Nuova Fiat, addio alla Fiat
21 / 4 / 2010 | 26 Commenti
“Il rischio e’ che la Fiat faccia la fine della Olivetti”. Giorgio Cremaschi, della segreteria nazionale Fiom, non nasconde la preoccupazione per il futuro di Fiat.”Non so se riusciranno a fare lo scorporo dell’auto, in ogni caso per noi è un fatto negativo perche’ significherebbe la vendita dell’auto alla Chrysler. Questo cambierebbe la natura del Gruppo e l’Italia diventerebbe l’unico grade Paese industriale senza un produttore automobilistico”.
Fiat, che non torna indietro dalla decisione di chiudere Termini Imerese, punta però ad aumentare la produzione a Pomigliano d’Arco e proprio la dimensione internazionale del Gruppo potrebbe garantire i posti di lavoro in Italia. La stampa finanziaria internazionale plaude alla nomina di John Elkann: con Sergio Marchionne, espressione della nuova leadership ‘globale’del Lingotto che ora potrebbe guardare ad un alleato forte in Asia. E’ la fine della Fabbrica Italiana Automobili Torino?
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ABBIAMO AVUTO IN FAMIGLIA SEMPRE AUTO F.I.A.T.,NEL 1953 LA PRIMA 1100/103 TIPO B,TARGATA TR 12363!!INDISTRUTTIBILE,COME MOTORE!!POI NEL 1967,LA 1300 ,MERAVIGLIOSA COME LINEA,TARGATA TR 64201,COLOR ROSSO BORDEAUX,CON I FRENI A DISCO ED IL SERVOFRENO!!NEL 1974 LA 124 SPORT COUPE’ 1600 CON 4 FRENI A DISCO,E VETRI AZZURRATI!!POI IL DECLINO,MACCHINETTE SEMPRE MENO ROBUSTE,MECCANICA DI SCARSA QUALITA’,SCORTESIA ALLE CONCESSIONARIE!!PENSATE A TERNI LA FIAT FONTANA AVEVA ASSIEME,MECCANCI,ELETTRAUTO,CARROZZERIE,E ALBERGO PER GLI OSPITI,UN COMPLESSO IN CUI LAVORAVANO CIRCA 2.000 PERSONE,OGGI NON ESISTE PIU’ NESSUNA CONCESSIONARIA ATERNI,CITTA’ DI 112.000 ABITANTI!!TUTTE AUTO GIAPPONEI,O TEDESCHE!!
E se provassimo a dire a Marchionne di mettersi il suo famoso pianoB nel suo lato B?, perchè nel frattempo ci stiamo adoperando per creare delle infrastrutture e delle condizioni di mercato veramente liberalizzate per cui possiamo tranquillamente dire addio a dei monopolisti speculatori i quali saranno liberissimi di vendere le loro macchinette che non reggono la concorrenza in polonia o in serbia.
Mi piace ricordare gli anni 80 anche se non c’ero nemmeno .
Ho una fiat uno dell’89.Ogni volta che mi ci siedo mi ricorda mio nonno quando la guidava(adesso ci ha lasciati).Ogni volta che apro il suo cofano vedo la targhetta FUEL INJECTION,insieme
al motore L4 trazione ant.Mi fa pensare a quando uscì dallo stabilimento.
GRAZIE
CIAO
la fiat da 10 anni è sempre stata la numero 1 sia per i suoi rappresentanti sia per le sue auto:la duna,la uno,la tempra,la500,la ritmo, la panda ,la croma,la tipo,la 127 ecc.
Ho 12 anni e faccio la prima media.Mentre i miei compagni parlano della ferrari contro la fiat io rispondo che la fiat ha venduto 7 volte tanto più della ferrari.Loro dicono che da grandi vogliono fare gli attori.Io non rispondo perchè so che non sarà così.Io vorrei solo lavorare allo stabilimento del lingotto e mi accontenterò lo stesso di un misero stipendio.
FORZA FIAT, NON MOLLARE!
Fiat è una grande azienda che dovrà per sempre restare
ma la fiat è qualcosa che si mangia? ci sono famiglie che non arrivano a fine mese VERGOGNAAAAAAAA!!!!!!!!!
La fiat risponde ai suoi a suoi azionisti (con riguardo a quelli di riferimento).
Non mi stupirei se fra qualche tempo, Fiat auto venisse ceduta/assorbita; i dubbi restano sulla produzione auto in Italia,il raddoppio della produzione mi sembra irrealistico,cozza contro le strtegie Fiat degli ultimi vent’anni,
Ma la speranza …
Il solito ricatto Fiat…o si fa come dicono loro oppure FUORI!!!
Il discorso FIAT è limpido e significativo .
E’ ora che i sindacati smettano di pretendere ed imporre scelte che hanno danneggiato il Paese e sopratutto i lavoratori, proteggendo fannulloni, scansafatiche e sindacalisti.
Non si può sempre pretendere cose assurde e parlare solo di diritti.
Quando sentiremo parlare anche di doveri, riconoscendo che se le cose vanno male per le aziende, vanno male per tutti ?
Egregio Dott.Minneo,
ancora una volta non comprendo i suoi commenti (sinistri e sarcastici) alle notizie sui giornali (di destra)
Questa mattina mostrando il video di Berlusconi che spiegava che quando dopo ampia discussione, in democrazia, prevalga la tesi della maggioranza la minoranza deve adeguarsi.
Lei l’ha definito atteggiamento “bolscevico”
me lo potrebbe cortesemente spiegare domani mattina visto che per vedere le prime paggine dei giornali sono costretto a seguire i sentire i suoi commenti “sinistri”
Ci sentiamo domani alle ore 7.00
Cordialmente
Alessandro
Penso che marchionne e Fiat dimentichino molto opportunamnete di aver preso la decisione unilaterale di chiudere a breve lo stabilimento di Termini Imerese….
Non si può chiedere a llo stato di aiutare l’azienda (con gli incentivi) se in cambio non si dà qualcosa…
Chi di chiusura ferisce…
Direi: il lupo perde il pelo ma non il vizio!! Ma che bell’esempio di liberismo economico. Questo signore si permette di “ricattare” lo stato italiano minacciando sempre tagli al personale se “non si fa come vuole lui”. Io direi che siamo stanchi di una Fiat decotta costantemente finanziatada risorse pubbliche a danno evidentemente della ripresa generale degli altri settori. E si vanta pure!! “Senza gli incentivi:-30%!!! Cose dell’altro mondo! Quando il governo italiano smetterà di essere sotto scacco di questi “imprenditori” incapaci di reggersi con le proprie gambe? Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto. Le risorse non sono infinite (e l’Italia ha già speso troppo) e prima o poi il tappo salta (Alitalia insegna….)
Come al solito la mezze verità risulteranno come grandi bugie,in un paese come l’Italia dove pare esista solo la FIAT e la sua Famiglia e, come ci dice la storia che non fà la differenza,e tra ruffiani e lacchè che continuano a venerarla!
BASTA incentivi statali alla FIAT!!!
Ma cosa volete che gliene importi a quelli della fiat delle preoccupazioni , specie della Fiom .
Non è certo un caso che il plauso venga da ambienti finanziari .
Di questi tempi .Piuttosto sarà bene pensare che è proprio l’industria automobilistica uno dei cancri che divora il pianeta ,assieme alla finanza
Non è una novita che la famiglia Agnelli , appena ci saranno le condizioni, venderanno la fiat.
nn abbimo una servizio che funzioni x il cittadino in italia, e ancora continuiamo a finanziare la fiat e le industrie??.
Siamo strapieni di auto, la vivibilità delle città é al collasso, sopratutto grazie alle automobili, l’inquinamento atmosferico produce morti senza fine, il mondo é ricoperto di scarti e mondezza, e continuiamo a promuovere la produzione di auto? capisco che nn fate più i soldi come negli anni 60 ma il boom economico é passato e qualche insegnamento c’é l’ho avrà anche lasciato?
BASTA PRODURRE SEMPRE’ DI PIù!!
PRODURRE MENO , CONSUMANRE MENO, BUTTARE LE AUTOMOBILI!!
Lo spinoff Fiat al momento giusto è auspicabile perchè Fiat diventa public company con azionisti che finalmente guardano alle strategie ed ai profitti,licenziando managers che non rispettano gli obiettivi e senza chiedere troppo a politici e
sindacati(licenziare chi fece la Duna,l’Alfa non sportiva,chi
non fece moderna la Campagnola,chi non mette led-oled-biofuelcells,microbial fuelcells,Li-ion batterie..,licenziare il manager di Termini I.chi la fece e chi la gesti’senza connessioni trasporti).
Strategie:è carente un grande accordo in Asia con Tata e cinesi
e bisogna posizionare in termini 0 emmissioni i vari brands.
Biofuel e biogas.
Bisogna avere il coraggio di entrare nei Consorzi CO2-solar fuel
per ridurre la CO2 e PM10,usando biofuel,biodiesel,biogas,bioH
che non fa modificare i motori attuali e permette biolubrificanti di grande qualità adatti ai motori innovativi e
prevedendo per i tir-auto turbine a biogas che sono valide anche
adattandole alla propulsione navale-aerea-mezzi agricoli.
La Fiat entrerebbe nel Consorzio Biosole-Itacars per una quota come l’Eni ed altri,incluse le Regioni:a chi non si consorzia,
si applica la tassazione hard cup perchè in 10 anni dobbiamo
ridurre CO2 e PM 10 dello 80% e l’idrogeno deve essere bio e non
fatto riscaldando l’acqua con petrolio o gas perchè caro e no clean.In Italia ci sono ostinati, che sanno poco di conto, che
propongono etanolo da sorgo che è caro e rovina i motori attuali.Sull’auto elettrica ed ibrida,invito tutti a guardare la
ricerca del Centro Fiat ad hoc, che evidenzia che non abbiamo niente in Italia,ne’biofuelcells,ne’pannelli-carozzerie biosolari,ne’sistemi di storage energia e bioidrogeno per cui
dobbiamo importare tutto.Proposi di produrre tutto questo nella
giusta riconversione di Termini Imerese ma invece si va verso
progetti prendi i soldi e scappa.Abbiamo in Italia un grande
progetto Itacars che ricicla la CO2 per produrre biofuels o
meglio solar fuel(crf.biopetrolio da microalghe-prof.Cao-Un.Cagliari,c’è il brevetto europeo)ma gli ostinati dicono che
è impossibile per prendersi poi fondi CIP6 da dare solo a bioraffinerie che convertono raffinerie o poli ch. fossili che lavorano petrolio e metano che sono sempre fossili ed emanano CO2 e Pm10.L’industria dell’auto ed il suo indotto si rinnovano
con i solar fuel da sole+CO2, da sistemi light innovativi e da
sistemi energy biostorage:la Fiat ha motori risparmiosi,deve passare a motori-fuel 0 emmissioni e a sistemi elettrici moderni(sempre biofuelcells-batterie per non rimanere fermi,anche se manca il fuel)ed il led che se applicato bene permette risparmi
del 40% e sicurezza(crf.led gallerie ed antinebbia).
io non ne capisco di finanza, ma credo che se un’azieda per quasi la totalità della sua storia ha usufruito di incentivi ed agevolazioni da parte dello stato, quindi gravando sulle spalle dei cittadini, essa non puo decidere di chiudere la produzione senza prima restituire tutti i soldi che direttamente o indirettamente ha ricevuto.
SE CONTINUIAMO A FAVORIRE LA DELOCALIZZAZIONE, IN NOME DEL MENO COSTA IL LAVORO TANTO MEGLIO, COSA PORTEREMO A CASA PER COMPRARE DA MANGIARE E DA CAMPARE? FORSE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE PREVEDE PER I NOSTRI FIGLI UNA EMIGRAZIONE IN MASSA VERSO IL LAVORO FUORI DALL’ITALIA? E QUESTO BENEDETTO PAESE COME POTRA’ SOPRAVVIVERE A SE STESSO? CHI PAGHERA’ IL MANTENIMENTO DEI SERVIZI? L’ESERCITO? ….E QUANTO ALTRO FINO AD OGGI HANNO PERMESSO DI MANTENERE LA NOSTRA IDENTITA’ ? HO L’IMPRESSIONE DI AVERE GIA’ VISTO QUESTO FILM IN ARGENTINA O DA QUELLE PARTI LI. C’E’ QUALCUNO CON UN PROGETTO POLITICO PER L’ITALIA ? DOBBIAMO ANCORA A CONSIDERARE DEI “MITI” QUESTI PERSONAGGI COSI’ INDAFFARATI AD IMPOVERIRE QUESTO PAESE ?
Abbiamo Capito! Visto la situazione economica Fiat Automobilies sarà venduta!! Io manderei a casa Marchionne….
Fiat in perdita, posti di lavoro persi (termini merese e a Breve pomigliano….) IO DICO Che cosa c’è da ridere?
IMPORTIAMO LE AUTO DA FUORI SE COSTANO MENO ED HANNO GLI STESSI VANTAGGI. AMEN
QUANTI SOLDI HA MANGIATO LA FIAT??? 10 FINANZIARIE BASTANO???? E’ ORA DI FINIRLA DI MANTENERE QUESTI CIRCHI. LE MICRO IMPRESE (QUELLE CHE LAVORANO E CI RIMEWTTONO DI TASCA PROPRIA) NON HANNO TUTTI QUESTI PRIVILEGI. IL MERCATO DEVE DECIDERE: VALI E RESTI, NON VALI E SPARISCI, GLI AIUTI DI STATO (GRATIS) DROGANO IL MERCATO, DOVE I GUADANI SONO PRIVATI E LE PERDITE PUBBLICHE, TROPPO COMODO. VIA VIA A LAVORARE I CAMPI ABBANDONATI DAL MIRAGGIO INDUSTRIALE. CHE SIA UN CASO CHE GLI STABILIMENTI DEL SUD HANNO GROSSI PROBLEMI DI SUSSISTENZA??????
Un governo che ha fatto dell opposizione alla fiat un cavallo di battaglia una regione che elegge un leghista antifiat come presidente meriterebbero una scelta seria della dirigenza fiat : la fiat fuori dall italia. Come nel caso alitalia assisteremo alla vergognosa politica governativa pronta a mascherare una scandalosa regalia a pochi come un vantaggio per tutti. Chiuda la fiat gli stabilimenti auto italiani, ponga il governo di fronte alle gravi responsabilità che ha accumulato nel non governare . Oggi la fiat ha un reale legittimo impedimento a svilupparsi nel nostro paese avendo un governo ostile come ostacolo. L avvocato Agnelli con eleganza signorilita’ e poche scarne parole lo avrebbe già fatto.
È in atto una operazione finanziaria per dismettere le fabbriche Fiat.
Questa azienda non riesce a sopravvivere in Italia per gli alti costi sociali del lavoro.
Questi sono dei maestri della politica e come fecero nell’ex Unione Sovietia adesso hanno incastrato i politici negli USA per ottenere fondi pubblici e ” ristrutturare ” la Chrysler.
I profitti come al solito saranno della famiglia Agnelli / Elkan.
cosa deire se non che sono bravi!
Ma a fare politica e finanza, non industria automobilistica, quella la sanno fare i tedeschi e i giapponesi.
PERCHE’ NON PARLATE DEL POPOLO VENETO???????????? PAURA?