Per Brunetta una malattia antica nel nostro Paese è quella di avere “bassa produttività e bassi salari”. Che cosa ne pensate?
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Per Brunetta una malattia antica nel nostro Paese è quella di avere “bassa produttività e bassi salari”. Che cosa ne pensate?
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http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/2010/05/magari-fossero-veri-i-dati-ocse.html
Magari fossero veri i dati OCSE!
I dati dell’ Ocse sui salari italiani inferiori alla media e situati al 23 posto non sono veritieri per eccesso. Non tengono conto di due grandi masse di retribuzioni: quelle dei biagizzati e degli immigrati. I lavoratori biagizzati 18 mila euro all’anno se li sognano! Sono per loro una cifra astronomica! Al massimo mettono insieme non più di 8 mila euro ammesso che per dodici mesi non
vengano “disturbati”, cioé licenziati per essere riassunti dopo qualche tempo come di solito si divertono a fare i sadici datori di lavoro del Bel Paese! Non parliamo poi del lordo di 26.304 euro. Questo non esiste se non per la parte dei lavoratori ancora a tempo indeterminato ma sottoposti ad un durissimo assedio su più fronti contrattuali e legislativi. Vedremo che cosa succederà dopo l’approvazione della 1167! I salari italiani sono inferiori all’ultimo scalino della graduatoria OCSE!!
La responsabilità di questa stupefacente depressione salariale è dovuta alla politica di concertazione
triangolare sindacati-governo-confindustria. La concertazione ha prodotto danni derivanti innanzitutto dal blocco della indicizzazione e dalla parametrazione dei rinnovi contrattuali al tasso di “inflazione” programmato e cioè a quello fasullo indicato dai documenti governativi di programmazione economica. A questa ghigliottina si deve aggiungere il carro di guerra della legge Biagi la quale oltre al precariato ha prodotto retribuzioni indecenti e situazioni abnormi. E’ difficilissimo trovare un biagizzato che superi i 1000 euro mensili! La media non va oltre i seicento euro. Soltanto l’esistenza dell’ammortizzatore familiare ha permesso a moltissimi giovani di sopravvivere e di continuare a lottare e sperare in un futuro migliore. Ma questo futuro migliore non esiste. Anche il PD si è messo di traverso e taglia loro la strada con il ddl Nerozzi-Marini che introduce il CUI.
E’ un mero inganno ritenere di recuperare qualcosa per i lavoratori con una riforma fiscale. Sappiamo tutti che anche nella migliore ipotesi di un recupero del dieci per cento di salario questo è poco più
di una manciata di spiccioli che non tirerà fuori i lavoratori italiani dalla buca in cui giacciono.
Questa drammatica statistica dell’OCSE viene commentata da Bonanni con la richiesta di una riforma fiscale che, come dicevamo, darà un piccolo insignificante risarcimento ma lascerà inalterato il quadro della situazione. Epifani tace ma non dubito che non si discosterà di molto dalla linea del recupero fiscale: la CGIL ha fatto due scioperi generali appunto per chiedere allo Stato ma non alle aziende di intervenire. In Italia quindi, fino a quando avremo CGIL CISL e UIL attestate sulla linea della “complicità” con il padronato per le “sorti magnifiche e progressive” del capitalismo italiano la condizione di chi deve lavorare per vivere e far vivere la sua famiglia saranno queste ed anche peggiori di queste.
La politica del Sindacato veniva così riassunta in una breve frase di un lavoratore Telecom: Il sindacato è la voce dell’azienda!
Questa degenerazione profonda del ruolo del sindacato è un problema grosso, grossissimo, non solo per i lavoratori ma per la democrazia italiana. Nelle aziende si è instaurato un autoritarismo che prelude
a cose ancora peggiori. Dopo l’adesione di Cisl e UIL e la finta opposizione della CGIL alla abolizione dell’art.18 la Marcegaglia e Sacconi vogliono la liquidazione dello Statuto dei Diritti dei Lavoratori. Cisl e UIL hanno già aderito entusiasticamente! La CGIL si è dichiarata disponibile a trattare dopo aver fatto una piccola “doverosa” difesa d’ufficio!
Pietro Ancona
http://medioevosociale-pietro.blogspot.com/
http://www.spazioamico.it
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/05/11/visualizza_new.html_1791175318.html
“L’Italia è sotto la media Ocse che nel 2009 risultava di 26.395 dollari per il salario netto e 35.887 per il lordo e sotto la media Ue-15 (28.454 e 40.525 dollari rispettivamente). Espressi in euro i salari netti nel 2009 in Italia risultano di 18.503 euro su un lordo di 26.181 euro, in calo dal 2008 (18.578 e 26.304 euro).”
Io ho girato tutto il mondo per lavoro , ditte di qualsiasi dimensioni da 30 a 22.000 dipendenti ( arrivate dal nulla in 15 anni ) ovviamente estere non italiane e vi posso garantire che lavorare più di 8 o 9 ore non è sinonimo di alta produttività e questo non lo dico io ma lo dicono studi di enti con sotto le palle . Quando una persona lavora 10 ore al giorno non ha prodotto di più ha solo dilazionato la sua produttività anzichè su 8 ore in 10 …..risultato…? E’ costato di più , era più stanco e quindi ha prodotto anche male , e questo è quello che dovrebbero capire imprenditori che ammirano tanto chi si fa 10 – 11 ore di lavoro giornaliere credendo di avere alle proprie dipendenze un fenomeno……illusi ! Mi può andare bene se vi fosse l’eccezionalità del caso va bene spaccarsi la schiena ma che diventi una consuetudine no. Per quanto riguarda il nanetto nemico dei dipendenti pubblici non ha inventato niente di nuovo si è solo rifatto a leggi che ci sono sempre state inasprendole troppo , punendo si fannulloni ma anche persone che non hanno colpa , così il ministro lo faccio anche io e chiunque di noi dal macellaio all’infermermiera . Per parlare che a oggi ci vogliono ancora quasi 40 giorni per una risonanza magnetica se non di più e allora di queste cose il piccoletto non interessa ? Altra cosa grave non vedo come un ministro si permetta di insultare chi indirettamente ( me compreso ) lo ha votato tramite il suo partito è veramente una vergogna.
Per quanto riguarda gli italiani siamo veramente quasi gli unici a lavorare più di otto ore rispetto i nostri patner europei e a guadagnare di meno ( i tedeschi alle 17,00 lasciano cadere quello che hanno in mano e ti salutano ! ).
Il colmo poi è la Fiat che vuole comprare la Opel e pensa di chiudere 5 stabilimenti in Italia??? Ma perchè non risolve i problemi che ha in casa invece di pensare a quelli oltre confine ? Ve lo dico io? Perchè si specula x l’ennesima volta ! VERGOGNA !!!
Vorrei dare il mio parere ragionato sugli stipendi italiani facendo un’analisi di 10 anni es. 1998-2008:
1. Storicamente gli stipendi italiani sono piu’ bassi per esempio di quelli tedeschi anche quando c’era la lira, per cui fare il paragone con i tedeschi è inappropriato visto che essi storicamente hanno sempre vissuto meglio di noi. Siamo nell’euro e a distanza di 7 anni i nodi vengono al pettine.
2. Forse piu’ che parlare di stipendi sarebbe meglio parlare di costi. Oggi una famiglia o un’impresa , subisce un volume di costi enormemente superiori a un tempo: es. RCA è aumentata tanto al punto da decidere (se puoi) di non possederla, il bollo auto è aumentato , rifare il passoporto , prendere l’autostrada , (fare torino frosinone – frosinone torino 100 €!)
mettere benzina, pagare un affitto al punto che si compra solo piu’ indebitandosi follemente etc. tutto è raddoppiato.
Devi avere il computer, devi avere 2 o 3 telefonini , devi fare le vacanze alternative spendendo tanto e non basta andare in campeggio, devi andare a mangiare fuori almeno una volta la settimana , devi fare una visita , 150 – 300€. per farti dire di mangiare sano e di riposare ( ma come faccio a trovarmi da vivere se mi riposo) e di fare sport. E lo stato che ti riempie di multe per qualsiasi cosa , sia il privato che l’azienda. Provate a fare l’autostrada da Nord a Sud se riuscite a non ricevere dopo 150 gg una multa di cui non ricordate piu il perche’ dove etc.
3. Uno stipendio che nel 1998 era di 1.500.000 lire oggi equivale a 1.500€. (Strano il cambio 1 €.=1936,27 lire Vero?)
4. Crisi economica . Faccio un esempio. L’auto. I prezzi dal 1998 al 2008 non sono cresciuti in rapporto al punto 3. Nel 1998 avevo comperato una Peugeot 106 1.7 diesel 5 P con airbag solo guidatore e abs a 22.500.000 lire.Era un buco di macchina! Non consumava.Faccio una domanda.
Oggi la stessa vettura la trovate sul mercato a 22.500 €? NO Oggi con 15.000 €. compri un 19 jtd stilo familiare con tanti airbag spaziosa 200 KM /h
Oggi con 22.500 €. compri quasi la 149. Compri l’audi
5. Detto il punto 4 , la mia idea è che siccome l’industria vive dell’auto , questo è uno dei settori che a calato le mutande pur di vendere mentre gli si raddoppiavano i costi nel giro di 10 anni. In piu’ l’auto si sono messi a farle cani e p—-i per cui il cortocircuito si è/sta verificando.
@rosalba e a tutti
Grazie: se non ci fermiamo un minuto in più del solito a riflettere su queste questioni – veri problemi, non bisticci bizantini – ci trasformiamo in “macchine reagenti”: perdiamo cioè quel tratto specifico razionale dell’essere umano che è rappresentato dall’imparare dai propri errori e facciamo il gioco di chi ci vorrebbe, tutti: nessuno escluso, semplici operatori di mansioni sempre più avvilenti. Sempre più oggetti (bersagli ovvii dell’usa-e-getta) e meno soggetti (di responsabilità come di diritti).
Se posso permettermi di dare un consiglio non richiesto, suggerirei a chi partecipa a queste interessanti discussioni di leggere il più possibile (tutto: internet, quotidiani, settimanali), e di guaradare il meno possibile (la tv).
Per il futuro: per il mio, per il vostro, per il futuro di tutti. Suggerisco un paio di link che ho scoperto di recente:
Il primo è
http://www.gandalf.it/cens2006/c2006.htm
(un’analisi interssante sul rapporto tra italiani, informazione, consumo culturale e conseguenze sociali e politiche di certi costumi);
il secondo è:
http://linguaditerra.blogspot.com
uno spazio di riflessione e commento, piuttosto libero, che offre spesso spunti interessanti.
Grazie a tutti, ma a Rosalba e a Patrizia in particolare
Artemisia
Francesco è un uomo di cultura e condivido la citazzione del detto dei Romani” dividi et impera”.
Poveri noi, amministrati da persone corte e non solo di cervello, che per sentirsi alla pari ed in primo piano “sputano nel piatto in cui mangiano”
Non credo affatto che Artemisia abbia innestato una “polemicuccia”. Tutt’altro, ha messo in luce uno dei più pesanti pregiudizi che gravano sugli operai o impiegati in altri settori.
Per inciso è anche una sorta di autopregiudizio che si tramanda da padre in figlio e da moltissimi anni.
“Avere le *****” per condurre un’azienda non coincide affatto con l’esibizione della laurea oppure, al contrario, con errori ortografici.
Abbiamo esempi di manager di aziende che sono fallite come Cirio e Parmalat che stanno scaricando il loro disastro sui possessori di piccole azioni. Avevano le palle? Ma l’elenco non si ferma qui, purtroppo e sarebbe lunghissimo, dai dirigenti della Thissen Krupp che per avidità di denaro hanno speculato sulla pelle dei lavoratori.
Insomma tra manager grandi e medio-piccoli non c’è da stare allegri in quanto a competenza e capacità. Per arrivare ai grandi manager della finanza che hanno appioppato i titoli tossici a decine di migliaia di onesti lavoratori e pensionati. Inoltre, è necessario parlare delle scandalose retribuzioni dei manager che andrebbe ridimensionate ed in primo luogo rapportate agli obiettivi raggiunti. Quando si parla di merito riguarda tutta la piramide lavorativa e non solo a senso unico verso il basso.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2009/04/stipendi-manager-new.shtml?uuid=0d0a26d8-1ecd-11de-a6fc-a304b1bfe88c
Dunque, il quesito posto da Artemisia si incentra su chi e come vengono scelti i padroni del vapore. Prendendo spunto dalla odierna news sulle nomine RAI si potrebbe tranquillamente affermare che se da un lato le decisioni vengono prese a casa del padrone e poi ratificate, dall’altro si pone il grande problema del MERITO, PROFESSIONALITA’ e COMPETENZA. Sembra di parlare dell’araba fenice in questi casi, perchè vige solo e soltanto l’essere facilmente addomesticabili o di provata fedeltà e sudditanza al padrone.
Sarebbe necessario da parte di tutti uno scatto di dignità ad ogni livello per superare un gap che non è solo culturale, ma anche economico e se posso permettermi anche di genere. Uomini e donne non hanno medesime opportunità lavorative e di avanzamento a parità di mansioni e di livello. Troppo spesso accade che le donne siano costrette a rinunciare alla loro carriera lavorativa perchè la gravidanza ed il parto le hanno penalizzate nell’avanzamento di mansioni.
Potrebbe sembrare una disgressione sull’argomento posto da Artemisia, ma ho conosciuto molte donne con enormi capacità dirigenziali che sono state escluse dai loro sacrosanti diritti. Ciò non significa essere “piagnoni” come scrive Patrizia da Torino, bensì avere consapevolezza della propria identità e dei propri diritti.
L’altro verso della medaglia, occorre puntualizzarlo è rappresentato dalla scelta delle donne solo per le loro caratteristiche anatomiche. Anche su questo occorre riflettere, perchè se c’è la richiesta, di conseguenza c’è l’offerta. Ma il discorso è appena accennato e meriterebbe un capitolo a parte.
A mio avviso, è’ un salto generazionale che si dovrebbe compiere (non a caso Patrizia afferma di essere 62enne). Ma la mia non più giovane età mi consente di misurarmi con decine e decine di ragazzi e ragazze che non sentono affatto il problema di “avere o no le palle”. Il loro linguaggio parla di progettualità, di scelte per il futuro, di vedere con l’ottica del futuro le opzioni che si presentano o no nella società.
In ultimo, credo che l’argomento si possa allargare alla riflessione dei limiti di alcuni politicanti che hanno trasformato l’Italia in un Reality Show, con relativa anestetizzazione dei neuroni.
Il disprezzo verso i dipendenti/operai operato da Brunetta e Sacconi ci dimostra che la strada da percorrere è ancora lunga se un moto di ribellione non li sommergerà.
Saluti ad Artemisia e grazie
Un pensiero semplice semplice: se le cose si vogliono migliorare sul serio, bisognerebbe cambiare il sistema, non un ingranaggio.
La metafora è semplice quanto eloquente: se cambio solo un ingranaggio, quello nuovo o si rompe o rompe tutto il resto.
Insomma non si può pretendere di imporre alla base sacrifici ecc ecc senza modificare anche il sistema di vertice (che attualmente non è meritocratico, ma plutocratico).
Facile fare gli ottimisti.
E va anche bene, ma non basta.
Un Ministro della Repubblica (che è per definizione a capo di un apparato amministrativo, il Ministero), non può insultare un giorno sì e l’altro pure l’intera classe dei dipendenti pubblici.
Faccia le riforme che crede e se ne assuma la responsabilità politica: non c’è nessuna ragione di offendere se non quella di creare l’ennesimo conflitto sociale.
I Romani dicevano “divide et impera” …
@tutti gli scriventi
Vorrei che questo mio difficile dialogo con “Patrizia da Torino” venisse letto non come una semplice polemicuccia da blog. Ne vengono fuori, infatti, alcuni temi tutt’altro che marginali.
Primo: l’autostima dell’operaio. A questo proposito Patrizia – per spiegare un banale errore di ortografia – estende un proprio limite, per di più veniale, fino a definire i limiti di un’intera categoria di lavoratori, proponendo un sillogismo secondo me inaccettabile. Questo: «Patrizia fa errori di ortografia – Patrizia è un’operaia – gli operai fanno errori d’ortografia». Secondo me tutti facciamo qualche errore e non tutti quelli che fanno errori (di ortografia o d’altro genere) sono operai…
Secondo punto: il pregiudizio corrente secondo il quale gli operai (che facciano o meno errori d’ortografia) non saprebbero condurre un’azienda. Bene: io credo che molti “padroni” (con “le palle” o senza, per citare ancora Patrizia) abbiano un grado d’istruzione tale da permetter loro di non commettere troppi errori d’ortografia. Questa, però, non è in alcun modo – a mio avviso – una garanzia di capacità manageriale. Credo che gli esempi di italiano corretto coincidenti con manager incapaci (quando non anche corrotti e/o troppo avidi) siano moltissimi.
Il merito della questione è un altro: chi merita di governare un’azienda? Chi stabilisce il limite (sempre che si consideri necessario stabilirlo) del profitto padronale? Va proporzionato in rapporto alla ricchezza distribuita? Oppure sono affari dei “padroni del vapore”?
Si potrebbe continuare, ma mi fermo qui, chiedendo a tutti gli scriventi di riflettere sul significato di questa polemicuccia.
Grazie
Artemisia
per ARTEMISIA: infatti, essendo un’operaia 62enne, non so scrivere correttamente l’italiano, a riprova di quanto potrei essere stata in grado di condurre un’azienda ai tempi. Ed essendo appunto pensionata posso rivolgermi ad un avvocato presso uno dei centro convenzionati e quindi permettermi anche una difesa praticamente gratuita. Smettiamola di fare i piagnoni, ci vogliono “le palle” anche per condurre un’azienda. Troppo comodo e semplice fare i “saccenti” sulla bravura lavorativa degli altri….
@Patrizia (2):
quasi quasi me ne dimenticavo! Gli operai che hanno preso la parola qui, in questo spazio pubblico, non sanno scrivere in italiano, dici. Forse è vero, forse no. Però minacce si scrive senza la “i”.
Grazie
Artemisia
@patrizia, che va dall’avvocato:
cara Patrizia, ma ti pare? Leggi bene cosa ho scritto. Io pensavo di metterti in guardia da espressioni troppo dirette: in tempi di crisi e di tensioni non si è mai troppo prudenti. Alla mia età, cara mia, non posso né voglio minacciare nessuno!
Sta’ tranquilla, e prova a metterti nei panni di chi ha lavorato in fabbrica per trenta o quarant’anni… da quale avvocato può andare un pensionato della catena di montaggio?
Saluti
Artemisia
Ad Artemisia Daldi: per caso stai minaccciando? Attenzione a te, allora, perchè questa parte che hai così orgogliosamente citato, va dritta-dritta dall’avvocato per minaccie ricevute.
Io ho sfidato gli operai a provare a mettersi loro dalla parte opposta, e non minacciato. Attenta a te quindi e a quello che scrivi. La mia volontaria esortazione non ha nulla a che vedere col tono delle tue minaccie… A presto risentirci, quindi.
Secondo me è vero. In parte ha ragione anche lo gnomo. Forse lui pecca di presunzione e usa il DDT per uccidere i parassiti ma intanto distrugge tutto, anche quello che funziona. Comunque il fenomeno è molto più articolato. Bisogna parlare di lavoro nero.. di baby pensionati… di precariato a livelli di schiavitu… di cuneo fiscale… di maneger super pagati… di politici oziosi e opportunisti… di corruzione… di clientelarismo… di poca trasparenza… di poco merito… tutto concorre ad un sistema Italia lento, malfunzionante, malato e quindi povero e poco produttivo. Tutti paghiamo per l’incapacità e l’ingordiagia di pochi.
Secondo me il vero tarlo è la giustizia. Toghe politicizzate e superpagate, lente, clientelari, pigre. Tutto il resto vien da se!
cara redazione, sono un lavoratore dipendente ed ho un età in cui nessuno lavorava più, fino a pochi anni fa : o erano in pensione da 2-4 anni o stavano per andarci. Io dovrò attendere i 65 anni, se ci arrivo, visto che ho qualchè problema di salute legato all’età e sto facendo la conoscenza della estrema lentezza del nostro sistema sanitario(siamo in Piemonte) : 3 mesi e mezzo per una ecografia onde stabilire se ho una semplice ipertrofia della prostata o qualcosa di più è semplicemente scandaloso!
Ma veniamo all’argomento : se a 60 anni hai “solo” euri 1170 netti(dallo scorso mese di aprile) ti chiedi come mai in francia(stesso reparto produttivo, stesso livello) si arriva a euri 1400 netti.
Sapete come definisco l’Italia : il paese dagli stipendi più bassi e dai farmaci più costosi.
Il paese dove la Chiesa(cattolica) ha le mani in pasta ovunque e le proprie lobby potenti in parlamento(basti l’esempio della mancata approvazione dei Dico, 1 o 2 anni fa)
Un ministro(Brunetta) solo capace di dare addosso
al pubblico impiego e di penalizzare gli onesti anzichè sanzionare i disonesti(quelli che si fanno qualche settimana di mutuo, giusto per rimettere a posto la casa con la scusa del mal di schiena), etc
Una classe politica la meglio pagata d’Europa che dice ai lavoratori dipendenti che non possono andare in pensione perchè non ci sono i soldi, mentre migliaia di nostri soldati sono in missione all’estero ben pagati e si spendono miliardi per progettare e costruire nuove armi di distruzione di massa con la scusa del terrorismo internazionale.
Insomma, un paese dove i meno ambienti dovrebbero protestare di più e con metodi più convincenti!
Si, si viene pagati poco e si è costretti a fare lavori di livello superiore al proprio senza alcuna compensazione monetaria!(alla faccia di Brunetta)
D’altronde, grazie all’abolizione della scala e la introduzione della moderazione salariale i nostri salari, i nostri stipendi hanno perso un bel po’ del loro potere d’acquisto che non recuperemo mai, perchè c’è sempre la scusa buona per non risarcirci
del maltolto : ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri
E’ un paese così, il nostro, purtroppo, perchè la gente non protesta abbastanza!
Saluti a tutti
P.G. – Pinerolo
gli stipendi sono bassi perchè il 40% lo incassa lo stato!!
pertanto se non si parte da questa diminuzione ed avere uno stato meno famelico, non potremo mai avere stipendi adeguati!
la colpa della non produtività è dei dirigenti che non sono all’altezza del loro incarico non sanno organizzare il lavoro non conoscono il lavoro dei subalterni non sanno di conseguenza organizzare e distribuire il lavoro. ovviamente sono super pagati, spesso per mobbing tolgono il lavoro per far assumere i loro amici. questo avviene soppratutto dove c’e denaro proveniente dalle tasse che noi paghiamo
Cari amici della redazione,
allarmanti? Ma come…? Siamo il più avanzato laboratorio antientropico del pianeta e c’è chi si lamenta? Forse non sapete che stiamo per brevettare, noi italiani, l’unica forma statuale autoalimentante, quanto a energia? Si tratta di una superbicicletta: Silvio sul sellino, Brunetta sul parafango e tutti noi a spingere… ah!
@Patrizia: cerchi rogne? Ascolta il muio consiglio: modera i toni, sennò finisce male. E te la sarai cercata!
Saluti disperati
Artemisia
Per Vincenzo il 19 May 2009 alle 3:28 pm
Ma che dici? per mandarli a casa occorre andare votare e votare l’opposizione.
Le previsioni dell’OCSE sono ottimistiche ma le previoni economiche sui salari saranno pessime se si continua a dare credito a chi ci ha portato in questa situazione.
IN SOSTANZA ,,,,,,TUTTI I PARTITI SOTTOLINEANO CHE GLI STIPENDI SONO I PIU’ BASSI D’ EUROPA……..MA NESSUNO HA DETTO CHE GLI STIPENDI DEI POLITICI SONO I PIU’ ALTI DI EUROPA….COSì NON VA……QUANDO LA SMETTERANNO DI PRENDERCI PER IL CULO???
questo stato ha tecnicamente fallito….crisi o meno…..lo stato italiano ha tecnicamente fallito…..Lo strumento di programmazione economica non viene usato per il bene di tutti ma per il vantaggio di pochi……SI DIMETTA IL PARLAMENTO VISTO CHE SIAMO IN PIENO REGIME……XENOFOBO E PIDUISTA……MILLS è STATO CONDANNATO…..IN UN PAESE NORMALE UN QUALSIASI CAPO DI STATO SI DIMETTEREBBE……INVECE LUI VA A CENA CON ALFANO
SIAMO ALLE SOLITE, ADESSO ANCHE LA CRISI ECONOMICA CHE INPERVERSA NEL NOSTRO PAESE, E’ NATA PER COLPA DI NOI TUTTI LAVORATORI. E BASTA NON CI CREDE PIU’ NESSUNO, POSSIAMO SOLO SPERARE CHE UN DOMANI NON CI TROVIAMO TRA I PIEDI COME PRIMO MINISTRO QUESTO SIG. BRUNETTA.
Nano accidioso. Mandiamoli tutti a casa. Smettiamo di votare.
Brunetta è meglio che tiri fuori la testa dal proprio B.D.C.
DAL PUNTO DI VISTA DI “FOREIGNER”.
INNANZITUTTO ITALIA E’TRA POCHI STATI IN EUROPA DOVE’ NON E’ STATO STABILITO IL MINIMO SOCIALE PER LAVORATORI,DA PARTE DI GOVERNO,SINDACATI,CHE ANDAVA AGGIORNATO OGNI ANNO.
SENZA QUESTA BASE COME PUNTO DI RIFERIMENTO PUO’ SUCCEDERE DI TUTTO,DOPO DEI COSTANTI E FORTI AUMENTI DEL COSTO DELLA VITA DAL 2002,TUTTE LE RETRIBUZIONI DEI DIPENDENTI SCIVOLAVANO VERSO
IL BASSO. E’GIA DA QUALCHE ANNO I DIPENDENTI SI TROVANO MOLTO SOTTO LA SOGLIA DEL MINIMO SOCIALE,CHE E’VERGOGNOSO.
L’Ocse ha solo evidenziato ciò che era noto da tempo, gli “Italiani guadagnono poco”.
Quello che l’Ocse invece ha reso noto ma che i giornali (tranne pochissime eccezioni) non hanno evidenziato, è che il costo del lavoro è tra i più bassi e quindi le enormi tasse che peserebbero sul costo del lavoro sono una balla!
L’italia è al 23° posto per gli stipendi netti e al 22° posto per il costo lordo!
Le tasse non sono la differenza con gli altri stati!
La differenza con gli altri stati la fanno l’evasione, il debito pubblico, una tecnologia arretrata e la poca propensione ad investire in tecnologie avanzate.
Non è che l’Italia manchi di eccellenze nelle tecnologie, ma il peso delle industrie a bassa tecnologia, spesso vantate come gioielli del “made in Italy” è eccessivo. Su questo campo saremo sempre più spinti a competere coi paesi emergenti a bassi salar e ad allontanarci dai paesi avanzati.
Ho visto recentemente il ministro Brunetta a Venezia. Non dico niente sulla sua statura. Posso invece dire che è una persona maleducata e che dovrebbe andare a lavorare in fabbrica prima di aprire bocca oppure provare a mandare avanti una famiglia con una paga da operaio.
Cominciamo col togliere le circa 500.000 auto di servizio di tutti gli enti pubblici, le pensioni d’oro dei politici ed ex presidenti, i privilegi che essi hanno e tutti i loro palazzi nei quali hanno i loro lussuosi uffici… non è questione di colore politco.. essi sono tutti uguali.
La meritocrazia in fabbrica come nel pubblico non esiste e tutti questi slogan cercano di togliere lo sguardo della gente dai veri problemi.
I padroni come i politici non capiscono cosa sia la vera fatica ed il contarsi i pochi soldi in tasca: di contro molti impiegati ed operai non fanno il loro dovere per ripicca.
Se non viene l’esempio dall’alto..chi è disposto a seguire gente del genere?
Le nostre città sono le peggiori d’Europa sia per inquinamento che per servizi, ed i nostri stipendi pure…
Hanno voglia di dire banche ed assicurazioni che le loro tariffe sono le più basse d’europa…. è logico con simili salari.. ma sono comunque alte!
Trasporti da terzo mondo, dipendenza energetica e mancanza di ricerca scientifica sono le cose più evidenti. Le colpe sono sia della maggioranza che dell’opposizione.
Chi fa il demagogo denunciando queste carenze lo fa solo per esigenze elettorali.. una volta eletto segue l’andazzo dei suoi predecessori.
Smettiamola di parteggiare per l’uno o l’altro, non risolveranno mai i nostri problemi veramente.
Come sempre c’è qualcuno, anzi più d’uno che spara sentenze senza conizione di causa.
Ho letto dell’ignoranza degli operai, della scarsa produttività, ecc.
Pochi di coloro che hanno fatto questi commenti hanno mai avuto a che fare con il mondo del lavoro dipendente.
Sig. Ministo, lo sa che in italia si lavora molto di più che in altri paesi industrializzati?
Sig. Minstro, lei è mai stato dipendente? Lo sa che significa avere per 8 ore il fiato del capo sul collo?
Io non ho mai rubato, non sono un furbacchione che “fa soldi” (ma come si fanno?), io ho sempre lavorato dall’età di 16 anni, mantenendomi, e mantenendo a fatica la mia famiglia.
Mi creda, provi magari per una settimana, provi ad andare a lavare le pentole nella cucina di un ristorante; provi a fare il cameriere, o ad andare in fabbrica, non dico per tanto, un mesetto, e con quei soldi, con quelli guadagnati onestamente lavorando, provi a mantenere una famiglia. Le assicuro: tanta fatica e poco denaro. Tante umiliazioni e poche soddisfazioni.
Onestamente credo che potremmo scambiarci per un pò il lavoro: Io sarei sicuramente in grado di fare il suo, senza presunzioni.
Lei sarebbe in grado di fare il mio? Di fare l’operaio? non credo signor ministro, perchè per fare l’operaio sono necessarie doti eccezionali.
Bassi stipendi in Italia? LOL con molta amarezza e rabbia. Ho un stipendio di euro 0,00 da otto anni e nessun altro introito; 55 anni, fisico, padre di famiglia. Per i precedenti lavori 20 anni in Enti e industrie italiane non sono mai stati versati i contributi previdenziali quindi, pensione addio. Ho provato e sto ancora provando di tutto per avere un lavoro decente. Italia fa schifo.
…vorrei proprio vederli gli operai mandare avanti la baracca! La maggior parte di quelli che han scritto qui, dichiarandosi orgogliosamente operai (perchè, chi dà lavoro alla gente è da bruciare???), non sa nemmeno scrivere correttamente l’italiano.
Mi piacerebbe proprio vederli come se la caverebbero, mi piacerebbe proprio…
eccolo la’ come al solito ha parlato il piu’ grande lavoratore italiano.
non dimentichiamoci da che ambiente di lavoro proviene il signorino. io sono lavoratore del pubbligo impiego ma certamente il signor Brunetta ministro di questa repubblica fondata sul nero e l’evasione delle tasse, dovrebbe andare in fabbrica, basta un mesetto, come ha fatto il sottoscritto prima di diventare dipendente pubblico, con regolare concorso, io vivo al nord, e dopo, potra’ permettwersi di emettere sentenze… che si vergogni molto di piu’ della sua altezza.
Ci sono le imprese piccole che sfuttano gli operai fino all’osso, mentre nelle grandi imprese con una forte presenza sindacale, il comportamento degli operai si avvicina pericolosamente a quello di molti impiegati statali: molti diritti, pochi doveri. Infatti sono i sindacati che pretendono che tutti i lavoratori vengano trattati allo stesso modo, indipendentemente dal loro comportamento e dalla produttività e finché non verrà ridimensionato il loro ruolo nulla cambierà.
Perché MERAVIGLIARSI? la storia Italiana è ricca di questi questi eventi… figuriamoci, abbiamo avuto anche un Re più basso tra i monarchi Europei…. chi sà tra i Ministri?
Sono pienamente convinto di quello che dice il Ministro Brunetta e ne ho le prove quotidianamente.
La cosa che più mi infastidisce è che la scarsa produttività, menefreghismo ecc. (chiamatela come volete) danneggia seriamente i colleghi seri, capaci e produttivi.
I sindacati dovrebbero capirla….. ma non hanno interesse in quanto difendere i fannulloni è una loro prerogativa… dimostrino il contrario ed avranno l’appoggio di tutti anche di noi imprenditori.
Forza Brunetta tenga duro che è sulla strada buona
Grazie, Giorgio
Ecco! Ancora una volta, quando si dice che i salari italiani sono tra i più bassi del mondo occidentale la colpa è di chi produce troppo poco, cioè degli operai. è ora di farla finita di prendere in giro chi lavora minimo 8 ore al giorno spesso in condizioni di sicurezza precaria che per campare deve lavorare lui, la moglie e anche i nonni che devono guardare i filgi perchè lo stato non assiste le famiglie. Questa è la realtà. Se esiste scarsa produttività in Italia è perchè abbiamo una classa dirigente incapace e interessata solo ai propri interessi e non a quelli della collettività. Quando leggo questi dati, mi vergogno per la classe dirigente che invece di fare mea culpa attacca chi lavora e manda avanti la baracca.
L´ITALIA E´IL PAESE DELLA VECCHIA EUROPA DOVE GLI OPERAI GUADAGNANO DI MENO E I POLITICI DI PIU´ TRE´VOLTE TANTO
LA SVIZZERA LA GERMANIA LA FRANCIA IL CANADA L´AUSTALIA SAREBBERO BEN LIETI DI OSPITARE I NOSTRI LAVORATORI! E CHE CONTENTI FURONO
DEI NOSTRI EMIGRANTI E LO SONO TUTTORA:
BRUNETTA PARLA COL CUORE CHE PERO´´LO HA TROPPO VICINO AL B: D: C:
Il problema dell’Italia è l’assenza di controlli adeguati. Il lavoro in nero dilaga e gli stipendi rispetto al costo della vita non bastano neanche lontanamente. I parlamentari non sanno queste cose, loro vivono in un mondo di ricchi privilegi, divertimento e vizio.
Che ha ragione. Perché la produttività non dipende solo dal dipendente ma sopratutto dalla modernità del sistema produttivo, nel quale le imprese e la pubblica amministrazione hanno in questi anni investito poco.
Nel settore privato è cominciato con la legge Tremonti che detassava gli utili delle aziende che decidevano di reinvestire in ampliamenti di superficie, il risultato è stato una distesa di capannoni deserti e processi di produzione che cedevano il passo.
Si davano incentivi ad aziende che sceglievano di delocalizzare la produzione nei paesi dell’est e in Cina, lasciando gli operai italiani a lavorare con macchinari vecchi.
La crisi finanziaria passerà, ma quella economica ha una origine strutturale.
Il ministro Brunetta dovrebbe sapere che in Italia il lavoro a cottimo è ormai vietato dal CCNL. Se la produttività deve essere strettamente legata alle ore lavorate allora i nostri colleghi cinesi dovrebberero avere stipendi ancora superiori a quelli dei britannici. E’ veramente una vergogna che un ministro della repubblica offenda quasi quotidianamente tutti i lavoratori italiani dimenticando che anche lui è un dipendente stipendiato con le nostre tasse. Dovrebbe anche lui essere misurato come tutti i lavoratori italiani del pubblico e del privato ma invece sa benissimo che lo stipendio lo prende ugualmente. I lavoratori con la busta paga invece sono continuamente dilapidati con le aliquote IRPEF che salgono sempre, da destra e da sinistra. Certo è che se neanche gli organismi internazionali come l’OCSE hanno un minimo di credibilità per il ministro allora vuol dire che veramente l’Italia è fuori dal mondo e il peggio deve ancora arrivare e gli operai della FIAT sono un campanellino d’allarme. Salute a tutti.
Che di basso c’è solo lui.
Gli Italiani sono tra i lavoratori più disponibili e capaci. Chi gira il mondo in lungo e in largo come me sa benissimo che in ogni angolo del mondo ci sono solo lavoratori italiani e più raramente tedeschi. Le ore straordinarie che fanno gli italiani non hanno eguali nel mondo occidentale.
Il problema è che siamo governati da furbi che sfruttano il prossimo connivendo e fregando gli ultimi che sono i lavoratori. Basti vedere che anche a Bruxelles i nostri politici sono i più pagati ed i più assenteisti. Il nano Brunetta non sprechi fiato con i lavoratori italiani ma si rivolga ai suoi vergognosi colleghi.
da quale pulpito vien la predica.. ministri inetti volgari arroganti e strapagati che hanno finito di affossare l’italia e danno la colpa ai cittadini.
Non capisco perchè l’Italia va al voto di fronte e mille problemi.
Non ditemi che lo fate per risolverli perchè è solo illusione.
prima cosa non bisogna votare nessuno in modo che nessono debba arrichirsi dicendo o promettendo non so che cosa.
Perciò so solo che io lavoro e non loro incapaci a risolvere ogni cosa.
Gli stipendi vanno aumentati im modo da aumentare la spesa e di conseguenza la produttività.
non tagliare con manovre assolutamente ridicole.
Ho letto qualche commento, sinceramente non ho avuto il tempo di leggerli tutti e quindi posso essere ripetitivo rispetto agli altri e me ne scuso. Voglio anche dire che non sono nè di destra e ne di sinistra, personalmente penso che chiunque vada al governo abbia le mani legate, il fatto stesso che è li lo dimostra. Penso anche un’altra cosa….il voto di scambio è bipartisan e non voglio aggiungere altro. Sono daccordo con Brunetta limitatamente all’oggetto. Ma come si fà a pensare di non produrre e avere lo stipendio (non alto o basso stipendio, ma semplicemente lo stipendio)??? Lo sai tu concittadino che lo stipendio che percepisci senza produrre lo rubi ad un’altro concittadino e forse anche a più di uno??? Conosco gente ed io sono uno di quelli che ha cambiato 6 lavori in 10 anni di lavoro subordinato, quelli che si lamentano del proprio lavoro perchè non lo cambiano??? Un’altra cosa voglio aggiungere, visto che di mestiere, lavoro con circa 50 grossi stabilimenti privati ogni anno in Italia, ho lavorato in Lombardia e adesso abito in Abruzzo e seguo 2/terzi dell’Italia mentre quando abitavo a Milano seguivo l’altro terzo credo di avere una buona visuale di quello che sta succedendo. Al sud e lo dico a malincuore essendo del sud non c’è la cultura del lavoro, la maggior parte delle persone sono senza motivazione, ti fà perdere un sacco di tempo. E parlo delle industrie private, non del pubblico….
Vorrei chiedere al docente universitario se ogni volta che parla il suo cervello è collegato.
A me senbra di no.
Noto solo molta arroganza e strafottenza.
Ma daltronte agli italiani questo va bene.
Non so se sono ‘allarmanti’ i dati OCSE sull’Italia e i lavoratori italiani che hanno uno stipendio inferiore del 17 % e pagano tasse più alte degli altri Paesi sviluppati. Certo un politico dovrebbe preoccuparsi di questi squilibri e delle loro conseguenze. E cercare di porvi rimedio!
Io lavoro e faccio quello che mi viene detto di fare.Così penso sia per la maggioranza degli altri lavoratori.A uno è chiesto di fare una cosa e la fa.Come succede penso, negli altri Paesi.
Produciamo quello che ci viene detto di produrre.
Il problema è che a fine mese noi riceviamo il 20% in meno… !
Un vero cialtrone!! … e vive di cialtronerie, è il suo mestiere .
Non stupisce che il mondo sia abitato anche da questa etnia, piuttosto stupisce che in Italia a queste persone si dia credito,
spazio e…. potere .
Roba da matti, Brunetta che parla di cose basse !!!
I dati dell’OCSE sono allarmanti e fotografano una realtà diversificata: stipendi bassi per i dipendenti, stipendi stratosferici per i manager.
La casta di Brunetta, Sacconi & Co. farebbe bene a verificare la situazione di una famiglia media italiana che non arriva più neanche alla seconda settimana del mese, tra mutuo da pagare, tasse e bollette. Dove vivono i nostri ministri? In un Reality Show?
Inoltre il VERO PROBLEMA italiano è l’evasione fiscale che questo governo non tenta minimamente di fermare, anzi tutt’altro. Servono i voti degli evasori, vero ministro Brunetta? Servono i voti dei corrotti e dei manager con l’appetito famelico alle spalle degli operai e dipendenti.
Altro che chiacchiere e cortine fumogene. L’Italia è in RECESSIONE, se non proprio alla bancarotta. La crisi economica è stata affrontata con lungimiranza dagli altri Paesi che stanno investendo in energie alternative, solo per fare un esempio. Mentre l’Italia è sempre il fanalino di coda ed è derisa nel mondo della finanza ed economia a livello internazionale.
Continuerà ad esserlo se siamo governato da un papi-premier ed un commercialista come 3monti.
Vorrei essere ottimista, anche perchè è in gioco il futuro dei nostri figli, ma come si fa con questo governo che è immobile e nega la crisi, mentre la povertà sommerge gran parte delle famiglie italiane?
MI SEMBRA ELEMENTARE: IN UN PAESE IN CUI I POLITICI RUBANO ALTO, IL SALARIO NON PUO’ CHE ESSERE BASSO.
LE TASSE LE PAGANO SOLO I SOLITI NOTI (IMPRENDITORI ONESTI E LAVORATORI).
LE EVADONO I SOLITI NON IGNOTI: IL 25% DEL P.I.L. E’ PRODOTTO IN NERO.
E COSI’ I POLITICI (CHE NON VOGLIONO RINUNCIARE ALLA LORO PARTE DI RUBERIA E DI SPRECO) PER FAR “FUNZIONARE” LO STATO PRELEVANO I SOLDI DAI SALARI DEI PUBBLICI DIPENDENTI, O TARTASSANO GLI IMPRENDITORI PRIVATI CHE HANNO LA DABBENAGGINE DI COMUNICARE IL CODICE FISCALE.
IL RESTO, SI SA, LO FANNO LE BANCHE.
E I MINISTRI MAMOLETTE NON FANNO MAI UN INCROCIO TRA CODICI FISCALI DI SPESE E INTROITI DEI FURBI, E DICHIARAZIONI DEI 740…
Caro ministro vorrei vedere lei lavorare 10 ore in celle frigorifere a -25 preparare 1500 cartoni e non avere pagato lo straordinario. Ha la paga 1050,00 euro mensili.
Gli stipendi sono certamente molto bassi per tutto il lavoro che produciamo nelle scuole. Il problema è che le “forze” sono poche e ci vorrebbero più insegnanti o meno alunni per classe, come si fa nelle scuole private (anche se lì, purtroppo per gli alunni, spesso e volentieri si va per acquistare il pezzo di carta). Il fatto è che il governo non crede e non vuole investire in maggior cultura…(noi della scuola pensiamo che non ci sia la volontà a formare tanti elementi pensanti, perché fanno paura, meglio solo qualcuno per il comando, vero?)…se se non si avesse paura si “oserebbe” creare maggior cultura con solo 15 alunni per classe (si risolverebbero anche vari tipi di problemi e non accorrebbero metodi obsoleti, pedagogicamente parlando, come il 5 in condotta)…….
Il problema è che per poter sopravvivere, questo sistema ha bisogno di ridurre diritti sociali e civili. E’ una lotta tutti contro tutti nella quale a gudagnarci, è solo una piccolissima èlite economica e finanziaria. La politica, quella vera, ha abdicato al mercato: lo Stato è semplice amministratore di scelte prese in altri sedi di stampo economico. Basti pensare alla Commissione Europea non eletta democraticamente, la Banca Centrale Europea con presidente non eletto democratiamente ecc.
Chi ha in mano le leve economiche, perchè gestisce la circolazione di moneta o multinazionali con imponenti scambi commerciali a livello globale, da chi viene eletto?
E poi la concorrenza spietata in questa globalizzazione capitalistica, rende lapalissiano comprendere che tutto ciò è a vantaggio dei pochi.
Ci hanno fatto credere che il progresso fosse impersonificato dal mero accumulo di oggetti; il risultato è l’aumento di uso di psicofarmaci per sopportare una vita che è contro i bisogni reali dell’essere umano.
Collaborazione al posto di competizione ed uso più parsimonioso delle risorse naturali.
E’ finita l’epoca del fare i ricchi con i debiti, come deve finire il tempo del Pil come misuratore del progresso.
Le cose per le quali vale maggiormente la pena di vivere sono quelle che non si vendono e non si comprano: questo abbiamo dimenticato.
Grazie per avermi dato la possibilità di esprimere il mio parere.
…ma quante fesserie devo sentire, leggere,,,,ah i numeri, i famosi numeri con questi numeri fantasiosi, viziati, calcolati con non so quale formula magica, eppoi tradotti in dollari annui.
Ma voi ci credete? IO NO, e vi spiego il perche, Ho tanti dubbi , incominciamo con alcune considerazioni :
L’italia e il miglior cliente per le case automobilistiche quali, Daimler Benz, Volvo, Bmw
dico il miglior cliente al mondo dopo gli Stati Uniti d’america
Altresi e il miglio cliente, sempre dopo gli USA, per case produttrici di Champagne.
e il Paese dove l’ottantasette per cento delle famiglie possiedono una casa di proprieta in questa speciale classifica siamo al primo posto nel mondo
E il Paese dove il risparmio e il piu il alto del mondo dopo il Giappone
e il Paese dove, si consuma piu acque minerali al mondo
e il Paese dove si consuma piu carne di vitella al mondo
e il Paese dove ci sono per ogni abitante 1.4 autovetture , secondo solo a Stati uniti d’america
e il Paese dove ( l’unica attivita a non andare in crisi sono le rivendite di telefonini ” ormai ne possediamo 64.000.000
e potrei continuare a iosa con molti esempi, ma mi rendo conto che e inutile
Se fossimo davvero caduti cosi in basso …credete che tutti questidati fossero possibili?
Qui ci vogliono solo prendere in giro, non so a chi giova tutto questo bailamme , ma vorrei che un po tanto.prima di credere a tutto cio che vi si racconta, usare un po il cervelo e riflettere
Se Brunetta, con questi commenti, è professore universitario, figuriamoci il resto dei ministri!!! D’altronde lo sappiamo con quale escamotage ha vinto il concorso. Io certamente non mi farei fare nemmeno il 730 da lui
Paolo operaio e fannullone
Signor Ministro,
ma non ha figli? Non sente di avere delle responsabilità nei loro confronti? Forse ha scelto di sacrificali sull’altare del Potere infischiandosene delle loro sanità morale e del loro futuro?
Pensi, almeno, ai suoi figli e ricordi: c’è nel male un’immanenza negativa che non lascia scampo (nessuna vendetta divina, nessun fulmine celeste la colpirà, Dio è immensa misericordia). Giorno verrà….
Il problema non è il lavoratore che produce e guadagna poco, che si assenta….il problema principale sono gli evasori fiscali che sono tanti, anzi troppi, mentre pochi sono i controlli e di conseguenza le tasse diventano un furto per le famiglie.
Io le pensate del ministrino brunetta le applicherei nel parlamento laddove insomma l’assenteismo…..è un vizio diffuso.
Comunque concordo col Lini questa italietta SE DEVE DESTA’!!!!!!
La maggior parte dei media riporta che l’OCSE ha detto che l’Italia è agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda i salari. Punto. Qualche giornalista che si è sforzato ha aggiunto che dopo di noi c’è il Portogallo e qualche Paese dell’est europeo. Nulla di più. Poi solo lacrime.
Embè, dove sono quei giornalisti che ti correlavano il salario con quello che produci? E quelli che ti chiarivano che quello che produci a livello nazionale si quantifica in un indicatore chiamato Pil? E quelli che andavano poi ad analizzare quanto vale il Pil italiano rispetto a quelli europei? E quelli che ti facevano vedere che il valore del pil italiano è il fanalino di coda in Europa? E quelli che ti andavano a vedere i numeri prima della crisi ed accorgersi che anche allora era così. Ovvero è sempre stato così.
In Italia abbiamo i salari più bassi d’Europa perchè abbiamo la produttività più bassa d’Europa.
E questo è NORMALE.
Non puoi guadagnare di più se produci di meno.
Csvalcare la notizia dell’OCSE senza un minimo di analisi non è giornalismo. Differente è la posizione di franceschii. Poverino, se non cavalca lui queste notizie cosa avrebbe da dire?
Ma se proprio volessimo andare a vedere quali governi hanno aumentato le tasse, scopriamo che sono ytutti governi di sinistra; quelli che avevno come slogan: “pagare meno, pagare tutti”.
Ma gli italiani hanno la memoria corta……
Ci vuole faccia tosta, e questo ne a davvero tanta come si fa?non ce peggior sordo di chi non vuol sentire.signor ministro vieni a vivere con me a 269£ al mese di pensione d’invalidita,dopo una vita di lavoro e quindi di contributi,pagati magari per tenere te con un super stipendio.Continua pure finche la gente e instupidita dalla televisione del tuo compare;e sembrano lobotizzati,o comunque ignorano la realta,sull’ignoranza contate,della povera gente.Propio come i mafiosi sull’ignoranza si basano;quindi per me sei un mafioso dei tempi moderni. sciala tu e scialate tutti quanti voi che andate in video e sui giornali a prendere in giro noi.ma se si svegliano i lobotizzati ignoranti e dormienti?e la statura morale quella troppo bassa.grazie alla redazione se publica.ciao pinocalafati
I Salari sono gli stipendi della classe Operaia,che guardacaso
pagano le tasse mensilmente,(non hanno nessuna possibilità di
evaderle)il Ministro Biondina…scusate,volevo dire Brunetta,
dovrebbe vergognarsi a dire certe stupidaggini,è troppo facile
Lavorare con la fatica degli altri…. ma lui…ha mai lavorato?
Saluti Un Operaio
Secondo Karl Marx gli imprenditori dando ai lavoratori paghe da fame si scavano la loro fossa perche’ la gente non avra’ che denaro per pagare l’affitto e mangiare . In queste condizioni chi conprera’ l’automobile o il frigo o la lavatrice ?
Anche il produttore di automobili Ford penso’ che pagando un buon salario avrebbe incoraggiato anche i suoi dipendenti a comperare le sue auto ed aveva ragione . Ma cio’ che e’ successo qui in Italia e’ una situazione a cui hanno contribuito i sindacati , i lavoratori , i politicanti che se ne fregano , la controllota mass media e i padroni . I sindacati non hanno fatto il loro dovere , i lavoratori sono timidi e proni a sopportare cose intollerabili in altri paesi , I politicanti sono per la maggior parte membri della Casta , gli impiegati dei mass media tengono il becco chiuso perche’ se dicono la verita’ perdono il posto , e i padroni fanno quello che vogliono . Bellissimo sistema !
Il dramma nel dramma non è il fatto che Brunetta sia ministro di questo governo di nani e ballerine, ma che insegna all’università. Cosa insegnerà mai ai suoi studenti?
Noemi sarà sicuramente una ministra ben più brava di lui!:)))
stipendio € 1.290,00/contributi al 16 del mese successivo €. 937,00 – Totale che tiro fuori ogni mese per 1 dipendente (senza contare 13a + 14a + le ferie)€. 2227,00, quando va bene che il mese è corto. Risultato: il mio dipendente non ce la può fare con famiglia e mutuo a carico. Io di più non riesco a dare perchè non ce la faccio economicamente e lo tengo perchè ci tengo a lui e farò di tutto a costo di impiccarmi per dargli sempre lo stipendio. Sono i costi dei contributi a rovinare tutto. La tassazione sul suo stipendio a rovinare lui. Le tasse a me che portano via il 70% del mio reddito. Lavoro ogni anno sino al 20 di luglio per lo Stato(conti della serva alla mano, perchè li ho fatti) poi il resto dovrebbe essere il mio reddito, senza contare che per vivere anch’io devo mangiare,pagare l’affitto (si, io sono in affitto!), le rate condominiali, e poter mantenere i figli col corredo (non firmato) scolastico…ditemi voi se non è uno schifo! ma queste righe e parole non fregano a nessuno dei politicanti che fanno le leggi.
Ma non si produce gia’ troppo ed il troppo resta invenduto?
Aggiungerei che se non posso comprare perche’ non ho soldi (salario basso) come si vende l’invenduto?
A proposito di fannulloni,lavoro circa 200 ore al mese per 1500 euro.
Un Fannullone….
Cominciamo a far galoppare un po’ tutti, a cominciare dai dirigenti e via via a scendere, blindando gli uffici con un unico ingresso sorvegliato da guardie giurate e i tornelli apribili con il badge magnetico personale esattamente come si fa nelle raffinerie del petrolchimico, dove in quasiasi momento, attraverso un monitoraggio computerizzato è possibile sapere quante persone sono dentro e quante ne sono fuori e ad ogni uscita dalla propria sede (che non sia in orario di inizio e fine lavoro) deve corrispondere un permesso scritto e motivato del responsabile.
Poi aumentiamo gli stipendi e i salari in funzione di tanti fattori dei quali il principale è la produttività, seguono i valori personali e morali di educazione, rispetto dei superiori, ecc
Il Ministro Brunetta ha visto giusto sottolineando che è: «una malattia antica nel nostro Paese»,
Infatti è proprio da quando la sinistra è ascesa al potere, col suo mantra: “lavorare poco lavorare tutti” che è iniziata la ripida discesa della produttività generando il blocco dei salari, senza peraltro apportare aumenti di posti di lavoro ma addirittura è stata la causa di molti licenziamenti.
Sono oltremodo d’accordo, sempre col Ministro della Pubblica Amministrazione, che per poter risolvere questa “malattia” di cui è affetta il nostro Paese, è auspicabile: “più privatizzazione e liberalizzazione” non di meno su una maggior “semplificazione da parte della burocrazia”.
Le parole di un “uomo” che si autodefinisce il migliore professore come brunettino il ministrino, non meritano alcuna considerezione.Anzi, meritano sdegno! E’ lui il vero fannullone!In Italia servono azioni dirette contro questi usurpatori della patria! Questi ometti politici hanno messo in ginocchio un dei più bei paesi del mondo. Io mi chiedo a cosa serve la comunità europea?
Che gli stipendi fossero sempre meno adeguati al costo della vita ce ne eravamo già accorti. Io pago un mutuo a TASSO FISSO dal 1998, prima non mi accorgevo quasi delle rate, ora mi pesano, eppure la rata di mutuo ‘ SEMPRE UGUALE! Il fatto è che anche il mio stipendio é SEMPRE UGUALE o quasi a quello di 10 anni fa, mentre i prezzi di beni e servizi (primari e voluttuari) sono arrivati alle stelle.
Per la produttività non sono daccordo. Ci sono multinazionali che hannochiuso le loro fabbriche in Italia, diversi anni fa, per MIGRARE in Irlanda, dove il Governo ha fatto molte agevolazioni sul piano fiscale per consentire un aumento dell’occupazione….Ma a distanza di qualche anno, sta avvenendo il fenomeno inverso, poiché la produttività degli irlandesi e talmente al di sotto di quella degli italiani da vanificare i risparmi fiscali ottenuti! E non dimentichiamo che da una recente indagine, un’ora di lavoro in Italia ha una produttività inferiore solo a quella prodotta in Giappone! Non è possibile che chi sta al GOVERNO creda a luoghi comuni diffusi, tra l’altro, solo all’interno del nostro Paese! Ricordate: Italiani BRAVA GENTE! ANCHE SE NON SANNO VOTARE……
SE I NOSTRI STIPENDI SONO COSì BASSI LA COLPA E’DI CHI NON PAGA LE TASSE E DI COLORO CHE NON CONTROLLANO CHE CIO’ AVVENGA.
E se si rigirasse il discorso? bassi salari e quindi bassa produttività? cominciamo ad aumentare gli stpendi, poi mettiamo in riga i dirigenti che, pur lautamente pagati, non fanno il loro dovere e poi vediamo se ancora ci sono i fannulloni nella “bassa manovalanza”. Io credo di no!
Fantastica questa uscita di Brunetta!
Noi guadagnamo poco prechè produciamo poco mentre immagino che gli stipendi altissimi dei nostri politici (a cominciare da quello di Brunetta) siano giustificati dalla loro immensa produttività.
Qualcuno diceva “ci pisciano in testa e dicono che piove…”
Saluti a tutti.
Gl’organismi internazionali hanno sempre riscontrato un’altissima produttività della forza lavoro in italia, oggi il ministro Brunetta ci viene a dire il contrario.La malattia se mai sta nella taccagneria della classe imprenditoriale vecchia che non ha mai investito sui giovani e in fatti dove ti giri trovi solo vecchi.(Quando si dice che L’Italia è ferma).
Sono anni che i lavoratori dipendenti se ne sono accorti, ma evidentemente agli italiani non interessa nulla. Basta metterre loro davanti uno scudetto di calcio o un reality show e tutto va bene. Sperimo che prima o poi qualcuno si svegli (magari a sinistra).
Nel frattempo…..tiriamo la cinghia….
C’era veramente bisogno che fosse l’OCSE a rimarcare quanto ognuno di noi sà già ?
Specialmente “lorsignori” (in piccolo e tutt’attaccato !!!) che non esitano ad aumentarsi lo stipendio e che pagano in nero econ stipendi da fame i loro stessi portaborse…. E’ grazie al loro contributo che siamo il fanalino (spento…) dell’UE , e secondo me dietro a paesi anche storicamente ed economicamente indietro al nostro . Ci stanno mettendo in ginocchio con il loro operare , cacciamoli !!!
BASSA PRODUTTIVITA’: DOVE? IN QUALI SETTORI? DA PARTE DI CHI?
I SALARI : TROPPO ALTI QUELLI DEI MANAGER E CONSULENTI E TROPPO BASSI QUELLI DEI DIPENDENTI.
SALUTI
Brunetta?
Uno che se la prende con i “fannulloni”, ma lecca il capo dei “fannulloni”, può mai dire cose sensate?
Uno che non “capisce” che la produttività dipende quasi esclusivamente dall’organizzazione del lavoro, da chi organizza il lavoro, e se la prende con l’ultimo anello della catena, è solo un cane che latra demagogia.
Naturalmente, lo può fare ed ha anche successo, perché il popolo italiano, pardon, il pubblico italiano, pardon, i sudditi sono quello che sono!
al contrario dei parlamentarie che sono tra i più pagati al mondo con risultati nulli
Stipendi e salari ad altezza di ministro, che ogni tanto dovrebbe provare vergogna per quel che dice!
La MALATTIA del Nostro Paese è la CORRUZZIONE.
Povero Brunetta: per NON accorgersene, vive in una campana di vetro.
spero tanto che la gente se ne renda conto di cosa sta succedendo nel nostro paese e in che mani stiamo.
approvo quelo che è stato detto da lini.
Chissà perchè, invece, i lavoratori italiani all’estero sono molto apprezzati per la loro lena lavorativa e, nonostante la mole lavorativa, per l’elevato livello professionale. Sarà l’aria in italia che non invoglia ad avere stimoli a produrre di più… Mah, l’Italia è sempre più il paese dei misteri, dove la gente si sente povera, ma gli dicono che non è così, che se non arriva a fine mese è perchè è il loro mese ad essere troppo lungo, che se un presidente del consiglio, e i suoi sottoposti, dichiara qualcosa in pubblico, di volta in volta è una battuta o un fatto vero… Ma che è lo stato di pulcinella? Ma allora dove sono gli altri? Arlecchino chi lo fà? E poi bisognerà cercare un sostituto di Pantalone, perchè mi sà che tra poco quello è stecchito.
CHE SCHIFO POVERA ITALIA IN MANO A QUESTI QUATTRO LADRONI INCOMPETENTI,ARROGANTI, MA COS’ALTRO DEVE ACCADERE PER FAR CAPIRE ALLA GENTE CHE QUESTI SONO DEI DELINQUENTI?