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Per Laura “i primi ad essere interessati potrebbero essere quelli scomodi, per poi passare a quelli creativi/schietti/sinceri che osano mettere in discussione (sbagliando magari stile o rapporti di forza) le decisioni o l’organizzazione del lavoro. Si passa poi agli antipatici e se si è molto cinici ai cagionevoli o anziani già sfruttati”.
La riforma dell’art.18 dello Statuto dei lavoratori,
benché riguardi 9 milioni di lavoratori su 23 in Italia, torna puntualmente a sollevare forti obiezioni, resistenze accanite e critiche feroci.
A sinistra riformisti e conservatori si danno battaglia rendendo difficile una sintesi che accontenti tutti e non condanni all’immobilismo.

Il testo dell’articolo 18

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170 Commenti

  1. alberto Mengozzi il 1 April 2012 alle 8:51 pm

    La difficile sintesi sull’art.18 si può ottenere così:

    COMMA: “L’azienda che licenzia per motivi economici non potrà, in sostituzione,assumere altro personale. Se,nel tempo,avrà necessità di riassumere dovrà prima richiamare in servizio i licenziati”.

    Se l’azienda non assumerà prova che il motivo era veritiero.Se assumerà dovrà richiamare in servizio i licenziati.
    Questa norma si autoregola senza bisogno del giudice perchè
    l’azienda non potrà più adottare licenziamenti discriminatori.

  2. Elisa il 27 March 2012 alle 3:55 pm

    Ho 36 anni, sono assunta a tempo indeterminato e non ho ancora figli; sono una lavoratrice instancabile e capace, questo non ha impedto alla mia azienda di mettermi in cassa integrazione optando al mio posto per una figura maschile meno competente ma senz’altro più economica di un under 30 con contrattoa a termine: pensate che se un’ azienda dichiaratamente in crisi avesse la libertà di licenziare una donna di 36 anni in favore di uomo più giovane e meno oneroso cosa farebbe?

  3. suosi il 27 February 2012 alle 12:42 pm

    la modificazione del l articolo 18 proprio e fatta per liscinziare le straniere prima.non vedete cosa stanno facendo con loro ,il lavoro non lo trovano immaginate un straniero e andato a un agenzia del lavoro e l hanno detto il lavoro chi habiamo a mano ,e solo per italiani,perche non ci danno i nostri soldi chi habiamo verssato al inps ki l usano per pagare anziani italiani ,non vedete la chifra chi ci da pagare per il rinuvo del permesso soggiorno,e una vergonia

  4. Luisa il 24 January 2012 alle 10:46 am

    I capi dei Sindacati:dal Papa please perchè capiscano una buona volta che gli italiani sono formati sia da lavoratori/ex lavoratori cassintegrati(tutti rigorosamente con tessera rossa)e sia,ahimè,da disoccupati/precari(tutti,altrettanto rigorosamente,senza tessera rossa)che non possono neanche bloccare l’Italia,come fanno loro,per far valere le proprie sacro-sante ragioni.
    Quindi:sussidi di disoccupazione o reddito minimo di sopravvivenza per tutti!
    Se i fondi non ci sono se li fanno prestare.

  5. Luisa il 24 January 2012 alle 10:28 am

    Io direi:via la cassa integrazione per i pochi eletti con tessera rossa e…sussidi di disoccupazione per tutti con o senza tessera rossa:
    -sia per chi perde il lavoro da aziende foraggiate-foraggiatrici o da aziende non foraggiate-foraggiatrici;
    -sia per chi un lavoro non riesce/non è riuscito mai a averlo/mantenerlo(non certo per colpa sua ma magari chissà perchè non aveva tessera rossa o amici con tessera rossa).
    Come fanno tutte le democrazie di questo mondo,degne di tale nome,ovviamente!

  6. Luisa il 23 January 2012 alle 8:46 pm

    I capi dei sindacati:dal Papa please!

  7. Luisa il 23 January 2012 alle 3:01 pm

    Prima di affrontare (e per poter risolvere alla meglio) il problema del mercato del lavoro Monti dovrebbe farsi un’altra capatina con la Fornero e con i capi dei sindacati (se possibile,o almeno con chi lo voglia accompagnare,anche se,ma direi soprattutto se, atei-comunisti) dal Papa a farsi illuminare e benedire per il bene di tutto il popolo italiano,delle famiglie italiane e dei poveri/disoccupati italiani che attendono fiduciosi soluzioni…da decenni ormai! Su,su coraggio,è lì a due passi!

  8. Laura il 23 January 2012 alle 2:08 pm

    LA LEGGE,PROTEGGE DEI VALORI
    FLASH
    Per uno sciopero,mia nonna è stata lic.dalla filanda. Per innumerevoli anni,alla firma di doc.importanti come DM10inps,F24 V.contrib.,autoliquidazione INAIL ecc.il dat.di lavoro mi diceva:”Laura,io firmo…non mi mandi in galera”.
    Altra storia…Per una semplice nuova norma ist.dal gov.(assegnare subito al lavoratore il nr.di iscr.sul libro matricola)mi sono sentita dire dall’imprenditore:”FIN TANTO CHE QUI COMANDO IO…Lei FA COME DICO IO”.Ho cambiato lav.

  9. Luisa il 13 January 2012 alle 3:27 pm

    Date i sussidi di disoccupazione,così come fanno tutte le democrazie degne di questo nome in Europa e nel mondo, e poi afferratevi quanto volete voi con i sindacati sull’art.18!

  10. Luisa il 10 January 2012 alle 9:40 pm

    Comunque vorrei dare una buona notizia alla Fornero che se la deve vedere con la Camusso per quanto riguarda l’art.18:ai disoccupati d’Italia interessa davvero molto poco la disputa in questione!

  11. Luisa il 7 January 2012 alle 11:17 pm

    gianni_G:tu hai ragione ed è anche quello che penso io francamente…ma la lobby dei sindacati è troppo forte e non credo che un insulso Monti ce la potrà fare,incolume.Anche perchè l’art.18 è (in parte)intriso di buona ideologia ma ahimè solo per pochi eletti (con tessera rossa).Quindi,insieme all’art.18,ce ne vorrebbe un altro,diciamo anche un art.17, che decreti il reddito minimo di sopravvivenza per chi un lavoro non lo trova(magari proprio a causa di sto benedetto art.18 chissà!)

  12. gianni_G il 7 January 2012 alle 4:38 pm

    l’articolo 18 ha molti problemi e deve essere rivisto per difendere tutti i lavoratori senza creare gli “intoccabili”. Oggi difende essenzialmente i sindacalisti, perché gli altri tendono a giungere ad una transazione economica. Altre dovrebbero essere le via per la difesa dei sindacalisti e diverso dovrebbe essere il rapporto azienda-delegato. forse è questo quello di cui hanno paura i sindacati: non essere più una lobby che difende lo status di alcuni a scapito di altri.l’art.18 non è urgente

  13. Luisa il 7 January 2012 alle 2:43 pm

    2.100.000x12x500=12,6mld euro=5% di 30mld/annui = 5% gettito fiscale annuo medio.Monti sa molto bene cosa significa in economia il “residuo” 5% in una curva di distribuzione gaussiana:…si trascura!Il 5% è una quisquiglia e persino su questa quisquiglia,che consentirebbe la sopravvivenza dei disoccupati italiani,la cattiveria/bramosia dei governanti italiani (atei/comunisti o gatto-lici,che è lo stesso)ha la meglio.Complimenti.Io non voglio giudicare,ma Qualcuno che guarda nel segreto lo farà!

  14. Luisa il 7 January 2012 alle 2:29 pm

    Prima dell’art.18 che tutela il lavoratore con tessera rossa,e basta ovviamente,ci vuole un altro art….metteteci il numero che volete voi, fa lo stesso,che tuteli il diritto di sopravvivenza di chi un lavoro non ce l’ha o non ce l’ha mai avuto non certo per colpa sua o gli è finito con la conclusione dell’infrastruttura (vuoto a perdere) di turno!

  15. Luisa il 3 January 2012 alle 12:50 pm

    Oppure devono mettere i sussidi di disoccupazione e prorità assoluta soprattutto agli over 40, disperati, capifamiglia monoreddito, che hanno perso il lavoro…altro che lavoro ai giovani e donne o gay,come, ovviamente, chiedono gli atei/comunisti d’Italia:senza cuore.

  16. Luisa il 3 January 2012 alle 12:46 pm

    Se gli imprenditori per rimanere in Italia a creare lavoro vero,serio e duraturo per tutti, non vogliono l’art.18 dobbiamo fare come dicono loro…mi dispiace ma non abbiamo alternative perchè,non si può fare:
    – a chi tutto=lavoro bello e duraturo con super-diritti-con la tessera rossa però;
    – a chi poco=lavoro brutto e precario senza diritti-senza tessera;
    – e a chi niente=lavoro zero e miseria,senza speranze.
    I sindacati si devono arrendere ai…Gesù Cristi d’Italia, mi dispiace!

  17. Luisa il 29 December 2011 alle 12:22 pm

    E poi perdono è una parola molto gradita a Dio così, può darsi chissà, tutte quelle che con lei fanno rima,come appunto:condono!

  18. Luisa il 28 December 2011 alle 4:12 pm

    Dico che se con-dono fa rima con per-dono potrebbe non essere un caso! Comunque meglio il condono che affamare le genti con tasse assurde.

  19. Luisa il 27 December 2011 alle 12:50 am

    Berlusconi che ridiscende in campo…senza uno straccio di idea peggio di prima…è meglio che se ne sta in panchina che fa meno danni!

  20. Luisa il 27 December 2011 alle 12:47 am

    Allora io dico:
    -o creano lavoro statale per tutti (come nei regimi comunisti);
    -o fanno in modo che le aziende private assumino (con sgravi fiscali importanti come nei regimi capitalistici seri);
    -o danno i contributi di sopravvivenza ai disoccupati (come in tutti i paesi democratici).
    Non possono portare la gente alla fame e alla disperazione,facendo leva sui pacchi/su mensa della Caritas!
    Oggi chi perde il lavoro e ha una famiglia…cosa dovrebbe fare…secondo le loro grandi tecnomenti?

  21. Luisa il 27 December 2011 alle 12:37 am

    …e che anzi ne incrementa il numero nonchè la pressione fiscale!

  22. Luisa il 27 December 2011 alle 12:36 am

    gennaro esposito il 24 December 2011 alle 11:50 am:io semplicemente in Italia vedo sia nel governo, sia nell’opposizione e sia nei sindacati gente che non fa niente per la occupazione/sopravvivenza dei disoccupati.

  23. gennaro esposito il 26 December 2011 alle 8:22 pm

    Cara Luisa,
    nello scrivere:

    Con-dono fa rima con per-dono.

    intendevi, che il condono si elargisce come un… DONO? Era questo il doppio senso? 😉

    Stavolta, non alludevi al “perdono”, cristianamente parlando?!? Possibile? Possssi-bbbb-llle? Pronunciato come lo farebbe l’attore Marco Marzocca!

    😉

    (Buone Feste)

  24. gennaro esposito il 26 December 2011 alle 2:36 pm

    INIQUITA’

    Ci tocca ascoltare pure i pretestuosi ammonimenti! Per es. di Schifani, ai Sindacati, d’esser ragionevoli – traduzione: “CEDERE” – e dall’altra, i Sindacati, a fronte del governo Monti, che si risvegliano, solo ora dal letargo, e dichiarano la “difesa ad oltranza”, dei lavoratori, e dei pensionati!

    Siamo nel pieno del GIOCO DELLE PARTI! Sceneggiate nazionali!

    Chi si occupa, invece, di coloro che, ormai non hanno più nulla? Chi proporrà, seriamente, il REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA?

  25. gennaro esposito il 26 December 2011 alle 2:24 pm

    La società italiana è MOLTO iniqua, sia socialmente, che geograficamente, dall’estremo nord all’estremo sud della penisola!
    Non si fa mai troppo per segnalarlo, neppure politicamente di porvi rimedio!

    Anzi, chi incarna la sfera politica, “scende a patti” con le varie mafie finanziarie, e del crimine organizzato, presenti, sia nelle istituzioni stesse, che sul territorio. (Si parla di “onorevoli imputati nominati al parlamento”!).

    Basterebbe CORRELARE la provenienza dei nominati, al loro agire!

  26. gennaro esposito il 26 December 2011 alle 2:15 pm

    Singoli esponenti pongono quale posta in gioco, la stabilità del patto sociale, al fine d’incrementare la propria posizione di rendita.
    Quale altra spiegazione alla doppia politica, da una parte sull’art.18, e dall’altra le fantomatiche “Gare di bellezza” per beni pubblici miliardari, da elargire a gratis a duopolisti nazionali dell’etere?
    Lo si segnala, e si vien squadrati come “disturbatori”. Mentre fanno il gioco delle tre carte, dicono: “Facci fare! Facci lavorare! Che che vuoi? Ma chi sei?”

  27. gennaro esposito il 26 December 2011 alle 1:59 pm

    La legislazione britannica, dei “prestanome legali”, è dalla parte degli evasori, dei capitali mafiosi, e di chi pilota il fallimento di aziende.
    In Italia, aziende son state suddivise in due componenti, nella bad e nella good corporation, la prima lasciata ai lavoratori licenziati, con la liquidazione trafugata e gli oneri non pagati all’INPS, e la parte liquida e attiva, lasciata ai titolari, gestita sotto false generalità.
    E’ fra le cause della crisi?
    La finanziarizzazione copre questo trend?

  28. gennaro esposito il 24 December 2011 alle 5:25 pm

    La moglie del Presidente americano ha una faccia proprio simpatica e bella.

  29. Luisa il 24 December 2011 alle 1:29 pm

    Mai una sola parola,mai un solo pensiero,mai una sola azione concreta a favore dei poveri disoccupati d’Italia che costringe persino a pagare le tasse sulla prima casa. Non ho parole se non:incredibile e crede pure di poter stare a testa alta tra i grandi d’Europa, che sono tali (forse non lo sa) perchè amano tutti i loro sudditi e non solo una parte (super-agiata per giunta e sempre la stessa) come fa lui!Che vergogna.

  30. Luisa il 24 December 2011 alle 1:22 pm

    Un breve ma sintetico consiglio a Napoliano:ritirata/dimissioni.Mi spiace,davvero, ma proprio l’equità non è cosa sua!

  31. Luisa il 24 December 2011 alle 1:15 pm

    Con-dono fa rima con per-dono.

  32. gennaro esposito il 24 December 2011 alle 12:59 pm

    I Titanic-Italia affonda, e le scialuppe son in numero inferiore ai passeggeri, e allora, o ci si stringe un po’ con un patto sociale rinforzato, reso più solido dal REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA, o il 2012 sarà l’anno delle SOMMOSSEper il pane, in Italia!
    So che c’è gente, che non vuole sentire, “questi discorsi”, persuasa che, il solo parlarne, a mo’ d’incantesimo (?), generi le previsioni dedotte, dalle analisi della situazione!

    Non auspico alcuna sommossa, ma una presa di coscienza generale!

  33. Luisa il 24 December 2011 alle 11:53 am

    Comunque per quanto riguarda il da farsi sull’art.18…conviene interpellare la Chiesa. Bagnasco dovrebbe svegliarsi un pò decidendosi finalmente di illuminarci tutti quanti e farci sapere un pò qual è la volontà del Signore su sta questione.
    Perchè proprio brancoliamo nel buio per quanto riguarda il giusto equilibrio tra i diritti:
    -degli imprenditori tar-tassati (o assistiti dallo Stato solo se grandi);
    -dei lavoratori,super-assistiti dai sindacati;
    -dei disoccupati,assistiti da…nessuno!

  34. gennaro esposito il 24 December 2011 alle 11:50 am

    Cara Luisa,
    il tuo discorso è di lavoratori contro lavoratori, di imprenditori contro lavoratori, di dipendenti pubblici contro privati.

    In una società equa, NON la migliore delle società possibili, ma quella in cui è imnpossibile l’evasione fiscale, e in cui si incentiva il bene sociale, non sarebbero possibili, nè gli imperi alla Berlusconi, nè un numero crescente di persone e famiglie, in dissesto economico.

    Pensi allo stato che tassa chi ha la libera iniziativa, e vedi il pubblico nemico!

  35. Nisami il 24 December 2011 alle 8:14 am

    Lavorare tutti e lavorare meno!

  36. Nisami il 24 December 2011 alle 8:12 am

    Lavorare tutti, lavorare meno!

  37. Silvana il 23 December 2011 alle 10:49 pm

    Giu le mani dall’articolo 18, forse non si ricordano le battaglie fatte per averlo? Vorrei vedere i potenti tecnici e non che stanno al governo se venisse tolto loro tutti i diritti… cosa farebbero? E’ una vergogna!!!!! Silvana

  38. Luisa il 23 December 2011 alle 9:30 pm

    Gennaro esposito:e allora chi tutela chi dà il lavoro agli altri con la propria mente,il proprio lavoro, i propri sacrifici,la propria inventiva e i propri investimenti?
    Nessuno, neanche lo Stato (che tartassa con tasse assurde chi invece dovrebbe benedire perchè crea lavoro vero) a meno chè non si tratti di un’azienda grande che sottostà ai dictat dei sindacati e prende così sovvenzioni dallo Stato. Ma per quelle che non ci stanno, perchè non è possibile farlo senza assistenza,per quelle piccole/medie aziende che proprio non interessano ai sindacati…non c’è scampo:devono solo espatriare e dar lavoro all’estero o giocare in borsa!

  39. rodolfo il 23 December 2011 alle 9:29 pm

    Cambia argomento facci sapere come l’Argentina si è liberata dell’FMI e di tutto l’occidente!

  40. gennaro esposito il 23 December 2011 alle 5:23 pm

    Chi è cristiano sa che il discepolo più attaccato e fedele, alla resa dei conti, rinnegò tre volte Gesù, e prima che il che il gallo cantasse!
    Se persino uno dei discepoli era un “giuda iscariota”, di nome e di fatto(!), e l’altro una brava persona che al luccicar della lama, si rinnega e rinnega chi ama, allora bisogna guardar al mondo con occhi realistici!
    Se non c’è una tutela oggettiva,giuridica, del lavoratore, ogni abuso non solo è possibile ma accade!
    Chi tutela l’essere umano che lavora?

  41. Giancarlo Bettegazzi il 23 December 2011 alle 5:15 pm

    Il tutto và considerato in una fuoriuscita dall’euro.

  42. Luisa il 23 December 2011 alle 4:10 pm

    Ma purtroppo in Italia ciò non avverrà mai perchè chi davvero comanda sono i sindacati che o si fa come dicono loro o si mettono a paralizzare il paese (nella migliore delle ipotesi) o a minacciare/gambizzare (nella peggiore), perché ne va della loro di sopravvivenza…quindi i poveri cristi disoccupati d’Italia non hanno scampo:o la tessera per lavorare nelle grandi aziende statali/parastatali o la nullafacenza.

  43. POPOLO VENETO il 23 December 2011 alle 3:36 pm

    bella quella di carino. gli antichi ormai se ne sono andati…, il fatto è che il crollo attuale ce lo dobbiamo subire noi, e dopo? chissà, del doman non v’è certezza…..

  44. gennaro esposito il 23 December 2011 alle 3:32 pm

    L’ESSERE UMANO si adatta a tutto, e dimentica presto.
    Non c’è niente ch’è per sempre, neanche i VALORI(!), dato che l’unico vero imperativo è quello biologico, l’equilibrio dinamico che ricerca, e deve mantener costantemente per sopravvivere, anche nell’ambiente sociale.
    Che si sia in un lager, in natura, in società, IN UN AMBIENTE LAVORATIVO, “ci si adatta a tutto”!
    Allora l’unica ETICA che val la pena sostenere è quella del rispecchiamento nell’altro, della propria fragilità!
    Bisogna tutelare!

  45. Luisa il 23 December 2011 alle 3:02 pm

    I sussidi di disoccupazione sono necessari perchè, quello che determina la crescita in un Paese è:
    -o la domanda interna;
    -o la domanda esterna.
    Se nessuno ha soldi, neanche il minimo per sopravvivere, perchè la ricchezza del paese non viene ridistribuita capillarmente a tutti ma solo a pochi (sempre gli stessi per giunta)con le infrastrutture,a foraggiare sempre gli stessi soliti noti,la domanda interna viene soddisfatta dalla produzione della Cina, inevitabilmente e…la domanda esterna pure.

  46. gennaro esposito il 23 December 2011 alle 2:23 pm

    Caro “Popolo Veneto”
    anch’io sono favorevole alla PENA DI MORTE, MA… solo per chi prima di commettere un reato, o d’esser accusato per un errore giudiziario d’un reato per cui c’è la pena di morte, abbia preventivamente dichiarato ch’è favorevole a tale “pena”, cioè quando credeva nell’infallibilità della Giustizia, nel ruolo dissuasorio della “pena capitale”, e vedeva tutto in b/n!
    Dovrebbe portar una medaglietta che lo espliciti, col gruppo sanguigno e se favorevole all’espianto degli organi

  47. MGM il 23 December 2011 alle 2:21 pm

    L’ideatore di “Pubblicità progresso”,dopo una una visita in Parlamento,ha coniato il seguente slogan ora in onda su varie TV:
    CHI VIVE SULLE SPALLE DEGLI ALTRI DANNEGGIA ANCHE TE…..
    ….sante parole.
    *****

  48. gennaro esposito il 23 December 2011 alle 2:02 pm

    Caro Levy,
    “quando un lavoratore sa di non poter essere licenziato”, lavora in un regime di diritti, e non di arbitrio, e se “batte la fiacca”, solo nei cartoni animati, come p. es. ne “I Simpson”, dura nella sua occupazione!

    Essendo però che la Vita, non pare proprio un cartoon, ma somigli maggiormente, ad una “tragedia”, ragiona secondo le regole della Vita, e non secondo quelle dei cartoon!

    Chi lavora ha, oltre di che vivere, un ruolo sociale essenziale, per la sua IDENTITA’, ed equilibrio!

  49. Luisa il 23 December 2011 alle 1:34 pm

    Buon Natale anche a te francesco finali…che il buon Dio quest’anno possa entrare finalmente nel tuo cuore duro/ottuso ed in quello dei nostri governanti, sia di quelli di facciata, sia di quelli veri/occulti, perchè si decidano a dare finalmente una buona volta ai poveri disoccupati i sussidi di sopravvivenza,senza i quali mi dispiace,davvero,ma non andiamo da nessuna parte e lo Spread ci condannerà sempre a fare…la fine della Grecia.I’m sorry!!!

  50. levy il 23 December 2011 alle 11:48 am

    Art. 18. quando un lavoratore sa’ di non poter essere licenziato, puo’ battere la fiacca e non gli succede niente. Chi é bravo nel suo lavoro sa’ che non sará licenziato anzi lo pagheranno anche di piú e non ha bisogno di tutele. É una cosa elementare e fondamentale.

  51. POPOLO VENETO il 23 December 2011 alle 11:05 am

    io sono favorevole alla pena di morte per chi importa oggetti o abbigliamenti pericolosi per la salute e sopratutto per chi omette i controlli alla frontiera. pena di morte immediata anche per chi inquina e devasta l’ambiente 23.12.11

  52. fabrizio il 23 December 2011 alle 1:59 am

    NON VI AZZARDATE. MAI. NON TOCCATE QUESTO ARTICOLO. MAI!

  53. gennaro esposito il 22 December 2011 alle 11:14 pm

    Ichino, la Forneno, quelli come Sacconi, Schifani, e “la qualunque”, debbono capire, che “LAVORATORE A TEMPO INDETERMINATO”, ha senso solo nell’accezione di “LAVORATORE NON LICENZIABILE SENZA GIUSTA CAUSA”, e che la flessibilità, passa solo per un solido Welfare! Serve l’assegno minimo di cittadinanza!
    I nuovi posti di lavoro, NON si faranno a spese delle garanzie degli occupati: un gioco in perdita persino per le imprese col degrado di specializzazioni, ambienti lavorativi e prodotti

  54. vincenzo sepe il 22 December 2011 alle 9:40 pm

    PROVO SOLO SCHIFO E METTO TUTTI IPOLITICI E SINDAGATI CONORDI

  55. Nadia il 22 December 2011 alle 7:30 pm

    Laura ha ragione. Direi che è una fotografia di ciò che potrebbe verificarsi se l’Art. 18 venisse eliminato dallo Statuto dei lavoratori. La Sig.ra Marcegaglia aveva dichiarato che l’agenda del governo Monti è uguale a quella di Confindustria. Probabilmente anche su questo. Il rilancio dell’economia e dell’occupazione inizia togliendo diritti ai lavoratori dipendenti? Roba da matti per non dire di peggio.

  56. gennaro esposito il 22 December 2011 alle 6:15 pm

    LA MANOVRA DEL GOVERNO MONT-FORNEROI?!?

    Eh, eh, eh, ma se me lo dicevi prima
    Eh, se me lo dicevi prima
    Come prima
    Ma sì se me lo dicevi prima
    Ma prima quando
    Ma prima no
    Eh, si prendono dei contatti
    Faccio una telefonata al limite faccio un leasing
    Se me lo dicevi prima
    Ma io ho bisogno adesso, sto male adesso
    Ma se me lo dicevi prima ti operavo io
    Ma io ho bisogno di lavorare io sto male adesso
    Eh sto male e sto bene macché il lavoro e mica il lavoro
    Posso mica spedirti un charter
    Bisogna saperlo prima che dopo non c’è lavoro, prima, capito
    […] Se me lo dicevi prima ti dicevo che noi abbiamo bisogno della gente giusta
    Tra l’1,60 l’1,60, tra l’1,60, capito
    Cioè ho capito che quando uno sta male deve arrangiarsi da solo
    […] Ti sei sentito solo
    In mezzo a tanta gente
    Sì ma guarda che di te e degli altri
    A questa gente
    Non gliene frega niente[…]

    (di Enzo Jannacci)

  57. gennaro esposito il 22 December 2011 alle 5:58 pm

    PANCE PIENE PANCE VUOTE

    Chi ha la pancia piena, non capisce chi l’ha vuota!
    Il “buon Monti” lavora per l’Italia, ma che ha deciso sui doppi stipendi, e sulla sua indennità senatoriale? Soprassiede? Lavora solo sulla vite degli altri? Drena per le regole?
    Il “buon Napolitano” davvero capisce ancora i poveri cristi? O la “ragion di stato” è sempre un’ottimo alibi?
    Davvero la proprietà privata non è un furto, anche se l’accumulazione è finanziaria, e i poteri bancario e politico servono le èlites?

  58. ballantaine il 22 December 2011 alle 5:28 pm

    COME MAI RAINEWS NON DA NOTIZIE RIQUARDANTI LO SCANDAOLO SANITA IN PUGLIA DOVE VEDE COINVOLTI TUTTI I VERTICI DEL PD?
    FORZE LA NOTIZIA NON PIACE ALLA NOMENCLATURA DI STAMPO SOVIET
    FORSE CHE LA LOTTIZZAZIONE NON LO PERMETTE?

  59. francesco finali il 22 December 2011 alle 4:41 pm

    buon natale luisa che dio illumini la tua testolina vuota
    amen

  60. Luisa il 22 December 2011 alle 11:38 am

    Calderoli:deve essere molto triste essere costretti ad ipotizzare e dire cavolate (contro i lampanti disegni di Dio per giunta)dai palchi e dai microfoni delle tv…per una manciata di voti!

  61. raffaele ferraro il 22 December 2011 alle 8:05 am

    QUELLI DEL PD,I SIGNORI CON IL SIGARO,hanno perso un treno importante,il treno del riscatto da tutti gli errori commessi nel passato.Hanno mostrato senza più equivoci il loro volto e tanti cittadini si saranno convinti del significato della parola compromesso da loro tanto amata.Compromesso come fallimento della giustizia,della verità,compromesso come sottomissione,compromesso come negazione del nostro futuro,compromesso= accettazione passiva= abolizione di diritti=accettazione povertà=schiavitù

  62. raffaele ferraro il 22 December 2011 alle 7:47 am

    Non è solo l’attacco all’art.18,è la difesa ad oltranza della logica del profitto contro l’italia dei diritti, dell’uguaglianza.E’ la formazione di un apparato statale sempre più efficace nel governo di una società ingiusta con più poveri e sempre maggiori differenze tra le classi.Un’Italia vorace contro un’Italia destinata a patire ingiustizie di ogni genere.C’è bastato poco per capire in cosa fossero specializzati i professori.Non ascoltiamoli e sopratutto diamogli uno scossone forte dal basso

  63. raffaele ferraro il 22 December 2011 alle 7:34 am

    l’attacco ai lavoratori, a quel poco che rimane dei loro diritti, ci sarà se questo governo rimarrà al potere.un vero colpo di stato con il consenso di un partito che ci auguriamo venga definitivamente stigmatizzato come liberal conservatore e classista,il PD.la new economy ha svelato agli italiani la sua caratteristica dalle infinite varianti ma che antepone la logica del profitto alla difesa dei diritti costituzionali,il bene privato a quello comune.Distruggiamo la triade perchè lì è il male

  64. Renato Bedini il 22 December 2011 alle 7:19 am

    L’articolo 18 è feticcio di coloro che contano di far pagare ai lavoratori di oggi e a quelli di ieri (i pensionati) la crescente e iniqua opulenza di una tapace minoranza.
    Il governo Monti è tecnico in quanto braccio armato del predecessore del quale porta a compimento la politica antipopolare. Grave che il PD continui a proporre al proprio elettorato patetiche e inaccettabili motivazioni di tanto scempio.
    Meglio di Monti fa M.Rajoy, che in Spagna taglia le spese e non fa cassa sui poveri.

  65. Luisa il 22 December 2011 alle 12:38 am

    Prima dei 30mld/annui alla SarMerkèl trovassero i 12,6mld/annui per i sussidi di sopravvivenza ai disoccupati d’Italia,ridistribuendo così le ricchezze capillarmente effettivamente a chi ne ha davvero bisogno e non sempre ai..soliti noti!

  66. Massimo il 21 December 2011 alle 9:41 pm

    Vorrei sapere dove erano i sindacati quando si aumentavano le tasse sulle prestazioni mediche.
    Risparmiare benzina decidendo di non uscire un week end si può fare, ma risparmiare sulla salute quando si ha bisogno di cure non è possibile. Ritengo che il mercato del lavoro vada riformato, forse c’e la paura che vengano rivisti per primo i privilegi dei sindacalisti soprattutto in determinati settori della nostra economia?
    Buone Feste

  67. Guido il 21 December 2011 alle 8:02 pm

    L’articolo 18 e’ una anomalia del nostro paese.
    In tutto il mondo chi viene licenziato senza giusta causa ha diritto ad una indennita'(5-6 mesi). Questo fatto ha come risultato che in Italia le aziende cercano di non superare mai i 15 dipendenti per non sottostare all’art.18 bloccando la crescita o pagando in nero gli esuberi. La sindrome del posto fisso garantito e’ contro qualsiasi mentalita’ di azienda o lavoratore moderno e flessibile. Forse dovremmo cambiarci un po la testa.

  68. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 7:16 pm

    Me l’immagino. Ha la faccia di Jannacci. O del figlio, che n’è la copia fedele. Il “licenziato facile”, davanti al Giudice, per furto di bistecca al supermarket!
    Il Giudice, che per mangiare bistecche non deve ricorrere al furto, ha la faccia di Monti, così onesta, così perbene, insomma una personcina così!, ma glielo dice, con tono fermo: “Ha qualcosa da dichiarare in sua discolpa?”
    E il ladro improvvisato, grida all’aula:”Signor Presidente, sono innocente! E’ stata la MANOVRA INIQUA!”

  69. Luana il 21 December 2011 alle 7:16 pm

    La sicurezza piace a tutti ed essere licenziati senza motivo fa paura…ma a dire il vero, trovo odioso il comportamento di alcuni impiegati. Ricordo l’atteggiamento maleducato di una impiegata di banca che fumava sfacciatamente nonostante il divieto e il mio pancione! Alla mia richiesta di rispettare il divieto, mi ha detto: “Sennó che fa?” e il direttore sorridendo ha detto:”Qui siamo in Italia, non in Germania.” Ecco, io li avrei licenziati seduta stante!Naturalmente ho cambiato banca!

  70. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 6:28 pm

    Dalle quinte del governo Monti, gli azionisti defilati, fan schermaglie, anzi le mimano, sull’articolo 18.
    La disfida è tattico-strategica.
    Se il Pdl riuscisse, durante la partita, ad aver una situazione che, contingentemente, regalasse la vittoria sull’art.18, farebbe danni al Pd.
    La cosa sembra improbabile, anche se pure Schifani, chetamente, manda in… avanscoperta di partita al senato, una pedina di due caselle.
    Chi è il ventriloquo/puparo della situazione?
    Che brutto diversivo alla crisi!

  71. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 6:09 pm

    …”ALLA FINE”, LA BCE, LA LIQUIDITA’ L’HA INIETTATA!!
    Se non cambia granchè, o è poca (relativamente al problema da risolvere), o c’è dell’altro, ancora non entrato “nell’orizzonte visibile”…
    C’è la certezza che le banche soddisfino, innanzitutto, i propri fabbisogni, cioè i buchi latenti, sottaciuti, impellenti, ora colmati!
    Oppure, bisognerà riconoscere, la completa “anarchia” globale, nel regno economico-finanziario, oramai insensibile, a qualsiasi leva, vaso comunicante, ccausa-effetto…

  72. TIZIANO il 21 December 2011 alle 5:56 pm

    SAREBBE ORA CHE LICENZIASSERO UN PO DI PARASSITI IN GIRO!!!CHI FA IL SUO DOVERE NON DEVE TEMERE|||LOGICHE COMUNISTE DI ALTRI TEMPI

  73. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 4:50 pm

    Paradossi che addosso ai lavoratori?

    Nel film “Bananas” il dittatore obbliga a portar le mutande sopra i pantaloni per dimostrare che le s’indossano, E CAMBIA I NOMI DEI GIORNI DELLA SETTIMANA.
    Con quest’ultimo criterio si vuol ora chiamare tutti i lavoratori precari, per legge: “lavoratori a tempo indeterminato”.
    Salvo che Ichino, e pare la Fornero, disegnano uno status giuridico da dipendente a tempo determinato, che dovrà sottostare a mille ricatti, al fine di sperare di durare in una dizione puramente nominalistica:”a tempo indeterminato” (determinato dall’impresa, però!)

  74. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 4:43 pm

    Il lavoro non è, per definizione, la stipula d’un “contratto”?
    Perchè uno dei contraenti, dovrebbe aver “il coltello dalla parte del manico”?
    Il governo in carica, come quello precedente, si pone forse dal punto di vista dell’impresa, piuttosto che da quello del lavoratore?

    Ci sarebbe la terza opzione, “nel migliore dei Belpaesi possibili”: una legislazione equa in materia di lavoro; che non si accresce ritoccando l’art.18 dello statuto dei lavoratori!
    Il lavoro è una merce… ma nelle formule!

  75. Luisa il 21 December 2011 alle 3:31 pm

    Levassero i sussidi a tutti gli altri e li dessero ai disoccupati d’Italia…che oramai è giunta l’ora! Mi dispiace.

  76. Luisa il 21 December 2011 alle 3:29 pm

    Persino quell’insulso di Bersani ogni tanto fa finta di dare qualche idea per il rilancio dell’economia in Italia(sempre la stessa vabbè,uguale a quella del neo-Passero=infrastrutture vuoto a perdere)! Ma lui…niente, non esce niente dalla sua insulsa mente=buona solo per mantenersi/scaldare la poltrona in Parlamento!

  77. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 3:13 pm

    Se si hanno molti dipendenti, sotto di se – e non dico necessariamente d’un imprenditore – ci si può ammalare di egotismo, e travalicare, dal ruolo lavorativo, all’idea di se, in generale, come essere…, ma si!, diciamolo pure!, come… essere superiore!
    “Fuoriclasse” o “miglior primo ministro degli ultimi 150 anni”, differenza poca ne fa!
    Ma non si tollera più il confronto, il dialogo, anche nel rispetto dei propri ruoli. E gli viene subito…, rispetto al lavoratore: “Ma tu chi …azzo sei?!”

  78. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 2:50 pm

    Se in gioco è l’equità sociale, e non solo il mercato del lavoro, occorre un solido welfare!
    Diversamente, si potrebbe reintrodurre la schiavitù sudista, o implementar condizioni lavorative alla Charles Dickens!
    Quel che conta è che le condizioni di lavoro, siano ottimali, che l’azienda sia competitiva “di suo”, non tagliando sul salario, ma su altri costi, facendo cioè innovazione!
    Salvo che – marchionnianamente – si ritenga che oggi ci si salvi come “padroni” finanziarizzando e cinesizzandosi

  79. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 2:42 pm

    Nel film “Bananas” il dittatore obbliga a portar le mutande sopra i pantaloni per dimostrare che le s’indossano, E CAMBIA I NOMI DELLA SETTIMANA.
    Con quest’ultimo criterio si vuol ora chiamare tutti i lavoratori precari, per legge: “lavoratori a tempo indeterminato”.
    Salvo che Ichino, e pare la Fornero, disegnano uno status giuridico da dipendente a tempo determinato, che dovrà sottostare a mille ricatti, al fine di sperare di durare in una dizione puramente nominalistica:”a tempo indeterminato”

  80. betta il 21 December 2011 alle 2:19 pm

    Poniamo l’ipotesi di eliminare l’art.18: quale paracadute potrebbe avere chi viene licenziato? Potrebbe avere diritto ad un sussidio minimo di disoccupazione? Può rientrare rapidamente in liste di collocamento?

    Possiamo essere licenziati per diverse ragioni ma forse al datore di lavoro quella preme di più è quella di poter licenziare quando la produzione cala oppure in occasioni di acquisizioni un pò di piazza pulita potrebbe far bene al suo portafoglio senza fare troppa fatica.

  81. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 2:16 pm

    Solo una mente refrattaria alle articolazioni, che s’intravedono nella nostra società, può ritenere che la legge elettorale, la “porcellum”, non sia figlia del del conflitto d’interessi (“anche” se a prima firma del leghista calderoli).
    Dopo di che, si può fingere che il Min. Sacconi fosse apparso sulla scena dal nulla, o che rappresentasse gli industriali in toto ed egualmente i lavoratori!
    Ora è la volta della Fornero che vuole fare “tecnicamente” (!) più e “meglio” (!) di Sacconi sull’art.18!

  82. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 2:11 pm

    PECCATO ORIGINALE
    Se si esclude a priori, l’onnipresente, frustrante discorso sul conflitto d’interessi, non si riesce mai a “tarare” alcun dibattito a misura di Polis, ma lo si destina, a subire le pressioni, di chi si erge, da solo, con un ruolo paritario, se non superiore, rispetto alla Polis.
    Anche il dibattito sull’art. 18 è inquinato da queste scorie sotterranee di potere. Proprio come le pressioni per approriarsi d’un bene pubblico come le frequenze, stimate per una valore di 5 miliardi!

  83. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 2:04 pm

    Se c’è vera globalizzazione, si confrontano in modo diretto il costo del lavoro del lavoratore cinese, con quello del lavoratore europeo e statunitense.
    Gli USA possono contare sull’imperialismo, e sulle poraterei per continuar a stampare dollari, e ricevere in cambio merci e servizi, anche se è evidente che stanno affondando.
    Si confrontano tenori di vita incomparabili. Un cinese spende molto meno per vivere (non che sia un bene)! In Italia si vuole abbassare il costo del lavoro cinesizzandosi?

  84. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 1:58 pm

    La Fornero ha ragione!
    Confindustria ha ragione!
    Berlusconi col suo fido Sacconi c’avevano visto giusto!
    Bisogna licenziare con maggiore facilità!
    Il lavoro è solo una merce. Infatti, si dice: “forza lavoro”, come “cavallo vapore” o chilowattore!
    Bisogna essere più competitivi, e fare più PIL!
    Bisogna crescere, crescere, CRESCERE!
    Questo è un discorso sano per chi ha i miliardi.
    Ma sembra da degente psichiatrico, per chi non ha di che vivere, lo riempiono di tasse, teorie economiche, e sanzioni!

  85. Luisa il 21 December 2011 alle 1:55 pm

    Monti,Passera,Fornero etc.etc.una sola cosa devono fare:
    trovare 2.100.000x500x12=12,600Mld/annui per i sussidi di sopravvivenza ai poveri cristi disoccupati d’Italia.
    Il resto lo farà Dio!

  86. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 1:50 pm

    E’ SOLO BUON SENSO… NON BUONISMO!

    Non si può sostenere il licenziamento senza giusta causa, nel nome della “flessibilità”, senza aver prima chiaro, che il conflitto sociale condurrebbe ad un imbarbarimento generale.
    Si farebbe in nome di un neo-rinato darwinismo sociale? La via per gli orrori alla nazista è corta, e Firenze ce l’ha mostrato di recente!

    Se la società è crudele, e insensibile, verso l’individuo, questi interiorizza non solo come lecito, ma come auspicabile, tale agire, e quindi “l’altro generalizzato” – noi tutti, ci ritroveremmo a subire e ad agire in un ambiente sociale ancor più incarognito.

    Il degrado fa vittime fra gli esclusi e i privilegiati!

    Chiedetevi chi fossero i fascisti del Ventennio, o quale possa essere la visione dei nordcoreani, viste le loro reazioni isteriche alla morte del loro “caro leader”!

  87. gennaro esposito il 21 December 2011 alle 1:37 pm

    Cosa serve ad un perfetto schiavo moderno pronto per la linea di montaggio di marchionne? Non certo una casa, una compagna, dei figli!
    Uno schiavo moderno necessità di lavatrice per lavare quel che indossa e di una doccia per non puzzare. (Se ha igiene e cura personale e amor proprio allora è per se stesso, non vale, è surplus!).
    Quanto lo si deve pagare per fingere che sia un cittadino libero che va pure a nominare i suoi non rappresentanti al parlamento?
    Troppo! Licenziamenti più facili! Heil!

  88. grosella il 21 December 2011 alle 1:15 pm

    ARTICOLO 18 METTE PAURA SOLAMENTE AI VACANZISTI.E’ ORA DI FINIRLA CON I SOLITI MALATI IMMAGGINARI,I SINDACATI PRENDESSERO FINALMENTE A CUORE GLI INTERESSI E DIRITTI DEI LAVORATORI VERI.
    CHI E’ MALATO,DEVE ESSERE VERAMENTE TUTELATO.I SINDASCATI PER TROPPO TEMPO HANNO TUTELATO GLI INTERESSI DEI FANNULLONI,MI DISPIACE DIRLO,MA QUESTA E’ LA PURA VERITA’.ROSELLA

  89. POPOLO VENETO il 21 December 2011 alle 12:16 pm

    dai belli, forza al lavoro che mancano solo 3 giorni a Natale, moderare, moderare e ancora moderare

  90. Luisa il 21 December 2011 alle 10:51 am

    Mario ti faccio presente un piccolissimo dettaglio:tra i compiti di quelli delle FFAA ci sarebbe anche quello di andare a morire per la nostra bella Patria, e ultimamente, new-entry,anche per le Patrie degli altri!

  91. ballantaine il 21 December 2011 alle 10:47 am

    io trovo che la conservazione dell’art,18 cosi come sta, mantenga i privilegi di chi non produce niente, di chi forte di tale art. si mescola a tutti quelli che il loro lavoro lo svolgono con responsabilita, a tutti quelli che soprattutto nel pubblico impiego timbrano e se ne vanno x i fatti loro, tali individui oggi non possono essere licenziati,vedi lavoratori aereoportuali di milano che si impossessavano dei beni altrui vedi dipendenti pubblici che si assentavano dal posto di lavoro

  92. Luisa il 21 December 2011 alle 10:21 am

    …perchè allora non le aprono proprio i sindacati le industrie in Italia, con le loro tante belle e ottuse regolette, riunendo gli operai – loro foraggiatori – in cooperative (così come fa il PD in edilizia con le cooperative rosse)?
    Così diventiamo la repubblica cooperativa italiana, con tutti gli italiani che per poter lavorare devono essere dotati di tessera…e così non se ne parla più!Mi raccomando poi anche la musichetta per le strade come in Corea del Nord!

  93. Luisa il 21 December 2011 alle 10:14 am

    Io dico:le regole del lavoro finora adottate (ed imposte dai sindacati)ci hanno portato un mare di disoccupazione e fiumi di precariato…quindi non possono rimanere così come sono e devono essere cambiate,tenendo conto anche e soprattutto direi delle esigenze degli imprenditori perchè:
    -ci possono essere imprenditori senza operai;
    -ma di certo non ci possono essere operai senza imprenditori.
    E neanche possiamo fare in modo che rimangano in Italia solo gli imprenditori “graditi” ai sindacati.

  94. Antonella il 21 December 2011 alle 9:08 am

    I sindacati che ridottisi in un’altra casta, ora sbraitano mi fanno ridere. Dopo aver acconsentito a troppo, essersi schierati in ripetute occasioni dalla parte dei potenti, oggi fingono di difendere i diritti dei lavoratori, ma è troppo tardi. Per quanto mi riguarda hanno perso ogni dinità e credebilità, al pari dei politici. Da questo mio giudizio severissimo nei loro confronti, escludo un po’ la CGIL, ma solo un po’!

  95. Antonella il 21 December 2011 alle 9:04 am

    Riformare l’art.18 non serve a nulla, come non servirà a nulla nessuna delle tasse imposte ai cittadini onesti, che già erano a raschiare il fondo! Fare cassa riducendo un popolo alla disperazione sarà il prezzo che pagheremo per anni e anni di anarchia, per aver consegnato il nostro paese nelle mani di politici irresponsabili, disonesti, corrotti, incapaci. Abbiamo acconsentito che fossero questi a rappresentarci e ora ne paghiamo tutte insieme le atroci conseguenze!

  96. belandi70 il 21 December 2011 alle 9:04 am

    Il piano è sempre più evidente. Passati i 60 anni quando oramai
    il rendimento sarà evidentemente più basso e le assenze per malattia più alte le aziende avranno tutta la convenienza a sostituire il personale con altro più giovane e meno retribuito grazie ai salari di ingresso più bassi e all’azzeramento delle indennità (anzianità, livelli di inquadramento ecc.). I licenziati saranno impossibili da ricollocare (con la coda che c’è per un impiego si è già irricollocabili dopo i 40). Ora basta!!

  97. POPOLO VENETO il 21 December 2011 alle 8:55 am

    TUTTO QUESTO CASINO PER CONTINUARE A TENERE UNITA QUESTA I-TAGLIA, MA CHE OGNUNO SI ARRANGI CON I SUOI SOLDI ED I SUOI SACRIFICI, E PER GLI ALTRI… PAZIENZA, ABBIAMO TIRATO IL CARRO ANCHE TROPPO, E’ ORA CHE OGNUNO VADI PER LA SUA STRADA. NOI DOBBIAMO SEMPRE PAGARE E GLI ALTRI MANGIANO, a f. c.

  98. POPOLO VENETO il 21 December 2011 alle 8:54 am

    In coda x fare i regali????? in miniera bisognerebbe buttarli, altro che shopping e corsa al modello consumista americano d.m.

  99. POPOLO VENETO il 21 December 2011 alle 8:53 am

    Gennaro io non inneggio alla pena di morte, ma sono favorevole alla sua applicazione in efferati ed crudeli casi, e allora? A mali estremi, estremi rimedi. La pernacchia la riservi a qualche suo “vicino” etico
    Medaglia d’oro al vigilante di Taranto e pena di morte immediata per i bastardi di banditi. GENNARO, vuoi mantenerli tu a casa tua con i tuoi soldi questi criminali assassini???? IO NO DI CERTO, purtroppo in uno stato di cacao mi tocca. Al direttore: io ho il diritto di repplica in un paese civile, capito? 20.12.11

  100. Mario il 20 December 2011 alle 10:45 pm

    Se davvero vuol fare equità eliminiamo i privilegi sulle pensioni alle FFAA.

    Volevo chiedere al Ministro Fornero, se informata dei privilegi al personale delle forze armate, (esercito, carabinieri, aviazione e marina) sulla materia dei famosi anni di “abbuono” (1 anno regalato di versamenti contributivi ogni 5 anni fino ad un max di 5 anni contributivi). Grazie!

  101. rodolfo il 20 December 2011 alle 8:37 pm

    Questi personaggi vanno rieducati!

  102. fabrizio il 20 December 2011 alle 7:44 pm

    Comprendo molte delle preoccupazioni ed in parte le condivido, anche se lavorando io nel privato, il problema del licenziamento senza giusta causa lo vivo ogni giorno con commesse da cardiopalma.
    Detto cio’, se vogliamo parlare di giusta causa allora che sia applicabile: Garantiamo nei fatti e non a parole che chi non fa nulla venga cacciato.Questo non solo a beneficio del datore di lavoro, ma anche dei colleghi che devono recuperare tutte le inefficienze del furbo. E nel mio gruppo sono il 20%

  103. Adalberto il 20 December 2011 alle 7:43 pm

    Dibattere il tema dell’utilità o meno dell’abolizione dell’art. 18 è occuparsi idiologicamente “de minimis” nella ricerca delle cose da fare per il rilacio dell’economia e dell’occupazione. Serve per contro occuparsi di infrastrutture,di semplificazione delle procedure, di ricerca, di qualificazione, di giustizia efficiente,….., ovvero serve un disegno strategico di politica industriale di cui da troppo tempo si è persa ogni traccia.

  104. gennaro esposito il 20 December 2011 alle 6:43 pm

    Davvero il popolo italiano è ignavo? o c’è una convenienza di nicchia generalizzata, che si configura come mafiosità, in conformità con la “curva normale”?

    A CIASCUNO IL SUO?

    Riconoscere il “realismo” di Machiavelli, o condannare chi agisce da dietro le quinte, di un governo, che non pare per nulla “tecnico”? Cioè equidistante dalle parti?
    Questo è un governo che, sinora, prende di mira, i grandi numeri inchiodandoli alle solite medievali italiche gabelle!
    5 mld. di frequenze a gratis a chi?!?

  105. gianfranco il 20 December 2011 alle 6:15 pm

    Il contenuto dell’art. 18 è chiaro che deve essere migliorato nella misura come tutto è perfettibile; credo in questo caso debba essere migliorato nel senso che le imprese non possono fare a meno del lavoro di giusti operai come gli operai non possono fare a meno di un giusto rapporto con delle valide imprese.

  106. tony il 20 December 2011 alle 6:12 pm

    Purtroppo viviamo in una economia globale senza regole. E noi qui stiamo ancora a giocare nel cortile di casa con l’art.18, governo tecnico, pensioni, manovre economiche a giorni alterni…… Ci sono operai nei paesi emergenti che lavorano privi di ogni elementare regole: di sicurezza, orario di lavoro, salari, …… e i loro prodotti li troviamo a sottocosto nei mercati, a volta ci sono prodotti spacciati per made in italy quello che made in italy proprio non è. continuare così il destino è segnato.

  107. gennaro esposito il 20 December 2011 alle 6:08 pm

    Il degrado soiciale è un venir meno del patto sociale verso l’ambiente di lavoro, le condizioni lavorative, l’insensibilità verso lo sfruttamento, una classe politica che non è all’altezza nè dell’Europa nè del dominus bancario finanziario!

    Tutti gli esclusi sentono gorgogliare lo stomacom, e se non è lo stomaco, è la percezione, dell’ingiustizia sociale, aldilà del mare di parole mediatiche e in politichese, che non hanno alcun riscontro reale nella vita di tutti i giorni!

  108. Vera Rizzo il 20 December 2011 alle 6:06 pm

    Cui prodest? La Marcegaglia dichiara oggi che vanno rivisti in parte gli ammortizzatori sociali. Cito “”non può esserci un disegno che attribuisce solo alle imprese il costo delle indennità. Come in tutti i paesi ci può essere una parte del costo per le aziende, ma per una parte i costi devono essere sussidi di disoccupazioni pubblici”.
    Non ho commenti.

  109. Francesca Gatti il 20 December 2011 alle 5:48 pm

    Sinceraqmente, credo nella buonafede del Ministro Fornero, un po’ meno sulla sua capacità di analisi di una realtà che sembra sfuggirle di mano. Dopo una manovra sulle pensioni di crudezza indicibile, ora va a sbattere contro l’art.18. La sig.ra non ha credibilità. La sig.ra non ha sposato un operaio ma il prof. Deaglio, suo figlio non ha un ‘edicola ma insegna presso la stessa università in cui insegnano i suoi genitori,il cognato non è un tassista ma il giornalista Deaglio. Che tristezza….

  110. olga raciti il 20 December 2011 alle 5:25 pm

    Sono d’accordo per aumento stipendi ma si deve diminiure le tasse alle imprese
    Sono anche d’accordo per una flessibilità ma con regole sia per i lavoratori che per gli imprenditori
    Quello che tutti debbono capire e’ che se ci sono troppe tasse , troppi rincari , tutti noi cercheremo di non spendere : recessione
    Tagliare drasticamente la spesa pubblica , sono i governi ad avere fatto il debito non noi
    Eppoi se non ci sono imprenditori e investitori dove vanno a lavorare questi lavoratori

  111. orazio1946 il 20 December 2011 alle 4:54 pm

    l’ articolo 18 non può e non deve essere toccato perchè è l’ unica possibilità che resta al lavoratore di essere tutelato anche quando qualche sindacato o sindacalista per interesse o per antipatia personale non svolge appieno il suo mestiere.Chiaro Signor Ministro? Anche il lavoratore deve avere il diritto di rivolgersi alla magistratura per vedere tutelata la propria dignità che non può essere liquidata secondo la logica monetaristica degli industriali. Per andare avanti non si torni al passat

  112. giovanni storni il 20 December 2011 alle 4:26 pm

    deve esserci uguaglianza per imprenditori e dipendenti: art 18 non e’ uguaglianza, e’ di parte. se una persona e’ seria e lavora il suo merito gli conservera’ il posto di lavoro. troppe volte questo diritto produce danni al dipendente, allo imprenditore, alla italia. va tolto ed il merito reciproco paghera’ tutti.questo vincolo e’ primitivo e non da competitivita’ che vale per le imprese ma anche per i dipendenti. io ho lavorato come dipendente e come imprenditore e credo che art 18 e’ negativo.

  113. Maurizio il 20 December 2011 alle 4:10 pm

    Sarei curioso di sapere dalla Fornero quali siano gli elementi di equità nella manovra sulle pensioni, per cortesia siccome anche noi siamo “Dumb” ce lo spieghi chiaramente. Grazie
    Maurizio

  114. alfa il 20 December 2011 alle 4:08 pm

    I nostri stipendi bassi? Certo, in diversi paesi europei gli stipendi sono piu alti, oltre al fatto(come nel caso mio, come già disse tempo fa) sono anche piu bassi perche(nel pubblico) ti fanno fare(tutto l’anno) lavori di 2-3 livelli piu alto e ti becchi la paga del tuo livello, rimettemdoci di anno in anno, nel caso da 20 anni. La presa in giro maggiore viene con le pagelline : io risulto sempre tra gli ultimi, perche il capo del personale nemmeno sa cosa fai e quanto fai! Scontento massimo P

  115. Pietro G. il 20 December 2011 alle 4:05 pm

    Sento che la RAI sta per essere completamente smantellata. Credo che lo smantellamento della RAI sia l’esempio di come il Governo Monti intenda smantellare l’Italia. Con questa prospettiva prenderebbe un senso anche l’ultima manovra economica e gli attacchi all’art. 18. Forse è il caso che qualche partito politico drizzi le orecchie.

  116. Valerio Zaffalon il 20 December 2011 alle 3:43 pm

    Classe politica, sindacati e Confindustria sono i responsabili dello sfascio del sistema italiano e del debito pubblico degli ultimi 20 anni. In questo momento devono sorvegliare l’operato del governo Monti e non porre veti incrociati solo per alzare il solito fumo, confusione e distrarre l’opinione pubblica. Discutete le proposte e contribuite a fare il bene di TUTTA l’Italia. Questo é il mandato che NOI cittadini, non voi, abbiamo dato al nuovo governo. Non é una generalizzazione ma realismo

  117. saro il 20 December 2011 alle 3:41 pm

    é evidente che la ministra è in stato confusionale, i suoi preconcetti ideologici fanno sì che non veda la realtà , cioè il fatto che le sue idee erano valide fin quando restavano dentro un’aula. Purtroppo questa mancata presa di coscienza la espone al ridicolo e la fà reagire da arrogante

  118. loris il 20 December 2011 alle 3:07 pm

    quello che salta all’occhio immediatamente e’ che l’unico sindacato a dire la sua e’ la CISL. ma c’e’ ancora la CGIL ? ricordiamoci che e’ il maggior sindacato italiano. c’e’ forse qualche dictat ai media che impone di citare la CGIL il meno possibile ? mahh !!!?

  119. Italiano 100% il 20 December 2011 alle 3:03 pm

    Ricordo alcune parole di Della Valle…(che non è certo l’ultimo arrivato!!!) “In un periodo di grande incertezza, bisogna dare certezze ai lavoratori e famiglie”.

    IO aggiungo
    Questo è il governo delle Banche…che ben presto si impossesseranno anche degli altri Stati dell’Unione e renderanno la vita impossibile ai cittadini che non avranno soldi per mangiare (Nuovo Ordine Mondiale – club Bilderberg).
    Buon Natale a tutti.

  120. POPOLO VENETO il 20 December 2011 alle 2:30 pm

    ai calciatori??? gli sestemerei io per benino le partitine col trucco……

  121. giuseppina il 20 December 2011 alle 2:29 pm

    Abolire l’art. 18 è un rischio per coloro che hanno compiuto 50 anni e sono in Cassa Integrazione e pochissime possibilità di trovare lavoro, un rischio per quei poveri giovani che non trovano lavoro studiano e vivono con i genitori, ch hanno 50 anni con un posto che ormai di fisso non ha nessuna garanzia, se la validità di questo 18.
    I sacrifici li si fa, dobbiamo pagare di più e si paga ma le garanzie per un futuro per i giovani e per i loro genitori dove sono?

  122. fabio il 20 December 2011 alle 2:19 pm

    Bonanni vergognati al pari di questa classe polita di inetti ladri/collusi dopo aver fatto firmare il contratto fiat togliendo diritti per un tozzo di pane adesso urli nelle piazze ma vegognati
    Cosa ti aspettavi ?Questi ci vogliono schiavi cinesi e possibilmente morti prima della pensione per poi schiavizzare i nostri figli

    SVEGLIAMOCI………….

  123. Guido il 20 December 2011 alle 2:11 pm

    Dobbiamo capire tutti, ma proprio tutti che è terminato un periodo storico iniziato sin dai tempi dell’invenzione delle macchine a vapore. Ora i paesi sino a ieri considerati poverissimi si stanno più o meno risollevando, che la tecnologia stà trovando nuovi modelli di produzione che trasformeranno immancabilmente la divisione del lavoro e che tutto,o la gran parte,del nostro modello di vita andrà in soffitta. Gli Stati Uniti d’Europa chiedono duri sacrifici oggi per un futuro migliore.Ciao

  124. andrea il 20 December 2011 alle 1:53 pm

    Sono daccordo nel liberalizzare il mercato del lavoro.
    Liberalizziamo i Tassisti, le Farmacie, gli Avvocati, i Notai, i Giornalisti e tutti quei dirigenti che, dopo aver fatto disastri, se ne vanno solo dietro compensi milionari.
    Buon Natale

  125. Roberto 58 il 20 December 2011 alle 1:41 pm

    Siamo in un paese dove da sempre il rapporto tra teoria e pratica passa per infinite interpretazioni poco ortodosse. Dare in mano a certe imprese, che da anni approfittano di una flessibilità selvaggia sfruttando intere categorie perché indifese, un’ennesima opportunità come la cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori è come dare una scatola di fiammiferi ad un piromane. Non abbiamo il welfare del nord Europa, non ci sono i soldi, quindi che si fa? Ci impicchiamo?

  126. Luisa il 20 December 2011 alle 1:29 pm

    E comunque proprio i sindacati non hanno alcun diritto di discutere i termini del mercato del lavoro, considerato che in tutti questi anni di stra-potere non hanno prodotto altro che disoccupazione dilagante per tanti o,nella migliore delle ipotesi,precarietà per alcuni, preoccupandosi solo di assicurare mega-diritti per i loro affiliati (sempre più pochi per giunta ma sempre evidentemente in numero giusto-giusto per foraggiarsi).

  127. angelo il 20 December 2011 alle 1:17 pm

    Io sono un imprenditore, e Vi posso dire che ho bisogno di persone che lavorano con mè, e sono disposto a tenermi stretto chi si impegna e fa il suo dovere, purtroppo però anche tra i lavoratori dipendenti ci sono tanti furbi!!! cè chi fa il secondo lavoro e lavora solo in quello, chi conosce perfettamente i suoi diritti ma non i doveri e tante situazioni sgradevoli.
    Forse cosi diventeranno tutti un pò imprenditori?

  128. Geremy il 20 December 2011 alle 1:10 pm

    Lettera per gli italiani da parte dell’Economista della MMT:
    “Noi ci teniamo alle persone comuni, l’Italia è un grande Paese e un’economia importante. La MMT e i programmi di piena occupazione sono i due mezzi più cruciali per aiutare la gente a uscire dalle crisi gravi come questa. Minsky e la comprensione delle frodi di Wall Street ci servono a prevenire altre crisi in futuro. Il gruppo è entusiasta all’idea di venire in Italia e di lavorare per voi. L’unione fa la forza.” William Black

  129. capricorn one il 20 December 2011 alle 1:04 pm

    SONO UN CONSERVATORE perché voglio conservare quello che resta dei diritti dei lavoratori dipendenti. Negli ultimi 20 anni ci hanno tolto la contingenza che difendeva il potere di acquisto degli stipendi, hanno introdotto il precariato che annienta le speranze dei giovani, hanno spinto sempre più avanti l’ età in cui si andrà in pensione. Adesso VOGLIO CONSERVARE IL DIRITTO DI NON ESSERE LICENZIATO perché sto antipatico al capo o non vado a letto con lui (se donna) o esprimo idee di sinistra.

  130. Margherita il 20 December 2011 alle 12:25 pm

    Grande delusione questo governo tecnico, troppo simile al precedente. Unica differenza: non farà fallire l’Italia (forse), ma chiedendo sacrifici con finte lacrime a chi lavora, guadagna poco e paga le tasse. Beh, complimenti!

  131. Pippo il 20 December 2011 alle 12:02 pm

    Sembra che in questo paese,l’unico problema siano i diritti di chi lavora.Vorrei tanto che tutti i politici andassero a lavorare una settimana o in fonderia,o in un cantiere o in un altro posto dove gli operai si fanno un mazzo incredibile….allora si che capirebbeo che occorre più rispetto per chi lavora.Signori politici,si stabene su una sedia o su una poltrona,vero?Complimenti!

  132. pedro il 20 December 2011 alle 11:39 am

    Noi possiamo salvare il paese, usiamo il buon senso e con seriata’ e tenacia impegnamoci a fare il nostro dovere, nel luogo di lavoro, in famiglia, usiamo i pochi mezzi che abbiamo razionalmente e diligentemente.
    Non saranno le riforme dell’articolo 18, le fabbriche che chiudono non salvano i lavoratoie tutelati dall’articolo 18; cosi sar’ per tutti e questione di tempo, i diritti sono garantiti finche’ ci sono le risorse; bisogna lavorare seriamente a tutti i livelli!

  133. ribalda il 20 December 2011 alle 11:38 am

    Per risolvere l’annosa questione dell’art. 19 della legge 300/70 (ormai vetusta di ben 41 anni)è sufficente portare il limite dei 15 dipendenti a 30-50 dipendenti. Le aziende sono terrorizzate dal superamento dei 15 dipendenti a causa dell’eccessivo peso economico che grava sulle stesse. Da sondaggi fatti, si è potuto rilevare che, alla modifica di tale numero, ci sono disponibili 100.000 (centomila) posti di lavoro. Il tutto senza costi aggiunti
    vi per il governo.

  134. alfa il 20 December 2011 alle 11:27 am

    senza lavoro, non si vive e se si tocca l’art.18 sappiamo cosa potrebbe succedere : oggi lavori, domani sei a spasso e a lungo! E se sei single, peggio per per te! almeno chi vive in famiglia potrà mangiare, i single, dopo un po’, no! Come Joe sono uno da 1200 euri al mese che diventeranno meno grazie all’aumento di Irpef locale. Meno stipendio = meno pensione. Come Dip Pubblico, lo stipendio non aumenta da tre anni : siamo speciali : per noi il costo della vita mai aumenta!
    Ciao P.G.

  135. Marco il 20 December 2011 alle 11:26 am

    Prima la scala mobile,poi le pensioni,adesso l’art.18.
    Sarebbe il caso di adeguarsi alla Germania,dove un operaio guadagna 2.500 euro,piuttosto che rincorrere il modello cinese.
    La sinistra borghese e radical chic,schifata dagli operai ricordi da dove proviene.
    Svendere diritti di civiltà non vi farà uomini migliori.
    Tenete presente che,in questo momento,il welfare sta facendo da ammortizzatore sociale.
    In un paese civile,i diritti vanno estesi a chi ne è privo,non tolti a chi ne ha!

  136. pedro il 20 December 2011 alle 11:18 am

    Abbiamo raggiunto il fondo ora per andare piu’ giu’ bisogna scavare, tutta la nostra societa’ e’ marcia, pochi fanno il proprio dovere altri campano di furbizie e malaffare, basta andare negli uffici della pubblica amministarazione, nelle scuole, o in qualsiasi altro luogo pubblico,e poi vero che i mezzi a disposizione sono scarsi ma il personale ne fa un uso improprio per non fare cio’ per cui sono salariati, i manager pubblici non sono altro che i riciclati della politica

  137. Luisa il 20 December 2011 alle 11:08 am

    Come mai in tutti questi anni di stra-potere,dove hanno lavorato e mantenuto il lavoro solo i loro amici tesserati/foraggiatori non hanno mai fatto uno sciopero o una dimostrazione in piazza per tutti i fratelli (d’Italia)disoccupati che un lavoro non ce l’hanno mai avuto e continuano ad avere difficoltà a trovarlo?
    Le regole del lavoro finora da loro imposte hanno prodotto un mare di disoccupati. Si devono arrendere:non è che possono lavorare solo i tesserati. Mi dispiace ma non siamo in URSS!

  138. Manuela il 20 December 2011 alle 9:56 am

    Perchè avere tanti precari? Rendiamo precari TUTTI!! Tutti precari, giovani, meno giovani, anziani, anzianissimi, facciamo in modo di lavorare tutti con la paura costante di venir cacciati senza una buona ragione, senza un valido motivo, solo perchè il datore di lavoro preferisce, ad un certo punto, mandare via uno che lavora da 10 anni presso di lui (e magari si permette di chiedere un aumento) e prendere al suo posto uno stagista a costo zero. Estendiamo questa norma del “calcio nel sedere” anche alle grandi aziende, così Marchionne non dovrà più nemmeno perder tempo e fatica a “concertare” un licenziamento immotivato. Ma si! Perchè far vivere nell’incertezza solo chi lavora nelle piccole aziende quando si può far vivere nell’incertezza tutti? Questa è la VERA equità, no? E poi siamo o non siamo in Europa, dove l’art.18 non esiste? E allora perchè farlo esistere solo da noi? saremo mica diversi dagli altri? Certo che no, siamo proprio come gli altri stati! Infatti da noi non ci sono la mafia, la corruzione, gli evasori fiscali, i salari da fame, precariato selvaggio, scolarizzazione penosa…no no, noi siamo proprio come tutti gli altri, quindi adeguiamoci! VERGOGNA A CHI CONTINUA A TIRARE IN BALLO L’EUROPA! Adeguiamo tutto all’Europa allora!

  139. Giancarlo il 20 December 2011 alle 9:19 am

    Una risorsa centrale e preziosa per una azienda sono le persone. Inserire una persona in azienda richiede un investmento in addestramento e formazione. Se la persona svolge correttamente la sua mansione non ha certo senso sprecare tale investimento licenziandola per motivi futili. Lo stereotipo per cui il padrone è sempre cattivo e l’operaio è sempre sfruttato andrebbe superato con la stessa determinazione con cui andrebbe cancellato il precariato. Aloha

  140. giuliocara il 20 December 2011 alle 8:01 am

    Penso sia sbagliato “Ideologizzare” la questione storica : Padrone-lavoratore;Il mondo e’ cambiato.La Marcegaglia, dimentica che non esiste un piano industriale, alcune imprese sane, hanno chiuso e licenziato senza ragione se non,il maggior profitto,(vedi Vinlys e altri).La Camusso, purtroppo non ha piü alle spalle,la classe operaia,ma solo una parte di quella che fu. Le “giuste cause per licenziare” esistono giä. I Padroni Investano anziche portare soldi all’estero.Non scontro, ma Incontro. G.

  141. williams il 20 December 2011 alle 7:30 am

    ANCORA L’ART.18 PER PRENDERE IN GIRO.
    i professori sono teorici.
    QUI ABBIAMO BISOGNO DEL LAVORO TROPPI ANNI DI PRECIATO ALMENO PER IL CASO DI MIA FIGLIA. 12 ANNI.
    VI PREGO CI SONO MILIONI DI RAGAZZI DISOCCUPATI E VOI AVETE TUTTI I FIGLI SISTEMATI COME RICERCATORI O ALTRO SETTORE IMPORTANTE.
    NON ABBIAMO LA RACCOMANDAZIONE PERTANTO NON RIESCE AD ENTRARE
    FISSA.
    MA POICHE’ la rabbia dei disoccupati è tanta temo e ho paura che qualcosa di grave succederà.

  142. WILLIAMS 97 il 20 December 2011 alle 7:27 am

    Non credevo a questa età cioè a 65 anni dopo 44 anni di lavoro.
    di dover parlare di lavoro e sostenere mia figlia disoccupata con oltre 12 anni di preciarto e quindi esperienza.
    Non è raccomandata e non riesce ad entrare in un posto di lavoro.
    Ha avuto richieste di assunzione a tempo indeterminato ma non ha la raccomandazione ed è uscita il 30 novembre dopo due anni di contratto interinale(l’ultimo):
    Ora è straziata ed abbandonata depressa e sotto tranquillanti.
    LAVORO LAVORO LAVORO LAVOR

  143. Alessandro il 20 December 2011 alle 7:10 am

    Corradino in tema di pensioni : non è esustivo l’esempio di un giovane operaio che avendo inziato a lavorare a 16-18 anni, con quaranta anni di contributi non potrà andare in pensione. Pensi ad un giovane laureato in ingegneria o medicina che iniziando a lavorare a 26-30 anni non potendo più riscattare il periodo universitario e di specializzazione vedrà mai la pensione ? Perchè far pagare lo scotto di tutto questo agli incompevoli in quanto c’è chi continua a percepire ciò che non ha versat

  144. angelo il 20 December 2011 alle 7:05 am

    ART 18. sarebbe opportuno che ci sia piu concertazione, evitando le diateribe tramite i media. reputo opportuno mantenere l art 18 per i già assunti mentre per i nuovi,per eliminare la precarietà,un contratto di prova di tre anni e solo successivamente anche per loro subentrerà il 18

  145. bianca maria il 20 December 2011 alle 5:08 am

    La Camusso che si batte a difesa dell’art. 18 è un fatto normale. Ma che Bonanni ed Angeletti, i quali fino ad ieri, quando c’era il cav. in sella, avevavo fatto approvare tutte le iniquità possibili “contro” i lavoratori, compreso il contratto voluto da Marchionne, tanto da essere pesantemente contestati, ad un tratto si ritrovino a fianco dei diseredati, appare alquanto strano! C’è del marcio nei loro comportamenti? Loro, al pari di Scilipoti, da chi sono pagati? Una citoyenne

  146. renato il 20 December 2011 alle 4:43 am

    Quando governa un governo tecnico avviene tutto questo. Ognuno dice la sua. Ognuno ha ragione. Il governo tecnico serve solo a chiedere soldi e tutti i politici eviteranno di mandare al voto gli elettori. Fino al 2013 sarà sempre così. Renato

  147. Riccardo il 20 December 2011 alle 3:53 am

    Art 18, statuto dei lavoratori: tutto giusto nell’epoca in cui sono stati resi legge, ora però le cose sono cambiate, non abbiamo più lo stesso tipo di tessuto industriale e neanche la stessa forza economica. Le riforme devono toccare tutti i settori, se vogliamo attirare sia capitali esteri che dare spinta alla nostra economia. Ci sono altre riforme di sicuro nel cassetto, mi fido dell’intelligenza e questi, tra cui la Fornero spicca, mi sembrano all’altezza e mi fido del presidente.

  148. Alberto il 20 December 2011 alle 1:25 am

    Le lacrime di coccodrillo della Fornero di qualche giorno mi fanno sorridere ( x nn piangere) …. Tre sindacati divisi mostrano tutta la loro debolezza, infatti il governo decide di affrontare quelle battaglie (art. 18) che sa di vincere più facilmente (ovvero che gli oppongono il nemico più debole) .
    Le ns. aziende hanno bisogno di imparare a crescere, a concepire e realizzare progetti, e superare il drammatico problema di dimensioni che vivono, non di licenziare al minor costo ….

  149. alex pordenone il 20 December 2011 alle 12:52 am

    dopo la fregatura sulle pensioni ora tocca al’articolo 18. fra non molto ci ritroveremo a far concorrenza al bangladesch,questo si che e’ un modo civile di progettare l’economia in un paese civile e democratico.italiani sveglia che qua’ ci fottono x bene

  150. Luisa il 20 December 2011 alle 12:38 am

    Una cosa non è chiara:la Camusso e company come intenderebbero risolvere/attenuare il problema della disoccupazione in Italia? Ancora e sempre con lavoratori di:
    -serie A(con superdiritti -loro amici e tesserati/foraggiatori);
    -serie B(precari senza diritti/solo doveri futuri disoccupati);
    -serie C(disoccupati poveri-cristi che non sanno come campare)?

  151. CICCIO il 20 December 2011 alle 12:07 am

    POTREBBE ESSERE UN’IDEA , SE INVECE DI SMANTELLARE LA SICUREZZA DELLE FAMIGLIE (CONSUMATORI) , S’INVITASSERO I FURBETTI A NON PORTARE PIU’ I SOLDI IN SVIZZERA ED INVESTIRE IL CAPITALE IN NUOVE RISORSE PRODUTTIVE ? FORSE SI POTREBBE ESSERE PIU’ COMPETITIVI E MENO CINESI ?
    IN BUONA SOSTANZA I RILANCIATORI DELLE CRESCITA SANNO CHE ANCHE PER PAGARE UN FRIGO A RATE CI VUOLE LA BUSTA PAGA ?

  152. Cosimo il 19 December 2011 alle 11:14 pm

    Signora Fornero, lei è arrivata dov’è attraverso le vostre incostituzionali agenzie interinali, con contratti di sole settimane o perfino giorni…? Lei ha una famiglia? Lei veramente vive con appena 600 € al mese…?
    Vuole avere sulla coscienza milioni di famiglie alla fame…?
    Rifletta, e rifletta anche la Sig.ra Marcegaglia, l’incapacità di essere concorrenziali nel mondo,non deve essere a scapito del lavoratore che non ha nulla da rimproverarsi. Lavoratori saranno anche i vostri figli,no?

  153. saro il 19 December 2011 alle 10:47 pm

    nel mio precedente commento fra virgolette volevo dire a parte le parole senza giusta causa

  154. saro il 19 December 2011 alle 10:45 pm

    è del tutto evidente che la ministra è in mala fede oppure non ha neanche idea di cosa si stà occupando,difatti a parte il fatto che non conosce il significato delle parole <> cosa che la marcegaglia per interesse fà finta di non sapere, sarebbe compito dei media ricordare alle signore che la materia è stata oggetto di referendum popolare , ma sopratutto alla ministra il fatto che non essendo stata eletta non ha il diritto dell’arroganza di non rispettare la volontà popolare

  155. ANTONIO il 19 December 2011 alle 10:29 pm

    MA DOVE ERANO I LEGHISTI FINO AD UN MESE FA???BUFFONI ORA FANNO GLI OPPOSITORI…PRIMA INVERCE LECCAVANO……

  156. Erasmo il 19 December 2011 alle 8:52 pm

    Forza sindacati!
    Il presidio a Montecitorio è poca cosa.
    Ci vuole altro.

  157. Paolo il 19 December 2011 alle 8:49 pm

    La discussione è incentrata, di proposito, sull’art. 18 per il semplice motivo che, altrimenti, dovrebbero affrontare quelle che sono le vere cause della crisi occupazionale. ….licenziare per assumere…semplicemente assurdo….è come nutrire un bimbo facendo morire di fame un altro,magari più debole e malato.Solo chi conosce il lavoro per averlo letto su un libro e conosca ancor meno l’ Italia può immaginare una tale sciocchezza!

  158. francesco scifo il 19 December 2011 alle 8:45 pm

    Cari lavoratori, fatevi sentire, scrivete tutti al Presidente del Consiglio ed a quello della Repubblica: esigete l’attuazione dell’art. 46 della Costituzione.Solo attraverso il coinvolgimento dei lavoratori nella direzione del processo produttivo e nella partecipazione agli utili, possiamo recuperare la competitività che il nostro sistema non ha più.Quindi, vogliono discutere l’art.18?
    Bene allora,la nostra base di discussione è gli stessi diritti dei tedeschi come già prevede l’art.46 Cost.

  159. gastone il 19 December 2011 alle 8:37 pm

    Oggi Camusso insiste nel dire che i dipendenti non possono essere cacciati ad arbitrio del datore di lavoro.
    Ma questo è analfabetismo del proprio mondo del lavoro! Ci si rende conto che è proprio così per più della metà dei lavoratori italiani in aziende sotto i 15 dipendenti, e per di più senza nessun ammortizzatore sociale?
    Dobbiamo canonizzare S. Pietro Ichino per schiaffrle sotto gli occhi qual’è la riforma della quale abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo?

    Avanti Ministro, per carità

  160. gastone il 19 December 2011 alle 8:35 pm

    Senza se e senza ma con il Ministro!

    Oggi Camusso insiste nel dire che i dipendenti non possono essere cacciati ad arbitrio del datore di lavoro.
    Ma questo è analfabetismo del mondo del lavoro! Ci rende conto che è proprio così per più della metà dei lavoratori italiani in aziende sotto i 15 dipendenti, e per di più senza nessun ammortizzatore sociale?
    Dobbiamo canonizzare S. Pietro Ichino per schiaffarle sotto gli occhi qual’è la riforma della quale abbiamo bisogno come l’aria che respiriamo?

  161. Renzo Parile il 19 December 2011 alle 8:22 pm

    Se continuiamo su questa strada forse manterremo i diritti acquisiti ma certo continueremo a perdere lavoro. A noi la scelta.

  162. Laura il 19 December 2011 alle 8:20 pm

    Art. 18
    Sig.re FORNERO – MARCEGAGLIA

    Per me, quando una donna vuole imitare/assomigliare a un uomo la società perde un riferimento di sensibilità e solidarietà.

  163. Silvana il 19 December 2011 alle 8:09 pm

    Se l’art.18 è garanzia per i lavoratori, perchè i dipendenti dei sindacati non ne godono i benefici? Cosa risponde la signora Camusso?

  164. salvatore il 19 December 2011 alle 8:03 pm

    possibile che tutti sanno che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi; e il presidente Monti si vanta di avere fatto una manovra frettolosa in pochi giorni 18-19 giorni circa, tanto la manovra è sempre la stessa, taglia sempre i più deboli, per i più forti c’è tempo,la manovra non si doveva chiamare salva italia ma povera Italia che tale rimarrà.E per questo gli italiani deboli devono ringraziare non solo il governo Monti ma principalmente i politici, veri responsabili di questo fallimento.

  165. Enzo Oliva il 19 December 2011 alle 7:47 pm

    Io non capisco, dietro alla crisi sento le proposte più assurde.Perché allora non si ripristina la schiavitù, così si l’economia spicca il volo e si risolve tutto in un battibaleno?

  166. zotti nunzia a ntonia il 19 December 2011 alle 7:29 pm

    Ho sentito parlare dell’acquisto della FIAT di Termini Imerese da parte di un imprenditore meridionale. Non so se la notizia sia veritiera, c’è però da dire che nessuna TV, anche RaiNews24 ne ha parlato. Vorrei sapere se ci sono news in merito

  167. zotti nunzia a ntonia il 19 December 2011 alle 7:27 pm

    Rainews24, la TV mia preferita,a volte non dà le notizie in modo preciso:oggi nelle news a margine dello schermo e nel titolo dell’articolo sul web leggevo”Nessuno interessato a frequenze tv” (intervista a Berlusconi) eppure mi sembrava che avesse detto “Credo che nessuno sia interessato alle frequenze tv….”. La differenza tra le due frasi non è marginale in quanto potrebbe far credere, a chi non avesse ascoltato dal vivo l’ex premier, che si trattasse di una certezza e non di una supposizion

  168. joe il 19 December 2011 alle 7:16 pm

    Ormai questi hanno perso il contatto con la realtà, le persone hanno bisogno di sicurezza e invece tutti i giorni si sentono che i pochi diritti conquistati con anni di lotta sono smantellati a favore di altri, io sono un operaio metalmeccanico, che devo pensare ? il precedente governo lavorava per una persona, questo invece per chi?
    Signora Fornero si alzi per favore dalla sua scrivania e si faccia un giro tra la gente normale.
    Saluti.

  169. alessandro diana il 19 December 2011 alle 7:11 pm

    Credo che la giusta causa nel licenziamento sia una questione di civiltà . Il problema al limite può essere quello di definire il perimetro dentro il quale circoscrivere la giusta causa. In altre parole:quale causa è giusta e quale non lo è . Se si aggiunge flessibilità in uscita sarebbe bene che chi esce avesse rapide possibilità di ricollocarsi , un pò sul modello del nord europeo. Altrimenti le cosiddette riforme sono a senso unico. E’ già successo in passato e oggi ne vediamo i risultati…

  170. Pippo il 19 December 2011 alle 6:36 pm

    Non sapevo di dovere diventare a tutti i costi un cinese,anche se sono italiano da certe 5 generazioni……politici,signora Fornero ma vi siete bevuti il cervello?


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