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Venerdì il Consiglio dei ministri presenterà il “Piano casa” e Berlusconi annuncia “effetti straordinari” sull’edilizia spiegando che il piano intende “smuovere l’economia e l’edilizia da sempre ferme e impastoiate da mille burocratismi”. Contrari ambientalisti e opposizione che lanciano l’allarme sul possibile scempio urbanistico e parlano di condono mascherato da provvedimento anti-crisi.

Il premier invece rassicura: non ci saranno abusi perchè tutto sarà sotto la responsabilità (anche penale) dei progettisti. Ed entra nel dettaglio spiegando che il piano consentirà “a chi ha una casa e che, nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipoti, di aggiungere una stanza, due stanze o due bagni con servizi annessi alla villa esistente”.

E voi che ne pensate?

Per saperne di più: Cosa prevede il piano-casa di Berlusconi

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41 Commenti

  1. Mario il 20 June 2011 alle 1:35 pm

    4 Stanze piü Bagno-circa 98 mq,pagare ICI.

  2. FLOHR il 6 November 2009 alle 2:34 pm

    CRISI IMMOBILIARE 2009

    INVESTIRE IN CAMPAGNA? UN PESSIMO AFFARE

    A mio avviso il mercato, ora morto, può riprendersi solo se i prezzi calano ulteriormente. Chi mette in vendita ai prezzi assurdi di 2 o 3 anni fa , IN REALTà NON VUOLE VENDERE, non ha bisogno di vendere: ASPETTA IL POLLO, IL FESSO DA SPENNARE.
    Una casa è vendibile solo se il venditore richiede un PREZZO DI RIVENDIBILITà, ovvero se a quel prezzo, al prezzo al quale compra, il compratore riuscirà a sua volta a rivendere l’immobile.

    Mi sembra che i casi più eclatanti di IRRIVENDIBILITà presenti sul mercato siano quelli delle case di campagna, cascine, casolari, coloniche, rustici ecc. OGGI ASSOLUTAMENTE INVENDIBILI, specie se restaurate.
    I prezzi delle country house REALMENTE IN VENDITA stanno crollando verticalmente.
    Posto al riguardo un articolo, per intero perché l’edizione di settembre del mensile che lo ha pubblicato non è più on line, che ben illustra la situazione delle country house dell’italia centrale e meridionale.

    “ Country house: Inglesi in fuga.

    Gli Italiani sono stufi del caos urbano, delle città riempitesi di immigrati clandestini, di spacciatori, prostitute, locali notturni della criminalità, di furti, scippi, stupri, estorsioni, ovvero di quell’inferno, quell’incubo in cui sono state colpevolmente trasformate le nostre aree urbane.
    Il rapido deterioramento della qualità della vita nelle città ha spinto negli anni passati molte famiglie a esplorare le campagne in cerca di oasi di tranquillità e sicurezza. Ma la speranza di trovare una migliore vivibilità nelle campagne si è rivelata illusoria: soprattutto nelle zone rurali prossime a strade provinciali, a discariche e tralicci o a zone industriali il degrado è simile se non superiore a quello cittadino, con una popolazione locale composta prevalentemente da clandestini magrebini e da Rumeni, e da qualche agricoltore in pensione, troppo vecchio per cambiar casa e scapparsene via.
    Tuttavia se oggi ci si allontana dalle provinciali e ci si addentra nelle campagne e nei piccoli borghi più sperduti si ha una duplice sorpresa: i casolari più isolati e inaccessibili sono stati comprati nello scorso decennio da Inglesi, e, guarda caso, ora questi Inglesi stanno vendendo in massa.
    La moda che negli anni scorsi sembrava irrefrenabile, per cui i sudditi di Sua Maestà Britannica correvano a comprare a prezzi assurdi le più scassate e scatafossate bicocche per restaurarle e corredarle di piscina, è finita. Ed è finita decisamente male per gli Inglesi, che ora devono rivendere case scomodissime e costose, case che nessun Italiano vuole, almeno a quei prezzi.
    La trascorsa decennale epopea delle case di campagna comprate dagli Inglesi è tutta da ridere, roba da commedia all’italiana. Beandosi della sterlina allora forte, i Britanni compravano quasi a occhi chiusi cascine, rustici, i cosiddetti casolari tipici umbri, marchigiani, pugliesi. Tali umide, maleodoranti e malferme catapecchie erano state abbandonate negli anni ’60 e ’70 dai nostri agricoltori i quali, godendo di tutti i benefici e i privilegi creditizi e fiscali loro concessi a piene mani dalla Bonomiana in cambio del consenso elettorale alla Democrazia Cristiana, si erano fabbricati moderni edifici, autentiche ville e palazzi dotati di ogni confort. Questi contadini, così beneficiati dal (nostro) pubblico denaro, non immaginavano certo di essere colpiti da un’altra imprevedibile fortuna: la moda inglese dell’italian dream, il sogno italiano della country house nel Bel Paese.
    L’Italiano è furbo, ha l’occhio lungo, il contadino in particolare, scarpe grosse e cervello fino, con alle spalle una secolare tradizione di ruberie al padrone, agli antichi proprietari terrieri (quelli, per intenderci, che avevano appoggiato il fascismo, poi nel dopoguerra sterminati dalla DC a favore dei contadini stessi).
    Ebbene, il furbo vergaro italico, magari col figlio geometra o mediatore, ha colto al volo e ben sfruttato l’ingenua moda britannica: capanne e ruderi di tufo o di altro materiale scadente, in luoghi scomodissimi, lontani da ogni tipo di servizi, che prima degli Inglesi nessuno voleva nemmeno in regalo, venduti per centinaia di milioni di lire a eccitati (“excited”!) sudditi britannici. Poi le famiglie contadine festeggiavano l’insperato affare crapulando in oceanici banchetti ai quali venivano invitati parenti e amici, e, ovviamente, i “chicken” britannici ben spennati.
    Ma l’affare non finiva lì: il neoacquistato rudere doveva essere ristrutturato. Tutti conosciamo lo scarso fairplay italico quando si tratta di differenziare i prezzi per turisti stranieri dai prezzi per Italiani: nelle campagne tale differenziazione è stata elevata all’ennesima potenza. All’ingenuo acquirente, reso ancor più fidente da abbondanti “lunch” e da tanta falsa accoglienza iniziale, veniva consigliato per i lavori il cugino geometra, il cognato muratore, il genero idraulico, la nipote titolare dell’agenzia per le pratiche burocratiche, l’amico rivenditore di materiali per l’edilizia. Case del valore finale reale di 100.000 – 200.000 euro venivano a costare 400.000, 500.000, 600.000 euro. Una pacchia, una vera manna per i nostri campagnoli che, giustamente, ne approfittavano, in base al principio: “Finché si trovano i polli…”.
    Poi arrivò l’anno domini 2008, l’anno dei subprime, del crollo del mercato immobiliare negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dei fallimenti a raffica di banche e assicurazioni inglesi, del governo britannico che per turare le falle nel sistema creditizio si svenava e stampava sterline come se fossero volantini pubblicitari. E la sterlina contro l’euro crollava, crollava, sempre più in basso, sempre più in fondo: 1.7, 1.4, 1.3, 1.1 … E gli Inglesi residenti nelle bicocche con piscina restaurate a caro prezzo, che avevano redditi in sterline, convertivano quelle sterline in sempre meno euro, e cominciavano a chiedersi: “Ma non ci converrà ritornarcene in Gran Bretagna (“go back home”), visto che qui in Italia con le nostre sterline svalutate non ci compriamo più nulla?”. Oltretutto i Britanni si erano nel frattempo stufati di coltivare stentate erbette e verdurine per le talpe, di scorazzare inutilmente coi loro fuoristrada con targa gialla e guida a destra per le nostre campagne, belle sì, ma prive di servizi, di vita sociale tra gente sopportabile, di comodità, così desolate durante le lunghe invernate, e, in fin dei conti, noiose da inedia. Si erano stancati di attendere l’ispirazione artistica raccogliendo in continuazione col retino insetti, formiche, vermi di mosche e altra campagnola sporcizia galleggiante nell’acqua delle loro piscine. Si erano accorti che l’Italia, la vagheggiata Italia, l’italian dream, più che un sogno era un incubo di clandestini, malavita, tasse, burocrazia, servizi pubblici scadentissimi, rapine e stupri in villa…
    E allora hanno pensato: “Ma se vendiamo questo nostro casolare tipico toscano umbro marchigiano che abbiamo pagato centinaia di migliaia di euro, e convertiamo queste centinaia di migliaia di euro in sterline, poi con tutte queste sterline in Inghilterra torniamo a vivere da signori”. Ed ecco allora gli Inglesi affollare le nostre agenzie immobiliari, ecco i mediatori riempire bacheche, siti internet e giornaletti immobiliari di casolari tipici ristrutturati con piscina in vendita… ma, ma….
    Ma nessuno compra.
    Nessun Italiano con famiglia, con figli e/o anziani, può andare a vivere in quelle lande isolate e sperdute, vicino a qualche spopolato paesetto di vecchi, senza servizi, senza scuole, senza ospedali. Nessun Italiano è disposto poi, anche se libero dalle necessità di una famiglia, a pagare un immobile tre, quattro, cinque volte il suo reale valore. Anche perché l’acquirente italiano, sempre con l’occhio lungo, pensa: “Ma un domani, se dovrò rivendermi questa bicocca in campagna, quale fesso me la comprerà?”. Senza contare infine che sul valore delle aree rurali incombe il 2013, l’anno in cui, in ossequio ad accordi liberisti di commercio mondiale già siglati, tesi a favorire le esportazioni agricole di paesi emergenti, l’Europa toglierà agli agricoltori quei sussidi che finora ne avevano permesso la sopravvivenza, con conseguente futuro deprezzamento e cambio di destinazione (a pascolo) dei terreni.
    Devo dire che il riconosciuto senso pratico, il tradizionale empirismo britannico, sta inducendo i venditori inglesi a una corsa al ribasso dei prezzi, spesso in concorrenza tra connazionali. In questo i Britannici si stanno dimostrando più realisti e lungimiranti di quei vergari nostrani ai quali il casolare tipico, il rustico, è rimasto ancora invenduto, e che continuano a chiedere prezzi superiori ai 100.000 euro, non comprendendo che, finita la moda degli Inglesi, il mero valore di cubatura delle loro catapecchie è di 10.000 – 20.000 euro al massimo. E per questi 10.000 – 20.000 euro devono ringraziare certe demenziali e antilibertarie normative statali e regionali che impediscono tirannicamente al cittadino la libertà primaria di costruire sulla sua proprietà, sulla sua terra, o lo taglieggiano imponendogli oneri di fantomatiche urbanizzazioni e altre tasse assurde. In mancanza di tali leggi vessatorie e predatorie, in un regime di libero mercato, il valore delle dette bicocche sarebbe negativo: il costo della loro demolizione.
    Rimangono pur tuttavia come acquirenti dei casolari tipici i Magrebini e i Rumeni, a prezzi ovviamente magrebini e rumeni. “

    (Articolo di Filippo Matteucci su ItaliaReale di Settembre)

    I miei consigli per gli acquisti di case di abitazione sono i seguenti, pochi ma sicuri:

    comprate solo a un PREZZO DI RIVENDIBILITA’, cioè assicuratevi che vi sia la concreta possibilità di rivendere la casa almeno allo stesso prezzo che state pagando,
    evitate gli acquisti di moda (dal finto borgo marinaro al romantico-bucolico-agreste): andate invece sul sicuramente rivendibile,
    evitate come la peste le case di campagna, cascine, casolari, coloniche, rustici ecc. OGGI ASSOLUTAMENTE INVENDIBILI, specie se restaurate,
    comprate invece al centro, o nelle zone di immediata o prossima espansione urbanistica,
    comprate nelle città capoluogo di provincia o nelle cittadine turistico-balneari più richieste,
    comprate case costruite negli anni ’60 e ’70: hanno una qualità costruttiva migliore e stanze più grandi rispetto alle nuove costruzioni pur costando un po’ meno, non hanno bisogno di grandi ristrutturazioni e sono più vivibili di certi loculi-alveari a caro prezzo,
    guardate allo spazio a disposizione: più ce n’è e meglio è, corti, giardini, parcheggi, garage (meglio se doppi), e non alle finiture o alla jacuzzi o alla robotica&domotica (dà solo problemi),
    riscaldamento rigorosamente autonomo,
    se avete sufficiente capitale, compratevi case singole con corte e giardino, vivrete meglio…. altrimenti studiatevi il regolamento di condominio: più divieti (di comportamenti da cafoni) ci sono, più il condominio e l’immobile sono di sicura qualità,
    fate attenzione a tralicci, ripetitori radiotelevisivi e di telefonia cellulare, piste di motocross, strade e linee ferroviarie trafficate: se sono presenti vicino all’immobile difficilmente lo rivenderete senza rimetterci,
    massima attenzione alla stabilità dell’immobile e del terreno su cui è edificato: i soldi per una perizia privata (sicuramente più affidabile di quelle pubbliche…) del vostro geologo di fiducia non saranno mai spesi meglio.

  3. adolfo Scaltritti il 23 March 2009 alle 1:58 am

    A Giampaolo
    non sono un cialtrone e mafioso anche se plaudo a questa legge del governo.
    Pago regolarmente tutte le tasse e non posseggo case o appartamenti
    Mi occupo di politica economica e sociologia e credimi, non ho mai portato il mio cervello all’ammasso, contrariamente a molti che scrivono su questo blog.
    Credo che la Tua opinione sia più dettata da un’odio ceco verso Berlusconi che da una seria disanima di quanto sta accadendo in Italia.
    Per uscire in piedi da questa crisi economica, occorrono idee e forza per portarle avanti alla faccia dei veri CIALTRONI che discutono, discutono e non fanno niente.

  4. adolfo Scaltritti il 23 March 2009 alle 1:44 am

    E’ la più intelligente risposta che un governo poteva dare per aiutare l’Italia ad uscire dalla crisi senza usare soldi dello Stato che non ha.
    Questa legge, farà spendere quei soldi che molti cittadini sfiduciati dalle banche, per paura tengono ora sotto il materasso, investendoli in beni durevoli e facendo lavorare imprese e operai italiani.
    Riducendo così i cassaintegrati o i disoccupati che circuitano nel campo edile.
    E’ meglio pagare la cassa integrazione o creare posti di lavoro per i cassa integrati ???
    Altri aiuti economici di vario tipo anche se importanti, vanno a finire in acquisti anche di prodotti di importazione (CINESI) e non creano posti di lavoro in Italia. sic !!!!!
    Bravo SILVIO sei un grande.

  5. lino soricetti il 21 March 2009 alle 8:59 am

    sono assolutamente d’accordo al piano casa.basta con tutti questi vincoli burocratici che servono soltanto ad intralciare la giustiziqa penale per piccoli abusi cassalinghi.era ora
    grazie Silvio.

  6. Gianfranco il 18 March 2009 alle 8:44 pm

    ATTENZIONE MESSAGGIO PUB….

    A TUTTI VOI DEL WEB LEGGETE ATTENTAMENTE IL MESSAGGIO DI MIRKO

    E IL MOMENTO DI RIFLETTERE DI RIFLETTERE E POI TUTTI, TUTTI

    NELLE URNE. Diamo ancora una possibiità.
    Se questa volta non saranno di sinistra la storia li cancellerà.

  7. Mirko il 18 March 2009 alle 9:21 am

    Berlusconi 70 miliari per le imprese…
    Il presidente del Consiglio parla con Napolitano del piano casa: «Il 67% degli italiani è favorevole. Una misura che farà girare 150 miliardi» Dopo le tensioni con il Quirinale e le polemiche sui soldi «veri» da parte di Confindustria, …
    Notizia Ansa di questa mattina….
    Ora io dico… questo 67% degli italiani che è favorevole… da dove lo hanno pescato ? Hanno fatto un’indagine ? Un referendum ? Un voto tramite Sms ? Un Televoto ? Oppure la solita azienda di statistica di proprietà Berlusconiana ?
    Sarà… ma a me e alle 20 persone a cui ho chiesto se qualcuno li avesse contattati per porre domande sulla casa.. nessuno ne sapeva niente…
    Complimenti complimentoni.. bevetevi quello che Berlusconi fa scrivere sui giornali e dire in Tv…
    Siamo manipolati come pochi….
    Svegliatevi gente.. svegliatevi..
    Finiremo con il passarci il cibo dalle finestre….( in alune città lo si può già fare ) tanto che sono attaccate… io faccio il sugo.. chi butta la pasta ?

  8. claudio il 14 March 2009 alle 10:00 pm

    Purtroppo non credo nella buona fede di Berlusconi! Ricordiamoci che siamo in Italia dove la storia ci insegna che se ti dànno una mano… ti spetta di diritto almeno tutto il braccio. I comuni, per far soldi, tollereranno anche gli abusi purchè ben pagati. Ci sarà sicuramente una guerra tra vicini e le nostre periferie diventeranno degli inferni di cemento. Non resta che fuggire in paesi storicamente più seri dell’italia.

  9. mauro il 14 March 2009 alle 9:47 pm

    Mi chiedo: ma com’è possibile…? il mondo intero sta attravesando una delle crisi più devastanti del secolo…e noi cosa facciamo…diamo credito ad uno che non pensa altro che ai suoi comodi? Certo l’idea del piano casa attira…attira come il formaggio attira il topolino…e se dobbiamo fare la fine dei sorci…ci siamo ogni giorno più vicini…mi chiedo e vi chiedo come facciano gli italiani a non rendersi conto di ciò che sta accadendo…possibile che non si rendano conto che non si da nulla per nulla? Possibile che si accontentino delle briciole…invece d’inseguire il sogno di una società migliore?

  10. john sparrows il 13 March 2009 alle 12:44 pm

    io essere australiano con discendenze italiane, da parte nonno materno, io essere interessato at politica italiana, italiani dovete capire che solo BERLUSCONI uomo imprenditore prima che
    politico, hat capito situazione disastratica edilizia nazione
    et hat intrapreso azioni valide che PDS et SINISTROSI non
    apprezzano per causa loro pasticci et incompetenze intrinseche.
    FORZA SILVIO SEI IL MIGLIORE…..

  11. Vincenzo il 13 March 2009 alle 10:23 am

    A quanti ritengono che sia un “condono” mascherato invito a visitare il luogo di mia di residenza, (mal)governato dalla sinistra: sono state portate avanti le peggiori speculazioni edilizie nella storia del mio comune… e il bello è che se ne vantano pure.
    Il piano regolatore è zeppo di richieste (osservazioni) per piccoli ampliamenti e soprelevazioni. Cosa c’è di male nel farli? Ci dobbiamo rendere conto che sarebbero interventi sull’esistente, senza intaccare ulteriori nuove superfici. Quando si è contrari “a prescindere” (solo perché parla Berlusconi) non si fa il bene di nessuno. A sinistra hanno idee migliori? Che le facciano… perchè fino ad oggi, nei fatti, è stata capace solo di creare nuove tasse.
    Bene ha fatto il governo Berlusconi!

  12. giuseppe mandorino il 12 March 2009 alle 2:10 am

    quando il governo inglese l’anno scorso promosse una legge simile, intere cittadine insorsero gridando allo scandalo perche’ nessun inglese voleva che il suo giardino fosse adombrato da una costruzione fatta nel giardino del vicino.
    La stessa cosa accadra’ in Italia se il progetto dovesse passare: le vedo gia’ le liti fra vicini e condomini in Italia: a colpi di lupara.
    Ottimismo italiani e soprattutto non sbagliate mira…

  13. mario il 11 March 2009 alle 10:28 pm

    per Gino ,favorevole alla legge a favore dell’abusivismo edilizio per ampliare ville e villette ,80% di proprietari di casa vuol dire 60% circa ,infatti molti italiani possiedono 3 o + appartamenti tra questi il mio padrone di casa elettricista che possiede 4 appartamenti tutti affittati

  14. FABI il 11 March 2009 alle 5:24 pm

    MA “LUI” PENSA CHE DAVVERO TUTTI ABBIANO UN VILLA DOVE ABITARE?!!? E QUINDI AGGIUNGONO STANZE ETC….DAVANTI A QUESTA NOTIZIA MI SONO DETTA ” NON E’ LA REALTA’ STA RACCONTANDO UNA FAVOLA AI SUOI NIPOTINI DAVANTI AL CAMINETTO DI UNA DELLE SUE VILLE E PENSO CHE LA FAVOLA FINIRA’ …E VISSERO FELICI E CONTENTI”.

  15. peter luigi guglielmone il 11 March 2009 alle 4:05 pm

    interessante il piano casa.
    Mi piacerebbe ristruttare la mia topaia, ma i soldi?
    Ho una certa età, la pensione si avvicina(se non muoio prima) e quindi non mi sembra saggio indebitarsi.
    Capisco, chi ha un buon reddito può permetterselo, ma chi vive con meno di euri 12oo al mese, meglio che ci ripensi.
    Il domani è quanto mai incerto, meglio tenersi i soldi in banca, non si sa mai.
    La moratoria sui licenziamenti dei precari della P.A.? Diciamo che sarebbe una misura elettorale : passate le elezioni, ed avendole vinte, si licenziarà! E’ un po’ come l’ultimo aumento di 45 euri netti che ebbi prima delle ultime politiche : la solita misura pre-elettorale per farsi votare!
    E l’Indesit?
    Per i nababbi dell’Alitalia si è fatto di tutto, ma per i “poveracci” dell’Indesit, nulla?
    D’altronce, il capitalismo è questo : meglio produrre sul luogo di smercio con costi del lavoro più bassi. Lo scopri sulla tua pelle quando sei licenziato, a favore degli operai dell’est europa che vengono pagati di meno.
    Il capitalismo è questo : produci ma devi vendere, e vende meglio, a parità qualitativa che vende a prezzi più convenienti
    Ma si era detto, anni fa, che il posto fisso non esiste piu, che, come negli USA, dovrai cambiare 10-20 volte posto di lavoro nel corso della tua vita.
    Mai illudersi che le cose o i status quo siano eterni
    Dapparte del 4. livello che fa il 6. per percepire
    la paga da 4.(alla faccia di Brunetta)
    Ciao
    P.L.G.

  16. Aldo il 11 March 2009 alle 3:17 pm

    Sono sicuro che queste ideucce servono solo a sviare l’attenzione dal problema dei problemi: la crisi incombente e i drammi che essa porterà. Siccome il governo (dei ricchi) NON vuole far pagare tasse di solidarietà ai ricchi, preferisce che la crisi faccia il suo corso senza infastidire i ceti benestanti. Perciò prevedo una lunga serie di sparate assurde del Cavaliere al fine di riempire i tg di ca**ate ed evitare così di parlare dell’inadeguatezza voluta del governo verso la crisi.

  17. Aldo il 11 March 2009 alle 3:04 pm

    E’ come se in una famiglia il papà desse soldi ad alcuni figli per ampliare il guardaroba e li negasse agli altri per nutrirsi. Specie in tempo di crisi le risorse andrebbero destinate a chi è al limite della sopravvivenza; aiutare gli ultimi è un insegnamento di Cristo…che viene citato strumentalmente solo nelle campagne elettorali per raccogliere voti e per ingraziarsi la Chiesa la quale si straccia le vesti e fa crociate contro gli Englaro (Eluana per prima) ma non gli frega nulla della disperazione dei disoccupati. Ma si sa, schierarsi contro i ricchi significa perdere tanti bei soldini benedetti (!).

  18. stefano il 11 March 2009 alle 2:20 pm

    Peggio della repubblica delle banane. Se si pensa di superare le crisi con queste inerzie vuol dire che siamo proprio alla frutta (banane).

  19. Cesare Zitarelli il 11 March 2009 alle 2:00 pm

    Sostanzialmente sono daccordo per quanto attiene lo snellimento burocratico.Quel che mi meraviglia è invece il fatto che le autorità preposte non vigilino e/o non attuino i poteri sostitutivi per le inadempienze e le infinite lungaggini burocratiche da parte dei que comuni come quello dove abita il sottoscritto, il quale, non si capisce il perchè dopo aver speso oltre un miliardo delle vecchie lire con continui incarichi ai tecnici per la redazione della variante generale al P.R.G. scaduto dal 1985, a tutt’oggi, questo auncora non vede la luce ed è fermo da oltre due anni c/o gli uffici della Regione Lazio.Pertanto qualora fossero applicate tali norme, noi ci troveremmo ad essere penalizzati come cittadini di serie b ripetto ai cittadini di quei Comuni virtuosi che invece sono solleciti e sensibili all’approvazione e/o alla revisione in tempi rapidi degli strumenti urbanistici.

  20. Franco il 11 March 2009 alle 12:31 pm

    Questo paese non cambiera’ mai… per il momento e’ governato da chi in assoluto meglio lo rappresenta: cosa altro ci si poteva aspettare? Chissa’ cosa si inventera’ poi, ne vedremo sicuramente delle belle.

  21. Massimo il 11 March 2009 alle 11:46 am

    In Italia non ci serve aumentare le stanze per creare famiglie che sembrano più clan che altro o veri e propri quartier generali per famiglie allargate, in Italia abbiamo bisogno che i giovani possano avere certezze e futuro per potersi sposare e farsi una casa. In questo modo si rimette in moto il settore dell’edilizia. Ma la destra italiana non è per la famiglia, la nazione e Dio…la famiglia è fatta da padre, madre e figli e non da tutta la settima generazione. La morale mi sa che si usa solo per scopi elettorali dove qualcuno ci casca in automatico… qualcuno avrebbe cantato Povera Italia…

  22. Stefano il 11 March 2009 alle 11:25 am

    Le solite polemiche sterili….

    Se vi fosse il concetto di “Responsabilità Oggettiva” in Italia, come nel mondo, non saremmo qui a discutere.

    Ottimo sistema per far ripartire il sistema “Mattone” e l’indotto.
    Migliaia di ditte piccole e grosse con dipendenti o individuali.

    Tanti italiani regolarizzeranno banali infrazioni, come la copertura del posto auto…..
    Il problemi, sono sempre i soliti, amministratori eletti per volere degli Dei del Cemento e ai quali pagheranno dazio, concedendo epici paesaggi nazionali.

  23. lorenzo il 11 March 2009 alle 10:20 am

    Incredibile e tragicomico, pura commedia dell’arte!Nemmeno Totò avrebbe pensato di mettere un fiammifero in mano ad un piromane.E’ una nemesi ,permettere l’abusivismo al popolo con il più alto tasso di trasgressione delle regole nel sangue.
    Suscitare lo “sviluppo economico” è una pia illusione.
    Le ditte che fanno questo tipo di lavori sono piccole ,impiegano (sfruttano),stranieri, non fattureranno il lavoro,ergo non pagheranno le tasse.E’ un colpo da maestro, si imbruttiranno le nostre città,si incrementerà l’evasione fiscale. La nazione turisticamente più attraente,stà rapidamente perdendo tutto il suo gradimento nel mondo a causa di miopi interessi.La “nostra” Nazione non avrebbe bisogno di essere propagandata tramite “barzellete” del Premier,possiede già tutte le potenzialità per eccellere,basterebbe non dilapidarle.Basterebbe non guardare al profitto immediato,pensare un pò al futuro,anche dei nostri figli; è così difficile!!

  24. Fabio il 11 March 2009 alle 9:45 am

    Rispetto alla facciata da moralizzatori, penso ai vari Brunetta e soci, la natura della destra è sempre quella: perdoniamo chi ha fatto il furbo. Non è solo questione di cultura di governo, ma anche di stile: in fondo in fondo, fare i furbi per loro è un pregio, con buona pace di quel poco di bello che ancora è rimasto in Italia.

  25. Simona il 11 March 2009 alle 8:20 am

    Invece di aiutare a riempire i frigoriferi, il cavaliere pensa a farci allargare le case…

    Pensasse ad unificare elezioni europee e referendum e a far risparmiare agli italiani 400milioni di euro.
    Così magari le file agli sportelli della posta ad inizio mese non si accalcano di persone che non ricevono i QUARANTA EURO sulla supertecnologica SOCIAL-CARD.
    Io ve li vorrei far vedere i vecchietti alle file della posta…quando arriva il loro turno..e speranzosi mostrano la carta..e lo sportellista quasi si vergogna a dirgli “non l’hanno ancora ricaricata, mi spiace” perchè più volte si sente dire “ed io oggi come la faccio la spesa della settimana”!

    La crisi è mondiale..ma noi italiani siamo fortunati, il cavaliere ci fa allargare le case…

  26. Simona il 10 March 2009 alle 10:08 pm

    Ma cosa pensa l’on. Berlusconi che la maggior parte degli Italiani vive in villa?
    Ma perchè invece di perdere tempo a favorire palazzinari e malavitosi non pensa a realizzare un fronte unico con gli altri premier europei al fine di fronteggiare la crisi economica che attanaglia l’Italia e i paesi dell’euro e non solo?

  27. Geremy il 10 March 2009 alle 9:36 pm

    Ecco il via libera ai palazzinari che hanno devastato la nostra nazione negli anni sessanta. presto ci troveremo di nuovo di fronte ad un abusivismo edilizio senza precedenti!!!

  28. Gianfranco il 10 March 2009 alle 8:31 pm

    Ma scherziamo la gente di sinistra che “ragiona e scrive a favore”
    Noi popolo dei condomini faremo una veranda, abbatteremo qualche muro, sopraelevazioni sarà difficile x la staticità.
    Chi ha una casetta di campagna farà una villa, chi ha una villa farà un parco.
    La volete capire si o no, aprite gli occhi,svegliatevi dallo stordimento borghese.

  29. gino il 10 March 2009 alle 7:49 pm

    In effetti, in edilizia, vi sono in Italia troppi intoppi burocratici. A volte anche piccoli ampliamenti funzionali, tesi a una maggiore fruizione degli spazi delle abitazioni, viene negata dai Comuni. Le Leggi in materia sono roppo “sclerotiche”, incomprensibili e concedono un potere di “interpretazione” molto spinto e soggettivo agli apparati burocratici disposti, per non assumersi responsabilità, più a soprassedere e negare anzichè venire incontro alle richieste ed ai bisogni dei cittadini richiedenti. Per questo i cittadini, poi, preferiscono “il fai da te” e costruiscono lo stesso senza licenza edilizia abusivamente e senza criterio. Ci vorrebbe un minimo di elasticità e un minimo di buon senso in più. Mi pare quindi, la proposta di Berlusconi, molto pratica e risolutiva di una giusta esigenza pratica di molti Italiani che, ricordiamolo, per l’80% sono proprietari di case. Proposta che va nella giusta direzione.

  30. rodolfo il 10 March 2009 alle 7:10 pm

    Nel paese dell’abusivismo edilizio per eccelenza questa trovata ha purtroppo molti cosensi il perchè è spiegato con il fatto che c’è rimasto solo il comparto del mattone a livello economico dopo di che c’è il buio totale visto che a livello industriale stanno chiudendo moltissime fabbriche.Provvediemento questo dalle gambe molto corte.

  31. pino il 10 March 2009 alle 6:58 pm

    ma serve anche per costruire sui balconi e sui terrazzi e permette di ampliare anche in altezza ai proprietari dell’ultimo piano e del tetto? perchè se è così sorgeranno altri piani su palazzi esistenti o vani sui balconi. ecco l’imbroglio. abusivismo legalizzato
    bye

  32. Artemisia Daldi il 10 March 2009 alle 6:46 pm

    Sono una cittadina che, come tanti altri, possiede la casa nella quale vive. In un piccolo paesino dell’Appennino, come il mio, la minaccia delle speculazioni immobiliari non si avverte granché, almeno dal punto di vista dei prezzi degli immobili. Certo: negli ultimi anni il valore è aumentato un po’, ma ora che la crisi fa crollare tutto il resto, le nostre vecchie case di pietra non tremano affatto: furono pensate e costruite per uomini e donne e i figli loro, non per formiche né per topi. Da artisti e non da speculatori. Non hanno bisogno di “una camera in più”, sono belle e ampie così.
    Badate bene, cari amici di penna, quello che è inarrestabile, ci tengo a dirlo, è il cattivo gusto e il pessimo costume che crescono e imperano, nelle città e nei paesi: i geometri e i palazzinari, queste razze dannate che sembrano tanto piacere al nostro “premier”, sono loro i veri artefici del disastro ambientale!
    Magari ci fossero progettisti e maestranze capaci di abbellire le case e i palazzi… il problema è che – la cultura di SB lo dimostra ogni giorno – anche i committenti sono volgari e incapaci di distinguere l’armonia del bello dall’incontenibile sozzeria del banalmente conveniente. Una volgarità e un’incapacità che è anche di tanti, troppi cittadini… E infatti: aumentiamo la cubatura, ma sì!
    E’ un’antinomia che i tanti SB di questo mondo non vogliono (né, forse, possono) affrontare. E’ il declino di una civiltà, e non possiamo farci niente se Nerone volle per sé la Domus Aurea e SB soltanto una Certosa…
    Artemisia Daldi

  33. massimo il 10 March 2009 alle 6:42 pm

    Uomini di poca fede che rispondete, ma voi siete coinvolti nella spaventosa crisi economica che vede l’edilizia ferma da più di 6 mesi ? Siete impiegati forse che hanno il tempo di criticare e il buon tempo di gridare all’abuso…sempre e in ogni luogo ? Non pensate che le pastoie burocratiche se snellite danno sicuramente profitto in termini di risparmio sia di risorse che di tempo ? Ben venga l’aumento del 20% di cubatura che è possibile utilizzare su abitazioni ex ante 1989, ben venga la sistemazione di tanti ruderi nei centri storici fermi perchè non è possibile riqualificarli, ben venga il premio di un’ulteriore 10% di cubatura in più da utilizzare se fai un’intervento ecocompatibile utilizzando bio edilizia. Viviamo in un paese bellissimo, l’Italia è bellissima e perchè no viva l’Italia e noi Italiani.

  34. Luigi il 10 March 2009 alle 6:39 pm

    Lo trovo inapplicabile: sostenere “la responsabilità (anche penale) dei progettisti” considerati i tempi della giustizia ed i cavilli dei potenti è fuorviante.

  35. enzo il 10 March 2009 alle 6:34 pm

    Scusate, ma non se ne può più di sentire le solite banalità mascherate da falso senso estetico ed ambientalistico, pur di fare ostruzionismo politico.
    Non capisco perché non si cerca di vedere l’aspetto positivo delle cose e si voglia invece criminalizzare a tutto spiano qualunque intervento volto a risollevare la crisi di un settore quale quello edilizio.
    A me sembra di capire che il governo non voglia obbligare nessuno a “cementificare selvaggiamente sui pianerottoli per allargare l’appartamento” .
    Ma perdincibacco, se un pinco pallino qualunque ha la fortuna di avere un discreto spazio in giardino in modo da potervi realizzare un manufatto, nei limiti della decenza, nel rispetto della proporzione volumetrica (si parla di 25-30 %) , attraverso un qualche meccanismo antiburocratico che snellisca la procedura cartacea e con ciò facendo si dia un pò di lavoro a qualche povero cristo di operaio edile che si trova ad un passo dalla disoccupazione, che male c’è ??
    Chissà quanti operai in situazione di precariato ci sono che, pur non avendo nè interesse, nè motivazione, ad edificare sul proprio pianerottolo condominiale, ne possano comunque trarre beneficio perché da qualche altra parte cè qualche “gran signore con la villetta con giardino” che vorrebbe mettere mano a qualche lavoretto di ristrutturazione od ampliamento, senza null’altro ferire… e così facendo il buon operaio abitatore dei condomini riesce a guadagnarsi un tozzo di pane.
    A sentire poi i commenti dei vari onorevoli Franceschini e compagni sembrerebbe di capire che tutto il problema sta nel fatto che si crea la disparità tra chi “può” edificare e chi “non può” perché abita al terzo o quarto piano di un palazzo.
    Mah !!! non mi sembrava sinora di aver captato per l’Italia questo diffusissimo e irrefrenabile desiderio di costruire a più non posso al punto tale da farne un caso di costituzionalità e/o giustizia sociale. Non mi sembra che si stia cercando di togliere le uova dal paniere di chicchessia, anzi, vi intravedo una seria opportunità di rilancio economico per diversi settori che , in un modo o nell’altro, ruotano attorno all’edilizia.

  36. Rosalba il 10 March 2009 alle 5:41 pm

    Cui prodest?
    Ai cementificatori delle nostre meravigliose coste, alla grande massa di evasori fiscali che spinge per poter investire ciò che hanno sottratto all’Erario, trasformando un casolare in sontuosa dimora.
    In tal modo si supera anche il “fastidio” della richiesta di condono.
    La legalità? un optional.
    Mafia, camorra, ‘ndrangheta e SCU sentitamente ringraziano S.B.

  37. Gabriella il 10 March 2009 alle 5:02 pm

    Per me è solo un condono mascherato. Ma chi può fidarsi
    ancora di Berlusconi?

  38. Fabio Di Tommaso il 10 March 2009 alle 4:33 pm

    Non esageriamo.
    Io credo che sia l’ennessimo “polverone” alzato dal nostro premier.
    Lui parla di “effetti straordinari” di questo “piano casa” che ovviamente non potranno mai esserci.
    Analizziamo l’attuale situazione abitativa italiana.
    L’80% degli abitanti vivono in appartamenti, che ovviamente non sono chiamati in causa dal provvedimento di Berlusconi (a meno che non si voglia espandere la propria casa in quella del vicino, che però potrebbe esserne restio).
    Il restante 20% vive si in abitazioni “autonome” ma per lo più si tratta di cascine fatiscenti di periferia o di case di nuova edificazione ma all’insegna dell’economia.
    Le ville, quelle vere, quelle signorili, non arrivano nemmeno al 5% delle abitazioni nazionali.
    Il punto è che chi ha “il casolare in collina”, costruito in modo economico, di certo non vorrà spendere altri 20/30.000 euro per aggiungere 2-3 stanze, in quanto in termini economici non ha senso.
    Ricapitoliamo quindi, questa manovra andrebbe a favorire i POCHISSIMI possessori di belle ville, che ovviamente sono anche gli unici a poter spendere (in questo momento) decine di migliaia di euro per espandere di un paio di stanze le proprie dimore, approfittando, però, dei bassissimi costi di realizzazione che riuscirebbero ad “estorcere”, in tempi di crisi, alle imprese edilizie.
    Questa è la verità, non ci sarà nessun “effetto straordinario” sul mercato del lavoro.
    Berlusconi è oggettivamente un sensazionalista, o più popolarmente, un “c*****o”

  39. Cesare il 10 March 2009 alle 4:01 pm

    Mah!, non sono molto convinto che con questi stratagemmi si ridia fiato all’economia; accantonando la possibile carta favorevole per condonare abusi edilizi, mi dite chi, del mondo lavoratore dipendente, già in crisi, ha la possibiltà di impegnare denaro nella ristrutturazione edilizia? Come al solito i favoriti sono sempre gli stessi, ma ormai noi italiani siamo dei tordi e ci lasciamo facilmente abbindolare da proclami populisti. Quando ci sveglieremo sarà troppo tardi.

  40. BETTA il 10 March 2009 alle 3:28 pm

    Per me è condono mascherato.
    Ma se garantisce Berlusconi che condono non è, molti italiani che lo hanno votato potranno star tranquilli…..
    IO NO! ANZI SONO DECISAMENTE PREOCCUPATA!

  41. Giampaolo il 10 March 2009 alle 3:26 pm

    Come incentivo alla ripresa economica, questo è possibile,
    ma come è possibile credere, per gli italiani onesti, che tutto ciò darà il là all’abusivismo e all’evasione, nonchè alla ripresa degli affari della mafia?
    Gli italiani cialtroni e mafiosi, invece applaudiranno sicuramente a questa ultima trovata del loro sommo rappresentante.


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