Rainews24 Rainews24

Il politologo Giovanni Sartori a Rainews24 rilancia la sua proposta per uscire dall’impasse delle vicende giudiziarie del presidente del consiglio e fa la sua proposta sull’immunità parlamentare. Ascoltala e dì cosa ne pensi.

http://www.rainews24.rai.it/ran24/clips/2009/11/sartori-immunita.flv
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38 Commenti

  1. MARCY53 il 26 December 2009 alle 9:39 am

    mettetevi l’anima in pace il PREMIER non si farà mai processare,insieme ai suoi tirapiedi troverà un lodino, una leggina ,una soluzione per farla franca ancora una volta.Continuerà,SI FA PER DIRE,a governare , molto propabilmente diventerà anche presidente della republica, dopo però aver cambiato alcune cose. Insomma vorrebbe diventare un piccolo OBAMA e comandarsela alla grande.Solo che invece di OBAMA noi ci ritroveremmo un piccolo BUSCH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. modicaponi il 2 December 2009 alle 5:00 pm

    Benissimo!!!Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla Legge. Ma ci deve essere un motivo per cui i Padri Costituenti avevano previsto l’immunita’ parlamentare, poi abrogata. Quante volte si e’ ricorsi all’immunita’ parlamentare? Sicuramente tante e nessuno dell’arco parlamentare si e’ mai scandalizzato: da sinistra a destra; forse solo il popolo italiano…ma questo non conta. Se in qualsiasi occasione non si fa altro che invocare la Costituzione, perche’ non si cerca di rivalutare il significato dell’immunita’ parlamentare voluta dai Padri Costituenti ? Perche’ c’e’ di mezzo Berlusconi!!! Ma sapete, invece, a quanti dell’arco parlamentare, converrebbe??? :- a nessuno, tranne che a Berlusconi ed ai suoi accoliti!!! Va bene. Allora, che Berlusconi sia processato e condannato a vita nelle patrie galere. E poi che succede ? Opzione 1: Il Capo dello Stato avvia le consultazioni per incaricare un nuovo Premier: Fini? Tremonti ? Schifani? ecc.ecc.? Opzione 2: Bersani? D’Alema? Prodi? Casini? Bertinotti? (un altro centrosinistra) Opzione 3: Si va alle elezioni. Chiunque abbia un po’ di buon senso puo’ trarre le sue conclusioni piu’ o meno catastrofiche….Pero’ lo scopo e’ stato raggiunto: e’ stato fatto fuori Berlusconi.

  3. FRANCESCO il 30 November 2009 alle 8:17 am

    Rendiamoci conto di una cosa. Con questo governo e con l’opposizione che ci troviamo, l’unica possibilità è scegliere il male minore. Rilancio sulla proposta di Sartori: rendiamo Berlusconi IMMUNE da tutto, diamo alla Lega qualche altro contentino, e forse ci eviteremo qualche legge del cavolo. In altri paesi, anche dove esiste una qualche forma di immunità, i politici con procedimentio in corso SI DIMETTONO, anche perchè i cittadini non li voterebbero. Nel nostro paese, invece, uno più è inquisito, e più la gente lo vota. A parte il fatto che per reati comuni o peggio ancora di MAFIA, dovrebbe essere impedito per LEGGE, l’accesso a cariche pubbliche. Perchè è vero che per la giustizia italiana ssei innocente fino al terzo grado di giudizio, ma nel dubbio deve prevalere il bene comune e non del singolo, quindi, un inquisito, o condannato in primo o secondo grado, non dovrebbe avere accesso a cariche pubbliche. Ma questo non succederà mai. D’altra parte, quanti cittadini nel mondo (in paesi democratici) hanno la possibilità di farsi cucire una legge dal proprio avvocato?
    Meditate gente, meditate…

  4. luigi il 30 November 2009 alle 7:26 am

    Ma perchè vi ostinate ha trovare una soluzione per B.?
    Ma se fosse successo a un povero cittadino si poteva fare una legge ad personam?
    DAVANTI ALLA LEGGE SIAMO TUTTI UGUALI.
    Viva la Costituzione.

  5. Paolo Merlo il 29 November 2009 alle 10:34 pm

    Sartori è sempre stato un grande saggio. Pur condividendo tutte le brutte impressioni su quanto sta succedendo e tutte le paure per le derive autoritarie a cui assistiamo, penso che la porposta di Sartori sia l’unica seria applicabile oggi.
    L’altra, a livello di battuta, potrebbe essere quella di un “lodo” che assolva SB da qualsiasi reato possa aver commeso ad oggi, con l’unica clausola che si ritiri nei dintorni di Hammamet e non si facci apiù evdere e sentire per almeno 150 anni.

  6. andrea il 29 November 2009 alle 5:04 pm

    L’unica cosa triste è leggere i commenti favorevoli
    unicamente per la possibilità alla rinuncia obbligatoria di un incarico pubblico succesivo.
    Forse ve lo scrivo cosi ve lo ripassate bene (magari a memoria).

    ARTICOLO 3 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA

    “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”

  7. Mimmo da Ardore il 29 November 2009 alle 11:52 am

    MI PIACE LA PROPOSTA DI SARTORI!!!
    una proposta accettabile e responsabile per tutti i politici che hanno problemi di giustizia.

  8. stefanoC il 29 November 2009 alle 10:47 am

    Non ci sono iniziative che tengano .Non sarebbe meglio dare più informazione sui fatti che hanno portato alla denuncia ? Spiegategli il perchè ed il percome , diffondetelo , e poi saranno i cittadini a scegliere .
    Basta alla notizie lanciate ad effetto come delle bombe del tipo : ‘il tale indagato per mafia ‘ ma anche ‘ il tale non è più indagato ‘ senza dire che prima lo era , ma anche ‘ il tale è indagato ‘ per poi costringere a smentite subito dopo , etc..
    Neanche gli dei …..

  9. Alberto Danza il 29 November 2009 alle 12:59 am

    Viviamo in una società assurda ove tutti credono di poter fare tutto e quello che è peggio,i politici vogliono fare i giudici e i giudici i politici in una reciproca crisi di identità:chi mai potrà mettere mano a questa devianza sociale ? .

  10. Geri Steve il 28 November 2009 alle 10:36 am

    Sartori ha sorvolato sul punto essenziale, come hanno ben osservato altri prima di me: si puo’ ragionare sulla sua proposta SOLTANTO SE VALE PER I REATI FUTURI.
    E’ inaccettabile che si continuino a cambiare le regole per favorire Berlusconi e soci su procedimenti per reati gia’ commessi.
    Sartori ha il dovere di dire in chiaro se propone una norma giuridica o se invece anche lui vuole stravolgere la regola secondo cui ciascun indagato va inquisito e processato secondo le norme in vigore.
    Su questo punto, qualsiasi ambiguita’ e’ complicita’.
    Nel caso Berlusconi poi, la situazione e’ aggravata dal fatto che il suo trovarsi al potere politico non e’ affatto indipendente dall’aver corrotto i giudici, dall’aver aumentato il controllo della stampa con il lodo mondadori, dall’aver stretto accordi con la mafia attraverso Dell’Utri: accertare processualmente e fare chiarezza su questi fatti non e’ soltanto una questione di giustizia ma e’ diventata soprattutto una esigenza di verita’ storica.
    Di fronte a questa esigenza, Sartori da che parte sta?

  11. Sanzo il 28 November 2009 alle 8:56 am

    IMMNUNITA’!? MA STIAMO SCHERZANDO??! UN PAESE SI GUIDA CON LA RETTITUDINE, NON CON LE LEGGI SALVA BERLUSCONI DAI PORCESSI E DALLA GALERA. LE ISTITUZIONI SONO PIENE DI LADRI, MAFIOSI E FARABUTTI E VOI VOLETE PROTEGGERLI?

  12. aldo il 27 November 2009 alle 11:06 pm

    I cerveloni della politica si sono scatenati (vedi SARTORI) si vendono la penna e la parola, tutti i coro a trovare la soluzione ai problemi di chi non vuole farsi processare. Bravi ci stiamo giocando la democrazia ….altri commenti sono superflui tanto e’ il disgusto che provo

  13. Nio il 27 November 2009 alle 10:15 pm

    L’unica soluzione è: berlusconi in galera immediatamente.
    è ora di finirla con sta storia; oltretutto sta venendo a galla il pesante e diretto coinvolgimento di quell’essere nelle stragi Falcone-Borsellino. Sveglia gente!

  14. gianni il 27 November 2009 alle 6:12 pm

    E basta ! si facesse giudicare come tutti !
    Anche Sartori a trovare sotterfugi ad un essere che continuamente mente ed imbroglia !
    Se legge nuova sara’, che valga dalla prossima legislatura e non per favorire chi e’ nel gioco – e che gioco – e bleffa in continuazione, pur di non rendere conto di reati ” normali” e non riconducibili all’esercizio della funzione parlmentare o di governo.
    Ogni persona di buon senso dovrebbe capire che su queste cose non dovrebbe MAI esserci mediazione di ” necessita’ “….al ribasso!
    E la repubblica,questa nostra bistrattata repubblica, e’ ancora P A R L A M E N T A R E !!!!
    non un..sultanato.

  15. adalberto il 27 November 2009 alle 5:34 pm

    Quando, prima o poi, il tempo metterà fine all’indecenza che caratterizza una parte importante dei nostri politici, a mente fredda, anche qualche loro sostenitore, se in buona fede, potrà ripercorrere con mente libera quest’ultimo ventennio e trovare le ragioni e le modalità che hanno portato e tengono al potere una siffatta progenie di “brava gente”. Potrà allora quel sostenitore scoprire il filo di continuità che lega gli attori della “Prima Rebublica” agli attuali, come quel malgoverno corrotto, mediocre e sovente colluso con il malaffare che ci aveva spinti sul baratro del disastro dei conti dello Stato ed aveva accompagnate e sostenute le fortune di qualche attuale potente per il quale viene chiesta oggi a gran voce l’impunità. Al momento non resta che sperare: prima o poi “adda passà a nuttata”.

  16. angelo il 27 November 2009 alle 5:33 pm

    Non scrivo da moltissimi anni ma ora stiamo arrivando all’assurdo e voglio intervenire. Io non sono nessuno per dire quello che sto dicendo ma lo dico lo stesso.Giusto dice il prof. Sartori, mi dispiace che il giorno in cui c’era non ho potuto seguire Rainews, ma ora sto leggendo gli interventi e scrivo.Io Lo stimo per tutti gli interventi che ha fatto nel passato e Lo ammiro ma in questo caso non pensa il prof.che un Onorvole (?)o chi per lui , sapendo di non poter essere ricandidato non ne combina di tutti i colori (presentando leggi e leggine, che poi approverebbero) approfittando della sua immunità? Quindi lo dichiariamo innocente(poverino) e lo ricandidiamo? Poi ,oggi 27 /11/2009 Il sig. Presidente della repubblica dice:”Non si può ribaltare un governo che ha la fiducia dellecamere ed eletto dal popolo” Vero che è stato eletto dal popolo ma sta cambiando le leggi per non far più votare il popolo o mi sbaglio? Vedete io di politica non so più di tanto.MMahh? grazie per l’ospitalità

  17. laura il 27 November 2009 alle 3:54 pm

    Concordo pienamente con la proposta del Dott. Sartori, sarebbe un primo paletto per fare un pò di pulizia là dentro…

  18. flavio il 27 November 2009 alle 3:19 pm

    IL POPOLO VENETO HA DIRITTO ALLA SUA LIBERTA’.

  19. antonio il 27 November 2009 alle 1:45 pm

    Con tutto il rispetto per quello che dice il Dott. Sartori, sul fatto che un premier deve essere giudicato dopo il suo mandato, io credo che sia una cosa che si doveva affontare prima del 2001. Ma ancorchè lo si volesse fare ora, mi sembra che la volontà è quella del ritornello della canzone di qualche anno fà che recitava: nessuno mi può giudicare nemmeno tu. E’di oggi la notizia, che l’udienza del 4 dicembre, già concordata precedentemente con i Magistrati, per come ho capito hanno chiesto la revoca per intercorsi impegni ministeriali. Ora siccome è normale che a una persona possa scappargli un impegno imprevisto, chesso io, si prende un lassativo con effetto ritanrdante, ma improvvisamente ti scappa , che fai, vai all’appuntamento.Certamente prima ti liberi,siamo umani, che diamine.

  20. Davide Bianchi il 27 November 2009 alle 1:15 pm

    “Nulla può abbattere un Governo che ha la maggioranza”

    Roma, 27-11-2009
    Da Napolitano uno stop allo scontro fra istituzioni

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=134512

    Il testo diffuso (?) dal Quirinale:
    “…E BBASTA CO’ STO SQUORNO CHE DOPO MANGIATO VOGGHIE FA’ NU SUONNO ”

    Shhh… zitti tutti…

  21. flavio il 27 November 2009 alle 8:44 am

    Propongo un nuovo tema del giorno: STATICITA’ IDEOLOGICA E MOTO COPERNICANO

  22. Davide Bianchi il 27 November 2009 alle 8:14 am

    SOGNO NUMERO DUE

    Da “STORIA DI UN IMPIEGATO”, De Andrè e Bentivoglio – 1973

    …Ascolta
    una volta un giudice come me
    giudicò chi gli aveva dettato la legge:
    prima cambiarono il giudice
    e subito dopo
    la legge.

    Oggi, un giudice come me,
    lo chiede al potere se può giudicare.
    Tu sei il potere.
    Vuoi essere giudicato?
    Vuoi essere assolto o condannato?

    http://www.viadelcampo.com/html/storia_di_un_impiegato.html

    Dopo quasi quarant’anni il testo di questa canzone è straordinariamente attuale, così com’è attuale il PERICOLO contenuto nella proposta di Sartori ovvero:
    CHI DETIENE IL POTERE PUO’ CAMBIARE LA LEGGE PER RIMANERE IMPUNITO!

    E’ già successo e stà succedendo in modo sempre più spudorato.

    La proposta di Sartori deve essere completata in questo modo:
    OGNIUNO DEVE ESSERE GIUDICATO CON LE LEGGI VIGENTI NEL MOMENTO NEL QUALE HA COMMESSO IL PRESUNTO REATO.

    Solo in questo modo avremo la speranza che chiunque, prima o poi, dovrà rispondere delle sue azioni contro la legge.

    Ciao a tutti.

    P.S. Se la storia continua in questa direzione, la mia paura è che si avveri un’altra canzone di Fabrizio: LA DOMENICA DELLE SALME.

  23. nonnocar il 26 November 2009 alle 11:32 pm

    Sarebbe magnifico e se la maggioranza fa passare questa proposta
    (tramutandala in legge operante)avrebbe il mio plauso ed il mio voto.

  24. Gino Piccaglio il 26 November 2009 alle 9:24 pm

    Sartori embedded. Non si mescola il mazzo mentre si gioca.

  25. antonio il 26 November 2009 alle 8:27 pm

    Mi piace il commento di alessandro e lo condivido, anche per la eleganza espressiva che io non credo di avere. Per quanto riguarda Sartori mi chiedo cosa possa dire di utile o in controtendenza ad un sistema che ci ha portato dove ci ha portato? Nessuno vuole rendersi conto che parlano solo i rappresentanti del sistema, che sembra lo avversino a parole per lasciarlo così come è, ormai sempre più irrecuperabile all’efficienza ed all’equità: nomenclatura dell’intellighentia, leader politici e sindacali, manager, rapprsentanti delle varie oganizzazioni finanziarie, industriali, commerciali, professionali etc etc …giornalai (ops avrei dovuto scrivere giornalisti ma dovremmo prima uniformarci sul metro di misura con cui definirlo – una volta i potenti si servivano dei cosiddetti “bravi” di manzoniana memoria, coi tempi si sono evoluti? non più pugnali o spade o forzuti, ormai appannaggio delle organizzazioni criminali, adesso con la penna o con le immagini o con la parola possono aversi effetti simili?) … Tutti costoro che a me, per le cose che riesco a seguire anche per radio e tv, sembra operino all’unisono con quel comando in auge nella marina militare borbonica “facite ammuina” (cercatevelo su internet) adeguato ai giorni nostri. Io penso che se siamo dove siamo non si può rinfacciare nulla al singolo individuo politico , anche se tirato in causa da un pentito (se fosse solo umo, o se non ci fossero contiguità più o meno indirette o di sistema, sarebbe automaticamente espulso dagli ingranaggi). Anche perchè con tutte le lotte alla criminalità organizzata, che vengono sbandierate da oltre 50 anni,come mai continuerebbe a crescere? Quando si sferra un colpo ad una componente criminale non è che viene ridotta nel suo complesso ma ne potrebbe risultare favorita un’altra componente che la rimpiazza e che la sopravanza. Io credo che combattere efficacemente la criminalità organizzata sia semplicemente possibile, ma corrispondentemente si inciderebbe anche sugli aspetti corruttivi e concussivi che nel discorso annuale della corte dei conti verrebbero dati in aumento, sui favoritismi di potere, gli arricchimenti troppo facili etc etc etc. Gli obiettivi dell’arricchimento facile e violando le leggi sono perseguiti dalla criminalità organizzata da una parte e dagli evasori di grosso calibro dall’altro, quelli cioè in grado di evadere e nascondere all’estero grosse somme. Allora se hanno lo stesso fine perchè non vanno combattuti con le stesse armi? Perchè a qualcuno si confiscano i beni (confische irrisorie rispetto al reale fatturato della criminalità organizzata) ed agli altri si consente di riportare grosse somme evase con un miserevole 5%? Perchè concedere a costoro che il fisco non deve conoscere i loro nomi, così da cercare di impedire che possano ripercorrere per il futuro le stesse strategie? Allora vedete come mi sembra possibile che il conflitto di interesse non riguardi solo Berlusconi. Presidente la saluto e la accetto perchè la sua figura è stata creata in 50 anni di una classe politica che a me è sembrata più incline a “dopare” la democrazia che a renderla genuina. Lei non è colpevole di niente perchè si è ricavato lo spazio seguendo le logiche del sistema. Prima di lei ben altri dovrebbero pagare,ammesso che a lei sia imputabile qualcosa.
    Naturalmente dopo questo sfogo dovrei anche uscirmene con una proposta, intesa a fare quello che dovrebbe essere fatto e non quello che è possibile fare accettando le regole di un sistema sempre più deteriorato. Per adesso lo limiterei solo al legislatore, ma andrebbe poi esteso a tutti i burocrati e dirigenti pubblici, parapubblici, banchieri imrpese etc etc etc
    Dobbiamo introdurre il concetto della responsabilità economica, come alla criminalità si sequestrano i beni si dovrebbe procedere similmente anche coi parlamentari in primis (estesi ai congiunti se arricchitisi in contemporanea).
    Tale responsabilità economica non può essere esclusa dal fatto di essere stati votati dal popolo e deve essere oggettiva e misurabile in maniera semplice, fissando dei valori di riferimento cui la loro funzione dovrebbe essere riferita.
    I valori di riferimento sarebbero:
    1) riduzione anno per anno del consumo di droga;
    2) riduzione anno per anno del pizzo o equivalenti da parte della criminalità organizzata;
    3) riduzione anno per anno della evasione fiscale;
    4) riduzione anno per anno della corruzione o della concussione;
    5) aumento anno per anno della indennità a chi non riesce a trovare lavoro;
    6) aumento anno per anno della quota (da unificare per tutti i tipi di lavoro da operaio a professionale a autonomo etc) da corrispondere (cassa integrazione o altro) a chi perde il lavoro o non riesce a lavorare abbastanza da raggiungere un minimo livello di sostentamento; (si, perchè chi vuole lavorare con efficienza, qualità e rispetto delle norme non riescirebbe a stare sul mercato, allora costoro dovrebbero essere tutelati e non trattati per “fessi”)
    7) potrebbe esservi altro da aggiungere, ma se non c’è volontà che l’aggiungo a fare?

    Per questi obiettivi che non verranno raggiunti verranno non corrisposti fino al 70% degli emolumenti e delle prebende di spettanza dei parlamentari perchè loro è il compito di fare leggi efficienti ed efficaci. Tale decurtazione opererà anche sulle pensioni dei parlamentari in pensione e sui vitalizi estesi a mogli e figli. (perchè responsabili della evoluzione in negativo del sistema)

    Naturalmente queste penalità dovrebbero essere estese alle alte dirigenze ed in misura minore a quelle meno alte del pubblico e del privato, perchè tutti siamo corresponsabili di un andazzo non proprio lodevole. Lasciando naturalmente un minimo di sopravvivenza diversificato. Se ad esempio per un lavoratore adesso sono 800 euro diciamo che per un onorevole potrebbe essere 4 volte tanto, cioè 3200 euro, che resterebbe una bella cifra per chi, anche lavorando in continuità con la pausa pranzo, di fatto non migliora il sistema per i cittadini meno favoriti. E vedrete che tutto funzionerà meglio. Solo che o ci vuole l’accordo di tutti i politici e degli altri sistemi di potere o deve nascere un effettivo polo dell’alternanza che ponga i temi reali di un controllo semplice ed efficace connesso al risultato.
    Per non dimenticare Casini, che ho sempre apprezzato per le cose di fondo che dice, tra cui il quoziente familiare che nessuno vuole introdurre, con la scusa che non ci sono soldi (ma i presunti 60 miliardi l’anno di euro che paghiamo in meno di interessi del debito pubblico con la riduzione del tasso dal 6 al 2%, nessuno ne accenna? certo che siamo messi meglio degli altri paesi, come dice Tremonti, la nostra riduzione del prodotto interno lordo quasi uguaglia il minor costo per inbteressi sul debito pubblico, quindi staremmo davvero messi meglio degli altri paesi nei confronti della crisi – ma cmq restriamo peggio degli altri perchè più che la crisi forse ci opprime il debito pubblico).
    Ma che affidabilità di azioni eque può dare un politico che si mostrerebbe così poco sensibile alle situazioni del prossimo da mettere sempre il quoziente familiare in secondo piano mentre dovrebbe essere il primo?. Mi viene in mente la presunta uscita del ministro Rotondi che proporrebbe, basandosi solo sul tipo di lavoro che svolge lui, che la pausa pranzo non dovrebbe farsi perchè è, tra l’altro, il momento in cui si rende di più.
    Nessun giornalaio (ops giornalista, dimenticavo di adeguarmi al parametro di misura in auge) gli ha fatto osservare che per la maggioranza dei lavori le pause, anche in aggiunta a quella del pranzo, è imposta dall’imprese perchè non farla sarebbe controproducente alla resa del lavoratore ed alla sicurezza?). Un ministro (sempre secondo me) non dovrebbe basarsi sulle sue sensazioni, ma su studi e ricerche di settore…e per ogni settore. E mi meravglio che nessun giornalaio (ops giornalista) si sia preoccupato di prenderlo di più sul serio e di domandargli su quali basi scientifiche di studio abbia basato la sua idea, invece di sbandierare ai quattro venti tale idea preoccupandosi più dell’audience che di rendere evidenza della profondità dell’analisi e di quante pause pranzo avrebbe impegnato per una resa lavorativa di tal genere. Anche perchè per alcune attività potrebbe rivelarsi una idea di livello superiore e, quindi, approfondire lo spunto dato potrebbe dare una utilità.
    Ma a rai news 24, credo sia quella che stavo seguendo il 20 novembre tra le 17:30 e le 18:00, dovrei (mio malgrado perchè ne ho avuto in precedenza percezioni di grande effetto ) affibbiare la patente del “facite ammuina”. Innanzitutto il conduttore, non ricordo il nome, dettava troppo velocemente il numero cui inviare un sms. Io ebbi a registrare, dopo numerosi tentativi in più ripetizioni distanziate, il 349 2386666, cui ho mandato un sms per intervenire alle ore 18:00 e poi anche il 21 a mattina. Se non è quello giusto comunicatemi quale è così li reinvio.
    Ma più che intervenire volevo esporre un punto di vista diverso da quello evidenziato dai rappresentanti di due diverse associazioni di avvocati che parlavano del minimo tariffario.
    Tali due rappresentanti, anche se sembrano in conflitto, mi facevano pensare al comando “facite ammuinna”. Nè il conduttore introduceva elementi diversi, che sarebbero quelli da associare al decreto Bersani: l’eliminazione delle tariffe minime e la possibilità di legare il compenso al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Una cosa utile per tutte le professioni non solo per quella degli avvocati.
    L’idea che avrebbero fatto passare, il coduttore ed i due rappresentanti, è che l’abolizione della tariffa minima non è servito a ridurre i costi al cittadino debole ma solo alle banche ed alle assicurazioni. E che in Olanda con l’abolizione delle tariffe minime i costi per il cittadino sarebbero lievitati e non diminuiti.
    Il mio punto di vista, conservo gli sms stringati ma efficaci, invece verte sui seguenti aspetti:
    1) la tariffa minima non è indice di qualità, anzi il contrario. un professionista esegue una prestazione (ipoteticamnente anche in maniera scadente e controproducente per il cliente) e poi, qualunque sia il risultato, se la fa pagare con una nota a piè di lista. E guai a contestarla, con la tariffa minima il professionista deve essere pagato, pena l’aggiunta di salati oneri legali etc etc
    2) con la abolizione della tariffa minima il professionista per essere pagato deve dimostrare di avere contrattualizzato e precisato l’impegno da assumere col committente, altrimenti per decreto bersani non ha diritto a pretendere alcun compenso. Col decreto bersani, ora annullato, la contrattualizzare preventiva anche in misura superiore ai minimi, aveva la logica di avere sufficientemente informato lo sprovveduto cliente di turno di ogni aspetto. Così credo fanno in Olanda. Ed allora pagare più del minimo è augurabile anche dal cliente, purchè sappia all’inizio a cosa va incontro affidandosi a quel professionista.
    3) La possibilità di parametrare il compenso agli obiettivi perseguiti introdurrebbe la attendibilità preventiva del professionista sull’opportunità di eseguire una prestazione e la possibilità per il cliente di poter misurare all’inizio dell’incarico la presunta qualità di un professionista rispetto ad un altro. Altrimenti chi viene comunque pagato col minimo avrebbe tutto l’interesse a convincere il cliente sull’opportunità di far eseguire la prestazione. Nel caso specifico degli avvocati potrebbero svolgersi i tre gradi con tre parcelle a piè di lista senza che il cliente fosse stato debitamente informato dall’inizio di tutti gli aspetti della reale possibilità di raggiungere il risultato sperato. Magari facendo passare l’idea che un altro giudice avrebbe dato quasi sicuramente una soluzione diversa.
    Insomma, io credo che con l’abolizione del minimo tariffario ed una adeguata pubblicizzazione degli effetti reali per TV, cosa che non c’è stata, sarebbe stata garanzia di una maggiore qualità produttiva per tutte le professioni, non solo di avvocati che non hanno nessuna colpa se devono adeguarsi ad un sistema verso cui non ci si può opporre.
    E questo lo dobbiamo affermare in modo chiaro: le tariffe minime sono anche un compenso basso, a volte molto basso, qualora il lavoro dovesse venire espletato con la qualità dovuta. Non è che la bassa qualità sia una conseguenza di un sistema basato sui favoritismi e su meccanismi della qualità di una prestazione del tutto inefficaci? Dove, magari, il “travisamento di valutazione o la manifesta illogicità”, qualora commessi da apparati di enti pubblici, restino solo avversabili in via amministrativa? e con risultati pressochè inconcludenti?

  26. Giovanni il 26 November 2009 alle 6:48 pm

    Concordo con chi ha definito “interessante” la proposta di legge di Sartori. E ritengo che possa non ledere i principi del diritto e della democrazia a patto che venga APPLICATA SOLO AI REATI SUCCESSIVI ALLA INTRODUZIONE della legge; quindi a patto che non si tratti di un’ulteriore espediente per coprire le “discariche giudiziarie” di qualcuno, o per evitare a tutti noi l’imbarazzo di vedere un primo ministro associato al carcere di San Vittore.
    Credo che sia radicalmente sbagliato cercare o accettare un compromesso con un potere arrogante e arbitriario.
    Pensiamo forse che facendo concessioni “per questa volta” si accontenti e poi se ne stia buono?
    Ma non impariamo proprio nulla dalla storia?
    Pensiamo alle concessioni che i paesi democratici hanno fatto alla Germania nazista alla fine degli anni ’30! Cosa è servito lasciare che Hitler si prendesse prima l’Austria e poi i Sudeti? È servito solo a fargli capire che poteva prendersi tutto quello che voleva. E ha invaso la Polonia, e sappiamo tutti come è andata a finire.
    Le concessioni al fascismo (ieri come oggi) non servono a nulla …

  27. Nadia il 26 November 2009 alle 6:46 pm

    L’ho ascoltata stamattina l’idea del Dott. Sartori. Mi piacerebbe molto che le cose funzionassero in questo modo, ma credo che in Italia sia più probabile vedere un asino che vola. E’ irrealizzabile. Lo affermo con grande amarezza e con la consapevolezza che la giustizia non è uguale per tutti e che in futuro forse lo sarà ancora meno.
    Complimenti per la trasmissione che ci regalate ogni mattina.
    E’ un bel modo per me di iniziare la giornata.

  28. Rosalba il 26 November 2009 alle 6:10 pm

    Condivido la proposta di Sartori. Semplice ed efficace. Sopratutto se pensiamo che possa valere per tutti coloro che sono sottoposti ad indagine della Magistratura.
    Perchè i parlamentari e non solo il primo ministro si devono avvalere dell’immunità parlamentare? I cittadini sono TUTTI eguali davanti alla legge.
    Perchè i parlamentari devono essere al di fuori dell’art. 3 della Costituzione?
    Sentivo oggi Cuperlo (“il giovane” inserito nello staff di Bersani che diceva …si, ma….io sono garantista.
    Garantista di che? L’Italia ha bisogno di un Parlamento pulito.
    Fuori tutti coloro che hanno pendenze con la Giustizia.
    Come ha detto giustamente Sartori se scelgono di avvalersi dell’immunità, questa sia “a termine” cioè non vengono più ricandidati.
    In caso contrario, si facciano processare, come tutti i comuni cittadini.
    Oppure si è perso totalmente il senso della legalità all’interno del Parlamento?

  29. claudia origoni il 26 November 2009 alle 4:29 pm

    Sono d’accordo con Sartori lucido e pragmatico come sempre!
    L’importante è che sia chiara e non più derogabile la scelta nè tergivesabile da trucchi e da opposizioni dei collegi difensivi.

  30. Alessandro il 26 November 2009 alle 4:08 pm

    La proposta è interessante, condivisibile. Il vero problema comunque non è il rapporto tra Giustizia e Politica ma il rapporto tra l’agire in qualsiasi settore della vita pubblica e la grave mancanza di senso di responsabilità e di civismo nel nostro paese, trasversale a tutte le categorie sociali e professionali. Se in una società manca un senso interiorizzato, sentito, di rispetto delle regole, educazione, insomma “stile” nella convivenza, qualsiasi escamotage, legge, proclama diventa inutile. In Italia si parla sempre di società civile, democrazia ecc. Parole inflazionate soprattutto sulla bocca dei politici. Quando si parla molto di qualcosa, soprattutto dei cosiddetti valori, è perchè della cosa in questione si è privi. Un insegnamento che la psicoanalisi ha dato da tempo… Personalmente ritengo che qualsiasi politico si faccia scudo dell’immunità per non rispondere ad accuse soprattutto nel campo penale, e non abbia elementi certi, non faccia nomi precisi e non dimostri pubblicamente una persecuzione politica a suo danno, sia da considerarsi implicitamente colpevole. Un malandrino che cerca di sfuggire al giudizio facendosi scudo di un ruolo pubblico.Quindi doppiamente colpevole. Il conflitto tra Giustizia e Politica in Italia esiste solo perchè troppi politici sono dei farabutti, amici di altri farabutti a cui devono anche tanti favori… ecco perchè in Italia pochi hanno interesse a che la Giustizia funzioni davvero. La classe dirigente vuole avere mano libera nel delinquere. Quindi ha bisogno di uno stato poco efficiente nel campo della repressione penale. Tutto qui. E le menate sui vari processi brevi ecc. sono vergognosi tentativi di far passare ogni giorno di più in ruolo subalterno lo Stato di Diritto per farlo diventare uno Stato dei fatti loro, anzi, di Cosa Loro…

  31. sancho il 26 November 2009 alle 3:16 pm

    La proposta di Sartori è semplice ed efficace! Talmente semplice ed efficace che non verrà accolta!:)

  32. enemyofNWO il 26 November 2009 alle 2:48 pm

    In principio condivido la proposta . Pero’ la legge deve essere combiata per escludere tutti i candidati politici con processi pendenti o condannati a tempi di reclusione per qualsiasi motivo . Malviventi di qualsiasi tipo devono essere esclusi da elezioni di carattere politico .

  33. flavio il 26 November 2009 alle 2:02 pm

    COME MAI UN PAESE ASIATICO ENTRA IN EUROPA PER VOLERE ALTRUI??? PERCHE’ NON CHIEDETE COSA NE PENSA LA GENTE????????????

  34. flavio il 26 November 2009 alle 2:00 pm

    PERCHE’ NON PARLATE DI QUEL PAESE DOVE I CRIMINALI SONO EROI????

  35. flavio il 26 November 2009 alle 1:57 pm

    ED IL LIBRETTO ROSSO DI N. DOVE LO METTIAMO????????

  36. Romano Vittorio il 26 November 2009 alle 12:39 pm

    Condivido la proposta di Sartori, purchè venga introdotto nella legislazione italiana anche il reato di vilipendio alla corte di giustizia, comprendenovi tra le cause anche qualsiasi tattica dilatoria adottata, da chi può permettersi eserciti di avvocati, allo scopo di arrivare alle (purtroppo) periodiche prescrizioni.

  37. Fabrizio Rosso il 26 November 2009 alle 12:35 pm

    Sono pienamente daccordo con la sospensione da qualsiasi incarico pubblico sino a sentanza passata in giudicato in caso di accertato coinvolgimento di una persona che ricopra incarichi pubblici, comprese le nomine in società a partecipazione pubblica, in fatti illegali per cui sia attivato l’avviso di garanzia. Questo consentirebbe all’interessato di potersi difendere al meglio e di far un po’ di pulizia in parlamento e nel settore pubblico allargato.

  38. PTQ il 26 November 2009 alle 12:15 pm

    Obama a caccia di 10mila soldati NATO per l’Afghanistan: premio nobel per la pace.


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