Zio Michele e cugina Sabrina, messinscena in tv
16 / 10 / 2010 | 36 Commenti
Il caso di Sarah Scazzi, con tutte le sue svolte in diretta tv, è uno dei casi più eclatanti di commistione tra cronaca nera e dolore privato, vero e simulato. Per alcuni la ribalta tv ha favorito i carnefici nel loro lavoro di depistaggio: in poche parole ha dato a Sabrina e Michele Misseri l’occasione di “rappresentarsi” come innocenti, come addolorati, addirittura come investigatori. Per altri ha contribuito a svelare le lacune dei loro racconti e l’inautenticità delle loro reazioni. Sullo sfondo l’eterna ambivalenza della famiglia che si riconferma come sempre campione d’ascolti. Quel che è certo è che c’è stata una pressione mediatica straordinaria su questo caso. Secondo voi è servita o è solo morbosa? Che cosa vorreste voi dalla cronaca?
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bastaaaaaaaaaaaa…….finitela di violentarci psicologicamente ogni giorno…..non se ne puo’ piu’…….rendetevi conto che la societa’ in parte e’ il riflesso della televisione…..e tra i vari grandi fratelli, uomini e donne, vite in diretta, pomeriggi 5, matrix e porte a porte ,vedete un po’ voi cosa ne puo’0 uscire ……che tristezza…..faccio un appello a coloro che la pensano come me…..spegnete la tv e fatevi una bella passeggiata…
Questa fiction ha proprio stufato, propongo di mettere tutta la famiglia in una gabbia insieme al magistrato, che si fa prendere per il naso da questa gente, e di buttare via la chiave. Bastaaaaaaaaaaa!!!!!!
Siamo al livello più basso del circo mediatico, intanto bisognerebbe ricordare che è morta brutalmente assasinata una ragazzina di 15 anni. Tutti vogliono essere presenti dentro a questa tragedia e non parlo solo dei conduttori di talk show che a dire il vero mi fanno quasi schifo per la loro morbosità, ma anche degli avvocati, degli psicologi, degli studiosi del linguaggio del corpo,l’unica cosa che mi viene da dire è: ah, quanto aveva ragione andy wahrol 40 anni fa….tutti vogliono apparire davanti ad una telecamera. Fate invece una riflessione serena sulla nostra società e cosa porta a questi crimini estremi e pregate per quella ragazzina bionda che ora trovi la pace e la tranquillità che un mostro o più mostri gli hanno strappato violentemente quando era in vita.
Non vedo alcun contradditorio in questa sede: coloro che si ammorbano nei dettagli delle piu’ tristi sventure, improbabilmente commentano notizie. Mi conforta leggere cosi’ tanti pareri concordi e ragionevolmente distaccati, anche se vorrei che si stendesse un velo pietoso.
QUOTO E RICOPIO IL COMMENTO DI ITALO FANTON HA SCRITTO ESATTAMENTE QUELLO CHE PENSO ANCH’IO!
La televisione italiana -prima in testa la Rai- ed i giornali stanno dando prova del livello infimo cui è scaduto il servizio informativo (per la serie: non c’è limite al peggio).
All’insegna dello “stare nella notizia”, si propongono servizi improntati a puro voyeurismo (vedasi Giorgino che, al TG1 delle 20, ieri sera invitava a leggere i “dettagli” dell’ordinanza di custodia cautelare pubblicati sul sito web della RAI, lasciando intendere il riferimento a motivazioni di natura sessuale…). Non basta dare la notizia, ma occorre fornire anche i particolari più pruriginosi. Magari per sollecitare il già labile equilibrio psichico e comportamentale che permea la nostra società. Poi ci si meraviglia se Avetrana diventa la meta della gita domenicale. Complimenti davvero al giornalismo italiano e ai modelli di stile e di comportamento che propone. A questo punto, spengo definitivamente la televisione. Spero che cessi il mio disagio (conati di vomito).
Ma nessuno si è chiesto come mai Sara era sempre a casa della cugina? Vi siete chiesti che rapporto c’era fra Sara e la mamma? Perchè questa ragazzina voleva essere adottata dagli zii? Quali responsabilità morali ha la madre? La madre è il personaggio più inquietante.
Forse non è vero che la ragazza è stata uccisa, probabilmente è tutta una messinscena mediatica per la televisione. Visto l’andazzo, verrebbe da pensare anche questo. Se è così, la telenovela, tragica e grottesca,continuerà ancora a lungo
Ma alla vita in diretta non hanno altri argomenti? bhè, allora, oscuratela
Dall’inizio ho pensato che la causa scatenante fosse il rapporto tra Sara e Sabrina,ora sembra che lo zio Michele addirittura dormisse.La bellezza di SARA può aver creato delle gelosie da parte di SABRINA e non mi stupirei.Ivano può essere il motivo della lite
sabrina e’innocente come sono innocenti gli angeli che ora guardono la sua cuggina sarah.
La televisione italiana -prima in testa la Rai- ed i giornali stanno dando prova del livello infimo cui è scaduto il servizio informativo (per la serie: non c’è limite al peggio).
All’insegna dello “stare nella notizia”, si propongono servizi improntati a puro voyeurismo (vedasi Giorgino che, al TG1 delle 20, ieri sera invitava a leggere i “dettagli” dell’ordinanza di custodia cautelare pubblicati sul sito web della RAI, lasciando intendere il riferimento a motivazioni di natura sessuale…). Non basta dare la notizia, ma occorre fornire anche i particolari più pruriginosi. Magari per sollecitare il già labile equilibrio psichico e comportamentale che permea la nostra società. Poi ci si meraviglia se Avetrana diventa la meta della gita domenicale. Complimenti davvero al giornalismo italiano e ai modelli di stile e di comportamento che propone. A questo punto, spengo definitivamente la televisione. Spero che cessi il mio disagio (conati di vomito).
La pressione mediatica su questo caso è stata veramente troppa. è inaccettabile che da più di un mese sui tg della tv di stato il primo e più importante servizio sia sempre e solo dedicato a Sarah. Forse è veramente arrivato il momento di farla riposare in pace. Le notizie sono state date, e gli aggiornamenti sul caso sono continui. E’ proprio necessario ripetere ogni volta tutta la storia con dovizia di particolari? Credo che la famiglia abbia il diritto al rispetto del dolore che sta provando in questi giorni. Di certo la folla di curiosi accorsi ad Avetrana, sicuramente anche grazie allo spazio dedicato dai media alla vicenda, non aiuta. Vi sembra un paese civile, quello in cui è necessario transennare la casa dell’assassino per tenere lontano i curiosi? Sicuramente buona parte della responsabilità è della televisione che non ha più remore a spettacolarizzare il male e il dolore. E’ necessario un esame di coscienza e provare a mettersi nei panni dei familiari della ragazza e dell’assassino, a questo punto diventati tutti vittime della televisione. Esiste un altro modo di fare giornalismo e di dare informazioni, ed è ora che il servizio pubblico RAI prenda esempio da chi fa informazione sul serio. Nonsarebbe meglio, e sicuramente più utile, richiamare l’attenzione del pubblico sui veri problemi del paese? Non penso soltanto alla politica, ma anche a quelli di una società ormai degenerata, di cui i casi di Avetrana e della metro di Roma sono soltanto la punta dell’iceberg. Di certo i nostri figli e tutti i giovani meritano un mondo migliore, al quale la televisione può dare un sostanziale contributo. Quando mandate in onda certi servizi, pensate che potrebbero guardarli i vostir figli e i vostri nipoti. E’ ora di ripensare il ruolo dei media per la costruzione di un futuro migliore da lasciare ai posteri.
Il mio intervento e’ breve perche’ concordo con quasi tutti voi ed in particolare apprezzo quello di Pulpito12
Non una sola voce si e’ alzata a favore dei poveri conduttori che sono obbligati a mostrare una faccia di circostanza mentre stanno pensando alle percentuali di ascolto.
Per quanto morbosa, la pressione mediatica e’ inevitabilmente servita a farci ragionare sulla capacita’ disinformativa di certe notizie.
Il peggio deve ancora arrivare…
Io non vivo le notizie su questa tragedia come una condanna. La gente ha il diritto di sapere, perchè non ci dimentichiamo che abbiamo visto per 42 giorni la mamma di Sarah in televisione che chiedeva aiuto. Ha colpito l’anima delle persone, tutti abbiamo provato un dolore senza fine, o quasi tutti, dipende anche dalle sensibilità. Forse qualcosa di morboso c’è, ma soprattutto c’è incredulità rispetto a tutta questa tragedia che si è consumata in un ambiente familiare. E’ fuori da ogni immaginazione, perchè quando gli orchi arrivano dall’esterno è una cosa, ma se sono in casa, diventa gigantesco, insopportabile. Io sono convinta che se non ci fosse stato tutto questo interessamento mediatico, probabilmente si sarebbe ancora brancolato nel buio. Adesso però è arrivato il momento del silenzio, adesso basta.
DISTRAZIONI MEDIATICHE DI MASSA CON ORRORE
certo che è assurdo che queste terribili storie debbano distrarre l’opinione pubblica dai problemi generali di una Nazione.
chi nell’ombra decide le sorti di questo Paese, nel frattempo mica s’è fermato, anzi e si dà da fare per… le sorti del governo? no! per le sorti del business di mediaset!
questo Paese quasi per l’inerzia sparisce, al timone di Palazzo Chigi non c’è più nessuno per gli italiani ma solo per risolvere i problemi personali e delle aziende di famiglia.
le “proiezioni” della gente si concentrano sui particolari morbosi del caso Scazzi, e un presidente della RAI sostituisce direttori di reti televisive RAI che sono invisi a B. il PD non partecipa alla manifestazione dei suoi potenziali elettori metalmeccanici e non commenta neppure l’episodio di defenestrazione di Rai 4. pare proprio che chi vuol molto bene a B ne assecondi i desiderata in modo sistematico.
se guardate Rai 4 vanno in onda spesso i fratelli Guzzanti (gli Alberto Sordi di domani per raccontare l’Italia di oggi). vi spiegate molte cose! un’altra cosa che andava all’alba ogni giorno era la registrazione di bossi che qualche anno fa dichiarava davanti alle telecamere che i soldi di berlusconi fossero di origine mafiosa. e allora “qualcuno” si sarà un giorno svegliato all’alba magari a palazzo grazioli, e a rivedere quelle immagini gli sarà venuto quasi un coccolone! (chissà che poi fra qualche intercettazione sapremo il seguito della vicenda, com’è andata!)
il conflitto d’interessi permanente è sempre all’opera. ora con la storia delle “punizioni” immagino come staranno gli altri dipendenti Rai! Avranno paura di dire “A!”. è stato impressa una nuova spinta al conformismo generale! (“Punirne uno per educarne…?”)
masi è stato “parte lesa”, “giudice” e “carnefice” nei riguardi di Santoro, con la pena comminata di 10 giorni di sospensione per impedire di fatti la messa in onda di due puntate di “Annozero”. secondo me lo stato libero di Bananas di woody allen, di fronte a questi fatti, diventa sempre più dignitoso rispetto al Belpaese! che se ne va per sempre…
mentre la gente è ancora una volta presa da una storia di cronaca nera che il sistema mediatico ha illuminato quotidianamente per mesi, avviene la defenestrazione in sordina del direttore di Rai 4 per togliere fastidi a mediaset. il conflitto d’interessi è sempre all’opera. mi chiedo cosa riesca a tenere ancora incollato al suo posto – nonostante i molti annunci – Corradino Mineo.
cosa? il pubblico di Rainews NON appartiene alle fasce sensibili per gli investitori pubblicitari più rilevanti? Davanti allo schermo di Rainews sono solo cani, gatti, infanti, disoccupati, cassaintegrati e ultrasessantenni? gente che non spende un euro per i prodotti reclamizzati? persone inutili? platea di scarto se non si è in campagna elettorale? o forse ha invece una platea ancora troppo esigua? o Mineo serve “oggettivamente” da contrapporre al vero nemico di mediaset, Sky? che poi con la realizzazione di una rete di sole news di mediaset, ci sarà la resa dei conti finale?
Anche voi!!! Non se ne può più!
Patetici come tutti!!!
Quando fate passare le notizie su questo argomento cambio canale con la speranza che nel frattempo altri stiano dando altre info.
Io non ne posso più di questa cronaca nera monitorata come UN GRANDE FRATELLO.
Affrontare gli argomenti di questo tipo in questo modo, mi pare un buon sistema per rincoglionirci.
Se non fosse che una un SONANTE VAFFA. . . potrebbe risultare offensivo alla memoria della, troppo breve, vita di una ragazza verrebbe voglia di urlarlo con tutto il fiato che ho in corpo.
Per alcuni minuti ho provato ad assistere alle troppe trasmissioni che si occupano del caso. Impossibile resistere !
Provate a guardare la faccia squallidamente finta commossa di conduttori e conduttrici e relativi ospiti. Roba da VAFFA. . .
Ciascuno dei partecipanti a queste trasmissioni farebbe bene a chiedere scusa non solo ai genitori di Sara ma anche a tutti coloro che hanno perduto una una persona cara, che sia accaduto per malasanità o incidente sul lavoro o suicidio per la perdita del lavoro o della propria azienda.
Non è più diritto di cronaca quello di questi giorni è cannibalismo televisivo.
Le facce di “bronzo” che appaiono ora in una ora nell altra “portineria” televisiva sono senza ritegno e dignità con la sciocca presunzione di poter parlare sempre di tutto senza aver mai capito niente.
Provo una grande pena per la povera Sara, la sua famiglia e i suoi carnefici compresi quelli televisivi.
gli italiano vogliono sapere, però le tv cavalcano l’onda per fare share e su questo non c’è dubbio. ormai per far soldi si fa tutto e noi dobbiamo assistere a questo scempio.
la vicenda conferma la crescente morbosità nella copertura mediatica di fatti dolorosi.
posso capire che fa “audience” ma senza giustificare il cinismo giornalistico di approfittarne.
la cosa più preoccupante è che tale morbosità è sintonatica di una società (media) che ha perso i suoi valori ma non ne ha ancora trovati di nuovi.
P.S.
Oltretutto, neanche l’ultima versione della ricostruzione e del movente, a mio avviso, è convincente ed esaustiva!
La verità vera su questo “rito”, forse, non la sapremo mai!
E la televisione è divenuta una specie di tribunale dove si somministra persino la pena di morte!
Si! Perché, se il “mostro” rimane tale, è già stato condannato a morte!
Intorno alla tragica vicenda della povera Sarah i giornali e le televisioni stanno dando una pessima prova di sè: i dati di ascolto e le vendite dei giornali valgono più del sentimento di pietas e del rispetto umano che bisognerebbe avere nei confronti delle diverse vittime di tale tragedia. Si improvvisano “salotti” di esperti per il commento dei fatti accaduti e processi mediatici ai limiti della legalità arrivando a conclusioni di giorno in giorno diverse. Ora siamo alle ennesime analisi e conclusioni pur in presensa di un movente flebile per essere limitato al nascondimento delle avances ( e forse oltre) di uno zio maldestro nei confronti di una nipotina. Probabilmente i fatti sono più complessi ed investono altri soggetti e saranno lo spunto per altri insani ed inconcludenti dibattiti.
Se vogliamo parlare in generale del ruolo della TV e del condizionamento sull’opinione pubblica, sono disposta a parlarne.
Ma di omicidi affrontati in TV no, non voglio farlo. E spero che come me anche altri qui, tra quelli che seguono Rainews, la pensino così.
Perchè poi succede, come ho già commentato, che pur di farsi vedere in televisione, le persone accorrano in posti macrabi in cerca del microfono di turno.
Ci stiamo rincretinendo, ove già non lo fossimo!!!
Vorrei che per prima cosa smetteste di chiamare zio questo personaggio, e di usare diminutivi che sanno di vezzeggiativo per i delinquenti più o meno conclamati;e nemmeno solo il nome: nome e cognome bastano e avanzano.
Buongiorno,
ci sarebbero molte cose da dire, copiando un pò qua e là (vedi per esempio la posizione espressa dal CSM il 14.02.08 a seguito del linciaggio mediatico scaturito dal ritrovamento dei fratellini Gravina e al conseguente crollo dell’ipotesi accusatoria; vedi anche l’intervento dell’Autorità per le garanzie delle comunicazioni- delibera n.13/08 del 31.01.08 volta ad evitare la gogna mediatica; vedi anche gli studi [Tridente, 2006; Eco in Manca 2001;Krueger 2009] in relazione “all’utilizzo consapevole dei mezzi di informazione (da parte dei TERRORISTI…) a
fini di propaganda sfruttando la prassi comunicativa moderna […!]della notiziabilità: SPETTACOLARITA?,SIMBOLISMO, così realizzando di fatto un crimine informativo strettamente legato alla visibilità, cioè il terrorismo mediatico, per il quale i mass media, senza volerlo [? :-(], costituiscono il più grande alleato) ma l’aspetto più preoccupante è costituito dallo spostamento dell’interesse del cittadino dall’interesse verso l’amminnistrazione della giustizia (o verso altri spunti di riflessione corretti, utili, positivi), verso la persona dell’imputato, del quale si vogliono scandagliare MORBOSAMENTE i segreti meandri più nascosti, SENZA LIMITE ALCUNO (!:-(), AL SOLO FINE DI INDIVIDUARE IN QUALE PARTE DEL SUO CORPO O DELLA SUA MENTE RISIEDE la cd “zona d’ombra”.
Si crea così’ una terza verità, quella mediatica (attenzione:la giustizia è amministrata in nome del popolo e NON dal popolo! se poi quella legittima perde i colpi il percorso è PERICOLOSO).
Per favore: togliete quel titolo: il ragazzo di Roma NON è in carcere, c’è solo stata la richiesta della procura:.
Questo morboso accanimento mediatico è davvero vergognoso e indegno di un paese civile. Questa è una vera tragedia familiare e gli autori del delitto meritano una pena esemplare. Però occorre anche abbassare i riflettori per non incrementare una spirale di violenza e per non incitare altri pazzi a commettere delitti come questo, semmai per acquistare un po di notorietà.
La televisione dovrebbe talvolta cercare di evitare certi eccessi ma tutto sta alla sensibilità degli stessi operatori.
E comunque, dire che una certa attenzione dei media per questi fatti sia diventata morbosa, non mi sembra affatto astratto. Bisognerebbe parlare di più dei problemi del lavoro e non solo di cronaca nera o fatti similari sempre e in continuazione…
Cordialmente
Dalla cronaca vorrei più rispetto per i morti, soprattutto se deceduti in condizioni così tragiche e assurde! I giornalisti a caccia di notizie, anche in momenti in cui non c’era assolutamente nulla di nuovo da aggiungere a quello che già era stato detto, mi apparivano come sciacalli, pronti a speculare sulla tragedia per ottenere il boom di ascolti! Abbiamo assistito a passerelle di avvocati, criminologi, psicologi, tutti apparivano detenori di tutte le verità. La verità, quella vera purtroppo potrebbe dircela solo la povera Sarah, tutto il resto può essere vero o falso e questa storia lo ha dimostrato più volte!
Mi spiace usare questo spazio che forse non è il più idoneo visto che porterò fuori argomento con il mio commento, ma volevo semplicemente esprimere la mia solidarietà con Rainews24 e il direttore Mineo per il deplorevole attacco portato avanti dal giornale La Padania nei confronti della vostra redazione.
Che faccia tosta!vi tolgono finanziamenti per il canale e pretendono poi di darvi lezioni di giornalismo!
un saluto e…sempre a testa alta!
un rapper statunitense becca 11 anni per guida in stato di ebbrezza.
ad Ivan il terribile incappucciato come un torturatore cileno, che ha messo a soqquadro lo stadio di Genova e impedito una partita fra nazionali di calcio, quanto gli daranno dopo che s’è anche scusato?
stando alle notizie di un quotidiano serbo, Ivan avrebbe già incassato i finanziamenti di mafiosi latitanti, che l’avrebbero pagato per fare quello che ha fatto a Genova, pagato da mafiosi di quellA terra in cui la multinazionale FIAT andrà a delocalizzare da Torino, per pagare 400 euro al mese invece che 1200!
Secondo me, la cosa più mostruosa di tutta questa faccenda è stata la reazione feroce contro il “mostro” che i media sono riusciti a suscitare nell’intera popolazione italiana!
E’morbosità che sta tentando di trascinare tanti cittadini per non fare vedere quali sono i veri problemi del paese.Con tanta cattiveria ,di cui mi vergogno ,penso che questa come altre tragedie familiari sono una manna dal cielo per chi deve provvedere a risollevare il paese.Quando si abbassarenno i riflettori su questa tragica vicenda umana ,sicuramente qualcos’altro spunterà e ricominciamo ,mentre il paese con i suoi abitanti sprofonda,mentre i sciacalli continueranno a godere dei disastri della gente,mentre il salotto buono dell’ammiraglia della RAI continuerà a blaterare ,ad indagare, a fare finta di capire ,a fare finta di essere addolorati con un occhio al grafico degli ascolti,perchè questo è quello che conta.Io vorrei che la cronaca fosse data ,ma in maniera snella, asettica e per una volta soltanto.Vorrei anche che i salotti facessero i salotti parlando di cretinate senza sostituirsi ai magistrati.Se poi si deve parlare necessariamente dei problemi delle persone voglio che si parli nello stesso modo dei processi di Berlusconi così capisco se è innocente o colpevole.Finora sappiamo soltanto che è un perseguitato ,io voglio sapere perchè,voglio sapere se i reati che gli sono stati ascritti li commessi o no.
Sempre più assistiamo allo sftuttamento feroce e cinico dei fatti di cronaca nera da parte della tv in particolare. Sembra quasi che non si veda l’ora che un fatto eclatante accada per buttarsi a capofitto e macinare ore e ore, di più, giornate intere di trasmissione, con finto dolore o disappunto, con finto moralismo e sgomento da parte di conduttori e ospiti.
Per fare un esenpio, ho visto solo per qualche minuto l’Arena di Giletti, ho cambiato subito canale. Era chiaro il teatrino di chi non se ne importa niente e pregusta invece la gioia dell’auditel che sale l’indomani.
Tutto questo non è cronaca né approfondimento: lo ha scritto bene Grasso sul Corriere.
Qui c’è solo calcolo, voglia di assecondare il gusto popolare, la curiosità spicciola di sapere come è andata e come va a finire, proprio come le telenovelas che con questo trucco tengono incollati al video milioni di spettatori.
Quindi, queste cronache così trattate stimolano solo la morbosità, non servono a capire, chiarire, educare, anzi, è il contrario.
Troppa cronaca nera e gonfiata in modo abnorme dà l’idea di una società allo sbando, violenta, soprattutto nel suo nucleo più piccolo, la famiglia, abitua all’orrore, abbassa il livello dell’indignazione. Di più: sembra che il dolore non ci sia più. L’importante è essere in televisione, sempre.
La cronaca deve essere trattata, ma quanto basta per informare, senza enfasi, perché l’enfasi dà un messaggio non positivo. Se non ci sono elementi nuovi, perché continuare a insistere? Importante, invece, se si ripetono casi simili, analizzare il fenomeno se significativo di un certo cambiamento o di un certo orientamento.
aspetto con ansia il plastico della cantina con le cordicelle, le damigianine, le biciclettine, gli arnesini e le figurine di pongo dei personaggi nelle pose plastiche del delitto
aspetto con ansia il plastico della stazioncina della metro anagnina con i trenini, i bigliettini, le codine e l’animazioncina con i pupazzetti che mostra il cazzottino che fracassa la testolina della rumenina
e finalmente aspetto con ansia il plastico del salottino con il conduttorino e lo psicologhino e il criminologhino e la magistratina e la soubrettina e il direttorino del giornalino che fanno lo spettacolino davanti alle telecamerine
poi finalmente arriva il gigante buono con la mazza che sfascia tutto
per me della cronaca nera si deve parlare ma non mi piace lo stile dei cronisti: troppo confidenziale. tutti che si danno del tu. gli inviati che fanno quasi a gara a chi è in confidenza con mamma concetta-cugina sabrina-zio michele. e pure i famigliari che danno del tu ai giornalisti.
Un esempio: l’inviata di matrix che due sere fa diceva ‘Sabrina la conosco è spontanea’. Due sere dopo era costretta a dare notizia dell’arresto della ‘ragazza spontanea’ che peraltro non ci voleva una laurea in psichiatria a capire che era in difficoltà nelle interviste… io vorrei dei cronisti più distaccati e più intelligenti. non vorrei i temini su sarah scritti come se la ssi conoscesse. insomma mi sembra che la tv stia confondendo i ruoli come in una grande famiglia incestuosa. giornalisti che fanno i famigliari, famigliari che fanno i giornalisti, psichiatri che fanno gli inquirenti, inquirenti psichiatri….. tutti fanno la parte degli altri. giornaliste che fanno le mamme, conduttori che fanno gli zii. speriamo che gli inquirenti non cedano….
nei giorni del lutto sembrava che il conforto della famiglia scazzi fosse l’inviata di chi l’ha visto… sorvolo sull’imbarazzo della sciarelli…su quel famoso: “concetta, tu hai capito cosa sta succedendo?” e sulla delega del ruolo di conduttore al suo ospite: ‘decidi tu, concetta, se interrompere il collegamento”…assurdo.
i cronisti devono dare meno del tu ai parenti. un esempio: l’inviata di matrix due sere fa diceva: sabrina è una ragazza spontanea. due sere dopo era costretta a dare in diretta la notizia del fermo per omicidio della ragazza spontanea. ovviamente ha tralasciato di dire : che cantonata su sabrina! tra l’altro non ci voleva una laurea in psichiatria per capire che sabrina misseri era un po’ in difficoltà nelle interviste. e pure il padre. agitatissimo… io dalla cronaca mi aspetto che racconti i fatti con meno protagonismo dei giornalisti e più intelligenza. mi aspetto di non sentire frasi tipo ‘con tutto il rispetto per il tuo dolore’ quando si specula sul dolore. più distacco. meno grande fratello sulle tragedie meno salotti. ultima cosa: avetrana ha fatto una fiaccolata dietro l’assassina…ma come mai nei paesi anche piccoli la gente non capisce più un cazzo di chi ha vicino?