Lo scontro continua
4 / 10 / 2010
Berlusconi chiede a gran voce una commissione d’inchiesta sui magistrati. “Si vuole cacciare chi ha vinto le elezioni per far governare chi le ha perse”. A stretto gito la risposta dei finiani che si schierano con i giudici: “Sono un baluardo della libertà”. Lo scontro, dunque, continua. E l’Italia ne fa le spese. Per quanto sarà possibile andare avanti così?
Maggioranza più forte, dunque al capolinea
30 / 9 / 2010
“La maggioranza ora è più forte. Alla Camera ho avuto il consenso di tutti i parlamentari con pochissime eccezioni personali e di diversi altri deputati che hanno liberamente, e dico liberamente, ritenuto di assumersi la responsabilità di costruire con noi la stagione delle riforme”. Il premier Silvio Berlusconi insiste: senso di responsabilità e numeri parlamentari impongono “di governare il Paese” in una situazione difficile come quella attuale.
“La maggioranza ora è più forte. Alla Camera ho avuto il consenso di tutti i parlamentari con pochissime eccezioni personali e di diversi altri deputati che hanno liberamente, e dico liberamente, ritenuto di assumersi la responsabilità di costruire con noi la stagione delle riforme”.
La maggioranza a sostegno del Governo in effetti numericamente è addirittura cresciuta, ma i voti di Fli sono determinanti e ormai tutti ragionano sulla possibilità di andare alle urne a marzo.
5 punti, e dopo?
29 / 9 / 2010
Il premier chiede la fiducia alla Camera per non interrompere la legislatura. L’opposizione, pur contraria al voto anticipato, denuncia il mercato dei voti. Il centrodestra sembra lontano dal recuperare la coesione perduta, come mostrano anche le reazioni di larga parte del PdL alle ultime esternazioni di Bossi sui “porci romani”.
Il Governo tiene, e poi?
Tregua armata
27 / 9 / 2010
Parlano di nuovo. Offerta di compromesso. Negoziato portato avanti dagli sherpa. A poche ore dal video comunicato del presidente Fini, i rapporti fra PdL e Fli richiedono parafrasi da guerra fredda, con il nervosismo che aumenta all’approssimarsi del discorso del premier Silvio Berlusconi in Parlamento, mercoledì 29.
Quali scenari apre al Governo e alla legislatura una eventuale tregua armata Berlusconi-Fini?
O, al contrario, il protrarsi dell’incertezza sulla tenuta della maggioranza uscita dalle urne?
E l’opposizione? Deve abbandonare ogni paura e puntare al voto o accettare eventuali ‘ampie maggioranze’ sull’esempio di quanto accaduto alla Regione Sicilia?
Non è un paese per giovani
23 / 9 / 2010
La crisi è passata ma la ripresa non porta lavoro. Il settore pubblico in tutta Europa è sottoposto ad una drastica cura dimagrante per riportare sotto controllo la spesa. Il privato procede a ‘ristrutturazione delle attività’ e ‘ottimizzazione delle risorse’ che portano sempre più stesso a tagli e precarizzazione del rapporto con i neo assunti. Crescono giganti come Cina India e Brasile, la concorrenza globale è sempre più forte e anche da Paesi dove il costo del lavoro un tempo era superiore al nostro, come gli USA, arrivano insidie al ‘made in Italy’.
In Italia, 28 giovani su 100, dicono le statistiche Istat, è senza lavoro.
Declino inevitabile, colpa del Governo, dell’opposizione, di Confindustria…?
O anche un po’ degli Italiani, di un Paese sempre più ripiegato su se stesso, impegnato nella difesa di interessi corporativi e/o regionali e restio a puntare sui giovani?