Fiat senza Italia
25 / 10 / 2010 | 121 Commenti
“Fiat potrebbe fare meglio se potesse tagliare l’Italia”, parola di Sergio Marchionne che si dice disposto ad aumentare i salari pur di ottenere maggior produttività perchè “L’Italia è al 48esimo posto per competitività e non è sostenibile”. Dunque?
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Marchionne ha perfettamente ragione e la colpa di tutto questo è della CGIL-Fiom, che negli ultimi anni a distrutto i posti di lavoro, non si è mai interessata di aiutare chi il posto di lavoro non ce lo ha, si è interessata solo di fare dare privilegi a chi un lavoro già lo ha, perchè non dice ai propri tesserati di guadangnare un pò di meno e fare lavorare tutti.
All’amica Irma del 30 October vorrei consiglare di confrontare i salari che hanno gli impiegati e i dirigenti sindacali, specialmente quelli della CGIL con quelli dei colleghi in Europa.
L’Italia avrebbe fatto meglio senza Marchionne e, in passato, della famiglia Agnelli. Una fabbrica sanguisuga delle risorse economiche dello Stato.Gli operai della Mercedes, Opel, Renault ed altre fabbriche europee hanno salari superiori a quelli italiani e se ci soffermassimo a contare quante Fiat incontriamo sulle strade ci accergeremmo che sono una esigua presenza nei confronti di altre marche le quali hanno incontrato una maggiore fiducia per i modelli,sicurezza, e affidabilità. Non c’entrano i lavoratori, la responsabilità è degli AD – superpagati – che fino ad oggi non sono stati all’altezza dei compiti loro assegnati, forse perchè fidavano sui contributi statali, ecoincentivi di ogni tipo e la cassa integrazione. Si riapra la Lancia l’Alfa Romeo e quelle case che veramente con stilisti all’avanguardia mondiale hanno tenuto alto il prestigio italiano.
Anche io avevo invíato ieri un messaggio ad Ugo e non é stato pubblicato!!! Meglio per Ugo.
Elisabeth
Escort è sinonimo di meretrice o meritevole???????
Ruby: perchè non la rispediamo a casa dove i sui simpatici paesani saranno ben felici di abbracciarla? Ma sua madre lo sapeva?
Brunetta: dei -300.000 quanti saranno collegati ai reali ed effettuvi bisogni regionali? o anche qui prevarrà la solita locale logica “protezionistica”????????
Dove sono i miei interventi inviati questa mattina? Bella democrazia quella rossa ….., tipo sovietico o cinese? Complimenti ed alla faccia del c.lo
cari amici
forse uno dei modi per aiutare la Fiat a restare in Italia è comprare SOLO I MODELLI PRODOTTI IN ITALIA come la punto e la bravo ecc mi sembra che attualmente la panda,la 500 e l’alfa mito le fanno in polonia e la 16 in un paese dell’est europa…ecco chiederei a marchionne quanto ha fatturato in Italia la fiat vendendo i modelli fatti all’estero…credo che se la 500 e la panda fossero fatte in italia, fiat italia sarebbe molto in attivo….la panda una volta era prodotta a termini imerese e la fiat guadagnava anche allora caro marchione..
il grande manager difende un prodotto moribondo, le automobili così come le conosciamo ora, inquinanti e devastanti per l’ambiente spariranno molto presto. se fosse veramenete un manager si preoccuperebbe delle energie alternative (ce ne sono tante) e con l’intelligenza degli italiani potremmo diventare industria trainante. povero manager e povera italia.
Sarei curioso di sapere se fra gli scudati fiscali c’è anche Marchionne, di sicuro c’è una banda anonima di lestofanti che hanno depauperato l’Italia e gli Italiani, anche quelli che hanno votato per questo governo.
Se la Fiat Italia è in perdita,improduttiva,praticamente una zavorra, proporrei a Marchionne un vero affare, la compro io, naturalmente a costo zero, gli farei un favore. Un imprenditore serio, non annuncerebbe mai pubblicamente ciò che ha detto il RE MIDA Marchionne, che – come metalmeccanico- manegga solo l’oro; Un imprenditore serio sa che annunciando provvedimenti industriali contro l’Italia, perderebbe una ulteriore fetta di mercato in Italia. Gli azionisti dovrebbero fargli pagare il conto.
Il “meraviglioso” Marchionne, burattino della FIAT, sta facendo da rompighiaccio per vedere fino a che punto,questa nuova strategia schiavista del XXI secolo, possa andare a buon fine.
Si cerca con la minaccia della delocalizzazione d’impaurire la classe operaia. La maggioranza del Governo essendo implicitamenete concorde con tutto ciò, non fa nulla perchè anche se ciò danneggia la Nazione, porta avanti gli interessi di quel 10% che detiene il 40% della ricchezza.
La deflazione ormai è alle porte, la classe medio/bassa che ha portato avanti i consumi non ha più risorse ma solo debiti, se questi debiti non verranno onorati il sistema bancario fallirà con effetto domino su quello che resta dell’economia ormai agonizzante, le Istituzioni stesse non sanno da dove attingere per far fronte alle spese.
Il problema non è Marchionne ma questa nuova “strategia speculativa” che se non verrà fermata in tempo si estenderà come una peste, almeno in Europa, e porterà al crollo del Sistema. 🙁
O l’Italia senza Fiat e anche senza Marchionne (… ma si chiama proprio così?, boh..)!!
marco48 potrebbe anche accadere se credono di poter guadagnare di più prima però devono restituire tutti i soldo che hanno preso dallo stato italiano
Se la FIAT dovesse ridurre od addirittura chiudere la produzione delle auto in Italia, tutti gli italiani dovrebbero acquistare vetture costruite fuori del territorio, con la conseguenza di una più o meno drastica riduzione dei posti di lavoro.
L’aziena Italia è in grado di trovare lavoro per le centinaia di migliaia di lavoratori che per la produzione di vetture FIAT e con l’indotto, ora hanno lavoro? IO non credo.
Dice un passo del vangelo che andando dal giudice è meglio trovare un accordo per la via onde evitare che il giudice condanni senza appelli.
Buona giornata
domenico belisario
Imprenditore e benefattore fanno rima ma sono opposti estremi perciò nulla da meravigliarsi. Ma i negrieri non era una razza estinta?
Credo che la FIAT debba obbligatoriamente rimanere in Italia e i vertici devono incentivare i lavoratori per riportare a pieno regime tutta la macchina economica, perchè per chi non lo sa… tutto gira intorno alle auto prodotte in tutta la penisola e non solo. Dove lo mettiamo l’indotto??? Credo che Mrchionne debba farsi un esame di coscenza, una mano sul cuore, sull’intelligenza e non sul portafoglio degli azionisti. E’ facile portare tutto all’estero che sembra essere ormai sport nazionale. Le maestranze all’estero, dalla Polonia in poi certo che non alzano la testa, erano abituati purtroppo per loro alla dittatura. Ma noi? Non c’è bastato il fascismo? E i sindacati che fanno? A parte la FIOM e la CGL che hanno difeso i lavoratori e gli altri sindacati che fanno? Hanno perso di vista i veri obiettivi del sindacato? Sembra di si.
E basta….aaaa…HHH :O
SE ANDASSE VIA POTREBBE CHIAMARSI FA INVECE DI FIAT .
La FIAT senza le fabbriche localizzate in Italia starebbe meglio ? A parte il fatto che FIAT è l’ acronimo di Fabbrica ITALIANA Automobili Torino, il gran Marchionne deve sapere che l’ Italia senza la FIAT sarebbe stata molto meglio negli ultimi 111 anni della sua storia. La FIAT dei grandi Agnelli ha condizionato lo sviluppo economico e sociale italiano imponendo ai governi delle scelte funzionali ai suoi interessi. Se la TV a colori è arrivata in Italia solo nel 1978, con grave ritardo rispetto agli altri Paesi europei più evoluti, si deve all’ avvocato Gianni Agnelli. Infatti la FIAT impose alla RAI un ritardo di anni nell’ inizio delle trasmissioni TV a colori per impedire che gli italiani spendessero i loro soldi per acquistare i TV color invece di comprarsi l’ auto nuova (ovviamente FIAT). Per non parlare degli 8.000 (ottomila) Km di autostrade costruite a fronte dei 250 (duecentocinquanta) Km di ferrovia Direttissima Roma-Firenze. E per tacere dell’ Alfa Romeo regalata agli Agnelli per impedire che la comprasse la Ford e delle migliaia di miliardi di lire concessi dallo Stato, cioè anche da me, per impedire più volte il fallimento della “gloriosa” Fabbrica “Italiana” Automobili Torino.
E’ vero che la spazzatura nn è bella, però mi domando , xchè nn hanno fermato anche i camion che versavano i liquidi inquinanti? La popolazione della campania , dato che sim parla di un grosso inquinamento di materiali vari che è stato versato anni in dietro . Adesso se la prendono con lo stato e il governo , ma prima dove erano queste persone , si dice sempre , prevenire è meglio che curare. E’ adesso che si può curare poco o niente. Adesso bisogna lavorare sulla realtà . Dove mettere la spazzatura? Dove portarla? xchè si arriva sempre tardi nelle cose che bisogna. Invece quella popolazione dovrebbe prendersela con i politici precedenti ed attuali che nn riescono nemmeno a risolvere questi problemi. Ma come mai nelle altre regioni d’Italia nn si parla di dove mettere la spazzatura, solo la campania ha questo problema? Ma le altre regioni nn fanno spazzatura? Se la bruciano in casa? O nn mangiano, vivono d’aria ed acqua? Distinti saluti
LISTA NERA E BOICOTTAGGIO PER CHI DELOCALIZZA
leggendo gli assidui commentatori di ispirazione leghista, che stranamente apprezzano l’imparziale Rainews, m’è venuta un’idea proprio leghista forse solo adeguata agli accadimenti. cioè penso occorrerebbe che qualche associazione si facesse carico di stilare una lista di tutte le marche e le società che delocalizzano e che mantengono tuttora un mercato nel nostro Paese per boicottarli attivamente.
occorre un po’ di “strategia israeliana” (“occhio per occhio… ciechi tutti!”) contro chi pensa di ascoltare solo l’avidità invece che il richiamo delle italiche radici! diciamo un po’ di nazionalismo tricolore tanto caro al presidente della camera!
occorre un po’ di “estremismo ideologico” sui consumi. diciamo “ritorsioni da consumatore”. quindi adeguiamoci a chi sembra ottenga risultati non arretrando mai!
sinora pare che gli israeliani siano sempre buoni a prescindere, e invece chi fa le stesse cose, terrorista. e allora mettiamoci anche noi dai parte dei buoni! già siamo filo-americani come paese, quindi ora facciamo pure il tea party dei delocalizzandi e degli italici consumatori!
non accettiamo passivamente che manager, banchieri e corporation decidano della nostra vita e della nostra morte! quale libero arbitrio c’è se dei mostri giuridici come le multinazionali prevalgono sempre sull’individui? stavolta facciamogli male dove più risentono le persone giuridiche cioè nel fatturato e nel profitto! se quella banda di incompetenti e burattini di nominati non sono capaci di gestire la Civiltà e il tenore di vita degli italini, regolamentiamolo dinamicamente con gli acquisti! Alleluia!
occorre essere alquanto “reazionari” verso chi vuol infinocchiare in nostro amato Paese! e che cavolo! un po’ nazionalismo “padano”, no?!? fra poco si faranno avanti anche i popoli del sud e allora con il separatismo fiscale saranno anche botte da orbi, se il prologo è Terzigno! si può dire? non si può dire? zitti oppure no?!?
ma insomma! quale associazione dei consumatori si fa avanti per boicottare esplicitamente chi delocalizza? naturalmente, sarebbe da boicottare anche la FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI TORINO se decidesse, ingrata, di andarsene dopo 100 anni dall’Italia!
I legionari francesi sono encomiabili?
Stringere le mani a Hitler, Stalin, Pol Phot o Nixon è un vanto o reato?
Taglio delle mani a chi ruba e pena di morte per chi ruba agli anziani.
purtroppo il tutto si basa sui doveri. Io assolvo ai miei doveri? bene, così facendo rispetto i diritti degli altri. In Italia tutti vantano diritti ma di doveri non se ne parla.
Marchionne giustamente cerca di difendere i diritti di chi se lo merita pretendo regole chiare e rispetto dei doveri (istituzioni, politici e sindacati compresi..)
Cara Redazione,
ma quando Ugo o UFO scrive:
“Un bel coraggio ci vuole per dire “non lasciamo soli gli abitanti di terzigno” ,,,, dopo le decine di camion e auto bruciate, la guerriglia urbana, ecc. ecc.”
pubblichi i suoi deliri perchè è ‘in quota lega nord’ e – checchè ne dica Masi – a Rainews si rispetta anche nei commenti ferreamente il famigerato manuale cenecelli?
P. S.
e allora io sarei ‘fuori quota’ in quanto cittadino libero dal conformismo dominante, a partire della cappa mediatica italiota mediasettizzata dal conflitto d’interessi, a finire nelle osterie della lega nord che frequenta Ugo o Ufo, di conseguenza sappiatevi regolare!
😉
Teniamoci tutto ciò che è nostro e vedremo con che cosa mangerete o manterrete i compesani momentaneamente fuori uso…
Io sto con la Cina . Non sono Cinese . Ma le persone devono capire che il Governo Cinese ha giocato lo stesso gioco economico che gli occidentali hanno creato e questi sono stati battuti . I governi che hanno manipolato e sfruttato il mondo per centinaia di anni , ora sono sull’orlo del fallimento ( EU inclusa la Gran Bretagna e gli USA ). Gli USA che hanno manipolato il mercato degli scambi di monete , i prezzi dei metalli prezioni, le materie prime , il petrolio , ora si lamemtano che la Cina manipola la sua moneta !
Secondo gli USA e i succubi della UE solo l’occidente ha il santo diritto di manipolare la nostra realta’ ! A me piace come la Cina che ha il 97 % del mercato dei metalli di “terre rare ” come neobio e lantanio , ne ha ristretto la vendita ! Perfetto !
Guardo cio’ che accade ogni giorno con una certa soddisfazione , perche’ e’ certo che gli USA sono finiti e presto l’impero malefico andra’ nella spazzatura . Sono anche soddisfatto che la UE sta’ andando nella spazzatura , cio’ si puo’ vedere ogni giorno con i disoccupati che crescono in numero e dimostrazioni di lavoratori in tanti paesi europei .
Puo’ darsi che la popolazione si sta’ svegliando . Il sistema economico e’ insostenibile e le banche devono essere lasciate andare in fallimento . Le Banche centrali devono essere chiuse e il loro credito verso lo stato dichiarato Nullo perche’ conseguito attraverso truffa .
La soluzione per tutti e’ di buttare nella spazzatura il dogma della globalizzazione e reintrodurre i dazi basati sul valore delle paghe dei lavoratori . I prodotti di paesi con paghe piu’ basse pagano un dazio piu’ alto .
Volevo sapere se è vera questa notizia che gira si Facebook.
QUELLO CHE LA TV NON VI DICE : “MESSAGIDA”TERZIGNO; SARA C. ,STUTENDESSA DI BOSCOREALE ,INFORMA CHE A TERZIGNO IN QUESTE ORE STANNO PERQUISENDO LE CASE DEI MANIFESTANTI E STANNO IMPONENDO LO STATO DI FERMO CHE IMPEDISCE LORO DI PARTECIPARE
AI CORTEI E AI PRESIDI .TERZIGNO CHIEDE AIUTO!!!! :
TUTT’ITALIA HA IL DOVERE DI RISPONDERE ……LA DEMOCRAZIA PARTE DA TERZIGNO , è UN PROBLEMA NAZIONALE ,NON RECATEVI SOLO
ALLE MANIFESTAZIONI ROMANE ……..DIFFONDETE .
Luigi Civolani
Marchionne:”Fiat potrebbe fare MEGLIO se potesse tagliare l’Italia”
L’Italia potrebbe fare MOLTO MEGLIO se potesse tagliare Marchionne.
La produttività e di conseguenza la competitività non può essere solo responsabilità degli operai.Non sarà che i nostri imprenditori pensino di scaricare tutta la responsabilità su di loro e che siano responsabili di non aver fatto investimenti in grado di aumentare la competitività?Se così fosse,l’idea non è del tutto pellegrina,devono solo recitare un mea culpa per la loro cecità e tirchieria!
AD UGO e simili
anch’io , da meridionale , pago le tasse e pertanto esigo e voglio RAI 3 e RAINEWS 24
MANDIAMO A QUEL POSTO LA FIAT E MARCHIONNE .
A TERMINI IMERESE , SE NON CI SONO VERI IMPRESARI ( non finazieri e/o bancari ) DIAMOLA AI CINESI PER COSTRUIRCI LE AUTO CHE POI ANDREMO TUTTI A COMPRARE tutti noi ITALIANI .
scrive Ugo:
“Rai3 deve essere del NORD, che ha paga par tutti.”
a cui se mi adeguassi dovrei rispondere con la stessa logica:
“Il Nord deve essere del Sud perchè il Sud è dotato delle mafie con maggior capacità d’infiltrazione e di riciclaggio nell’economia legale”.
ma non lo faccio.
😉
Complimenti al sindaco i Castellamare: ci vuole misura e pudore. Anche provocare a volte può essere violenza. Il troppo stroppia e non può essere definito “libertà”.
Il clero vuole gli immigrati? ma perchè non se li porta a casa visto che ha i conventi vuoti e le banche piene???????
Un bel coraggio ci vuole per dire “non lasciamo soli gli abitanti di terzigno” ,,,, dopo le decine di camion e auto bruciate, la guerriglia urbana, ecc. ecc.
Rai3 deve essere del NORD, che ha paga par tutti.
L’OCCIDENTE PUO’ OPPORSI ALL’EGEMONIA ECONOMICA PLANETARIA CINESE ?
non è possibile competere con la Cina e le altre economie emergenti, se queste operano col capitale umano, come se fosse solo un ingrediente fungibile. cioè i lavoratori cinesi o mangiano la zuppa di riso di sussistenza e si usurano (senza welfare), oppure si buttano dalla finestra (prigione, persecuzione).
il regime cinese può dirsi ispirato al comunismo mentre in realtà utilizza i meccanismi di sfruttamento del più bieco liberismo? e con una economia cinese così strutturata l’Occidente che può fare? adeguarsi p. es. alla crociata della multinazionale FIAT e alle nuove progressive relazioni industriali, a detta del ministro Sacconi? cioè l’Occidente deve adeguarsi alle condizioni di vita e di morte dei cinesi? diversamente si esce fuori dal mercato?
l’altra risposta che preserva la nostra Civiltà è quella di intervenire sui rapporti bilaterali fra UE, Stati Uniti e gli altri Paesi messi in forte crisi dalla Cina. cioè si può provare a creare nuove relazioni economiche che non siano all’insegna di guerre commerciali protezioniste e/o della CONCORRENZA SLEALE?
si può creare una quasi parità fra moneta ed export in maniera biunivoca fra i Paesi? intendo dire perché non provare a prestabilire i range di oscillazione del valore della moneta e dell’import-export rispetto ai bilanci dei singoli Paesi? non conviene alla Cina? le si tarperebbero le ali? più facile sparire noi per inerzia? cioè non saranno i cosacchi ad abbeverarsi alle fontane di Roma ma i cinesi che l’avranno comprata? certo è che dovremmo smetterla di vendere ai cinesi il debito italiano, i nostri governanti ci stanno mettendo come Paese nelle mani ad un”cravattaro” globale! la Cina già s’è comprata mezza Africa!
non penso al protezionismo ma a un meccanismo che impedisca gli sbilanciamenti eccessivi degli Stati anche a costo di rendere meno opulenta l’economia a livello locale. il ritorno ad una economia in cui tutti possono lavorare dignitosamente anche se con un tenore di vita più basso generale mi sembra preferibile al caos che ci si profila all’orizzonte.
la questione allora è anche porsi la domanda sul perché vi sia una gestione dell’economia con crisi cicliche basate sulla devastazione delle cosiddette bolle finanziarie. la finanza oggi è la morte dell’economia reale e certamente ai banchieri internazionali non conviene prenderne atto e farsi da parte, a favore di una gestione meno speculativa dell’economia.
la terza opzione è che purtroppo un accordo non si trovi e come al solito, storicamente dicendo, infine parlino i cannoni, ch’è… la continuazione dell’economia con altri mezzi (!!!)
stavolta la guerra sarebbe totale! (mi chiedo: la Cina ha compreso che non può stringere in un angolo l’Occidente…. o gioca d’azzardo?)
Se non fosse per i soldi che i governi vecchi e nuovi hanno dato alla fiat ogni volta che affogavano nella loro stessa m… a quest’ora sarebbe fallita da più di 10 anni, dal momento che i soldi pubblici sono degli italiani se la fiat e Marchionne se ne vanno a fanculo all’estero totalmente ben venga..vediamo quanto dura!
LAMONNEZZA E IL LODO LA NEMESI DI B ?
faccio una previsione sulla fine del governo berlusconi: l’emergenza di routine di Terzigno è l’innesco e sul lodo poi avverrà la deflagrazione della crisi. fini sta andando verso il “governo tecnico”. i pregiudizi si sciolgono e i vantaggi di pensionare B sempre più evidenti a chi vuole sopravvivergli.
il governo cadrà sul lodo con contorno di popolazioni che manifestano e la criminalità comune che si riaccende ai livelli degli anni ’70 (come illustravano dai film “poliziotteschi”). i segnali che mi fanno dire che il caos è alle porte: oggi il consiglio regionale della Campania è stato occupato con un blitz di una quindicina di disoccupati, che poi sono stati arrestati. l’accento sul fatto che ormai il prezzo da pagare, l’arresto, da parte di incensurati è messo in conto e accettato.
Sempre oggi in provincia di Napoli c’è stato un morto e due feriti con centinaia di colpi di kalashnikov sparati nel conflitto a fuoco da parte dei rapinatori. La stessa scena era già accaduta già ieri per un’altra rapina in un paese limitrofo.
i territori sono strettamente “governati” dalla camorra nel senso che non sono ammessi questi reati da parte degli “aspiranti colleghi” che vogliono rompere il monopolio criminale. non c’è il “permesso” dei boss di fare rapine così eclatanti per non richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine. chi ha fatto la rapina non ne ha tenuto conto. anche nel vecchio ordine del malaffare è crisi?
il Sud è sempre il Sud, e adesso è pure il Sud in mezzo alla bufera di una crisi totale. e fra poco altri 800.000 cassaintegrati nel Belpaese, spesso con famiglia e muto da pagare, finiranno definitivamente per strada. il Sud… si espande al Nord!
il Sud è proprio questo: una dimensione economica. al Nord continuano ad essere in troppi che non lo sanno e che lo scopriranno con le delocalizzazioni. i mille rivoli di natura e origine varia ed eventuale conducono verso un unico esito, che riassume la situazione generale del Paese.
la mia previsione è che il governo Berlusconi sia davvero agli sgoccioli di fronte al caos alle porte che monta sempre più. (si veda anche il caso “della minorenne Ruby” di cui in queste ore si parla sempre più…)
In passato le mie scelte, in fatto di auto, sono sempre cadute su Fiat, perché ritenevo giusto contribuire a sostenere l’economia italiana
dopo l’ennesimo schiaffo di MArchionne, cambierò rotta, e spero che in tanti mi seguano, perché quell’oltre 30 % di mercato italiano che compra Fiat è stato certamente un grande Utile per l’azienda, e nasconderlo per voltare la frittata solo dalla parte che gli piace, ne dipinge la malafede.
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e come se non bastasse, Fiat leva le produzioni redditizie dall’Italia, cosa che rende automatico il decadimento degli utili
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Marchionni è esattamente uno di quegli industriali che vuole produrre a prezzi serbi e vendere a prezzi italiani, il perfetto ritratto del profittatore
Fuori tema:
Il pugno a Capezzone!
Questo clima brutale é stato creato dalla Lega Nord e il PDL se ne è adornato volentieri. Chi di spada ferisce….
comunque condanno qualunque forma di violenza, compresa l’intenzione di Bossi di scendere a Roma coi fucili carichi…Per far cosa? Giocare ai soldatini? Chi é che aizza il popolo?????E per ultimo: Strano, questi pseudo “attentatori” la fanno sempre franca!!! Non so perché ma sono convinta che anche le scritte sui muri contro i sindacati non siano comuniste…ho la sensazione che sía una messa in scena per scatenare il popolo contro l’opposizione! O forse leggo troppo Salomov????
nessuno ha il coraggio di dirglielo a marchionne: la fiat fa macchine cesso. sì d’accordo non si fermano per strada ma si rompe la maniglia, si stacca l’aletta parasole, si mollano i bulloni e via così. secondo: modelli nuovi non se ne vedono, hanno rimasterizzato la 500 in mille modi come la vecchia panda, ma allo stesso prezzo la gente compra auto dotate di accessori che la fiat fa pagare a parte. Dopo varie fiat sono passato alle giapponesi non si rompono mai e costano meno. comprerei volentieri una fiat se non dovessi cambiare la marmitta, per esempio o la frizioneil triplo delle volte di altre macchine. Per il resto marchionne fa il suo mestiere di capitalista, ragazzi avete votato questo sistema… tenetevelo.
forse i soldi bisognava spenderli per le industrie fiat invece che per escort, trans e droga
Senza Marchionne la Fiat non esisterebbe piu’,e tutti quelli che sono nell’indotto dell’auto lo sanno (vedi trattative con General Motor).E senza la Fiat aiuti di governo o no l’Italia come avrebbe potuto crescere.
IERI APPENA HO VISTO INIZIARE UNO SPOT FIAT, SENZA PENSARCI, HO CAMBIATO CANALE.
ah per inciso seite sempre in tempo a fare un SUV perchè per i prossimi venti anni almeno continueranno a cricolare a meno che Marchionne non riesca a comprare anche la Toyota, la Mercedes, la BMW, l’Audi ecc.
Certo che gli Elkan sono proprio lontano da essere degli Agnelli.
Gli italiani dovrbbero seguire il mio esempio e decidere di non comprare più auto FIAT o marchi leagati alla FIAT (: Alfaromeo, Lancia, Chrisler ecc.) finché Marchionne è un dipendente del gruppo. Poi voglio vedere se la FIAT fa a meno dell’Italio o di Marchionne.
Di fatto tra Marchionne e la Juventus gli Elkan stanno perdendo in termini di Carisma e riconoscenza tutto quello che i tre Agnelli avevano accumulato. Menon male che almeno la Ferrari tiene alto il blasone: forse sarebbe il caso di fare marcia in dietro e rimettere Montezemolo sul trono.
Marchionne non ha cultura non solo italiana ma neanche europea. Non sa come gestire le richieste sindacali e le rivendicazioni, per altro giuste, dei lavoratori. Lui crede di essere dall’altra parte dell’oceano dove il “Padrone” puo decidere in qualsiasi momento di chiudere una fabbrica e di lasciare a casa migliaia di lavoratori solo per il suo interesse economico. Ebbene si svegli qui in europa è diverso, abbiamo capito da tempo che i vassalli come lui a furia di spremere il popolino facevono solo i propri interessi. Neanche quelli del signore che servivano perchè alla fine il popolo non produce più e non ci sono più tasse da spremere. Cari Elkan le soluzioni per la FIAT non possono essere trovate da un contabile come il “signor” Marchionne. Non é con dei tagli e degli spostamenti di capitale che si costruice o si fa crescere un impresaa come la FIAT che deve PRODURRE per essere competitiva e redditizia. Volete un esempio: da ormai venti anni l’auto che più ha sconvolto il mercato è il SUV. Si dice da ormai dieci anni che è in fin di vaita ma intanto si continuano a vendere e il segmento senza che nessuno se ne accorga si é diversificato generando delle sottofamiglie. Orami esiste il SUV clasico l’Urban e il BIG. Tutte le case automobilistich ormai ne producono almeno due modelli. Gli ulutimi ad arrivarci sono stati i cugini transalpini. La FIAT? Niente per anni ha promeeso di uscire con la KAMAL dell’Alfaromeo ed invece non è mai prodotto uno. Quanti posti di lavoro è costata questo impermetropia? Perchè qui non su tartta di vedere lontano. Quanti miliardi di euro in termini di utili?
La FIAT è impresa non banca, le imprese, e questo ce l’hanno inseganto gli Agnelli, non gestiscono soldi: gestiscono lavoratori, gestiscono progetti, gestiscono produzione e soprattutto gestiscono SOGNI.
Meditate Elkan meditate!
io direi semplicemente che l’italia potrebbe fare a meno della Fiat,viste le prospettive che vorrebbe ottenere il Serghei. Non mi è sembraro sentirgli dire che visto il suo esorbitante stipendio, o di tutti i vari manager sparsi in Italia, in Europa e nel mondo, pensa che forse è meglio cominciare dare il buon esempio e ridurlo ad un livello comprensibile al popolo che porta avanti la baracca(FIAT). L’azienda ha sempre sfruttato lo stato facendosi riempire di soldi. Poi per rimediare alle incapacità dei vari manager che l’hanno governata invece di prenderli a pedate nel culo, e fargli pagare di tasca loro agli errori causati, gli hanno sempre dato delle buone uscita da paura. Senza parlare delle mazzette che i vari manager si prendono dalle ditte a cui fan fare consulenza, amici che aprono aziende ed entrano come fornitori (di servizi ecc), cos’è il Serghei non lo sà?allora anche lui è un’incompetente e se ne deve andare. Non sà contornarsi di gente che sà solo fregare soldi a scapito di quei poveri lavoratori che vedono le aziende che sprecano ingenti quantità di denaro per far arricchire sti luridi ladri, che prendono stipendi da nababbi. Poi che dire, lo stato dovrebbe imporsi e fargli pagare le tasse per ogni prodotto che fa costruire fuori dall’Italia, ma il nostro è uno stato?
Per quanto riguarda Bonanni, non capisco perché continua a chiedere la quota delle tessere del suo sindacato ai lavoratori, visto che difende apertamente gli interessi diretti degl industriali! Non ci sarebbe nulla di scandaloso, se si dichiarasse per quello che è!
Non mi pare che abbia detto una cosa terribile. Ha fatto solo la sua parte di amministratore. La Fiat in talia perde. La Fiat in Brasile e in altre nazioni …. e’ OK . Facendo la somma totale ne esce che in Italia … bisogna fare riforme e cambiare mentalita’. E’ URGENTE. I vari LODI possono aspettare.
Poche balle. L’unica cos che ci vuole è la SECESSIONE, ed ognuno a casa sua fa quello che vuole con i suoi soldi.
Sono pillole benefiche quelle di Marchionne. E’ dura da digerire ma è una realtà che va presa seriamente in considerazione.
quello che fa imbestialire e’ che Marchionne parla solo per se, come se fosse al centro dell’ universo. La situazione della Fiat e’ la stessa di un numero enorme di imprese, anche artigiane. Il problema e’ che non puoi essere messo a competere in un mercato che e’ unico ma in cui ogni stato ha le sue leggi perche’ questa e’ concorrenza sleale. Quello che serve, non a Marchionne soltanto ma a tutti e’ una tutela della produzione nazionale/europea tassando le importazioni in modo progressivo rispetto ai vantaggi “competitivi sleali”. I vantaggi sleali sono quelli derivanti dal minor costo del lavoro, dalle minori tutele sindacali e dai minori costi di tutela ambientale. Se non si fa questo non solo la Fiat ma manco il carpentiere di Cocullo potranno piu’ guadagnare e lavorare in Italia.
Giulio Larosa
Comitati Duescilie Abruzzo
l’Italia sarebbe stata meglio senza la FIAT o meglio ne bastava una sola a Torino dove sono state costruite nel resto d’Italia con i soldi dei contribuenti ha distrutto l’agricoltura e il turismo creando in seguito disoccupazione e cassaintegrazione sempre con soldi dei contribuenti.
Marchionne/Bonanni
Se guidando l’ auto finisco fuori strada di chi è la colpa ? Mia ovviamente !
Se guadagno 100 e spendo 120 chi ne è responsabile ? Io ovviamente !
Se io studente interrogato mi faccio trovare impreparato ha qualche “logica” incolpare altri e non me stesso ?
Se un ‘ azienda non riesce ad essere competitiva , chi ne è responsabile ? Gli operai o i menager ?
Il problema è che gli imprenditori / menager / DIRIGENTI di questo “sistema” Italia non hanno nè cultura nè capacità nè visione (men che meno strategica) necessarie a DIRIGERE !
Sempre a prendersela con -qualcun ‘ altro- e mai una vera (e coraggiosa) ed ONESTA auto-critica.
Eh già perchè farla .. se farebbe semplicemente emergere le loro incapacità.
SE “io dirigente” decido una strategia e poi il FEED-BACK (controllo dei risultati) mi dice che “ho cannato” ….. di chi è la colpa ? Chi ne è responsabile ?
Il contesto , la concorrenza , la globalizzazione , ….
Ma allora com’è che IO DIRIGENTE non sono stato capace di CONOSCERE / PREVEDERE prima di DECIDERE ?
Se -IO DIRIGENTE- di fronte alla sfida (del Decidere come/dove Dirigere) di/in un determinato contesto (globalizzazione ad esempio , amministrazione pubblica nazionale/regionale/locale, etc) non so (non ho capacità di) TROVARE SOLUZIONI meglio sarebbe RIVEDERE SE STESSI e la PROPRIA FUNZIONE (di Dirigente) …….
PS Com’ è che un ragionamento così evidente e banale non viene MAI ad emergere …… (neppure dai giornalisti….)
Saluti
Il triplo o quadruplo di produzione ad un terzo/quarto di spitendio non è un caso, è solo questione di cultura del lavoro.
si puo essere vero che la fiat e meglio senza l’italia ,
basta che restituisca il denaro del contribuente che ha usufruito fino ad ora mario
LINGUA, CULTURA, ECONOMIA: COSA CI UNISCE???? N I E N T E.
SCENARI TRANQUILLAMENTE APOCALITTICI
diciamo che la FIOM viene esautorata dal sistema. gli operai scendono a più miti consigli, cioè i loro occhi diventano sempre più a mandorla, accettano la paga di sussistenza, e vengono sostituiti ogni 5-6 anni giunti ad esaurimento da usura.
si riabilita il cannibalismo non solo come teoria sociale.
il PM va sotto l’esecutivo e B viene incoronato dal lodo. i telegiornali si pravdaizzano e leggono veline stilate direttamente al ministero.
si aprono carceri su isolette italiote all’aria aperta, sorvegliate da motovedette libiche (per speciali accordi) e sottoposte sostanzialmente a blocco navale.
la chiesa viene normalizzata anche con accordi molto lucrosi.
si crea una legislazione speciale che riguardano reati d’opinione ma con definizioni che sanciscono il furto di parole istituzionalizzato.
le popolazioni si tengono le discariche e neanche ci pensano di fiatare (“zitto e muori!”). in centro, invece del vigile, un carro armato stabilmente…
…chi cerca di evitare questo scenario futuribile è un cattivo elemento?
PIU’ CHE LODO, SBRODOLO…
ma chi glieli scrive i “lodi” a B ?
Giggi il salumiere sulla carta del camembert?
com’è possibile che certe cose le sappia uno studente di giurisprudenza al primo esame, ma non chi scrive le leggi?
come si fa a scrivere una legge che prevede di sottoporre il presidente della repubblica al voto della camera a maggioranza semplice?!?
forse un giorno scopriremo che i guai di B sono iniziati con i suoi geniali avvocati che gli dicevano di SOTTRARSI al giudizio dei tribunali? 😉
BYE BYE PECHINO !
portando alle estreme conseguenze la logica di marchionne bisogna dire che la sua attività industriale è in fuga dal mondo occidentale e che alla fine la multinazionale FABBRICA ITALIANA AUTOMOBILI TORINO sarà una corporation… con sede a Pechino!
INFILTRAZIONI NELLA FALDA O DELLA CAMORRA ?
qualcuno potrebbe argomentare sul nesso logico che ci sarebbe fra le manifestazioni di Terzigno e gli interessi della camorra?!? non l’ho capito! chi me lo spiega? dico andando oltre gli allarmi mediatici originati dal ministro maroni…
io vedo – chissà perchè – un interesse delle cricche che ci fanno affari con le discariche ora NON a norma in mano allo Stato, e una popolazione che non ci sta a morire in silenzio per i veleni mefitici!
la rissa dice che vuol mandare l’esercito. che ragione c’è? si afferma con la forza il voler andare in deroga allo stato di diritto a Terzigno? cos’è? un “golpe circoscritto”?
sarà che non c’arrivo proprio ma più che vedere l’infiltrazione della camorra vedo l’infiltrazioni dei veleni nella falda acquifera!
SECESSIONE INERZIALE
prevedo che presto, di questo passo, avremo contrapposto ai “fucili padani” di bossi e alla lega nord, il partito dei… pregiudicati del sud (ex di B).
dalla sicilia con furore, su sino alla calAbria, e così poi la campania etcetera, e finalmente pagheremo degli stage presso gomorra ai nazionalisti serbi per farci spiegare
quando la multinazionale fiat lascerà l’Italia non solo gli operai ma anche i sindacati che si sono fidati e hanno appoggiato la dirigenza e marchionne finiranno male!
PAUSA MENSA
10 minuti di pausa in + o in – per riprendersi in catena di montaggio non possono essere compensati IN ALCUN MODO finanziariamente: l’essere umano non è una macchina!
sarebbe come dire che un uomo disperso nel deserto e assetato è disposto anche p. es. a pagare 10.000 euro per un litro d’acqua dai beduini! e che un 1 kg di diamanti non gli salverebbero la vita dalla disidratazione! quei 10 minuti sono irrisarcibili all’esistenza del lavoratore! (ma questo Alice non lo sa…)
ed ecco che occorre porre un freno A LIVELLO GLOBALE all’organizzazione del lavoro cinese, che funziona come patente concorrenza sleale verso il resto del mondo e come moloch per la qualità della vita cinese!
come italiano io la fiat la do già per persa
PER ASSURDO
facciamo che per salvare la sua azienda ogni lavoratore della multinazionale fiat in Italia, che riceve lo stipendio annuale di 14.200 euro circa, acquisti un’auto mod. panda ogni anno o due, spendendo a seconda della versione da 9.001 a 18.701 euro. così si salverebbe l’industria automobilistica che oggi sembra intasata e obsoleta! non sono mai stato molto bravo con i numeri: quindi non so se è fattibile. chiamate un ragioniere: ma che ragioni però!
se i conti non tornano allora si cambiano i termini del problema. si persuade la multinazionale cinese fiat a costruire micro utilitarie da 2-3 posti, in stile indiano dal costo analogo (per noi inverosimile) di circa 1.000 euro, che per la cronaca: vanno sempre a carburanti fossili. andrebbero tutte alla velocità massima di 80 km/h.
così in ogni famiglia italiota si potrebbero comprare più di un’auto della fiat con poche migliaia di euro. delle belle autobiline usa e getta come i cellulari negli USA. i costi sarebbero ridotti doperando materiali riciclabili producendo le macchinine in un sol pezzo fuso!
be’… poi ci sarebbe anche l’idea di rivoluzionare il mercato usando la tecnologia disponibile per realizzare veicoli “verdi”, salvando la salute, tutelando l’ambiente e l’aria delle citta e creando nuovi posti di lavoro. mi rendo conto che va contro l’idea di distribuire ingenti profitti a pochi privilegiati dell’elites dominante. mi rendo conto che così non si potrebbero più licenziare lavoratori. non si potrebbe più chiedere loro di rinunciare alla pausa pranzo a metà turno passando da 40 a 30 minuti, con la compensazione monetaria dei dieci minuti. non si potrebbe più considerarli pure loro delle macchine. anche se in effetti sono ancora organismi. mi rendo conto. restano comunque delle parti irregolari e parti sporgenti. mi rendo conto.
finirebbe lo sfruttamento, ed essendo questa un’utopia non si può “per definizione” attuare! e che gusto ci sarebbe più alla vita per gli azionisti di riferimento, senza più personale di servitù e almeno un maggiordomo? senza più sottoposti che tremano?!? cosa? forse che per la gerarchia sociale si ritornerebbe alla lotta corpo a corpo?
e poi che senso avrebbe per i piccoli risparmiatori, risparmiare investendo in azioni fiat, avendoci a gruppo di riferimento i ricchi azionisti di maggioranza? sarebbe l’anarchia! se il fine non è la Solidarietà sociale e la Vita ma vender auto che vita sarebbe? migliore?
marchionne ha detto che è un metalmeccannico e che lui c’ha la missione di vendere auto nella vita. marchionne ha conseguito tre lauree di cui una in filosofia per ritrovarsi a capo di una corporation che fa e vende auto. così che si dimostra che la filosofia è dannosa oppure che è meno lontana dalla vita di quel che si ritiene usualmente… Rien ne va plus, les jeux sont faits!
…che se uno non scala la piramide del potere che senso l’ha aver delle capacità e dei talenti? se non ti rendono nulla che ce li hai a fare? e che senso avrebbe darsi da fare? cioè andrebbero tutti in olanda o in california a farsi le canne?
allora occorre ordine! anche manganellate in testa se occorre! ordine! ritmo! bisogna combattere l’anarchia! cronometrare e standardizzare anche gli organismi umani alla catena! So’ i tempi modermi!
Ho lavorato tutta la vita come uno schiavo del sistema. Anche io che sono un manager. Ed è stato un inferno sinora che mi piace ancora. La mia missione è produrre e vendere auto ed ero orgoglioso della mia Ferrari 599 GTB Fiorano, prima dello schianto a 250 km/h.
ho 58 anni e in fondo lavoro per un imperativo categorico, così cje sia un inferno anche per gli altri! vivere per produrre e non produrre per vivere è il mio motto! ma su! non scherziamo! avrete voi sentiro mai l’odore di pelle della Ferrari 599 GTB Fiorano a confronto con quello dei sottoposti che tremano? ecco perchè non capite! ho 58 anni, confesso che ho vissuto, e in fondo lavoro affinchè il mio inferno sia quello degli altri! (non sarà che ho letto anch’io male Sartre?)
Contrariamente al pensiero dominante, ritengo che, sia gli incentivi statali destinati agli acquirenti, sia la cassa integrazione, non siano erogati a favore delle aziende, ma a favore – nel primo caso – dei cittadini che acquistano l’automobile (e se ne avvantaggia la fiat come le altre case automobilistiche)e nel secondo caso i lavoratori, che altrimenti sarebbero licenziati al momento della crisi, ed eventualmente riassunti poi. Infatti la stessa norma che con una mano garantisce la conservazione del posto di lavoro, con l’altra mano assume gli oneri della Cassa Integrazione a carico dello Stato.
Mi piacerebbe molto che tutta questa gente (opininionisti, giornalisti, politici, imprenditori) che continuamente esprime un proprio parere e che ha la bocca solo per parlare e non per esprimere un pensiero coerente provasse sulla propria pelle cosa significa il lavoro in fabbrica o in cantiere ma anche in moltissime altre situazioni lavorative (di cui non frega mai a nessuno vedi: camerieri, commessi, lavapiatti, etc.) e che provasse a vivere (non sopravvivere come attualmente capita) con gli stipendi che spettano in media a questa categoria. Vent’anni fa un operaio riusciva, a fatica, ma ci riusciva, a pagare il mutuo o l’affitto e a mantenere una famigla, ora è impossibile! Siamo noi che lavoriamo meno o il nostro stipendio che non è adeguato ai tempi? Tutta questa gente che esprime opinioni a vanvera parlando dei lavoratori probabilmente non ha mai lavorato nel senso più stretto del termine in vita sua e per di più percepisce, per dire quattro stronzate stampate su un giornale o in TV molti più soldi di quello che guadagnerebbe il sottoscritto o qualsiasi altro lavoratore medio in un anno di lavoro. E hanno il coraggio di parlare!!! Vadano a fare la nostra vita per un anno o due, poi ci risentiamo. E non mi vengano a dire (come il caro… Verdini) che il posto che occupano o i milioni di euro guadagnati sono frutto di un duro lavoro e sacrifici…
…Italiani mi raccomando : continuate a comprare i rottami che escono con quel marchio e che ci hanno portato alla rovina…
Marchionne parla da AD di Fiat in modo asettico e strettamente manageriale , volutamente dimenticandosi del peso sociale che ha ed ha avuto Fiat in Italia. Ma più di lui si dovrebbero ricordare gli Agnelli di quanto hanno scaricato i costi di Fiat sulla collettività per rimanere sul mercato.
P.P.S.
E la cosa più triste non è rappresentata dai vari marchionni, ma di come siano riusciti a ridurci come sardine che amano finire in padella!
Perché non la smettiamo di parlare di questa crisi come di una catastrofe naturale? Come di un asteroide che improvisamente è piombato sulla terra?
Allora sarebbe vera informazione!
FINO A QUANDO LA FIAT ERA DEGLI AGNELLI, CERTE AFFERMAZIONI NON SI SONO MAI IMMAGINATE.OGGI PERO’ LA FIAT E’ DEGLI ELKAN QUINDI IL POTERE ECONOMICO EBRAICO HA IMMAGINAZIONI DIVERSE RISPETTO AL PASSATO ! QUESTA PURTROPPO E’ LA PRIMA DI UNA LUNGA SERIE ………..! BISOGNA CHE LA FIAT ABBANDONI IL PAESE ITALICO MA NON PRIMA DI AVER RIMBORSATO TUTTO CIO’ CHE HA PRESO !
La mia soluzione: La politica deve essere a costo zero.
E’ una tristezza sentire ancora parlare di competitività… ma come si fà la competizione con le attuali differenze che esistono tra stato e stato? ma è ridicolo!
Inoltre, stò vedendo dove ci porta tutta questa competizione globale; non ditemi che stiamo ancora al concetto di egoismo virtuoso che equilibra i mercati, perchè è evidente che non funziona.
Facile richiedere alle aziende di essere “patriottiche”, a costo di uscire dal mercato competitivo. A me sembra che mettere in condizioni di compatibilità i diritti degli imprenditori e quelli dei lavoratori sia un preciso compito dello Stato democratico.
un obbrobrio le dichiarazioni di marchionne,insultare L”italia e gli italiani,quando per lunghissimi lustri chi pagale tasse ha contribuito e sostenuto la fiat economicamente.vorrei sapere come faccia a.d.a dire che vorrebbe equiparare i salari italiani a quelli tedeschi;visto che in Italia sono tutti in cassaintegrazione.
Le parole di Marchionne sono perfettamente in linea con la “politica produttiva” della Fiat,ovvero quella di utilizzare a man bassa gli aiuti dello Stato, socializzare le perdite e privatizzare gli utili, il tutto condito con la delocalizzazione degli impianti alla ricerca di bassi salari.Da sempre zavorra dell’Italia, la casa automobilistica torinese, dopo aver goduto per anni il quasi monopolio nazionale( Valletta era d casa presso i governi amici), è entrata in crisi non appena il mercato è stato aperto in maniera concreta alle auto straniere,sintomo di scarsa qualità dei suoi prodotti e di un capitalismo assistito e quindi incapace di competere con quel libero mercato, che non è la panacea di ogni male, tanto osannato da Marchionne e soci.
Ma non contenta di avere avuto carta bianca da tutti i governi, nessuno escluso,ora la Fiat vuole anche la complicità delle OO.SS per portare avanti il progetto neppure tanto nascosto di sovvertire il CCNL, abbassare il salari, limitare le garanzie per i lavoratori.( Marchionne quando si riferisce ai salari dei Paesi vicino evidentemente non fa riferimento alla Germania, ma alla Serbia o alla Polonia…)..,In Germania gli operai sono meglio pagati, tutelati e dove esiste dagli anni “50 la ” codecisione”, Mitbestimmung.
Ecco infatti le dichiarazioni recenti Fiat, fotocopiate da quelle dell’AD dai tre passaporti, (canadese, svizzero e italiano) affermano: che “ il progetto Fiat che prevede investimenti per 20 miliardi di euro per rilanciare la struttura produttiva del gruppo in Italia, “ non partirà se non vi sarà l’impegno formale delle organizzazioni sindacali ad assumersi precise responsabilità del progetto,” la Fiat ,prosegua la nota “ potrebbe adottare soluzione che vanno oltre Pomigliano”.
Un vero e proprio ultimatum in stile nord americano che ricorda tanto le grandi corporation anglosassoni, use a trattare i lavoratori come merce e non come persone.
Com’era prevedibile la Fiat e il suo padrone delle ferriere Marchionne continuano imperterrite sulla strada intrapresa a Pomigliano , dove è stato per la prima volta da quando in Italia furono introdotti i Contratti Collettivi Nazionali, rinnovato un accordo in pejus per i lavoratori.
La strada è tutta in discesa per la Fiat, complice la totale latitanza del Governo, del Parlamento, dell’opposizione, oramai da tempo ripiegata sulle stesse posizioni filo liberiste della maggioranza e dei sindacati confederali, tranne, per adesso solo la Fiom.
Non c’è che dire, una bella compagnia di ventura si è formata in Italia, che va dalla Confindustria con la sua capataz Marcegaglia, ai “sindacati gialli” che sono ridotti oramai a sola cinghia di trasmissione del padronato.
Marchionne proprio in questi giorni, conferenza stampa dopo conferenza stampa, sta veicolando nel Paese il messaggio Fiat: ..”Fabbrica Italia non nasce da un calcolo di convenienza”, Le logiche economiche e finanziarie ci spingerebbero altrove, dice l’Ad, dove vi sono condizioni migliori( leggasi salari inferiori del 50%, minor tutele previdenziali e antinfortunistiche, assenza del sindacato), ma , bontà sua,la Fiat ha il dovere di guardare prima di tutto l’Italia”.
Ci si potrebbe quasi commuovere per tanta magnanimità da parte di uno squalo del capitalismo, che possiede un così alto senso patriottico, da fare invidia a tutti i fautori del primato della politica sull’economia. Invece è solo un sapiente imbonitore, che stende cortina fumogena per ingannare i soliti gonzi che bevono ogni giorno le veline dei vari tg nazionali,:Dietro c’è ben altro a cominciare dalla destrutturazione del CCNL, così come lo volle il Fascismo, e dalla graduale eliminazione delle più elementari garanzie costituzionali , per arrivare a toccare quelle derivanti dalla Legge n.300/70.
E mentre l’ultimo rapporto della Cgil( rea anch’essa,nonostante la levata di scudi di questi mesi, della deriva neo liberista attuale ) denuncia che il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti italiani ha perso negli ultimi dieci anni qualcosa come 5000 euro,il giudice del lavoro del Tribunale di Melfi ha rigettato il ricorso presentato dalla Fiom per il non reintegro in catena di montaggio( la Fiat pretendeva di farli entrare in fabbrica solo a patto che stessero nella sala sindacale) dei lavoratori ingiustamente licenziati alla Fiat di Melfi e accoglie la versione datoriale concludendo che”è inammissibile l’istanza della Fiom, rilevando che essa costituisce un tentativo che oltrepassa i limiti dell’analogia e si caratterizza per essere un ‘iniziativa creativa e di politica legislativa, inibita all’ordine giudiziario” e questo, in spregio a quanto stabilito dall’Art.18 dello Statuto dei Lavoratori.
La soluzione a questa arroganza padronale? Si socializzi la Fiat oppure la si nazionalizzi, gli italiani tutti hanno un credito verso di essa e che Marchionne se ne vada dall’Italia, non perderemmo nulla.
Federico Dal Cortivo
Sarebbe cosa buona e giusta che l’on. FINI spiegasse cosa vuole dire “essere più canadese che italiano”. Se questo significa “tifare” per l’Italia come in un modiale di calcio ovvero più realisticamente ed obiettivamente riconoscere che “gli altri giocano meglio”, che abbiamo ampi spazi di miglioramento e che il “sistema” Italia, può, anzi, deve necessariamente affrontare e risolvere. Fini non è obiettivo, ovvero ha un “fine” (scusate il gioco di parole) che é quello comune in modo bipartisan al mondo della politica che vorrebbe “cambiare tutte le regole” per non cambiare nulla. Se i nostri politici avesse davvero a cuore l’Italia, se idealizzassero l’Italia del domani seguendo un progetto, un sogno forse, ammetterebbe che il lavoro fin ad ora fatto non è stato dei migliori. E ne trarrebbero le necessarie ed obiettive conseguenze.
Stimo molto il dott. Marchionne per la sua schiettezza parla chiaro senza giri di parole, poi certamente si sarà sbagliato non voleva addossare la colpa di qualche intoppo nella produzione a tutti gli operai forse solo qualcuno ne è responsabile…….., allora lo doveva dire, cosi sembra che ce l’abbia con il mondo operaio intero……
E’ un uomo sicuramente molto fermo e deciso ma forse non è mai andato in un grande parcheggio a contare le auto italiane che ci sono, forse non si è mai chiesto come mai sono in maggioranza straniere, la gente non compra italiano non perchè non siano competitive, il prezzo e il modo di comprarle ormai sono molto simili, ma non le compra un po per il prezzzo ma maggiormente incide il modello la componentistica, la cura la qualità e la quantità di opzional, non ultimo il sistema di vendita con il quale oggi non si riesce a capire dove si può comprare autoveicoli fiat…. non si riesce più tanto a capire quanto costa una macchina………credo che fiat debba fare un controllo e un passo indietro su questo aspetto una volta c’erano i “CONCESSIONARI” non è possibile che una vettura che alla produzione costa si e no 5.000 euro la si paghi anche oltre il doppio, questi soldi vanno a chi non ha lavorato in fabbrica……
Ora se alla gente non piace lo stile fiat non è certamente colpa degli operai, loro hanno solo il compito di assemblare componenti già preparati e studiati in precedenza da ingenieri da dirigenti da tecnici che hanno il compito di di progettare un prodotto che piaccia sia competitivo e che si venda, gli operai vengono dopo a quel punto loro non possono cambiare più niente i loro sforzi per grandi che siano non servono più….se fanno anche qualche vettura in più al giorno poi non si vendono…
Il problema è prima degli operai, bisogna cacciare qualche dirigente troppo interessato.. pagato a peso d’oro e qualche progettista con scelte e progetti già persi in partenza.
Caro Dott. Marchionne un saluto
Marchionne,
in modo sintetico e puntuale ha rappresentato i fatti e credo che tutti gli Italiani dovrebbero apprezzarne il contenuto e la concretezza.
Purtroppo regna una straordinaria ipocrisia!!!
La verità infastidisce chi non ha il senso del dovere.
Da mesi sono in atto squallide attività denigratoprie molto spinte contro il Governo e le principali Istituzioni (fra cui anche la FIAT), che danneggiano non solo gli uomini, ma soprattutto il Paese.
L’odio e le attività tese alla istigazione da parte dei Di Pietro, dei Travaglio, dei Santoro, rischia di minare la democrazia di questa splendida e gloriosa Nazione.
Rimbocchiamoci le maniche, perchè solo uniti ed insieme possiamo farcela.
Non è concepibile sopportare l’attuale livello raggiunto dalla inefficienza della P.A. a partire dalla Giustizia e di conseguenza è quasi impossibile per le persone oneste, con particolare riferimento alle Imprese e lavoratori autonomi, operare in questa situazione.
Giuseppe Bruno – Grottaminarda (Av)
Marchionne faccia quello che gli pare, vada dove vuole (basta che stia lontano e non si senta e veda più, fra l’altro è VERAMENTE BRUTTOO), basta che prima rendano i soldi degli incentivi truffati agli italiani
si vergogni – la fiat si salvo’ grazie alla put rifilata dall’ing fresco alla general motors non certo per i meriti taumaturgici di quel signore li’ capace di perdere il 30% in un mercato in calo del 10% – massima solidarietà alla fiom ed a tutti i lavoratori da un bancario in pensione, consapevole che le conquiste degli anni 70 non sarebbero potute avvenire senza l’unità sindacale.
Forse il Sig. Marchionne non ha presente che senza l’Italia la FIAT (Fabrica Italiana Automobili Torino) non esisterebbe nemmeno e visti tutti i soldini che, volenti o nolenti, gli Italiani hanno dato alla FIAT sotto forma di cassa interazione, incentivi alla rottamazione, quelli più diretti, e tutte le altre cosucce, vedi autostrade etc. etc. che i vari parlamenti (non a caso vari Agnelli sedevano a vario titolo in essi) hanno generosamente elargito a detta industria. Forse è il caso che detta industria si dimostri se non altro riconoscente verso quell’Italia che senza la FIAT forse sarebbe cresciuta meglio e con meno paras(fiat)siti in giro.
Un lettore ha scritto: se qui al nord FACESSIMO quello che fanno a Napoli, CI BOMBARDANO. No comment!!
Marchionne ha perfettamente ragione. Se IL 50% dei lavoratori della FIAT si “ammala” in caso di partita di calcio alla tv significa che il lavoro – tanto importante per i disoccupati- diventa marginale per i “lavoratori” che che hanno il posticino caldo e protetto dai sindacati.
Basta guardare le classifiche mondiali. Da alemeno 10 anni il nostro paese scivola sempre più in basso: competitività, fisco, giustizia, informazione, ecc. Ma se i temi all’ordine del giorno sono “Berlusconi e i giudici” oppure “l’emigrazione e gli omicidi scabrosi” tutti i santi giorni, è inutile che la classe dirigente si lamenti in coro con chi mette al centro del dibattito pubblico i problemi reali. Marchionne mi pare proprio uno di quelli che ha il coraggio di sottolineare come stanno le cose. Il premier da 16 anni dice di modernizzare il paese ma in realtà i dati parlano chiaro: il “sistema Italia” non ha fatto che regredire, non solo dal punto di vista economico e sociale, ma anche morale e culturale. Ma fino a quando la gente non si sveglia dal torpore mediatico sarà difficile risalire la china.
Cordiali saluti
La nostra classe politica non è degna di giudicare un Marchionne o altri manager fin quando esisterà questa legge elettorale unitamente ai benefici incomprensibili di cui godono (vedasi “rendita” pensionistatica…). Se vogliono essere credibili devono riformare sè stessi e la politica tutta.
MARCHIONNE dice una ovvietà. non solo per Fiat il fatto di lavorare in Italia è uno svantaggio….lo è PER TUTTI GLI IMPRENDITORI che però non sputano sul lavoro dei loro connazionali, e non ricevono tante facilitazioni!
F.I.A.T. Fabbrica Italiana Automobili Torino
Il problema non è l’origine semi-canadese dell’amministratore ma l’origine TOTALMENTE ITALIANA dell’azienda che dirige.
Non è neanche il suo problema di assenza di memoria storica perchè la Fiat di aiuti statali ne ha ricevuti, evidenti e/o trasversali, molti durante la sua esistenza.
Ed è una realtà FONDAMENTALE per una quota consistente di lavoratori italiani, che NON PUO’ PERMETTERSI di “scaricare”, di disfarsene come fossero un’inutile orpello secondo le sue mire imprenditoriali.
Il problema è che la vita delle persone NON SONO mattoni, catene di montaggio, magazzini di materiali, che un giorno stanno quì ed un’altro li smonti e li porti altrove.
la lega nord vuol portare jella? o anche qualcosina di più?
bossi ha detto del morto che ci può scappare a Terzigno. l’ha scritto pure la PadaniA, organo dei cittadini della padania, ovunque sia la padania. maroni ora dice che impedirà che ci scappi il morto. maroni fa sapere al popolo italiano che indagherà se c’entra chi manifesta con la camorra… che a forza di dirlo?!?
cioè sinchè a forza di ripeterla, l’associazione:
TERZIGNO – CAMORRISTI – CAMORRA
non diventi un riflesso pavloviano? (sto già salivando come fede!)
non era sempre maroni, che prediceva scontri alla manifestazione in realtà pacifica della FIOM?
…ma dove si vuol andare a parare?
perchè invece maroni non indaga sui famigerati fucili dei padani che cita sempre bossi?!?
certo che al Sud ci si dovrà disporre con l’animo per un “bel” federalismo fiscale…
…dico, se i segni dell’abbandono del “centralismo di roma” sono nell’oggi le parole del leghista maroni su Terzigno, che lasciano presupporre più un’intenzione di egemonia del nord e un meridione nel ruolo di… colonia!
magari per spedirci altre camionate di rifiuti tossici interagendo direttamente con gomorra!
Io son daccordo con Marchionne. Lo stato si fa sentire adesso? E per cosa? Per la battuta di Marchionne con Fazio, che fiat guadagnerebbe di più tagliando fuori l’italia? MENOMALE CHE HA LANCIATO QUESTA PROVOCAZIONE!!! Perchè il governo, formato da esseri che si vantano di essere stati votati da gli italiani, fino adesso ha fatto la parte del sordo! Ed invece dovrebbe essere presentissimo, a mediare le relazioni tra azienda e sindacati, che forse nessuno se ne sta accorgendo, stanno andando a scatafascio! C’è l’anarchia totale, questo è negativo! La fiom è partita per una direzione fuori da qualsiasi razionalità, nel frattempo la fiat comincia un gioco di ripicche da bambini dell’asilo, lo stato con le dita nelle orecchie guarda dall’altra parte e fa “BABABABABABABAHHH!!!”
A sto punto do ragione a Marchionne, all’estero gli costa meno, la sua è una azienda privata, ha pagato i suoi debiti (e se qualche politico risponde “non è vero”, io non gli credo, preferisco credere a Marchionne che ai politici italiani) … ma chi glie lo fa fare di restare in italia a bisticciare con Pulcinella, a buttar via un sacco di soldi, perchè in italia, è vero, si spreca qualsiasi cosa!!! E lo possono negare solo i bugiardi.
E ci si aggrappa a 10 minuti di pausa per turno? Beh sindacati fatevi furbi! Chiedetegli più soldi!!! FATEVELI PAGARE QUEI 10 MINUTI!!!
E poi comunque, possiamo dire quello che vogliamo sulla fiat, però intanto da lavoro a un sacco di gente, chi dice che non si trova bene li, può anche licenziarsi e trovarsi lavoro da un’altra parte, e non ditemi che non si trova … chi si vuol dar da fare lo trova un lavoro, se proprio non lo trova allora non si lamenti della fiat che glie lo sta dando!!!
Mi fa più paura un futuro in cui i paesi emergenti, che dispongono di mano d’opera che lavora 14 ore su 24, 7 giorni su 7, per 250 euro al mese, venderanno prodotti decisamente più concorrenziali dei nostri, da noi tutto va a fallire e noi si diventa il terzo mondo del domani. Se siamo veramente bravi come diciamo di essere, invece che passare il tempo a vantarcene, LAVORIAMO E METTIAMO IN PRATICA LA NOSTRA ESPERIENZA, E FACCIAMOCI PAGARE!!!
E se facciamo la rivoluzione, facciamola contro sti politici trovati nelle patatine, che sanno solo dedicarsi a se stessi, loro si che sono nostri dipendenti!!! Loro devono lavorare per il nostro interesse!!! E’ loro dovere!!! Prendiamocela con loro se i contratti di lavoro al giorno d’oggi sono buoni solo per pulirsi il
P.S.
Senza l’Italia la Fiat non sarebbe mai esistita! 🙂
MA CHI CI CREDE?
ma chi ci crede a maroni che dice che ci sia qualcuno a Terzigno che assale le forze dell’ordine? ve l’immaginate che fine farebbe a forza di manganellate? SI PRECIPITA NEL RIDICOLO!
si normalizzano anche i mezzi d’informazione? che ripetono il tam tam di maroni? RIPETO: ma chi ci crede DAVVERO che ci sia un solo cittadino a Terzigno che aggredisca di proposito le forze dell’ordine? ma voi che date le notizie ci credete?
c’è, in effetti, un bel contrasto o “contrappunto” fra l’onesto resoconto dell’inviato, e gli allarmi del ministro!
come dovrebbe finire? che i cittadini si tengono il veleno e zitti e mosca? sennò sono dei criminali? come ai tempi dei briganti? ma che bel 150esimo!
Caro Gianfranco , mia suocera vorrebbe delle commesse milionare in RAI, così oltre che una ferrari si compera anche delle fiat, se poi ci fai avere una buona occasione immobiliare a Montecarlo andiamo li a fare vedere le automobili made in Italy e fare giustamente i patrioti.
Meno male che ci sono ancora politici onesti come te !
Il futuro dell’Italia é nelle tue mani.
finalmente uno che dice la verità (che tutti sanno ma si guardano bene dall’affermare…..i politici…solo a caccia di voti!)
L’efficienza di una fabbrica dipende dagli operai? E da quando?
E magari dipende da quegli stessi operai che hanno accettato di andare in malattia per evitare di dichiarare un infortunio?
Marchio’ …ma che dici? Ma che stai a dì’?
La FIAT produce aborti di vetture come la Panda (?), Idea (??), Musa (???) e l’automobile di Paperon de’ Paperoni ossia la Multipla; e poi la colpa è degli operai?
Una delle poche vetture che va un po’ meglio, la 500, è costruita su un design di mezzo secolo fa!? e poi la colpa è degli operai?
Se la Fiat non ha guadagnato neanche un euro dai profitti delle fabbriche italiane, le dismetta o, meglio, le venda a gente che probabilmente le saprà gestire meglio.
È contro ogni logica industriale mantenere delle linee produttive in perdita e non essendo la Fiat un ente assistenziale non dovrebbe costarle molta fatica il venderle per quella parte che appartine alla Fiat, escludendo ciò che appartiene allo Stato alle casse del quale, sovente la Fiat ha attinto
Marchionne è stato indubbiamente duro,ma altrettanto indubbiamente diretto ed efficace.Ma perchè se in questo paese qualcuno richiama una qualsiasi categoria ad impegno e serietà viene attaccato?Io quest’anno durante le partite ho lavorato e sono stato guardato come un alieno!
FIAT
Persino l’India fa meglio della Fiat! Hanno disidratato l’Italia ed ora saluti e baci…e con disonore: “L’Italia é un peso!”Ma non si possono convertire gli impianti in industrie per l’energía solare, per esempio? Io sequestrerei tutti ibeni degli Agnelli e poi naturalmente li lascerei andare.
L’assurdo é che qui in Germania ho acquistato una Panda con uno sconto (oltre agli aiuti statali) che la FIAT italiana non ha mai praticato.Come mai?
La stucchevole intervista a Marchionne di Fazio ieri sera non mi è piaciuta. Le sue domande mi sono sembrate per allocchi con risposte retoriche, neppure quando ha sparato sull’Italia quella cav………. degli utili Fazio gli ha fatto qualche domanda vera. Lo guardava come un innamorato gongolandosi e compiacendosi della sola sua presenza nello studio. Avrebbe potuto chiedergli come spiega che il suo stipendio di € 4.782.400 (senza utili in Italia) sia 450 volte superiore a quello di un operaio pur in presenza di utili poco lusinghieri per la sua Impresa. Avrebbe potuto chiedergli come mai Valletta percepisse uno stipendio di solo 25 volte superiore agli operai dell’epoca e la Fiat realizzasse utili stratosferici nello stesso periodo. Avrebbe potuto chiedergli come mai la Fiat, con tutti i soldi che ha munto allo stato italiano, non abbia investito in tecnologia e innovazione e sta facendo pagare questo gap agli operai italiani che percepiscono lo stipendio più miserevole di tutta Europa e del mondo occidentale. Avrebbe dovuto chiedergli se quello di far pagare agli operai la crisi fosse la soluzione da lui scelta perchè è sotto gli occhi di tutti quello che sta accadendo, tutti vediamo l’impoverimento sempre più forte della classe operaia in Italia. Avrebbe potuto chiedergli come mai i Manager della Opel in Germania pur percependo stipendi molto più bassi di quelli dei colleghi italiani fanno utili più elevati e gli operai tedeschi siano i meglio pagati in Europa. Fazio gli ha fatto altre domande sulla laurea, sulla sua famiglia di cui francamente me ne infischio (come si diceva nel famoso film). E pensare che pagando il canone anch’io contribuisco a dare a Fazio lo stipendio d’oro e immeritato, esattamente come quello di Marchionne, di 2 milioni di euro all’anno, che schifo…..Maddalena
FUORI TEMA
X Ezzelino:
Italiano zero eh? Congiuntivi e condizionali sono al nord medicine indigeste!!!!SE QUI AL NORD FACESSIMO QUELLO CHE STANNO FACENDO A NAPOLI, CI BOMBARDANO.
Ti correggo:
Se qui al Nord facessimo quello che stanno facendo a Napoli, ci bombarderebbero! (Dopo il congiuntivo, il condizionale o viceversa…) Credo davvero che bisognerebbe separare l’Italia tra ignoranti (che non sono gli stupidi ma coloro i quali ignorano la lingua italiana) e quelli che invece la padroneggiano!) Quello che mi stupisce é che, stranamente (vista la propaganda del Nord riguardo la incapacitá del Sud di parlare un italiano corretto…) mi capita di sentire ( o leggere)orrori grammaticali proprio al Nord da persone del Nord Italia.
Un saluto da Elisabeth da Bochum
Vorrei rispondere al dott. Marchionne che la crisi non la deve sempre pagare l’operaio che percepisce €1.200 al mese mentre chi come lui non ha investito prima sulla Fiat.
2) Complimenti …a lui perchè non paga le tasse in Italia essendo residente in Svizzera mentre noi poveri lavoratori paghiamo sempre tutto….
3) Non ci sto alla politica che chi licenzia e toglie i diritti ai lavoratori guadagna 400 volte più di un operaio o impiegato e corre il rischio anche di non poter più lavorare…
3) Anch’io lavorerei come lui 18 ore al giorno e la domenica per riposarmi andrei in Giappone a vedere la formula uno…con tutti i soldi che riceve vorrei vedere ….
MA FINIAMOLA ……
OF
ho lavorato tanti anni all’estero,gli oriundi erano i più s…perchè conservano un sottofondo di odio verso la madre patria per essere stati costretti ad emigrare,ma Marchionne una qualche verità l’ha detta , perchè una alta percentual di cittadini anzichè partecipare si chiede ” chi me lo fa fare”, speriamo che me la cavo”…
….dunque se vogliono delocalizzare vadano ma restituiscano tutti gli incentivi di cui hanno beneficiato in tutti questi anni…
naturalmente per la mobilità e per il sussidio di disoccupazione agli operai!
serve anche dire che il rapporto lavoratori – industria in Italia è sempre stato distante da altri stereotipi esteri, quindi lavorare meglio per guadagnare di più (oltre a diritti nuovi)
Semplicemente Marchionne ha ragione.
Ed è inutile e spregevole dire che ha parlato da canadese e non da italiano per me ha solo parlato in qualità di amministratore delegato di un’azienda esponendo in modo pragmatico e realistico fatti che la riguardano.
Gentili Saluti
Tiziana (Roma)
Ma allora è un vizio!
I ragionamenti che fanno i Marchionni di questo mondo partono da una perversione, da un paradosso suicida, antiumano: l’uomo a servizio dell’economia.
O si ritorna a mettere l’economia a servizio dell’uomo, oppure rimarrà l’economia senza l’uomo.
Il compito di una vera informazione dovrebbe partire da questo concetto, non nel far abbaiare questo o quel cane asservito ai banchieri che propone di fatto l’eliminazione degli “inutili” all’economia perversa. “Inutili” che, inevitabilmente, diverranno sempre di più!
Sul piano politico, una differenza tra destra e sinistra? La sinistra propone la morte dolce, la destra la morte … e basta!
la crisi? Non manca nulla fuorché il denaro!
Marchionne ha dichiarato neanche tanto tra le righe di come le potenzialità di questo paese siano alla mercè di situazioni totalmente al di fuori dalla realtà produttiva ed individuale. Le capacità di moltissima gente è sistematicamente soffocata da ricatti trasversali, da una sub cultura endemicamente radicata che esige sudditanza e non capacità intrinseche. I preti e i politici a loro collegati, avevano il monopolio del merito della collocazione. Gli iyaliani sono convinti da sempre che “bontà Loro”(?) si potesse vivere, crescere, copulare, ecc.ecc. Questa è la cosiddetta cultura cristiana in cui si è cresciuti. Signori o si inverte la tendenza con i nostri mezzi, le nostre forze semplicemente rigettando secoli di atavici ricatti morali, oppure tra poco Crescenzo Sepe ci dispenserà la “michetta” alla vigilia di Capodanno. La mafia, la camorra, l’attuale dirigenza politica e la sudditanza religiosa ci stanno presentando il conto: stiamo insomma cominciando a pagare la nostra atavica inettitudine! Questo, questo ieri sera ha detto Marchionne!!!
nessuno ha smentito i dati di marchionne,il quale, ha perfettamente ragione quando dice che una piccola parte di un piccolo sindacato la pensa ancora come 40 anni fa’.il mondo e’ cambiato svegliatevi!!!!!!!!!!!!!! (la sveglia si riferisce a quei politici che pur di guadagnare un voto dicono una cosa e ne pensano un’altra).
E’ indispensabile avere una fabbrica di automobili, che non sono competitive, come è indispnsabile avere una compagnia aerea di bandiera che non funziona? Secondo me no, si può fare benissimo a meno di tutte e due. Non si può continuare a difendere chi non va a lavorare perchè c’è altro da fare (la partita o la campagna elettorale o chissà cosa).
Finalmente è chiaro a tutti quali sono le vere intenzioni di Marchione e della Fiat: chiudere gli stabilimenti italiani delocalizzando in paesi più convenienti per costo del lavoro e tassazione ma attribuendo la sua scelta solo alla scarsa capacità produttiva degli operai italiani.
La fiat vorrebbe apparire così la vittima costretta a fare questa scelta.
Perchè? A mio parere solo per non perdere la quota di mercato auto in italia. Sa bene che gli italiani (anche se un pochino idioti) sono vendicativi e prenderebbero male la decisione.
Per fare questo è disposto a tutto. Straccia i contratti, divide i lavoratori, dice che i sindacati non contano niente, la mancata produttività dipenderebbe dagli operai (che boicottano, tengono in ostaggio l’azienda, chiudono la produzione per vedere una partita) e non dalle scelte fallimentari della dirigenza.
Caro Marchione la rappresentatività dei sindacati. per esempio, non si conta solo dai tesserati ma dall’affluenza all’elezione dei propri rappresentanti (RSU).
Accettavo un Marchione industriale che si fa gli sporchi affari suoi, come le centinaia di altri suoi colleghi delocalizzatori, ma non un ipocrita che usa la menzogna per nascondere le proprie scelte e manda a scatafascio un paese.
Marchionne ha perfettamente RAGIONE! Ma non per colpa degli operai ma sopratutto per massima colpa di tutte le istituzioni mafiose italiane iniziando dall´apparato statale, parlamentari, deputati e cosi via ed infine arrivano tutti i furbi e furbetti di operai!
Come giá in occasione della RAI commentavo, l´italia va sostituita alla turchia per il bene del resto dell´unione europea!
Con argomenti di apparente ed elemetare buon senso Marchionne ipotizza che in assenza di cambio di regole la Fabbrica Italiana Automobili Torino possa delocalizzare la intera produzione dove le condizioni si presentano economicamente più favorevoli. E’ un discorso senza orgoglio e che si commenta da sè. Più deludente delle parole di Marchionne è però l’atteggiamento di molta politica e di molto sindacato per niente reattivo e propositivo, disposto ad accettare come ineluttabili condizioni di arretramento del lavoro quasi che un destino baro ci imponesse di confrontarci e gareggiare con paesi a più basso costo delle retribuzioni senza guardare agli altri, anche per vedere come si fa.
Io risolverei il problema della FIAT immediatamente . La produzione italiana degli stabilimenti FIAT rimangono allo stato in cui sono ora per le tasse . Ma proddotti FIAT originari di altri paesi dovrebbere pagare un’imposta dovuta alla differenziale tra le paghe italiane e straniere . A cocchio e croce un’auto prodotta in Polonia dovrebbe essere tassata al 100% in piu’ facendone aumentare il costo per acquirente e conseguente perdita di vendite . Un’auto FIAT prodotta in Cina , a occhio e croce dovrebbe avere un’imposta di circa il 1000 % !
Io so che cio’ non sarebbe possibile secondo il trattato UE . Ma siccome chi controlla la UE vuole la distruzione dei singoli stati con la globalizzazione come e’ successo con gli USA …. Quindi bisogna o riformare la UE o dirgli VA A FA’ perche ovviamente questa unione non funziona . Se i sedicenti dirigenti della UE non hanno ancora afferrato cosa e’ successo negli USA con la globalizzazione ( totale distruzione della base industriale e crezione di una societa’ di servizi … come baristi , impiegati statali , impiegati bancari , spie dei servizi segreti e cosi’ via ) allora non c’e piu’ scampo …. anche l’Europa e’ destinata alla bancarotta …….
SE QUI AL NORD FACESSIMO QUELLO CHE STANNO FACENDO A NAPOLI, CI BOMBARDANO.
QUELLO CHE CI VUOLE ALLA FIAT E’ L’I-TAGLIA.
OPPOSTI ESTREMISMI: C’E’ SOLO IL LIBERISMO SFRENATO VS L’ECONOMIA PIANIFICATA?
l’unico modo per non avere infine, e direi anche inevitabilmente, una guerra guerreggiata con la Cina e le altre economie emergenti, è il fare a livello di Unione Europea, e anche di Stati Uniti, un’opera di regolamentazione nei cambi e nell’import-export, ritagliato sui singoli Stati, basato sulla quasi-parità. cioè con range di fluttuazione predeterminati per le merci sostituibili e sui cambi. meglio che l’indicatore sia la penuria di determinati beni “in loco”… piuttosto che le delocalizzazioni calate dall’alto!
sarebbe una sorta di “protezionismo concordato”, non unilaterale, “biunivoco”, commisurato all’obiettivo di non condurre al fallimento singoli Stati. ogni stato avrebbe il tenore di vita che si può effettivamente consentire. è duro negli effetti ma è preferibile alla crescente assenza di significato nella società con le delocalizzazioni, che sembrano ingiuste ed arbitrarie.
la Fiducia è il bene supremo che non ci si può consentire di perdere nella Società. meglio la scelta consapevole di una economia “da parvenza di comunismo reale”, piuttosto che lo sguardo impotente su scenari in cui corporation rapinano popolazioni e territori, e poi li mollano con tutti gli oneri sociali ed ambientali a se stessi. magari per correre verso nuovi Paesi disposti a condizioni di lavoro ancora più usuranti. (e qui, altro che qualità della vita di cui si discettava 30-40 anni fa!)
se si vuole regolamentare la cosiddetta globalizzazione (che per me è soprattutto liberismo sfrenato alias “nazismo economico”), occorre mettere in relazione biunivoca i rapporti economici fra gli Stati, svincolandosi dalla competitività senza regole, e basandosi sull’imperativo di salvaguardare e non affossare l’economia di ogni Paese. così s’impedirà una degenerazione su tutti gli altri fronti, compresi quelli bellici…
dalle mie parti si dice che normalmente i ratti quando vedono l’uomo tendono a scappare, però mai chiuderli in un angolo. perché vistisi persi a quel punto reagiscono e attaccano! così che questa espressione di saggezza popolare la trasferirei non solo all’economia planetaria (avendo presente p. es. i rapporti economici sbilanciati fra USA e Cina, dove gli USA sarebbero il “ratto”), ma anche l’agire autoritario governativo, verso le popolazioni del Parco del Vesuvio, assassinate dalle discariche che hanno avvelenato la falda acquifera e l’aria, con inascoltati problemi (sin qui) per la salute pubblica!
L’Italia potrebbe fare molto meglio se tagliasse la FIAT. Inutile fabbrica per la produzione di inutili automobili, in un mercato saturo!