Ora et studia, la religione a scuola
19 / 10 / 2009 | 36 Commenti
L’ora di religione a scuola è destinata a dividere sempre.
Su quella cattolica l’Italia ha già discusso, oggi il paese si divide su quella di religione islamica.
Giusto o sbagliato insegnare l’Islam nelle scuole per favorire l’integrazione degli immigrati musulmani?
La contrarietà alla proposta di Adolfo Urso (PdL) è stata ribadita dal ministro dell’Interno Roberto Maroni.
Favorevoli trasversalmente Fini e D’Alema. I vescovi variamente schierati.
E voi?
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36 Commenti
Mi dispiace Salvatore, ma l’esercizio del pensiero critico è incompatibile con l’adesione ACRITICA ad una presunta verità assoluta.
Inoltre, mi dispiace sempre sentire contrapporre, come hai fatto, la vita secondo i precetti evangelici ad una vita avulsa da principi di moralità.
E’ proprio in quel modo di ragionare secondo dicotomie che, se ci rifletti, si insinua il germe dell’intolleranza.
Perché vedi, io sono contento x te se TU trovi la felicità nel vivere secondo gli insegnamenti evangelici. Ma tu, sei in grado di rispettare chi vive altrettanto felicemente una religiosità diversa dalla tua?
Caro Andrea, ringraziandoti per i complimenti, benchè io non desideri attirare attenzione su di me, “la nostra unica tutela contro l’illusione, l’inganno, la superstizione e la misconoscenza di noi stessi e del mondo a noi circostante” – come tu dici – non è il laicismo o la pseudo-libertà di opinione bensì è Cristo Gesù in quanto “Verità Assoluta” (Giovanni 14,6)!
Sarebbe lungo spiegare la differenza fra l’essere cristiano e la religione e la laicità, ragion per cui ribadisco quanto già detto nel mio precedente post e cioè che, più che aprire all’insegnamento del Corano, la nostra classe politica, formata in buona parte da pii cattolici regolarmente cresimati (.), ha un estremo e urgente bisogno di conoscere il Signore, ossia il Cristo di cui parlano i vangeli e non l’eterno simulacro sanguinante appeso in parrocchia ……
Quindi, se qualcuno ancora non te lo ha detto, sappi che “vivere” l’umana esistenza alla luce del vangelo (in famiglia, sul posto di lavoro, fra le amicizie, nella società) è l’esperienza più gratificante che si possa fare perchè dipendere da Gesù vuol dire “onorare” Colui che ci ha creati dall’alto della nostra dignità umana.
Vivere senza costrizioni morali falsa il concetto della parola “libertà”, poichè solo Cristo rende l’uomo realmente “libero” (Giovanni 8,32)!
Complimenti a Salvatore che nel suo post articolato e ricco di citazioni ha praticamente portato l’ora di religione all’interno di questo blog (yawwnn…).
Tuttavia, farsi comandare nella vita da una verità rivelata (da chi???) va bene per le pecore non per gli uomini, quindi rispettosamente scelgo di seguire un insegnamento alternativo grazie, e possibilmente non solo LAICO (qui inteso come “ispirato a concezioni di autonomia o indifferenza rispetto all’autorità ecclesiastica” )
ma anche e soprattutto ispirato al PENSIERO CRITICO (secondo la definizione brillantemente data da W.G.Sumner: “Il pensiero critico è l’analisi e la valutazione di proposizioni di qualunque tipo, al fine di verificarne la corrispondenza alla realtà. La facoltà della critica è generata dall’educazione e dall’allenamento. Si tratta di un abito mentale oltre che di una capacità. Essa è condizione prima dello sviluppo umano. È la nostra unica tutela contro l’illusione, l’inganno, la superstizione e la misconoscenza di noi stessi e del mondo a noi circostante”.)
…e speriamo che il buon Gesù mi perdoni e mi voglia bene lo stesso 😉
Quanta ipocrisia da questa classe politica e anche quelle precedenti! I laicisti si sono sempre battuti per togliere la religione perchè “oppio dei popoli”, mentre ora (come D’Alema, mentre su Fini meglio stendere un velo pietoso…) si battono per inserire islam e poi chissà… è chiaro che hanno un odio per la religione cattolica… bella riconoscenza delle proprie radici… se continuerà così vedrete cosa accadrà… comunisti, socialisti e radicali sono stati e sono la nostra ROVINA!
Caro Geremy, ho seri dubbi che non sia stato battezzato da piccolo, anche se ciò è possibile; tuttavia, ancora non ho risposte riguardo il significato del termine “laico”. Vuole rispondere cortesemente? Grazie.
battezzato e cattolico sarà lei!!!
io sono fieramente non battezzato cresimato e storie simili, ma soprattutto ateo e laicista!
RIPETO Salvatore:come ha detto Chavez: “sarebbe necessario l’insegnamento del socialismo nelle scuole e abolire l’ora di religione!”
W Il Socialismo Nazionale del XXI secolo!
Mi vogliono cortesemente spiegare, Geremy e company, sicuramente cattolici battezzati e cresimati come me, cosa vuol dire che lo stato italiano è laico?
Laico vuol dire “colui che non appartiene alla classe sacerdotale”, ragion per cui è in contraddizione chi si professa credente e poi ne annulla l’esercizio pratico nella nazione in cui vive!
E’ vero che l’ignoranza scritturale è una grave pecca nella nostra “cattolicissima” Italia, ma bisogna che qualcuno chiarisca definitivamente che non si può essere “cristiani a metà” (sono cattolico ma non praticante..).
Grazie!
Sinceramente sono per l’insegnamento delle religioni all’interno della scuola in quanto cultura generale come la storia, la matematica, la filosofia ecc. insegnando dai politeismi fino alle dottrine di più “nuove” come il cristianesimo e le sue numerosi varianti, come il buddismo, il confucianesimo l’islam ecc. e se lo stato è laico allora dovrebbe garantire questo tipo di istruzione stracciando i patti lateranensi che dittatura fascista allora e “democrazia” repubblicana oggi mantengono ancora in vigore.
Ma come ha detto il 2 marzo 2007 Chavez sarebbe necessario l’insegnamento del socialismo nelle scuole e abolire l’ora di religione!
Il più grosso errore di questa proposta non è l’eventuale insegnamento del Corano ai musulmani residenti, bensì la continua omissione – da parte del Vaticano – delle verità scritturali fondamentali al popolo italiano!
Infatti, la maggior parte dei cattolici ignora del tutto gli eventi futuri che getteranno nell’angoscia il mondo intero (Luca 21,25), causa la cecità spirituale del clero romano, sprecando così del tempo prezioso nelle dispute pro o contro l’Islamismo a scuola; identica “querelle” è accaduta qualche anno fa per la vicenda sul crocifisso in aula.
Premesso che come membri e cittadini di una nazione “cristiana” (i nostri deputati sono cattolici o no?) dovremmo predicare il vangelo, secondo quanto comandato da Gesù (Marco 16,15-16), ricordo al lettore che il Signore non ha ordinato di diffondere ciascuno la propria religione, anche perchè la religione non “salva” neppure un’anima, ma ha esortato i suoi discepoli a propagare l’Amore di Dio (che non vuole martiri kamikaze), a far conoscere i progetti del Creatore per chi si pente e si converte (Isaia 65,17), a mettere in pratica le leggi divine e a richiamare chi disprezza la Grazia dell’Eterno (2^ Timoteo 4,1-3): fa, o ha fatto, tutto questo il cattolicesimo di casa nostra?
Premesso che l’Ecumenismo di Santa Madre Ecclesia (.) è un pessimo affare, poichè Dio non ama che i cristiani si contaminino con gli adoratori di dèi stranieri (Giosuè 23,7 e Giudici 2,2), chi ritiene di fare una cosa giusta aprendo il “portone” agli arabi ignora l’impatto dell’Islam sulle future generazioni, poichè il Corano non è la versione araba della bibbia (.); eppoi, perchè non si parla della Chiesa Cristiana perseguitata nel mondo da parte dei “democratici” governi arabi? Si veda il resoconto mensile dell’Organizzazione Cristiana “Porte Aperte”, e si resterà scioccati nel leggere cosa subisce chi si converte al cristianesimo, oppure si contatti il neoconvertito Magdi Cristiano Allam e gli si chieda cosa accade quando un musulmano lascia la sua dottrina.
Pertanto, poichè è ora di dire le cose in faccia e di smetterla con l’ipocrisia che proviene dal papato, si sappi che il paradiso non attende chi è stato battezzato e cresimato o le brave persone, nè esso accoglierà i seguaci di Allah, di Budda, di Krisna, di Confucio eccetera: accanto a Gesù ci saranno esclusivamente tutti quei peccatori che – mentre erano in vita -hanno riconosciuto i loro peccati davanti al Signore, hanno accolto Cristo nella propria vita come personale Salvatore e aspettano il suo “ritorno” in Gloria (Matteo 24, Luca 21, Marco 13).
Tutto il resto è un colossale bluff!
una specifica per chi confonde ora di religione e catechismo:
avete figli che frequentano entrambe le cose? se si vuole dire che non vi applicate se non invece avete una giustificazione nel confondere le due cose che sono completamente diverse.
L’ora di religione è CATTOLICA il catechismo è CRISTIANO.
Occhio a non confondere.
il catechismo prepara a due sacramenti: comunione e cresima
l’ora di religione cattolica fornisce una cultura delle religioni in genere, non parla solo di Cristo. OK?
non ne vedo la necessità; che piaccia o no siamo un Paese Cattolico. Se sta bene siamo a posto, se non sta bene basta scegliere un altro Paese che sia islamico e non venire da noi.
Indipendentemente dal credo politico l’Italia NON DEVE ABDICARE dall’essere cristiana.
Tra l’altro non è che nell’ora di religione si fa solo cristianesimo; quindi non c’è alcun motivo.
Ma quando sottopongono certe proposte si sono prima guardati quali sono i programmi didattici della materia in questione?
Già dalle elementari si passa per le altre religioni nello studio dell’ora di religione!
Insegnare l’Islam nelle scuole! Bella pensata! E a chi lo facciamo insegnare? Quali professori? Thaliban? Sciiti? Sunniti? Hezbollah? Jihadisti? Salafiti? E tutte le altre religioni? A quando l’insegnante di Scientology? Pensassero a reintrodurre l’educazione civica!
Io sono per un’ora di insegnamento nelle scuole pubbliche ogni mese del soggetto ” religioni del mondo ” . Questo soggetto verrebbe insegnato da un insegnante qualunque . In uno stato laico non c’e’ bisogno di insegnare la religione prevalente nel paese . Questa idea va solo bene nei posti controllati dai fanatici islamici del medio oriente , ma non si dovrebbe applicare qui in Italia perche siamo um paese Laico ( a parole ) . Lo stato italiano si deve disfare dei preti nelle scuole pubbliche e per fare questo bisogna eliminare e riscrivere conpletamente il Concordato .
L’Albatross della chiesa condiziona troppo le leggi e la cosi’ detta moralita’ ( ipocrisia ) di questo paese . L’ultimo esempio e’la stupida legge sulla ” pillola del giorno dopo ” . In altri paesi non ci sono le stesse restrizioni che ci sono in Italia . I talebani ancora comandano qui i in Italia . E poi parlano male dell’Iran ! Ah , Ah . I talibani vivono qui tra noi e i canali televisivi ci ricordano ogni giorno delle radici
di M….. dell’e eredita’ judeo-cristiana .. Ah. Ah.
P.S.
Altra cosa è la resistenza messa in atto dai leghisti, che nulla ha a che fare con la difesa del cristianesimo e delle nostre radici. La resistenza dei leghisti è tutta impiantata su basi razziste, tutta fondata sulla paura di rimanere sopraffatti sul piano culturale, sulla paura di perdere l’identità.
Ma loro l’hanno già persa l’identità cristiana e non a causa dell’Islam, ma quando hanno deciso di adottare un impianto culturale fondato sull’egoismo, che è sempre fonte di sterilità e di inconsistenza umana, e che si contrappone nettamente alle radici cristiane. Non si può mettersi a difesa dei principi cristiani, se si odia il povero specie se straniero, mentre si stendono tappeti rossi alla mafia che ha conquistato tutta l’economia e non solo della loro “padania”.
Questi hanno solo paura di tutti perché sono umanamente inconsistenti!
Largo ai nuovi “fratelli”: via il crocifisso dalle scuole perchè li offende …. (poverini) e avanti col nuovo profeta Maometto. Bravi
L’ISLAM SE LO STUDINO NEI LORO PAESI D’ORIGINE; CI FAREBBERO STUDIARE IL CRISTIANESIMO A CASA LORO? GIU’ LE BRAGE E AVANTI TUTTA …., COMPLIMENTI A QUESTE SCHIFOSE PROPOSTE PORTATE AVANTI PER RAGIONE DI “BOTTEGA E DI CAREGA”
Ho appena ascoltato l’intervista di Iman Sabbah al Durso su RaiNews24.Mi trovo completamente daccordo con lui. In breve il suo e il mio pensiero è questo: la Costituzione prevede libertà di culto e di insegnamento delle religioni. Già esiste nelle scuole l’ora di religione ebraica. L’ora islamica sarebbe con insegnanti pagati dalla comunità e sotto il controllo dello Stato. In questo modo viene insegnato un islam moderato in accordo con la nostra costituzione e la nostra cultura. Se si è forti e convinti della nostra cultura non si ha paura delle altre, se si è deboli allora si che si ha paura e ci si chiude come sta facendo l’Italia, calpestando la nostra tradizionale apertura e generosità verso gli stranieri e verso chi si trova in condizioni di indigenza, straniero o itaiano che sia. Per i cattolici (e io sono una di essi) vorrei ricordare che Gesù disse: ero straniero e mi avete accolto. Non bisogna mettere in pratica solo ciò che ci fa comodo o che è facile del Vangelo. Anche se a mio vedere è solo nostro arricchimento accogliere culture straniere, accogliere non vuole dire cambiare la nostra cultura ma condividere. Italiani, uscite dal guscio, vi prego
LA religione deve stare fuori dalla scuola… che senso ha insegnarla a scuola ed anche a catechismo? non è corretto che si debba sprecare questo tempo per delle favole quando sarebbe meglio usarla per il codice civile e la costituzione.
i problemi e le discussioni sarebbero risolte se invece di fare ora di religione (che sembra un doppione del catechismo), si facesse STORIA DELLE RELIGIONI: come hanno influenzato il pensiero politico, economico, filosofico, artistico, culturale, e le tradizioni nei vari paesi, facendo confronti e riflessioni su elementi comuni a tutte le religioni, sulle differenze, sulla capacità di evolversi nel corso dei tempi, sui limiti o gli elementi positivi di ciascuna di esse.
Permetterebbe in ogni classe scolastica la partecipazione di tutti gli studenti, che verrebbero coinvolti nel dialogo e nella discussione.
chi vuole fare catechismo, va nella sua chiesa
La nostra costituzione garantisce a tutti (non solo ai cittadini) di professare liberamente la propria religione e di farne propaganda (è un pò come la libertà di manifestazione del pensiero, non importa se è il pensiero della maggioranza o di una piccola minoranza).
Detto questo, vedrei con favore la possibilità di far scegliere agli studenti quale religione studiare;in alternativa, occorrerebbe precisare che l’insegnamento della religione cattolica è del tutto facoltativo, con conseguente collocazione dell’ora di religione al di fuori dell’orario scolastico.
sarebbe bene, in un paese civile, far studiare la Storia delle Religioni ai ragazzi (ma anche agli adulti!!!) proprio per la determinante influenza che hanno avuto
per gli assetti politici, sociali ed economici del mondo, mentre le ore di religione, sia essa cattolica, musulmana, buddista, induista, etc.. secondo me, dovrebbero svolgersi solo in luoghi di culto dedicati e garantiti a tutti, ma certamente non nelle scuole in quanto potrebbe stimolare idioti e pretestuosi conflitti e “Dio sa!!!” quanto, dopo l’era Bush, non se ne senta proprio il bisogno. rocLIBERACITTADINANZA
Le religioni cattolica ed ebraica,(compresi vari aspetti dell’antico e nuovo testamento), vengono già insegnate in maniera prevalente nelle nostre scuole, poichè fanno parte della nostra tradizione e cultura , o se vogliamo, della cultura di chi è vissuto nei luoghi che noi calpestiamo. Il proselitismo invece dovrebbe essere fatto nei luoghi di culto. Per quanto riguarda il Corano, sarebbe forse opportuno che tutti noi lo leggessimo almeno una volta, per valutare se o perchè, è un libro di amore e di pace. E’ importante conoscere la base culrurale di tanti nostri connazionali, i quali un giorno forse non tanto lontano, potranno essere determinanti per le scelte politiche e magari costituzionali del luogo dove viviamo.
Vorrei proprio sapere sei nei paesi dei musulmani ti fanno fare l’ora di religione cattolica.
Tutto questo è semplicemente ridicolo!!!
Per fortuna che c’è la Lega: i musulmani stanno così bene a casa loro con i loro kamikaze i loro indottrinamenti e le loro donne che di femminile hanno solo il nome.
Vorrei sapere se c’è qualcuno che emigrerebbe per andare a vivere da loro.
Secondo me, basterebbe un’ora dedicata allo studio delle religioni, le più diffuse, a grandi linee…buono da un punto di vista culturale…
L’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana dice:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. …”
Quindi, dal momento che la scuola italiana prevede l’insegnamento della religione cristiana cattolica (che è la mia religione), l’introduzione dell’insegnamento delle altre religioni (compresa quella musulmana) risponde ad un criterio di giustizia e di coerenza con la Costituzione.
Se poi si ritiene che la proposta dell’on. Urso sia anche in grado di favorire l’integrazione degli immigrati, tanto meglio.
Ma perché si deve insegnare la religione, qualsiasi religione, a scuola ? Neppure si dovrebbe insegnare la “storia delle religioni”! Per le tante e varie religioni ci sono i luoghi di culto dove i ministri del culto (appunto) possono insegnare a chi lo desidera e lo chiede i princìpi e i dogmi delle fedi. Per me le religioni sono solo un retaggio dell’ ignoranza dei secoli o millenni passati, che si basano testi “sacri” scritti da chissà chi e con quali scopi. Uno scopo sicuro le religioni (tutte) ce l’ hanno: quello di fiancheggiare il potere costituito nel tenere buono e calmo il popolino. Quando potere politico e religione sono entrati in conflitto tra loro, c’erano sempre concreti e corposi interessi molto, molto terreni. La Storia insegna. La Storia ci ricorda anche che milioni di esseri umani sono stati trucidati in nome delle religioni e le guerre di religione sono quelle che hanno provocato il maggior numero di vittime. Beh, io sono ateo e la penso così. Comunque sono rispettosissimo di chi crede in un qualsivoglia Ente Supremo che governa il mondo e al quale ci si può rivolgere per chiedere protezione o per tentare di modificare la realtà in cui si vive con “grazie” o, addirittura, “miracoli”. Allo stesso modo chiedo ai credenti che rispettino me e le mie convinzioni e non pretendano di fare proselitismo a mie spese attraverso gli insegnanti di religione che io contribuisco a pagare con le mie tasse.
Questa proposta, insieme all’altra che vorrebbe l’insegnamento della storia delle religioni, anziché l’attuale nostra ora di religione, magari in nome della tolleranza, in realtà, si traduce, paradossalmente, in un’attacco a tutte le religioni, non solo alla nostra.
Sarebbe già importante che si riuscisse ad insegnare la nostra, visto che nell’attuale società atea e nichilista, si conosce pochissimo e male. E, di quel pochissimo, in genere, si conoscono soprattutto i pregiudizi messi in giro dalla propaganda.
Sarebbe importante, non per discriminare le altre religioni, ma perché la nostra rappresenta le radici della nostra cultura e della nostra identità, che stiamo smarrendo insieme ai punti fermi di riferimento, ai valori veri, alla dignità. Ed i popoli che smarriscono le loro radici e la loro identità hanno paura del confronto con le altre culture, ed il razzismo ha terreno fertile. Molti hanno paura dell’Islam, hanno paura di perdere l’identità, ma non si sono accorti che l’hanno già persa, e certo non per colpa dell’Islam.
Nella scuola, non se ne riesce ad insegnarne una e ne vorremmo insegnarne cento?
Credo che i mussulmani si aspetterebbero che gli europei conoscessero la loro religione e, con essa, le loro radici. Sarebbe più rassicurante anche per loro. Credo che l’impatto più duro degli africani, per esempio, nell’incontro con l’attuale uomo europeo stia nel constatare che ha di fronte un essere vuoto e senz’anima, e che sarà questo a decidere del suo destino.
Giusto sarebbe dare ai mussulmani la piena libertà di culto e la possibilità di disporre di luoghi idonei, non necessariamente nella scuola.
Chi fa di queste proposte,in realtà, vorrebbe spazzare via tutte le religioni.
Distinguerei l’insegnamento della o delle religioni dal catechismo.
Nelle scuole si studia da sempre la filosofia greca, quella tedesca ecc. ecc.
Non ci troverei nulla di male a studiare anche la storia delle religioni, che per certi versi è anche molto limitrofa a quella della filosofia ed è una componente importante del pensiero umano, della storia e della cultura di tutti i popoli.
Ma gli insegnanti dovrebbero essere laici (proprio perchè non è e non dovrebbe essere proselitismo o catechismo).
E in più potrebbe anche facilitare la migliore comprensione degli altri, cosa che non guasta mai.
Ma ripeto: niente preti, suore, rabbini, imam, monaci buddisti ecc ecc.
L’Italia è, o dovrebbe, essere un paese LAICO aperto e con ampia libertà per TUTTE le religioni.
Invece di istituire nuovi corsi di religione, ognuno vorrebbe la sua, non sarebbe più giusto, democratico e istruttivo per TUTTI, credenti di qualsiasi religione e NON credenti, istituire l’ora di storia DELLE religioni?
(Tanto per capirci tipo il bel documentario che vi segnalo, almeno la prima parte dedicata alla nascita e storia delle religioni,
http://video.google.com/videoplay?docid=-6866557189571858559&hl=it&emb=1#
).Con dei professori ben preparati e liberi da vincoli a una specifica chiesa, certo sarebbe un problema per gli stipendi di migliaia di “sacerdoti professori” ma certamente risolvibile dalla ministra Gelmini, come per le altre migliaia di maestri e professori SISTEMATI dalla sua riforma.
Non ritengo sia una cosa giusta inserire la religione islamica nelle scuole. Poichè la nostra cultura, storia, politica e morale non hanno nulla a che vedere con nessuna religione fuorchè quella cristiana. Integrare gli immigrati musulmani? E da quando l’ Italia è diventata all’ improvviso un paese ospitale? L’ integrazione è giusta, ma se a pagarne le conseguenze è la cultura e la tradizione Italiana (che verrebbe mano a mano mischiata ad altre) allora si dovrebbe trovare un’ altra soluzione. Per esempio creare degli appositi edifici destinati agli islamici e a tutte quelle altre religione che sono sempre più presenti nel nostro paese, senza ovviamente isolarli.
Nella scuola italiana ci sono gia’ due errori: l’insegnamento della sola religione cristiano cattolica e l’insegnamento acritico, perche’ il prof. e’ scelto dalla sua chiesa.
Non sarebbe giusto “fare giustizia” aggiungendo un altro analogo errore e insegnando a scuola una religione che nega i diritti civili, non rispetta le donne, e punisce l’apostasia con la morte.
Le credenze e le religioni fanno parte della storia dell’umanita’, per questo dovrebbero essere insegnate e studiate nel corso di storia, ma da insegnanti che non siano tifosi di alcuna religione. Se non sono disponibili insegnanti equilibrati, e’ meglio che non si insegnino.
Geri Steve
ritengo che la proposta del Vice Ministro Urso (ma è lecito pensare che provenga dallo stesso Presidente Fini, come necessaria conseguenza del suo pensiero circa la cittadinanza da riconoscere agli immigrati) sia, data per certo la buona fede, al quanto superficiale e riveli scarsa conoscenza dell’Islam.
ed invero molti dei nostri politici non sanno che L’Islam non delega alla scuola la conoscenza della religione, ma l’impartisce direttamente nelle moschee o nelle madrasse. Vi è dunque un primo impedimento di ordine metodologico culturale che non collima con il nostro modo di intendere. ma vi è di più. mentre per la religione cattolica (il cui insegnamento, è d’uopo rammentarlo, non è mera catechesi – il catechismo infatti si svolge nelle parrocchie-, ma approfondimento e conoscenza delle nostre radici culturali)non vi è nessun problema per la scelta dei docenti, l’insegnamento della religiosa islamica presenterebbe ostacoli insormontabili.
vi è infatti l’Islam di rito scita, sunnita, alawita ed altri riti minori. chi dovrebbe insegnare e che cosa?
solo queste modeste osservazioni depongono per l’impraticabilità della pur lodevole proposta.
cordiali saluti.
Ivan Melis
Non deve essere aggiunto l’insegnamento di altre religioni, va tolto quello della religione a scuola. Chi vuole seguire la religione cattolica può tranquillamente avvalersi del cammino cattolico offerto con il catechismo e lo stesso dicasi per le altre reigioni. Lo stato è laico, non si deve avere l’insegnamento a scuola della religione. Allo stato attuale, io credo andrebbero invece tutelati maggiormente gli studenti che non frequentano l’ora di religione: devono avere il diritto di avere pari ore di insegnamento alternativo o di approfondimento dello studio. Cosa che da quest’anno, grazie ai tagli apportati, è praticamente impossibile Nella maggior parte delle scuole l’ora di alternativa consiste nell’essere sballottati da una classe all’altra (mai le stesse) e stare nei posti in fondo a chiacchierare o perdere tempo. Sono studenti di serie b….per il nostro Stato…laico…Saluti.
sì vabbè e allora perchè non l’ora di
confucianesimo
buddismo
ebraismo
animismo
protestantesimo
anglicanesimo
cristianesimo ortodosso
cristianesimo copto
induismo
paganesimo
shamanesimo
shintoismo
sikhismo
taoismo
zoroastrismo
rastafarianesimo
odinismo
e…
perchè no?
ateismo
Per me non bisgona insegnare nessuna religione a scuola. Sono troppe, allora per integrare i cinesi dovremmo studiare il taoismo e il confucianesimo e per integrare i neri l’animismo africano. La scuola diventerebbe una Babele delirante
Quanto alle nostre radici cristiane non possiamo certo rimuoverle ma sono già presenti e nei secoli testimoniate nella storia, nella storia dell’arte, nella filosofia, nella letteratura…
La religione, di nessuna confessione, per me deve essere materia di studio nella scuola pubblica come non lo è la superstizione popolare. Agli immigrati e ai figli degli italiani servirebbe molto di più l’educazione civica. La religione la si studi in parrocchia, in moschea e in sinagoga.
Poi ci sarà l’ora di religione ebraica, metodista, dei testimoni di geova, dei buddisti e compagnia bella… Magari con insegnanti pagati dallo stato. A quando l’ 8xmille per l’islam? C’è ancora qualcuno che pensa di arginare l’islam rafforzando il vaticano?