Il tempo delle riforme
9 / 4 / 2010 | 45 Commenti
Giorgio Napolitano rilancia la necessita’ delle riforme e consiglia di affrontarle con concretezza, realismo e saggezza. Allo studio il federalismo e il bicameralismo perfetto, ma si parla anche di presidenzialismo. Su questo tema però per il Capo dello Stato finora non ci sono vie praticabili. Siete d’accordo?
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IL PD HA PERSO PERCHE’ NON SA CAMBIARE “ARGOMENTO” …. E AGGIORNARSI. MEDITATE, MEDITATE.
Càme da copione. I nostri amati(sic) politici si alternano in dichiarazioni che altro non sono che aria fritta.Possibile che pensino che sia sufficiente la solita sceneggiata alla ” GATTOPARDO” per raggiungere il loro scopo :salvaguardare la CASTA e tutti i loro privilegi . Purtroppo é quello che succederà se non si é abbastanza vigili . Gli Italiani hanno tre anni per impedirglielo.
Caro Direttore,
rivoglio la mia vita storica offline.
No alla privatizzazione della nostra vita storica reale: i nostri dati anagrafici, la nostra salute (ricette mediche), i luoghi dove ci troviamo, il tempo in cui ci troviamo in quei luoghi, i nostri dati finanziari, le nostre conversazioni, i nostri consumi, le nostre abitudini, i nostri interessi, i nostri gusti, i nostri lavori, il nostro tempo libero, i nostri pensieri, le nostre fotografie, i nostri video, i fatti, i fenomeni, gli eventi, le pulsioni, le emozioni, le passioni, etc. No alla nostra vita storica online. Qualcuno mi vuole spiegare la differenza tra la privatizzazione dell’acqua o dell’aria e la privatizzazione della nostra vita storica reale? Adesso, stiamo andando ben oltre i sondaggi di opinione. Qualcuno mi vuole spiegare che cos’è oggi la Persona? Qualcuno mi vuole spiegare che cos’è oggi la libertà? Qualcuno mi vuole spiegare qual è oggi il senso della vita. Nelle società globali contano le costituzioni materiali (la cosiddetta libertà) e molto, ma molto meno, quasi niente, le costituzioni formali. E’ così o mi sbaglio? (francesco paolo pinello)
Qui l’unico che ha bisogno di riforme è berlusconi e la sua cricca. Vuole il potere assoluto, per affrontare i veri problemi c’è sempre tempo, anche se l’Italia cade a pezzi, c’è sempre tempo.
RIFORME COMUNISTE: BARBA E CAPELLI A PREZZI DI MERCATO. W FIDEL
I-TAGLIA E STATO VENETO LIBERO ED INDIPENDENTE, QUESTA E’
L’UNICA VERA GRANDE ED IRRINUNCIABILE RIFORMA DA FARE.
COME ARRIVARE A FINE MESE, COME PAGARE IL MUTUO, COME TROVARE UN LAVORO, COME SISTEMARE I FIGLI, COME VIVERE LIBERI DALLA IMMONDIZIA, COME MANTENERE I SERVIZI PUBBLICI PER TUTTI………. , ALLORA DA DOVE COMINCIAMO A RIFORMARE ?
Il presupposto per affrontare questo genere di riforme è cambiare la mentelità degli italiani. Siamo da troppo poco tempo una democrazia e anche in questo periodo ne abbiamo viste delle belle. Credo debba passare ancora diverso tempo prima che il popolo italiano diventi più “maturo”.
Come può il presidente Napolitano, garante della costituzione, parlare di necessità di riforme costituzionali quando abbiamo un parlamento costituito da “nominati”, da semplici passacarte, da amici degli amici e non da politici eletti dal popolo?
Le riforme sono importanti, ma non è forse il caso di pensare alla crisi ecnomica che è ben più importante?
CAMBIARE ARGOMENTO NO???????????
Impossibile che i nostri politici facciano una rifirma che limiti il loro ruolo e dia voce e spazio al popolo sovrano senza la loro costosa mediazione.
Meglio diverse proposte e un referendum dove il popolo sceglie.
Ma chi la fa una cosa del genere?
il commento di prima non era per il blog.
scusate. mary
è stato detto che Fausto Biloslavo ha scritto per primo (oggi su il Giornale?) della smentita confessione dei medici italiani arrestati in Afghanistan. Eppure ieri, sul Corriere della Sera, a pag. 2, c’è un articolo di Maurizio CAPRARA titolato ITALIANI ARRESTATI IN AFGHANISTAN C’È UN GIALLO SULLA CONFESSIONE, che dice che è stato Daoud Ahmadi, portavoce del governatore della provincia di Helmand, Gulabuddin Mangal, che avrebbe veicolato la notizia secondo la quale «tutti i nove detenuti hanno confessato» -ripresa poi dal Times on line e poi dalla CNN-, e che «sono accusati di collegamenti con Al Qaeda e i terroristi».
verso le 9.15, è stato detto dalla conduttrice che Fausto Biloslavo ha scritto per primo (oggi su il Giornale?) della smentita confessione dei medici italiani arrestati in Afghanistan. Ma forse non è così: ieri, sul Corriere della Sera, pag. 2, c’è un articolo di Maurizio CAPRARA titolato ITALIANI ARRESTATI IN AFGHANISTAN C’È UN GIALLO SULLA CONFESSIONE, che dice che è stato Daoud Ahmadi, portavoce del governatore della provincia di Helmand, Gulabuddin Mangal -che sostiene di essere la vittima scelta per l’asserito complotto sventato-, che ha veicolato la notizia secondo la quale «tutti i nove detenuti hanno confessato» -ripresa poi dal Times on line-, e che «sono accusati di collegamenti con Al Qaeda e i terroristi».
Ho notato che l’articolo di Biloslavo “Emergency adesso gioca con il fuoco” (se di questo si trattava) è fatto in collaborazione con B.Rahman, un analista eccellente; andate a guardare il suo sito, credo vi potrà essere d’aiuto per avere conferme/informazioni su quell’area. http://ramanstrategicanalysis.blogspot.com/
E’ stata utile la mia precisazione? Serve farle, quando si è al corrente di ulteriori notizie?
Un cordiale saluto,
kitty
PS
Bravi Bravi BRAVI!!!! Per il lavoro eccellente che svolgete!
LE RIFORME NON VANNO CONDIVISE, CHI HA I VOTI (DEL POPOLO) COMANDA, PUNTO E BASTA. NEI PAESI COMUNISTI, I ROSSI, COMANDANO CONTRO LA VOLONTA’ POPOLARE. QUESTO PUO’ BASTARE ALLA SINISTRA CHE E’ STATA “ESTROMESSA” DALLA STORIA?????????
LA CENSURA E’ DI DESTRA O E’ BOLSCEVICA E MAOISTA??????
ma certo che sono dáccordo col presidente della republica riforme neccesarie si ma non quelle volute da berlusconi
si sono dáccordo
Premesso che con questo governo e con questo premier non bisognerebbe dialogare ” per principio” ( essendo per me inconcepibile dialogare con chi ha calpestato e calpesta quotidie la nostra costituzione), dal momento però che comunque se ci sono dei temi su cui discutere non ci si può tirare indietro, sono del parere che, intanto, non è compito del Presidente della Repubblica giudicare se è tempo o non è tempo per certe riforme. Quanto al merito sicuramente il semi-presidenzialismo potrebbe anche essere introdotto, ma con tutti quegli accorgimenti che ne attenuino la pericolosità ( naturalmente se dovessi pensare all’attuale premier un domani anche semi-presidente della nostra repubblica potete immaginare cosa posso provare). Sicuramente sarebbe più urgente riformare il bicameralismo perfetto che, sic stantibus rebus, non apporta nulla di positivo.
Per il federalismo mi sembra che siano tanti gli interrogativi
che pone per cui adesso è difficle districarsi; sarei comunque favorevole in linea di principio ad una maggiore responsabilità delle realtà locali in tema di spesa e di fisco
( il discorso di Tremonti ad Annozero mi è sembrato da condividere almeno nelle linee essenziali.
Saluti.
Ormai per la generazione politica della “2a Repubblica” è tempo di bilanci. In sedici anni non ho potuto osservare nessuna riforma e nessuna modernizzzione razionalmente guidata del paese. Questa è davvero l’ultima chance per questa classe politica, il PD è già al tramonto perchè la stantia classe dirigente del PDS ha fagocitato il PPI, mentre a destra il PDL è diventato una cassa di risonanza del disco rotto Berlusconi. Devo dire con amarezza, da meridionale, che l’unico partito che credo capace, per determinazione, costruzione e coerenza, di organizzare un processo riformatore è la lega, che l’ha capito benissimo. Ma non so se i risultati mi potranno piacere.
Le riforme che interessano il Cav. sono inversamente proporzionate, a una democrazia liberale e quindi alla minoranza degli Italiani,tranne per chi non vuol capire la demagogia dell’unto del Signore. Dicono,dalle parti del partito dell’amore, di volere le riforme, con l’apporto delle opposizione, ma le “carinerie” che il B. continuamente rivolge al Capo dello Stato, alla Corte Costituzionale, al CSM, alla Magistratura, sono aperture di dialogo o sono proposte indecenti? Tutto qui stà il dilemma. Ora, se il nostro eroe, come ci raccontano i giornali che hanno a cuore la verità, ci informano che B. ospite del Capo dello Stato, attacca Napolitano, dicendo che i suoi Giuristi, alle sue leggi prima di essere promulgate, stanno attenti persino agli aggettivi,così dicendo che gli impediscono una azione efficace, come la vorrebbe lui.Poi evidentemente consigliato, telefona a Napolitano e gli chiede scusa. Scuse accettate. Però, siccome le scuse, sono come le caramelle digerite, si torna a mangiare un altra caramella della stessa marca. Il Capo dello Stato, se ne lamenta, con un certo Letto o Letta, da quelle parti vanno di moda, dicono che hanno anche lettoni che fanno russare tutta la notte, il quale gli avrebbe detto non so niente. Ma come, ha detto Napolitano, l’altro giorno mi ha chiesto scusa e ora all’assemblea di quelli che hanno lo stesso programma di B. affermare le stesse cose. Ora, nel mio piccolo, vogli spezzare una lancia in favore di B. sono convinto, che la solita Stampa, certo non quella del direttorissimo, o di Feltri o di Belpiero,veri guardiani del popolo di B., ma della solita Stampa comunista, che si permette di scrivere i fatti nudi e crudi. Questi, dovrebbero sapere, che l’indomani B. leggendo le sue squisitezze, dirà: non sono stato capito,il solito teatrino, perchè questi si permettono di raccontare i fatti staccate dalle opinioni. Perchè, non si guardano il Tg1 del direttorissimo,prima di scrivere un articolo di giornale, così da poter imparare come si danno le notizie. Come la madre di tutte le notizie e cioè quella della sentenza dell’avv. Mills.che anzichè raccontare i fatti, lui, ha raccontato le sue opinioni,solo per fare un regalo a B.
Sarebbe opportuno seguire e rispettare ciò che la nostra Carta Costituzionale prevede e sancisce
Questa potrebbe essere una grande riforma!!!
Maria
TRE SONO I COLORI DELLA BANDIERA: VERDE, BIANCO, ROSSO. TRE SONO LE REALTA’ LINGUISTCHE, CULTURALI ED ECONOMICHE CHE RAPPRESENTANO QUESTA I-TAGLIA.
parte delle cose che dice Napolitano vanno confrontate con la sua ,personale, storia politica .
Facciamo una ipotesi federalismo e presidenzialismo in che modo vanno fatti convivere ? Non sarà per caso che le ipotesi sul presidenzialismo non sono praticabili perchè prevedono un certo modo di fare il federalismo ?
C’è troppa carne al fuoco , troppa fretta di toccare la costituzione , e la costituzione va toccata in modo meditato
SE TUTTO VA’ BENE SIAMO ROVINATI – Era un titolo di un film di molto tempo fà; allora comico, ora drammatico. Facciamo parte di un copione mal scritto e interpretato peggio da attori improvvisati con comparse molto ben consapevoli della parte che recitano e molti altri inconsapevoli di farne parte. Recentemente hanno pubblicato i redditi del 2008: ho scoperto di guadagnare più di Tremonti che ha dichiarato appena 32.000 EURI!!!! e senza fare il ministro con tutti i benefit che ne conseguono. E’ vero. Il paese ha bisogno di riforme, ma vedo che nessuno è disposto a fare il famoso passo indietro. Tutti sono depositari di tutto, poi uno in particolare è depositario della VERITA’IN TERRA.(SIC) e il bello che tutti ci credono. Penso che fin quando ci saranno contrapposizioni così forti, del tipo noi amore voi odio, non si andrà da nessuna parte.
Il federalismo: immagino già lo scenario che si delineerà e cioè che le regioni che ora stanno bene staranno meglio e quelle che stanno male continueranno a stare peggio.
Legittimo impedimento: ma se uno commette un reato durante un mandato governativo o parlamentare e che rimane in carica o viene sempre eletto per venti trent’anni, quando pagherà mai per quel reato?
Intercettazioni: ma se uno non ha nulla da nascondere, perchè deve temere di essere intercettato? Se non ruba, non nasconde denaro, non fa cose ilecite, chi se ne frega delle intercettazioni? Ma che hanno scoperto l’acqua calda? E’ una vita che siamo ascoltati!
Come può la gente, aldilà dell’appartenenza politica non credere che è tremendamente ingiusto tutto questo?
C’è più rischio che vada a finire in galera e scontare l’intera pena il povero cristo che ruba una mela, che non un amministratore delegato che falsifica bilanci etc. etc.
Diceva una vecchia canzone: non possiamo cadere più giù… perciò aggiungo io: possiamo solo migliorare.
Come? Scegliendo facce veramente nuove della politica e non riciclati di tutti i tipi di partito che si sono succeduti dal dopoguerra ad oggi.
Come si fà a non accorgersi dei fanatismi in corso e che si insinuano nelle menti di una parte dell’opinione pubblica che si lascia abbindolare e che prima o poi esploderanno? Ho molta paura per questo, non per me ma per i miei figli e il loro futuro.
E’ da quando è sceso in campo che il sig. Berlusconi parla di riforme, innovazione ecc ecc….Quando non ha chi attaccare per difendersi tira fuori la storia della modernizzazione….e Napolitano GLI CREDE PUREEEE!!!! Tra qualche giorno se non scoppia qualche altro scandalo riprenderà anche la litania del ponte sullo stretto, statene certi (con quali soldi poi?). Berlusconi purtroppo è stato creato dalla polita corrotta e spregiudicata degli 80′ e purtroppo solo la politica lo poteva fermare…..ormai però non lo si può più fermare…anche se lui dice che non ha poteri (intanto non lo si può processare!). Tuttavia io credo che solo tre persone in Italia possano ancora limitare i danni che Berlusconi farà all’Italia….e paradossalmente queste tre persone rappresentano anche la tipologia di chi lo vota. Il primo viene (foraggiato) strapagato da lui; al secondo promette carriera e potere (e lui continua a crederci); il terzo (il cui comportamento avvolte è incomprensibile) lo tiene sotto qualche forma di ricatto…..Speriamo che almeno uno di questi tre faccia qualche cosa prima che sia tropo tardi (anche se io vede sempre il bicchiere mezzo vuoto)
Molti non hanno ancora capito che adesso lo Stato è l’UE!
Qualcuno li informi.
Le “riforme” costituzionali ed istituzionali si rendono necessarie, per adeguarsi alla nuova costituzione europea sancita dal trattato di Lisbona.
I singoli ex stati devono rendersi capaci di rispondere prontamente, in tempo reale, agli ordini che giungono dalla commissione europea e dalla BCE.
Al di là del teatrino, delle false difese della costituzione italiana, dello spettacolo per sardine telecomandate, queste “riforme” sono volute bipartisan.
I problemi della gente, del lavoro, della giustizia, della vita, non riguardano più i partiti, i governi ed i parlamenti. Contano solo e soprattutto i desideri dei padroni del mondo.
Berlusconi ci mette la faccia e tutti gli altri anche tutto il resto.
Ennesimo pacchetto di riforme incostituzionli che non servono a nessuno se non al pesidente del consiglio. Basta, non se ne può più. Urgono riforme vere con un debito pubblico così alto.
Ma quali riforme? Io ho l’impressione che il presidente Napolitano forse non ha ancora capito con chi ha a che fare!Berlusconi invoca maggiori poteri per il governo ma già di fatto “rebus stantibus” ha deleggittimato il parlamento il quale tra l’altro non dimentichiamolo è composto da membri imposti dai partiti e poi votati dagli italiani che ” obtorto collo” hanno dovuto scegliere il male minore. Se di una riforma c’è bisogno è quella di:
a)ridare ai cittadini la possibilità di scegliere da chi farsi rappresentare
B)escludere da tutte le liste indagati e condannati
c)diminuire il numero di deputati e senatori
d) tagliare i privilegi di cui gode questa classe politica corrotta e incapace.
Per tutte una riflessione: la Germania uscita distrutta da due guerre e dall’unificazione che ha pagato a “peso d’oro” è già fuori dalla crisi ed ha gettato le basi per il suo primariato economico in Europa per i prossimi 50 anni grazie ad una politica lungimirante ed intelligente ( creazione di energia da fonti rinnovabili : eolico, solare ecc).
Noi stiamo ancora a discutere sui processi di Berlusconi e sul fatto che non ha tempo per andare a comparire davanti ai giudici perchè troppo impegnto tra escort e oscuramento di programmi televisivi che lo infastidiscono.
Mentre l’Italia langue……………………………….
Non se può proprio più di sentire parlare di riforme, tantopiù che quelle veramente utili per le necessità del paese non si faranno mai. Berlusconi continua a parlare sempre e solo dei suoi problemi, attaccando, anche in contesti dove dire certe cose sarebbe inopportuno,la magistratura,certe stampa, le intercettazioni, etc etc.. Sulla crisi in cui versa l’Italia, nemmeno una parola, perchè certo a lui e al suo governo non i problemi di chi non ha lavoro, sfratti in corso per l’impossibilità di pagare l’affitto,bollette non pagate, spesa alla Caritas…sono problemi che non esistono. Questo dimostra quanto lontano sia il sentire i problemi concreti della gente. Gente alla quale il dibattito sul semipresidenzialismo alla francese o altro sistema elettorale, in questo momento, interessa poco o niente. Bisognerebbe fare un giro nei centri per l’impiego o per le agenzie di lavoro,(io purtroppo l’ho fatto) per capire quante persone cercano lavoro e qual è la risposta abituale: mi dispiace, ma lavoro non c’è. Quindi, mi chiedo e vi chiedo, qual è la priorità? I problemi giudiziari del premier o altro?
sono convinta che il presidenzialismo sia necessario oltre che urgente insieme a tutte le altre riforme costituzionali per rendere l’Italia uno stato moderno.Aggiungo che è anche necessaria una soluzione del problema che affligge da anni Pmiche è quello di snellire la burocrazia che soffoca l’agilità che le aziende devono avere.
Il solo sospetto che a breve,certe riforme diano a chi dimostra di voler impadronirsi dell’Italia,il potere di scalare il COLLE…MI FA ACCAPONARE LA PELLE.Non vi e mai passato per la mente che costui che si sberleffa della gente bene,intendo coloro che pagano le tasse,e non quei molti altri che non le pagano egli e il santo protettore degli evasori,e vorremmo vederlo a capo di tutti i cittadini Italiani?Cittadini onesti,meditate su cosa vi aspetta se cio avvenisse…un grande FRATELLO!!!o no??MA….
Berlusconi ha detto che vuole più poteri!!
Con i poteri che ha adesso riesce ad estromettere il parlamento dall’azione legiferativa, mandando avanti le sue riforme a colpi di decreti.
Figuriamoci cosa farebbe se avesse ancora più poteri?
Questi fano riforme solo per sè stessi, per non finire in galera o sotto processo, a questi del paese non importa nulla.
E li chiamate politici??
La classe borghese italiana rimane prigioniera dell’ignoranza e dell’incapacità di fare scelte forti che vanno in senso opposto dall’andazzo attuale di un capitalismo fallimentare e servile alle politiche del FMI e Banca mondiale.
In questi giorni Berlusconi parla molto spesso di riforme. A Parma, al congresso di Confindustria, ha parlato molto poco delle misure da adottare per uscire dalla crisi (ma in fin dei conti per lui non esiste, oppure esiste a giorni alterni), e molto del suo semipresidenzialismo modello francese rivisto in stile berlusconiano, come se il male del nostro paese dipendesse dalla repubblica parlamentare, che gli sta troppo stretta perchè impedisce al governo (lui)di fare leggi come vuole senza che queste vengano sottoposte alla fiducia delle camere e all’approvazione del decreto da parte del Presidente della Repubblica. Sembra che per lui sia inaccettabile che un suo desiderio debba essere deciso e discusso anche da altri. Ho sempre ritenuto esagerato la descrizione di lui in veste dittatoriale, perchè avevo la certezza che nel nostro paese non si potessero più verificare forme repressive di governo. Ma ultimamente, sentendolo parlare, mi sono venuti alcuni dubbi e chiedo di correggere eventuali mie inesattezze.
Il semipresidenzialismo francese prevede la scelta fra i canditati presidenti tramite elezione diretta da parte dei cittadini, poi la nomina del capo del governo, che dovrà essere approvata dal parlamento i cui membri sono eletti dai cittadini.
Ora, pur sorvolando sull’utilità o meno del cambiamento del nostro ordinamento, c’è da chiedersi perchè Berlusconi non intraveda come soluzione la forma francese pura: a suo modo il semipresidenzialismo dovrebbe essere fatto così: i cittadini eleggono il presidente della Repubblica che nel centro destra non potrà che essere lui e solo lui; poi il presidente taglia corto e proclama direttamente il capo del governo che potrebbe anche essere uno xenofobo, o un mafioso di turno, (giusto giusto per ricompensare la mafia dell’inevitabile disagio procuratole nella lotta contro alla mafia), oppure potrebbe anche capitarci qualcuno decente. Ovviamente, sempre secondo Berlusconi, la legge elettorale non deve essere cambiata, così visto che ritiene le primarie superflue, lui sceglie anche i deputati.
La nostra costituzione ha stabilito che il nostro Stato debba restare una Repubblica trattandosi di un articolo immodificabile, ma lui vuole essere re a tutti i costi e, considerando i cittadini come suoi sudditi, ha strolgato questa formuletta così da abbreviare le lungaggini burocratiche che rallentano la ripresa.(Forse c’è dell’altro nel rallentamento della ripresa). Ciò evoca un triste periodo storico, quando un re italiano lasciò che un certo Mussolini, che godeva della preferenza di quei molti che non avevano capito e soprattutto non avevano potuto capire, diventasse capo del governo. Il resto è storia e io non vorrei che si ripetesse. C’è da supporre che il tentativo di ostacolare l’informazione non gradita trovi la sua ragione nel fatto che il cittadino poco informato o informato male, impieghi un pò più tempo a considerare quello che sta accadendo (lo capisce quando lo esperimenta sulla propria pelle). E’ vero che per il momento, e talvolta con fatica, tutto questo non è stato ancora tolto: quindi approfittiamone, perchè l’uomo avvisato (e anche informato) è mezzo salvato.
il paese Italia è in stato confusionale, questi governanti hanno solo la capacità di mettere i cittadini uno contro l’altro, un giorno lanciano un’idea che viene smentita il giorno dopo, un caos continuo….il presidenzialismo che vuole il nostro presidente del consiglio che vuole pieni poteri decisionali, è pericoloso per la democrazia di questo paese.. dove andremo a finire? un saluto Elena
Riforme? Sì, ma bisogna chiarire cosa si intende per “riforme”.
Fare “riforme” non significa sfasciare lo Stato, come vorrebbe Berlusconi, togliendo di mezzo (oppure assoggettandogli) gli altri poteri istituzionali (Magistratura a tutti i livelli, Presidenza della Repubblica ecc) che gli danno fastidio perché gli impediscono di diventare di fatto il “padrone dell’Italia”.
Presidenzialismo? E’ una riforma possibile, come vediamo dall’esperienza di altri stati democratici (USA, Francia ecc.).
Ma in questo momento in cui l’Italia rischia di precipitare ad un livello di democrazia da “repubblica delle banane” dobbiamo dire con forza: PRESIDENZIALISMO ALLA BERLUSCA? NO, GRAZIE!
Detto questo, si parli pure di “riforme”, ma quelle vere per snellire la burocrazia, per migliorare il funzionamento dello stato, per impedire che lo Stato cada in mano a degli avventurieri disonesti.
Ma di queste riforme, cosa ne sà il ducetto di Arcore?
Cosa ne sà questo “governo del malaf-fare”?
Necessarie alcune riforme:
1)sistema elettorale con candidati scelti dal popolo (quindi meglio sarebbe partire con le primarie!);
2)parlamento costituito da due camere: una regionale ed una nazionale;
3)riforma della giustizia: accelerare i tempi dei processi e non delle indagini; certezza della pena, anche tenendo i principi della legge Gozzini, ma con controllo sostanziale dei giudici da corte di autodisciplina;
4)tassazione delle rendite da capitale;
5) miglioramento dei finanziamenti di cultura, istruzione e sanità;
6) riduzione drastica delle spese militari e della fabbricazione di armi.
Già sarebbe qualcosa…
Sì, ci sono delle riforme da fare.
La prima in assoluto dev’essere quella di espellere da ogni istituzione, a tutti i livelli, i prescritti, i pregiudicati e gli indagati.
Un paese si guida con la rettitudine, non cambiando le leggi per trasformare i reati in cosa buona e giusta e continuare a governare indisturbati come vuole fare e stà facendo berlusconi.
Abracadabra!Basta invocare le “riforme” e tutto d’incanto andrà per il meglio. Quei politici incapaci e corrotti dediti ,in particolare al Sud, a depredare le risorse pubbliche si dimetteranno spontaneamente per dar posto ad una nuova progenie di amministratori interessati solo al bene comune. La schiera di avvocati così ben rappresentata in Parlamento si organizzerà per proporre una Giustizia più snella e sceglierà a sorte chi di essi a quel punto dovrà trovarsi un nuovo lavoro. Sarà eliminato ogni conflitto d’interesse legato all’intreccio del potere politico con quello economico. I cittadini potranno scegliersi il loro presidente, in realtà già predestinato da quando il verbo si fece carne, ed ogni loro problema sarà eliminato “ab origine”.” Sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno, ..i preti potranno sposarsi, …i muti potranno parlate, mentre i sordi già lo fanno”. Abracadabra, insomma! Ma siamo seri! Si affrontino i problemi, che sono tanti, per quelli che sono, con pragmatismo ma anche con la dovuta tensione morale che i politici dovrebbero avere!
Mi sembra che sia più urgente una riforma elettorale che dia la possibilità agli elettori di eleggere i propri rappresentanti al parlamento. Quindi è inutile da parte dei politici discutere di quale forma di presidenzialismo adottare. Ma la riforma più urgente è quella fiscale, senza aspettare l’entrata in vigore del federalismo in quanto, come previsto dalla legge, sarà attuativo fra 8-10 anni, e attualmente le notizie che ci danno in proposito sono molto vaghe. Noi non possiamo aspettare tutto questo tempo, gli stipendi perdono sempre più potere d’acquisto a causa di un fisco ingiusto che tassa con l’aliquota massima ogni aumento salariale; inoltre, a tutela del lavoro, occorre un fisco che colpisca meno il reddito dell’impresa e più il reddito dell’imprenditore, affinchè possa diminuire il costo del prodotto al fine di migliorarne la competitività.
Un’altra importante riforma sarebbe l’abolizione delle province, la riduzione del numero dei parlamentari e regole diverse per i loro compensi. Tutto questo al fine di migliorare il nostro debito. Il tema della bicamerale era stato affrontato tempo fa e anche lungamente, ma nulla andò in porto. Sarà pur un tema importante, ma meglio è affrontare le urgenze.
Io penso che gli italiani di buon senso si sono già notevolmente infastiditi, tanto per usare un eufemismo, da tutto questo chiacchiericcio sulle riforme. Il nocciolo della questione è che lui vuole prepararsi il terreno per comandare ancora per un altro decennio almeno. Oggi leggevo dei dati sulla disoccupazione che fanno venire i brividi. Il lavoro non c’è, la crisi nei primi mesi del 2010, è peggiore del 2009, i redditi delle famiglie calano sempre più e continuano a discutere su quello che non metterà certo una pezza ai problemi scottanti con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni. Ma andassero a casa se non sono capaci di dare risposte concrete alla gente.
http://www.youtube.com/watch?v=0dsso3HCz08&feature=fvw
LA RIFORMA PRINCIPALE E’ LIBERTA’, INDIPENDENZA ED AUTONOMIA ALLO STATO VENETO. LINGUA VENETA, GIUSTIZIA VENETA, CULTURA VENETA, ECONOMIA VENETA. WWWW S;. MARCO EL NOSTRO LEON CHE MANGIA EL TORRON E ANCA I BARBARI COL GRINTON
Ritengo sia giusto fare nuove riforme purchè si risponda ai bisogni di tutti e non solo di pochi. in questo caso occorre prima riformare il sistema elettorale.