Video chat con Pamela Villoresi
Il Festival Internazionale della Spiritualità “Divinamente” Roma e New York per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Giunto alla IV edizione, ritorna il Festival Internazionale della Spiritualità DIVINAMENTE ROMA con la Direzione Artistica di Pamela Villoresi. Danza, Teatro, Musica si susseguono nella settimana pasquale disegnando un variegato mosaico di generi e linguaggi. Promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Fondazione Roma Arte – Musei, Comune di Roma, Associazione ARMUSER, il Festival , in scena dal 14 al 25 APRILE, quest’anno vuole celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, attraverso l’arte e lo spettacolo.
Ricordare l’Unità del nostro Paese è riflettere sul percorso storico e i sacrifici anche umani che il processo di unificazione è costato; è gioire della ricchezza del nostro patrimonio culturale e farcene portavoce; è auspicare una sempre maggiore coscienza e crescita sociale, un’apertura culturale che consenta di dare ai nuovi appuntamenti della storia risposte, personali e collettive, adeguate e lungimiranti.
L’Italia che ci piace celebrare non è solo quella che è stata ma quella che è (e sarà) capace di divenire, un progetto in costruzione, un progetto di apertura alla diversità, alla solidarietà; un progetto vivificato dalla libertà della ricerca spirituale, coraggiosa e sincera, un luogo ospitale per chiunque abbia a cuore la dignità e la felicità dell’essere umano, e sia portatore di valori che, nella diversità delle opinioni e delle fedi, offrano conforto e si facciano elementi di coesione e solidarietà.
TERRA PROMESSA: approdare ad una fratellanza anziché a guerre fratricide che hanno spinto all’esilio e alla fuga milioni di esseri umani. Vogliamo offrire un’occasione di riflessione su parole come Patria e Fratellanza o sul significato che oggi si può attribuire all’Identità nazionale, che attinge all’enorme patrimonio artistico italiano, del passato e contemporaneo, e permette al pubblico del mondo di godere dei nuovi talenti.
Quest’anno apertura anticipata: giovedì 14 alla Sala Convegni Santa Marta, presentazione del Festival e del libro “Fratelli di Terra” con Edith Bruck, Paola Mastrocola, Plinio Perilli, Maria Luisa Spaziani e Sergio Zavoli che leggeranno le proprie poesie. Si riparte, poi, sabato 16 nella Basilica di Santa Cecilia in Trastevere con “Passio Caeciliae”, cantata sacra di Monsignor Frisina, per orchestra, coro, soprano e voce recitante. A seguire, il 17 aprile al Macro Testaccio, gli artisti della Comunità Cinese di Prato affrontano l’eterna lotta tra il bene e il male, ispirandosi al grande maestro Bertolt Brecht con “Un Angelo dei sobborghi”; il 18 Aprile all’Accademia dei Lincei, Pamela Villoresi, in un tributo,“Il Leone maremmano”, al poeta vate Giosuè Carducci e alla sua fede in un’Italia unita; il 19 l’indiano Rabindranath Tagore, altro poeta illustre, viene celebrato nello splendido scenario dell’Aranciera del Semenzaio di San Sisto in uno spettacolo di musica e poesia; all’Ex Convento Agostiniano, che apre tutte le sue porte segrete per noi, la parola profetica di Sant’Agostino incontra la musica nell’Oratorio di Gaetano Liguori, il 20 aprile. Per la prima volta il Festival entra in Sinagoga, sede della più antica comunità ebraica d’Europa, dove il 21 il Coro del Tempio si esibisce in un concerto di musiche liturgiche della tradizione romana; ancora, al Teatro Valle il 22 Aprile lo straordinario concerto del violinista gitano Roby Lakatos e, a seguire il 23, la creazione di Emiliano Pellisari, “Inferno”, dove la musica si coniuga con la danza, l’atletica circense e la mimica. Il giorno di Pasqua, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, il concerto dei Fratelli Mancuso con il coro Armoniosoincanto precede la liturgia della Santa Messa. Lunedì 25 aprile, presso Villa Piccolomini, chiudono il Festival gli Insingizi, straordinari cantanti provenienti dallo Zimbabwe.
Pamela Villoresi
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