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Il 9 novembre di 20 anni fa è caduto il muro di Berlino. E’ stato, secondo voi, l’evento più importante dal 1945 ad oggi?
Raccontateci dove eravate e come lo avete vissuto

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28 Commenti

  1. Luigi il 9 August 2010 alle 8:42 pm

    Fabrizio De Andre’ —Domenica Delle Salme

  2. Gino Piccaglio il 14 November 2009 alle 4:05 pm

    A posteriori si può dire: caduto un muro se ne fa un altro (globale).

  3. sandro carlucci il 12 November 2009 alle 6:33 pm

    Fatela finita con questa saga del muro. Ci somo cose molto piu’ vitali del quale parlare.

  4. Ennio il 10 November 2009 alle 11:49 am

    E bravi. Ora ed ore di propaganda non hanno MAI ricordato come la Russia migliore abbia partecipato alla fine del Muro: il Concerto dell’Immenso Rostropovich !
    Ancora l’Occidente è in guerra con la Russia ….

  5. Nico il 10 November 2009 alle 11:09 am

    In questi giorni si puo’ capire come le Massmedia e Politici ci fanno il lavaggio di cervello.

    Come ha giusto detto Andrea quei pecoroni che sono stati 20 anni fa a dimostrare per la Liberta’ e Democrazia davanti al muro oggi votano DIE LINKE, non lo dicono per ipocrisia, ma nel cuore vorrebbero di nuovo il muro e non piu’ 2m alto ma 10m.
    Perche’ dopo 20 anni ancora non c’e’ la unificazione di una popolazione come 20 anni fa tutti gridavano WIR SIND EIN VOLK !!! (Noi siamo un Popolo)
    Per quelli che non vivono qui in germania non sanno che la germania e ancora divisa in due, nel campo culturale, lavorativo,politico ecc.
    L’arroganza del tedesco della RFT ancora continua non solo come “abitudine” verso tutti gli stanieri ma anche con i suoi cittadini della DDR, cosi come succede da noi in Italia tra il NORD e il SUD, dove c’e’ piu’ benessere le persone si credono di essere piu’ civili e di conseguenza di guardare gli altri dall’alto in basso.
    Se si crede che sia questa la Liberta e Democrazia e che sia un evento da festeggiare, non posso dire che POVERI NOI !!!!!!!!

  6. giovanni il 10 November 2009 alle 10:10 am

    Quando è caduto il muro di Berlino, noi, qui in Occidente abbiamo pensato forse che l’umanità aveva raggiunto la “terra promessa”. Indubbiamente con il muro sono cadute delle realtà sbagliate e oppressive.
    È anche vero però che la guerra fredda, di cui il muro era simbolo, era un equilibrio fra poteri politici ed economici. Con tutte le sue criticità era un “equilibrio” fra pesi e contrappesi di opposte tendenze.
    Con la caduta del muro (1989) e la disintegrazione dell’ex Unione Sovietica (1991), quell’equilibrio si è rotto.
    È venuto a mancare un sistema politico ed economico, quello comunista, detestabile negli eccessi, ma che almeno a livello di utopia, mirava ad un mondo più giusto e umano (nella realtà non era così!).
    Sono rimasti padroni del campo i sistemi rivali pure loro sbagliati, quelli della destra economica e politica.
    Il dilagare di un sistema economico liberistico frenato non solo ha approfondito il divario d’ingiustizia fra i poveri e i ricchi (a livello mondiale e a livello dei singoli paesi), ma ha prodotto l’attuale crisi economica, che ha rischiato e rischia ancora di essere il suicidio economico e sociale del mondo.
    Sotto l’aspetto politico, la destra è rimasta incontrastata e libera di andare agli eccessi che vediamo ogni giorno soprattutto in Italia.
    Ma … continuiamo a sperare: il muro di Berlino ci ha insegnato che anche i sistemi più monolitici possono cadere, anche all’improvviso, come esplosione delle proprie contraddizioni interne. Anche Berlusconi, frammentato fra le istanze ancora democratiche di Fini, quelle fasciste sue, e quelle indefinibili della lega, potrebbe cadere magari anche all’improvviso.

    Se qualcuno avesse ancora dei dubbi sul fatto che l’Italia sia avviata (o sia già) sulla strada di un secondo fascismo: avete sentito ieri sera al TG1 delle ore 20 l’editoriale di Minzolini dagli schermi della televisione pubblica? Credo voglia far straripare l’indignazione degli utenti.
    Un paio di editoriali così e ottiene il doppio risultato dei crolli sia dell’utenza RAI che del pagamento del canone. Questi sono gli obiettivi, dichiarati anche pubblicamente nel corso di interviste, dal suo padrone. Che distruggendo la RAI ci guadagnerebbe sia politicamente sia economicamente (tramite Mediaset).

  7. Giampiero il 10 November 2009 alle 9:10 am

    Non mi ricordo dove fossi quel giorno di vent’anni fa.
    So solo che nel sentire le parole di Angela Merkel ho provato amarezza e meravglia.
    Amarezza perche’ vivo in una nazione dove troppe persone non capirebbero il discorso della Merkel neanche se lo sentissero nel loro dialetto padano.
    Meraviglia per non aver sentito una delle solite sciocchezze che chi rappresenta l’Italia e’ solito esibire.

  8. flavio il 10 November 2009 alle 8:33 am

    MURO: BELLA FINE DEL SOGNO ROSSO DI ISOLARE IL COMUNISMO.

  9. sandra il 10 November 2009 alle 6:27 am

    AVEVO ALLORA 42 ANNI E HO SEMPRE PENSATO CHE NON AVREI MAI VOLUTO VIVERE DA QUELLE PARTI.

  10. Mauro Busignani il 10 November 2009 alle 2:29 am

    IL PARADOSSO DEL MURO DI BERLINO 20 ANNI DOPO.
    I nuovi muri non sono più barriere rigide, ma confini immateriali, a volte ancora più difficili da superare.
    Sono i muri che dividono i popoli ricchi da quelli poveri, le razze dalle etnie, i cristiani dagli ebrei e dai mussulmani.
    Sono i muri dei nuovi cruenti conflitti sociali causati da una “globalizzazione” fondata solo sul profitto.
    Sono i muri di una profonda crisi relazionale tra le persone dovuta ad un senso di isolamento, paura e insicurezza che genera un malessere esteso fin dentro le nostre mura domestiche.
    Per abbattere questi muri bisogna armarsi di una nuova “picozza” capace di cambiare le regole dell’economia e creare nuovi orizzonti di convivenza e di tolleranza civile.
    Occorre un più ampio e diffuso respiro culturale e scientifico e la coscienza di far parte tutti di un genere umano ospite / usurpatore di questa piccola meravigliosa pallina dispersa nell’Universo che si chiama Terra.
    Mauro Busignani

  11. mara il 9 November 2009 alle 11:01 pm

    Chiunque non abbia vissuto direttamente l’esperienza del popolo tedesco non potrà mai capire se non attraverso l’empatia e la conoscenza delle cose. Io avevo 12 anni e da allora seguo questa nostra storia contemporanea senza cannoni ma con morti ammazzati o soffocati dalla privazione di ogni libertà e istigati persino (conoscete la STASI ?) alla delazione in ambito familiare, o i ragazzi che studiavano a Berlino ovest e non potevano più farlo, e non potevano viaggiare se non nel “loro recinto di pecore” !?!.
    Dalla fine della guerra, le generazioni europee successive hanno goduto di libertà e benessere anche grazie al sudore della propria fronte ma senza “essere pecore in un recinto” e perciò in troppi non riconoscono al valore “libertà” il significato che realmente ha. Questa mattina ho voluto telefonare per festeggiare ad una signora che da sposata andò a vivere a Jena (Germania orientale) ma perse tutti quelli che aveva dovuto abbandonare a Berlino ovest; solo dopo il 9 novembre 1989 potè con il marito ristrutturare la casa inserendo l’energia elettrica, le finestre nuove e solo nel 1993 comprarono un’auto di seconda mano per poter viaggiare e vennero in Italia, il sogno di tutti i tedeschi, compresi quelli dell’Est.
    E’ forse indispensabile perderla la “libertà” per apprezzarla, pur con le imperfezioni che su questa terra non mancheranno mai ???

  12. Andrea il 9 November 2009 alle 8:34 pm

    Credo che quel 9 novembre sia stato in realta’ uno dei giorni piu’ tristi del ‘900. Non per la caduta di un muro in se, che e’ indubbiamente un’evento positivo, ma per quei milioni di pecore che festeggiavano e pensavano “ora anche noi avremo le vetrine, le insegne, le automobili che non siano le Trabant…” con buona pace dei servizi sociali, dell’uguaglianza e della solidarieta’. La grande tragedia e’ stata l’annessione della DDR alla RFT, dove, ricordo, essere socialisti voleva dire rischiare il carcere, altro che liberta’! Dove vivevano (e vivono) migliaia di feroci nazisti amnistiati e reinseriti nella societa’. Da quel giorno anche quello strano esperimento che era la DDR ha dovuto subire tutte le ingiustizie e le diseguaglianze del sistema capitalistico, le stesse brutalita’ comparse nella notte dei tempi nelle prime societa’ ancestrali, e senza che siano strutturalmente mutate nel corso dei millenni.
    Quello del 9 novembre e’ una data che nell’est europeo ha successivamente portato alla fame, all’estrema miseria, alla morte di tante persone, e all’arricchimento esagerato di pochi infami criminali disposti a tutto. Il realsocialismo, anche con tutti i suoi lati negativi, ha portato una certa serenita’ e sicurezza nella gente, ha portato giustizia e socialita’. E comunque si presentava come un sistema molto piu’ ordinato, logico e per molti versi piu’ morbido (tranne forse che per il dissenso verbale – ma anche il dissenso puo’ essere sbagliato, specie se contiene elementi di fascismo) rispetto al caos delle societa’ occidentali classiste e mercificatrici.
    Perche’ oggi le stesse pecore che festeggiavano rivorrebbero indietro il muro? E’ come mai nonostante tutto a Berlino il partito anticapitalista nei quartieri dell’est oltrepassa il 40%? Forse c’e’ qualcosa che non quadra nella contrapposizione liberta’ e prosperita’ – oscurantismo e miseria, sbandierata da tutti i filo-occidentali. Ma perche’ la gente non si sveglia? Perche’ non capisce che la quasi totalita’ dei mezzi d’informazione e’ in mano a capitalisti che stravolgono la realta’, timorosi che il socialismo possa riprendere piede e spazzarli via..

    P.S. Per il signore di Gorizia: io sono un ex-yugoslavo, sto a circa 100km da Gorizia, e si, e’ cartemente positivo che si sia unita, ma vale lo stesso discorso, cioe’ e’ negativo che si sia unita sotto la bandiera dell’ingiustizia (cioe’ quella USA) mentre Gorizia est apparteneva ad uno dei pochissimi paesi SOVRANI del dopoguerra (mentre l’Italia e’ stata dal ’45 fortemente controllata – quasi uno stato fantoccio)

  13. Nadia il 9 November 2009 alle 8:18 pm

    Allora ero molto giovane e non l’ho vissuta come un evento così importante. Ricordo i miei genitori invece che seguivano il tutto alla televisione ed erano molto felici per ciò che stava accadendo. Credo quindi che oggi, dando risalto a questa ricorrenza, si stia trasmettendo un messaggio molto positivo ai giovani, soprattutto per ribadire che non dimenticare tutto quello che è accaduto, può aiutare a far in modo che non riaccada mai più. La libertà, l’uguaglianza e soprattutto l’unità nazionale sono dei valori che ognuno di noi dovrebbe avere ben radicati dentro di sè. Sappiamo bene però che non è così.

  14. Renato Baruffi il 9 November 2009 alle 6:41 pm

    Una speranza naufragata, promesse, dei Grandi protagonisti politici di allora. Mancate. Nessuno credeva che a 20 anni di distanza tutto quello che si era pensato, desiderato per i popoli oppressi, per la vera libertà, per l’unificazione della Germania, la fine del sacrificio dei tedeschi dell’EST, sarebbero rimaste seppellite sotto le macerie del muro. Come sta oggi il mondo rispetto ad allora? Il muro, come simbolo crudele di divisione di un popolo non deve esistere in assoluto. Ma nel frattempo altri muri sono stati costruiti per dividere. Di questi nuovi muri che se ne dice? A quando la loro demolizione per la stessa ragione? Oggi si festeggia alla grande, con sfarzo e retorica, ma questo non inganna la drammaticità del nostro tempo, tra nuovi muri, nuove guerre, nuove discriminazioni. La menzogna è quel muro invalicabile con il quale si consumano amare tragedie, più nascoste ma ugualmente infami. Non dobbiamo fgesteggiare i 20 anni dalla caduta del muro, ma metterli a bilancio e vedere quanto siano stati profiqui per la vera libertà.
    Saluti Renato Baruffi

  15. Giuseppe Salieri il 9 November 2009 alle 6:40 pm

    Io mi ricordo molto bene quando il muro fu costruito. Abitavo a Bologna e avevo 16 anni e ne discutevo con i miei amici. Uno di loro disse: “Se il muro lo costruissero qui a Bologna, noi saremmo nella pare Est”. Infatti abitavamo quasi tutti sulla Via Emilia Levante… e cio’ mi fece grande impressione.
    Quando invece abbatterono il muro, abitavo a Roma, avevo famiglia e lavoravo come un matto. Non avevo tempo per discuterne come quando avevo 16 anni.

  16. enemyofNWO il 9 November 2009 alle 6:03 pm

    Bene . Celebriamo la caduta del muro si . Ma l’espansione occidentale verso est non e’ cessata e’ come se la guerra fredda non sia finita . Guardete solamente cosa successe alla Jugoslavia . Smembrata perche’ non era conveniente per l’Europa avere un paese comunista nel mezzo .L’accerchiamento della Russia continua , rivoluzioni “colorate ” sono organizzate e finanziate dai servizi segreti delle potenze occidentali . Il lavaggio del cervello continua per gli abitanti degli ex paesi della cortina di ferro . La propaganda e’ incessante e ci sono gia’ vittime del sistema capitalistico occidentale che ha prestato soldi ai paesi baltici che ora non si possono permettere di ripagarli . Ma nessuno ne parla . Come il sistema comunista falli’ cosi’ finira’ questo sistema basato sulla carta straccia che si chiama euro . E’ solo questione di tenpo . Certi paesi cosi’ entusiasti di godere la falsa prosperita’ dell’occidente sono cascati dalla padella nella brace .

  17. rita pistolozzi silva il 9 November 2009 alle 5:48 pm

    non so cosa in effetti ha prodotto la caduta del muro.però secondo me si doveva andare per gradi e adesso è il kaos totale.esempio questo gran dibattere sul crocifisso,mi ha fatto ridere quel tapino che girava per l aquila con un grande crocifisso,corrotto,puttaniere contatore di balle con un crocifisso che lo sovrastava,cosa non si fa ,che vergogna.in quanto al fatto del crocifisso a me non mi da nessun fastidio,ma chi si pasce la bocca in questi giorni con i soliti sofismi.c è una massima che è implicata col crocifisso..ama il prossimo tuo come te stesso,per cui da che pulpito sento parlare,da persone che buttano come zavorra i migranti,omofobi,razzisti,senza un briciolo di dignità,c è la ripresa..ma quanta gente è a spasso.quante balle-comunque guai a chi tocca rai 3.la gente ne ha le balle piene dei cantastorie. e credo che cominci a incazzarsi molto.w la democraziaaaaaa del popolo per il popolo.torniamo alle preferenze.w chi fa informazione libera.w chi ha la dignità perchè da questo schifo di sistema,ormai alla frutta si salveranno solo quelli che con dignità hanno aperto gli occhi a tanti e adesso credetemi non basteranno manco le briosche.un caro abbraccio a rai news24 a tutta la redazione a mineo insomma a tutti,vi ho nel cuore,nella mente e nell anima,con stimaaaaaaaaaaaaa.ritasilva

  18. Rosalba il 9 November 2009 alle 5:12 pm

    Dal sito ufficiale del Quirinale:

    http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Notizia&key=2559

    “Tenere sempre cari i diritti di libertà e i principi democratici”

    ……Diritti di libertà, a cominciare dalla libertà di espressione, articolo 21 della nostra Carta, e principi democratici da tenere sempre cari, da preservare e far vivere in Italia e ovunque”…..

    E’ stato quanto mai opportuna, da parte del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, la sottolineatura dell’art. 21 della Costituzione ed i principi di libertà e di espressione in Italia come all’estero. In un periodo in cui in Italia è soffocata la libertà di espressione e di stampa.

    Dunque, bene complimentarsi con l’estero ma è sempre più necessario contestualizzare i fatti anche nel nostro Bel Paese.

    L’implosione del Muro di Berlino, della fine della guerra fredda e la caduta delle ideologie è avvenuta principalmente ad opera del ex-leader sovietico Michail Gorbaciov e Nobel per la Pace che iniziò con la Perestroika e la Glasnost il lavoro di trasparenza e rivoluzione interna al sistema dell’ex-Urss. La Storia non è stata dolce con lui. E’ stato messo da parte per innumerevoli motivi. Giustamente Gorbaciov insieme alla Merkel hanno dato il via al ventesimo anniversario del simbolo della guerra fredda.
    Dove ero quel 9 novembre del 1989? Dopo le prime notizie, la notte trascorsa in casa di amici a festeggiare, una sola tv per tante persone, pur di seguir in diretta il muro che veniva sbriciolato dai tedeschi animati da un forte spirito di riunificazione.

  19. and il 9 November 2009 alle 3:59 pm

    ero a perdere tempo a fare il militare…

  20. Andrea il 9 November 2009 alle 3:38 pm

    Secondo me un popolo che ha devastato, dalla sua esistenza, l’Europa e il mondo, non meriterebbe l’esistenza

  21. Lena il 9 November 2009 alle 2:16 pm

    Crolla il muro di Berlino, ci si consoli, ma intanto sorgono muri di ipocrisia, di egoismo, di indifferenza, di ignoranza … ci sono persone, non molto lontano da noi, che possono testimoniare di muri devastanti che si stanno costruendo nella loro casa, sulla loro terra, che privano degli affetti, ostacolano ogni desiderio di una vita dignitosa.
    Noi ci illudiamo di essere al di là di ogni muro.
    Mi viene in mente il mito della caverna di Platone, a ben guardare ad ognuno il suo muro e per tutti una caverna.
    Saluti

  22. negarvil il 9 November 2009 alle 1:23 pm

    Ok. Ma non era per alcuni aspetti preferibile un mondo più ”ordinato”?
    ..vero è che mancavano diritti per l’Occidente scontati,in molte di queste zone dell’Est, però, però…

  23. sancho il 9 November 2009 alle 1:22 pm

    20 anni fa cadde un muro!

    Ma, per un muro che è caduto, quanti altri muri sono sorti e crescono?
    S’innalza il muro della cittadella degli impuniti e fuori, nelle jungle, nei deserti e nelle steppe delle povertà crescenti, vecchie e nuove, quanti muri si stanno innalzando? Muri del pregiiudizio, muri di odio, muri ideologici, che servono a dividere i poveri e far si che si scannino a vicenda. Ogni motivo è buono per fomentare la divisione e la guerra dei poveri, per il ludibrio dei ricchi e degli impuniti, sempre più sicuri nella loro cittadella, sempre più piccola. E, molti che fanno il loro gioco, credendo di potersela cavare strisciando, vengono via via espulsi nell’inferno della miseria a combattere la battaglia quotidiana per la sopravvivenza.

  24. giulio raffi il 9 November 2009 alle 1:20 pm

    Quanta ipocrisia nei commenti ufficiali ed in questi più privati. La libertà è un bell’oggetto, come una pietra preziosa, peccato però ché, come queste , essa venga usata per comprare il consenso di chi si prostituisce e ben poco rimanga per essere goduto dai più. Così l’argenteria ed i rubini è più facile trovarli nei postribili ed in certi salotti che nelle case dei comuni mortali. Ai quali resta sempre comunque panem et circensi.

  25. flavio il 9 November 2009 alle 12:06 pm

    PERO’ A RAGION VEDUTA SI STAVA MEGLIO COL MURO, ALMENO C’ERANO DUE PADRONI, ORA INVECE IL NUOVO ORDINE MONDIALE IMPOSTO SOLO DAGLI USA E’ SEMPLICEMENTE DEVASTANTE, E CIO’ COMPORTERA’ “AGGIUSTAMENTI” CATASTROFICI

  26. flavio il 9 November 2009 alle 11:57 am

    E’ FINITO L’IMPERO COMUNISTA CHE HA FATTO MILIONI DI MORTI GRAZIE AL PAPA POLACCO. ERA ORA.

  27. Alex il 9 November 2009 alle 11:44 am

    Vivo a Gorizia e dopo 50 anni, due anni fa la mia città si è riunita. Gorizia potrebbe essere considera la piccola Berlino: Gorizia e Nova Gorica.
    Ora sono praticamente un’unica città, il confine non esiste più e i vecchi pregiudizzi e le vecchie ferite stanno lentamente sparendo. Forse ci divide (a differnza di Berlino) la lingua e gli stati ma il tempo stà lenendo le ferite e i pregiudizzi di anni. La Slovenia stà facendo passi da gigante e stà diventando veramnte un paese Europeo (forse anche più dell’Italia per certi versi). Oggi passare LIBERAMENTE quel confine è meraviglioso. Ieri cerano le guardie armate e rischivi seriamente se oltrepassavi il confine. Oggi non è più così e stà ritornando lentamente la coscinza dio essere un unica città.
    Venite a vedere la piazza della Transalpina che è una piccola porta di Brandeburgo.

  28. Arjana il 9 November 2009 alle 10:44 am

    L’anno 1989/90 era l’ultimo anno dell’università. A l’epoca vivevo in Albania al di là della cortina di ferro , paese del blocco del est diviso con un muro virtuale dal resto dell’Europa.
    Un mese prima della caduta ce stata una grande riunione di studenti con gli inviati del partito comunista per spiegarci la perestrojka e gllasnost e la politica sovietica criticando ovviamente l’apertura di Gorbacev e che la posizione del nostro governo contraria ai cambiamenti. Dopo a novembre il giorno della caduta del muro non ce stato nessuna informazione, c’era solo un canale televisivo dello stato controllato dal partito e una sola testata giornalistica che si chiamava “la voce del popolo” ma in realtà era la voce del partito comunista che non hanno dato notizia. Personalmente l’ho saputo tramite la radio sulle frequenze della radio vaticana che aveva un segnale potente e che ogni tanto di nascosto l’ascoltava. C’era una grande stupore tra di noi e la consapevolezza che qualcosa nelle fondamenta era cambiato , e che eravamo la generazione perduta passando i nostri anni migliori sotto un regime comunista feroce. Da quel giorno in poi le crepe nel sistema del nostro paese sono diventati profondi e dopo due anni nel 1991 è stato il crollo del regime e le prime elezioni democratiche . Dopo 20 anni sono qui in Italia e vivo nella splendida città di Bologna e penso che senza la caduta di quel muro non avrei realizzata il mio progetto di vita , quel giorno e quel anno ha cambiato per sempre milioni di vite compresa la mia.Il mio dovero come cittadino del mondo è di riccordare sempre il giorna della libertà 9 Novembre 1989.
    grazie


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