Il vero nodo è il Concilio
4 / 4 / 2010
Cari lettori del sito, spettatori di Rainews24, provate ad ascoltare, se vi piacerà, questo brano tratta da un’intervista al Professor Giancarlo Zizola, decano dei vaticanisti. Secondo me Zizola ci invita ad andare oltre i falsi problemi. E’ la chiesa un covo di pedofili? Come se di pedofili non ce ne fossero, purtroppo, ovunque. E’ Ratzinger il principale responsabile delle omissioni e del silenzio omertoso? Sappiamo che, semmai, l’attuale Pontefice ha parlato per la prima volta del peccato contro natura della pedofilia anche come di un crimine, da denunciare, dunque, alle giustizie degli Stati. Né la questione (nonostante lo scivolone di Cantalamessa) si racchiude nel rapporto astoricamente difficile tra Cristianesimo e Ebraismo. No, il punto vero è se la Chiesa di Ratzinger si possa limitare a reprimere i comportamenti più indecenti di taluni suoi preti, magari sottintendendo che l’acqua sporca sia arrivata al suo interno per le sconsiderate aperture conciliari. O se invece la strada da percorrere non sia quella di ritrovare e di rinnovare lo spirito del Vaticano II. Aprendo porte e finestre. Cacciando quello che di stantio deriva da una tradizione medievale. Tagliando i ponti con una cultura sessuofobica e con pregiudizi anti illuministi. Voi che ne pensate?
Corradino Mineo
Un poco di zucchero e la pillola va giù
2 / 4 / 2010
Asse Lega Nord-Chiesa cattolica, denuncia La Repubblica all’indomani delle prese di posizione dei governatori leghisti sulla distribuzione della Ru486. Una ‘pillola’ doppiamente indigeribile per la stampa ‘laica e riformista’: perché sembra ufficializzare il matrimonio fra Bossi e il Vaticano e perché ribadisce “l’ingerenza della Santa Sede” nella politica nazionale. Insorgono le associazioni femministe, protestano i direttori sanitari, fioccano gli editoriali sulla lesione dei diritti dei cittadini delle Regioni dove la Ru486 verrebbe ostacolata. Ma lo schema è lo stesso, identico, invocato dai presidenti di Regione e dai sindaci di amministrazioni di centrosinistra, negli ultimi mesi, per ostacolare l’applicazione a livello locale della riforma Gelmini della scuola, del piano casa del Governo Berlusconi piuttosto che la costruzione di nuove centrali nucleari in Italia.
Per Avvenire bisogna “rispettare il diritto ma obiettare all’ingiustizia”, seguendo un’esortazione del Pontefice che molte firme ‘laiche’ del giornalismo denunciano come una sorta di istigazione alla disobbedienza civile gravida di potenziali conflitti anche fra istituzioni.
Cambio di passo
1 / 4 / 2010
Pierluigi Bersani definisce una ‘non sconfitta’ il risultato delle Regionali, ma nel Pd aumentano malessere e distinguo. Ben 49 senatori firmano una lettera nella quale chiedono al segretario un ‘cambio di passo’ che riscatti il Partito alle “liturgie stantie” sanzionate dall’elettorato. Civati, Renzi, Veltroni, Prodi invitano a voltare pagina anche con la proposta di ‘facce nuove’. Vendola parla addirittura di ‘partito’ al passato: “e io non sono un esorcista”, aggiunge.
Come, cosa e chi può far cambiare passo al Pd?
La Lega ha vinto. E Berlusconi?
30 / 3 / 2010
Da Torino a Venezia, le Regionali 2010 segnano il trionfo della Lega Nord. Rivendica la vittoria anche il PdL, che strappa con gli alleati regioni – chiave al centrosinistra come Piemonte e Lazio, ma soffre un calo di consensi a livello nazionale rispetto al dato dell’ultimo appuntamento con le urne, alle Europee. L’ascesa di un’intera classe dirigente leghista, testimoniata dal successo di Zaia, pone interrogativi sugli equilibri interni al centrodestra e allo stesso Governo Berlusconi, o la vittoria dell’alleato più fedele non comporterà nell’immediato problemi di coesione della maggioranza?
2010 astensione record
29 / 3 / 2010
Nelle regionali si registra una disaffezione forte per il voto da parte dell’elettorato. Ha votato circa il 65% degli aventi diritto, un calo di 7 punti rispetto alle elezioni del 2005. Si distingue il Lazio con -10%. Il Sud conferma una tendenza ad una partecipazione minore e i sondaggisti dicono che per questo l’astensionismo premia la Lega. Secondo voi perchè la gente è stanca di votare? E’ colpa di una campagna elettorale poco mirata sui problemi locali? Quanto ha pesato il pasticcio delle liste?