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La mobilità non è un valore di per sè. Il ministro Tremonti rompe le righe e difende il posto fisso, senza il quale, dice, non è possibile progettare il futuro. L’Unità titola “Comunista!” . Tremonti viene criticato dai sostenitori della flessibilità, da destra e da sinistra. Ma Tremonti rompe un luogo comune: che la mobilità del posto di lavoro debba essere ormai data per scontata come fattore di crescita.

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41 Commenti

  1. Andrea il 23 October 2009 alle 9:40 pm

    Concordo con patrizia da torino solo in parte: a volte la tentazione estetica di una battuta cattiva è irresistibile anche se così non dovrebbe essere. Tuttavia, se un ragionamento è rigoroso, esso non perde di efficacia solo perché si manca di rispetto all’interlocutore, infatti morale e conoscenza non si muovono sullo stesso piano logico e categoriale, come il buon Kant provò ad insegnarci qualche secolo fa.

    Ciò che conta veramente è non sacrificare il rigore logico e l’onestà di intenti del discorso sull’altare dell’estetica, riducendo la dialettica all’espressività aggressiva di un edonismo sfrenato e sguaiato e trasformando la stessa estetica nella sua caricatura degenerata….

    …E qui vengo al punto su cui concordo pienamente con patrizia: usare la violenza denigratoria sulla fisicità di una persona x sminuirne il valore e così “smarcarsi” dalla discussione critica è una delle cose più squallide che si possano fare.
    Un esempio su tutti:
    “Lei è sempre più bella che intelligente.” (Berlusconi a Rosy Bindi, Porta a porta del 07/10/09

  2. patrizia da torino il 23 October 2009 alle 10:34 am

    mi pare solo che si usino moltissimo i termini denigratori fisici, per supportare teorie che altrimenti sarebbero anche eque e giuste.
    teorie che muoiono nello stesso istante che si usa la violenza denigratoria sul fisico di qualsiasi persona, politica, giornalistica o altro.
    l’altezza, la magrezza, la bruttezza, ecc, NON devono diventare trampolino di lancio per qualsivoglia comizio o interprezione allusiva…
    non approvo e non apprezzo la sua risposta, tantomeno la seconda, tesa solo a supportare e fomentare critiche politiche non-sense.
    saluti

  3. giampiero il 23 October 2009 alle 4:51 am

    scrivo dagli USA sono qua’ da 8 anni ,ne ho viste di tutti i colori , ero operaio li’,sono dirigente qua’ , vi assicuro che i nostri industriali non hanno l’ etica per gestire onorevolmente la precarieta’del posto di lavoro. questo funziona qua’anche perche’ il sistema creditizio non guarda al posto di lavoro ma allo storico creditizio dei singoli,il problema e’ che in Italia si prendono ad esempio solo le cose che fanno comodo alla classe dirigente ,e guardate il sindacato cosa fa’ ..perde tempo con le puttane di berlusconi ..povera Italia.

  4. Geremy il 21 October 2009 alle 7:28 pm

    A patrizia da torino

    mi spiace, ma con chi attacca usando parole offensive e degne di un fomentatore e agitatore d’odio che ricorda molto il signor ministro Gobbels si DEVONO usare parole dure e fare opposizione critica. Più si è morbidi e permissivi con queste persone e più ci si rende conto che questi aumentano il loro potere e i loro consensi a dismisura. Ci piacerebbe molto poter discutere in santa pace se dall’altra parte vi fossero interlocutori aperti al dialogo; le pare che sia così?

  5. stefanoC il 21 October 2009 alle 5:30 pm

    quattro righe e per commentarle ci vorrebbe un libro.
    Mettiamola così io vengo da una famiglia nella quale lavorava una sola persona , che aveva un lavoro sicuro , ma non un posto fisso , non era un professionista ma un operaio specializzato ,ricercato.
    il lavoro sicuro da certezze e reddito sicuro .Erano gli anni nei quali si lavorava a cottimo e senza misure di sicurezza . Ma c’era il lavoro . Vogliamo tornare a questi modelli ?

  6. patrizia da torino il 21 October 2009 alle 4:55 pm

    qualcuno qui dimentica che non sempre si accetta di buon grado il posto fisso: io piuttosto che lavorare in comune, regione o ente pubblico che sia, ho fatto molteplici lavori anche sottopagati con la fame dentro lo stomaco e ringrazio il cielo di queste scelte (ho 50 anni), così mi sono confrontata con altre realtà quotidiane e non solo con 4 gatti del solito ufficio presi a martoriarsi l’un l’altro, sempre con lo stesso lavoro e nello stesso identico ambiente. quindi oltre che aver fortuna a passare dei concorsi (spesso anche fasulli), c’è qualcuno che dice: si, bene il posto fisso, ma che se lo prendano pure gli altri, io non ci sto, preferisco crescere sino alla fine dei miei giorni che morire d’inedia…

  7. patrizia da torino il 21 October 2009 alle 4:49 pm

    a Geremy:
    “Parole quelle di Brunetta, che ha il compito di fare il cane di turno (bassotto) che abbaia.”

    invece, tutte le sue belle parole che ha scritto, vanno a morire quando per arrocarsi a tutti i costi sulla ragione, cita un handicap fisico a sostegno delle tesi che vuole a tutti i costi far valere come diritto acquisito . E’ di una violenza inaudita questo inferocimento contro la bassa statura umana. Sia che coinvolga personaggi politici che persone comunissime.
    Persino la “jena” su La Stampa in 3° pagina, ha smesso da tempo di fare ironia su questo tema…

  8. Flavio Conegliano il 21 October 2009 alle 2:21 pm

    Sentono le elezioni anticipate che si avvicinano!!! La campagna elettorale è iniziata. La lotta per la successione al “sultano” pure. Oggi vi fanno intravedere (da lontano) il posto fisso, domani internet gratis per tutti, dopodomani “Chiù pilu pe’tutti”. Tra un mese case gratis a tutti e tra sei mesi finanziamenti a fondo perduto per “escort” e viagra a tutti e a fondo perduto. E’l’Italia del fare (tutto e il contrario di tutto). Il peggio è vicino…

  9. Geremy il 21 October 2009 alle 12:56 pm

    Tremonti: “credo nel posto fisso e nella partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese”.

    Caro on. Tremonti, a che gioco giochiamo? Noi sappiamo bene ciò che recita l’art. 46 della nostra disattesa costituzione.
    “Art.46: Ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro e in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende.”
    Tanto bene lo sappiamo che il punto fondante della nostro programma è la socializzazione. Quella vera.

    Non solo compartecipazione agli utili, ma anche e soprattutto cogestione delle aziende. Che vuol dire fine della libertà – ad esempio – di delocalizzare le migliori aziende della Nazione. Fine della sudditanza del lavoro al capitale.
    Questo governo, però, gioca con le parole, oltre che con la vita dei lavoratori.

    Parole sono quelle “di protesta” della confindustria (che tanto resterà ben salda al vostro fianco).
    Parole quelle dell’on. Berlusconi, che è capace di essere d’accordo con tutti, tranne che con se stesso.
    Parole quelle di Brunetta, che ha il compito di fare il cane di turno (bassotto) che abbaia.
    Parole quelle del povero Franceschini, che crede in un liberismo che non abbia neanche il bisogno di prendere per il culo la gente.

    La Gelmini tace, ma è sempre troppo tardi.
    Tutto, di questo governo, dice che la direzione è quella della precarizzazione voluta dalla globalizzazione.
    E lei?

    Se per caso volesse sapere cosa prevede la vera socializzazione, il nostro indirizzo di posta elettronica è: movimentodiazionepopolare@email.it. Risponderemo volentieri.

  10. Francesco il 21 October 2009 alle 11:29 am

    Per me è solo propaganda politica.
    Facessero delle leggi serie, dimostrassero con i fatti che quello che hanno sostenuto per anni, in merito al “valore della flessibilità” non lo pensano più e poi ne riparliamo.

    I giudizi si formulano sui fatti, non sulle chiacchere.
    Ma siamo in Italia e allora …

  11. Fabio il 21 October 2009 alle 11:26 am

    Tremonti è parte di un governo che ha la maggioranza schiacciante in parlamento. Quindi o subito una legge che abolisca le mille forme di precariato o le sue sono le solite frasi buttate al vento.

  12. Andrea il 21 October 2009 alle 9:50 am

    Mi stupisco del baccano che si è creato intorno a frasi, ad oggi puramente generiche e provocatorie, buttate lì a casaccio dal ministro Tremonti.

    Per prima cosa occorrerebbe chiedersi se il Tremonti abbia parlato in veste di saggista o in quella di misitro, perché solo in quest’ultimo caso, e se surrogate da concrete iniziative del Ministero dell’Economia in tema di politiche del lavoro, le dichiarazioni dovrebbero suscitare tanto scalpore.

    Faccio un esempio: Uno di questi giorni il ministro La Russa potrebbe dirsi favorevole all’uso di asini volanti da fornire in dotazione alle nostre forze armate, ma non per questo il suo ministero ne proporrà effettivamente l’invio in Afghanistan… bè almeno spero 😉

  13. Silvio il 21 October 2009 alle 8:58 am

    Sono Silvio
    Vivo da oltre quaranta anni in Svizzera,vedento e sentento tutte queste buffonate, sia di destra e anche della sinistra.
    N°1 sisente il posto fisso posto sicuro che nessuno potesse essere in grado pur non facendo il proprio dovere di poterlo licenziarlo. Il posto sicuro e a vita come intentono tutti specialmente gli inpiegati statali che il 99% Vanno solo per prendere lo stipendio, e non per svogere il proprio lavoro,
    il posto sicuro si ottiene lavorando, cosi il datore di lavoro non ti mandera’ mai .
    Gli dico che quando son venuto in Svizzera il posto sicuro ancora oggi non esite, facendo il proprio dovere si vedrä che
    non si viene licenziati. IL ministro Brunetta tutti gli statali dovrebbe licenziarli tutti e dopo secondo il merito Riassumerli.
    E non parliamo degli impiegati dei consalati Italiani nel mondo.
    Se dopo ci si tiene al posto sicuro si puo avere si`. Quando si E’ in mano al becchino!

  14. cingo il 21 October 2009 alle 8:26 am

    Abbiamo capito male: stanno parlando del loro, non del nostro, posto fisso!

  15. flavio il 21 October 2009 alle 8:18 am

    E’ ERETICO IL PAPA CHE “ACCETTA” I PRETI SPOSATI CON PROLE? Forse questa credo sia un’eresia vera e propria nel senso specifico del termine.
    E’ ERETICO OBAMA che accetta il premio Nobel per la pace e un’attimo dopo invia altri 13000 soldati in Afganistan?

  16. peter luigi guglielmone il 21 October 2009 alle 7:07 am

    cari signori, è facile criticare chi vuole un ritorno al passato.
    I politici da 15.000 euri al mese pensino a chi ne ha 1000-1200 al mese, deve pagare un affitto, mandare i figli a scuola, comprarsi da mangiare…e con la prospettiva di non andare più in pensione o perchè muori prima o perchè la solita compagine governativa decide che, aumentando la l’età media della vita, bisogna innalzare l’età pensionabile, con la contentezza di chi non vede il momento di chiudere con tran tran di tutte le settimane, lasciare un lavoro spesso ben poco gratificante, lasciare uffici sempre più sguarniti(se pubblici dipendenti) dove i livelli bassi fanno lavori da livello medio senza la benchè minima compemsazione monetaria, dove… Insomma, passare gli ultimi della propria vita diversamente, stare a letto quando fa freddo, farsi 4 pedalate quando fa caldo, etc etc.
    Perchè gli operai(da noi quelli della stabilus di villar perosa(dove agnelli nonno era sindaco, molti decenni fa)), quando si profila la cassa integrazione o il licenziamento si mettono in agitazione, lamentandosi che fra pochi mesi non avranno più i soldi per pagare l’affitto o il mutuo…
    Il lavoro non c’è, soprattutto se hai piu di 40-50 anni e l’età per la pensione nemmeno, per cui, i piu fortunati, di tanto in tanto fanno i cantieristi presso i comuni, pagati una miseria pur entrando alle otto ed uscendo alle 16:30 : sfruttameto dei poveri!
    Insomma, la mobilità va bene per i piu giovani, ma non per gli ” anziani”
    .
    Già fa girare l’idea che noi anziani siamo ancora sul posto di lavoro, mentre pochi anni fa, colleghi più fortunati andavano in pensione, con la liquidazione in tasca, con una pensione degna di tale nolme, mentre noi ci aspettiamo il furto della liquidazione ed una pensione ben più bassa avendo pagato più contributi, che mantengano in pensione i colleghi più fortunati di noi.
    Piccolo discorso cattivo , vero, ma molto veritiero.
    Insomma, noi dipendenti da 4 soldi al mese ne abbiamo abbastanza di questi politici molto ben pagati, che spesso si fanno vedere in parlamento solo quando conveniente loro, etc.
    Di sindacati piu dalla parte del padrone che dell’operaio…
    Insomma, siamo sfortunati

  17. adalberto il 21 October 2009 alle 7:04 am

    Il Ministro Tremonti, rivedendo alcune sue precedenti convinzioni, fa delle affermazioni di buon senso (si direbbero alla Catalano per la loro ovvietà)difendendo la stabilità del posto fisso contro i danni che produce il lavoro precario. Fanno da controaltare le pervicaci, incrollabili certezze del Ministro Brunetta che, al cospetto del dramma di milioni di persone che hanno perso o sono sul punto di perdere la certezza del proprio lavoro, innalza ancora il vessillo della precarietà (che, edulcorando, chiama flessibilità)come la soluzione di tutti problemi occupazionali del Paese.Si tratta dell’incapacità di saper guardare avanti, di vedere che incalzano generazioni di senza-futuro (oltre che di senza-presente) che destinano questo paese ad un inarrestabile declino. Ma che importa se ciò riguarda gli altri non la propria comoda, salda e ben remunerata poltrona da cui si pontifica.

  18. Nadia il 21 October 2009 alle 6:09 am

    Mi ricordo che alcuni anni fa, durante una visita del Premier Silvio Berlusconi negli Stati Uniti, esortava gli imprenditori americani ad investire in Italia, poichè il nostro paese aveva il primato in Europa per la flessibilità del lavoro. Oggi si potrebbe pensare che il premier ed il suo fedele Tremonti si sono ravveduti. Ma non è così, è solo campagna elettorale. Consapevoli che il consenso del governo stà lentamente, ma inesorabilmente scendendo, tentano con tutti i mezzi di arginare i danni. Non è che ci vuole uno psicologo per capire tutto questo.

  19. ferdinando il 21 October 2009 alle 1:38 am
  20. Bebe il 20 October 2009 alle 11:17 pm

    Al posto fisso corrispondono aziende fisse?
    Se deve essere garantito il posto a vita è palese che pure l’azienda deve essere garantita a vita.

    Mi punge vaghezza che si riferiscano al parastato.

  21. Davide Bianchi il 20 October 2009 alle 8:40 pm

    Posto fisso NO! Bilanci falsi, scudo fiscale, lavoro nero SI!

    Secondo la presidente degli industrali, quindi, “il problema non è tanto questo, quanto da una parte fare le riforme per rendere le imprese più competitive e dall’altra fare una flessibilità regolata e tutelata come quella fatta con Treu e Biagi e che ha creato 3 milioni di posti di lavoro”

    La forza di questo Paese, secondo la leader della confederazione degli industriali non è “la cultura del posto fisso ma, proprio come dice il ministro Tremonti, sta nei 5 milioni di piccoli e medi imprenditori che rischiano, vanno sui mercati e cercano di fare tutto il possibile anche in un momento come questo”.

    http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=133126

    Considerazioni:

    1) 3 milioni di posti precari NON EQUIVALGONO A 3 MILIONI DI LAVORATORI, è dimostrabile col calcolo delle ore effettivamente lavorate, ma basta chiedete conferma a tutti i precari che lavorano a singhiozzo.

    2) L’emerita dott.sa Marcegaglia dovrebbe spiegare ai piccoli imprenditori suoi confederati perchè devono COMBATTERE CONTRO GLI IMPUNITI che fanno bilanci falsi, truffano il fisco, fanno lavorare in nero, condonano i danari all’estero, ecc. ecc.

    Il vero problema dell’Italia è che FALLISCONO GLI IMPRENDITORI ONESTI COI LORO DIPENDENTI E PROSPERANO INDISTURBATI I FARABUTTI.

    Questi FARABUTTI commettono un reato contro L’art.1 della Costituzione ergo SONO LORO CHE VANNO FATTI CHIUDERE perchè danneggiano irreparabilmente tutta l’economia sana del paese.

    Pace & Bene.

  22. FRANK il 20 October 2009 alle 7:56 pm

    ERA ORA!!! CHE QUALCUNO SI DECIDESSE A CAMBIARE LE LEGGI .
    QUESTE LEGGE DEL LAVORO INTERINALE ,NON FA ALTRO CHE INGRASSARE I RICCHI E SFUTTARE I POVERI!!I NOSTRI FIGLI CON QUESTA LEGGE VERRANNO SCHIACCIATI DALLA MISERIA E SCHIAVISMO,CHI GLI FARA UN PRESTITO PER L’AQUISTO DELLA CASA O ALTRO!!!
    BASTA DIAMO SICUREZZA A TUTTI STIMOLO DI PROFESSIONALITA E FACCIAMO CHE LA GENTE VA A LAVORARE,CON PASSIONE E AMORE PER IL PROPIO LAVORO…..

  23. msalva01 il 20 October 2009 alle 6:56 pm

    un posto di lavoro è un valore, così come la possibilità di trovarne di nuovi per intraprendere nuove sfide /opportunità professionali.
    il posto fisso soddisfa le esigenze di reddito di chi ce l’ha, ma ha di fatto ingessato la “sana” mobilità, ossia:
    – l’accesso nel mondo del lavoro del lavoro delle nuove leve
    – il cambio di azienda di chi vuole misurarsi con nuovi contesti
    – il turnover finalizzato a riconoscere i meriti e gestire i demeriti
    gli effetti sono sotto gli occhi di tutti: perdita inesorabile di produttività, inefficacia di politiche meritocratiche, pubbliche amministrazioni sempre più burocratizzate e parassite…
    nonostante ciò il governo si riafferma campione di populismo!

  24. renato il 20 October 2009 alle 6:00 pm

    Andreotti è considerato il padre della frase: A PENSAR MALE SI FA PECCATO MA SPESSO SI INDOVINA; allora io penso male e forse indovino. Cosa indovino ?
    Stai a vedere che per POSTO FISSO nei prossimi giorni scopriremo che si intendeva ESCLUSIVAMENTE QUELLO DEL PREMIER.
    Ovviamente solo cattocomunisti di bassa lega, malvestiti e malodoranti potranno pensare ciò !
    Lega, e tutto il PDL ci spiegheranno che se il POSTO FISSO vale per insegnanti nullafacenti, poliziotti obesi, magistrati malvestiti nonché per il SANTO PADRE -mai uno licenziato -perché ciò non deve valere per il PREMIER ? ?
    I sondaggi di LUI dicono che è amato come un padre dai giovani e come un figlio dagli anziani e pertanto solo gente senza cuore come i cattocomunisti licenzierebbe un padre o un figlio.
    I licenziamenti ci sono tutti i giorni in tutti i settori e categorie ma riguardano solo persone che non si chiamano SILVIO BERLUSCONI.
    Peccato !

  25. Angelo il 20 October 2009 alle 5:56 pm

    E’ evidente che siamo rimasti in pochi ad avere progettualità per il futuro….. se il posto è fisso….. io sono disposto ad impegnarmi …… le chiacchere le lascio a tutti quelli che non hanno più niente da dire e inveiscono contro e comunque. Forse dovremo vergognarci un po tutti, abbassare la testa e guardarci dentro, chiedendo cosa realmente abbiamo fatto per il nostro paese o semplicemente cosa vogliamo e che direzione intendiamo prendere.Le risposte nel nostro paese, da 20 anni almeno, sono sempre le stesse.Dobbiamo avere il coraggio della verità. Dire una volta per tutte che così non va e che è arrivata l’ora di cambiare tutto e se qualcuno è d’accordo…..tornare indietro.

  26. Stefano il 20 October 2009 alle 5:19 pm

    E’ vero, ormai si può affermare tutto e il contrario di tutto. Con il centro-sinistra impegnato a consolidare la propria disgregazione per eutanasia, con i battitori liberi (Di Pietro, Casini etc.) impegnati nelle lotte talebane finalizzate unicamente a creare spazi vitali di sussistenza (con arroganza), gli italiani si affidano alle sicure parole di chi è certo che tanto, tempo un mese, sarà tutto finito nel dimenticatoio. Sono solo abili strategie di marketing studiate per distrarre le attenzioni del popolo sulle “magagne” attuali. Forse però c’è un fondo di preoccupazione da parte del ministro Tremonti, che secondo me riguarda l’aspetto pensionistico di chi giornalmente si barcamena in lavori saltuari part time, per giungere ad uno stipendio miserevole. Chi si accollerà, un domani, la sussistenza di costoro che, oltre a non consumare (come si deve) beni primari non si preoccupano della loro vecchiaia, perchè non possono? C’è da riflettere seriamente sull’immediato futuro già visibile all’orizzonte. Un bravo scrittore, Ascanio Celestini, ha fotografato perfettamente e amaramente la realtà vissuta da operatori di call center nel recente libro “Lotta di Classe” dove emerge la deriva della nostra comunità. Forse qualcuno dei nostri “condottieri” ha letto quelle pagine, prima di “bandire” la flessibilità del posto di lavoro.

  27. Riccardo il 20 October 2009 alle 4:46 pm

    NON CI CREDO!!! Ma allora in Italia non esiste più ritegno. Il ministro dell’economia Italiana, prima di difendere il posto fisso dovrebbe chiedere scusa e fare un mea culpa nei confronti di migliaia di Italiani che il posto fisso se lo sono visto diventare precario. È l’ennesima presa in giro del lupo travestito da agnello che ci vuole fregare tutti. Dove è finita la destra liberale italiana che si batteva per il progresso sociale? Forse non c’è mai stata!

  28. raniero il 20 October 2009 alle 4:11 pm

    Parole, parole, parole… come dice la celebre canzone! Visto che Tremonti è ministro in carica da lui aspettiamo fatti!
    Cominci per esempio con il rendere economicamente meno conveniente il lavoro precario, cioè se uno ha un contratto a tempo indeterminato deve guadagnare 100; se ha un contratto flessibile 110. Ciò è possibile solo se si introducono dei meccanismi di tassazione che vadano in questo senso.
    Ovviamente non aspettiamoci niente di tutto ciò, visto che questa è l’ennesima sparata di un ministro di questo governo per avere le prime pagine dei giornali e distogliere l’attenzione dalla dura realtà.

  29. Claudio Cavallieri il 20 October 2009 alle 3:58 pm

    Per ora l’unica categoria a lavoro fisso a cui Tremonti ha prestato attenzione è stata quella degli eterni esportatori (con qualunque mezzo) di capitali. Quando li scoverà, o almeno li tasserà come gli altri UE e destinerà le risorse ai precari che ha fatto licenziare, allora gli crederemo. Per ora restano 4 chiacchiere, 3 monti, 2 pesi, 1 figuraccia.

  30. francesco il 20 October 2009 alle 3:45 pm

    E se un padre di famiglia non ha un posto fisso, come farebbe con la mobilità a pagare tutti i conti a fine mese? In c..o la mobilità e la flessibilità

  31. Paolo Merlo il 20 October 2009 alle 3:31 pm

    Da BERLUSCONI, L’EROTICO, a TREMONTI, L’ERETICO…
    Ma che razza di bel governo…

  32. enemyofNWO il 20 October 2009 alle 3:19 pm

    Tremonti forse ha cambiato idea . Siamo in questi tempi testimoni di un cambiamentio di paradigma . E’ ovvio ora che l’economia non ritornera’ come era una volta (2 o tre anni fa’) . Stiamo vivendo un cambiamento epocale . Gli Usa finalmente stanno andando in fallimento perche’ hanno stampato cosi’ tanti soldi che se si mettono in fila si reaggiunge la luna . Nessuno compera i loro BOT. La globalizzazione e’ fallita . Ma eventi hanno dimostrato che la paga minima e’ una ciotola di riso . Quest’ anno ci saranno decine di milioni di poveracci in piu’ nel mondo che faranno la fame . Il dogma degli Illuminati di cui fa parte la globalizzazione e’ riuscito a dstruggere l’industria USA . Ora niente a parte armamenti e’ piu’ prodotto laggiu’ . La classe media e’ stata distrutta e anche ceri controlli medici di patologia sono eseguiti in India e cosi’ pure progetti di architetti e lavori di programmazione informatica .
    Il Sig Tremonti non e’ un aderente del Nuovo Ordine del Mondo ma certi signori del PD e il Sig Draghi lo sono . Questa in fondo e’ la ragione perche’ certi poteri forti non vogliono il Berlusca al potere perche’ lui fa gli affari suoi e non sembra che esegua gli ordini … di liberalizzare di piu’ l’economia e buttare piu’ persone sul lastrico ….
    Tutte queste polemiche di cose personali sono una scusa per attaccarlo . Io non sto difendendo nessuno , in Francia un paio di giorni fa c’e stato un Ministro che sembra che sia pedofilo ….. Siamo tra l’incudine e il martello . Un partito all’opposizione che ha tanti membri degli Illuminati e uno al potere che fa i cavoli suoi ma almeno non esegue ordini …..

  33. roberto_424 il 20 October 2009 alle 2:44 pm

    Con la crisi mondiale in atto non è più un dilemma
    posto fisso, mobile o precariato.
    Ora bisogna parlare di sostentamento familiare su accertamenti
    patrimoniali leciti e sicuri.
    Solo cosi si potrà affrontare tutti insieme la crisi economica che coivolge lavoratori e non. La politica dovrebbe interpretare le eisigenze dei cittadini, invece fanno tutto per non perdere consensi e previlegi.

  34. flavio il 20 October 2009 alle 2:23 pm

    E’ ERETICO CHI CHIEDE SCUSA AGLI IMPRENDITORI? FANTASTICA COERENZA POLITICA O LUNGIMIRANZA ELETTORALE?

  35. flavio il 20 October 2009 alle 2:20 pm

    La politica fatta coi calzini verrà inserita nei libri di storia?

  36. capricorn one il 20 October 2009 alle 2:03 pm

    Tremonti, Tremonti …ma Tremonti non era quello della “finanza creativa” e de “il posto fisso per tutta la vita è ormai superato” ? Adesso a livello mondiale tutti hanno capito che si scriveva “finanza creativa”, ma si leggeva “imbroglio” e il Giulio è diventato un fervente assertore di regole rigide per il settore finanziario in campo nazionale ed internazionale. Nello stesso tempo gli “scienziati” dell’ economia hanno scoperto l’acqua calda e cioè che, con l’abuso selvaggio della precarità a danno dei lavoratori, si è creata un’ intera generazione di donne e uomini che hanno un incerto futuro e una disperante prospettiva per la loro vecchiaia. E adesso ? Come riparare ai danni di teorie folli che hanno portato allo spoporzionato arricchimento di pochi e alla vera e propria rovina economica ed esistenziale di milioni di persone ? Questa è la domanda a cui Tremonti dovrebbe dare una risposta suggerendo soluzioni concrete ed attuabili. Subito dopo dovrebbe avere la decenza e la dignità di dimettersi per ritirarsi a vita privata.

  37. artemisia daldi il 20 October 2009 alle 1:37 pm

    Di quel che pensa Tremonti sono piene le prime pagine dei giornali e i titoli dei TG degli ultimi quindici anni. Ha pensato tutto e il contrario di tutto. E’ ovvio che almeno qualche volta abbia avuto ragione per me, torto per quell’altro, e né ragione né torto per un altro ancora. La tribuna offerta a uno come Tremonti (socialista con Formica e Craxi, eletto nel 1994 col Patto Segni, passato subito a Forza Italia: un trasformista campione di opportunismo) ha un carattere di continuità terrificante: è sempre lì che pontifica, che fa lezioncine, che richiama gli interlocutori… tanto ha sempre ragione lui. Può dire in ogni occasione “io l’avevo detto” visto che sicuramente è vero, no?
    Nel merito: il posto fisso può piacere o non piacere. Certo è più sicuro di tanti altri modi di guadagnarsi il pane. Quello ce io trovo inaccettabile è che si continui a discutere di lavoro lavoro lavoro lavoro (che c’è, che manca, che si cerca, che non si trova) quando il lavorismo – la sua ideologia – si è dimosrato come l’unico abbaglio che (in mala fede o in buona) ha condizionato sia il socialismo che il pensiero liberale.
    Ciao e riposatevi
    Artemisia

  38. walter Dimatteo il 20 October 2009 alle 1:08 pm

    Tremonti!!!! Brunetta !!!!!!! fini!!!!!!! Berlusconi!!!!!! TUTTO O E IL CONTRARIO DI TUTTO!!!Per annichilire una popolazione senza cultura e abituata alle mazzette e al`IPOCRISIA ,queste affermazioni di uno smentite dal`altro vanno bene.Domanda: quanti FASCISTELLI si sono nascosti tra le file dei cosidetti SOCIALISTI? Interrogato il morto non rispose.

  39. Titino il 20 October 2009 alle 12:58 pm

    Con i tre segretari pd che si criticano a vicenda , con tutti gli ultimi scandali e varie!!! accaduti nel pdl , adesso si ripropone il posto fisso .A questo punto forse sarebbe stato meglio restare con la vecchia dc e con le cattedrali nel deserto, che almeno ti assicuravano il lavoro per 30 anni ,con i lavoratori che venivano più rispettati ,conservando la loro dignità e riuscivamo a pagare anche i mutui.

  40. flavio il 20 October 2009 alle 12:43 pm

    VI SIETE GIA’ STANCATI DI CHIEDERE PARERI SULL’ORA DI RELIGIONE ISLAMICA?

    Redazione di Rainews24 risponde:

    Caro Flavio non ci siamo affatto stancati ed è sempre possibile discuterne a questo indirizzo: http://blog.rainews.it/2009/10/19/ora-et-studia-la-religione-a-scuola/ che si può facilmente raggiungere dall’elenco in evidenza sulla colonna destra

  41. sancho il 20 October 2009 alle 11:35 am

    Tremonti ci ha abituato a queste uscite!

    Questa è un’uscita di un’ovvietà spaventosa!
    Come quando parlò che la soluzione della crisi stava nella Bibbia. Si riferiva al giubileo ebraico,quando ciascuno tornava in possesso del suo. Si riferiva all’azzeramento del debito.
    Peccato che i suoi sono solo annunci ad effetto, com’è nello stile della politica di oggi.
    Come quando parla dello strapotere delle banche.
    Fa di questi annunci, ma poi ci indebita con la banca centrale (una S.P.A. di cui gli azionisti sono le banche stesse)al ritmo di 100 miliardi l’anno per foraggiare le banche a fondo perduto(così fan tutti, compreso Obama).
    Il solito sistema di dire cose giuste, di indicare i problemi, ma non risolverli affatto, anzi, aggravarli dando l’impressione di stare davvero a combatterli.


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