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Salviamo Sakineh

8 / 9 / 2010 | 62 Commenti

L’Occidente insorge contro la condanna di Sakineh alla lapidazione, la difende e la sostiene, in nome del rispetto dei diritti umani, ma nessun governo ha deciso di interrompere i rapporti economici con l’Iran.

Fino a che punto siamo  disposti a sostenere questa doppia morale?

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62 Commenti

  1. patrick il 2 November 2010 alle 8:53 pm

    è un ingiustizia bella e buona non penso che allah voglia che si uccida una persona fino a prova contraria innocente

  2. roberto il 2 November 2010 alle 8:48 pm

    salvate la vita di Sakineh…..

  3. VUSHAJ DRITA il 2 November 2010 alle 2:29 pm

    carissima sorella Sakine! Lo so che non riuscirai mai di leggere qullo che sto scrivendo. Pechè i fanatici mussulmanni non te lo permettono. In questo momento vorrei condividere il tuo dolore e so perfettamento quando sofri perchè l’ho passato purre io e tutto ora quando penso mi viene brividi, il terrore, la violenza sessuale,fisica e psicologica. e prpopprio mentre scrivo sto pigendo e addesso vorrei restare vicino a te e strngere le mani e denti e darti un grande coraggio. Perchè l’amore per la VITA non può finire cosi. Atualmente cara mia sorella, doppo tanto ribellazione dalla ditattura comuniste e quella maschile vivo in ITALIA e vorrei che tu sia vicino a me.La mia casa è piccola,sono povera, pero è grandissima di grande accoglienza. La mia casa si chiama: LA CASA DELLA LIBERTà. Ti posso a sicurare che un pezzo di pane e un poco formaggio ci sopraviveremmo. E poi l’italiani sono bella gente, non ti fano mai morire di fame.Ti voglio bene Sakine. Un abraccio nel nome dell’amore per la VITA e della Libertà. Dott/ssa VUSHAJ DRITA: mediatrice culturale

  4. carlo il 2 November 2010 alle 2:27 pm

    “NON UCCIDERE” NON E’IL COMANDAMMENTO DI TUTTE LE RELIGIONI?

    ALLORA PERCHE’ NON VIENE OSSERVATO?

  5. Maria D'Oria il 2 November 2010 alle 2:08 pm

    Sono una donna credente e per me “Chi è senza peccato scagli la prima pietra” è ancora valido. In una società dove tutti abbiamo le nostre colpe non si può ammettere la lapidazione di una donna che è vittima di persone che condannano lei di adulterio e omicidio non ammettendo che nel loro cuore il peccato regna visto che giudicano e condannano qualcun altro. La vita di un essere umano è preziosa e Gesù è venuto sulla terra per salvare ciò che era perduto e non per giudicare dando a tutti noi, esseri umani colpevoli, la possibilità di ammettere le nostre colpe per essere un giorno salvati e incontrare Lui in cielo! Questa è una realtà che va aldilà di chi crede o non crede. Sostengo Sakineh e prego che venga scarcerata. Dio la benedica e la protegga. Maria D’oria

  6. VUSHAJ DRITA il 2 November 2010 alle 2:06 pm

    I MUSSULMANI FANATICI DIMOSTRANNO UN ALTRA VOLTA IL LORO POTTERE CONTRO LE DONNE, CHE RIBELLANO CONTRO LA DITATTURA MASCHILE. NE HO PROVATA SULLA MIA PELLE. MI HANNO VIOLENTATO, MI HANNO COLPITO CON ACETO ALLE GAMBE IN QUI LE TRACCE E SEGNI DEL MALTRATAMENTO RESTERANO PER TUTTA LA MIA VITA. L’UNICA MIA COLPA E DI SAKINE PERCHE VOGLIAMO I STESSI DIRITTI COME TUTTE LE DONNE ITALIANE E DEL MONDO. VOGLIAMO VIVERE CON I VALORI DELLA VERA FAMIGLIA CON AMORE, CON LA LA GUIDA DI SOLO L’UNICO DIO A TRAVERSO LA VERA LIBERTà. QUALSIA CADE LA MIA VITA E QOELLA DI SAKINE SARà ACOLTO IN AMORE NEI NOSTRI CUORI E DI TUTTE LE DONNE ITALIANA, MA SONO SICURA CHE SI SALVERà. LEI è INNOCENTE. DOTT/SSA VUSHAJ DRITA, MEDIATRICE CULTURALE.

  7. Viola il 5 October 2010 alle 12:41 pm

    Che schifo di persone! Non è vero che Allà vuole questo, non vuole che un’innocente venga uccisa!

  8. filippo da padova il 28 September 2010 alle 12:55 pm

    Per l’adulterio non si deve comminare alcuna pena, ma se è colpevole di omicidio sinceramente non mi spiace se viene impiccata. Ho ancora in mente la complicità di Laura De Nardo nell’omicido dell’ anziano marito soffocato in casa a Conegliano (TV), commesso pochi giorni fa a settembre.
    Capisco che con i nostri mass-media è come parlare al vento però mi metto nei panni delle vittime, penso a quel povero marito ucciso; mi piacerebbe che si ascoltasse anche l’opinione delle persone favorevoli alla pena di morte, non penso di essere l’ unico in Italia con questa opinione eppure guardando la tv e leggendo i giornali non si rileva un pensiero simile al mio … Tv e stampa parlano tanto di democrazia, ma questa non si basa sul rispetto delle opinioni ?

  9. Salvatore (evangelista) il 13 September 2010 alle 10:57 am

    Ancora per enemyoFNWO.

    Premesso che Israele non ha “più di 300 atomiche” (.), chi tiene un milione e mezzo di persone “prigioniere” in Gaza si chiama Al Fatah e Hamas, cioè i kamikaze umani di sangue islamico. Israele cura e accoglie un soldato palestinese ferito, al contrario degli arabi: documentati prima di sparare a zero sugli ebrei.

    L’adulterio è “peccato”, checchè tu ne dica (Levitico 20,10), perciò Sakineh – legislalmente – resta concubina, anche se la pena è inaccettabile.

    Pertanto, malgrado tu abbia sposato il motto “nessun dio=niente padrone”, viceversa sei (ma non puoi averne consapevolezza) , prigioniero dell’altro dio che governa il mondo (1^ Corinzi 4,4).

    Leggi e capirai di chi parlo!

  10. marina il 11 September 2010 alle 8:06 pm

    Per Italiano: vero, tutte le altre condannate ma chissa chequesto vcaso isolato non sia l’inizio di una svolta anche per una civiltà che non sia solooccidentale!

  11. marina il 11 September 2010 alle 8:02 pm

    la dignità umana è la cosa più importante e la vita va rispettata SEMPRE!!!!
    La donna che tradisce deve essere punita e gliuomini hannogli harem !!!!è UNA VERGOGNA.
    vita per Sakineh!!!

  12. Claudio Tabasso il 11 September 2010 alle 12:26 pm

    ipocrisia è l’unica parola possibile per spiegare una simile cosa. Ci sarebbe poi anche l’aggravante degli interessi economici… ma il governo Berlusconi ci ha talmente assuefatto all’anestesia della morale in nome del guadagno che oramai ci sembra quasi normale… quasi una regola giusta!

  13. massimiliano prestia il 10 September 2010 alle 6:24 pm

    Ogni condanna a morte è un atto criminale,e va condannata senza se e senza ma. Punto e basta.

  14. mirandola il 10 September 2010 alle 4:01 pm

    >>ma nessun governo ha deciso di interrompere i rapporti economici con l’Iran.<<

    Questo la dice lunga sulla IPOCRISIA e LA VIGLIACCHERIA dell’occidente, forgiato dal cattolicesimo o se volete dai “madonnari”( i CRISTIANI NON CI SONO PIU’da circa 1700 anni). non condivido la lapidazione di una donna,anche se fosse colpevole di adulterio, ma nessun VIGLIACCO UFFICIALE, ha mai chiesto all”islam”, perchè non lapidano anche l’uomo che ne è stato complice??? oramai l’occidente RAMMOLLITO e senza più un NOBILE ideale, è OSTAGGIO! dell'”islam”,…basta che viene minacciato di interruzione di petrolio, o di essere AFRICANIZZATO, SI METTE A 90°!!! per contro auspico davvero che certe idee dell’islam facciano breccia in occidente, perchè nel confronto con “SODOMA E GOMORRA” TUTTO l’occidente, risulta essere un IMMENSO PORCILE, ETICO E MORALE

  15. strato il 10 September 2010 alle 11:34 am

    Salviamo Sakineh, ma assicuriamoci che sia veramente “innocente”. Le punizioni tribali è vero sono da abolire, ma vediamo di non interferire con la giustizia in modo non positivo. Sakineh ha diritto ad un processo e di dire quello che ha da dire a sua discolpa. Gridiamo per Sakineh perchè il processo che ha subito è molto sommario e Sakineh npn ha potuto difendersi perchè le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini, in Iran.

  16. annalisa il 10 September 2010 alle 8:27 am

    Salviamo Sakineh, ma tutte le Sakineh del mondo: dall’Iran agli USA passando per tutti quei paesi in cui vige la pena di morte ma che sono troppo vicini all’occidente per essere additati come regimi criminali e barbari.

  17. gennaro esposito il 10 September 2010 alle 7:31 am

    IL CASO SAKINEH E’ ANCHE UN INDICATORE CIRCA IL REALISMO E IL GRADO DI AUTODISTRUTTIVITA’ DEL REGIME IRANIANO

    Il caso di Sakineh non ci parla solo del fanatismo islamico, delle teocrazie, della crudeltà umana, del terrore instaurato dei regimi autoritari, del maschilismo, della condizione della donna, dell’ignoranza planetaria, ma anche di quanto possa essere autodistruttivo l’attuale regime iraniano.

    Da come il regime iraniano si comporterà con Sakineh e con i casi analoghi ci dirà anche quanto si renda conto della situazione internazionale in cui si trova.

    L’Occidente – alias Israele e gli USA principalmente – nel momento in cui avessero anche il consenso dell’opinione pubblica internazionale ad attaccare l’Iran non si farebbero scappare l’occasione.

    Il caso Sakineh disgusta a tal punto la sensibilità degli Occidentali da poter eventualmente essere il catalizzatore di avversioni e sensibilità particolari tali da giustificare anche opzioni militari. Non sarebbe una guerra per Sakineh ma propiziata dalla (mala) sorte di Sakineh. L’Iran è da anni nel mirino statunitense e israeliano che fanno continuamente trapelare l’intenzione di attaccare l’Iran anche preventivamente nel caso avesse l’arma atomica.

    Se l’Iran viene percepito attraverso il caso Sakineh, un attacco militare forse sarebbe giustificato dalla gente comune, che ritiene insopportabile la lapidazione e per giunta di una donna accusata di adulterio…

  18. Petrus 2010 il 10 September 2010 alle 7:09 am

    sono d’accordo con adalberto.
    Ci sono gli assassinii e ci sono la casualties, cioè i morti ammazzati dalle bombe di noi altri, della Nato o delle coalizioni pro USA.
    Difatti, mi chiedo quanti iracheni sono stati giustiziati per mano di saddam e quanti sono morti sotto le bombe anglo americane dal 1991 al 2003?
    A voi l’arduo risposta.
    Mi ricordo un tg2 dossier del 1999(o 2000) dove un terziario francescano testimoniava la morte di abitanti di baghdad, nel dicenbre 1998, sotto le bombe di clinton e blair, gente che bruciava viva.
    Le bombe di clinton il”pacifista”, beninteso.
    Ma quale fu il motivo di quei diversi giorni di bombardamento, che io, ironicamente, definisco, da anni, gli auguri di natale di clinton e blair agli iracheni?
    Saddam stava per invadere qualcuno o c’erano di mezzo le fantomatiche armi di distruzione di massa,
    oggettini che hanno, invece, inglesi e yankees?
    Chi può rispondermi al riguardo?
    Si, imsomma, bisognerebbe salvare la vita a tutte le sakineh e a chi viene condannato a morte per motivi abbastanza futili.
    Almeno da noi di fa alla separazione o al divorzio.
    P.G.

  19. giorgio il 10 September 2010 alle 5:22 am

    sono trascorsi due lunghi anni di governo che governa solo per risovere le cose che riguardano chi governa , senza opposizione,e favorensolo e soltanto la classe dei imprenditori
    per qanto riguarda l’immigrazione,i governandi tuttidovrebbero risolvere i problema rendendo autosufficente queste popolazioni non fornendo armi ma tecnologie senza pregarli le materie prime, e con esse la mano d’opera

  20. Boanerges il 9 September 2010 alle 10:52 pm

    Il grosso problema è la religione, in questo caso l’Islam.E’ un problema non solo per Sakineh ma di sicurezza mondiale.Se non si trova il modo di bloccare questi fanatismi andremo di male in peggio.L’ingerenza religiosa in contesti estranei alle proprie/presunte radici non è accettabile.La religione deve fare religione e non politica,ha già tanti problemi al suo interno (per esempio la pedofilia) che l’impicciarsi di cose estranee al suo mandato può solo nuocerle.

  21. gennaro esposito il 9 September 2010 alle 8:33 pm

    LA CINA E’ VICINA

    a fronte delle contestazioni torinesi di un leader sindacale, mi chiedo cosa faccia più male: una contestazione o l’azione politica del governo attraverso il ministro del lavoro che asseconda e approva riecheggiante tutte le manovre della multinazionale fiat? riportiamo per piacere tutte le parti in gioco, anche quelle che non hanno mai voce dal sistema (non mi riferisco alla “Rainews di Mineo”, dopo si vedrà…)

    sinchè lo fa il presidente della confindustria posso capire che lo fa perchè evidentemente è di parte.

    ma mi chiedo: il ministro del lavoro del governo berlusconi da che parte sta in questo teatrino che vede come posta in gioco i diritti dei lavoratori?

    non sarà giusto contestare sino al punto di togliere la parole ad un ospite ad una festa di partito, ma credo sia molto più crudele e ingiusta una politica governativa, confindustriale e sindacale che schiaccia la vita del lavoratore ai minimi termini. diciamo che dopo averlo usurato con orari cinesi c’è solo il licenziamento ch’è peggio. occorre allora chiedersi perchè si arrivi a simili contestazioni, se la causa è giusta mentre il modo è sbagliato. non solo deprecare pro forma la contestazione.

    per equità vera si provi a mettere sui piatti della bilancia, da una parte le contestazioni nei modi sbagliate, e dall’altra le politiche socieconomiche sbagliate.

    nello svolgimento dell’esercizio contare le vittime. ma con un riguardo particolare: a fronte del leader sindacale noto e ben individuato, enumerare una a una anche le vittime delle politiche socioeconomiche sballate, mostrandone faccia e curriculum. questo per evitare l’effetto di insensibilità che suscitano i grandi numeri (es. “52 vittime il conto dell’attentato in Pakistan”, oppure “Africa, un bambino su due ucciso da denutrizione”).

  22. enemyofNWO il 9 September 2010 alle 7:07 pm

    Al Salvatore l’Evangeslista . Prima di tutto l’Iran non ha attaccato nessun paese per piu’ di 200 anni . Poi anche se l’Iran cercasse di costruire la bomma atomica , ne ha ogni diritto . Se lo stato criminale di Israele che lei ama puo’avere piu’ di trecento atomihe , l’Iran puo’ fare lo stesso .
    Il problema e’ come al solito due pesi e due misure . Un peso per lo stato canaglia per eccellenza , si quello che tiene in campo di concentramento un milione e mezzo di cittadini di GAZA . E’ un’altra misura per l”iran . Poi inoltre l’adulterio non e’ un peccato . Ho buttato via i peccati dalla mia vita cinquant’anni fa , come ho anche buttato via le religioni . Per me nessund dio = niente padrone .
    Cio’ che succede a Sakineh e’ aborrente , ma i talebani nel Vaticano hanno fatto cose simili nel passato . Il problema di Sakineh e il bruciare del Corano
    sono parte della stessa provocazione . C’e’ qualcuno negli Usa che cerca di provocare una guerra . Gli USA sono finiti economicamente e non si riprenderanno mai piu’ . Mettetevelo bene nella testa e hanno un bisogno disperato di rilanciare l’economia …..ma la fogna li aspetta .

  23. carlo il 9 September 2010 alle 6:52 pm

    Fino a che punto siamo disposti a sostenere questa doppia morale?
    E chi mai potrà dare una risposta sicura? Se non che non c’è limite alcuno?
    Per ora, è certo, che noi siamo diposti, o meglio lo sono molti Stati, la nostra Italia fra i primi, fino al punto di considerare i lapidatori di Sakineh, ed in particolare i loro mandanti, diversi, molto diversi, quasi degli angioletti, rispetto a Saddam Hussein, ed ai tanti saddam ancora sparsi sulla Terra.
    Carlo

  24. Nadia il 9 September 2010 alle 5:30 pm

    Non mi ricordo che questa mobilitazione ci sia mai stata per i condannati in quei paesi dove esiste la pena di morte. Anche in alcuni Stati Americani succede. Mi sà tanto di strumentalizzazione. E’ un modo per mobilitarsi tutti contro l’Iran che è sempre nell’occhio del ciclone per i motivi che tutti sappiamo. E se fosse così sarebbe veramente squallido, anche perchè noi non sappiamo quali ripercussioni potrebbe avere su quella povera donna e se fosse costretta a subire ulteriori violenze. Comunque spero con tutto il cuore che la condanna venga annullata e non solo per lei, ma per tutte le altre donne che stanno vivendo questa situazione e sappiamo che ce ne sono.

  25. adalberto il 9 September 2010 alle 3:59 pm

    Chi ricorda il sogno di Giuseppe (Mt. 1,20) sa che quando gli apparve l’angelo Gabriele la sua promessa sposa Maria (madre di Gesù) rischiava la lapidazione avendo concepito un figlio a sua insaputa. Questo episodio può servire a sgombrare il campo da ogni tentativo di contrapposizioni di “radici culturali” nella difesa del diritto alla vita che è il primo diritto da difendere ovunque e senza ipocrisie. Senza ipocrisie, perchè e legittimo chiedersi quante Sakineh erano a Falluja quando una pioggia di bombe al fosforo bianco ne devastava i corpi e ne annientava la vita, e quante voci rimasero mute.

  26. Piergiovanni il 9 September 2010 alle 3:55 pm

    Mi piacerebbe essere illuminato sul perché dovremmo considerare un problema la condanna di Sakineh in Iran e non:
    1) la morte di 100.000 civili (non membri di Al Queida) in Afghanistan
    2) la morte di una simile cifra di civili in Iraq
    3) l’esecuzione di questi giorni di una nuova condanna a morte negli USA
    La nostra implicita autoassoluzione su stragi immani perpetrate è ingiustificabile ed è la vera ipocrisia di tutta questa vicenda.
    Naturalmente condanno la pena di morte in ogni sua forma, inclusa la condanna di Sakineh, ma ancor prima dovremm condannare la pena di morte “politicamente corretta” inflitta a centinaia di migliaia di civili inermi. Forse però la tendenza dominante è quella di considerare valido il vecchio detto secondo cui “chi ammazza una persona è un delinquente e chi ne ammazza milioni uno statista”.

  27. alessandra angelucci il 9 September 2010 alle 3:35 pm

    La questione di come viene trattata la donna nel mondo…

    Oggi un telegiornale vostro o del TG3 ha usato ben due volte l’aggettivo “abbandonato” riferendosi ad un pazzo che ha tentato di uccidere la moglie (vittima di violenza assieme ai figlie, ma anche avesse semplicemente smesso d’amarlo?) che l’aveva lasciato.

    E quante volte si utilizza a sproposito nei servizi dei telegiornali la parola AMORE nel dare notizie del genere? Com’è possibile questo?

    Certo che la condizione femminile è peggiore in certi paesi che in altri; certo che la pena di morte è un abominio (quando la città del Vaticano l’espellerà dal proprio sistema legislativo?); certo che ci sono interessi economico-politici molto più grandi dietro il caso Sakineh; certo che ce ne sono altre 120 o 15, non ricordo bene, di donne “in attesa di lapidazione” in IRAN e chissà quante in paesi in cui è in vigore la SHARIA…

    Le morali mi sembra siano ben più di due quindi…

  28. Petrus 2010 il 9 September 2010 alle 3:14 pm

    che si possa uccidere a pietrate una persona o un animale è solo sadismo e barbarie.
    Se questo è l’islam che rispetta le donne, andiamo male.
    D’altro canto, maometto è morto nel 632, quindi, quasi 600 anni dopo gesu figlio di giuseppe.
    Ma noi, 6oo anni fa, e mano, che facevano alle donne un po’ troppo libere di pensiero? Le chiamavano streghe, le torturavamo, le bruciavamo vive, etc.
    Bisogna ricordarsi delle crudeltà commesse su donne, uomini e bambini in nome di Dio!
    La caccia alle streghe iniziò grazie ad una disposizione della chiesa del 1482, se non erro e andò avanti quasi 3 secoli con i protestanti che fecero “meglio” dei cattolici, come si può leggere in un libro del sig.Odifreddi.
    Gli islamici sono 6 secoli indietro rispetto a noi.
    Ma noi prendiamo a sassate metaforiche tutti quelli che non si conformano ai costumi attuali, emarginando e spingendo al suicidio chi cade sotto tale costumanza.
    Meglio ricordarselo.
    Comunque, l’uccisione di Sakineh è un crimine e merita vendetta sui responsabili di tale crimine.
    Gli attuali governanti dell’Iran rischiano una brutta fine quando, e se, cadrà il loro regime
    Spero che si ravvedano, anche per molte altre cose successe negli ultimi tempi.
    P.G.

  29. hariati lilia il 9 September 2010 alle 1:38 pm

    Prima cosa,il mondo deve sapersi che la pena della lapidazione,non esista nei testi del CORANO e questa era creata con un groupo dei ignoranti,ipocriti,per rendere i conti fra loro,e per la condannazione da questa signora iraniana entra anche nei ambiti di rendere i conti fra l’iran e il mondo,quindi sinza approfondersi sugli circonstanze indietro da questo evento,deve sostenersi e salvarsi la donna chi stata vittima da questo rendere il conto.l’avvocato hariati.

  30. Guido Castiglia il 9 September 2010 alle 11:48 am

    Ritengo giusto far sentire la nostra voce nel tentativo di salvare la vita a Sakineh, ma ho l’impressione che, per molta parte, ci sia una sorta di velata ipocrisia. Credo che, in realtà, ciò che più colpisce la maggioranza dell’opinione pubblica sia il metodo dell’uccisione (direi dell’assassinio) non la condanna di per se. La lapidazione è certamente un metodo incivile e dettato da un senso di vendetta popolare più che da un atto legislativo, è una pena che fa appello all’istinto più basso dell’essere umano non ad un estremo atto giuridico e quindi certamente esecrabile. Io credo però che siamo di fronte ad un fraintendimento, probabilmente dettato dale modalità sensazionalistiche di pensare l’informazione (per fortuna non di tutti). Penso che ci si debba opporre alla pena di morte in qualsiasi forma essa sia pensata. E’ la “morte data” in se che è incivile, anche se Sakineh fosse colpevole.
    So bene che Amnesty International porta avanti una lotta quotidiana e, forse, sarebbe il caso di portare avanti quotidianamente un aggiornamento costante (se non quotidiano) su tutte le persone (siano esse Caino o Abele) che rischiano di perdere la vita per mano di una legge barbara.

  31. Ciro il 9 September 2010 alle 10:50 am

    Non so se sia una doppia morale (come dice la domanda del blog):se c’è un salumiere che picchia moglie e figli i suoi clienti dovrebbero scaricarlo solo per questo?Io non credo.Magari continueranno a comprare il suo salame,ammonendolo però con fermezza:”Giovanni,non si fanno queste cose,andiamo!”
    Il vero problema dell’Iran,secondo me,al di là del caso particolare di Sakineh,è la legislazione antiquata.Non è possibile che un tribunale regolare di un paese che si vanta di essere moderno e tecnologico (l’Iran,lo sappiamo,ha ambizioni nucleari) poi condanni la gente alla lapidazione.Fosse un tribunale del popolo,sorto spontaneamente e messo su alla meno peggio,pazienza.Ma un tribunale ufficiale non può comminare simili condanne.L’Iran dovrebbe,come prima cosa,cambiare la sua legislazione.

  32. sancho il 9 September 2010 alle 9:01 am

    E ORA SAKINEH FOR PRESIDENT!
    YES WE CAN!!! 🙂

  33. Salvatore (evangelista) il 9 September 2010 alle 8:54 am

    Chiarezza per enemyoNWO.

    Non credo proprio che dietro la storia di Sakineh ci sia una pura “propaganda”, come tu dici, nè ritengo una “balla” la notizia che l’Iran sta costruendo un’arma di distruzione di massa perchè, al contrario, è davvero così: l’Iran è il 4° paese produttore di petrolio al mondo e, di certo, la centrale nucleare non gli serve per carenza di energia…..(.)

    Infine, apostrofare per “criminali” i sionisti conferma il clima di antisemitismo latente in parecchie nazioni, cosa che, in futuro, sarà il movente che spingerà l’U.E, gli USA e i paesi della lega Araba a muovere guerra ad Israele (Zaccaria 14:2): ma Gesù scenderà con potenza dal cielo per spazzare via i nemici del suo popolo!

    P.S. E’ di oggi la notizia della “sospensiva” della lapidazione per Sakineh, ma come mai nessuno condanna il peccato di adulterio di questa donna e il suo (ancora da provare) assassinio nei confronti del coniuge?

  34. Paolo Filippini il 9 September 2010 alle 8:19 am

    Stiamo condannando la pena di morte o il modo in cui essa viene effettuata? Nel primo caso essa è prevista in molti stati ( in primis U.S.A.) e la ragione per cui è stata emessa, (complicità in omicidio) è valida nei medesimi paesi. Nel secondo caso (puramente formale e opinabile)personalmente preferirei essere lapidato che sottosto a sedia elettrica, impiccagione o somministrazione di sostanze venefiche, o tutti i metodi possibili nelle società “civili”. Se poi vogliamo avere una scusa per condannare l’Iran o scatenare una guerra globale spero che Rainews ,che stimo sinceramente, voglia dissociarsi da questa infamia. Paolo Filippini

  35. silvia del guercio il 9 September 2010 alle 7:20 am

    Basta con la religione integralista del dio denaro.
    Boicottaggio.

  36. capricorn one il 9 September 2010 alle 7:16 am

    E’ di ieri la notizia di una donna disabile mentale condannata a morte nei liberissimi e rispettosissimi dei diritti umani Stati Uniti d’ America anche detti USA. A quando lo scatto d’ indignazione per una tale barbarie ? Sono in ansiosa attesa. In uno Stato geograficamente vicino all’ IRAN vengono continuamente eseguite condanne a morte mediante decapitazione con scimitarra, ma nessuno solleva tsunami moralistici per impedirne almeno una. Questo Stato si chiama ARABIA SAUDITA che ha la fortuna di essere amico degli USA e, di conseguenza, autorizzato a fare tutto quello che gli pare e piace nei confronti dei suoi SUDDITI. Ho scritto sudditi perché in Arabia Saudita regna una monarchia assoluta paagonabile a quelle del più profondo medioevo europeo. In Arabia Saudita si taglia (sempre con la scimitarra) la mano destra dei ladri, mentre alle donne è vietato guidare l’ automobile. Aspetto sempre con ansia che un’ umanitaria campagna di stampa spinga l’opinione pubblica dei civilissimi Paesi occidentali (Italia e Francia in testa) a manifestare contro quell’ assolutissimo regime dittatoriale che “governa” l’ Arabia Saudita. Una campagna di stampa progressista prolungata nel tempo che costringa quello Stato a modificare la sua oscurantista legislazione. Fateci caso, agli amici degli USA tutto è permesso, mentre gli Stati che non vogliono sottostare ai voleri dei padroni del mondo vengono etichettati come “STATI CANAGLIA” e additati al pubblico ludibrio. Come al solito: due pesi e due misure.

  37. emy il 9 September 2010 alle 7:15 am

    Ma perché l’occidente si muove tanto per Sakineh mentre basta vedere negli USA!!! sento molta ipocrisia occidentale!!!!!
    l’occidente come sempre (ultimamente) e solo capace di giudicare , arrogarsi il diritto di portare la sua idea di Giustizia e Democrazia in stati dove non interessa nulla!
    INIZIAMO A COMBATTERE (per i tanti/e Sakineh) GLI USA!

  38. enrico parodi il 9 September 2010 alle 6:48 am

    d’accordo di insorgere contro la lapidazione e le pene corporali ma non bisogna dimenticarsi che la signora ha partecipato all’ omicidio del marito per cui non mi sembra corretto trattarla come una martire.

  39. francesco20 il 9 September 2010 alle 1:16 am

    gli occidentali hanno violato numerose tradizioni per secoli,con il loro colonialismo.tradizioni spesso meno aggressive,e non espansionistiche.ora,dopo averle in qualche modo riabilitate e forse ravviatre,non sanno cosa fare.Sachinè forse sarà graziata,e lo spero,ma è giusto questo darwinismo sociale che esclude i diversi?e non parlo di quello degli omosex,che non sono diversi e possono fare qiuello che vogliono,ma di quelli sfruttati e poi mandati a CaCaRe.io la trovo una cosa disgustosa,che avviene in molti paesi,ma che è ingiusta e ScHifOSA.

  40. Claudio il 8 September 2010 alle 10:01 pm

    Personalmente sono decisamente d’accordo con la decisione di Noi Occidentali per salvare la Sigra. Sakineh contro la lapidazione e la possibile pena di morte. Detto ciò diamo grande voce alla Chiesa Cattolica, alle Nostre Istituzioni, ad Amnesty Internaztional, ai Nostri Sindacati e Patronati Nazionali inclusi, che ogni giorno si operano per tutelare la salvaguardia dei più deboli, grazie infine a Voi Giornalisti per la divulgazione delle notizie per un mondo libero. Ne approfitto anche per aggiungere la neccessità di ricordarci di Tutti coll’oro che per un motivo o per un altro hanno bisogno d’aiuto, si riuscira a salvarli tutti??? Prego che questo sià possibile, Tutti prima o poi avremo bisogno dell’aiuto di un Nostro Simile, tanto vale rispettarci e quando possibile volerci bene, grazie.
    Cordiali saluti Pace e Bene Claudio…

  41. olga raciti il 8 September 2010 alle 9:47 pm

    Non e’ sospendendo i rapporti che si arriva a sospendere la barbaria della lapidazione bensi la mobilitazione di tutto il mondo insieme a gridare a questa barbaria e a chiedere a gran voce continuamente il rispetto dei diritti umani
    Colgo l’occasione per dire che le parole di Catherine Deneuve in merito a Carla Bruni sono inaccettabili perche’ ogni persona ha il diritto di esprimersi davanti alla barbaria della lapidazione
    Solo tutti uniti potremo fare capire ad alcuni paesi che nel 2010 non sono tollerabili ne esecuzioni e ne lapidazioni che venivano praticate piu’ di mille anni fa
    Questi paesi usano tute le tecnologie piu’ avanzate e costose eppoi parlano di lapidazioni ? non ha senso ……

  42. ermanno il 8 September 2010 alle 9:06 pm

    Sono davvero contento della decisione delle autorità per questa donna, ma infinitamente disgustato per il comportamento della giustizia per quello che sta facendo contro un povero mutilato di guerra di 89 anni che da 4 anni e mezzo soffre umiliazioni e privazioni dal tribunale di Udine per colpa delle amicizie della nuora al suo interno, che vuole farlo passare per scemo per evitare la galera dopo averlo derubato per anni abusando della sua cecità.

  43. saro il 8 September 2010 alle 8:41 pm

    La vita è il bene assoluto e va difeso senza se e senza ma,purtroppo il pericolo che si corre con queste campagne e queste mobilitazioni è che siano strumentali,difatti nei democraticissimi USA la pena di morte viene ancora applicata ma come per il nucleare si sottoindente che siccome sono una democrazia possono tenersi tutte le bombe atomiche che vogliono e possono mandare a morte i loro condannati.Personalmente non riesco a capire quale sia la differenza fra morire bombardato atomicamente da degli islamici o da dei democratici la stessa cosa se il boia è un fanatico islamico o un moderato democratico, forse sarebbe più opportuno fare le campagne contro tutte le pene di morte ,solo così saremo più credibili e come effetto collaterale potremmo indobolire la dittatura iraniana.

  44. Geremy il 8 September 2010 alle 8:17 pm

    Grazie…una bella domanda!!!

  45. franco il 8 September 2010 alle 7:45 pm

    penso che nessun giudice, sia europeo ,che arabo ,abbia la leggerezza di condannare a morte un suo simile. vogliamo tutti giustizzia , e quando poi viene emessa, ci rifiutiamo di accettarla, ho i giudici arabi sono meno giusti di quelli europei. spero che la pena di morte venga abbolita .

  46. sisto domenico il 8 September 2010 alle 7:40 pm

    Oh com’e’ brutto il regime di Theran!!!E’davvero qualcosa di obrobrioso…e ci mancherebbe che non si dicesse in giro.Ma da quale pulpito viene la predica?Da esponenti di governi culo e camicia con i peggiori regimi del mondo,quando non lo sono loro stessi tra i peggiori.Cos’e’ forse non esiste la pena di morte negli USA o in Nigeria o in Arabia Esaudita?Per carita’ non che io non sia contento se questa ragazza riesca a sopravvivere ma assistere a questo teatrino di falsa indignazione mi fa letteralmente schifo!!!Dove erano i ciarlatani che oggi si indignano per questa medievale barbarie quando sono state condannate altre persone in giro per il mondo?L’eutanasia no perche’ e immorale ed e’segno di mancanza di rispetto della vita altrui,la sedia elettrica invece e’ cosi rispettosa della vita altrui!!!No alla pena di morte…si all’eutanasia…

  47. Silvana il 8 September 2010 alle 7:36 pm

    Io dico semplicemente che è più importante la vita, quindi tutti i governi devono mettersi una mano sulla coscenza e non sul portafoglio, ma sembra che gli interessi più o meno statali o privati prevalgano anche sul diritto alla religione, vedi il Tibet e la Cina. No alla pena di morte. Le donne iranian devono mobilitarsi con le donne occidentali per far sentire la loro voce

  48. Cstefano il 8 September 2010 alle 7:19 pm

    Se il nostro governo dovesse difendere decisamente i diritti umani di Sakineh , io avrei la sensazione che difende con più vigore i diritti dei meno protetti e delle donne

  49. capricorn one il 8 September 2010 alle 6:47 pm

    Ma facciamoci, una volta tanto, due soldi di cavoli nostri ! ! !

  50. enemyofNWO il 8 September 2010 alle 6:43 pm

    Gli ipocriti dell’occidente insorgono contro la pena di morte per adulterio in Iran . Pero’ gli stessi ipocriti dicono niente delle stragi di innocenti commesse dalle “valorose ” truppe NATO che ammazzano decine di persone da due kilometri d’altezza e poi dicono che fu’ un errore . Questo succede in Afganistan e Pakistan e non c’e’ nessuna protesta popolare per guerre che durano da piu’ di 8 anni e tutto per il petrolio . Questa storia di Sakineh sara’ usata nel futuro per organizzare un attacco contro l’Iran . E’ tutta propaganda . Inventeranno la storia che l’Iran sta costruendo armi di distruzione di massa . La storia si ripetera’ come nel caso dell’IRAQ dove quelle armi non furono trovate .
    Nel frattempo i criminali zionisti a Tel Aviv continueranno ad aggiungere al loro arsenale di bombe atomiche .
    La mia esperienza ,come persona vittima di stalking da parte dei servizi segreti Italiani da almeno quattro anni in Italia , mi dice che i paesi occidentali predicano democrazia e diritti umani ma in pratica si comportano peggio dei nazisti .

  51. sancho il 8 September 2010 alle 5:02 pm

    Certo è che i canuzzi della propaganda riescono a fare cose sempre più pirotecniche! 🙂

    In tutta questa storia, sono riusciti a tenere fuori la vera questione; sono riusciti a spogliarla del nucleo centrale:
    la barbarie della pena di morte!

    Sempre più bravi i canuzzi o sempre più ribecilliti i buoi?
    Forse, entrambe le cose!

  52. carla il 8 September 2010 alle 4:46 pm

    Finalmente una buona notizia. Sospesa la condanna in Iran.Un saluto ai compagni della mia insonnia. Un apprezzamento per il vostro lavoro e un abbraccio di stima al direttore

  53. paola il 8 September 2010 alle 4:46 pm

    giusto difendere la vita di Sakineh , difendiamo un nome e un volto ma tutte le altre donne e uomini, senza nome senza volti, condannati senza appello in paesi vicini all’occidente e non solo in iran da chi vengono difesi? chi urlerà la propria indigniazione…. dovremo farlo tutti girni

  54. sancho il 8 September 2010 alle 4:25 pm

    Ed il parlamento europeo? 🙂

    http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/08/news/risoluzione_del_parlamento_europeo_per_sakineh-6866196/

    Il parlamento europeo che, come direbbe il caro amico cetto la qualunque, “nun cunta nu pilu di…” in Europa, si permette di leggiferare per uno stato sovrano non europeo.
    E si guarda bene dal condannare la barbarie della pena di morte! Condanna una pena di morte ad personam!:-)
    Questa cosa a quante morali risponde? :-)))
    Intanto alla “morale” vigliacca di lupus et agnus.
    Meglio essere amici del lupo? Il lupo, prima o poi ,finisce che si mangia anche te!:-)

  55. Sauro Simonini il 8 September 2010 alle 4:13 pm

    La sospensione della condanna e la revisione del processo sono un’ottima notizia!!!!

  56. Lena il 8 September 2010 alle 3:52 pm

    L’occidente insorge contro la condanna di Teresa Lewis alla pena capitale, la difende e la sostiene, in nome del rispetto dei diritti umani, ma nessun governo ha deciso di interrompere i rapporti di sudditanza con gli USA.

    Fino a che punto siamo disposti a sostenere questa doppia morale?

  57. Salvatore (evangelista) il 8 September 2010 alle 3:11 pm

    Il fatto che nessun paese europeo “tagli” i ponti con l’Iran dimostra il terrore che hanno i politici stranieri di esporsi verso un regime terroristico e antisemita come quello di Amadinejhad, dove la stessa popolazione vive nella paura per colpa di un dittatore al quale sarà Gesù in persona a “turare” la bocca: “nessun’arma fabbricata contro di te prevarrà”, è scritto in Isaia 54:17, il che mi sembra appropriato in relazione al missile nucleare che l’Iran sta costruendo per distruggere (non ci riuscirà) Israele!

    Quindi, della triste vicenda per l’ennesima “lapidazione” di una donna colta in adulterio non mi meraviglio più di tanto, anche se la cosa mi amareggia alquanto, visti i precedenti iraniani che fanno delle leggi coraniche il loro capro espiatorio onde instaurare un clima di terrore all’interno della regione; mi chiedo cosa accadrebbe se la stessa formula venisse adottata in Italia, dove adulteri e rovinafamiglie sono in crescita.

    Tuttavia, mi consola il fatto che, malgrado tutto, in Iran ci sono arabi che si stanno convertendo al cristianesimo (che non è cattolicesimo), perciò spero che il coro di protesta generale giunga alle orecchie di questo piccoletto con barbetta e baffi che incute terrore (e timore) al mondo intero…!

  58. renato il 8 September 2010 alle 3:08 pm

    In Cina vengono eseguire migliaia di condanne a morte, così come decine negli Stati Uniti e centinaia in Russia ma pochi lo ricordano o fanno finta di non saperlo. Forse è il metodo di uccisione che smuove lo coscienze ? Centinaia di pietre sono più cruente di un cappio o un proiettile o il cianuro o i volts di una scarica elettrica ? Togliere la vita è sempre segno di grande inciviltà politica e morale ma oggi con quale pretesa il mondo “civile” pretende dall Iran clemenza quando le cosidette Super Potenze fanno di peggio ? La povera Sakineh ha il “privilegio” di essere nata in Iran altrimenti per gli affari del Premier con Putin o quelli della imprese socie di Confindustria con la Cina o per la solita sudditanza agli USA morirebbe – mi auguro che non accada – nel silenzio come altre migliaia di vittimie del Caino denaro.

  59. Federico Dal Cortivo il 8 September 2010 alle 2:55 pm

    Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso pilotato contro chi è scomodo al “volere di Washington”,leggasi Iran. Stiamo parlando di una donna che ha in modo premeditato assasinato il marito, dopo averlo addormentato e poi immerso in una vasca alla quale sono stati poi collegati degli elettrodi, questo con la complicità dell’amante.
    Per. lo stesso reato negli Stati Uniti sta per essere condannata a morte Teresa Lewis, in Virginia il 23 settembre prossimo. La Lewis ha armato e organizzato l’omicidio del marito e del figliastro in modo freddo e premeditato.
    Nel mondo la pena capitale è applica anche in
    Cina, Arabia Saudita,tanto per citare alcune esempi, che però non suscitano la stessa “interessata indignazione ” dell’iraniana di origine turca.
    Dal Papa al Presidente Napolitano, a vari esponenti politici è tutto un susseguirsi di accorati appelli per salvare un assassina, che ogni tribunale occidentale condannerebbe senza attenuanti.
    Ma evidentemente non si può e non si deve criticare lo Zio Sam se applica la pena di morte tra le
    mura di casa sua , non si critica la Cina, con cui si fanno lucrosi affari e che essendo una potenza nucleare con diritto di veto alle Nazioni Unite non può essere molestata più di tanto, non si critica l’Arabia Saudita, perchè è un fedele alletao degli Usa. Una morale pelosa e a comando, ecco quello che esce da questa vicenda che rientra solamente nelgli affari interni di uno Stato sovrano quale è l’Iran,che ha il diritto di appliacare le sue leggi come qualunque nazione libera e non sotto tutela( Italia docet).
    L’interesse è solo quello di creare il “caso” per poi porre all’indice ” l’inumano regime di Teheran”, questo è il ritornello che sentiamo ogni giorno,
    dove il suo Presidente Hamadinejad è stato ampiamente votata in libere elezioni dalla maggioranaza del popolo iraniano. Ma come ben sappiamo dietro ad ogni atto che fa accendere i riflettori dei media sull’Iran ,non vi sono altro che interessi geopolitici
    ed economci di enorme portata, lontani anni luce dal
    rispetto della persona e della sua dignità.La Sakineh è solo una pedina sacrificabile a costo zero,per la Cia e il Mossad
    che filano storielle strappalacrime secondo il bisogno,
    nulla di più nella vasta scacchiera mondiale.
    Tra qualche tempo nessuno ricorderà più il suo nome ,o la sua delittuosa vicenda, a meno che non si voglia scatenare una guerra nucleare contro la Repubblica Islamica dell’Iran per liberare la martire in una nouvelle Danzica.
    Federico Dal Cortivo

  60. Antonella G. il 8 September 2010 alle 2:50 pm

    Chi e’ senza peccato scagli la prima pietra! Ma la scagli anche contro tutti gli occidentali che per interessi economici non interrompono i rapporti con un paese così lontano dal nostro modo di essere, come l’Iran. Facciamo solo una morale di convenienza, a seconda delle circostanze!

  61. sancho il 8 September 2010 alle 1:48 pm

    la doppia morale?

    Non è abbastanza chiaro che si tratta di una maxi operazione di propaganda finalizzata a fare pressione sull’Iran, per ben altri scopi?
    la doppia morale è quella di chi abbaia contro la pena di morte ad personam et contra nazionem!
    Questi stessi perché mai, per esempio, non abbaiano contro gli Usa per evitare la morte di un’altra donna che verrà giustiziata il 23 settembre?
    Questa donna:
    http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/SU_/pena_di_morte_Usa_virginia_Teresa_Lewis

    Oppure tutti occorre che siamo complici della distruzione di popoli come in Iraq etc..? Perchè, prima delle bombe, c’è sempre una grande operazione di propaganda e di rincoglionimento mediatico.

    se volgiamo essere onesti, diciamo anche che la lapidazione esiste solo sulla carta, ormai, in Iran, se la discriminante fosse il modus.
    Se vi volete unire al coro, fate pure, ma sappiate che anche voi, ponendo in questo modo la questione, vi fate portatori di morali anche triple e quadruple.

  62. Italiano il 8 September 2010 alle 1:46 pm

    L’occidente insorge per Sakineh!…giusto…però tutte le altre condannate?


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