Pastore dei pastori
28 / 10 / 2009 | 12 Commenti
Una donna diventa il capo della chiesa protestante luterana tedesca. Secondo voi è un segno di emancipazione?
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28 / 10 / 2009 | 12 Commenti
Una donna diventa il capo della chiesa protestante luterana tedesca. Secondo voi è un segno di emancipazione?
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Non appartengo alla Chiesa Cattolica Romana.
Il cosiddetto “pastorato femminile” è un’operazione di marketing che non ha nulla in comune con l’insegnamento di Gesù di Nazareth. Quest’ultimo non ha MAI assegnato alle donne l’incarico pastorale.
Cristo era troppo maschilista? Benissimo, emancipatevi attraverso le religioni femministe ma cortesemente non infangate la Chiesa con spazzatura di questo genere. Non è un reato inventarsi qualche religione ad hoc (perché non ordinare vescovo il Grande Puffo, ad esempio? È un anziano anche lui, ne avrebbe il diritto). Semplicemente, siete fuori dal Cristianesimo. Contenti voi, contenti tutti.
Per renato: non è chiaro cosa c’entrino Berlusconi e Vespa.
basta con questa storia delle donne:
se una donna è brava e se lo merita non c’è niente da discutere.
non esiste secondo me una differenza su uomo e donna in materia
di competenze: chi se lo merita si prende il posto.
No, è solo segno dell’arretratezza misogina di Santa Romana Chiesa.
* * * * *
Concordo con Andrea che quoto. In Australia, l’anno scorso sono state nominate Vescovo della chiesa Anglicana 2 donne: Kay Goldsworthy, 51 anni, sposata e madre di due figli, e Barbara Darling, di Melbourne.
Germania: Margot Kässmann, 51 anni, vescovo di Hannover è stata eletta in queste ore a capo della Chiesa Evangelica Tedesca.
In Italia Maria Bonafede è a capo della Chiesa Valdese.
Dov’è lo scandalo? Dov’è la minaccia?
Cari miei (e caro/a Pulpito)
non avere soluzioni era molto di moda, ai tempi del “pensiero debole”; oggi il finto o presunto decisionismo fa il vuoto, invece. Quindi prendo posizione.
Sul tema specifico chiederei ai luterani, piuttosto che interrogarci noi, qui, cattolici per territorialità…
Facciamo un gioco, però: un papa donna, quindi una “papessa”… ci starebbe bene, prima o poi, a San Pietro?
Io dico di no. Voglio e pretendo [vorrei e pretenderei] che – almeno! – i maschi facciano onestamente la propria parte, quando consacrati.
Il dio padre/madre (che certi amabili teologi raccontano e immaginano da decenni) invece mi piace: l’immenso amore infinito e assurdo del dio cristiano – antropomorfo com’è – non può che sommare in sé i caratteri trascendenti del maschio e della femmina, senza che alcuno si senta in diritto di tirarlo per la giacca o per la gonna.
Amen
Artemisia
Che una donna possa essere “capo di una Chiesa” non è una novità: questo fatto sussiste da molto tempo nella Chiesa Anglicana, da quando nel XVI secolo Elisabetta I d’Inghilterra ha ereditato da suo padre sia il regno che il primato della Chiesa Anglicana. Quindi non vedo come questo possa essere un vero fatto di “emancipazione”.
Mi sembra però che l’argomento abbia dato luogo a qualche malinteso, perché alcune persone hanno creduto che si trattasse di “sacerdozio femminile”, che nella nostra cultura cattolica (di cui siamo tutti impregnati: sia credenti-praticanti sia non praticanti sia non credenti) è considerato tabù. Credo invece che nelle Chiese Protestanti il sacerdozio (maschile o femminile) non esista oppure abbia un significato molto diverso. I pastori protestanti, uomini o donne, che io sappia non sono “sacerdoti”.
Se vogliamo proprio parlare di sacerdozio femminile, mi sembra comunque che nella “legge di Dio” non ci sia nulla di teologicamente contrario ad esso, se non il fatto che … sacerdoti donna non ce ne sono nella tradizione ebraica dell’Antico Testamento, né in quella cristiana del Nuovo Testamento. Il sacerdozio femminile mi sembra che venga negato dalla Chiesa Cattolica più che altro per motivi di Tradizione (che dura da 2.000 anni) e comunque nelle comunità cristiane delle origini esistevano per lo meno le “diaconesse” (lettera di Paolo ai Romani).
Il mio parere personale: io sono cattolico credente e praticante, ma spero proprio che prima o poi questo tabù venga rimosso. Nell’ambiente c’è però troppa “polvere e ragnatele” e lo Spirito del Vangelo trova difficoltà a farsi strada.
Nel mondo c’è molto “male”, caro Angelo, ma stiamo andando “male”, secondo me, per ben altri motivi: egoismo, idolatria (in tutte le sue forme moderne), falsità, sopraffazione …
In effetti non credo che sia un segno di emancipazione per le donne scalare la gerarchia della chiesa ma mi domando perchè ogni cosa che fa una donna debba essere letta sempre in chiave di emancipazione ? Vorrei dire che oggi nella condizione della donna non è tanto salato il conto che si paga nel mondo produttivo quanto nel mondo affettivo. Le donne non sono più oggetto (se non in rari casi) di amore cortese, nè passionale nè tantomeno romantico. Direi che non sono amate perchè i maschi che vivono accanto a loro da pari (o da sottoposti) negli uffici, nelle scuole, nelle università, nella maggior parte dei casi non le amano. Il ricorso alla prostituzione, sia essa di trans che di escort, degli uomini di potere dimostra che, perfino in un ruolo di potere, il maschio non è più tanto capace di avere delle “amanti” che richiedano anche un investimento immaginativo oltre che sessuale. A me questa sembra una grave perdita il che non implica che io voglia che tornino a fare solo le casalinghe. Non ho soluzioni. Preghiamo…
Sono cattolico, credente e praticante, ma conosco anche la realtà delle altre Chiese.
Il sacerdozio può esserci, secondo me, maschile e femminile, forse, ma quello che va contro ogni tradizione, non cattolica, ma biblica, quindi di quella Bibbia che è alla base della tradizione luterana, è il matrimonio unito alla funzione episcopale.
Tra i cattolici, vi sono quelli di rito orientale che si possono sposare, ma rinunciano al servizio episcopale, in quanto troppo impegnativo, nella sua funzione pastorale, e che potrebbe mettere in crisi una delle due funzioni, quella dello sposo di una donna e della Chiesa, contemporaneamente.
Credo che i luterani avrebbero potuto evitare un gesto così plateale.
Non e’ emancipazione,e’ contro la Leggge di Dio scritta nella Bibbbia. Non lasciare predicare in chiesa alle donne. Agire contro la Legge di Dio ci allontana dalui e ci va cadere in perdizione. Questo e’ un grande errore a cui ne seguiranno molti altri proprio perche’ scambiato per un atto di emancipazione.
Con tutto il rispetto per la chiesa luterana, così come per ogni altra religione, credo che oggi per molti italiani sarebbe più interessante dire la nostra sui modi e tempi degli interventi televisivi del sig. Berlusconi. Da telespettatore, da cittadino, da uno che paga il canone rai mi sento offeso da un presidente del consiglio che con arroganza siede da Vespa e blatera per ore senza contraddittorio e che con ancora con più arroganza entra, come ha fatto ieri a ballarò , nelle case degli italiani urlando offese alla rai ai suoi lavoratori e telespettatori.
Un segno di emancipazione?
Sicuramente è un segno dei tempi!
Davvero crediamo che l’emancipazione femminile consista nell’omologarsi al maschio?
La vera emancipazione consiste nell’avere pari diritti e pari dignità, e nel poter esprimere pienamente le potenzialità e peculiarità tipicamente femminili, non nella possibilità di scimmiottare il maschio, e spesso il peggio del maschio, com’è nel senso comune attuale.
Ci sono cose che solo le donne possono esprimere, ma, se le donne si maschizzano, queste cose moriranno d’inedia, ed in buona parte sono già morte.
E’ un segno dei tempi perché si va verso l’omologazione, non solo del pensiero, ma anche dei sessi: non verso il pari rispetto dei sessi, ma contro di essi, verso il sesso unico. Tant’è che è ormai obsoleto (secondo il senso comune) o roba da africani, fare i figli secondo natura. Difatti si propaganda l’aborto e la sterilizzazione, e, di contro, le fecondazioni in laboratorio.
E’, sicuramente, un attacco indiretto alla Chiesa cattolica (e gli effetti più devastanti si vedranno un po’ più avanti) che mai potrà accettare neppure il sacerdozio femmilile, figurarsi una papessa.
Nella Chiesa, le donne svolgono compiti altrettanto importanti di quelli riservati agli uomini, pur non essendo nè vescove o sacerdotesse. E basti pensare a figure come Santa Caterina e Santa Teresa (dottori della Chiesa)o a madre Teresa di Calcutta.
La diversità è ricchezza! Ma la diversità, è sempre più mal sopportata dal pensiero unico che si è affermato trasversalmente, anche e soprattutto da parte di chi si dichiara contro ogni razzismo, credendo pure di starlo a combattere.
Nella fattispecie, secondo questo pensiero, la Chiesa cattolica potrà benissimo essere accusata di discriminazione nei confronti delle donne proprio da chi è veramente discriminatorio, ma nei confronti del maschio e della femmina, e dell’umanità nel suo insieme.
Non si può volare con due ali destre o due ali sinistre, con due ali ibride o una sola ala.
Anche per questo l’umanità sta precipitando nella barbarie.
No, è solo segno dell’arretratezza misogina di Santa Romana Chiesa.
Innanzitutto è semplicemente il segno che nella versione luterana del cristianesimo il sacerdozio femminile è permesso. Il fatto che una donna sia giunta a ricoprire un ruolo così importante nella sua chiesa significa, credo, che i tedeschi sono meno sessisti di noi e che, dove un valore viene riconosciuto, indipendentemente dal sesso, viene premiato. La stessa Merkel è stata rieletta a cancelliere. In Italia non si sono ancora viste donne presidenti del Consiglio o della Repubblica. Nonostante tutto le nostre paladine dei diritti delle donne perdono il loro tempo a criminalizzare l’immagine della donna nel mondo islamico. A far l’avvocato del diavolo c’è da dire che perlomeno nel controllo sulla donna islamica è presente anche un desiderio di protezione e di difesa credo sincero. Mentre nel nostro paese l’immagine della donna nel suo insieme è così degradato e volgare che, tutto sommato, un bel velo e uno chador potrebbero difendere in qualche caso in modo migliore la dignità della donna dal nostro maschilismo piuttosto che le manifestazioni farneticanti di signore ingioiellate come la Santanchè….