Videochat con Andrea Giordana
16 / 1 / 2011
Video-chat con Luca Zingaretti
16 / 1 / 2011
Lunedì 17 Gennaio alle ore 19:30 è venuto a trovarci in redazione Luca Zingaretti per presentare lo spettacolo La sirena e rispondere alle vostre domande.
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A un passo da Mirafiori, il Canada
10 / 1 / 2011
Il risultato del referendum sull’accordo per il rilancio dello stabilimento Fiat di Mirafiori si conoscerà venerdì sera, i primi a votare sull’accordo raggiunto il 23 dicembre (non firmato dalla Fiom) saranno i lavoratori del turno di notte di giovedì 13 (che comincia alle 22.00 e si chiude alle 6.00 di venerdì).
In una sorta di campagna referendaria particolarmente aspra, l’ad del Lingotto Sergio Marchionne a Detroit attacca: se a Mirafiori vincesse il no, “ci sono moltissime alternative”, a cominciare dal Canada, dove i dipendenti Chysler hanno disponibilità a lavorare anche sei giorni su sette.
Alza la posta anche il segretario della Fiom Maurizio Landini: “Se altre aziende pensano di fare come la Fiat, devono sapere che si aprirà un conflitto senza precedenti”.
150 anni di Tricolore
7 / 1 / 2011
Il Tricolore come bandiera italiana è una realtà sancita dalla Costituzione e chi non rispetta, tra le forze politiche, non fa il suo dovere e tradisce il suo mandato. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano difende a Reggio Emilia il valore simbolico del Tricolore. Ma dalla scalata al campanile di San Marco dei ‘serenissimi’ agli inviti alla disobbedienza fiscale in aree colpite da piogge o alluvioni, dagli insulti a politici con incarichi istituzionali per arrivare al Tricolore bruciato dai manifestanti anti-discarica in Campania, l’idea stessa dell’Unità nazionale come valore da difendere sembra messa in discussione con sempre maggior frequenza, in un clima di crescente discredito delle istituzioni.
Referendum illegittimo?
5 / 1 / 2011
“Il referendum è illegittimo: mette in discussione la libertà di cittadinanza, viola libertà fondamentali e non c’entra nulla con la produzione di auto”. Così il responsabile Auto nazionale della Fiom Cgil, Giorgio Airaudo, sul voto che i lavoratori della Fiat Mirafiori daranno sull’accordo di Mirafiori nel terzo turno di giovedi’ 13 e nel primo e secondo turno di venerdi’ 14.
In gioco molto più della nuova organizzazione del lavoro di una delle fabbriche più importanti d’Italia: per alcuni è una svolta verso la modernità nelle relazioni industriali, per altri è l’espressione di un ricatto di Marchionne ai lavoratori, a un’intera città, Torino, a un Paese che non riesce da tempo a creare occupazione per i giovani, l’Italia.
“Le intese per gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori – dice Pietro Ichino, giuslavorista del Pd – non contrastano con alcuna norma di legge, né con la Costituzione. Derogano, per alcuni aspetti molto
marginali, rispetto al contratto collettivo nazionale; questo sì”.
“La parola chiave del centrosinistra non può essere ‘difendere’, deve essere ‘cambiare’ “, rilancia Walter Veltroni. “Le tradizionali relazioni industriali – spiega – tutte incentrate sul contratto nazionale di
categoria, non sono in grado di ‘ospitare’ il confronto tra le parti in modo tale da renderlo capace di fornire una risposta positiva alle esigenze di grandi e piccoli insediamenti produttivi nell’Europa del nuovo millennio. Ci vuole un contratto di lavoro costruito più a ridosso dell’organizzazione aziendale”.