettrice
Sono d’accordo con la sentenza della Corte di Strasburgo.
Ho sempre vissuto come una violenza personale l’imposizione di un simbolo religioso , veicolo di precisi precetti morali in un luogo in cui deve prevalere la Ragione e l’Istruzione.
Nessun marchio di fabbrica nei luoghi pubblici, ogni uno veda pure ciò che vuole sulla parete bianca.
Giustamente i crocefissi devono essere rimossi visto che la religione cattolica non è più religione di stato.
E’ assolutamente necessario considerare e rispettare l’ormai onnipresente plularità di religioni e razze. Il diritto di non veder imposto un simbolo religioso prestabilito in istituzioni pubbliche e specialmente scolastiche è una condizione di civiltà. Tanto più se, come in un scuola, si educa ad una libertà di scelta e ad una autonomia di coscienza, intellettuale, etica e politica. Bersani cominci bene per cortesia: laico o pro-vaticano?