Troppa privacy?
30 / 6 / 2010
I giornalisti proculamano sciopero per il 9 luglio.
Allarmismo eccessivo o estremo richiamo a difesa del diritto d’informazione del cittadino?
La Fifa di Blatter
28 / 6 / 2010
Un goal in fuorigioco a favore dell’Argentina, una rete valida non vista per l’Inghilterra. Ai mondiali di Sudafrica va in onda il calcio secondo Blatter: l’errore arbitrale è evidente a tutti, grazie al replay, subito. Anche nello stadio, dove le terne arbitrali però non trovano lo stratagemma che possa risolvere l’impasse: ufficialmente la moviola in campo è vietata, la finzione dell’occhio più attento del quarto uomo (quello a bordo campo) , in realtà sintonizzato sul replay della tv, questa volta non c’è. Nella finale di Berlino portò all’esplusione di Zidane dopo la testata a Materazzi.
Anche l’arbitro, a questo punto, sa di aver sbagliato, ma indietro non si torna. A costo del clamoroso errore. E’ il bello del calcio, da sempre, almeno per la Fifa.
La fifa (con la f minuscola…) di Blatter per la moviola in campo è proverbiale e àncora il calcio agli anni ’50.
Peccato poi che su altri capitoli – basti pensare agli sponsor del mondiale o alla gestione dei diritti tv o sui nuovi media – la Fifa sia molto al passo con i tempi.
L’errore, spiega l’immancabile zelante portavoce, è nel replay dentro lo stadio, le immagini delle sviste arbitrali diffuse dal maxi schermo. Inutili i paragoni con basket, rugby, scherma, tennis, che da anni si avvalgono – con regole – del supporto tecnologico per ridurre l’incidenza di errori grossolani.
Umanissimi ma grossolani.
In attesa di un software che elimini il replay anche dalle nostre tv a casa – sul quale magari la Fifa possa vantare qualche introito – quali suggerimenti per l’immortale Blatter ?
Povera Italia
25 / 6 / 2010
La squadra italiana di calcio “rappresenta pienamente l’Italia fatta di vecchi a correre sul campo e bravi lasciati sempre a casa”, ci scrive un lettore. Quattro anni fa quando l’Italia vinse i mondiali fu una vittoria di tutti gli italiani. Oggi la sconfitta della Nazionale rappresenta la sconfitta del Paese?
“Hanno ammazzato Saviano”
23 / 6 / 2010
Titola così il prossimo numero di Max in edicola con la foto in copertina di Roberto Saviano morto. Un modo per sostenere lo scrittore, che peraltro non è stato avvisato, dopo le tante critiche che gli sono state mosse, sostiene il direttore del mensile. Non sarà una bieca trovata pubblicitaria, direbbero i maligni, per vendere più copie?
Fantasia a casa o declino azzurro?
20 / 6 / 2010
Secondo pareggio dell’Italia ai mondiali di calcio. E nella migliore delle tradizioni fioccano le critiche agli azzurri: volitivi ma confusi. La nazionale sembra incapace di produrre un’invenzione, un dribbling, uno scambio veloce che liberi l’uomo. “Sappiamo fare molto meglio di così”, dice Lippi. Manca Pirlo, d’accordo, e Balotelli e Cassano sono stati lasciati a casa perché ‘non ideonei’ a questa nazionale.
Ma a prescindere dai singoli, non è forse il calcio italiano a sopravvalutare se stesso? L’Inter campione d’Italia e d’Europa, Balotelli e Santon a parte, propone le novità Toldo e Materazzi. La Juventus disastrosa di quest’anno ci lascia un Cannavaro che emigra negli Emirati arabi. La Roma della prossima stagione punta su Adriano, Vucinic e Menez. Il centrocampo del Milan, a fine agosto, sarà ancora Ambrosini Gattuso e Pirlo, come 7 anni fa. In Europa League le squadre italiane da anni sono sistematicamente eliminate: per fermare la Juve è bastato il Fulham.
“Non ce ne sono di fenomeni a casa”, dice Lippi, e probabilmente ha ragione.
Aspettando il rientro salvifico di Pirlo nello spareggio contro la Slovacchia, dobbiamo ridimensionare le aspettative per le ‘notti magiche’?