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Il risultato del referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento Fiat di Mirafiori si conoscerà venerdì sera, i primi a votare sull’accordo raggiunto il 23 dicembre (non firmato dalla Fiom) saranno i lavoratori del turno di notte di giovedì 13 (che comincia alle 22.00 e si chiude alle 6.00 di venerdì).

In una sorta di campagna referendaria particolarmente aspra, l’ad del Lingotto Sergio Marchionne a Detroit attacca: se a Mirafiori vincesse il no, “ci sono moltissime alternative”, a cominciare dal Canada, dove i dipendenti Chysler hanno disponibilità a lavorare anche sei giorni su sette.

Alza la posta anche il segretario della Fiom Maurizio Landini: “Se altre aziende pensano di fare come la Fiat, devono sapere che si aprirà un conflitto senza precedenti”.

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182 Commenti

  1. cosimo il 18 January 2011 alle 4:09 pm

    certo non ho le competenze di
    Marchionne nè di Landini, ma credo che Marchionne sbagli a voler tenere “i piedi fuori dallo stato”. Il nemico comune di sindacati e Fiat credo sia proprio il malgoverno dello stato assente e corrotto. Purtroppo ad averci a che fare si rischia, oggi più che mai, di essere coinvolti in qualche nuova tangentopoli ed il malgoverno dello stato è forse considerato una palude da cui guardarsi.
    Desse Marchionne almeno una mano a rinnovare la politica….è impossibile?

  2. Pietro il 16 January 2011 alle 9:35 pm

    Dopo il si……il silenzio!!!!!!!!! Vedremo chi comprerà la nuova LANCIA TEMA (temino della Chrysler – bocciato dalla maestra perchè scorretto in sintassi oltre che in grammatica e con un italiano della bassa scandinavia) Vola FIAT le ali di cera al sole non resistono!!!!

  3. The International Progressive il 16 January 2011 alle 1:16 pm

    IDEOLOGIA E IPORCRISA VANNO DI PARI PASSO

    Il ministro del lavoro avrebbe fatto bene a tenere la bocca chiusa.. Al ministro gli fa male in brodo grasso, poiché percepisce uno stipendio da nababbo, e una pensione assicurata dallo Stato. Il No è la stragrande maggioranza degli operai in fabbrica, questo ministro sappi che non si costruiscono automobili in ufficio.

  4. Barbara.B. il 16 January 2011 alle 10:14 am

    il ricatto mafioso della FIAT è passato grazie ai voti degli impiegati.Gli operai hanno dimostrato coraggio e dignità, grazie a loro e grazie alla FIOM di esistere!

  5. gennaro esposito il 15 January 2011 alle 7:58 pm

    tg1 19:59

    “votato si per il rilancio dello stabilimento” (sic!)

  6. gennaro esposito il 15 January 2011 alle 6:10 pm

    attenti! oggi avete superato un “limite”! la “spettacolarizzazione della morte”.

    quel che senza esitazioni fanno Sky, Cielo e le reti Mediaset nei loro programmi. cioè avete annunciato l’investimento dell’autobus dei manifestanti prima che accadesse. AVETE CREATO SuSPENSE.

    è in quell’attesa che thanatos avviluppa la società negando il rispetto della dignità umana.

    non l’avrete fatto premeditatamente. e so pure, che “pretendo” troppo, di questi tempi, in cui tutti sono daccordo con marchionne!

  7. morcalli il 15 January 2011 alle 5:10 pm

    I quadri e gli impiegati sono stati determinanti per la vittoria del si.Il contratto voluto da Marchionne(tipo anni 50!)però verte soprattutto sul lavoro alla catena di montaggio, sui turni e le retribuzioni relative,per ciò io penso che la votazione dovesse riguardare solo i lavoratori interessati ai cambiamenti sostanziali imposti dall’azienda,anche perchè io non ricordo un quadro(assurdo!) o un impiegato che abbia votato contro il datore di lavoro a favore dei lavoratori!!!

  8. carlomineo il 15 January 2011 alle 4:26 pm

    chissà come mai quando si tratta di quel furbetto di Fini le indagini vengono archiviate o dimenticate, mentre per berlusconi ci sono squadre di magistrati che lavorano come matti? Mettere sotto intercettazione tutti quelli che entrano in casa di B. è doveroso certamente, anche utilizzando il segnale dei cellulari. Peccato che nel caso di Fini, pur essendo indagato, nè lui nè il cognatino sono MAI stati nemmeno interrogati.Che strano! Vuoi vedere che qualcuno lo trova normale?

  9. bruno il 15 January 2011 alle 3:37 pm

    Quale onta per BERLUSKAO,indagato per aver ricevuto a CORTE la nipote di un influente nord Africano,ora potrà dimostrare di aver avuto anche ragione a dire a Marchionne che faceva bene andare in Canada.
    Festeggeranno per ciò a palaz. Graz.l’evento,uno(squillo)di tromba..o una squillo? risveglia i MEMBRI del governo e amici invitati a PALAZZO e raccontano le barzellette che tutti-tutte si aspettano.
    E si,perché le ragazze vanno li per quello!per ascoltare le sue barzellette,MA PERFAVOREEE!!!

  10. gennaro esposito il 15 January 2011 alle 3:35 pm

    Sacconi parla di “evoluzione nelle relazioni industriali”. ma la Storia gli risponderà che s’è sbagliato, ma proprio tanto: era “involuzione” non “evoluzione”, la parola giusta! involuzione NON evoluzione!

  11. gennaro esposito il 15 January 2011 alle 3:31 pm

    le condizioni degli operai sono peggiorate nel nome della competitività senza etica nè diritti oppure nel nome delle stock option?

  12. Fabio il 15 January 2011 alle 2:53 pm

    Volevo aggiungere qualcosa: grazie all’incisiva presa di posizione del nostro governo che,come nel caso alitalia,ha fatto l’interesse degli italiani….non degli operai ma di coloro che hanno speculato su quell’affare.In tunisia hanno fatto la rivoluzione per molto meno.

  13. Fabio il 15 January 2011 alle 2:39 pm

    Sì,i “sì”hanno avuto la vittoria ma per gli operai hanno vinto i “no” e visto che sulla catena di montaggio ci lavorano loro non hanno accettato “RE MARCHIONNE”,mentre gli impiegati che la catena non la vivono, hanno pensato bene di mantenersi il posto di lavoro(visto il ricatto di marchionne)anche a scapito degli altri lavoratori.E’ la solita guerra tra poveri che la fiat con la complicità dei sindacati hanno innescato nuovamente.Buona fortuna Italia!

  14. The International Progressive il 15 January 2011 alle 2:16 pm

    SI È SALVATO PER POCO

    L’amministratore delegato FIAT, e il presidente, si è salvato per poco. Tuttavia ci sono punti che non sono ancora stati chiariti sul piano “Italian Automobiles European Industry ” che dovrà essere presentato alla commissione Europea. Il tempo stringe e il piano Industriale non è ancora pervenuto.”Ci sono poi punti in quest’accordo che dovrà essere accuratamente riesaminato”, tuttavia può presentarsi una questione giuridica su com’è stato gestito e in quale modo si è svolto questo REFERENDUM :

  15. The International Progressive il 15 January 2011 alle 2:06 pm

    IL PD NON A AVUTO UNA LINEA DI CHIAREZZA SU MIRAFIORI?

    Affermiamo ancora una volta che il PD a detto che qualsiasi risultato va rispettato. Il sindacato non è un organismo di comodo. Gli operai hanno espresso il voto e su quella linea proseguirà il piano Industriale. Bocciata la FIOM? No.visto che il 45% degli operai che lavorano nella catena di montaggio si è espresso sul No. A questo punto è necessario una riforma sulla rappresentanza sindacale in FIAT.

  16. Anna50 il 15 January 2011 alle 1:05 pm

    A risultati acquisiti, si viene a sapere che per la vittoria del sì sono stati decisivi i voti degli impiegati. Si è sempre sentito parlare di turni e pause alla catena di montaggio, cosa gliene viene agli impiegati? e perchè hanno votato loro su un argomento che non li riguarda?

  17. bruno il 15 January 2011 alle 8:47 am

    TEMPI MODERNI 2:a vinto il si e i tempi moderni del lavoro del Marchionne, i firmatari del si anche se a malincuore dovranno adattarsi a subire le nuove REGOLE,cosi pure il restante no.
    Cio che emerge chiaro e,che i sindacati PADRONALI,sono superfluii,lavoratori ritirate le vostre tessere dai sindacati che non fanno e non hanno fatto i vostri interessi anche in passato,perche troppo compromessi con il PADRONE.
    Non ammalatevi mai,scordatevi i 100 anni di lotte sindacali,sarete ancora umigliati!

  18. The Saint il 15 January 2011 alle 6:59 am

    Hanno ottenuto ciò che volevano…Ha vinto il si…..Poi hanno il coraggio di dire, sindacati e politici favorevoli, che ha prevalso il buon senso, che hanno vinto i lavoratori, che ha vinto il lavoro…..Ma dove siamo arrivati….HA VINTO SOLO IL RICATTO. Brucerei tutte le tessere sindacali…tanto e come se non ci fosse nessuno……Mi spiace solo per la FIOM, messa in un’angolo, nell’ombra, nell’oblio….L’ultinmo baluardo è saltato…adesso arriverà il peggio….una discesa rapida…

  19. rodolfo il 15 January 2011 alle 6:43 am

    Anche in Fiat vince la burocrazia!

  20. Davide il 15 January 2011 alle 5:15 am

    E’ proprio cosi’ che si distruggono i diritti delle persone.Al suono di belle parole di uomini e donne che giocano sulla pelle della povera gente, rosolandola sullo spiedo a fuoco lento.Oggi si fa la storia,una storia di 50 anni fatta di ricatti e di miliardi estorti ai governi che via via si sono avvicendati.Sono riusciti ad inoculare il virus della sottomissione anche alla classe operaia,stremata ed attanagliata da un mondo costruito a misura di menteccatto.Ci aspettano anni bui.

  21. gregor il 15 January 2011 alle 3:11 am

    Marchionne e’ il fiammifero che aspettava l’italia…
    Il mio paese ha sempre ricostruito sulle rovine…
    Spero porti via tutto il piu’ presto possibile…

    MA NON SARA’ COSI’. E’ SOLO UNO DEI TANTI CIATRONI.

  22. maxone il 15 January 2011 alle 2:52 am

    Un operaio Serbo guadagna 300 euro circa ed è facilmente ricattabile, perchè non monta il suo suv là o in polonia???? e poi voglio sapere i nomi dei soci di maggioranza che hanno dato l’incarico a questo negriero canadese, vada in canada e si porti pure i suoi sponsor, berlusca, gasparri e soci

  23. michele il 15 January 2011 alle 2:45 am

    secondo me va ripensato il concetto di modernita’ e l’appellativo di innovatori dato a questi lugubri vampiri,
    il progresso e l’innovazione erano ,anzi sono ,concetti di una sinistra democratica,sarebbe ora di riappropriarcene visto che questi figuri ci vogliono portare al secolo scorso……..
    la svendita della cultura del movimento operaio deve finire,
    basta con le furbate ….. senza giustizia sociale non c’e’ liberta’…..

  24. enrico il 15 January 2011 alle 2:23 am

    Sono per il No pur non essendo un metalmeccanico.La ricchezza come la povertà vanno redistribuite in una società sana perchè non esiste democrazia se a pagare sono i più deboli. In Polonia gli operai Fiat sono tristi e soli, in Italia spero in uno scatto d’orgoglio in modo da mostrare a tanti ben pensanti che il rischio di perdere il posto non è un ricatto sufficiente a calpestare diritti. Solo chi è un uomo libero da compromessi può capire e appoggiare questa lotta preziosa per il nostro paese.

  25. The International Progressive il 15 January 2011 alle 1:29 am

    UN NUOVO PIANO INDUTRIALE FIAT

    Se sarà bocciata la linea Marchionne. Allora chiederò direttamente le dimissioni del consiglio di Amministrazione al Lingotto. Ognuno ne tragga le proprie conseguenze. Chiederò l’immediato rientro di Montezemolo alla Presidenza FIAT che dovrà costituire un nuovo gruppo dirigenziale per un piano Industriale FIAT nuovo in Italia e per l’ Europa per la nuova Auto ‘Hybrid Of Hydrogen’.

  26. antonella de palma il 15 January 2011 alle 12:48 am

    mi auguro davvero che vinca il no perché in questo paese abbiamo bisogno di riaffermare la democrazia e i diritti che ci sono stati calpestati da tutti, e sottolineo tutti, destra e finta sinistra.
    Non possiamo permettere oltre di essere calpestati da una banda di briganti che agisce solo nel proprio interesse.

  27. Marco il 15 January 2011 alle 12:27 am

    VOTATE NO! E CACCIAMOLI VIA DALL’ITALIA!!!! TUTTI!!!
    Avete mai provato a sommare tutti gli stipendi dei dirigenti Fiat più tutti i guadagni? Con tutti questi soldi potremmo dare lavor a migliaia di lavoratori!!! Sarebbe ora che i super-stipendi venissero ridimensionati!
    Comunque io avrei votato NO!
    Un calcio nel di dietro a questi farabutti e se ne andassero per sempre dall’Italia!

  28. vanila il 15 January 2011 alle 12:21 am

    in RAI si parla prima di Ruby e poi di Mirafiori!Ma quel che è peggio non si parla del disastro ambientale in Sardegna!!!Vergognaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!

  29. Pietro il 14 January 2011 alle 11:36 pm

    A Sara D’I. – Anche grazie a te il capitalismo è stato frenato. Grazie- Pietro V.

  30. 1manifesto il 14 January 2011 alle 11:31 pm

    Contro ogni previsione

    gli operai …resistono

    ora e sempre …resistenza !!

    ps: la Tunisia sia un monito per tutti i nostri politicanti.

  31. telethont il 14 January 2011 alle 11:22 pm

    Che in Canada ci andasse quel “vergognoso maglioncino” con le “vergognose eminenze” del PD… Sapete come è… un Paese sano, non Colonia delle Banane come quello attuale e passato, potrebbe anche NAZIONALIZZARE la FIAT… qualche soldino pubblico è stato versato negli anni scorsi …oddio, ho detto una parolaccia… ma perché non ve ne annate tutti a fanculo… si parla della vita di migliaia di famiglie, non arachidi… stampa asservita che non siete altro, fate schifo… 😀

  32. angelo pinna il 14 January 2011 alle 6:37 pm

    Secondo il desiderio di marchionne i suoi dipendenti devono essere dei sudditi fedeli,così come anche berlusconi vorrebbe tutti ai suoi piedi.
    Può anche darsi che la maggioranza degli operai fiat, costretta perchè sotto ricatto, così come la quasi maggioranza degli italiani lo siano ,ma quelli che non ci stanno (vedi gli studenti,molti lavoratori precari, molti operai anche …) venderanno cara la loro pelle.In fondo chi dissente è terrorista,così viene dipinto dai media asserviti al potere

  33. Andrea il 14 January 2011 alle 6:30 pm

    Davvero triste la situazione, dopo che, per decenni, lo stato italiano ha tenuto in piedi la FIAT, arriva un miliardario qualunque che, con tutta l’arroganza del mondo, cancella in un attimo 50 anni di accordi sindacali, pensavo che con questo governo avessimo già toccato il fondo ma, evidentemente, ci dobbiamo aspettare ancora dei colpi di coda, davvero imbarazzante definirsi ancora un paese democratico…

  34. alberto il 14 January 2011 alle 4:47 pm

    Questa secondo me è una vergogna,vengono infranti i diritti e i traguardi fino a oggi raggiunti dagli operai!!Fino a pochi anni fa l’italia finanziava la fiat con i nostri soldi;e ora se ne vogliono andare!!??Prima restituiteci i nostri soldi!!!!!!!!!!

  35. Paola il 14 January 2011 alle 4:21 pm

    ” RICATTO” e basta !! Se fossi nei panni degli operai francamente non so che cosa voterei, la guerra la può fare chi ha il potere e in questo caso il potere lo hanno gli azionisti Fiat e non la manodopera.

  36. Lena il 14 January 2011 alle 3:03 pm

    Nel 2006 Sergio Marchionne è stato denunciato dal sindacato svizzero UNIA per l’assunzione illegale di giardinieri italiani pagati un terzo del salario minimo nella sua villa di Blonay. Marchionne ha affermato che l’irregolarità sarebbe avvenuta a sua insaputa …
    Certo che se lo avesse saputo sarebbero cambiate di molto le cose per i lavoratori!
    🙁

  37. bruno il 14 January 2011 alle 2:14 pm

    Quindi il berluscka,quando vuole evitare i processi che lo riguardano invoca il legittimo impedimento,una volta disse che aveva il morbillo! e non poteva presenziare all’udienza, come accadrà al lavoratore FIAT,basterà invocare il legittimo impedimento,e rimanere a casa per curasi,come dite??non potrà perché verra licenziato?anche se accertato dal medico la veridicità?si,potete immaginarvi un sofferente di colite bisognoso di assentarsi 3 o 4 volte per andare in bagno poi venire licenziato!?Ma..

  38. giopetral il 14 January 2011 alle 2:04 pm

    a mio avviso è tutto un blef, è come una antica stiriella,
    chi ha più freddezza vince, oppure di trsferire la produzione dà un’ altra parte era nell’ aria e nessuno diceva niente,
    ciò non toglie che: sia che berlusconi che marchionne
    non vogilono bene all’ italia, forse gli và un pò stretta,
    a questo punto sarebbe bene che se ne andassero per il bene di tutti

  39. Geremy il 14 January 2011 alle 12:41 pm

    Marchionne infame! svendere il lavoro italiano e i diritti dei lavoratori grazie alla concertazione con i sindacati. Solo la Fiom pare rendersi conto della situazione! Non è un caso che Marchionne, Mario Draghi e tutta questa bella gente neoliberista arriva da un unica scuola di pensiero. Il PD e la vecchia nomenclatura del centro-sinistra non è un caso che sia il partito più avanti per quanto riguarda la svendita dei settori vitali dello stato.

  40. Gianni il 14 January 2011 alle 11:58 am

    40 anni fa all’eta di neanche 19 anni lasciavo
    solo soletto l’Italia.In tutti questi anni sono
    stato alla guida di una autovettura Fiat e in tutti
    questi anni (specialmente negli ultimi) mi accorgevo
    che i sempre pi Italiani a casa andavano in giro con
    macchine di grossa cilinfrata e con nomi che neanche sanno pronunciare.Io come Emigrato mi auguro che i lavoratori e coloro
    che comprano auto straniere (in Italia )facciano si che Fiat
    rimanga li dove si trova a Torino in Italia !
    Bye Bye

  41. micia il 14 January 2011 alle 11:08 am

    ricordiamo le accorate parole di Berlusconi quando la Francia si offrì di rilevare l alitalia:quale onta per l itaia non avere la compagnia di bandiera!quanto si è dato da fare per rappezzare qualcosa che le assomigliasse e che continua a puppare soldi!Dove è finito il suo orgoglio nazionale? Ma nel frattempo ha vinto le elezioni cavalcando aerei e spazzatura napoletana,quindi ora può perdere la faccia :ha raggiunto il suo scopo e agli italiani non resta che….piangere!

  42. The International Progressive il 14 January 2011 alle 10:56 am

    LA FINE DI UN EPOCA

    Il capitalismo tra bolle speculative e crisi finanziaria si sta trasformando. L’ideologia è quella del ricatto che deve ricadere sulla catena dei più deboli. “Tutti i Progressisti – Democratici”, non accetteranno questa idea. Chiediamo una svolta politica. Si aprirà una nuova campagna politica in tutta l’Europa e anche negli Stati Uniti, per rovesciare questa idea del ricatto, ora dovranno essere gli elettori a ricattare i governi, o cambi o ti ricatto con il voto.

  43. simone il 14 January 2011 alle 10:51 am

    io penso che questi raccomandati debbano essere protetti solo da chi li ha raccomandati.
    se tutti i dipendenti FIAT si dimettono…povera fiat…dove li trova i soldi di buona uscita e TFR?
    quindi con i soldi che debbon ai lavoratori i lavoratori si comprano mirafiori.
    in Italia è sufficiente una sola legge:
    se vuoi vendere 100 ne devi fabbricare almeno il 30 o 40% in Italia.
    questo non mi rende razzista contro nessun paese.
    dona lavoro e stabilità alle casse dello stato.
    saluti

  44. Pietro il 14 January 2011 alle 9:01 am

    Autolincenziarsi è una cosa che poche persone con la testa sulle spalle e la visuale offuscata dal presente farebbero. Il lungo respiro è ancora molto incerto. Lo sblocco della situazione sarebbe fare andare via la FIAT dall’Italia. Marchionne che rimanesse pure tra i ghiacci dell’Alasca. Tanto lui la FIAT la vuole solo finire di affossare, i suoi interessi sono il Canada e gli USA.

  45. antonio il 14 January 2011 alle 4:12 am

    se vince il NO la FIAT non va via da Mirafiori. In Italia chi aquisterebbe più auto del gruppo dopo….

  46. Paolo B. il 14 January 2011 alle 2:30 am

    Molti vedono in “Marchionne”l` origine dei problemi ai lavoratori.
    La Fiat e` passata di proprieta`da tempo dagli Agnelli agli Elkan e su questo meglio non addentrarsi o chiedersi come e perche`e` successo . Si…. la versione ufficiale e` nota , la conosciamo tutti
    L` italoamericano esegue direttive che riceve dalla nuova proprieta`che ha le proprie tradizioni, diciamo cosi`. Chi mai si permetterebbe di tirararli in ballo.? …Il terreno e` minato

  47. gennaro esposito il 14 January 2011 alle 12:32 am

    come giustamente ha detto un operaio ad un’intervistatore: “se voto SI, significa che ci tolgono col nostro stesso consenso diritti e tutele”.

    ora qualcuno dice che gli operai debbano decidere da soli. ma che stanno decidendo, se hanno puntato alle tempie il licenziamento?

    tutto per far maturare le stock option a marchionne?

    pagati poco. sfracassati alla linea di montaggio per otto ore consecutive senza pause neanche per la pipì.

    e qualcuno dice ancora che bisogna accettare il loro verdetto

  48. mark il 14 January 2011 alle 12:28 am

    Ma è mai possibile che nel 2011 le condizioni di lavoro degli operai siano peggiori di 50 anni fa? Ma come è possibile? Ma dove è il progresso? Nel famoso accordo fiat si parla di fare 10 ore di lavoro al giorno quando persino ai tempi del ventennio hanno adottato le 8 ore giornaliere!! mi ricordo di colleghi che mi dicevano che erano attaccati alla linea senza potersi spostare per ore!! Si sa che in altri settori 3 turni ci sono sempre stati ma non con una palla al piede..provare x credere

  49. alex il 14 January 2011 alle 12:01 am

    non avete rispetto per la vita umana la tecnologia vi mangia il cervello 10 ore davanti ad uno schermo di un pc le faccio anche io venite in officina a correre da una parte all’altra e poi vediamo se vi viene voglia di lavorare parassiti!!!!

  50. silvio il 13 January 2011 alle 11:44 pm

    Mi chiedo, quando la CGL e fiom hanno fatto gli interessi degli operai ? Il segrtario della CGL si lava tanto la bocca con il nome della democrazia, lo sa che cosè ? si dimentica che per portare avanti le loro idee politiche, bloccavano i cancelli degli stabilimenti e non lasciafano entrare nessuno ? Penso sia arrivato il momento che qualcuno dovrebbe chiudere i cancelli.

  51. The International Progressive il 13 January 2011 alle 10:55 pm

    I CONSERVATORI

    Mentre questi governi conservatori di Germania, Italia, Francia, e altri, continuano a dirci con retorica a spese di una verità negata ai cittadini,che la crisi la vivono nella realtà.Se questi governi la smettesse di ripeterci che va tutto bene,e si impegnasse con serietà al problema, avremmo fatto un passo di avanguardia.

  52. The International Progressive il 13 January 2011 alle 10:54 pm

    NON EMERGE
    I governi conservatori si dicono ottimisti.Un ottimismo che cela un velo alla verità virtuale, che non vuole in nessun modo vedere la realtà.In questa situazione i governi che manifestano l’ottimismo, recano non poca preoccupazione ai maggiori gruppi di lavoro in economia, che al contrario di quei governi dicono da qualche tempo che l’economia non riesce più a emergere.

  53. The International Progressive il 13 January 2011 alle 10:53 pm

    Il bicchiere è mezzo vuoto è mezzo pieno.

    La crisi c’è ed è tale che si vede anche a occhi chiusi.In tempo di crisi essere ottimista è un pregio, gli va riconosciuto.Ma tra ottimismo è realtà c’è una divaricazione eccezionale.Quasi in ogni economia europea,americana, e altre ancora non si rassegnano dalla preoccupazione,che l’economia e le decisioni possono persino peggiorare le aspettative avvenire,ora durante questa crisi va preso decisioni incisive.

  54. gennaro esposito il 13 January 2011 alle 10:36 pm

    come volevasi dimostrare, marchionne si sta facendo un “affaruccio” proprio, per le sue stock option, che coinvolge gli accordi con obama, che prevedono 1 miliardo di esportazione, guarda caso, lo stesso ammontare del presunto investimento condizionato, alla debacle sindacale ed operaia a mirafiori.

    questo emerge dalla discussione ad annozero. tant’è che le stock option vengono fuori dalla borsa non dalle auto vendute!

    marchionne i soldi li prende in borsa non dalle fabbriche! che avevo detto?

  55. roby il 13 January 2011 alle 10:05 pm

    le aziende scappano dall’italia perchè un governo inetto e inesistente se ne frega degli italiani , abbiamo visto le dichiarazioni del premier ieri !!!!

    Vota no perche la dignità non si svende perchè hai ricatti non si deve cedere non sei un servo non sei uno schiavo Vota NO

    Viva La FIOM unico baluardo resistente

    NO hai sindacati padronali cisl e uil ugl ..ecc ecc

    operaio su la testa Vota NO

  56. freered il 13 January 2011 alle 8:47 pm

    Al peggio non c’è mai fine! Il presidente del consiglio denigra sistematicamente il suo Paese quando si trova all’Estero. Il governo non ha una benché minima politica industriale e consente all’AD chiamato Marchionne (che se ne andrà in pensione con 200 Milioni di Euro circa) di dire a lavoratori da 1200 Euro al mese che o si applica il suo contratto o in Italia il settore auto non ha speranze. Bella democrazia. Globalizzazione intesa come diffusione di ineguaguaglianze, non di diritti. Vergogna

  57. anselmo quattromani il 13 January 2011 alle 8:16 pm

    Il rispetto per le idee degli altri lo ritengo oltre che giusto
    doveroso per un sano principio democratico. Ritengo però ingiusto dire che la Camusso e Landini “sono in mala fede per
    i propri interessi”. Questi due sindacalisti sono stati
    eletti e votati in regolari congressi di categoria e rappresentano milioni di lavoratori che li hanno delegati
    a rappresentarli. Difendiamo il posto di lavoro accettando
    rinunce che però non ledano la dignità della “persona”.

  58. maria il 13 January 2011 alle 8:14 pm

    io mi chiedo di quanto stiamo andando indietro in questo paese ?e quanto ancora?ma è possibile che ogni giorno si calpestano i diritti dei cittadini,eppure pochi si indignano come se questo è il prezzo che si deve pagare per una presunta modernità,che di fatto non c’è.Comunque io non credo che Marchionne sbaglia,sta facendo gli interessi della Fiat.Lui sa bene che un governo che gli consente tutto,quando gli ricapita?

  59. adalberto il 13 January 2011 alle 7:39 pm

    Stefano centra pienamente la questione e dimostra con la sua sintesi la pretestuosità delle pretese di Marchionne che nulla hanno a che fare con la competitività del prodotto che è influenzato da tutt’altri fattori.

  60. gennaro esposito il 13 January 2011 alle 7:18 pm

    è la cina o la tunisia più vicina?

  61. Giuseppe il 13 January 2011 alle 7:07 pm

    Io avevo un dipendente, ho chiuso negozio e società perchè avevo problemi, lui aveva un contratto di formazione e mi ha fatto vertenza con il sindacato. Mi è toccato pagare dieci mila euro più cinque mila di spese. Appena assunto aveva lavorato si e no due mesi.
    Penso sia ora di finirla, un dipendente si assume e non si adotta, se non c’è lavoro o se questo non gli va bene se ne va da un’altra parte. Io da allora non ho più assunto nessuno e mai lo farò con questi sindacali.

  62. ANGELINI CARLA il 13 January 2011 alle 6:56 pm

    Mi rendo conto che si tratta di aziende diverse, ma la sostanza dei fatti le avvicina: come mai Berlusconi nel caso di Alitalia si è preoccupato di “salvarla” a spese nostre, perchè si doveva difenderne l’italianità, mentre per fiat non si è mosso neanche un po’, anzi sembra che tifi per Marchionne?
    Saluti

  63. cristiano rossi il 13 January 2011 alle 5:38 pm

    La CGL e la fiom non si rendono conto che sono loro a far scappare le Aziende che possono dall’Italia?
    Sicuramente Camusso e Landini sì,ma sono in malafede per propri interessi!

  64. testasecca il 13 January 2011 alle 5:24 pm

    E’ uno schifo. Il profitto su tutti su tutto.

  65. gustavo il 13 January 2011 alle 5:09 pm

    è una questione di decenza, di fronte ad un ricatto e al rischio di tornare indietro di anni quanto ai diritti sindacali, occorre dire no. e dovrebbe essere un no di tutti, non solo degli operai fiat, ma di tutto il mondo del lavoro. oggi fiat ma domani tocca a tutti sottostare a questa logica dello strapotere di chi ha i soldi contro il poveretto di turno…

  66. Giulio il 13 January 2011 alle 5:09 pm

    Non si può rimanere vincolati al passato nè ideologicamente nè materialmente quando i tempi subiscono una accelerazione devastante come quella della globalizzazione, si deve essere forzatamente competitivi e accettare tutti,qualsiasi tipo di sfida,la Fiat potrebbe anche rimanere in Italia alle condizioni attuali ma il problema non sarebbe risolto , perchè venderebbe meno auto e nessun Azionista investirebbe , quindi addio investimenti futuri.Speriamo nello Stato? è sistemato peggio della FIAT !

  67. VIttorio il 13 January 2011 alle 4:57 pm

    ORMAI IL SINDACATO E’ ATTUALMENTE LA ROVINA DEI LAVORATORI!!!!!!! MARCHIONNE STA OFFRENDO UNA GRANDE POSSIBILITA’ AGLI OPERAI DELLA FIAT, NON CAPISCO PERCHE NON ACCETTARLA, CON UNA CRISI LAVORATIVA COSI’ GRAVE NON CREDO CI SIANO ALTRE POSSIBILITA’:

  68. Tony il 13 January 2011 alle 4:48 pm

    Dico che a mirafiori dovrebbe votare anche l’indotto che rischia
    di perdere il posto di lavoro senza dire la sua.

  69. giovanni il 13 January 2011 alle 4:37 pm

    ho letto diversi commenti e per alcuni motivi o altri noto che le persone che scrivono vanno fuori tema. Il reale motivo in oggetto e’ che i lavoratori Fiat, settore Metalmeccanico vengono chiamati a votare non per scegliere un Si oppure un No democraticamente ma con il “terrore” di diventare un vero e proprio Disoccupato. Cio’ non e’ corretto, e’ sleale e lo sarebbe anche se si trattasse di lavoratori appartenenti ad una diversa Categoria di lavoro. Meditate gente, meditate…..

  70. sara il 13 January 2011 alle 4:27 pm

    nel nome del ” cambiamento” stanno nuovamente prendendoci in giro vogliono toglierci quei pochi diritti che ci sono rimasti sulla carta per sfruttarci senza remore, gli italiani sono proprio dei pecoroni e senza sinistra ma sinistra vera faremo una brutta fine, finiamola con il centrismo a tutti i costi e via i preti dal nostro paese

  71. Daniela il 13 January 2011 alle 4:22 pm

    Credo che finalmente sia arrivato il momento della svolta. Finalmente in Italia è arrivato Marchionne. A parer mio la sintesi perfetta tra genio italico e cultura aziendale anglosassone…Dovremmo appoggiarlo di più, perchè forse potrebbe essere la persona giusta per cambiare rotta!

  72. giorgio macuz il 13 January 2011 alle 4:20 pm

    purtroppo si scarica tutto il peso della trattativa(ricatto) sulle spalle degli operai, mi chiedo e lo stato ,la politica dove è in questo momento?Tutto questo n on porterà nulla di buono ,il ricatto passarà sicuramente (bisogna mangiare ogni giorno)ma il malumore non aiuterà sicuramente quelle che in uno stato democratico sono le relazioni industriali ,questo è il risultato di avere per capo del governo un imprenditore al quale non interessa nulla del popolo ma guarda solo ai suoi interessi.

  73. Antonella G. il 13 January 2011 alle 4:13 pm

    Credo che l’obiettivo non siano maggiori guadagni per Marchionne, che ha già guadagni stratosferici, non sia neanche garantire il lavoro a condizioni di maggiore repressione. Il principale obiettivo, raggiunto perfettamente era quello descritto nel piano della P2 e cioè, rompere i sindacati, spaccarli, mettere i lavoratori gli uni contro gli altri in una deprimente quanto inutile guerra tra poveri.

  74. lucia il 13 January 2011 alle 4:03 pm

    …non avete ancora capito che Mister Berlusconi é un´OPPORTUNISTA! Il concetto del lavoro va modernizzato secondo le esigenze del mercato e scordatevi che in germania si guadagna il doppio? SONO SOLO FAVOLE. In germania gli operai della OPEL hanno ridotto il loro stipendio del 20-25% e sacrificato una gran parte della 13dicesima pur di tenere il posto di lavoro. In germania alcune ditte licenziano gli operai per poi riassumerli a metá costo tramite apposite agenzie. Qui ci sono operai che lavorano a meno di Euro 4,00/ora! Mandate a casa Mister Berlusconi e tagliate tutte le subvenzioni, escort ed escortati per iniziare a togliere il marcio dall´italia. Altrimenti vi ritrovate con il sedere per terra xke tutti i giovani che sono il futuro dell´italia se ne vanno. E fanno bene!

  75. Giuseppe il 13 January 2011 alle 3:46 pm

    La situazione è chiara.
    Se la Fiat non persegue politiche che la rendano competitiva, non potrebbe sopravvivere e quindi gli operari Fiat e l’indotto, resterebbe senza lavoro.
    Pertanto non cambierebbe nulla se gli ivestimenti verrebbere fatti in altri paesi.
    Se invece può perseguire queste politiche, si creerà sviluppo per tutti.
    Ho molto rispetto tutto per il sindacato, ma vorrei chiedere al fronte del no: se fossi tu al posto di Marchionne, cosa faresti?

  76. alfredo il 13 January 2011 alle 3:40 pm

    Per i signori della CGIL e’ il tempo di ritornare a lavorare, se ne sono capaci

  77. Giuseppe il 13 January 2011 alle 3:23 pm

    Rendetevi conto signori che se la fiat non è produttiva spetterà allo stato ovvero a noi cittadini mantenere gli operai. Pertanto lasciate che Marchionne faccia il suo lavoro di imprenditore. L’ideologia comunista, … servi del padrone occupazione autogestione ecc ecc lasciamola al passato, non ha funzionato neanche in Russia. E dove volete che ci porti se non al totale sfacelo! .. bah

  78. ALDO il 13 January 2011 alle 2:51 pm

    La concorrenza non si può giocare sulla qualità della vita delle persone. Un padrone delocalizza solo perchè altri lavoratori accettano condizioni degradate, indegne di una vita civile.
    Sto con la Fiom perchè è un avvocato difensore che non si vende alla controparte.

  79. VERDE BANDIERA il 13 January 2011 alle 2:38 pm

    IL BLOG A’ BLOCC??????

  80. daniela il 13 January 2011 alle 2:17 pm

    In Canada non sono come in Cina! Perchè sono disposti a fare dei sacrifici che in Italia i lavoratori si rifiutano di fare? Eppure la loro economia è solida, i lavoratori tutelati, gli stipendi più che adeguati. Bisognerebbe interrogarsi su questo.

  81. Mr Ralph741 il 13 January 2011 alle 2:09 pm

    Marcantonio !! hai ragione a sostenere che i piccoli professionisti come te e me che non hanno certezze nel proprio lavoro stanno stringendo la cinghia,ma c’è un però, la nostra situazione certamente non migliora se peggiora quella degli altri e soprattutto degli operai. poi siamo onesti se uno oggi è un libero professionista lo è per uno dei seguenti motivi:1)non sa fare un cazzo e quindi… 2)è bravo a fare qualcosa e ha coraggio 3) è figlio di professionisti.
    un abbraccio alla classe operaia

  82. rebecca Jhons il 13 January 2011 alle 1:32 pm

    Non c’è nulla di scandaloso nelle affermazioni del Presidente Berlusconi. E’ la verità e basta.

    E’ arrivata l’ora di dire la verità fosse solo per il fatto che siamo arrivati a questo punto solo perchè per 60 anni, solo in italia in casi come questi, si sono volute trovare soluzioni solo ideologico-politiche, senza tener conto della realtà semplice e quotidiana dei fatti.

  83. tiziana il 13 January 2011 alle 1:30 pm

    Caro Marchionne se vuoi andare in Canada vai pure di uno come te non sappiamo che farcene.Altrimenti potresti condividere gli incassi con i lavoratori.ALLORA SI CHE SAREBBERO CONTENTI DI ANDARE A FARE PIPI SOLO DUE VOLTE IN DUE ORE

  84. Romolo Cappola il 13 January 2011 alle 1:14 pm

    Cari Alleati del PD.
    E’ una vergogna anche che i Veltroni, i Chiamparino i Renzi stiano ancora nel PD che sta sempre più assomigliando alla vecchia DC !

  85. roberto il 13 January 2011 alle 1:12 pm

    Tra i paesi che si ritengono democratici siamo gli unici ad avere un presidente che quotidianammente con le sue esternazioni ci fa vergognare di essere da lui rappresentati. La speranza è di liberacene al più presto, pena il declassamento a paese di regime. Ai suoi amici della lega: ma davvero volete farci credere di essere da lui diversi? O come vostro costume alla prima occasione ci dite che scherzavate!

  86. VERDE BANDIERA il 13 January 2011 alle 12:57 pm

    Fonte: giornale La Repubblica oggi 13.1.11

  87. ettore65 il 13 January 2011 alle 12:56 pm

    Lavoratori della FIAT non mollate, votate NO. Non mollate al ricatto di questa classe politica imprenditoriale. Sono avidi, cinici, cattivi, ignoranti. Fatelo per gli Italiani onesti. Fatelo per l’Italia.

  88. VERDE BANDIERA il 13 January 2011 alle 12:53 pm

    Prefetto Genova: 100.000,00 euri di soldi NOSTRI solo per ristrutturargli il bagno. c’è da obbiettare qualcosa????????

  89. valter29 il 13 January 2011 alle 12:18 pm

    Logico che il Governo tifi Marchionne per molti motivi: perchè finalmente la Fiat non vive più degli aiuti statali, perchè vengono salvati migliaia di posti lavoro diretti e indiretti, perchè Torino resta la capitale italiana dell’auto, perchè con la globalizzazione o ti adegui o diventi disoccupato,ecc. Giusto porre l’accento sull’aumento di paga a fronte di condizioni di lavoro più impegnative come richiede un mercato globale. Purtroppo di Marchionne pare che ce ne sia uno solo.

  90. vincenzo fallica il 13 January 2011 alle 12:02 pm

    Sentire il premier Berlusconi mi fà vergognare di essere italiano.

  91. marzia parmeggiani il 13 January 2011 alle 11:21 am

    Obama a differenza di questo governo ha preteso informazioni puntuali sul piano industriale senza le quali non avrebbe concesso il via libera all’operazione Chrysler negli Usa. Le stesse garanzie in assenza delle quali la cancelliera tedesca Merkel pochi mesi fa stoppò l’intesa tra Fiat e Opel. Così si comportano delle istituzioni pubbliche rispettabili! E’vergognoso quello che ha detto Berlusconi la Fiat , il più grande gruppo industriale fa bene andare all’estero..è un grave danno all’interesse nazionale..
    La Fiat detiene solo il 6,7% del mercato europeo, mentre le case automobilistiche europee stanno crescendo. Sarà forse colpa della Fiom se in pochi anni siamo passati da novecentomila vetture prodotte in Italia a meno di seicentomila? Mancano gli investimenti nella ricerca di nuovi modelli competitivi.. Davvero qualcuno crede che la fabbricazione della Panda a Pomigliano e il solo montaggio di una Jeep Chrysler a Mirafiori porteranno al raddoppio delle vetture prodotte in Italia, come genericamente promesso in un piano che nessuno, tanto meno Berlusconi, ha verificato?

  92. enrico il 13 January 2011 alle 9:20 am

    Come nella grande crisi del 1929 gli stati in particolare in USA lo stato creò milioni di posti di lavoro con opere nel campo civile e sotegno all’industria così oggi da ci vorrebbe un forte intervento statale in sinergia con l’industria privata per creare nuovi posti con l’economia verde energia solare eolica e idrogeno(come progettato dal mit di boston per l’idrogeno a 0 co2)
    il “genio” Marchionne a mirafiori porterà i SUV americani,i dinosauri in estinzione..propongo di chiamare in Italia gli ingegneri del MIT di Boston(gruppo di ricerca del prof Daniel Nocera) per produrre l’auto ad idrogeno e la casa all’idrogeno se uniamo i superalternatori dell’ingegner Damasco avremo la possibiltà di produrre tutta l’energia a impatto Zero!
    Gli stati dovrebbero lavorare per questa industria perchè nel 2020 l’effetto serra arriverà al punto di non ritorno e allora Marchionne e berlusconi saranno in pensione…ma la terra no…

  93. stefano il 13 January 2011 alle 8:23 am

    Buondì
    FIAT- qualcuno ha fatto i conti?
    Sulla competitività di Fiat il lavoro operaio vale (Parole di Marchionne) l’8%. Non sarebbe quindi logico concentrarsi sul 92%(innovazione,struttuta,alleanze,etc)? Tutta roba di pertinenza del management. Quale è il vero scopo del giro di vite sui tempi di lavoro alla catena? Numeri alla mano le modifiche richieste modificherebbero(forse)l’efficenza della del lavoro operaio dello 0,%. E il 99%? Uno 0,? è motivo valido per spostare una fabbrica?

  94. bruno il 13 January 2011 alle 8:01 am

    Il re e nudo,quantomeno in mutande per ora,gli indecisi tolleranti pazienti cittadini,avranno capiti che il capo del governo (ghe pensi mi)sin’ora ha pensato solo a se stesso.
    Anziché,mostrare di intervenire in favore della ripresa dell’Italia,la AFFOSSA,schierandosi con il Marchionne.
    Si parla naturalmente dell’Italia che LAVORA e che non EVADE,esclusi i protetti corrotti collusi amici mafiosi,e tutti quelli che hanno un tornaconto,e sono molti,li chiamiamo opportunisti di bassa LEGA, W ITALY

  95. gennaro esposito il 13 January 2011 alle 7:46 am

    è davvero un’enormità che il presidente del consiglio d’un paese dica che se una multinazionale perde un referendum interno ad una fabbrica faccia bene a delocalizzare, che poi è la traduzione dell’andarsene.

    questo evidenzia come sia il presidente del consiglio solo dei ricchi e degli industriali, e non della classe lavoratrice. ma soprattutto che il suo punto di vista è sbilanciato secondo l’angolo d’osservazione degli interessi dell’imprenditore. vive il conflitto d’interessi in tempo reale!

  96. Cristina il 13 January 2011 alle 1:28 am

    Le organizzazioni sindacali tipo CGIL e FIOM farebbero bene ad andarsene e lasciare il posto ai più moderati. Sono loro che hanno e danneggiano l’Italia. La soluzione é semplice facciano loro gli imprenditori se ne hanno la capacità. Loro sono solo capaci stare al balcone e criticare tutto anche il buono. Sono dei mantenuti dalla classe operaia e sovvenzioni statali. Spero che gli operai l’abbiano capito. Magari andassero a produrre, chissà che non si esca dalla crisi.

  97. nickmari il 13 January 2011 alle 1:21 am

    Marchionne chiede meno di quello che noi in Germania abbiamo dovuto giá dare dal 2003 ad oggi.
    Pause, turni e cosí via come li vuole Marchionne qui in Germania
    sono ordinaria amministrazione.
    Il consiglio di fabbrica e il management dicono quante ore la settimana si deve lavorare. Quando c’é meno lavoro si lavora 30 ore la settimana, quando c’é molto lavoro fino a 54 ore settimanali. Tanto ho lavorato io da settembre a dicembre 2010 in un agglomerato produttivo della casa con Stlla a 3 punte.

  98. nickmari il 13 January 2011 alle 1:09 am

    Il giornalista che traduce cio che ha scritto oggi la Süddeutsche-Zeitung die Monaco di Baviera riferisce un contenuto sbagliato.
    Questo giornale nel suo articolo non scrive ció che sa ma cio che potrebbe essere.
    Qualche giornalista poco qualificato distorce il significato.
    Ho sempre votato sinistra, ma in questo momento,per quello che succede intorno a Fiat e per il comportamento della sinistra e rispettivo sindacato Fiom contro Marchionne, in questo momento non voterei la sinistra.

  99. mario il 13 January 2011 alle 12:35 am

    la fiat e azienda privata, pertanto puo” dialogare con i loro collaboratori e sono d”accordo con marchionne sul referendum che se non ha il 51% ha ragione di andarsene dove conviene canada ecc.

  100. Fabio il 12 January 2011 alle 11:30 pm

    Magari la FIAT se ne andasse davvero via dall’Italia. Allora lo Stato potrebbe rilevare gli stabilimenti di Mirafiori, Pomigliano ecc. (tanto finora chi li ha pagati?) e mettere su una vera azienda automobilistica, non questa burletta borsistica della FIAT di Lapo Elkann. Ma purtroppo la FIAT non se ne andrà neanche con le cannonate, perché i soldi Obama non glieli ha dati a fondo perduto come solo i governi italiani sanno fare. Si stima che la FIAT abbia introitato 7,6 miliardi di € dal ’77 al 2009

  101. renato il 12 January 2011 alle 9:38 pm

    Per il bene dell Italia una sola alternativa : la FIAT fuori dalle palle ! Come può un Marchionne che del nuovo piano industriale può o non può fare la sua fortuna economia essere credibile ? Come possono politici che in TRENTA GIORNI (UN MESE) guadagnano quanto SETTECENTOCINQUANTA GIORNI (DUE ANNI) rispetto al salario medio di un operaio FIAT essere credibili nel sostenere il RICATTO FIAT ? Già questa povera Nazione è sottomessa alle esigenze processuali ed economiche del premier ora anche altri hanno imparato la lezione. Ricatti abusi calpestare le regole -democratiche e costituzionali – è lo sport nazionale di pochi che per essere ricchi e potenti oggi – essendo ancora in vita – non considerano quale TREMENDA POVERTÀ lasciano non agli “AMATI ” figli ma a una intera Nazione. Se fossi un OPERAIO FIAT non esiteri un solo secondo a mandare a VAFFA IN CANADA Marchionne e soci . Sono solo un cittadino e allora mando a VAFFA IN CANADA anche la classe politica.

  102. mark il 12 January 2011 alle 9:20 pm

    Qui se non ci diamo una bella raddrizzata non so…stiamo diventando un paese di precari, cooperative, contratti capestro e naturalmente di evasione a go-go
    Tutti i giorni vediamo che i giovani non trovano lavoro; e che dire dei 40-50enni rimasti senza lavoro e che nessuno vuole?Che cosa devono fare questi cittadini nonchè contribuenti?Non si parla mai di questo problema sui nostri media
    L’Italia…un paese ad economia industriale che rischia di rimanere senza industrie…mah

  103. mark il 12 January 2011 alle 8:48 pm

    La verità è che questo paese è alla frutta non c’è più niente che funziona mancano i soldi per fare tutto non ce accorgiamo?
    Il problema fiat è solo la punta dell’iceberg;ieri i lavoratori dello spettacolo,oggi gli operai fiat,domani toccherà ai dipendenti pubblici..questa è la realtà la bella globalizzazione ci sta riducendo a un popolo di morti di fame alla faccia degli alberghi pieni in tutte le stagioni!!
    Ribelliamoci e boicottiamo le auto fiat che vadano a venderle ai loro amici esteri.
    Come mai gli altri paesi europei produttori di auto (francia e germania)vanno bene?Semplice;sono paesi più seri,governati da gente più seria e i loro manager ci credono in quello che fanno mentre i signori come marchionne puntano solo ad arraffare il più possibile sfruttando la disperazione della povera gente…altrochè festeggiare i 150 anni d’unità a me sembra che ci sia ben poco da essere allegri

  104. valeri il 12 January 2011 alle 8:46 pm

    Sono per il “si” che è la volontà di molti sindacati e lavoratori e contro il no che è volontà di una parte di lavoratori corporativa (fiom) e appoggiata dalla solita vecchia,reazionaria sinistra italiana…
    grazie.

  105. alberto il 12 January 2011 alle 8:33 pm

    io non compro più fiat costruite a pomigliano ho avuto una ALFA SUD quindi ho già dato e se tornano a fare quello che facevano prima meglio. poi l’accordo deve essere spiegato solo dalla fiomme o anche dagli altri? capisco che per certa gente è difficile capirlo ma si chiama DEMOCRAZIA che non si salvagurda sventolando la Costituzione ma applicandola.

  106. Angelo da San Severo il 12 January 2011 alle 8:29 pm

    Mi viene voglia di spaccare tutto all’età di 60 anni e giuro che se mi trovassi di fronte a Marchionne e a quei sindacalisti che si sono venduti ai padroni li prenderei a calci nel culo VERGOGNATEVI!!! Con che coraggio chiamate Referendum questa porcata dato che l’unico voto valido e quello del SI, ricattando gli operai che se vincesse il NO, la Fiat chiude i battenti. Agli operai do la mia piena solidarietà e gli dico RESISTERE RESISTERE RESISTERE. PROLETARI DI TUTTO IL MONDO UNIAMOCI.

  107. enemyofNWO il 12 January 2011 alle 8:05 pm

    Il migliore sistema e’ questo . Cassa integrazione permanente per gli operai della Fiat . E una canpagna dei sindacati per boicottaggio di Fiat .
    “Se altre aziende pensano di fare come la Fiat, devono sapere che si aprirà un conflitto senza precedenti”.

    Se la Fiat vince, la strada e’ aperta per mettere in discussione tutte le leggi sul lavoro in Italia . L’Ialia diventera’ un’altra Cina dove la scodella di riso sara’ la paga normale . Questo ‘e il risultato della globalizzazione .

  108. Nadia il 12 January 2011 alle 7:20 pm

    Che il Presidente del Consiglio non abbia mosso un dito per mediare tra la dirigenza Fiat e i lavoratori ce lo potevamo aspettare e neanche scandalizza troppo conoscendo ormai di che pasta è fatto. Ma che si lasci andare alle esternazioni che abbiamo letto e sentito è veramente vergognoso. La prepotenza di questi personaggi Marchionne in prima fila, lascia senza parole. Ormai il mondo del lavoro si gestirà con il ricatto e le minacce ai danni degli operai sempre meno tutelati.

  109. texbs il 12 January 2011 alle 6:58 pm

    Come si fa a fare un referendum con una pistola puntata alla testa ? Certo meglio lavorare per mezzo stipendio che non lavorare,tuttavia i problemi della FIAT non si risolveranno pagando meno i dipendenti anche perche’ quelli che prendono fior di milioni (manager) continuano a prenderli lo stesso nonostante sono loro che hanno fallito , qualita’ innovazione , zero . Finiti i contributi statali la Fiat è morta , non ‘e’ certo colpa del lavoratore in catena ma del dirigente inetto. Auguri

  110. Loituma il 12 January 2011 alle 6:51 pm

    Gettano le basi per un nuovo fascismo del terzo millennio. La crisi è solo un pretesto.

  111. gigiorico il 12 January 2011 alle 6:42 pm

    comunque vada la fiat fara molta fatica a produrre macchine.
    se vince il sì il “gruppo” fiom creerà un sacco di problemi,l’hanno promesso, al lavoro nelle fabbriche fiat.se vince il no,e non é detto che anziché i cinesi arrivino capisquadra americani,allora è meglio non sapere che cosa produrrà
    la fiat nelle sue fabbriche: sicuramente un gran casino

  112. aldo il 12 January 2011 alle 6:33 pm

    Faccio presente a Lucia che gli operai di VW ecc., sono azionisti dell’azienda e loro rappresentanti siedono nel CdA dell’azienda stessa. Inoltre faccio notare che nei mesi scorsi è apparsa sui giornali una notizia, già dal giorno successivo scomparsa (evidentemente era interesse di TUTTI farla scomparire)che la Siemens, andando contro corrente aveva assicurato a tutti i suoi dipendenti un contratto a tempo indeterminato con la garanzia di non essere licenziati fino alla pensione e con tutte le

  113. Nicola il 12 January 2011 alle 6:19 pm

    ma così si delocalizza una fabbrica?
    vuol dire che è gia tutto pronto, immagino…
    materie prime, contratti, logistica..

  114. Mario Rossi il 12 January 2011 alle 6:12 pm

    Secondo me, quella della Fiom è solo una strumentalizzazione pretestuosa. Sanno benissimo che se passa il SI inizia una rivoluzione nei rapporti azienda-forza lavoro (sicuramente positiva) che li esautora da ogni potere che hanno avuto fino ad oggi. Quei poteri che hanno rovinato l’Italia.

  115. Mario Rossi il 12 January 2011 alle 6:08 pm

    Io lavoro in ospedale e i turni di notte li faccio da 25 anni. Sto tutta la notte a lavorare (pronto soccorso), non sono categoria usurante e prendo uno stipendio di 1600 euro. E ringrazio il Signore che ho un lavoro. Ho detto tutto.

    P.s. le mie notti sono di 12 ore ed il panino che porto da casa lo mangio quando è possibile!

  116. domenico il 12 January 2011 alle 5:55 pm

    LA FIAT DOVREBBE UNA VOLTA PER TUTTE ANDARE VIA DALL’ITALIA.VADA
    A PRODURRE AUTO ALTROVE.LA VERITA’ E’ CHE IL MERCATO DELL ‘AUTO E’ SATURO E I CONCORRENTI SONO MOLTO COMPETITIVI OFFRENDO PRODOT
    TI MIGLIORI AD UN PREZZO INFERIORE.MARCHIONNE CERCA IL PRETESTO PER SMANTELLARE LA FIAT IN ITALIA.
    INTANTO I SINDACATI LUCIDANO LE SCARPE DI MARCHIONNE E CONFI.

  117. Antonio il 12 January 2011 alle 5:47 pm

    Coscienza di classe, dove finisti?. Quando toccavano Termini Imerese, il resto lavorava. Quando toccavano Pomigliano, il resto lavorava. Quando toccavano Melfi e picchiavano gli operai, il resto lavorava. Adesso che toccano Mirafiori, il resto lavora. E come si vuole conservare qualche diritto? I vecchi operai pensano a trascinarsi fino alla pensione, i giovani (che lavorano) pensano che protestare e conservare qualche diritto, sia inutile. Tutti persi per i “caz.zi” propri. Abbiamo perso gia’!

  118. luigi il 12 January 2011 alle 5:43 pm

    L’ultima provincia dell’Ex Unione Sovietica, L’Italia dei sindacati fuori dalla realtà mondiale deve
    morire, altrimenti tutto il sistema Italia farà una brutta fine.

  119. Boanerges il 12 January 2011 alle 5:38 pm

    Povero Sergio Marchionne ce l’hanno tutti con lui!!
    Il galoppino d’oro ha dato ben tre alternative agli operai: BERE – AFFOGARE – TRATTENERE IL RESPIRO. Ed invece tutti a lamentarsi, che vergogna……..:–()

  120. Renato il 12 January 2011 alle 4:28 pm

    Vendola come sempre è un provocatore che farebbe bene a starsene in Puglia per risolvere i grandi casini che, la sua giunta, sta combinando. Questi viaggi chi li paga? Questa è una questione tra i lavoratori della Fiat e la stessa azienda. Renato

  121. gennaro il 12 January 2011 alle 3:13 pm

    è una porcata. confermo
    e non è con una guerra tra poveri che si esce dalla crisi.
    e ora di rialzare la testa.
    Tutti sui tetti il 28 gennaio.

  122. Corto Maltese il 12 January 2011 alle 3:12 pm

    Ad un passo da Mirafiori, il Canada. E se fosse ad un passo da viale Mazzini 14……!!E’ facile pontificare quando non si rischia nulla.

  123. Giovanni il 12 January 2011 alle 2:44 pm

    Ma quanto venderebbe la F.i.a.*T* in europa se chiudesse
    Mirafiori ?

    oltre a rifilarla a noi italiani perche’ e’ “italiana”

    (anche se forse non e’ già piu’ siciliana …)

    Siamo sicuri che la chiusura non sia un “bluff” ?

    non e’ che con gli operai a 90°, la Fiat(*) si vende meglio ?

    (*) intesa, tutta quanta, magari agli indiani …

  124. VERDE BANDIERA il 12 January 2011 alle 2:43 pm

    MA CHE CREDIBILITA’, COERENZA, LEALTA’ O FORZA POLITICA PUO’ AVERE UN PARTITO CHE PER LA CAREGA SI ALLEA COL PEGGIOR NEMICO?????????? QUESTO PERCHE’ NON HA LA FORZA STORICA PER CONTROBATTERE, INFATTI LA STORIA INTERNAZIONALE LI HA GIA’ ESCLUSI. CIO’ GENERA UNA CONCEZIONE CARNEVALESCA DELLA POLITICA CHE FA SCHIFO.

  125. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 2:28 pm

    STATO DI COSTRIZIONE

    a me sembra un reato, costringere con l’intimidazione e il ricatto lavorativo, a votar SI su diritti costituzionali indisponibili, in un clima chiaramente anti-sindacale. l’art. 611 del codice penale lo sanziona!

    considerato che l’accordo, caccia dalla fabbrica una sigla sindacale rilevante, a beneficio dei sindacati aziendalisti, concordi con le richieste della multinazionale.

    ch’è anche ormai sempre più sradicata dal territorio che la vide sorgere, oltre un secolo fa.

  126. Christian il 12 January 2011 alle 2:22 pm

    Ma io vorrei capire una cosa al di là del ricatto che mi pare chiaro ed evidente. Che cosa può promettere Marchionne? Chi mi dice che dopo i sacrifici,l’AD non possa cambiare strategia visto che trattandosi per l’appunto di un AD, deve rispondere solo e unicamente al mercato? Che cosa si obbliga a firmare il Sig. Marchionne? Chi mi dice che il mercato non lo spingerà tra 5 anni a trasferire tutto nello Zimbawe? Intensificare i controlli sui lavatavi anche licenziandoli,è giusto ma fermiamoci qui

  127. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 2:20 pm

    Stando a “Repubblica” on line, la fiat starebbe plagiando psicologicamente i lavoratori, comunque in uno stato di subalternità a tutti i livelli all’inteno della fabbrica.

    così che se qualche MAGISTRATO legge “Repubblica” potrebbe – se lo riterrà – considerarla come notizia di reato ai sensi del Dispositivo dell’art. 611 c.p. che recita:

    “Chiunque usa violenza o minaccia per costringere o determinare altri a commettere un fatto costituente reato è punito con la reclusione fino a cinque anni.”

  128. Geremy il 12 January 2011 alle 2:10 pm

    E lo chiamano referendum…semmai è un plebiscito cosa ben diversa! a fianco della FIOM e contro il manager Marchionne!!!

  129. Enrico il 12 January 2011 alle 12:08 pm

    Fermo restando che non è accettabile scaricare sugli operai di Mirafiori oggi e magari di un’altra azienda domani, tutto il peso di scelte che non sono mai state fatte in passato a livello politico ed industriale, ritengo che il referendum vada tenuto. Spero però sempre nella possibilità che si possano raprire le trattative. Se così non sarà, temo un scontro tra lavoratori, sindacati e imprese che non possiamo permetterci. La superficialità del Governo nella vicenda è sintomo del suo fallimento.

  130. Kragg il 12 January 2011 alle 10:02 am

    Più Marchionne parla, più ci si rende conto quanto la FIAT voglia delocalizzare dall’Italia e cerchi tutte le scuse per farlo.

    Nonostante tutto invito la FIOM a sottoscrivere l’accordo a fronte di un esito positivo del Referendum per non lasciare i lavoratori da soli ed inermi di fronte alla dirigenza della FIAT.

  131. Marcantonio il 12 January 2011 alle 8:57 am

    In questo particolare momento in cui l’economia ha bisogno di nuove basi per dare l’avvio ad una ripresa convincente il sacrificio dell’accettazione di un nuovo contratto con FIAT che magari comprime qualche diritto ma che comunque assicura la continuità del posto di lavoro mi sembra il meno, rispetto a chi il posto di lavoro non c’è l’ha o rispetto ai piccoli professionisti di periferia come me, dimenticati da tutti, che stanno vivendo momenti terribili senza alcuna garanzia di lavoro o sociale

  132. lucia il 12 January 2011 alle 8:52 am

    …e comunque sia, gli operai della vw oppure audi, mercedes, opel e cosi via anche se prendono il 20% in piú di degli operai della fiat producono il DOPPIO e con una QUALITA` 1000volte meglio! E non vanno per ogni graffio o problemi famigliari dal medico a farsi scrivere l´attesto da AMMALATO! Questo é il vero problema e nodo da sciogliere a livello tra operaio e industriale. L´altro problema é mandare a casa tutti i politici e parlamentari fanulloni e mafiosi collegati alle cosce A CASA!!!!!

  133. Igor il 12 January 2011 alle 8:46 am

    Ed il governo? Subdolo ai piedi dei potenti…
    Fate quello che volete…carta bianca…
    Era molto più elegante Sordi con la batutta; io sono io e Voi non siete un cazzo ………

  134. Igor il 12 January 2011 alle 8:44 am

    La Fiat non si confronta; gioca con i disperati che oggi rappresenta l’operaio.
    Vuole modernizzare l’Italia? Così sicuramente no!! Se vuole fare politica vada a fare politica il Sig. Marchionne. Se vuole fare l’imprenditore si risparmi queste battute da peggior bar.
    In Italia l’operaio costa troppo ??? Ma come mai allora in Germania si produce ancora e tanto. E auto di successo? Con il stipendio doppio al Italiano??
    E’ un vizio Italiano quello di addossare all’indifendibile la propria incapac

  135. Petrus 2010 il 12 January 2011 alle 7:53 am

    sarò noioso, ma voglio far notare che nel pubblico impiego(settore dei nullafacenti, come vuol far credere Brunetta) si lavora molto di piu, non si rispettano i livelli, per cui un quarto che fa il sesto continua a percepire la paga da 4., etc
    Io noto che alcuni miei vicini di casa, lavoratori Fiat, sono piu spess a casa che in fabbrica.
    A volte li invidio.
    P.G.

  136. giuliocara il 12 January 2011 alle 7:06 am

    Penso che, Marchionne sia il PR degli “azionisti” padroni della Fiat ai quali, pare, non interessare la “questione sociale” ne la pace sociale….dietro a loro c’e’ un governo “sfascista e inetto” lieto che la classe operaia ritorni alle condizioni dell’800 .Vada pure via la Fiat, ma prima paghi i debiti agli Italiani che l’hanno sostenuta per anni.Qui non siamo in Cina ne in Corea….siamo in Italia. Solidarietä e’ la parola chiave. Opinione di G. emigrante

  137. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 5:39 am

    la Camusso dice che marchionne insulta ogni giorno l’Italia.

    credo effettivamente che gli italiani avranno per il futuro più di qualche riserva a servirsi eventualmente presso questa multinazionale.

  138. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 5:31 am

    NON SI CHIAMA MAFIA

    missive della multinazionionale ex torinese “prendono per le orecchie” i lavoratori e li indirizzano con la forza del ricatto e dell’intimidazione,a votare un referendum non valido per l’indisponbilità dei diritti contesi. dove i sindacati aziendalisti fungono da kapò.

    dove un altro sindacato, viene messo fuori dalla fabbrica. dove bersani, segretario del PD, dice che se vien fuori il SI, lo si accetta, dimostrando così d’essere per la democrazia formale, e non sostanziale.

  139. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 5:05 am

    c’è un detto nell’antica cina: più il moderatore è guardingo e timoroso e apparentemente rigido più in realtà rispecchia una situazione in cui è all’ultimo posto di una redazione.

  140. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 5:02 am

    a volte sapete che mi sembrate? come certi ragazzi di fede berlusconiana (Adorno direbbe per sensibilità non per ideologia) di 20 anni, che vanno al cinema e si divertono. mettiamo con un film alla “citizen kane”.

    che se poi qualcuno fa loro notare, che il film parlava criticamente di tipi come berlusconi, col loro malefico effetto sulla società, allora non ci stanno più. ora voi non siete ovviamente berlusconiani. ma un po’ conformisti si. aspettate non la verifica della notizia ma la replica?

  141. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 4:56 am

    dovreste guardare ai fatti. e per esempio, chiedervi: come stanno andando in borsa le azioni della fiat, dopo la sua scissione in due società distinte?

    si reggono da sole, o qualcuno le “aiuta”? dopo il lancio, ch’è successo? perchè NON rispecchiano il valore della fiat?

    la nuova collocazione in borsa, per chi ha comportato enormi profitti, nonostante il crollo delle vendite?

    le stock option di marchionne, 100-200 milioni da dove vengono fuori? dalla vendita d’auto o dalla borsa/bisca valori?

  142. gennaro esposito il 12 January 2011 alle 4:56 am

    non avete voluto coglier l’ironia quando come svolgendo un compitino ho affermato che se è LEGALE ed è RAZIONALE quello che sta facendo marchionne con la fiat agli operai e all’Italia, che si pretende allora in questa nostra società?

    chiedetevelo: è legale ricattare gli operai, mandati con l’intimidazione del licenziamento al referundum? perchè marchionne non dovrebbe fare altrimenti? se è legale, perchè non dovrebbe esserci la crisi? sono le regole a prodururre la crisi e il conflitto sociale!

  143. francesco bertini il 12 January 2011 alle 4:32 am

    quanti problemi per lavorare e produrre.
    La fiat, visto che non e’ soddisfatta del posto cerchi altrove la sua sede, magari in cina.
    i lavoratori facciano altre cose come tutti in Italia e i fedelissimi che vogliono la sicurezza fiat emigrino in cina.

  144. Michele il 12 January 2011 alle 3:10 am

    Ma siamo troppo impegnati a vedere quanto guadagna marchionne… tutti marchionne dovremmo essere tutti uguali… per pagare gli stipendi ai finti sindacalisti che fanno business sulle spalle della povera gente…
    Ma certo che questo sistema sarà adottato da tutte le aziende.. la fiat è un apripista l’italia deve cambiare e fortunatamente tanti sono quelli che lo vogliono… non c’è più spazio per chi chiede ” vogliamo pane e lavoro ” ” ma no chiedi solo il pane “

  145. Michele il 12 January 2011 alle 3:01 am

    Cosa c’è di male nel pretendere di non ammalarsi (per finta) a ridosso di festività o ponti? Quanti di voi conteggiano i giorni di malattia come fossero ferie dovute? Quanti di voi nelle vostre teste non avete mai pensato ” mi prendo tre giorni di ferie, poi c’è il we poi mi prendo tre giorni di malattia e li aggancio al ponte….” Tutto questo è osceno!! LADRI li dovrebbero chiamare.Quante ore vuole farvi lavorare marchionne in una settimana? 200? Prima di usare la parola schiavisti..meditate

  146. TORQUEX il 12 January 2011 alle 1:41 am

    LA GLOBALIZZAZZIONE PORTERA’ LE PAGHE DEGLI OPERAI A LIVELLI DELLA CINA COMUNISTA….QUINDI….COSA VOGLIONO STI SINDACATI COMUNISTI…SI DEVONO ADEGUARE AGLI STIPENDI DELLA LORO PATRIA COMUNISTA,,,,AMEN

  147. mirco il 12 January 2011 alle 12:08 am

    vi sembra di poter votare liberamente con il coltello puntato alla gola!una persona che come tutti ha bisogno di lavorare come può votare no! se marchionne vuole portare la fiat fuori dall” italia ci restituisca tutti isoldi che la fiat ha mangiato alla stessa italia,e se vuole andare a fare le auto suv in serbia che se le venda li dove gli operai prendono 600 euro al mese come piace a lui non in italia!

  148. Giuseppe Schepis il 11 January 2011 alle 11:09 pm

    I sindicati: Se continua resistere cambiare, allora la tua lavoro verra’ agli stati uniti, o Canada. Vogliamo il lavoro

  149. gigiorico il 11 January 2011 alle 9:21 pm

    in italia tutto quello che succede viene messo in politica. ora abbiamo la questione del referendum alla fiat per decidere,5000 persone devono decidere per 50.000 indotto compreso, se continuare a lavorare o continuare la cassa integrazione a vita.
    la fiom ne fa una questione di vita, sindacale, ma a nessuno frega niente se la fiat non produce, e non vende, quasi il 30% di auto in meno.
    anzi se la fiat andasse a gambe all’aria qualcuno sarebbe pure contento..

  150. giuseppealfano il 11 January 2011 alle 7:56 pm

    Dostoevskij: “Se vuoi trasformare un uomo in una nullità non devi far altro che ritenere inutile il suo lavoro” : questo è lo stato d’animo di tutti i lavoratori FIAT. La nostra multinazionale, come altre, ha utilizzato una strategia alla lunga perdente :alla motivazione ha preferito l’imposizione. Se questa è la strategia che vorrà imboccare anche Confindusrtria, ben venga! Il centrosisnistra dovrà cogliere l’ccasione per sviluppare una politica di forte sviluppo delle cooperative.

  151. felice romano il 11 January 2011 alle 5:37 pm

    Ma come si fa’ a non capire che a marchionne dell’auto non gli frega niente? Ma lo capite che se vince il no a mirafiori le azioni fiat saliranno alle stelle? Il problema grande per marchionne è quello di dover costruire auto in italia e non sa’ piu’ come fare per liberarsene!!! Le newco ,non garantiscono niente, tra qualche anno saremo punto e a capo sempre se partiranno!

  152. saro il 11 January 2011 alle 5:34 pm

    Se vogliono andare in Canada che ci vadano,ricordiamoci che in germania difronte alla prospettiva del fallimento Opel questi signori tanto celebrati qua da noi sono stati messi alla porta.Personalmente io elettore di sinistra spero che in Italia venga eletta al posto di questa classe politica corrotta ed inetta una personalità come la Tacther che negli anni 80 ha lasciato chiudere le inefficienti fabbriche automobilistiche inglesi dando spazio ai giapponesi purchè rispettassero le leggi locali.

  153. Patrizia il 11 January 2011 alle 5:31 pm

    Marchionne azzera oltre un secolo di lotte per i diritti dei lavoratori.Ma oggi non c’è più un Zola che parli di loro.Gli stessi opera rinunciano ai diritti per poter lavorare.Siamo in epoca di rapine agli alti livelli

  154. Nicola Capiluppi il 11 January 2011 alle 4:55 pm

    Marchionne, allo sfruttamento non c’è limite.
    Quindi vai in Cina. Là ti conviene di più. C’è un piccolo problema: quando deciderai di chiudere la fabbrica in Cina, lo stato Cinese la nazionalizzerà appropiandosi dei macchinari e ti farà concorrenza.A chi definisce i lavoratori Fiat nullafacenti che hanno voglia di vivere da nababbi vorrei chiedere se riescono loro ad arrivare a fine mese con 1200 euro pagando affitto, bollette con moglie e due figli a carico. Il Nababbo è Marchionne!

  155. Simone il 11 January 2011 alle 4:08 pm

    Stiamo tornando all’800. Siamo un paese senza diritti, senza redistribuzione di ricchezza, senza un università di massa e con una polarizzazione sociale degna dell’ancient regime. A tutto questo si collega uno scollamento tra politica e società. Gli studenti non vengono ascoltati, i lavoratori che perdono il lavoro idem, e la stragrande maggioranza dei media ignora questi fenomeni. Io non so cosa succederà, ma l’esasperazione e la disperazione innescano sempre fenomeni centrifughi.

    Un ventenne

  156. gennaro esposito il 11 January 2011 alle 3:47 pm

    la verità fa male lo so

  157. Alex il 11 January 2011 alle 3:45 pm

    A questo punto non riesco a capire a cosa serva un referendum; il “padrone” abbia il coraggio di prendere autonomamente le decisioni riguardanti le riorganizzazioni aziendali, ma si becchi anche tutte le conseguenze, senza incolpare oppure lodare (ecco il perché dell’assurdo referendum) i dipendenti.
    È certo che se Melchiorre (ops Marchionne) l’ha vinta, si crea un precedente inaudito!

  158. VERDE BANDIERA il 11 January 2011 alle 3:34 pm

    Vedremo questo settembre se la sig. Lucia avrà tanta baldanza per scendere in mezzo alla nostra festa….., eh,eh, l’aspetteremo ben felici di accoglierla e sollevarla agli onori della storia.

  159. Davide il 11 January 2011 alle 3:27 pm

    Spero che marchionne possa ricevere indietro , elevato all’ennesima potenza , ciò che ora sta seminando.
    E siccome non sono opere di bene il suo futuro non dovrebbe essere così fulgido !

    Questo è il mio augurio !

  160. govanni il 11 January 2011 alle 2:52 pm

    poveri poveracci!!!!!!!!!!!!!!!!!
    beati manager!!!!!!!!!!!!!!11

  161. gennaro esposito il 11 January 2011 alle 2:43 pm

    Bersani, accettando un referendum ricattatorio, è per la democrazia formale e non sostanziale.

    se il referundom non consente una libera e cosciente espressione della propria volontà NON HA VALORE!

    per analogia si guardino le fattispecie del codice penale!

    p. es. il Dispositivo dell’art. 611 c.p.
    “Chiunque usa violenza [581] o minaccia per costringere o determinare altri a commettere un fatto costituente reato è punito con la reclusione fino a cinque anni.”

    (”se non voti si sarai licenziato”)

  162. Boanerges il 11 January 2011 alle 2:36 pm

    Certo è che il suo stipendio,(corre voce:6400 volte la paga di uno schiavo/operaio),riesce a guadagnarselo!Chi non lo merita sono le “Istituzioni” che dovrebbero farlo recedere da questa politica al massacro della Fiat.Questo galoppino d’oro sta aprendo un pericoloso varco e molto probabilmente altre aziende si “adegueranno”.
    Domanda: quando poi gli operai(che mandano avanti i consumi) smetteranno di comprare,chi manderà avanti il sistema? Il 10% che detiene il 45% della ricchezza nazionale? :’-(

  163. W il 11 January 2011 alle 2:33 pm

    In questo momento tragico a colpa dell’inerzia del governo, non rimane altra scelta che accettare una qualsiasi offerta di una prospettiva economica del paese.

    Marchionne l’ha capito ed anche i lavoratori lo devono capire!

    Resta comunque la possibilità di rivedere ed assicurare i diritti degli lavoratori in un futuro migliore.

  164. FAUSTO il 11 January 2011 alle 2:02 pm

    SONO UN PICCOLO IMPRENDITORE CHE RISCHIA IN PROPRIO E IN QUESTI
    MOMENTI STIAMO PEGGIO DEI LAVORATORI DI MIRAFIORI, NON HO MENSA NE CASSA INTEGRAZIONE. IN 3 ANNI HO GUADAGNATO 5.000 €. HO 2 FIGLI A CARICO.
    CREDO CHE MOLTI DI NOI STIANO PEGGIO DEI LAVORATORI DI MIRAFIORI NONOSTANTE SIANO MOLTO DISAGIATI. ( BISOGNA CREDERE NEL FUTURO SPERANDO MIGLIORI PER TUTTI )

  165. lucia il 11 January 2011 alle 1:33 pm

    Carissimo andreoli …sicuramente alla VW gli operai non prendono il doppio e partecipano al piano industriale. Te lo assicuro. Sono solo voci messe in giro da chi non vuole lavorare. E comunque anche al gruppo VW i sindacati (corrotti) si sono fatti pagare le sud-americane durante le gite pagate dalla VW! Ma forse é questo l´errore di marchionne… non pagare ai sindacati le escort.

  166. luigi il 11 January 2011 alle 1:18 pm

    Se l’Italia non cambia finirete tutti nelle baraccopoli lungo la Stura.
    Bisogna alzarsi al mattino presto e LAVORARE, basta privilegi e garantismi fuori della realtà globale.
    Il mondo è cambiato l’Italia NO.
    Tutti in cassa integrazione, ma nessuno pulisce le strade SPORCHE.
    Che ” socialismo ” è questo ?

  167. Paolo Zuccaro il 11 January 2011 alle 12:46 pm

    e comunque, non dimentichiamolo, sono una grandissima vergogna anche i troppi, veramente troppi soldi che guadagnano questi manager, soldi ancge della collettività, senza rinunciare a nulla, senza alcun sacificio visti i tempi: loro ricoperti di oro sempre e al popolo le briciole, la gente, l’opinione pubblica, la politica dovrebbero indignarsi molto ed imprecare parecchio per queste situazioni !! perchè non si tagliano un poco questi super stipendi per aiutare l’azienda e il suo bilancio ?

  168. alex il 11 January 2011 alle 12:35 pm

    Di tutta questa vicenda cio’ che mi addolora di più è il constatare come il lato umano della questione venga superato da quello economico e come il dio denaro la faccia da padrone sulla molto più debole classe operaia, quasi a voler cancellare con un sol colpo di spugna decenni di lotte sindacali.

  169. Aldo il 11 January 2011 alle 12:29 pm

    Spero si converrà che in simili condizioni di disparità (in quanto a potere contrattuale tra le parti), parlare di ULTIMATUM è più corretto che parlare di REFERENDUM! La negoziazione tra una tigre e una gazzella… sappiamo bene come potrà essere! 🙁
    Del resto è la tecnica dei sequestratori… minacciare… per ottenere!

  170. paolo andreoli il 11 January 2011 alle 11:52 am

    In Germania i lavoratori VW prendono il doppio di quelli della Fiat, partecipano al piano industriale(qual è quello della Fiat?.
    La VW produce auto di qualità superiore alle Fiat,sfonda in Cina;la Fiat partecipa a Chrysler con i soldi dello stato Usa (da restituire?).Chi pensa che si viva da nababbi con 1200 € al mese, vada pure alla catena di montaggio per 40 anni e poi,se gli resta fiato,ne parliamo.Altroché, come dice l’ineffabile Brunetta,scontro ideologico!E’solo questione di dignità umana.

  171. adolfo.serinelli il 11 January 2011 alle 11:45 am

    Altro che progresso…sembra essere tornati indietro di un ventennio…nella peggiore prima repubblica

  172. mariagrazia garigiola il 11 January 2011 alle 11:40 am

    non comprende la Fiom che sta mettendo a rischio molti posti di lavoro li mantiene lei poi tutti questi operai
    Non mi sembra un negriero Marconnr ma sta attuando una politica gia messa in pratica in altri stati

  173. lucia il 11 January 2011 alle 10:32 am

    ….al posto di marchionne io chiuderei immediatamente tutte le fabbriche italiane della fiat! Altrove hanno voglia di lavorare ed é li che bisogna fare gli investimenti, in italia si ha solo voglia di vivere da nababbi.

  174. Enrico il 11 January 2011 alle 9:39 am

    Ritorno sull’argomento già commentato giusto ieri.
    Fiom e i sindacati più “accondiscendenti” perchè non fanno una proposta seria alla Fiat di Marchionne: sistema tedesco e nuova rappresentanza sindacale con referendum da far votare ai lavoratori su ogni accordo che li riguradi. Almeno potremmo verificare se veramente a Confindustria e Governo interessano produttività e continuità degli stabilimenti, oltre che la coesione sociale. Meditare e dialogare non può che fare bene.
    Cordialmente

  175. alberto il 11 January 2011 alle 9:36 am

    La mia impressione su questa vicenda la ho espressa molto esplicitamente nel post su un mio blog
    La F.I.A.T., Sergio Marchionne, la F.I.O.M. e la globalizzazione:
    http://www.pasteonews.blogspot.com/2011/01/la-fiat-sergio-marchionne-la-fiom-e-la.html

  176. adalberto il 11 January 2011 alle 8:42 am

    E’ conclamato che Marchionne più che agli operai pensa a se stesso. Che senso ha speculare spasmodicamente sulla redditività di un lavoro mal pagato, che rappresenta una piccola percentuale del costo finale del prodotto e che nel suo insieme vale meno della retribuzione del Menager? Quando la Politica comincerà ad occuparsi seriamente dell’equità nella distribuzione del reddito prodotto in una paese? O essa deve occuparsi di altro, ovvero del benessere dell’oligarchia che è al comando?

  177. VERDE BANDIERA il 11 January 2011 alle 8:39 am

    MA CHI SE NE FREGA DI GIANNA???????, OPPURE CHI SE NE FREGA DEL MONDO DI CARTONE DEI RAGAZZI MOSCOVITI???, OPPURE CHI SE NE FREGA DELLE PERSONE IN MUTANDE NELLA METROPOLITANA LONDINESE????
    CHE TIPO DI INFORMAZIONE E’ MAI CODESTA????????????????? A MENO CHE IN UN MONDO “marittimo” (DE MER) CHE RINCORRE LA CARTA IGIENICA ………

  178. VERDE BANDIERA il 11 January 2011 alle 8:35 am

    3 COLORI, 6 REALTA’ SOCIALI, POLITICHE, LINGUISTICHE, STORICHE, CULTURALI ED ECONOMICHE COMPLETAMENTE DIVERSE. PERCHE’ CI COSTRINGONO A RESTARE UNITI?????? MALEDETTO 1866. WWW LA NOSTRA UNICA E GLORIOSA BANDIERA DELLA SERENISSIMA FINO ALLA MORTE.

  179. bruno il 11 January 2011 alle 8:34 am

    Che si voglia instaurare nuovamente la tratta degli schiavi?la storia futura ci porterà indietro nel tempo,all’epoca dello sfruttamento dell’uomo?prima tocco ai neri d’Africa, ora il nuovo negriero pensa al metodo del ricatto, contro i suoi stessi connazionali un negriero che vuol attuare i suoi propositi in CASA.
    Ma,può darsi che il suo intento non vada a buon fine,e anche i CANADESI sono uomini,sono Più sfruttabili degli italiani?e per quanto tempo accetterebbero di essere sfruttati?Ma…

  180. gennaro esposito il 11 January 2011 alle 7:52 am

    se dopo il “sol dell’avvenire”, quella della multinazionale fiat è la modernità, a cui inneggia Sacconi, con l’appoggio dell’imprenditore in conflitto d’interessi Silvio Berlusconi, mi sa che avremo un ritorno alla tanto deprecata ideologia comunista. stavolta agganciata all’ambiente che sta morendo davanti ai nostri occhi.

    le cose che “umanamente non possono essere non saranno” anche se nel frattempo marchionne e chi detiene il pacchetto di controllo farà il colpaccio sulla pelle degli operai.

  181. Antonella G. il 10 January 2011 alle 9:37 pm

    Ho saltato un “non” prima di “rinunciare”! Chiedo scusa!

  182. Antonella G. il 10 January 2011 alle 9:35 pm

    In Canada? E perchè non in Cina? Lì i lavoratori lavorano anche fino a 16 ore al giorno, senza alcun diritto e senza pretendere nulla! Vai Marchionne, e non ritornare più! Io sto con la coerenza di Landini e con i lavoratori che avranno il grande coraggio di non sottostare al ricatto e di rinunciare ai propri diritti guadagnati dai nostri padri a costo di sacrifici ancora più grandi di quelli a cui oggi vuol costringere lo schiavista Marchionne!


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