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Sottocoperta

15 / 9 / 2010 | 29 Commenti

Gli spari sul peschereccio Ariete arrivano in Parlamento.
I senatori del Pd Roberto della Seta e Francesco Ferrante chiedono il ritiro dell’ambasciatore italiano a Tripoli. Per il Governo si tratta di “un incidente che non mette in discussione le relazioni con la Libia” (Frattini).

Ma La Padania attacca: “Si sono scusati è vero, ma in questo caso le scuse non bastano. Bisogna pretendere qualcosa di piu’, per esempio che vengano ridefinite le regole d’ingaggio e che si risolva una volta per tutte la questione delle acque internazionali tra Italia e Libia”, scrive il presidente della Commissione Esteri della Camera, Stefano Stefani.

Nella ricostruzione dell’accaduto pubblicata da alcuni giornali emerge la frustrazione dei finanzieri costretti a scendere sottocoperta mentre l’unità libica sparava sul peschereccio italiano.

Nei forum on line abbondano post di condanna della politica italiana nei confronti della Libia, con richiami alla recente visita-show di Gheddafi a Roma.

E tuttavia: alla serata di Piazza di Siena a Roma in onore del colonnello era presente buona parte del gotha dell’economia italiana. E Famiglia Cristiana anticipa l’esito di un sondaggio sulle politiche di integrazione:
per 8 italiani su 10 di immigrati in Italia ne arrivano troppi.

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29 Commenti

  1. milanista il 16 September 2010 alle 10:18 am

    E’ vergognoso il comportamento del nostro governo asservito a quel dittatore di Gheddafi.
    Ho lavorato due anni in Libia e so bene come vengono trattati gli occidentali e in particolare gli italiani.
    Come è stato vergognoso vedere lo show che è stato allestito in occasione dell’ultima vista di quel cosiddetto leader.

  2. Luca il 16 September 2010 alle 12:35 am

    Prepariamoci alla guerra gente,ci sono molteplici nemici,interni ed esterni, che vorrebbero schiantare l’Italia,ma i loro sogni si trasformeranno nei loro peggiori incubi.
    Per la Libertà e l’Indipendenza della nostra amata Patria vale la pena mettersi in gioco.Roma docet,my friends.

  3. Luca il 16 September 2010 alle 12:15 am

    Che tristezza…

  4. rino il 15 September 2010 alle 10:25 pm

    E’ evidente che , il governo italiano, non ci sta’ raccontando la verita’ su come sono andate veramente le cose.Che si tratti di sudditanza psicologica, e’ possibile;ma a mio avviso,e’ molto piu’ probabile che con questo attegiamento,qualcuno del governo,stia cercando di tutelare interessi personali con gheddafi.

  5. sancho il 15 September 2010 alle 10:07 pm

    E visto che sparano addosso tranquillamente anche ai pescherecci italiani, chissà quali e quanti scrupoli si fanno, se trovano un barcone di disperati! Chissà quanti ne ammazzano, senza che nessuno possa protestare!

  6. sancho il 15 September 2010 alle 9:51 pm

    Amerigo
    gli anti cattolici vi dovreste mettere pure d’accordo con voi stessi medesimi.
    Da un lato vi lamentate delle “ingerenze” della Chiesa nello stato laico (lo vorreste laicista, forse)italiano, come se i cattolici italiani non fossero neppure italiani, e nello stesso momento vi lamentate perché la Chiesa non grida abbastanza contro il “vostro” stato “laico”!
    Ripeto: il problema è vostro con voi stessi medesimi!:-)

  7. pasquale gravante il 15 September 2010 alle 9:09 pm

    quello che è accaduto all’ “ariete” secondo la versione del suo comandante è di un gravità sconcertante.E tale sconcerto diventa raccapricciante pensando che sull’unità libica erano presenti ns finanzieri.
    Chiedo, anzi pretendo di sapere la verità. e non si può chiudere la questione con scuse o promesse infantili ” non deve accadere più”.

  8. sancho il 15 September 2010 alle 8:13 pm

    Al posto del comandante dell’Ariete, per legittimissima difesa,un altro avrebbe potuto optare per una disperata manovra di speronamento e affondamendo della vedetta, con affondamendo con prora addosso di ogni singolo superstite, italiani compresi! 🙂

  9. antonio pe il 15 September 2010 alle 8:04 pm

    .. secondo me questo peschereccie è stato attaccato perche in passato aveva salvato dei clandistini. i limici ci sparano con le armi che berlusconi ha dato a loro ed a bordo c’erano i finanziari che erano al corrente.

  10. ilaria il 15 September 2010 alle 7:12 pm

    Non mi va di ragionare sull’accaduto. Altri lo hanno già fatto. Preferisco rilevarne invece l’aspetto tragicomico, come fa paolo: Siamo stati mitragliati volontariamente (non è stato un incidente) con le armi e dalle navi che noi abbiamo regalato a Gheddafi per fermare i clandestini. Chissà come se la stanno ridendo a Tripoli. Già lo sta facendo tutto il mondo, dopo le dichiarazioni di Maroni…. Al peggio berlusconian-leghista non c’è veramente mai limite!

  11. Enrico L. il 15 September 2010 alle 6:59 pm

    E’ vergognoso che finanzieri italiani, pagati dallo stato per difendere i nostri concittadini non si siano ribellati all’azione criminale dei libici. Chiedo vengano congedati con disonore e a loro tolti tutti i diritti che lo stato riserva ai suoi servitori.
    enrico L.

  12. Francesco Lo Cascio il 15 September 2010 alle 6:44 pm

    Chiediamo la presentazione di una interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri per conoscere quali iniziative intenda assumere in relazione al mitragliamento, in acque internazionali, del peschereccio Ariete in data 13.09.2010 da parte di una motovedetta libica, per sapere se detta motovedetta si tra quelle cedute dal governo italiano al governo libico, se vi sia stata la presenza a bordo di personale italiano e con quali regole d’ingaggio, quali passi formali siano stati compiuti dal governo italiano presso il governo libico in ordine alla conoscenza dei fatti ed alla condanna dell’accaduto, se si intenda assumere contromisure relative all’accaduto ed in particolare se si intenda sospendere i pattugliamenti misti che coinvolgono personale della guardi a di finanza, se si intenda sospendere l’assistenza tecnica per la manutenzione dei mezzi militari forniti alla Libia, se siano previste misure ulteriori relative ai progetti ed agli accordi in corso col governo della Libia.

    Cliccando il link sul sito puoi scrivere ai parlamentari che hanno già collaborato con “Iniziativa Nonviolenta”.

    Partecipa su Facebook al gruppo “VERGOGNA PER LE MOTOVEDETTE CEDUTE ALLA LIBIA” (http://www.facebook.com/group.php?gid=156347214392194).

  13. Gino Piccaglio il 15 September 2010 alle 6:05 pm

    Il peschereccio mitragliato, l’Ariete, in passato è stato protagonista di numerosi interventi di soccorso a barconi di migranti in difficoltà. Per questo motivo il capitano Marrone ed il suo equipaggio nel giugno 2008 sono stati insigniti del premio “Per Mare”, istituito dall’Alto Commissariato ONU per i rifugiati. Magari come premio non varrà molto, ma addirittura sparargli addosso mi sembra eccessivo, o no?

  14. Amerigo il 15 September 2010 alle 5:25 pm

    Sancho,
    cosa stava succedendo lo si sapeva da un pezzo e la chiesa è sempre stata molto timida verso questi politici, con rarissime eccezioni (come Mogavero). Dove sono e dove sono stati i vari Bagnasco? Ma forse sono io che mi tappo le orecchie.
    Forse dovrebbero essere proprio la base cattolica a ricordare alle alte sfere quali sono i principi cristiani.

  15. Cstefano il 15 September 2010 alle 5:24 pm

    Ei ragazzi non fate finta dinon sapere la questione delle acque internazionali , della libia e dei pescherecci siciliani va avanti da trent’anni , e voli lo scoprite solo adesso , comunque meglio tardi…..

  16. adalberto il 15 September 2010 alle 5:20 pm

    l’episodio degli spari al peschereccio italiano è grave di per sè ma contiene anche i segni di un dileggio e di una provocazione inaudita per l’umiliazione a cui sono stati sottoposti i nostri finanzieri costretti ad assistere impotenti a quanto avveniva. Tale episodio è un continuum con le stravaganze romane del leader libico che quasi si diverte in giochi fatti di sottili ricatti con la consapevolezza di avere nelle mani molte carte a suo favore. Qualcuno scopra quelle carte.

  17. paolo il 15 September 2010 alle 4:53 pm

    Aspettando la solita rassicurazione del nostro caro silvio padano, che tutto va bene, che tutto funziona per il meglio, all’estero hanno un motivo in + per sghignazzarci dietro;
    ….ci sparano addirittura con le navi che gli abbiamo dato noi!
    Che spettacolo!!!!!!!!!

    P.S. magari sono arrabbiati con noi perchè la casa a Montecarlo la volevano loro…….

  18. Ambrogio il 15 September 2010 alle 4:29 pm

    Dopo un primo travaso di bile, all’apparire della notizia, cerco di razionalizzare.
    1) il problema delle acque territoriali esiste da moltissimi anni: quindi inerzia o incapacità di tutti i governi che si sono succeduti (destra o sinistra).
    2) chi nega che l’immigrazione clandestina sia un grave problema, peraltro ineludibile, cade nella pura demagogia. Altro, naturalmente, è sparare.
    3) nei rapporti con il colonnello Berlusconi ha dato il meglio di se in questi anni ma altri prima di lui hanno fatto accordi simili, sottobanco e senza dire nulla.
    4) la Libia (indipendentemente dal suo rais) è oggettivamente un Paese strategico dal punto di vista economico e per la nostra sicurezza: per questo la politica estera italiana, da moltissimi anni, è accondiscendente.
    5) possibile che non siano chiare le regole d’ingaggio dei nostri militari imbarcati su motovedette libiche: ma il Ministero della Difesa che fa?
    6) gli show del colonnello, tra cui l’ultimo a Roma, sono indisponenti e ci fanno cadere nel ridicolo: possibile che non si possano limitare a più normali gesti di ospitalità?
    In definitiva: i rapporti con un vicino scomodo ma importante vanno tessuti, con un rapporto di dare e avere (anche se mi pare che in questi anni il nostro dare prevalga) e non possono fondarsi sull’emotività. Ma questo sarebbe un lavoro da fine statista …..

  19. maria il 15 September 2010 alle 3:28 pm

    Almeno adesso è chiaro cosa ci aspettiamo facciano le motovedette libiche quando trovano i barconi di clandestini: sparare ad altezza d’uomo. Non perché lo dico io, ma perché l’ha detto Maroni.
    Non capisco perché, per una volta che hanno sbagliato bersaglio, rischiando di colpire pescatori mazaresi, la lega si scaldi tanto: mica sono padani, mica l’hanno fatto apposta, mica li hanno presi… E non è colpa della Libia se i nostri finanzieri non distinguono “un negro da un terrone” (per dirla in termini, tanto per cambiare, leghisti).
    Una cosa però mi incuriosisce: come fanno ad essere tanto ottimisti in termini di risulatati elettorali prossimi venturi? Con le figuracce che stanno facendo, con la crisi che divora il Nord, con le porcherie e il magna-magna padano che viene a galla sempre più spesso e volentieri, ci sarebbe da stare poco allegri. Certo, a Porcellum piacendo, ci può sempre scappare il miracolo…

  20. sancho il 15 September 2010 alle 3:26 pm

    amerigo

    Mi pare che la voce più alta si è levata proprio dai vescovi italiani, su quest’argomento, e non da oggi.
    Se poi quando parla un prete, il Papa, un vescovo, ti tappi le oorecchie, ti giri dall’altra parte o cambi canale, il problema è tuo, non del Vaticano!:-)

  21. Amerigo il 15 September 2010 alle 3:08 pm

    “…pensavano fosse un barcone di clandestini..”
    Le parole di Maroni sono ancora più gravi dell'”incidente” stesso.
    E’ normale che in italia si spari sui barconi di civili?
    Fa parte del concordato tra la Libia e Banana Republic?
    E allora quanti barconi con poveri cristi giacciono in fondo al mare?
    I militari della GdF a bordo in questi mesi ne erano al corrente?
    Il Vaticano che si trova sul territorio dello stato di Bananas non ha niente da dire ai governanti “cattolici” a intermittenza, o sul loro decalogo è scritto “Non uccidere, a meno che non siano migranti?
    In Italia abbiamo perso il senso della indignazione.

  22. sancho il 15 September 2010 alle 1:44 pm

    Occorrerà che i pescherecci di mazara si attrezzino di C.O.C., radar di tiro, cannone di prora, un paio di lanciasiluri trinati, un lancia bas, un ecogoniometro per la caccia antisom e posto di combattimento generale, quando una vedetta libica o italiana si avvicina a distanza di tiro utile! 😉 🙂

    Per quanto riguarda i militari italiani a bordo della motovedetta.

    Una volta ai militari insegnavano che gli ordini sbagliati non si eseguono!
    E l’azione della motovedetta era tutta palesemente sbagliata e mirata contro un’imbarcazione inerme, oltre che italiana! Ed i militari italiani rimangono sempre militari italiani anche a bordo di unità di paesi esteri!

    E’stata un’azione talmente paradossale che si potrebbe pensare, persino, ad un preciso atto di sabotaggio contro il governo italiano ed ai suoi rapporti con la Libia. Ma è solo un’ipotesi!

  23. Massimo il 15 September 2010 alle 12:58 pm

    La Lega scade nel ridicolo…prima Maroni parla di incidente dicendo che i Libici avevano scambiato il motopeschereccio itaiano per un barcone di immigrati….del resto agli immigrati ,secondo la straordinaria carità cristiana dei leghisti, si può anche sparare per ammazzarli!!!
    Ma il trattato con la Libia chi lo ha firmato?..chi ha ricevuto Gheddafi in Italia con tutti gli onori?…Chi ha donato ai Libici le motovedette con cui adesso ci sparano addosso?….
    Credo che anche i Leghisti con un piccolo sforzo mentale possano arrivare a capirlo!!!

  24. anna fumagalli il 15 September 2010 alle 12:48 pm

    Io penso che forse forse, considerando che nessun pescatore è stato ferito, quanto è accaduto è provvidenziale, perchè rende una volta di più lampante il vero contenuto del trattato con la Libia per contrastare l’immigrazione clandestina: le motovedette libiche (donate dall’Italia, e dall’Italia attrezzate, anche con militari!) evidentemnete hanno il compito di sparare alle imbarcazioni che non sono pefettamente in regola – in effetti è un modo piuttosto efficace di ridurre il numero di chi riesce a sbarcare… Questo mi pare sia lo scandalo più clamoroso, e non messo abbastanza in risalto a livello politico! Unito a quello per la figura di totale mancanza di dignità di un Paese (il nostro), che – per ora mi sembra unico tra quelli occidentali – si dimostra così asservito ai governanti della Libia da accettare di essere trattato in modo veramente degradante, a tutti i livelli.

  25. Giovanni Giacobino il 15 September 2010 alle 11:54 am

    Giusta la richiesta del PD ovvero il ritiro immediato dell’ambasciatore italiano a Tripoli.

    Per quanto riguarda la lega io pensio che più che accettare le scuse di Gheddafi dovrebbe pretendere le scuse di Berlusconi che,per salvare i suoi affari,ci ha fatto fare la figura dei peracottari davanti al mondo intero.
    Gli affari si possono fare anche con figuri tipo Gheddafi senza però tributargli onorie e festeggiarlo come se fosse un grande statista e un vero amico nostro.Non è un amico “NOSTRO” e solo un socio d’affari di Berlusconi.
    Mai più carnevalate come quelle a cui abbiamo di recente assistito!

  26. camilla marradi il 15 September 2010 alle 11:49 am

    mi fa schifo quanto è accaduto.
    mi fa schifo e mi vorrei dissociare come persona da quanto sta accadendo nelle acque antistanti la Sicilia
    in quanto SE non fosse stato un banale peschereccio ma una imbarcazione con esseri umani di tipo “clandestino” domando:
    1 allora andava bene?
    2 si sarebbe mai saputo qualcosa?
    camilla marradi

  27. Renato il 15 September 2010 alle 11:32 am

    Vista l’amicizia del nostro beneamato Premier con Gheddafi perchè , dopo questa vicenda, non abbiamo ancora sentito la sua voce?
    Strano perchè quando invece “sparano” denunce e imputazioni su di lui è sempre pronto a sbraitare alla grande!
    Che vada in parlamento a riferire come si può accettare che un paese ” amico ” anche in presenza di una infrazione come quella, forse, commessa dal peschereccio di Mazara si permetta di sparare ad altezza uomo……
    Indecente a dir poco

  28. francesco finali il 15 September 2010 alle 10:59 am

    ah bene se erano immigrati si poteva sparare. ora la lega fa casino ma i “respingimenti” li ha fatti maroni

  29. gennaro esposito il 15 September 2010 alle 10:29 am

    qual è il ruolo dei finanziari sulle motovedette donate alla libia? mitragliare noi stessi nelle persone dei pescatori italiani?

    stando a notizie di stampa: gli osservatori italiani al momento in cui accadono i fatti devono smettere d’osservare e andare sotto coperta. ma è una cosa seria? che ci stanno a fare sulle motovedette i sei finanzieri italiani assieme ai libici? i ponzio pilato?

    per caso la libia estende le sue acque internazionali sino alla terra ferma ovvero il parlamento italiano?

    che vergogna!

    accogliamo il caligola libico con 500 “vergini” italiote dopo avergli dato 5 miliardi e lui poi ci spara addosso con le nostre stesse armi e con la presenza di “complici” oppure ostaggi italiani!

    vergogna, maroni, frattini! vergogna! che fine sta facendo questo popolo!


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